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domenica 27 ottobre 2013

RINASCE IN SICILIA LA NUOVA FORZA ITALIA GIANFRANCO MICCICHÈ IL LEADER

“Siamo ancora a metà dell’opera”, sussurra, contenendo a malapena la tensione di questi mesi, in cui è passato dall’oblìo alla ribalta.
La decisione di Silvio Berlusconi di sciogliere il Pdl, azzerando di fatto tutte le cariche, prepara il terreno in Sicilia all’uomo del 61 a 0, il luogotenente delle tante vittorie e dell’assist fatale a Rosario Crocetta alle ultime regionali dello scorso ottobre.
Acqua passata non macina più. Adesso è tempo di conta e di riorganizzare le truppe. A partire dall’Ars. A partire da subito. La mozione di sfiducia a Rosario Crocetta, sulla quale l’ex Pdl si era confrontato poco ed a bassa voce, prima dell’incursione di Marco Falcone nei firmatari del documento, rischia di essere uno degli ultimi atti da votare insieme.
Se dalle parole si passerà ai fatti a Roma come a Palermo, dove siamo già oltre le cose, la spaccatura, oltre il confronto, sarà oltre la possibilità di essere ricucita.
E così, da una parte Gianfranco Miccichè e Saverio Romano, con Stefania Prestigiacomo,dall’altro Alfano, Schifani, Castiglione, Vicari e Misuraca.
Lo scenario a catena sarà analogo anche per quanto riguarda i deputati. All’Ars, il caso di Francesco Cascio è uno dei più emblematici.
Non vuol sentir parlare di falchi e falchetti, ma è perplesso ed attendista sulla”nuova balena bianca”. In realtà, oggi la pattuglia più nutrita è quella degli incerti. Come è comprensibile che sia.
“Delineata ma fluida” , definisce la situazione Giuseppe Castiglione che poi però evita ulteriori passaggi. “ Ci risentiamo presto”. In realtà Castiglione è lo sponsor avanzato del soggetto che mira a riproporre lo schema del partito neo centrista, ma vuole arrivare alla nascita del partito in Sicilia, confermando quel blocco di deputati e di risorse nel territorio che gli consentirebbero di potere spendere una parola in più.
Infine, per nulla scontato all’Ars, il travaso degli ex An nel nuovo contenitore forzista. Si attendono sviluppi imminenti. Molto dipenderà dalla partita che vorrà giocare in prospettiva Nello Musumeci, che potrebbe essere il collante della nuova destra in Sicilia, al di là di Storace.
Marco Falcone conferma e ribadisce la vicinanza a Maurizio Gasparri, specificando: “L’adesione al Pdl-Forza Italia ci vedrà coinvolti nella misura in cui il nuovo partito sia un soggetto capace di stare nel territorio, di essere strutturato e movimentista, di raccogliere il maggior numero possibile di istanze sociali. Non ci interessa un partito aziendalista”.

Calcio a 5 di C2. Pesante sconfitta del Salina sul terreno della vice-capolista

Pesante sconfitta (13-2) della formazione di calcio a 5 del Salina sul terreno della vice-capolista Mortellito.
Come già anticipato ieri battuta d'arresto anche per la Ludica Lipari.
Nel prossimo andrà in scena a Salina il derby tra le due formazioni eoliane

Depuratore di Canneto Dentro. L'istanza che sarà presentata al sindaco di Lipari

Riceviamo dal signor Lucio Raffaele e pubblichiamo:
Al Sindaco del Comune di Lipari
Marco Giorgianni

Al Consiglio Comunale

alla polizia municipale di lipari

DEPURATORE DI CANNETO DENTRO

ISTANZA AL SINDACO DA PARTE DEI CITTADINI DI LIPARI

I sottoscritti cittadini ed elettori del Comune di Lipari residenti nell’Isola di Lipari espongono quanto segue:
Premesso
  • che con avviso pubblicato all’albo pretorio del Comune di Lipari dal 14 ottobre al 24 ottobre 2013, il Commissario Delegato OPCM 3738/2009 provvedeva a presentare avviso di avvio del procedimento per l’apposizione del vincolo all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità in ordine al progetto esecutivo del depuratore di Canneto – Dentro;
  • che il Commissario riduceva immotivatamente a 10 giorni il termine per la presentazione delle osservazioni e non allegava il progetto esecutivo;
  • che il termine di dieci giorni per presentare le osservazioni decorre dall’ultimo giorno della pubblicazione e dunque dal 24 ottobre 2013 - dovendo ritenersi la presunzione legale di conoscenza avvenuta solo in tale data - non è ancora scaduto;
  • che veniva disposta la convocazione urgente del Consiglio Comunale in ordine alla presentazione delle osservazioni nonché per lamentare la mancata allegazione del progetto esecutivo;
  • che nel corso dell’incontro di domenica 20 ottobre 2013 Lei ebbe a riferire che il Commissario l’aveva rassicurata che il progetto esecutivo prima dell’approvazione doveva passare dal Consiglio Comunale e da un’apposita Commissione e che le osservazioni del Comune sarebbero, quindi, state presentate solo dopo la formale notifica del progetto esecutivo al Comune;
  • che, invero, la fiducia che Lei ha, come dovere istituzionale, riposto nei confronti del Commissario Delegato e del RUP che agiscono quale pubblica amministrazione, appare essere stata tradita;
  • che, infatti, contravvenendo a quanto a Lei riferito ed alla assicurazioni che erano state date a Lei e, conseguentemente, a tutta la cittadinanza di Lipari, il Commissario Delegato, disinteressandosi del parere del Sindaco e del Comune di Lipari, non solo ha approvato il progetto in data 24 ottobre 2013 quando non erano ancora trascorsi i dieci giorni di termine per le osservazioni ma ha anche disposto in pari data i provvedimenti di occupazione d’urgenza ed esproprio fissando al 4 novembre 2013 le prime occupazioni;
  • che tale comportamento del Commissario, a parere dei sottoscritti cittadini, appare costituire costituisce un’evidente offesa arrecata alla Sua persona ed a tutta la cittadinanza di Lipari;
  • che i sottoscritti intendono, pertanto, tutelare la Sua figura e quella dell’intera cittadinanza di Lipari;
  • che, infatti, il passaggio del progetto al Consiglio Comunale come da Lei sempre sostenuto è necessaria ai sensi della normativa regionale vigente che non può essere derogata dal Commissario Delegato;
  • che nel PRG approvato dal Consiglio Comunale il depuratore è stato localizzato nell’area di Pignataro;
  • che alla data del 26 ottobre 2013 i lavori sembrano essere già iniziati atteso che sono stati effettuati degli sbancamenti e pulizia sui terreni cui ai mappali 167,168 e 169 del foglio 85;
CONSIDERATO
  • che, in materia di pianificazione urbanistica, nella Regione Siciliana con riferimento alla localizzazione di impianti di depurazione trova applicazione lo speciale disposto dell’art. 45 della Legge Regionale n. 27 del 15 maggio 19861;
  • che il Commissario Delegato non può derogare alla LR 27/1986 Sicilia che disciplina specificatamente gli impianti di depurazione trattandosi di legge speciale che - per il noto principio lex specialis derogat generali – è sovraordinata al DPR 327/2001 ed alla LR 21/1985;
  • che tale norma, dunque, trova piena applicazione nel caso di specie;
  • che, pertanto, per la realizzazione dell’impianto di depurazione occorre: a) l’autorizzazione dell’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente b) il parere del Consiglio Regionale dell’urbanistica c) la deliberazione consiliare che approva la localizzazione dell' impianto e degli elaborati tecnici necessari all' individuazione urbanistica dell' opera;
  • che dunque allo stato la realizzazione dei lavori per l’impianto di depurazione di Canneto Dentro è contraria alle previsioni del PRG e pertanto l’inizio dei lavori dovrebbe ritenersi abusivo;
  • che nella Regione Siciliana ai sensi dell’art. 4 della Legge 47/1985 come integrato dall’art. 2 della Legge Regionale 37/1985 Il sindaco esercita la vigilanza sull' attività urbanistico - edilizia nel territorio comunale per assicurarne la rispondenza alle norme di legge e di regolamento, alle prescrizioni degli strumenti urbanistici ed alle modalità esecutive fissate nella concessione o nell' autorizzazione”
  • che, per le motivazioni già esposte, le autorizzazioni e le concessioni rilasciate per il depuratore non sono conformi agli attuali strumenti urbanistici ed è dovere del Sindaco verificarne la rispondenza;
  • che ai sensi del quarto comma dell’art. 4 L47/1985 qualora sia constatata l' inosservanza di norme prescrizioni di strumenti urbanistici, programmi di attuazione, modalità esecutive della concessione e, più in generale, di qualsiasi altra prescrizione gravante sul costruttore, il sindaco ordina l' immediata sospensione dei lavori, con riserva di emanare, entro i successivi 60 giorni, i provvedimenti che risultino necessari per la modifica delle costruzioni o per la rimessa in pristino”
  • che dunque il Sindaco ha il potere/dovere di emanare in via cautelativa l’ordinanza di sospensione lavori, chiedendo, semmai nelle more un parere all’Avvocatura Distrettuale dello Stato in ordine all’applicazione o meno della LR 27/1986 ed alla possibilità di una sua deroga;
  • che ai sensi dell’art. 27 del DPR 380 tale potere/dovere grava anche in capo al Dirigente e al responsabile dell’Ufficio Comunale;
  • che inoltre il Comune di Lipari non può porre in essere il vincolo all’esproprio e la variante allo strumento urbanistico stante la palese violazione dell’art. 45 della Legge Regionale n. 27 del 15 maggio 1986;
CONSIDERATO INOLTRE
  • che come da Lei sempre correttamente affermato ai sensi dell’art. 19 del DPR 327/2001 l'atto di approvazione del progetto preliminare o definitivo da parte della autorità competente deve essere trasmesso al consiglio comunale, che può disporre l'adozione della corrispondente variante allo strumento urbanistico, e pertanto il progetto doveva e deve passare al Consiglio Comunale per l’approvazione della variante urbanistica;
RILEVATO
  • che il progetto esecutivo approvato sembra essere totalmente difforme dal progetto definitivo cui alla conferenza di servizi del 6 dicembre 2010;
  • che, infatti, non è più prevista la messa in sicurezza del pendio – che costituiva tra l’altro la parte più onerosa dei lavori dati in appalto ed a fronte dei quali dovrebbe essere stato stanziato il contributo economico messo a disposizione della ditta appaltante – nonché sembra che anche la posizione ed il numero dei fabbricati siano difformi;
  • che la messa in sicurezza del pendio era stata qualificata necessaria con il progetto definitivo;
  • che non si ha contezza se tale omessa messa in sicurezza del pendio sia stata autorizzata dal Genio Civile e come cittadini si vuole essere certi che in concomitanze con “bombe d’acqua” sia escluso il verificarsi di eventi franosi specialmente durante la fase di esecuzione dei lavori;
  • che, dunque, ai sensi dell’art. 49 DPR 554/199 è doveroso chiedere una nuova conferenza di servizi in quanto i pareri resi alla conferenza di servizi del 6 dicembre 2010 sono relativi ad un altro e diverso progetto e dunque gli stessi non sono più validi ed applicabili;
Tanto premesso, ritenuto e rilevato i sottoscritti al fine di tutelare la figura del Sindaco e della intera città e comunità di Lipari
INVITANO IL SINDACO A
  1. Emanare immediatamente ordinanza di sospensione lavori – che sembrano essere già iniziati - atteso che i lavori per la realizzazione del depuratore sarebbero da considerare abusivi in quanto in contrasto con lo strumento urbanistico vigente e chiedere nelle more dell’emanazione del provvedimento definitivo un parere alla Avvocatura Distrettuale dello Stato;
  2. Sospendere immediatamente i pareri già resi in sede di conferenza di servizi del 6 dicembre 2010 atteso che il progetto esecutivo approvato appare prima facie completamente diverso rispetto a quello per cui erano stati resi i pareri dai competenti funzionari del Comune;
  3. Diffidare il Commissario Delegato dalla prosecuzione delle procedure di occupazione e dei lavori in corso;
  4. Chiedere alla Presidenza del Consiglio l’immediata rimozione dell’avv. Luigi Pelaggi dal ruolo di Commissario Delegato;
  5. Chiedere la convocazione di una conferenza di servizi ai sensi dell’art. 49 DPR 554/199 in quanto il progetto sottoposto alla conferenza di servizi del 6 dicembre 2010 sembra aver subito delle rilevanti modifiche;
  6. Chiedere all’Ufficio del Genio Civile di Messina di sospendere tutte le autorizzazioni date al progetto definitivo e di ordinare la sospensione dei lavori affinché sia verificata la tutela della sicurezza degli abitanti di Canneto alla luce dello stralcio della messa in sicurezza del pendio rispetto al progetto definitivo portato alla conferenza di servizi del 6 dicembre 2010;
  7. Verificare le motivazioni per cui si è proceduto alle rilevanti modifiche rispetto al progetto esecutivo, se vi è un risparmio erariale dovuto all’omessa sistemazione del pendio, nonché se lo stralcio della messa in sicurezza del pendio come previsto nel progetto definitivo approvato sia condivisibile o meno e garantisca la sicurezza dei cittadini residenti in Canneto in caso di alluvioni o “bombe d’acqua”;
  8. Non porre il vincolo all’esproprio e la variante al piano urbanistico sui terreni interessati dal progetto esecutivo stante la palese violazione dell’art. 45 Legge Regionale n. 27 del 15 maggio 1986 non essendo state seguite le specifiche procedure dettate per la localizzazione del depuratore e la violazione dell’art. 19 DPR 327/2001 non essendo stata disposta l’adozione da parte del Consiglio Comunale ai sensi del terzo comma della predetta norma;
  9. Presentare immediate osservazioni al Commissario nel procedimento di avvio dell’apposizione del vincolo all’esproprio i cui termini non sono ancora scaduti;
  10. Impugnare avanti tutte le competenti autorità giurisdizionali i provvedimenti emessi dal Commissario Delegato;
chiedono inoltre al consiglio comunale di lipari
di ribadire le posizioni già assunte all’unanimità in tutti i precedenti Consigli Comunali e di disporre urgentemente un’ulteriore convocazione per discutere della questione depuratore.
CHIEDONO INOLTRE ALLA POLIZIA MUNICIPALE
di accertare l’eventuale inizio dei lavori (sbancamenti e pulizia dei terreni siti in contrada Canneto Dentro) e di riferire immediatamente e senza indugio alle autorità competenti (Ufficio del Genio Civile di Messina, Sovrintendenza ai BB CC AA di Messina, Comando del Corpo Forestale, Procura della Repubblica di Barcellona P.G) al fine della verifica della presenza o meno delle autorizzazioni e della legittimità delle stesse.
Lipari, lì 27 ottobre 2013

1 Art. 45 Rispondenza degli impianti depurativi comunali alle prescrizioni urbanistiche
La costruzione degli impianti di depurazione di pubbliche fognature non deve essere in contrasto con le previsioni degli strumenti urbanistici approvati.
L' accertamento di conformità delle opere allo strumento urbanistico generale è effettuato dal sindaco ai sensi dell' art. 9 della legge regionale 31 marzo 1972, n. 19.
Nei comuni sprovvisti di strumenti urbanistici, o in quelli in cui i piani non prevedono localizzazioni di impianti di depurazione, o quando occorre variarne la previsione urbanistica, la realizzazione degli impianti predetti è autorizzata dall' Assessore regionale per il territorio e l' ambiente, sentito il parere del Consiglio regionale dell' urbanistica.
La richiesta di autorizzazione è avanzata dal sindaco e deve essere corredata della deliberazione consiliare che approva la localizzazione dell' impianto e degli elaborati tecnici necessari all' individuazione urbanistica dell' opera.
L' autorizzazione assessoriale si intende acquisita positivamente ove non intervenga pronunzia entro 45 giorni dalla richiesta del sindaco.
In ogni caso il comune non può attivare le procedure relative all' appalto delle opere, se non ha ottenuto l' autorizzazione anche ai sensi del precedente comma.

Airone in difficoltà recuperato a Lipari nell'area archeologica

Un airone, in evidente stato di difficoltà, presumibilmente per qualche infortunio,ha stazionato stamani nell'area archeologica antistante il parco giochi di Diana a Lipari.
Dopo aver ricevuto la segnalazione sul posto sono intervenute due collaboratrici volontarie della dottoressa Laura Gulotta che, con la dovuta cautela, hanno catturato il volatile.
Sul posto, quasi contemporaneamente, è arrivato un componente del distaccamento forestale delle Eolie.
L'airone, dopo una visita accurata da parte della dottoressa Gulotta e gli eventuali necessari primi interventi, sarà trasferito a Messina in un apposito centro di recupero.
Nelle foto: L'airone mentre staziona nell'area archeologica e subito dopo la cattura


Le Eolie e le date da ricordare (a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)

27 ottobre 1893
La massoneria a Lipari

La presenza della massoneria a Lipari è testimoniata a partire dal 1864. Sappiamo che a Lipari c’erano due logge massoniche, “La Ruggero Settimo” e “L’Eolia”. Non conosciamo, al momento, il luogo, ne le componenti delle due logge. L’”Eolia” era stata fondata nel 1864 all’indomani della proclamazione di Giuseppe Garibaldi gran maestro della massoneria siciliana. Aderiva al Grande Oriente d’Italia Ultimo gran maestro della loggia, nel corso del 1926, era Nunzio Esposito, nato a Lipari il 17 settembre del 1864. La presenza e l’influenza politica della massoneria è confermata da alcune decisioni assunte dal consiglio comunale, soprattutto, nella lunga battaglia trentennale contro il Vescovo di Lipari, prima per l’abolizione delle decime, poi, per la proprietà dei terreni pomiciferi.
Una delle prime delibere del consiglio che “conferma” la forte presenza della massoneria è del 27 ottobre 1893, i consiglieri presenti sono, molto probabilmente, tutti massoni. nel corso della seduta il consiglio comunale, discusse l’argomento “Voto al Governo per l’intransigente Vescovo
Il sig. Presidente (Onofrio Carnevale) riferendosi a quanto è iscritto all’ordine del giorno “Voto al Governo per l’intransigente Vescovo Natoli”, dice che esso oggetto è stato da lui posto in discussione per propria iniziativa e di ciò egli assume intera la responsabilità, perché la detta sua iniziativa è conforme al desiderio vivissimo di tutto il Paese, senza distinzione di classe e di parte, inclusa la maggioranza del clero. Il vescovo, in tempi difficili, come quelli in cui viviamo, provvede male al Culto della Chiesa. I fedeli lamentano l’assenza completa di ogni buon regime religioso. Egli non trovasi all’altezza della propria missione, giacché, invece di essere elemento di pace e di carità cristiana, è causa di perturbamento morale e civile. Ricorda le lotte inconsulte nelle quali Monsignor Natoli si è spinto allo scopo di sfogare ire e pettegolezzi personali, con scandalo grandissimo delle coscienze e coll’attentare ai più gravi interessi del Comune.
Se il Comune ha soggiaciuto a spese enormi per la reintegra dei suoi Demani Comunale, se ha dovuto sostenere innanzi le Autorità Amministrative e giudiziarie liti gravissime e dispendiose; se i contribuenti sono stati gravati dalla tassa fuocatico, ciò è certamente dovuto, in massima parte, all’opera antipatriottica del vescovo Natoli e del di lui fratello Avv. Antonino. Imperocché giova ricordare che i fratelli Natoli militarono nelle file della grandissima maggioranza del Consiglio, e che passarono all’opposizione allorquando, usurpatori di vasta estensione del demanio comunale produttivo di pomici in contrada Rocche Rosse, furono invitati a rilasciare i terreni usurpati. Ognuno ricorderà come d’allora in poi, la lotta si facesse da costoro viva ed insistente contro l’Amministrazione Comunale, che, compiendo il proprio dovere, volle garantire, senza colpevoli condiscendenze, i grandi interessi del Paese. Ognuno ricorderà come i fratelli Natoli istigassero gli usurpatori ignoranti e di mala fede di non venire a conciliazione con Comune; donde è derivata quella sequela di contestazioni che tutti sanno, donde è derivata anche, perciò, la necessità d’imporre la tassa del fuocatico. E come se ciò non  bastasse, come se nei tempi di crisi economica che il Paese, per la prima volta, attraversa, ciò fosse poca cosa, il Vescovo vorrebbe, se a lui fosse possibile, il popolo per il pagamento delle decime, che non sono a lui dovute, giacché sulle terre dai di lui predecessori concesse, grava il canone enfiteutico come corrispettivo del prezzo; e quindi esse decime malamente pretese sono non domenicali, ma puramente e semplicemente sagramentali.
Il sig. Presidente soggiunge che in questo consesso, in cui anche per le questioni più appassionate, la discussione avviene sempre calma è dignitosa, egli non rileverà i pettegolezzi del Vescovo Natoli, il quale, intendendo sfogare i suoi odi contro l’Amministrazione del Comune, per fatuo e mal accampato pretesto, priva di pochi emolumenti, per l’accompagnamento alle processioni ed alle pompe funebri, i bandisti, che, povera gente com’è, fanno pur sempre assegnamento su quei proventi, per quanto meschini essi siano. Il dilemma del Vescovo è questo. O il cappellano o la banda. Non rileverà la recentissima questione avvenuta per la nomina del Rettore Cappellano del Cimitero. Il consiglio non ignora che le Chiese dei P. P. Cappuccini e degli Osservanti, furono dal demanio concesse a questo Comune, con l’obbligo di mantenere il culto. Di conseguenza la nomina dei Rettori Cappellani, in ogni tempo, dal dì in cui furono soppresse le corporazioni religiose è stata di diritto devoluta all’Amministrazione Comunale, che ha esercitato sempre questo suo potere di diritto e di possesso. Ora dopo la morte del padre cappuccino Fedele Spanò, Rettore Cappellano della Chiesa dei Cappuccini che fa parte del cimitero, il Consiglio, nella tornata del 12 detto ultimo, elesse a quel posto vacante l’unico cappuccino, che trovasi in Paese, padre Annunziato Esposito, che aveva pure in precedenza ottenuto la designazione a tale ufficio dal suo competente ed immediato superiore, il Provinciale dell’ordine. Ma il Vescovo, cui, per fini reconditi, non garbò quella nomina, usando la più aperta violenza, fece chiudere ed interdire la chiesa, sospese, con grandissimo scandalo dei fedeli, il detto cappuccino Annunziato Esposito, il quale ricorse al cennato suo superiore immediato, che gli diè ordine di celebrare messa nella Chiesa dei Cappuccini, avvegnacché, sul fatto della di lui nomina, il Vescovo non esercita alcuna giurisdizione, né civile, né ecclesiastica. E sovra tutto, se si pon mente al processo intentato contro il Vescovo, e contro tre sacerdoti, che sono stati travagliati soltanto per aver eseguito gli ordini di lui. Se si pon mente a tutti i fatti pubblicati dalla stampa; se si tien conto, come si dovrà, dell’agitazione che serpeggia nel pubblico, e dei disordini, che sarebbero certamente accaduti, bisogna convincersi che monsignor Natoli non è un uomo di governo, né di carità, e che egli usa male e a danno degli interessi di questo paese di quella potestà civile che gli viene dal R. Exequatur. Perloché egli propone di fare almeno un voto a S.E. il Ministro di Grazia e Giustizia e dei Culti, perché al detto Vescovo, come avvenne per quello di Bari, sia ritirato il R. Exequatur. Apre quindi sull’obbietto la discussione.
Chiesta la parola il consigliere D.re Favaloro Salvatore, appoggia la proposta del sig. presidente, rilevando che l’intolleranza del Vescovo eccita gli animi, attacca gl’interessi religiosi e civili del Paese, a garanzia dei quali vigile custode dev’essere il Consiglio, a cui splendido e coscienzioso voto popolare li ha affidati.
Chiesta la parola il consigliere Esposito, trova parole di lode per il Sindaco presidente, che, di propria iniziativa, chiamò il consiglio a questa grave discussione. Dice che la cittadinanza tutta ha fatto plauso a siffatta iniziativa, giacché si ha desiderio di vedere tornata la calma negli animi, di vedere troncati pettegolezzi e scandali, che potranno essere causa di disordini.
Chiede la parola il consigliere Avv. Emanuele Carnevale, il quale dice il consiglio oggi si eleva sui pettegolezzi del Vescovo a conferma dei sentimenti del Paese, sia dal lato civile che dal lato religioso. Dice che affligge e addolora immensamente il pensiero che un prelato, la cui missione è quella d’infondere la calma serena nei cuori, compia invece un parricidio. Il Natoli, liparese, congiura ai danni non di quella o di un’altra amministrazione ma del proprio Paese, del proprio Comune. Egli più che domandare al Governo il ritiro del R. Exequator, in linea principale, vorrebbe l’allontanamento di questo Vescovo. Il Guardasigilli può benissimo domandare alla Santa Sede un provvedimento siffatto, dal momento che un Vescovo, cui venne concesso il R. Exequatur, usa male della potestà conferitagli. Soggiunge essere utile che per fatti già valutati nella presente discussione, e per gli altri che sono di ragion pubblica, e che il consiglio non denunzia per non seguire il Vescovo in una via di attacchi, e di puerili pettegolezzi, và domandata, occorrendo, una inchiesta, che il Municipio, nella sua saviezza, penserà a chi affidare. In fine desidera che copia della presente deliberazione sia spedita a S.E. il Ministro Guardasigilli, ed a S.E. il Ministro dell’Interno, nonché all’On.le deputato del collegio, perché raccomandi presso il Ministro, il voto espresso dal consiglio. 
Molti consiglieri appoggiano la proposta del consigliere avv. Carnevale Emanuele, e quindi, il consiglio per acclamazione vota il seguente ordine del giorno,
Il consiglio
Considerato che l’intransigenza del Vescovo di Lipari, Monsignor Giovan Pietro Natoli, è causa di grave perturbamento civile e religioso nel Paese e nel Comune;
Intesa la relazione del sig. Presidente, e conformemente alla fatta discussione
delibera
di porgere, siccome porge, voto a S. E. il Ministro di Grazia e Giustizia e dei Culti, ed a S.E. il Ministero dell’Interno, perché il detto Vescovo Natoli sia rimosso da quest’isola e diocesi, e subordinatamente, in ogni caso, almeno gli sia tolto il R. Exequatur.
Fa inoltre voto, perché, soltanto se occorresse, sia ordinata una inchiesta per accertare i fatti denunziati nella presente discussione e tutt’altri fatti, che potranno essere denunciati ed accertati per legittimare la presente deliberazione.

Ulteriore scontro fra massoni e Vescovo si concretizza nella controversia con il vescovo Pajno, illustrata nella giornata del 20 aprile.
Una eminente figura eoliana, aderente alla massoneria, fu il Dott. Francesco De Mauro. Più volte consigliere comunale ed assessore, la sua figura è indissolubilmente legata alla sommossa del 28 agosto 1926, la sua ultima tessera di massone, iscritto alla Loggia L’”Eolia” è del 23 giugno 1924. Venne sospettato di organizzare la fuga da Lipari di Domizio Torrigiani.
Quasi profetico il suo ultimo intervento in consiglio comunale del 11 ottobre 1920. Tutto lo spazio della città murata ben sistemato, dopo sgombrate di tutte quelle vecchie cadenti luride casupole, potrebbe essere destinato a costruzione di nuove case, di qualche bello albergo e perciò utile per stimolare qui in Lipari il movimento dei forestieri, nel mentre che tutto quello spazio potrebbe essere ormai anche adibito a nuove residenze di questi cittadini. Io affido alla nuova amministrazione questa mia idea, la quale mentre alletta il mio pensiero verso il miglioramento del nostro amato Paese, mi permette il migliore affidamento per la buona riuscita di esso. 
Per approfondimenti
-          La Greca Giuseppe. La storia della Pomice di Lipari, Volume II “Dalla controversia con il vescovo Natoli all’avvio della legge sulla pomice”, edizioni del Centro Studi Eoliano, 2008.

-          La Greca Giuseppe. La Lunga Notte di Lipari, anarchici e socialisti al confino coatto, edizioni del Centro Studi Eoliano, 2009.

Auguri da Partylandia a Barbara Monte per il suo compleanno

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Barbara Monte che compie 40 anni.
A Barbara anche i nostri più affettuosi auguri

Buon Compleanno a Gisella ed Eric

A Gisella ed Eric anche i nostri auguri

Auguri a....

Eolienews augura Buon Compleanno a Eric Portelli, Barbara Monte, Gisella Baiamonte, Nunziatina D'Alia, Gisella Rando, Valentina Bongiorno

sabato 26 ottobre 2013

Le Eolie puntano sulla formazione continua

COMUNICATO
Si è tenuto quest’oggi presso l’hotel La Filadelfia di Lipari l’incontro di presentazione dell’offerta formativa promossa da Federalberghi Isole Eolie per il 2013-2014. Oltre a Marcello Scalisi, titolare della DES, l’ente di formazione organizzatore dei corsi, ha preso parte all’iniziativa anche il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni.
I corsi che avranno inizio il 4 novembre con “web marketing”, saranno della durata di 2 settimane ciascuno (5 ore al giorno per 5 giorni alla settimana) e terranno impegnati quanti lavorano nel settore sino alle soglie della prossima stagione turistica.
Presenti all’incontro, oltre a diversi tra i partecipanti della scorsa edizione che hanno potuto ritirare gli attestati di frequenza, anche molti dei nuovi allievi che già dal 4 novembre inizieranno il corso di Web Marketing. Tra gli altri corsi pronti a partire: inglese, tedesco, revenue management, cameriere ai piani e cameriere di sala e bar.
“A seguito dell’esperienza positiva degli scorsi anni a Salina e di quelle condotte quest’anno a Lipari ed Ustica abbiamo deciso di indirizzare maggiormente l’offerta formativa in favore delle isole minori, ha dichiarato Marcello Scalisi”.
Molto disponibile anche il sindaco Giorgianni il quale ha manifestato da subito il proprio interesse nel dare ampia diffusione all’iniziativa anche in favore delle isole di Stromboli, Filicudi, Vulcano e Panarea.
Soddisfatto il presidente di Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono, il quale ha sottolineato la necessità di acquisire competenze professionale specifiche per far crescere l’offerta turistica locale. “L’incontro di quest’oggi, ha concluso Del Bono, è servito anche per stimolare l’emersione dei nuovi fabbisogni formativi così come percepiti da chi vive in prima linea le, talvolta, complesse dinamiche di un mercato in continua evoluzione”.
Va rimarcato che i corsi sono finanziati dal FSE e quindi sono del tutto gratuiti per i partecipanti. Gli interessati potranno scaricare i moduli di iscrizione dal sito www.dessrl.it o dal link di seguito indicato:https://dl.dropboxusercontent.com/u/75431299/kit_iscrizioni.zip . Per maggiori informazioni è possibile contattare la DES (info@dessrl.it o 091 546010) o la Federalberghi delle Isole Eolie (presidente@eoliehotel.com). 

Biglietterie della CdI. Interrogazione di Lo Cascio sulle nuove "politiche" societarie

Al Signor Sindaco
del Comune di Lipari
 e p.c. agli organi di stampa locali

Oggetto: interrogazione sulle nuove “politiche” della società Compagnia delle Isole in materia di biglietterie nel territorio comunale.

Gentile Signor Sindaco,
ho appreso notizia del fatto che la Compagnia delle Isole S.p.A. avrebbe in programma una sostanziale revisione dei termini contrattuali che regolano il rapporto con le proprie biglietterie, numerose delle quali hanno sede nel nostro territorio comunale.
In particolare, si paventa l’eliminazione dello stipendio fisso per il personale impiegato a favore dell’esclusivo riconoscimento di una percentuale sulle vendite.
È evidente come tale soluzione sia economicamente insostenibile per i titolari delle biglietterie, soprattutto per quelle ubicate in isole dove il volume del traffico nei mesi invernali risulta comprensibilmente modesto; già si è verificata di recente la sospensione del servizio biglietteria a Ginostra, ed è assai probabile che – a breve – assisteremo alla chiusura di quelle di Alicudi, Filicudi, Panarea, Stromboli, mentre certamente sorgeranno seri problemi anche nelle isole restanti.
Questo scenario, estremamente verosimile, non intacca soltanto gli attuali livelli occupazionali, ma rischia di vanificare anche il ruolo di prezioso punto di riferimento e di informazione che, soprattutto nelle isole periferiche soggette a maggior grado di isolamento per ragioni meteorologiche durante la stagione invernale, le biglietterie delle compagnie di navigazione hanno tradizionalmente rappresentato; non è superfluo sottolineare che, nel caso di Alicudi e Filicudi (non interessate dalle tratte di Usticalines), i servizi concessionari della Compagnia delle Isole risultino gli unici, e dunque vadano considerati essenziali nel rapporto tra le comunità locali e il mondo esterno.
Alla luce del fatto che la revisione dei termini contrattuali sia stata proposta unilateralmente dalla società e sia pertanto da considerare ancora in discussione, desidero interrogarla per conoscere se la Sua Amministrazione ha già avviato o intende avviare iniziative per scongiurare la chiusura delle biglietterie delle isole periferiche, la perdita di livelli occupazionali e di servizi essenziali per le comunità locali.
In attesa di un cortese riscontro, porgo distinti saluti
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale de La Sinistra)

Problematiche di Ginostra. Giuffrè scrive al sindaco Giorgianni

Spett.le
Sindaco del comune di Lipari
Rag. Marco Giorgianni.      

Oggetto: Problematiche afferenti la borgata di Ginostra nell’isola di Stromboli.
Con la presente nota, ed in seguito al recente sopralluogo ad opera del geometra Meduri, si chiede  quali determinazioni sono state prese o verranno prese dall’amministrazione comunale, in merito alla strada (completamente dissestata e resa impraticabile dalle recenti piogge)   che conduce all’elipista di Protezione civile? Vorrei ricordare che in caso emergenze legate all’attività dello Stromboli  o emergenze di carattere sanitario sarebbe molto difficoltoso raggiungere l’elipista a causa dell’impraticabilità del sentiero.  Trattandosi di un intervento d’emergenza la pregherei di attivarsi, in tal senso, utilizzando le risorse disponibili per queste evenienze. Le ricordo, anche, che sull’unica strada d’accesso   al villaggio (zona Pertuso)   incombe, da diversi mesi, un grosso masso(portato  anche all’attenzione del geometra Meduri in occasione della sua venuta a Ginostra) pronto a crollare da un momento all’altro e che potrebbe portare a serie conseguenze che non oso immaginare. Come intende muoversi , e con quale tempistica, l’amministrazione comunale   rispetto a quanto segnalato?  Le chiederei,  infine, l’invio   di un operaio per dare una pulita al cimitero in vista della commemorazione dei defunti.
Sono sicuro, conoscendola, che Lei si è già attivato per risolvere queste tre  piccole emergenze e che  non mancherà di comunicare alla comunità di Ginostra le sue determinazioni in merito. Fiducioso, come sempre,  attendo riscontro.
Gianluca Giuffrè

(consulente, per Ginostra, dell’amministrazione comunale)

Giovane liparese perde un dito in un incidente domestico.

Incidente domestico stamattina a Lipari per il 25enne Emiliano La Greca. Nell'incidente Emiliano ha riportato il distacco del dito anulare della mano sinistra.
Trasportato in ospedale è stato poi trasferito con l'elicottero del 118 all'ospedale Papardo di Messina dove si è tentato, attraverso un delicato intervento chirurgico, a riposizionare il dito che, in occasione dell'incidente, era stato recuperato dai suoi.
Purtroppo non è stato possibile riuscire in quello che già in partenza appariva come un tentativo con poche chance.
Emiliano, nonostante il trauma subito, sta bene e le sue condizioni, dopo l'intervento, sono ottimali.
Ad Emiliano, ed ai suoi cari, sicuramente provati da quanto accaduto, un forte abbraccio.

Filicudi e il tramonto (4 foto di Roberto Foti)

Calcio a 5. Sconfitta per la Ludica Lipari

Sconfitta in trasferta per 5 a  4 per la Ludica Lipari di calcio a 5 sul campo del Trinacria Acireale.
Marcatori: Pellegrino Daniele ; Lo Presti Francesco ; Autogol 2

“PRECARI, A RISCHIO 20 MILA POSTI DI LAVORO”

“Il decreto Pubblica Amministrazione licenziato dalla Camera e’ peggiorativo rispetto al testo approvato al Senato. Non solo non viene favorito il processo di stabilizzazione, reso impossibile dalle norme imposte ai comuni, ma anche la proroga dei contratti sara’ impedita alla maggior parte dei comuni siciliani essendo legata alle effettive dotazioni organiche vincolate alla spesa del personale e al patto di stabilita’”. Lo afferma il deputato e coordinatore regionale di SEL Erasmo Palazzotto.
Lo stesso Palazzotto prosegue: “In Sicilia gli effetti della norma saranno devastanti, poco meno di 2000 lavoratori potranno rientrare nel processo di stabilizzazione mentre per oltre 20mila precari il destino sara’ quello del licenziamento. Il risultato – prosegue Palazzotto – sara’ quello di appesantire le gia’ gravi condizioni di emergenza sociale nell’isola e la paralisi della pubblica amministrazione. Inoltre assisteremo alla beffa dell’aumento dei costi complessivi per via del necessario ricorso all’esternalizzazione dei servizi oggi svolti da personale precario. Se avevamo sentore della miope scelta della maggioranza che sostiene il governo Letta ci stupiamo – conclude il deputato – dell’astensione sul provvedimento da parte del M5S, che con questo voto si e’ assunto la corresponsabilita’ su una norma dall’esito disastroso per la Sicilia”.

Judo. Trasferta amara per Vitagliana

COMUNICATO
Purtroppo la gara di Alessandro Vitagliana si è conclusa troppo presto. L'atleta ha perso il primo incontro per qualche errore commesso e, purtroppo, un errore può costare una gara. Avrebbe potuto proseguire la competizione solo se il suo avversario avesse continuato a vincere fino alle semifinali ma non è stato così e il nostro atleta non ha potuto proseguire per un eventuale terzo o quinto posto. Speriamo di poter correggere gli errori nelle prossime competizioni per portare a Lipari una nuova cintura nera.

Calcio. Al via la terza categoria

Prende il via quest'oggi il campionato di terza categoria di calcio.
Tre le eoliane al via.
L'Eoliana che, nel primo turno, affronterà la Virtus Milazzo; il Malfa che esordirà contro il Milazzo s.r,l. e lo Scirocco Stromboli che giocherà all'esordio contro l'Arcigrazia

Prima Commissione ARS. "Cracolici parte col piede sbagliato"

"Se il buongiorno si vede dal mattino, allora il Presidente Cracolici parte decisamente col piede sbagliato, dimenticando che proprio la storia recente della Prima Commissione dimostra che non è più tempo di primedonne e che i Presidenti non possono e non potranno interpretare "pro domo sua" il proprio ruolo istituzionale."
Lo dichiara il Vice Presidente Vicario della I Commissione Vincenzo Figuccia, commentando le dichiarazioni rese dal Presidente della stessa Commissione.
"Non è certo e non è più il momento adatto perché un Presidente di Commissione si occupi prioritariamente dei rapporti fra il proprio partito ed il Governo - prosegue Figuccia - e che a tali rapporti adatti l'Agenda e i tempi della Commissione come se questa fosse un palcoscenico."
"Spero quindi che l'onorevole Cracolici sappia e voglia davvero assumere un ruolo super partes - conclude l'esponente del Partito dei Siciliani-Mpa - e tenga conto dell'evidenza dei fatti sul ruolo e la consistenza dell'opposizione, emersi dal voto di ieri per l'elezione dell'Ufficio di Presidenza della Commissione."

Auguri super-nonna Enny

Alla mia super-nonna tanti, tantissimi, affettuosi auguri di Buon Compleanno. 
Ti voglio tanto bene
Elvira

Vulcani, la mappa dei rischi in Italia

 Se una cosa non manca in Italia, sono i vulcani, con una ventina tra attivi e non sulla terraferma e una altra decina sottomarini. I vulcani estinti, cioè quelli la cui ultima eruzione risale ad oltre 10mila anni fa sono quelli dell'isola di Salina, dell'Amiata, dei Vulsini, Cimini, del lago di Vico, dei Sabatini, Isole Pontine, Roccamonfina e del Vulture: da loro non dobbiamo attenderci alcuna sorpresa. Ci sono poi, e qui la cosa si fa seria, i vulcani quiescenti. Si tratta di vulcani che hanno dato eruzioni negli ultimi 10mila anni ma che attualmente si trovano in una fase di riposo. Si trovano in questa situazione: Colli Albani, Campi Flegrei, Ischia, Vesuvio, Lipari, Vulcano, Panarea, Isola Ferdinandea e Pantelleria. E a destare preoccupazione sono soprattutto Vesuvio e Campi Flegrei. Molto più dei due vulcani attivi, Etna e Stromboli.
"Secondo gli studi più recenti - osserva il Dipartimento della Protezione Civile -  l’evento vulcanico che con maggiore probabilità si potrebbe verificare al Vesuvio è un’eruzione stromboliana violenta (VEI=3), con ricaduta di materiali piroclastici e formazione di colate di fango o lahars. Sulla base di ricerche condotte a partire da indagini geofisiche, inoltre, non si è rilevata la presenza di una camera magmatica superficiale con volume sufficiente a generare un’eruzione di tipo Pliniano". 
"Sulla base di queste osservazioni - prosegue la Protezione Civile -  la commissione incaricata di aggiornare il Piano ha stabilito che lo scenario di riferimento sia un evento di tipo sub-Pliniano, simile a quello del 1631 e analogo a quello già assunto nel precedente Piano. Questo scenario prevede la formazione di una colonna eruttiva sostenuta alta diversi chilometri, la caduta di bombe vulcaniche e blocchi nell'immediato intorno del cratere e di particelle di dimensioni minori - ceneri e lapilli - anche a diverse decine di chilometri di distanza, nonché la formazione di flussi piroclastici che scorrerebbero lungo le pendici del vulcano per alcuni chilometri". Roba seria.
Ma anche una eruzione nei Campi Flegrei - una caldera vulcanica di 12 chilometri per 15, sulla quale sono letteralmente stati costruiti diversi centri abitati e che è vicina alla città di Napoli - non sarebbe uno scherzo. Nel 1538 si è verificata l’ultima eruzione che, pur essendo fra le minori dell’intera storia eruttiva dei Campi Flegrei, ha interrotto un periodo di quiescenza di circa 3000 anni e, nel giro di pochi giorni, ha dato origine al cono di Monte Nuovo, alto circa 130 m. Da allora, l’attività ai Campi Flegrei è caratterizzata da fenomeni di bradisismo, attività fumarolica ed idrotermale localizzata nell’area della Solfatara."Si prevede che una futura eruzione ai Campi Flegrei - osserva la Protezione Civile - possa generare diverse fenomenologie, riassumibili essenzialmente nel lancio di bombe e blocchi di grosse dimensioni nell’immediato intorno del centro eruttivo, nello scorrimento di flussi piroclastici nel raggio di alcuni chilometri, nella ricaduta di ceneri e lapilli a distanza anche di molti chilometri. Per quanto concerne quest’ultimo fenomeno occorre considerare che, a differenza del Vesuvio, la città di Napoli si trova sottovento rispetto alla direzione dei venti dominanti e sarebbe pertanto coinvolta".
E' quindi qui - Vesuvio e Campi Flegrei - che bisogna guardare con attenzione e proccupazione, mentre i due vulcani attivi italiani, Stromboli ed Etna, non pongono problemi seri da un punto di vista di protezione civile. Le eruzioni dell'Etna sono infatti caratterizzate prevalentemente da attività stromboliana, effusione di colate laviche ed emissioni di ceneri. Le colate laviche dell'Etna in particolare, a causa della loro viscosità e della conseguente bassa velocità di scorrimento, non sono un pericolo per l'incolumità delle persone. Nel caso in cui la fuoriuscita di lava avvenga da bocche poste ad alta quota, raramente i flussi raggiungono i centri abitati: può succedere solamente nel caso di eruzioni di lunga durata, e in quel caso si può comunque intervenire per deviare il corso della lava, come si è fatto nel corso delle eruzioni del 1983, 1992, 2001 e 2002.

Auguri ad Elisaveta Giannò per il suo 14° compleanno

Da Mamma, Papà, dal fratellino Jonathan, dai nonni, dagli zii e dai parenti tutti, auguri ad Elisaveta che oggi festeggia il suo 14° compleanno.
Ad Elisaveta vanno anche gli auguri di Eolienews

Auguri a...

Eolienews augura Buon Compleanno ad Enny Bernardi, Elisaveta Giannò e Santo Deidda

Buongiorno ai lettori di Eolienews e agli amici di fb con la foto di Katia Merlino


Torna l'ora solare: lancette indietro di un'ora

Domani, l'ultima domenica di ottobre riporta l’ora 
solare. Dal 31 marzo, sette mesi fa, era in vigore
 l’ora legale

Gli orologi devono essere spostati un’ora indietro, c’è 
dunque un’ora in più di sonno. L’effetto sulle giornate 
successive invece sarà quello di sembrare più corte. 
Si torna comunque a quello che sarebbe naturale secondo l’orario astronomico.
L'ora legale tornerà domenica 30 marzo 2014.
L'ora legale in Italia è stata introdotta per la prima volta nel 1916 con varie 
interruzioni negli anni successivi (I dati sono raccolti dall’Istituto Nazionale di 
Ricerca Metrologica). È attiva stabilmente dal 1966 ma si utilizzava all’inizio 
solo per 4 mesi. Nel 1981 si è passati a 6 mesi e nel 1996 a 7 come nel resto 
d’Europa
Il primo ad avere l’idea è stato Benjamin Franklin che, nel 1784, in un articolo 
sul Journal de Paris si chiedeva se non fosse utile sfruttare di più le ore di luce 
del pomeriggio per allungare la giornata nei mesi estivi. L’idea restò nel cassetto
fino al 1907 quando William Willett propose il provvedimento al governo 
inglese.
Dal 2008 il 
Codacons propone il non ritorno all’ora solare, mantenendo quella 
legale tutto l’anno. Sarebbe favorevole il 50% degli italiani secondo la 
associazione e si eliminerebbero i disagi legati al cambio due volte all’anno. In 
inverno ci sarebbe un’ora più di luce la sera, ma al mattino si vedrebbe più tardi
 il sole. In Inghilterra la Tourism Alliance supporta una campagna che chiede tre 
anni di prova con l’ora legale sempre in vigore: aumenterebbero gli introiti 
turistici e diminuirebbero gli incidenti stradali. C’è anche chi invece festeggia 
come Fleurier nel Val-de-Travers, in Svizzera

venerdì 25 ottobre 2013

Monterosa: Croce illuminata tutta la notte con il contributo del dott. Brullo e l'opera dei volontari

È tornata ad illuminarsi, oggi per alcune ore (ma nei giorni a venire resterà illuminata per tutta la notte) la Croce posta in cima al Monterosa di Lipari. 
Ciò è stato reso possibile, dal punto di vista tecnico, grazie ai volontari Tindaro e Gesuele Fonti, Massimiliano Bertano, Luciano Giorgi e Bruno Gallus. 
Ma alla base di tutto questo vi è il dott. Raffaele Brullo senza il cui contributo non sarebbe stato possibile effettuare questo nuovo intervento. 
Il Dott. Raffaele Brullo, può essere considerato alla stregua di un vero Eoliano. Anche se lo è di adozione, da sempre porta in giro per il mondo con le sue navi, denominate "Lipari, ect.." il nome delle nostre isole. 
Per chi non lo ricordasse la Croce venne illuminata, per la prima volta, in occasione dell'arrivo a Lipari di Monsignor Francesco Micciché. 
Dopo circa 15 anni un incendio distrusse l'impianto. 
Nel 2008, Gesuele e Tindaro Fonti, insieme a Francesco Megna, con l'ausilio un un gruppo elettrogeno fecero in modo che  la Croce venisse illuminata periodicamente. 
Nel 2009 i tre, con l'installazione di un piccolo pannello solare, fecero in modo che la Croce fosse illuminata tutti i giorni, anche se per alcune ore.

Da allora, grazie ai contributi del Dottor Brullo é stata sempre illuminata e dai prossimi giorni, non appena verrà regolarizzato il meccanismo, resterà accesa per tutta la notte.....faro di luce e di speranza  per chi naviga nei nostri mari e per gli eoliani tutti.


Inaugurata la mostra ‘Intima-Mente’ organizzata da Vento d’Arte.

COMUNICATO
E' stata inaugurata il 22 ottobre scorso, presso l’hotel Filadelfia di Lipari la mostra ‘Intima-Mente’,  organizzata da Vento d’Arte.
L’eVento artistico, espressione di ogni sfumatura dell'intimità e dell'erotismo attraverso il linguaggio dell’Arte, è stato aperto dalla suggestiva performance di Emanuela Mondiello. Subito dopo i curatori dell’eVento,  Ada Conti e Daniele Cannistrà, hanno presentato  la mostra ed  illustrato le iniziative che animeranno la settimana dell’esposizione. Ha concluso Francesco Rizzo con un intervento sulle tematiche dell’intimità e dell’eros.
 Diverse sono le espressioni  artistiche presenti, disegno, fotografia, pittura, e scultura realizzate dagli artisti:
Giuseppe Allegrino, Nino Allegrino, Marco Cappadona, Mirella Cavallo, Antonello Cincotta, Ada Conti, Daniela Costanzo, Emilie Di Paola, Emanuele Lo Cascio, Paolo Mezzapica, Emanuela Mondiello, Francesco Rizzo, Gianbattista Schiera, Alessia Sciacchitano, Toni Saltalamacchia.


Ai quali vanno i nostri ringraziamenti per aver aderito all’eVento  con le loro suggestive ed intense opere.
 La mostra sarà aperta da sabato 26 ottobre a sabato 2 novembre dalle ore 18 alle ore 21.
 Vi aspettiamo!
Buon Vento d’Arte!
Daniele Cannistrà