“Il governo è già al lavoro per risolvere il problema drammatico delle migliaia di precari siciliani, inclusi gli Asu, i formatori, gli sportellisti e le categorie a rischio di perdere il posto di lavoro”.
Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.
“Per effetto della crisi di governo non è stato possibile emendare al Senato la legge di bilancio dello Stato, che consentiva la proroga e conseguentemente autorizzava la Regione ad avviare i processi di stabilizzazione. Lo faremo con legge regionale” - afferma Crocetta - , comunicando che la giunta ha apprezzato un ddl da inserire nella legge di bilancio regionale da approvare entro dicembre 2016 che consente:
1) la proroga, ai sensi della legge nazionale vigente di tutti i precari fino al 31/12/ 2018;
2) obbligo per i comuni ad assumere nei limiti della pianta organica per le fasce A e B e per il 50% della medesima, le altre fasce; I comuni che si rifiuteranno di assumere i lavoratori, saranno penalizzati attraverso la riduzione dei trasferimenti regionali.
3) la la copertura finanziaria da parte della Regione per tutto il periodo di contratto del lavoratore assunto a tempo indeterminato.
“Il problema più serio, - continua il presidente - è legato alla mancata deroga, per la mancata approvazione degli emendamenti al Senato per i comuni in dissesto. Per i lavoratori di questi comuni stiamo elaborando un'apposita norma da applicare, nel caso in cui la norma nazionale, non dovesse rientrare prima del 31 dicembre 2016, nella legge mille proroghe. Speravamo tanto nella legge di deroga per i comuni in dissesto e in disequilibrio finanziario, ma purtroppo la situazione attuale non ci consente di fare meglio. Tutti prendano atto che il governo regionale sta facendo ogni cosa possibile per potere risolvere i problemi dei precari”.
Già la prossima settimana, verrà approvata in giunta la proposta di legge di bilancio che avrà una struttura semplice, al fine di consentire l'immediata approvazione in aula. Eventuali modifiche, integrazioni verranno proposte nei primi mesi del 2017.
“Il governo proporrà anche interventi immediati per alcune categorie, lavoratori stagionali (forestali,, Esa, consorzi di bonifica etc), formatori e sportellisti e altre categorie a rischio. Non consentiremo alcun massacro sociale, la difesa dei lavoratori è prioritaria. Nella prossima conferenza dei capigruppo chiederemo che sia messa all'ordine del giorno l'approvazione del Poc, che prevede misure contro la povertà, che consentirà l'avvio dei cantieri, la riduzione del credito d'imposta per le aziende che assumono, il servizio civile regionale. Alla luce dei fatti, pur non avendo alcun timore della verifica elettorale, ritengo irresponsabile chi invoca in Sicilia le elezioni anticipate, poiché in assenza di un governo regionale - chi ha un minimo di buon senso sa che -, dal primo gennaio diverse decine di migliaia di lavoratori verrebbero licenziati, con un massacro sociale senza precedenti e si assisterebbe al blocco dell'avvio dei cantieri del “Patto per la Sicilia”, nonché della nuova programma europea. Invito tutti – conclude Crocetta - a una maggiore coesione, eliminando i contrasti politici per lavorare per il bene della Sicilia e dei Siciliani”.