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venerdì 3 aprile 2015

Il pregevole "lavoro" di Massimo Ristuccia e un libro sulla pomice (di Salvatore Agrip)

Riceviamo e pubblichiamo:
L’Amico Massimo Ristuccia ormai da tempo ci fornisce documenti e foto sconosciute che riguardano il passato  delle nostre isole, la sua passione per queste ricerche sta arricchendo la memoria storica della nostra comunità, personalmente lo seguo con interesse e ne apprezzo i risultati in particolar modo i documenti legati alla secolare attività estrattiva della pomice.
Grazie a lui ho potuto acquistare un libro in una libreria d’epoca in cui viene documentato uno studio  per “l’igiene e la sicurezza del lavoro nell’industria della pomice di Lipari”, fatto nel maggio del 1955, per conto dell’E.N.P.I. (Ente Nazionale per la Prevenzione degli Infortuni), da parte di una commissione formata, da un medico del lavoro, un ingegnere, un assistente sociale e un tecnico per la documentazione fotografica.
Dopo averlo letto con molto interesse e malgrado che l’intestazione fosse riferita all’igiene e la sicurezza sui luoghi del lavoro, tale studio nel suo contesto generale è una vera e propria indagine che oltre ad analizzare  i luoghi di lavoro, analizza anche gli aspetti produttivi, sociali e culturali dei lavoratori, tanto che ha richiesto la permanenza del gruppo di studio per diverse settimane sui luoghi e si può definire un vero testamento che fotografa la singolare realtà, estrattiva e di lavoro dei cavatori della pomice, esattamente,  sessanta anni fa.
Il libro si compone di sei capitoli:
Nel primo capitolo viene descritta l’industria della pomice e si riportano i dati geografici e geologici, la mineralogia dei giacimenti e le caratteristiche chimico-fisiche della pomice,  i prodotti industriali ed impieghi della pomice, gli aspetti economici-commerciali dell’industria, con varie schede inserite.
Si cerca di descriverne la forza lavoro e tal proposito si riporta, “ Il numero di unità lavorative che trovano impiego in Lipari nell’industria della pomice non è facilmente valutabile ……. buona parte delle lavorazioni hanno carattere stagionale o semistagionale (normalmente il lavoro alle cave si effettua solo nei mesi estivi, quello agli stabilimenti anch’esso  nei mesi estivi e solo in misura ridotta e saltuaria nei rimanenti) per cui la mano d’opera ha carattere fluttuante. In via di approssimazione si può , tuttavia, calcolare che nelle cave comunali e private lavorino da 1.000 a 1.200 operai, e da 800 a 900 negli stabilimenti. La mano d’opera di questi ultimi è in buona parte costituita da personale femminile.
Alle dette unità sono da aggiungere circa 250 lavoratori iscritti alla compagnia portuale di Canneto-Lipari i quali, quando non trovano impiego per il carico del prodotto da esportare sui velieri e sui piroscafi, ben spesso si occupano dell’escavazione o della lavorazione negli stabilimenti”. 
Nel secondo capitolo, si descrive la lavorazione della pomice. Nel primo paragrafo,  sugli aspetti generali viene specificato che la lavorazione riguarda due grandi categorie di prodotti: la pomice in pezzi, dalla quale venivano ricavati i sagomati di pomice, e la pomice da molitura, distinta in pezzame, granulato e polveri di pomice. Nel secondo  paragrafo viene descritto il lavoro nelle cave e tal proposito riporto, trattasi di gallerie a scalini che seguono il percorso degli strati del giacimento. Ricavate senza mezzi meccanici, risultano in genere rettilinee, con sezione di metri 1,50/2,00 X 1,50, con volta a taglio grezzo, senza armature e rivestimento. Lo strato di pomice raggiunto dallo scavo è sfruttato col piccone e demolito in pezzi di grandezza variabile a seconda della riuscita del taglio. Il lavoro implica lo sgombero dei materiali di rifiuto, praticato con pala e cofano di vimini a spalla. In ogni galleria lavorano da tre a cinque operai…….. Nelle cave a cielo aperto, dette taglie, viene usato il sistema di coltivazione a rapina. Esso consiste nel cavare il minerale, sfruttando la naturale pendenza del giacimento ed attaccando dal basso la parete di pomice con il piccone. Il banco di pomice alto fino a 4m. viene indebolito progressivamente praticando alla sua base piccoli scavi (come inizi di gallerie)…… I piedritti di sostegno che ne risultano, sono fatti crollare attaccandoli con aste di legno munite di punta metallica. Si provocava in tal modo il crollo della falda soprastante”. Ne terzo paragrafo viene descritto il lavoro nelle baracche, dove avviene la pulitura e selezione, la spezzatura, la limatura, la rotolatura e molatura (con la quale venivano ricavati i famosi topolini di pomice). Nel quarto paragrafo viene descritto il lavoro negli stabilimenti che a suo tempo erano circa una decina, con una manovalanza variabile per ogni stabilimento da un minimo di 20/30 unita a un massimo di 100/130 unita e la lavorazione del pezzame, del lapillo, il trasporto del materiale grezzo e lavorato e i locali di lavoro.
Nel terzo capitolo, si riportano le cause di rischio nell’industria della pomice. Il primo paragrafo parla della polvere nell’industria della pomice e si riporta, “La polvere rappresenta la causa predominante di insalubrità nella lavorazione della pomice. Nessuna fase lavorativa ne è esente.
Il rischio varia, tuttavia, notevolmente con il tipo di lavoro e con la fase di lavorazione. Il lavoro negli stabilimenti è molto più polveroso di quello che si svolge nelle cave e nelle baracche…….. Nell’interno degli stabilimenti, fonte principale della polvere sono i buratti ed i forni in tutte le fasi di funzionamento. I forni per il pezzame sono alimentati attraverso canali in discesa che lasciano cadere il materiale direttamente, originando il sollevamento di notevole quantità di polvere. Anche il versamento del lapillo dalle carriole a mano sulle piastre dei forni, per la produzione di seconda qualità, dà luogo a formazione di polvere……. Chi di noi ha eseguito la raccolta dei campioni sulle piastre dei forni, sorvegliando da vicino l’apparecchio, ha potuto notare i tappi di polvere che si formano nelle narici già dopo pochi minuti di permanenza”. Il secondo paragrafo ci parla della pneumoconiosi tra gli operai della pomice, si fanno dei vari accenni agli studi fatti in passato e in particolar modo di uno studio fatto dall’INAIL nel 1950, anche con l’uso di una stazione schermografica mobile con la quale vennero eseguite oltre mille schermografie, si riporta quale furono gli esiti. “le conclusioni alle quali è pervenuto il Columba sulla scorta dei dati clinici emersi dall’indagine dell’INAIL, per quanto riguarda il decorso e la prognosi della forma pneumoconiotica, conclusioni riferite dal Matteucci nella citata monografia.

  1. La silicosi dei lavoratori della pomice di Canneto Lipari è una malattia ad insorgenza piuttosto tardiva ed a decorso abbastanza lento. Riesce di solito gravemente o totalmente invalidante solo nelle forme più avanzate ed anche in queste abbastanza spesso tardivamente, con caduta allora, quasi improvvisa o quanto meno assai rapida delle condizioni del soggetto;
  2. I suddetti lavoratori vanno incontro alla reticolazione in genere dopo 10-12 anni di lavoro. La reticolazione evolve con lentezza trasformandosi in silicosi nodulare dopo una decina di anni. Infine, dopo 25-30 anni, si perviene alle forme di silicosi massiva;
  3. Non intervenendo complicazioni (in genere bronco-polmoniti) o mancando malattie intercorrenti, il silicotico di Canneto-Lipari muore dopo molti anni o addirittura decenni con il quadro più o meno conclamato dello scompenso cardiaco destro: in piena coscienza, tormentato dalla dispnea, angosciato dalla fame d’aria, disperato nella invocazione della morte liberatrice;
  4. Decorso più rapido e maggior gravità presenta la malattia negli operai che sono adibiti ai forni per l’essiccamento della polvere, esposti direttamente all’inalazione di quantità massive della stessa polvere surriscaldata: qui l’insorgenza è precoce, la reticolazione può comparire già dopo tre anni, ed anche meno, di lavoro, dopo 10-12 anni si arriva ordinatamente alle forme massive; continuando la esposizione i pazienti vanno incontro alla invalidità totale o addirittura all’exitus, nel giro di 15-16 anni.” 
    Nel quarto capitolo vengono descritte le forme di prevenzione da adottare, nel lavoro delle cave, nel lavoro delle baracche, nel lavoro degli stabilimenti, nelle operazioni di trasporto e naturalmente la prevenzione della silicosi chiamata “liparosi”. Viene descritta la trasformazione razionale degli impianti, la sistemazione dei servizi igienici che sono del tutto assenti e viene citata la nuova legge regionale 4 aprile 1956 n. 23 di polizia mineraria, considerato che il libro viene messo in edizione nel 1958. 
    Il quinto capitolo è particolarmente interessante per uno “studio sociologico e dei rapporti umani nell’ambiente di lavoro dell’industria della pomice di Canneto Lipari”.
    Il metodo per le informazioni sui modi di essere e di comportarsi degli operai, viene basata su tre strumenti: il colloquio, l’osservazione diretta e le visite domiciliari.
    Il colloquio viene principalmente imperniato sulla base di un questionario con circa 40 domande e le interviste vengono fatte su due gruppi di operai, il primo composto da 17 elementi  appartenenti a una azienda a ciclo ridotto e il secondo gruppo composto da 19 elementi appartenenti ad una azienda a ciclo intero di lavorazione.
    L’osservazione diretta degli operai al lavoro e nei momenti di riposo è servita come mezzo integrativo conoscenza integrativa allo studio. A tal proposito si riporta,”…. non esistono impianti igienici, spogliatoi e locali collettivi. Durante i periodi di riposo e per consumare i pasti gli operai si ritirano all’ombra nelle brevi gallerie di caricamento. Gli stabilimenti sono stati costruiti tenendo presente, sia pure in modo del tutto primordiale, la loro funzionalità e l’economia. Questo fa si che visitando uno stabilimento, anche dei più importanti, se ne riporta una impressione di precarietà e di incompletezza. Tutto concorre a consolidare questa impressione: le scale senza ringhiere, le terrazze prive di protezione, i passaggi improvvisati con tavole insicure, ecc..… Ci siamo sforzati di trovare una spiegazione plausibile, che naturalmente non può essere univoca, di questo stato di cose. Indubbiamente una componente di tale spiegazione è quella economica: le ringhiere e i presidi protettivi, richiedono un impiego di capitale che l’imprenditore considera erroneamente improduttivo. Altra componente non trascurabile è la mancanza di cultura tecnico-professionale nell’imprenditore (nell’industria della pomice è assente del tutto i tecnico). Quando un problema nuovo si presenta, l’imprenditore interviene consultandosi col caposquadra. Conseguentemente la mancanza tecnico-professionale porta alla improvvisazione. Ci si arresta all’essenziale, al minimo sforzo; manca ogni capacità di perfezionamento.
    Questo senso di -non compiuto-, di -non finito- influisce in modo negativo sull’operato e, in particolare, sul suo rendimento”.
    Le visite domiciliari, infine hanno permesso di osservare l’operaio, fuori dall’ambiente di lavoro e fare anche li delle domande sia a lui che ai loro familiari, per poter avere delle considerazioni comparative. A tal proposito si riporta, “Diverso è stato il comportamento dell’operaio intervistato sul lavoro e intervistato nella propria casa. Il contegno è apparso meno imbarazzante, più sicuro. I rapporti interfamiliari sono stabiliti sul metro dell’autorità del capofamiglia che comanda, la moglie si tiene in disparte, in atteggiamento dimesso. E’ il marito che offre il vino all’ospite, che conduce la conversazione. Alle domande che qualche volta rivolgevamo alla moglie, spesso era il marito che rispondeva.
    Riteniamo che a tutto ciò concorra, oltre alle particolari abitudini meridionali, anche il fatto che la personalità dell’operaio è durante il lavoro repressa  e che l’operaio stesso trova nei rapporti familiari un elemento compensatore all’azione prostrante dell’ambiente di lavoro”. 
    L’ultimo capitolo è sulle “Considerazioni finali”.
    Viene descritto il perché dello stato di fatto e l’aspetto  culturale della lavorazione della pomice, facendo dei riferimenti al passato e poi si elencano una serie di iniziative, con riferimento di alcune leggi, per l’ammodernamento del ciclo produttivo e delle esigenze umane e sociali dei lavoratori-cavatori.
    Infine il libro viene arricchito di circa trenta foto che raffigurano gli operai-cavatori che lavorano  e ne spiegano il tipo di lavoro fatto                          Salvatore Agrip.

giovedì 2 aprile 2015

Riti della Settimana Santa. In Cattedrale a Lipari la "Lavanda dei piedi"

Proseguono i Riti della Settimana Santa. Quest'oggi è stata la volta della "Lavanda dei piedi". Vi proponiamo la solenne cerimonia tenutasi stasera a Lipari in Cattedrale. Il video e le foto sono di Bartolo Ballato che ringraziamo.
Il video:

Interrogatorio davanti al GIP. Il sindaco Lo Schiavo si è avvalso della facoltà di non rispondere per assenza di tempo materiale per l'esame del fascicolo.


Si è avvalso della facoltà di non rispondere il sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo che quest'oggi, alla presenza del suo legale avvocato Giovanni Villari, è comparso davanti al GIP del tribunale di Barcellona, Danilo Maffa.

Il primo cittadino - come si ricorderà - è stato posto ai domiciliari per peculato, per la questione legata alla non riconsegna del denaro (del quale era custode) di due anziane dell'isola.
"Lo Schiavo- ci ha dichiarato l'avvocato Villari - si è avvalso della facoltà di non rispondere poichè non sabbiamo avuto il tempo materiale per esaminare tutto il fascicolo che mi è stato consegnato soltanto ieri alle 14. Tra l'altro, il sindaco Lo Schiavo l''ho incontrato solo stamani. Abbiamo, comunque, presentato una memoria difensiva e chiesto la revoca della misura restrittiva. Su tale richiesta il PM si è pronunciato negativamente, mentre il GIP si è riservato la decisione ".
Lo stesso legale ci ha inviato questo comunicato stampa
COMUNICATO STAMPA
Proc. Pen. N. 662/15 R.G.N.R.
Procura della Repubblica Presso il Tribunale di Barcellona P.G. contro Massimo Lo Schiavo

Oggi 2 aprile 2015,innanzi al GIP Dott. Danilo Maffa, alla presenza del P.M. e del difensore di fiducia Avv. Giovanni Villari si è svolto l'interrogatorio di garanzia del Sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo .
L'interrogatorio, fissato per le ore 10.30, è stato spostato alle 16.00 su richiesta dell'Avv. Villari, al fine di permettere al Sindaco di poter prendere visione degli atti contenuti all'interno del fascicolo.
Il sig. Lo Schiavo, stante il poco tempo a disposizione per la lettura e studio degli atti, ha deciso, pertanto, di avvalersi della facoltà di non rispondere, riservando comunque la possibilità di chiedere nei prossimi giorni di essere sentito.
L'avvocato Villari nel corso dell'udienza ha depositato memoria difensiva e chiesto la revoca della misura cautelare o, in subordine la sostituzione con una misura meno afflittiva. Su tale richiesta il P.M. ha espresso parere negativo e il G.I.P. si è riservato.
Si resta a disposizione per qualsiasi chiarimento e, nel frattempo, si porgono
Cordiali saluti
Avv. Giovanni Villari













Pasqua golosa e di qualità a Partylandia in via Ten. Mariano Amendola (Sottomonastero) a Lipari
Da noi trovi gli ovetti ripieni di cioccolato, stampi per uova di Pasqua, stampini ad espulsioni con tempi pasquali, forme per pecorelle, musetti e zampette per pecorelle in zucchero, stampi per torte pasquali e colombe, porta-ovetti, candele, tovagliette, decorazioni per alberelli pasquali, colombelle di Violetta e tartarughe Ninja, ovetti my litte pony e dragonball.
 
Ovviamente da Partylandia non potevano mancare le uova di Pasqua delle migliori marche e dei personaggi più noti come: Baci Perugina (al latte e fondente),Frozen, Violetta, Tartarughe Ninja, Dottoressa Peluche, Principessa Sofia, Pasqualina (bimbo e bimba) e....tanto altro ancora.
E Partylandia, come da tradizione, mette in palio per la Pasqua un maxi-uovo. 
Dieci chilogrammi di cioccolato al latte che saranno assegnati al possessore del biglietto riportante il numero primo estratto nella ruota di Palermo nell'estrazione del quattro aprile
Un motivo in più per venirci a trovare a Lipari in via Ten. Mariano Amendola (Sottomonastero)  
tel. 090.9812657

Il presidente Sabatini convoca il consiglio comunale di Lipari per il 9 Aprile. Sedici i punti all'ordine del giorno

Ultimata a Canneto la bitumazione della Marina Garibaldi. Occhi aperti in assenza della segnaletica orizzontale


Ultimata a Canneto la bitumazione della Marina Garibaldi. Tutta una serie di interventi tampone, in attesa di tempi migliori, sono state effettuati in altre zone dell'isola.

Tornando alla Marina Garibaldi, finalmente liscia e scorrevole come non si vedeva da diverso tempo, vogliamo raccomandare a tutti la massima prudenza.
In primis non "lasciarsi trascinare" dal manto scorrevole per intavolare gare di velocità. Ricordiamo che è una strada e non una pista.
Ed ancora massima attenzione sia per i pedoni che per gli automobilisti in assenza della segnaletica orizzontale. 

Pasqua 2013 a Lipari. Video dell'incontro tra il Cristo Risorto e la Madre

Via Crucis dei Cantori Popolari delle Eolie. Video di Marco Miuccio della parte finale della rappresentazione

Si chiude con questo filmato realizzato da Marco Miuccio l'ampio spazio che abbiamo dedicato alla Via Crucis dei Cantori Popolari delle Eolie

Eolo a 4 zampe. Targa in memoria della co-fondatrice Lucia D'Albora


Cari amici,
come saprete l'associazione Eolo a 4 zampe e' stata creata da un gruppo di amici e tra questi la cara Lucia D'Albora. 

Questa targa e' stata apposta in suo ricordo presso la sede dell'associazione in via Francesco Crispi .
Dott.ssa Laura Gulotta

Don Gaetano Tripodo è nuovo Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela

Il nuovo Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela è don Gaetano Tripodo, 51 anni, il 12 di Aprile.
E' tutt'ora direttore della Caritas Diocesana

Messina: Metromare non chiuderà i battenti

Il servizio di Metromare, dal 1. luglio, è destinato a continuare. Non è andato deserto il bando europeo per l’assegnazione del servizio di traghettamento veloce da Messina a Reggio Calabria per i prossimi tre anni. Non si sa quante siano, ma almeno un’offerta al ministero delle Infrastrutture e Trasporti è arrivata, e nei prossimi giorni si saprà se ci sarà vera gara a suon di ribassi o se l’affidamento avverrà (al netto delle verifiche amministrative), direttamente all’unico concorrente che si è presentato. Il bando scadeva all’ora di pranzo di lunedì scorso, ma poco è trapelato sull’esito. Gli spifferi che arrivano dal Ministero confermano solo che la gara non è caduta nel silenzio. Di certo c’è anche che Ustica Lines ha deciso di voler provare a proseguire questo servizio di continuità per i passeggeri delle due città metropolitane. Quella della famiglia Morace è la stessa azienda che, infatti, sta operando anche oggi, in regime di proroga per sei mesi, fino al 30 giugno. Se ci dovessero essere altre offerte, naturalmente l’aggiudicazione della gara avverrà in base ai criteri tecnici e economici inseriti nel disciplinare. Il Mit ha messo a bando, ad inizio febbraio, per 36 mesi un collegamento che dal 2013, dopo tre anni di Consorzio Metromare, ha vissuto solo di proroghe senza impegni continuativi.

Da Mariagrazia Rizzo..un pensiero..in musica... per la carissima Sally McCann Tomasello

Da Mariagrazia Rizzo..un pensiero..in musica.. per la carissima Sally
Sally cammina per la strada senza nemmeno
guardare per terra
Sally è una donna che non ha più voglia
di fare la guerra
Sally ha patito troppo
Sally ha già visto che cosa
ti può crollare addosso
Sally è già stata punita
per ogni sua distrazione o debolezza
per ogni candida carezza
data per non sentire l'amarezza

Senti che fuori piove
senti che bel rumore

Sally cammina per la strada sicura
senza pensare a niente
ormai guarda la gente
con aria indifferente
Sono lontani quei momenti
quando uno sguardo provocava turbamenti
quando la vita era più facile
e si potevano mangiare anche le fragole
perché la vita è un brivido che vola via
è tutto un equilibrio sopra la follia
sopra follia

Senti che fuori piove
senti che bel rumore

Ma forse Sally è proprio questo il senso, il senso
del tuo vagare
forse davvero ci si deve sentire
alla fine un po' male
Forse alla fine di questa triste storia
qualcuno troverà il coraggio
per affrontare i sensi di colpa
e cancellarli da questo viaggio
per vivere davvero ogni momento
con ogni suo turbamento
e come se fosse l'ultimo

Sally cammina per la strada leggera
ormai è sera
si accendono le luci dei lampioni
tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni
ed un pensiero le passa per la testa
forse la vita non è stata tutta persa
forse qualcosa s'è salvato
forse davvero non è stato poi tutto sbagliato
forse era giusto così
eheheh
forse ma forse ma si
cosa vuoi che ti dica io
senti che bel rumore

Marina Corta. Reti ad asciugare. Foto Roberto Greco

"Abbiamo perso Sally". Il ricordo di Mimma Sparacino

Abbiamo perso Sally!
Sally era una donna speciale,
un'irlandese, una straniera,
che per amore, solo per amore,
aveva lasciato la sua terra per trasferirsi qui.
Sally aveva amato infinitamente il suo uomo.
Aveva avuto due figlie.
Ha tre nipotini che adora!
Sally aveva cominciato a star male una mattina di venticinque anni fa, all'età di quaranta anni!
Si era svegliata come tutte le mattine, per "accomodare" le figlie per la scuola, e aveva sentito una grande, infinita tristezza,
le mancavano le forze, era prigioniera di se stessa, della propria vita...
Era la sofferenza dell'anima ,...la più triste,...la più pericolosa,... forse la peggiore malattia che possa capitare!
A nulla sono valse in questi anni, le cure, e l'amore dei suoi cari, dei pochi amici che aveva.
Sally era estrosa, intelligente, bella!
Aveva tra le mani la sua arte,era una parrucchiera!
Le difficoltà e la malattia l'avevano indotta a lasciare il lavoro.
Noi abbiamo contribuito alla sua sofferenza!
Questa comunità, questo paese, dove tutto ciò che privato diventa pubblico,
dove invece di ascoltare le grida d'aiuto facciamo finta di essere sordi,
dove la cattiveria, il bigottismo ,il falsamente cristiano impazzano!
Abbiamo perso Sally stupidamente!
Sally era una donna buona,
una mamma e un'amica speciale,
una moglie esemplare!
Addio Sally...sorella cara...
dagli stupendi occhi di ghiaccio...ci mancherai
A Claudio, Sarah e Lean, tutta la mia vicinanza, la mia amicizia ,il mio affetto.
Mimma Sparacino

Alla famiglia vanno le più sentite condoglianze di Eolienews


La Via Crucis dei Cantori Popolari delle Eolie (Nona parte - le foto sono di Fabiana Famularo )


 Per le foto un grazie a Fabiana Famularo

L'avvocato Niutta devolve compenso per presidenza Lipari Porto all'associazione Remì onlus


Quest'anno il compenso spettante all'avvocato Giancarlo Niutta, nella sua qualità di Presidente della Lipari Porto SPA, sarà devoluto in favore dell'associazione Remì onlus. 
Una associazione costituita nel 2007 e che ha tra gli obiettivi principali quello di supportare i bimbi nati prematuri e i loro genitori durante la degenza presso l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Patti, dove ha sede, fornendo ogni mezzo e strumento al fine di agevolare la diagnostica e tutto ciò che è connesso ai problemi legati alla prematurità. 
Nel destinare il compenso l'avvocato Niutta ha tenuto a ringraziare l'associazione" per l'amorevole impegno con cui porta avanti il suo scopo nonostante le difficoltà. Grazie alla eolianissima dott.ssa Caterina Cacace per la professionalità e umanità con cui guida la UOC Pediatria - TIN dell'ospedale di Patti".
Con il compenso del 2013 l'avvocato Niutta - come si ricorderà - donò un defibrillatore portatile alla Scuola Calcio Ludica Lipari.

Arresto Lo Schiavo. Non è stato il sindaco Gullo a fare scattare le indagini

Non è stato il sindaco di Leni, Riccardo Gullo, nella sua qualità di amministratore di sostegno delle due anziane, a fare scattare le indagini che hanno portato all'arresto del sindaco Massimo Lo Schiavo.
E' questo quanto è emerso nel corso di un approfondimento da noi effettuato.
La precisazione è d'obbligo per evitare interpretazioni del tutto personali.
Gullo si è limitato, come si evince dal comunicato dell'Arma, a chiedere alla morte dell'ultima anziana, "di poter prendere possesso delle chiavi dell’abitazione e di poter fare un sopralluogo all’interno con l’ausilio dei Carabinieri, per avviare le procedure di successione ereditaria. Così il 20 marzo 2015 il Comandante della Stazione di Santa Marina Salina, il neo nominato amministratore di sostegno e il Sindaco Lo Schiavo effettuavano un sopralluogo dell’abitazione delle due defunte sorelle. Nella circostanza l’amministratore di sostegno chiedeva di prendere possesso delle chiavi e contestualmente chiedeva notizie al Sindaco di Santa Marian Salina in merito alla citata somma di denaro, che, presuntivamente, doveva essere ancora custodita dallo stesso , poiché, come accertato, sul conto corrente delle due donne non c’erano stati versamenti da quel giugno del 2013. Alla specifica richiesta, il Sindaco lo Schiavo riferiva di detenere il denaro, a suo dire ammontante a soli 20/25mila euro ( e non quasi 37 mila), presso la propria abitazione, ma che a causa di un recente trasloco non ricordava più dove lo aveva nascosto. Dagli accertamenti dei Carabinieri è quindi emerso che il denaro delle due sorelle non è stato “custodito” nei modi previsti dalla legge".
A questo punto l'Arma, e non il Gullo, comunica alla  Procura lo stato delle cose che disponeva immediati accertamenti. 
Il venerdì precedente l'arresto il sindaco Lo Schiavo consegnava  6.000 euro e si dichiarava disponibile a coprire con un assegno la restante parte della cifra, contenuta nelle buste che - come dichiarato- aveva smarrito. 
Al momento dell'esecuzione dell'ordine di custodia cautelare i carabinieri - così come noto - ritrovavano vuote le buste che dovevano contenere il denaro.

Immobili confiscati alla mafia a Lipari. Rizzo e Gugliotta: "Si avviino procedure di assegnazione"


Al Sindaco del Comune di Lipari 
Rag. Marco Giorgianni

OGGETTO: Beni confiscati alla mafia 
Considerato che secondo i dati ufficiali dell’Agenzia Nazionale per l’ Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata aggiornati alla fine del 2013, in Sicilia i beni confiscati alla mafia sono circa 5.500, distribuiti in quasi tutta la regione. Ad oggi, circa 2.200 dei beni immobili confiscati devono ancora essere assegnati dall’ANBSC ai comuni. 
Difatti la Legge n. 109/96 prevede il riutilizzo sociale dei beni confiscati, mediante l'assegnazione dei patrimoni e delle ricchezze di provenienza illecita ad associazioni di volontariato, cooperative sociali, oppure il Comune può amministrare direttamente i beni oggetto di confisca ,al fine di restituirli alla cittadinanza, tramite servizi, attività di promozione sociale e lavoro, disparato difatti, potrebbe essere l’utilizzo di tali beni.
Di recente anche la Commissione Regionale Antimafia, trattando l’argomento ha posto in particolare l’attenzione su varie problematiche tra cui l’opportunità di destinare il patrimonio di edilizia abitativa alle famiglie indigenti oppure alle Forze dell’Ordine , contrastando così lo stato di abbandono in cui , a volte, versano i beni in questione. 
In considerazione alla confisca di immobili ad uso abitativo da un’aggiornata mappa interattiva online si evince che anche nel Comune di Lipari sono stati confiscati ben 14 immobili, proprio in merito a tali beni si chiede di verificare lo stato del procedimento di confisca al fine di avviare le opportune procedure di assegnazione. 
Confidando in una vostra repentina risposta porgiamo Cordiali saluti. 
Avv. Francesco Rizzo e Dott.ssa Annarita Gugliotta  (Fondatore “Vento Eoliano” ) e (Cons. Com. “Vento Eoliano”)

mercoledì 1 aprile 2015

INCONTRO SULLE EOLIE NEL CONVITTO NAZIONALE DI AREZZO CON BRUNDU E TONI

Ad Arezzo, dopo la manifestazione sulle Eolie, organizzata dalla Brigata Aretina degli Amici Monumenti e Paesaggio, svoltasi nell’Aula Magna del Liceo Scientifico “Francesco Redi”, i due eoliani Antonio Brundu e Italo Toni si sono recati, alcuni giorni dopo, nel Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II°” per partecipare all’incontro culturale, con gli studenti della Scuola Media, sempre sull’arcipelago eoliano. Presso l’Auditorium scolastico, con la conduzione dell’attore aretino Francesco Maria Rossi e con la partecipazione di Sergio Pizzi, si è tornati a parlare delle Eolie (storia, natura, emigrazione, attività agricole ed artigianali tradizionali), alla presenza delle prof.sse Alessandra Salvadori ( vice dirigente scolastica) , Maria Carriglio (docente di lettere) e Rita Bianchini (docente di religione). La prof.ssa Maria Carriglio ha ribadito l’importanza delle nostre tradizioni e la necessità di conoscere le consuetudini di una volta, in un passato senza tante comodità, ma colmo di valori profondi ed indispensabili per la nostra sana esistenza sia a livello individuale che sociale. Francesco Maria Rossi ha posto in evidenza il carattere di Italo Toni e lo stile dei suoi libri, le cui narrazioni fanno sperare in un mondo sempre più umano e più giusto. A tal proposito sono stati letti dai ragazzi alcuni brani tratti dal romanzo dello scrittore eoliano “Viaggio tra realtà e fantasia”.
Gli studenti hanno poi seguito con grande attenzione, entusiasmo e curiosità l’intera manifestazione culturale e sono intervenuti con numerose e curiose domande poste all’autore. L’emozione provata dagli alunni durante il racconto della storia di Italo Toni “La maledizione dei lupini”(una vicenda realmente accaduta) è stata fortissima.
La prof.ssa Alessandra Salvadori , nel ribadire l'interesse per un gemellaggio tra la scuola Media Aretina e l’Istituto Scolastico Eoliano ha raccontato la storia del Convitto Nazionale di Arezzo, che è ospitato un in antico palazzo nel centro storico della città. Ha poi raccontando le storie dei benemeriti che hanno studiato e soggiornato nell’Istituto ,tra cui personaggi come Napoleone e Il Re Vittorio Emanuele II; inoltre ha illustrato le opere d'arte situate all'interno della struttura e i ricchi e pregevoli affreschi che abbelliscono e impreziosiscono i soffitti e le pareti murarie.
Nel suo intervento finale Antonio Brundu , dopo avere parlato sulle origini geologiche delle sette isole eoliane e sulla loro storia antichissima, si è soffermato sulla eventuale opportunità di realizzare un lavoro insieme ai ragazzi della Scuola Media Statale “Amerigo Vespucci” dell'isola di Salina, al fine di concretizzare un possibile gemellaggio di scambio interculturale tra la realtà Aretina e quella Eoliana.
(Nella foto: Italo Toni e Antonio Brundu insieme agli studenti aretini).


Lavoratori stagionali. Continua mobilitazione su tagli "disoccupazione". Firma la petizione

LAVORATORI STAGIONALI 
Non tutti sanno che da oggi, chi riuscirà a lavorare 6 mesi nella prossima stagione estiva, percepirà solo per 3 mesi il sussidio di disoccupazione con l'approvazione del decreto attuativo sul riordino dei ammortizzatori sociali avvenuta in data 20 febbraio 2015, per i lavoratori stagionali non sarà più possibile coprire il proprio reddito per tutto l'anno, in quanto percepiranno l'indennità per la metà dei mesi lavorati.
Il danno economico, per le famiglie che lavorano e vivono nelle zone turistiche , avrà conseguenze sull'economia locale difficile da quantificare ma facile da immaginare.

SI ATTENDONO CHIARIMENTI DALLE PROSSIME CIRCOLARI DELL'INPS, CHE DOVRANNO SPECIFICARE IN CHE MODO IL COMMA 2 DELL'ARTICOLO 5 DEBBA ESSERE INTERPRETATO,per questo c'è bisogno di una mobilitazione mediatica affinché questa situazione non esploda definitivamente con la fine della stagione estiva di quest'anno.

Pasqua 2012 a Lipari. Il video di Massimo Bonfante (Liparinet)

La Via Crucis dei Cantori Popolari delle Eolie (ottava parte)

Giornata Internazionale Autismo anche per Lipari. "L' Emozione non ha voce". Nota della Consulta Giovanile comunale

“L’EMOZIONE NON HA VOCE”
Domani, 2 Aprile 2015, è la giornata internazionale dedicata a tutte le persone affette da Disturbo dello Spettro Autistico. Consapevoli che non può essere un solo giorno a smuovere le coscienze ed eliminare le barriere architettoniche, la Commissione Politiche Sociali ed Istruzione della Consulta Giovanile del Comune di Lipari, vuole ricordare la pervasività e le difficoltà vissute da un numero sempre più crescente di bambini e adulti, nonché dalle loro famiglie,nella nostra comunità.
Il termine autismo deriva dal greco autòs e significa: “vivere nei termini del sé”. Parliamo di disturbi generalizzati dello sviluppo, legati a concetti di chiusura e impenetrabilità, che in varie forme e a vari livelli compromettono la sfera emotiva, cognitiva e sociale della persona. Parliamo di un disturbo con eziologia multifattoriale, sia neurobiologica che ambientale, ma nei dettagli ancora sconosciuta, con esordio precoce (prima dei tre anni), i cui sintomi perdurano per tutta la vita e può comportare (ma non necessariamente) ritardo cognitivo. Si vive come chiusi in una bolla che non si riesce a scoppiare, come dietro ad un muro cui si ha difficoltà ad abbattere. 
Chi ne soffre non ha percezione dell’esterno ma è centrato su sé stesso, avvertendo gli altri come “strani” in quanto non vedono il bellissimo mondo fatto di immagini come loro. A volte certe paure, ansie o vere proprie fobie prendono il sopravvento, e a ciò si unisce una grande difficoltà a relazionarsi, a comunicare, a mantenere il contatto oculare e l’attenzione per lungo periodo; a comprendere i discorsi astratti e le battute ironiche; all’isolamento, all’auto/etero aggressività; agli interessi ristretti e attività ripetitive, alle stereotipie e rituali.
È necessario, comunque, evidenziare, come molti hanno dimostrato di sviluppare capacità eccezionali. Piccoli e grandi geni che diventano attori, pittori, musicisti…
È da quest’ultimo elemento che dobbiamo partire. Dall’importanza di riconoscere i segnali ed accettarli, per ricorrere a diagnosi precoci e  trattamenti terapeutici/riabilitativi che, personalizzati, diventano fondamentali per lo sviluppo e l’incremento delle abilità compromesse, in una società dove, spesso, il diritto alla salute non è riconosciuto.
Accettare le differenze e non negarle o, ancor peggio, umiliarle. Farle diventare opportunità di apertura, confronto e scambio con l’altro diverso da noi. Abbattere quel velo di apparente indifferenza. Entrare in quel mondo che si sono costruiti e nel quale essi vivono. Diamo forza alle emozioni di ognuno senza pregiudizi, trattando in maniera non discriminante, non solo le persone con autismo, ma tutti coloro che per diverse ragioni vivono disabilità e sofferenze.
Facciamolo concretamente, con piccoli e grandi gesti. Noi abbiamo iniziato attenzionando il tema e presentando progetti in questa direzione. Non ci fermeremo qui… E Tu? 
Consulta giovanile del comune di Lipari

372 cittadini eoliani dovranno rimborsare all'ASP somme per ticket sanitari risparmiati indebitamente

Sono 372 i cittadini del distretto di Lipari che dovranno restituire all’Asp 5 di Messina gli importi dei ticket sanitari indebitamente risparmiati per un totale di 17 mila 505 euro.
Gli accertamenti, incrociati con i dati dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps, riguardano le autocertificazioni presentate nel 2012 dagli utenti all’Asp, incaricata dall’assessorato regionale di inviare agli interessati le lettere con le quali viene chiesta la restituzione di somme variabili da pochi euro a più di 800. 
Complessivamente sono 20.476 le posizioni irregolari verificate a Messina e provincia dalla Ragioneria dello Stato in relazione alle esenzioni per reddito dal ticket sanitario. Le missive sono in corso di spedizione in tutti i distretti sanitari provinciali: Messina, Milazzo, Taormina, S. Agata, Barcellona, Patti, Mistretta e Lipari. 

Terremoto un'ora fa nel distretto sismico eoliano

Un terremoto di magnitudo(Ml) 2.3 è stato registrato alle ore 14:51:26 di oggi ed è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico delle Isole Eolie.
Si è verificato in mare, ad profondità di 9.7 km

Arresto Lo Schiavo. Giunta e maggioranza consiliare di S.M. Salina vicini al loro sindaco

COMUNICATO
L'Amministrazione Comunale ed il gruppo di Maggioranza Consiliare di Santa Marina Salina hanno appreso con stupore ed incredulità la notizia della misura cautelare notificata nella serata di lunedì al Sindaco, Massimo Lo Schiavo. Riponendo piena fiducia nel lavoro della Magistratura auspicando una rapida conclusione delle indagini, L'Amministrazione Comunale ed il gruppo di Maggioranza Consiliare di Santa Marina Salina esprimono affettuosa vicinanza e solidarietà al Sindaco ed all’amico Massimo Lo Schiavo con la certezza che Egli potrà chiarire al più presto la propria posizione.

Via Crucis. Il comunicato "post evento" dei Cantori Popolari delle Eolie

COMUNICATO
La venticinquesima edizione della Sacra rappresentazione vivente della “Via Crucis”, a cura de “I Cantori Popolari delle Isole Eolie”, ha segnato ancora una volta l’inizio della settimana Santa nella nostra isola.
Senza voler confondere il Sacro col profano, questo appuntamento è di quelli consolidati nel tempo e che vanno al di là di un mero “spettacolo”.
“I  Cantori Popolari delle Isole Eolie”, infatti, vivono e cercano di trasmettere e far vivere al pubblico un intenso e raccolto momento di preghiera, attraverso l’attenta e scrupolosa messa in scena della passione e morte di Nostro Signore Gesù Cristo.
Ed ancora una volta sentiti i commenti l’obiettivo pare sia stato centrato in pieno, con un affluenza al seguito della rappresentazione che ha riempito in ogni ordine di posto il teatro al Castello di Lipari.
Un primo e sentito grazie da parte del gruppo va a tutti coloro i quali hanno desiderato partecipare come figuranti alla rappresentazione, non lesinando sacrifici, impegno e costanza.
Senza il loro prezioso aiuto e la loro grande disponibilità, le cose non sarebbero così semplici da affrontare.
Un grazie a tutti coloro i quali in ogni  modo e sotto ogni forma, hanno comunque contribuito alla riuscita della manifestazione stessa.
Ma in particolare un immenso grazie il gruppo de “I Cantori Popolari delle Isole Eolie” intende farlo agli attentissimi e qualificati spettatori che con il loro seguito, la loro straordinaria commozione, i loro applausi e consensi hanno messo ancora una volta in risalto la nostra modesta, ma indiscussa professionalità e voglia di fare, non legate ad un avere e/o ricevere.
E’ l’amore per il lavoro che si svolge, che si intende portare avanti, che si cerca di non far perdere nel tempo, al quale si crede fermamente e consapevolmente che ci spinge sempre e comunque ad andare avanti, nella certezza che alla lunga ciò che si semina si raccoglie.
Ed è attraverso queste poche ma sincere righe che “I Cantori Popolari delle Isole Eolie” in tutte le sue componenti, intendono formulare alle Autorità, alla cittadinanza ed ai turisti presenti nel nostro arcipelago in questo periodo, gli Auguri più sinceri per una serena e Santa Pasqua 2015.
I CANTORI POPOLARI DELLE ISOLE EOLIE
La direzione e lo staff del Ristorante 25 annuncia che il locale è aperto a pranzo e a cena.

La Via Crucis dei Cantori Popolari delle Eolie (settima parte)



 Per le ultime due foto di questa settima parte ringraziamo gli amici del Virtual Bar e Rosaria Corda.
Vi ricordiamo che la nostra pubblicazione delle foto della Via Crucis dei Cantori prosegue. A conclusione della carrellata pubblicheremo un video di Marco Miuccio

In memoria di Peppino Merlino nel terzo anniversario della sua dipartita

3° ANNIVERSARIO DELLA DIPARTITA DI 
PEPPINO MERLINO  
01/04/12  - 01/04/15
Passano i giorni, i mesi, gli anni ma il vuoto lasciato dalla tua triste dipartita è incolmabile.
Adorato PAPA' Ti ricordiamo con infinito amore e viviamo nella certezza che sei sempre con noi. Infatti   
 "NOI NON SIAMO SOLI e la speranza rinascerà sempre nel nostro cuore perché si nutre dell’amore di chi, pur avendo lasciato questa terra, continua a vegliare su di noi" 
(Da "Noi Non Siamo Soli" di Rosemary Altea)
Con immensa nostalgia i tuoi figli Carmelita e Giovanni

Preghiera contro le trombe marine

(Ricerca: Massimo Ristuccia) "A principiare dal tempo, remoto, in cui la gente delle Eolie navigava per commerciare le ossidiane, la vita degli isolani è sempre stata legata al mare, amico-nemico, almeno quanto alla terra, ai pochi coltivi. Ex voto nelle chiese, modellini di navigli nelle case testimoniano della dimestichezza con il mare e le attività che vi si svolgono”.
“Particolarmente curiosa è tra i pescatori e i marinai, la credenza di far sparire le trombe marine, chiamate Maniche, Cudi i surici o trombe, per mezzo di alcune misteriose parole: “Forza del Padre, sapienza del Figlio, virtù dello Spirito Santo; ti taglio manina mentre ti decanto”. Tutta la gente ne parla con la massima serietà. Queste parole vengono apprese durante la messa della Notte di Natale, alla consacrazione, oppure al Venerdi Santo; ma possono essere dette anche la sera dell’Epifania. Pronunciarle, sia pure in caso di pericolo, è peccato, ma può essere rimesso; mentre costituisce sacrilegio ripeterle in altre circostanze, per cui è impossibile ottenere l’assoluzione”
da: DIE LIPARISCHEN INSEL, ACTHES HEFT: ALLGEMEINERE. (Le Isole Eolie Ottavo Volume Parte Generale a Cura di PINO PAINO).
Dalla provincia di Trapani: il marinaio sale su un posto elevato e, guardando la tromba, si fa il segno della croce e recita: “Lunniri è santu, Martiri è santu, Mercuri è santu, joviri è santu, Vennari è santu, Sabatu è santu, la Duminica di Pasqua, sta cura a mari casca e pi lu nomu di Maria sta cura tagghiata sia”.

Lo Schiavo domani davanti al GIP.

Assistito dall'avvocato Giovanni Villari sarà interrogato, domani alle 10 e 30 dal Gip, il sindaco di S.M. Salina, Massimo Lo Schiavo, ai domiciliari con l’accusa di peculato per non aver custodito il denaro di due anziane defunte. 
Come si legge nella Gazzetta del Sud di oggi, nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal pm Danilo Moffa viene evidenziata ” la spregiudicatezza manifestata dall’indagato , il quale a fronte della richiesta di restituzione del denaro non si è fatto scrupolo - anzichè ammettere le proprie responsabilità e adoperarsi per l’immediata restituzione del denaro sottratto – di addurre inverosimili giustificazioni alla propria grave condotta “. 
La richiesta dei 37 mila euro, somma lasciata dalle due anziane nella loro abitazione e presa in custodia da Lo Schiavo - così come riporta la Gazzetta del sud di oggi- è stata avanzata lo scorso 20 marzo dal comandante dei carabinieri di Santa Marina, Gabriele Bianchi e dal sindaco di Leni , Riccardo Gullo, amministratore di sostegno delle due sorelle.
Nell’ordinanza, inoltre, non si nasconde quella che vine definita la ” grave situazione economico finanziaria in cui l’indagato versa”. 
L’avv. Giovanni Villari, legale di Massimo Lo Schiavo, ha dichiarato che ” il sindaco Lo Schiavo , consapevole di aver sempre operato nell’interesse della collettività , vive con serenità queste ore e ripone massima fiducia nel lavoro degli inquirenti che potranno presto fare chiarezza sull’intera vicenda”.

Procura di Barcellona PG, nominati dal Csm i nuovi quattro magistrati

Non ci sarà la temuta desertificazione della Procura della Repubblica di Barcellona. Il Consiglio superiore della magistratura ha infatti provveduto a nominare quattro nuovi magistrati che dovrebbero entrare in servizio a novembre, al posto dei colleghi che hanno già da mesi ottenuto il trasferimento e per i quali - su richiesta dello stesso procuratore facente funzioni Francesco Massara - era stato disposto dallo stesso Csm il posticipato possesso fino ad agosto nelle sedi di destinazione. I nuovi magistrati che in atto stanno completando il periodo di tirocinio e che da novembre dovrebbero insediarsi nelle funzioni, sono: Sarah Caiazzo, 33 anni, di Napoli; Rita Barbieri, 33 anni, di Macerata; Matteo De MIcheli, 30 anni di Bologna e, unico siciliano, Alessandro Liprino, 43 anni di Messina. 
I quattro nuovi "magistrati ordinari in tirocinio" dal prossimo autunno si insedieranno nelle funzioni di procuratori e assieme al magistrato Federica Paiola che si è insediata il 12 gennaio scorso completeranno l'organico che resterà scoperto solo per soli tre mesi, da agosto a novembre. Infatti a fine luglio lasceranno Barcellona l'attuale procuratore facente funzione Francesco Massara destinato alla Procura di Messina; il dottor Fabio Sozio, trasferito alla Procura presso il Tribunale di Napoli nord; ed il sostituto procuratore Giorgio Nicola che ha scelto come destinazione la Procura di Asti. Solo per tre mesi la Procura avrà un solo sostituto procuratore. 
Entro il prossimo mese, inoltre, l'assemblea plenaria del Csm dovrà invece nominare il nuovo Procuratore in sostituzione del predecessore Salvatore De Luca dallo scorso anno trasferitosi a Palermo dove ricopre il ruolo di aggiunto. La scelta che il plenum dovrà operare a quanto pare sarà limitata ai soli due nominativi rimasti in corsa: il dottor Emanuele Crescenti, attuale procuratore aggiunto della Procura di Palmi, già in servizio alla Dda di Messina, dove al maxi-processo "Mare nostrum" ha rappresentato la pubblica accusa; e Francesco Puleo, già procuratore di Modica. Sembra infatti che un terzo magistrato, Andrea Palmieri in servizio alla Procura di Siracusa, abbia rinunciato alla selezione. 
I tre nominativi infatti erano stati selezionati da una rosa molto ampia dalla Commissione incarichi direttivi del Csm. Già si prevede che dopo il 15 aprile l'assemblea plenaria del Csm possa deliberare la scelta tra i due rimasti in corsa. Subito dopo la pubblicazione del decreto, previa concertazione con il ministro della Giustizia e la nomina con il conseguente insediamento che dovrebbe avvenire secondo le previsioni al massimo entro luglio.

"La storia delle Eolie". Conosciamola attraverso lo storico G.La Greca. Oggi: 1/4/2009 - Incidente dell'aliscafo Platone

1 aprile 2009
L’incidente dell’aliscafo Platone
Grave incidente all’aliscafo “Platone” nella fase di avvicinamento al porto di Santa Marina Salina. Nel processo è emerso che la causa dell'incidente del natante finito contro il molo del porticciolo di Salina, era stata la velocità sostenuta durante le fasi di avvicinamento all'area di attracco. Il comandante – come sostenuto nel dibattimento – non sarebbe riuscito a moderare la velocità per un guasto tecnico ai comandi del natante. Sull'aliscafo "Platone", oltre ai membri dell'equipaggio, viaggiavano sette passeggeri. Nello schianto contro il molo di attracco del porto di Salina, solo due dei sette passeggeri riportarono ferite fortunatamente non gravi. Il natante subì notevoli danni.
Il comandante fu riconosciuto colpevole di naufragio colposo e condannato a quattro mesi di reclusione, pena sospesa.