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giovedì 29 luglio 2010

Il 30 luglio, alle 19, al Centro Studi, presentazione del libro “Terremoto calabro-messinese 1908/2008”. Presenti gli autori Piccione e Valensise.

Oltre cento anni da un terremoto come quello che, nel 1908, ha segnato in modo profondo la vita delle città di Messina e Reggio, offrono una preziosa occasione per riflettere su uno degli eventi più catastrofi che ha colpito l’Europa in epoca moderna. Come sempre succede nel caso dei grandi terremoti, il fenomeno sismico oltrepassa la sua natura fisica per divenire, da subito, fenomeno sociale, culturale, amministrativo. Rappresenta un evento di grande impatto storico le cui cicatrici, morali e materiali, permangono nel territorio per vari decenni.
Da qui è nata l’idea di raccontare questa grande tragedia, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con il prezioso contributo degli storici archivi di Alinari ha scelto la fotografia, strumento di grande impatto, per non perdere la memoria di quei tragici giorni.
Un lavoro di ricerca minuzioso che è stato raccolto in un volume che in oltre 100 scatti descrive la tragedia, i segni della potenza della natura, i soccorsi e la volontà di tornare ad una vita il più possibile normale.
I due ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ripercorrendo quel drammatico periodo, offrono lo spunto ad una riflessione sull’importanza del recupero della memoria finalizzato ad una duplice crescita, da un lato quello della conoscenza scientifica dei terremoti e, dall’altro, quello di diffondere la cultura della prevenzione.
Per molti, ancora oggi, lo Stretto di Messina rappresenta un “luogo della memoria”. Quando si guarda a questo paesaggio straordinario o si attraversa, in nave, il breve tratto di mare, è spesso istintivo pensare al terremoto del 1908, ed alle poderose forze sotterranee che lo hanno scatenato. Forze non nascoste però agli occhi dei geologi, abituati a “vedere” nel territorio le impronte lasciate dai processi tettonici a grande scala che modellano il paesaggio delle due sponde e che la geofisica, sempre più evoluta, ci consente di seguire passo passo.
Non si può dimenticare quello che avvenne a poche ore dall’alba del 28 dicembre, nel clima spensierato delle festività più attese dell’anno. Il terremoto non solo atterra case e strazia famiglie, va anche ad infrangere il sogno di una società in piena Belle Époque, che guardava al futuro con fiducia e ottimismo, presa com’era dagli effetti benefici del progresso tecnologico, del boom industriale, del commercio. Da quel giorno Messina e Reggio non furono più le stesse.
Le immagini selezionate e raccolte nel volume, esprimono con forza gli effetti devastanti provocati da un terremoto di elevata magnitudo nella società moderna. Messina distrutta, così come Reggio, un monito che le immagini del libro aiutano a non dimenticare.
NOTE SUGLI AUTORI
Caterina Piccione, di Lipari, tecnologa dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, approfondisce la passione per i vulcani delle “sue” Eolie laureandosi a Messina in Scienze naturali con indirizzo vulcanologico. Dal 2000 i vulcani diventano anche il suo lavoro, entra nell’INGV e arricchisce il suo percorso professionale verso la divulgazione scientifica. E’ fra gli autori del volume “Terre di Fuoco” – Alinari 2005 – che racconta la storia dei “suoi” vulcani siciliani.
Gianluca Valensise, dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha dedicato gli ultimi 25 anni della sua vita allo studio ed alla conoscenza dei terremoti. In ambito internazionale, porta la sua vasta esperienza nelle maggiori università statunitensi, in particolare in quelle californiane. Le sue origini reggine lo portano ad approfondire il tragico terremoto di oltre cento anni fa che distrusse le due città dello stretto. Autore di decine di studi sulla sismologia, è ai vertici dell’INGV.
Nel corso della serata verrano proiettate alcune immagini e, come consueto negli appuntamenti dei pomeriggi culturali, seguirà una degustazione di prodotti tipici eoliani.
Lipari 29 Luglio 2010
Ufficio stampa Centro Studi Eolie

Lipari: Bonus bebè

ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI
In attuazione del D.D. n. 1385 del 30 giugno 2010 emesso ai sensi ex art. 6 L.R. n. 10/2003, è concesso un bonus di mille euro per ogni bambino nato ( o adottato ) dal I gennaio al 30 giugno 2010.
Le domande potranno essere presentate al Comune di residenza entro il termine del 31 agosto 2010 da un genitore o dall’esercente la patria potestà.
I requisiti per la concessione del beneficio sono i seguenti :
cittadinanza italiana
cittadinanza comunitaria o – se extracomunitaria – titolarità di permesso di soggiorno , ;
residenza nel territorio della Regione Siciliana da almeno 12 mesi al momento del parto;
nascita del bambino nel territorio della Regione Siciliana;
indicatore I.S.E.E. del nucleo familiare non superiore ad euro 5.000,00.
I moduli per le domande sono disponibili presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Lipari – Via Maurolico (Palazzo CIPRA) o nel sito www.comunelipari.it.
Dalla Residenza Municipale, 29 luglio 2010
L’ASSESSORE
( Massimo D’Auria)

Bollette idriche "viziate". Il PD liparese ne chiederà l'annullamento

Bollette idriche "viziate". Il PD liparese ne chiederà l'annullamento. Il video della conferenza stampa di stamani del segretario Peppe Cincotta e del consigliere comunale Giacomo Biviano.



L' ampia intervista con il consigliere Giacomo Biviano del PD


VI proponiamo anche l' ISTANZA DI RIESAME IN AUTOTUTELA DELLE FATTURAZIONI PER IL SERVIZIO IDRICO ANNO 2009 presentata dal PD liparese al Sindaco del Comune di Lipari dott. Mariano Bruno, al responsabile dell’Ufficio Idrico del Comune di Lipari, all’Autorità Garante della Concorrenza
e del Mercato, al Difensore Civico del Comune di Lipari
Il Partito Democratico, stante le numerose istanze pervenute dai cittadini in merito alle fatture relative al servizio idrico per l’anno 2009, espone quanto segue:
PREMESSO CHE
nel mese di luglio 2010 sono giunte alla popolazione del Comune di Lipari le fatture relative al servizio idrico per l’anno 2009;
da una analisi generale la maggior parte di queste presentano errori ed inesattezze, gravi anomalie, e letture di consumo di gran lunga superiori alla media degli ultimi anni;
A seguito delle anomalie sopra riscontrate il Partito Democratico chiede l’annullamento in via di autotutela delle fatture 2009, affidando tale sollecitazione alle seguenti
MOTIVAZIONI
Illegittimità di alcune fatture nella parte in cui calcolano il consumo in via presuntiva, col criterio “storico – statistico” del contratto.
Il Comune di Lipari ha illegittimamente addebitato “consumi relativi alla media storico – statistica del contratto”, repentinamente azzerati in quanto in palese violazione della vigente normativa di settore, con avviso pubblico (senza firma, data e numero di protocollo) affisso all’albo pretorio comunale. Per mero scrupolo si rappresenta che le fatturazioni devono basarsi sul consumo reale e non presunto al fine di garantire la massima trasparenza nell’interesse esclusivo dell’utente.
Illegittimità delle fatture nella parte in cui prevedono il pagamento anticipato del canone per l’anno 2010.
Le fatture 2009 comprendono il pagamento di una somma che varia da € 42,00 ad € 64,00, asseconda delle fasce di utenza, a titolo di anticipazione del canone per l’anno 2010. Tale previsione rappresenta un modo per il Comune di Lipari per far pagare all’utente somme che dovrebbero essere corrisposte nel 2011. Si concretizza, quindi, un modo per far cassa a danno del cittadino – utente. I cittadini del Comune di Lipari, infatti, non sono nuovi a questo tipo di “prelievo anticipato” poiché l’Ente ha già utilizzato nell’anno in corso il medesimo sistema per la Tassa per i Rifiuti. Tale comportamento, in un momento in cui la crisi economica attanaglia sempre più le famiglie, non può essere condiviso ed accettato. E’ giusto pagare ma a tempo debito.
Si evidenzia, altresì, che il bollettino precompilato inviato all’utenza, riporta quale causale “servizio idrico 2009”. L’utente, pertanto, è obbligato a pagare il canone fisso dell’anno 2010, senza che la ricevuta di pagamento ne attesti l’avvenuta corresponsione, anzi addirittura attestando quale causale il solo pagamento del servizio idrico 2009. Emerge, pertanto, inconfutabilmente un vizio di forma che rende le fatture illegittime.
Ma v’è di più. Alcune utenze comunali hanno già corrisposto al vecchio gestore (EAS) il canone 2009 con l’ovvia conseguenza che non avendo ancora ricevuto la promessa nota di credito l’utente si trova, suo malgrado, costretto a pagare al Comune di Lipari una somma già corrisposta per la medesima causale.
Illegittimità delle fatture nella parte relativa all’individuazione e classificazione della tipologia di utenza.
In molte fatture è possibile riscontrare la presenza di errori di calcolo a causa di una non veritiera classificazione della tipologia di utenza, anche in questo caso basata su dati approssimativi e presunti allorquando necessitava invece la verifica caso per caso e con un preavviso da inviare all’utente chiedendo a quest’ultimo se l’utenza corrisponde a quella indicata e di indicare eventuali variazioni. La diversa, infatti, classificazione determina una differenziazione netta nel calcolo della fattura, specie se trattasi di utenza residenziale o non. Per fare un esempio: l’utenza domestica – residente paga € 0,80 mc. nella soglia di consumo 0-80 tonnellate ed un canone fisso di € 42,00; mentre l’utente domestico non residente paga € 1,04 nella stessa soglia di consumo ed un canone fisso di € 64,00. Per altro si riscontra un ulteriore anomalia nel calcolo dei consumi poiché in alcune fatture le fasce non corrispondono a quelle previste dal regolamento consiliare. Infatti vi sono casi in cui già a partire da 76 tonnellate viene applicata la fascia di consumo da 80 a 160 tonnellate.
Illegittimità dei pagamenti nella parte in cui l’utente non è stato informato del cambio di gestore della rete idrica.
Alcuni utenti, infatti, fino all’anno 2008 hanno intrattenuto il rapporto contrattuale con la società EAS, la quale applicava condizioni di espletamento del servizio e costi può vantaggiosi per il cittadino – utente. Nelle fatture recapitate, invece, emergono condizioni contrattuali radicalmente modificate, non comunicate all’utente per l’eventuale accettazione, a danno dell’utente.
Il passaggio da EAS a Comune di Lipari ha comportato notevole ed esponenziale aumento del costo del servizio a discapito delle utenze.
Per i motivi su esposti il Partito Democratico, in via di autotutela,
CHIEDE
l’ANNULLAMENTO DELLE FATTURE PER IL SERVIZIO IDRICO ANNO 2009 relative al Comune di Lipari ed il ricalcolo corretto delle somme stesse nei termini di cui alla 241/90 e s.m.i., l’invio preventivo alla fatturazione delle mutate condizioni contrattuali all’utente,al fine di valutarle ed accettarle, e della nuova tipologia di utenza attribuitagli (specie se residente o non);
la rateizzazione degli importi indicati in fattura, al fine di permettere il pagamento in più soluzioni;
l’adozione di una Carta dei Servizi come per legge a tutela dei diritti dell’utente;
Si chiede, altresì, la verifica periodica delle reti idriche e di eventuali anomalie presenti nei contatori e, occorrendo, l’istallazione delle valvole di sfiato a monte dei contatori, al fine di prevenire ed eliminare l’errata contabilizzazione dei consumi idrici causati dalla presenza di aria nelle condotte.
Per qualsiasi comunicazione o riscontro della presente: Segreteria PD c/o studio Cincotta, via Prof. Carnevale 110 – 98055 -Lipari (ME) – Telefax 090.9880681 – email: giacomobiviano@virgilio.itgcincotta@inwind.it
F.to Giacomo Biviano F.to Giuseppe Cincotta
Consigliere Comunale Partito Democratico Segretario Partito Democratico
Sezione di Lipari

Diserbamento e pulizia delle strade di Quattropani. Il rag. Rijtano scrive al sindaco di Lipari

Questo il testo della lettera che il rag. Salvatore Rijtano ha inviato al sindaco del comune di Lipari.
Oggetto: diserbamento e pulizia strade di Quattropani
Prendo spunto da una missiva a Lei indirizzata dal consigliere Biviano circa le modalità ed i tempi di effettuazione del servizio in oggetto, nella stessa si della frazione di Quattropani ed ho voluto approfondire circa la ditta affidataria ed i tempi di effettuazione.
Sul sito ufficiale del Comune di Lipari, non ho purtroppo rilevato alcuna delibera né determina relativa alla pulizia e diserbamento delle strade di Quattropani e sono tutt’ora nel dubbio che anche nella mia frazione tale intervento sia stato previsto o ancora peggio sia stato già realizzato.
Nella strada Per Chiesa Vecchia che più volte percorro durante il giorno ho notato un accorciamento della vegetazione, più volte durante l’inverno volenterosi residenti danno una cimata alle punte per evitare danni a persone e cose in transito, se il miglioramento da me notato fosse invece frutto di un incarico per diserbamento delle strade della frazione debbo dirLe che un intervento così “arronzato” (erba comunque esistente, terra sul piano stradale a ridosso del muro) oltre a non eliminare il pericolo del restringimento della carreggiata è anche il preludio di una ricrescita a breve della vegetazione che vanificherebbe l’esito di un intervento eseguito con risorse pubbliche.
Distinti saluti
Lipari, 29.07.2010
Salvatore Rijtano

ASP dispone potenziamento

COMUNICATO STAMPA
Programmare interventi in Sanità comporta di dover fare i conti con le scelte di ciò che è prioritario tra i bisogni di salute della popolazione, considerate le difficoltà dettate dalle norme di riordino.
Il Direttore Generale dell’ASP di Messina, Dott.Salvatore Giuffrida già da tempo considera la Riabilitazione una delle scommesse prioritarie delle buone pratiche in Sanità.
Tuttavia, sebbene, i dati desunti dall’esperienza consolidata mostrano che l’impostazione del modello riabilitativo possiede validi aspetti che meriterebbero di essere confermati, occorre apportare correttivi indispensabili per evitare spiacevoli disfunzioni operative, tant’è che sono allo studio modelli di riabilitazione intensiva e di alta specializzazione. In ordine a ciò, considerata le attuali criticità relative alla carenza di organico presso il Centro di Canneto di Lipari, si è provveduto ad una immediata risoluzione della problematica che è stata concertata col Dirigente dell’Assessorato, Dott. Lorenzo Maniaci, il quale aveva già attenzionato il problema.
Il Dirigente, infatti, ha avuto un incontro, in data odierna, con il Direttore Generale ed il Direttore Sanitario durante il quale è stata rappresentata la direttiva aziendale impartita al Dipartimento di Riabilitazione e tutte le disposizioni in atto sul tavolo per una rapida ed efficace risoluzione del problema.
A tal fine, è già stato predisposto un ordine di servizio per un terapista della Neuropsicomotricità a tempo pieno ed è già stato comunicato al Dott. D’Arpa dell’Assessorato che sono state impartite precise direttive alla SSR per l’immediato potenziamento di tutte le attività riabilitative,in particolare quelle domiciliari, nelle isole minori.

Come erano le Eolie ..e gli eoliani (76° puntata) (R)

Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
NELLE FOTO:
1) Scivolo della pomice a Porticello (Lipari)
2) Lipari-Sottomonastero
3) Mare in tempesta contro Penisola del Purgatorio (Lipari)
4) Inaugurazione Croce di Monte Rosa (Lipari)
5) C.so Vitt. Emanuele (Lipari) inizio '900 (rivestito con ciotoli e pendenza al centro per il deflusso delle acque)

Tirrenia, addio traghetti di Stato

Addio traghetti di Stato. Il passaggio di Tirrenia e Siremar ai privati di Mediterranea Holding di Navigazione segna una delle ultime tappe sulla strada delle privatizzazioni nella galassia delle ex partecipazioni statali, imboccata nei primi anni '90, con l'uscita di scena dell'azionista pubblico anche dal comparto marittimo. Tirrenia, fino a oggi, è stata una società controllata al 100% da Fintecna, a sua volta interamente posseduta dal ministero dell'Economia. La società ha rivestito un ruolo di primo piano nell'armamento nazionale e nel Mediterraneo, fin dagli anni '30.
Tirrenia era nata, nel 1936, dalla integrazione delle flotte della Compagnia Italiana Transatlantica e della Società Florio e, poi, dalla Compagnia Sarda di Navigazione e della Società Adriatica. Dopo la seconda guerra mondiale, il rapido accrescimento del reddito medio pro-capite italiano, la motorizzazione del Paese e il conseguente, crescente flusso turistico hanno consentito il consolidamento diTirrenia. Gli anni '52-'63 vedevano, infatti, l'entrata in servizio di nuove unità, alcune delle quali primeggiavano per stazza, velocità e capacità passeggeri, ma anche per l'introduzione di una nuova gamma di sistemazioni, dalle cabine delle due classi alle comode poltrone reclinabili. Nel 1966 alcune unità impiegate sui collegamenti con la Sardegna erano sostituite con navi che rispondevano a criteri al di fuori delle tradizionali architetture navali: i traghetti. Alla fine degli anni '60, i passeggeri superavano i due milioni, le auto al seguito toccavano quota 200.000 e le merci trasportate totalizzavano mezzo milione di tonnellate. La rispondenza dei traghetti alla domanda del mercato era tale che nel '70-'71 erano introdotte in flotta sei nuove unità di quel tipo.
Nel corso degli anni '80 , Tirrenia ha avviato un processo di ammodernamento e razionalizzazione della propria flotta, proseguito poi negli anni 90. Sono state costituite le società regionali per il collegamento della regioni Toscana, Campania, Lazio e Sicilia e Sardegna con le rispettive isole minori: Toremar, Caremar, Siremar e Saremar. Nel 2009, nell'ambito dell'avvio del processo di privatizzazione, Toremar, Caremar e Saremar sono passate a titolo gratuito alle rispettive Regioni. Oggi, Tirrenia e Siremar, con una flotta di 44 navi, garantiscono i collegamenti tra l'Italia continentale e le isole maggiori e tra la Sicilia e le sue isole minori, durante l'intero arco dell'anno. Sul Tirreno, è impiegata una flotta composta in gran parte dai nuovi supertraghetti veloci da 30 nodi. La flotta della Divisione Adriatica di Tirrenia effettua i collegamenti con l'Albania e con le isole Tremiti. Tirrenia gestisce anche un consistente numero di unità tutto-merci

Bollette idriche: non va pagata la quota riguardante la fognatura e neanche quella della depurazione se non si è allacciati alla rete fognaria

(Saverio Merlino) Alcuni abitanti della Borgata Lami, e soci dell’omonima Associazione che ho l’onore di presiedere, hanno rilevato, con stupore, che nelle bollette per il consumo dell’acqua notificate dal Comune di Lipari in questi giorni, è stata calcolata anche la quota per fognatura e depurazione.
E’ ovvio che non va pagata la quota riguardante la fognatura e neanche quella per la depurazione perché se non si è allacciati alla rete fognaria non si deve pagare.
Lo stabilisce una sentenza della Corte Costituzionale del 10 Ottobre 2008.
La sentenza non lascia dubbi e va ben oltre, stabilendo che, se pagata la depurazione, gli utenti possono chiedere la restituzione delle somme risultate non dovute agli ultimi cinque anni.

CORTE COSTITUZIONALE - 10 Ottobre 2008, sentenza n. 335
ACQUA - Servizio idrico integrato - Tariffa - Quota relativa al servizio di depurazione - Natura - Corrispettivo di prestazioni contrattuali - Obbligo di pagamento in mancanza della controprestazione - Art. 14, c. 1 L. n. 36/94 - Art. 155, c. 1 d.lgs. n. 152/2006 - Illegittimito costituzionale. Nel sistema delineato dalla legge n. 36 del 1994 la tariffa del servizio idrico integrato, articolato in tutte le sue componenti - e, quindi, anche quella relativa al servizio di depurazione - ha natura di corrispettivo di prestazioni contrattuali e non di tributo. L’art. 14, c. 1, della citata L. n. 36, imponendo l’obbligo di pagamento della quota riferita al servizio di depurazione anche in mancanza della controprestazione, prescinde dalla natura di corrispettivo contrattuale e, pertanto, si pone ingiustificatamente in contrasto con la ratio del sistema della legge n. 36 del 1994, che è invece fondata sull’esistenza di un sinallagma che correla il pagamento della tariffa stessa alla fruizione del servizio per tutte le quote componenti la tariffa del servizio idrico integrato. Ne consegue l’illegittimità costituzionale del menzionato art. 14, c. 1 della L. n. 36/94 sia nel testo originario, sia nel testo modificato dall’art. 28 della legge n. 179 del 2002, nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi. Va peraltro rilevato che la norma censurata è stata, con decorrenza dal 29 aprile 2006, abrogata dall’art. 175, comma 1, lettera u), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), e sostituito, con formulazione sostanzialmente analoga, dall’art. 155, comma 1, primo periodo, dello stesso decreto legislativo. Va pertanto dichiarata l’illegittimità costituzionale di quest’ultima norma, nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi. Pres. Flick, Red. Gallo - Giudizio di legittimità costituzionale promosso con ordinanze del Giudice di Pace di Gragnano - CORTE COSTITUZIONALE - 10 ottobre 2008, n. 335.

mercoledì 28 luglio 2010

Tirrenia/Siremar: ok Fintecna, il gruppo va a Mediterranea Holding. Lo dichiarano fonti sindacali. Lombardo, sede legale sara' a Palermo.

Fintecna ha aggiudicato a Mediterranea holding la gara per la privatizzazione di Tirrenia e della controllata siciliana Siremar. Lo dichiarano fonti sindacali. Nei giorni scorsi Mediterranea ha annunciato di aver alzato da 10 a 25 milioni di euro, più l'assunzione del debito, la propria offerta per Tirrenia.
MENNELLA (UGL): IL GOVERNO CI CONVOCHI A BREVE - Per il segretario nazionale dell'Ugl Mare, Pasquale Mennella, "è positivo che la gara per la privatizzazione di Tirrenia sia andata a buon fine, come abbiamo sempre auspicato, soprattutto per i lavoratori del Gruppo in attesa di risposte sul loro futuro da fin troppo tempo". Mennella chiede "al Governo una convocazione a breve delle parti sociali per discutere concretamente, insieme alla nuova proprietà, sul piano industriale, con cui dare seguito agli impegni in merito alla tutela occupazionale e contrattuale". "Inoltre - aggiunge il sindacalista - occorre superare anche la fase di stallo in cui si trovano le gare delle società regionali marittime le quali, ad eccezione di Toremar, sono ancora ai nastri di partenza, mentre si avvicina la scadenza del 30 settembre per la presentazione delle offerte con il rischio di produrre effetti dannosi sull'occupazione e sulla continuità territoriale per gli abitanti delle isole minori".
Tirrenia: Lombardo, sede legale sara' a Palermo e qui pagheranno tasse
"Partecipiamo, con trasparenza, a una cordata, la Mediterranea Holding, di cui possediamo il 37%. Non abbiamo la maggioranza e parlare di regionalizzazione e' da cretini o disinformati, sempre che non ci sia malafede''. Lo dice sul suo blog il presidente dell Regione siciliana, Raffaele Lombardo, a proposito della privatizzazione della Tirrenia. ''Abbiamo preteso, nello statuto - spiega - che la flotta Tirrenia lasci Napoli e venga a Palermo. Mi auguro che i siciliani apprezzino l'importanza di questa scelta. La sede legale e tributaria sara' Palermo ed e' qui che pagheranno le tasse''.
''Torna in Sicilia la flotta che fu dei Florio dopo circa un secolo e mezzo - prosegue il governatore - I Florio, imprenditori piu' potenti degli Agnelli, avevano una flotta, la Tirrenia, che ci fu soffiata dopo l'Unita' d'Italia, quando ci unificarono con la violenza e contro la nostra volonta' distruggendo la grande imprenditoria meridionale. Noi, come Regione, incideremo sulla strategia. Abbiamo preteso che la Sicilia e Palermo siano il sito da cui le cosiddette autostrade del mare si dipartano. Non solo il collegamento con Pantelleria o Favignama ma anche con Tunisi, Tripoli, Il Cairo, Casablanca, Barcellona, Marsiglia, Genova e Venezia. Rotte piu' convenienti in una logica di mercato che dovra' guidare questo processo''.
''La Regione non avra' funzione manageriale - spiega ancora - cosi' come non pensiamo ad un nostro esponente che faccia l'armatore. La Regione, in questa operazione, non guadagna e non perde perche' il rischio d'impresa e' tutto sui privati, a tutela del patrimonio della Sicilia. Cio' fa parte delle condizioni statutarie. Ultima considerazione importante: siamo pronti a cedere le nostre quote. Quindi nessun insulto agli imprenditori con cui ho discusso e che ho invitato a far parte di questa cordata. Chi lamenta una loro assenza, li porti qui e noi cederemo le nostre quote al costo del capitale e non un euro in piu'. Imprenditori che pero' devono assumersi il rischio d'impres- concludeLombardo - senza l'aiuto della Regione: l'imprenditore, industriale o confindustriale tiri fuori i capitali ed entri nell'azionariato della societa'".

Pulizia e diserbamento strade comunali. Il consigliere Biviano scrive al sindaco

Questa la lettera inoltrata dal consigliere Giacomo Biviano (PD) al sindaco di Lipari:
Pulizia e diserbamento strade comunali.
Con riferimento alla mia nota del 12 luglio 2010, prot. 24407, con all’oggetto “pulizia e diserba mento strade comunali”, ho appurato che in questi giorni si sta procedendo al diserbamento delle strade comunali di Pianoconte, Quattropani e loc. Monte, attraverso un impegno di spesa effettuato dal Funzionario delegato per l’emergenza, il Sindaco di Lipari, sui proventi del ticket di sbarco nelle isole eolie. Una procedura seguita ogni anno ma che non garantisce, comunque, quella tempestività necessaria prima dell’arrivo della stagione estiva, sia per prevenire eventuali incendi e sia per scongiurare possibili pericoli viari e per la vergogna di fronte e in presenza di persone, non del luogo, che vengono a visitare quelle che vengono definite “Isole patrimonio dell’umanità”.
Se da una parte mostro, infatti, la mia più ampia soddisfazione per l’intervento che si sta eseguendo, dall’altra, però, rilevo come questa Amministrazione non sia effettivamente in grado di provvedere con proprie risorse a questo tipo di servizio a causa della mancata approvazione del Bilancio di Previsione. Mancata approvazione imputabile sempre all’incompetenza ed inadeguatezza dei nostri attuali Amministratori. Come dire….”meno male che ogni anno c’è la manna dell’emergenza”.
Devo, comunque, riconoscere come, a seguito della mia nota, il Sindaco di Lipari si sia in qualche modo adoperato affinchè venisse predisposto il diserbamento delle strade nelle suddette frazioni e località.
Come ebbi a dire in precedenza, sarebbe il caso che ogni anno questo servizio, visti i notevoli ritardi nell’approvazione del Bilancio di Previsione, venisse previsto nel capitolato d’appalto della gara per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, essendo lo stesso assimilabile ai sevizi effettuati e previsti nella stessa gara.
Questo, almeno, fino al prossimo cambio di Amministrazione.
Si spera, infatti, che la prossima Amministrazione sia in grado di far giungere in Consiglio Comunal, prima del 24 agosto, una proposta di Delibera per l’approvazione del Bilancio di Previsione.
Distinti saluti.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano

Intervista al luogotenente Nino Rizzo del Cocer carabinieri sulla manovra finanziaria del Governo (da www.pianetacobar.eu)

Lipari: Preparativi per la mostra su "Carabinieri patrimonio della comunità"

Il Centro Studi Salvo D’Acquisto Onlus (CED) organizza una mostra itinerante denominata “Carabinieri patrimonio della comunità” (200 anni di storia), per conoscere gli avvenimenti passati e recenti dell’Arma dei Carabinieri. L’obiettivo è quello di divulgare il percorso storico ed artistico di un’istituzione nata nel 1814 e diventata ai giorni nostri indispensabile, riaffermando i valori e i principi sui quali è stata costituita. Alla mostra saranno presenti oggetti quali divise, buffetteria, stampe, fotografie e articoli di vario genere in parte di proprietà del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ed in parte del CED che ha una sua collezione privata. L'esposizione a Lipari si terrà presso il Centro Studi Eoliano dall’1 all’8 agosto.
Oggi, dal traghetto pomeridiano della NGI, è sbarcato il mezzo del CESD che trasportava una parte del materiale per l'allestimento della mostra.
IL VIDEO:

PESCA:BUFARDECI FIRMA DECRETO FERMO, STOP DA 1°AGOSTO A 17 OTTOBRE

E' stato firmato, dall'assessore alle risorse agricole e alimentari della Regione Siciliana Titti Bufardeci, il decreto per il fermo biologico nel settore della Pesca. Il documento regolamenta le modalita' di arresto temporaneo, per il 2010, delle attivita' per le unita' abilitate alla pesca a strascico e volante iscritte nei compartimenti marittimi della Sicilia.
Nel decreto si stabilisce che "per le unita' da pesca iscritte nei compartimenti marittimi siciliani, ad esclusione delle unita' abilitate alla pesca oceanica che operano oltre gli stretti, e' disposta un'interruzione temporanea obbligatoria alla pesca per trenta giorni consecutivi, da effettuarsi nell'arco temporale compreso tra il primo agosto e il 17 ottobre.
"Si tratta di un risultato positivo -spiega Bufardeci - che e' stato ottenuto grazie anche alla sensibilita' del ministro Galan.
Il Ministero, infatti, ha accolto la richiesta del consiglio regionale della Pesca siciliano che aveva suggerito di inserire i trenta giorni obbligatori di fermo in un arco temporale maggiore, rispetto alla data di conclusione, fissata proprio con decreto ministeriale alla fine di settembre".
"Grazie al provvedimento di fermo biologico - ricorda Bufardeci - saremo in grado di coniugare le esigenze di sostenibilita' ambientale per il settore con le necessarie misure compensative sia a favore dei pescatori, utilizzando gli strumenti della cassa integrazione in deroga per gli imbarcati, sia per le imprese con gli strumenti finanziari del Fondo europeo della Pesca".

Di tutto un po

Riparte la Rassegna Teatrale "Le maschere di Dioniso" organizzata dalla compagnia teatrale Piccolo Borgo Antico di Lipari. Giunta ormai alla IX edizione, la rassegna si propone di valorizzare attraverso l'arte espressiva teatrale le tradizioni e costumi della sicilia, nello splendido scenario del Castello di Lipari. Per questo ogni anno il gruppo ospita compagnie siciliane, effettuando degli scambi culturali. Domani sarà la volta dell'associazione isolana, che con lo spettacolo "A Luna 'nto puzzu" di Giambattista Spampinato, cercherà di allietare la serata a turisti e liparoti. Ovviamente per la regia di Tindara Falanga.

Acqua e fatturazione: Domani a Lipari conferenza PD - Domani mattina alle ore 11:00 nella sala del Consiglio Comunale di Lipari il Partito Democratico terrà una conferenza stampa sulla problematica delle fatture idriche per l'anno 2009. "Contestualmente- scrive il presidente Peppe Cincotta- presenteremo un documento ufficiale per dire la nostra sulla problematica".

INTERROGAZIONE URGENTE DEL CONSIGLIERE ADOLFO SABATINI AL SINDACO DI LIPARI SU "Bollettazione consumo idrico"- Con riferimento all’oggetto ed alla nota del cittadino sig. Vincenzo Messina inviata anche al sottoscritto nella qualità di Consigliere Comunale, con la presente si INTERROGA per sapere:
se quanto lamentato dal sig. Messina risponde a vero; come mai non vengono effettuate le regolari letture dei contatori e chi è preposto a tale compito; perché non è stata data la possibilità della rateizzazione come previsto dalla Legge; se ad altri cittadini diversi dal sig. Messina, è stata inviata la fatturazione senza tenere conto delle agevolazioni, in particolare l’età anagrafica e residenza; come e con quale gara è stato affidato il servizio idrico all’esterno (Adolfo Sabatini)

Incidente sulla Marina Garibaldi a Canneto - Incidente intorno alle 13.00 sulla Marina Garibaldi di Canneto.
Un'auto "Lancia", proveniente da via Pontinia e alla cui guida si trovava un non residente, per cause in corso d'accertamento, si è scontrata con un motociclo.
A riportare la peggio, come dimostrano le macchie di sangue lasciate sull'asfalto, il conducente del mezzo a due ruote, V.S. di Acquacalda.
Per l'uomo si è reso necessario l'intervento dell'ambulanza del 118 e il successivo trasporto in ospedale.
Sul posto per i rilievi del caso è giunta la polizia municipale.




Serie di scosse nell'arcipelago eoliano, nel distretto sismico di Lipari. Una serie di scosse telluriche sono state registrate nell'arcipelago. L'ultima nella notte, intorno alle 3, di magnitudo 2.8, a una profondita' di 20,9 km. Cinque minuti prima nella stessa zona un'altra di magnitudo 3.3, a una profondita' di 19,4 km. Alle 23.05 gli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno segnalato un sisma di magnitudo 2.1 a una profondita' di 10,1 km. Ieri pomeriggio, alle 17.30, ne era stata gia' localizzato un'altro di magnitudo 3 a 5.9 km di profondita'.

A proposito delle tariffe dell'acqua - Cosa fare. Io farò così. (di Saverio Merlino)

(Saverio Merlino) Considerato che nei giorni scorsi avevo sollevato dei dubbi sulla legittimità delle bollette recapitate dal Comune di Lipari e relative al consumo dell’acqua nell’anno 2009, oggi, alcuni amici, discutendo sulla questione, ritenendo di avere avuto richiesto importi esagerati e, quasi sicuramente, calcolati in modo errato e non confermi alle tariffe applicate e, forse, consumi addebitati eccessivi da non potersi ritenere né plausibili nè realistici, mi hanno chiesto come comportarsi per conoscere se la bolletta è conforme o meno.
Così come ho già risposto posso solo indicare come io mi comporterò, da cittadino utente, avendo riscontrando, come ho già scritto, diverse anomalie e difformità al regolamento comunale sul servizio idrico.
Innanzi tutto, considerato che la bolletta non vi convince o, secondo me, contiene un importo non dovuto, non esiterò ad agire perché la legge mi tutela.
Ritenendo, quindi, che quanto mi viene richiesto non è dovuto o è illegittimo, come ogni cittadino consapevole, che vuole ottenere giustizia, mi rivolgerò al Giudice di Pace (o al Tribunale se la controversia ha un valore superiore a 5.000 euro).
Questo posso farlo senza il patrocinio di un avvocato solo per quelle bollette d’importo inferiore a 500 euro.
In alternativa posso rivolgermi anche alle autorità garanti dell'acqua, dell’energia, del gas, delle comunicazioni nonché agli uffici di conciliazione ed arbitrato attivati tra associazioni di consumatori ed enti gestori.
Comunque la prima cosa che farò, per contestare la bolletta, proverò a chiedere chiarimenti (di persona o per telefono) all’Ufficio Idrico del Comune.
Se le risposte ottenute non mi soddisfano, invierò al gestore del servizio idrico, in questo caso il Comune, (per raccomandata con ricevuta di ritorno, da utilizzare nell’eventuale giudizio come prova) una lettera di reclamo in cui spiego i motivi della contestazione e allegherò una fotocopia della bolletta contestata corredata di tutti gli eventuali documenti utili a perorare la mia causa.
Terrò ben presente, comunque, che i gestori (quindi anche il Comune) hanno l’obbligo di documentare i consumi addebitati.
Pertanto, essendo lecito, pretenderò, motivandone la richiesta, una chiara documentazione dei propri consumi, delle rilevazioni effettuate e delle date d’avvenuta lettura.
Per alcune situazioni, chiederò, inoltre, come nel passato ho già fatto all’EAS, che venga effettuato un controllo sul regolare funzionamento del proprio contatore dell’acqua ed, eventualmente, l’installazione di uno nuovo in sostituzione del precedente se questo dovesse rivelarsi non funzionante o, se per qualsivoglia motivo, registra consumi mai effettuati (esempio aria presente nelle condotte in conseguenza dell’interruzione della fornitura idrica).
Se non ricordo male alcuni anni addietro molte famiglie del Corso Vittorio Emanuele, hanno rilevato tale inconveniente e si sono rivolti al Comune di Lipari che ha nominato, a tal uopo, una Commissione e poi il Tribunale di Lipari, attraverso un CTU, ha potuto verificare quanto i cittadini giustamente lamentavano.
Non so, sinceramente com’è finita, ma penso che sono state annullate tutte le fatture.
Tornando alle bollette, nel frattempo, valuterò, dopo le risposte ricevute, se pagare solo la somma che mi pare congrua, rispetto al consumo, per lo stesso periodo, dell'anno precedente, oppure, sempre comunicandolo al Comune, che non intendo saldare la parte che, secondo me, non è dovuta oppure che non pagherò fino alle opportune, quanto doverose, verifiche dei consumi registrati e richiesti, sulle tariffe, sulla tipologia e sulle agevolazioni eventualmente spettanti (ultrasessantacinquenni, handicap, nucleo familiare superiore a 4 componenti, etc.) secondo il Regolamento Comunale sul Servizio Idrico.
Se, in questo caso, il Comune dovesse intimarmi di interrompere il servizio, o lo mette in atto, mi rivolgerò ad un Giudice del Tribunale, chiedendo l’emanazione di un provvedimento d'urgenza (secondo l’art. 700 del cod. proc. Civile) per ottenere il ripristino dell'erogazione dell’acqua, visto che trattasi di un servizio essenziale.
Il Giudice di Pace competente territorialmente (o il Tribunale nel caso che gli importi richiesti e non dovuti superino la somma di 5.000 euro), stabilirà il torto e la ragione valutando la legittimità o meno del comportamento del Comune nei confronti dell’utente e fissando gli eventuali risarcimenti dovuti (ad esempio per l'interruzione del servizio).
Le bollette dopo 5 anni vanno in prescrizione e quindi, in quel caso, non avrò più diritto ad alcun eventuale rimborso.
Questo è quanto ho intenzione di fare, come cittadino utente, per accertare se il calcolo delle bollette per il consumo idrico è corretto.
Come cittadino che pretende da chi ci amministra il rispetto delle regole, chiederò, invece, ulteriori chiarimenti per capire se tutto, dalla bollettazione all’assunzione e gestione del servizio idrico, è avvenuto in modo legittimo rispettando, come mi auguro, leggi e regolamenti.
Saverio Merlino

Guardia Costiera di Lipari: Controlli nei lidi e lotta a "boa selvaggia"

Hanno preso il via oggi una serie di controlli a tappeto della Guardia Costiera di Lipari nei lidi delle isole Eolie.
L'operazione ha avuto inizio dalla frazione liparese di Canneto e continuerà nei prossimi giorni. Si intende verificare il rispetto delle concessioni e tutto ciò che è legato alla migliore e più sicura fruibilità delle stesse strutture.
Contestualmente la Guardia Costiera è impegnata nella "lotta" a "boa selvaggia". In questi giorni una serie di controlli e di sequestri di campi boe abusivi stanno interessando l'isola di Panarea. Nell'isola dei vip si sta anche procedendo ad effettuare verifiche e controlli anche sui campi boa autorizzati per verificare l'osservanza o eventuali violazioni rispetto a quella che è la concessione. Intensificati anche i controlli in mare e negli ambiti portuali.
Un breve video di uno dei controlli effettuati a Canneto:

I rifiuti ingombranti vicino ai bidoni e le telecamere (di Nando Bianchi)

Riceviamo e pubblichiamo:
Spesso si trovano nei giornali online servizi corredati da foto di atti incivili di persone ostinate che continuano a liberarsi dei loro rifiuti nel modo che tutti conosciamo.
Questo avviene nella maggioranza dei casi sempre vicino ai bidoni della spazzatura, in quanto tutti noi anche se vediamo, ignoriamo.
Diverso sarebbese venissero depositati nei nostri giardini, li saremmo pronti a denunciare subito.
Allora propongo: perché non mettere delle telecamere vicino ai bidoni ??????????????
Ciao Nando
NDD- Pienamente d'accordo con Nando sul piazzare le telecamere non solo nei pressi dei bidoni ma anche in punti strategici (ad esempio, l'abbiamo proposto a Pignataro per l'olio esausto).
Con l'aiuto delle telecamere si riuscirebbe a dare un volto all'incivile di turno e toccandolo, come si dice dalle nostre parti "nta sacchetta", si potrebbe porre un fine a questo schifo.

Come erano le Eolie ..e gli eoliani : Speciale Acquacalda

Pubblichiamo una serie di foto che ci mostrano come era Acquacalda una volta e come da queste parti proliferassero le tartarughe marine. Un grazie alla signora Anna Maria Luca.



LE FOTO POSSONO ESSERE INGRANDITE, CLICCANDOCI SOPRA, ATTRAVERSO I VARI PASSAGGI DI SLIDE

"Benvenuti" a Marina Corta e Canneto

Ricordo che quando ero piccolo nel porto liparese di Sottomonastero- Punta Scaliddi, all'arrivo delle navi, vi era un grande tabellone con la scritta "Benvenuti a Lipari".
Si sa i tempi sono cambiati, è scomparso il tabellone e sono cambiati anche i modi di dare il "benvenuto" a chi viene a trovarci.
A Marina Corta, ad esempio, nella parte del vico Volta che da proprio sulla piazza, il "benvenuto" da ieri pomeriggio è dato da alcuni grossi cartoni ben allineati e da una cucina casalinga. Insomma per quello che dovrebbe essere il "salotto" dell'isola non è proprio il massimo.
E parlando di "salotto" non possiamo non attenzionare il bel divano che da ieri, insieme ad uno scaldabagno, da il "benvenuto" ai turisti che si recano a mare a Canneto.
E dire che a duecento-trecento metri circa vi è l'area dell'ATO dove si poteva tranquillamente conferirli senza spesa alcuna e senza continuare a sporcare il paese.
Ma, purtroppo, sino a quando non saranno presi seri provvedimenti, l'educazione civica in quest'isola, per tanti, continuerà a restare un optional!

Un nuovo piano per Tirrenia

(Fonte: Il sole 24ore) Mediterranea holding di navigazione gioca l'ultima carta per aggiudicarsi la gara di privatizzazione di Tirrenia e Siremar. La compagine composta da armatori, imprenditori e dalla Regione Sicilia (col 37% delle quote) ieri ha rimodulato, consegnandola a Fintecna, l'offerta per le due compagnie, portandola da 10 a 25 milioni di euro, fermo restando l'accollamento del debito (già stabilito) fino a 520 milioni.
La società ha inoltre consolidato il proprio assetto societario e rassicurato l'azionista di Tirrenia riguardo all'intenzione della Sicilia di abbassare gradatamente le sue quote di partecipazione, dopo il previsto periodo di lock up di un anno. La mossa punta a favorire l'ingresso di nuovi soci che potrebbero anche essere individuati in soggetti stranieri: maltesi, tunisini o libici.
Il nuovo progetto industriale di Mediterranea è stato consegnato a Fintecna subito prima che si riunisse, proprio per valutare l'offerta, il cda della finanziaria del ministero dell'Economia. Fintecna, che in precedenza aveva chiesto a Mediterranea di rimodulare l'offerta economica presentata, farà slittare di qualche giorno l'esito della gara e decidere se assegnare o meno Tirrenia all'unico concorrente ancora in gara, dopo il ritiro degli altri 15 soggetti, tra armatori e fondi, che avevano presentato inizialmente manifestazioni di interesse. In effetti, la Finanziaria e l'advisor Unicredit avevano ritenuto che la prima offerta non fosse sufficiente. Il debito accumulato da Tirrenia, peraltro, ammonta attualmente (lo ha certificato la Corte di conti) a 657 milioni.
Mediterranea, da parte sua, in una nota si augura di poter raggiungere il proprio obiettivo, «visto che sono stati assolti tutti gli adempimenti e le prescrizioni che il procedimento ha previsto per conseguire l'aggiudicazione finale» e che la Regione Sicilia «conferma la volontà a consentire, nel tempo, un ridimensionamento della sua partecipazione alla società per dare luogo a ulteriori partecipazioni da parte di soggetti privati, anche stranieri, e con interessi nel Mediterraneo».
Ma la nuova offerta è arrivata solo dopo una riunione burrascosa del consiglio di gestione di Mediterranea, spa composta da Regione Sicilia (37%), Ttt Lines di Alexis Tomasos (30,5%), l'armatore Salvatore Lauro (18,5%), Isolemar (8%), l'ex presidente di Confitarma Nicola Coccia (3%) e la famiglia Busi (3%). La società, nei giorni scorsi, aveva già deciso di alzare da 10 a 20 milioni il proprio capitale sociale e aveva avanzato la prima proposta per l'acquisto di Tirrenia, che prevedeva il versamento di 10 milioni di euro e l'accollamento di 520 milioni di debiti della compagnia di navigazione. Non tutti i soci erano sulla stessa linea rispetto alla rimodulazione di quell'offerta. Ma alla fine, grazie anche al supporto dell'advisor Ernst & Young, è stato formulato il progetto finale. Che prevede modifiche nel board della spa, con l'ingresso nel consiglio di gestione di Cristina Busi Ferruzzi, che si affianca al rappresentante della Regione, a quello di Isolemar, a Lauro (presidente del cda) e a Tomasos. Quest'ultimo ha ricevuto ufficialmente le deleghe per guidare operativamente la compagine. «Abbiamo deciso - spiega lo stesso Tomasos - di aumentare l'offerta da 10 a 25 milioni, che saranno versati però nell'arco di 10 anni: un milione subito e gli altri ripartiti nel decennio. È c chiaro che questo comporterà anche, se otterremo l'assegnazione, un aumento di capitale maggiore che arriverà almeno a 25 milioni, se non di più. Resta invariato, invece, l'accollamento del debito. Inoltre abbiamo allegato al progetto una lettera in cui chiariamo che, nel caso i contributi statali previsti per Tirrenia (72,6 milioni l'anno per 8 anni, ndr) e Siremar (55,7 milioni l'anno per 12 anni, ndr) dovessero cadere, la nostra offerta sarebbe ritirata».
Nicola Coccia, da parte sua, ha deciso di non sottoscrivere alcun aumento di capitale; la sua partecipazione si ridurrà, quindi, allo 0,5%, mentre la famiglia Busi supererà il 5%. Le quote della Regione Sicilia, finito il lock up, scenderanno progressivamente al 21% «e forse fino al 16%», conclude Tomasos.
L'obiettivo, aggiunge Salvatore Lauro, «è di far entrare nuovi soci, anche perché mi risulta che tunisini , maltesi e libici stiano guardando con molta attenzione all'operazione. Inoltre siamo pronti a rassicurare i sindacati sulle garanzie occupazionali». Segnali positivi, infine, affermano gli azionisti di Mediterranea, sono arrivati da alcune banche creditrici di Tirrenia, «tra le quali Intesa Sanpaolo e Unicredit».

Come erano le Eolie ..e gli eoliani (75° puntata) (R)

Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto:
1) Carnevale a Lipari. Si tratta di una foto già proposta. La riproponiamo poichè abbiamo scoperto chi è la "donna" . Si tratta dell'indimenticabile Giovannino Milano. Alla guida Matteo Cordaro
2) Sopra la Terra o Piazza Arte e Mestieri- Le caratteristiche facciate affrescate dagli artisti del CIPRA. Oggi resta poco o nulla.
3) Lipari-Marina Lunga
4) Inaugurazione centrale elettrica a Filicudi (1988). Tra gli altri Angelino Li Donni, Pino Merlino, Alfredo Adornato, Giulio China
5) S.M. Salina

martedì 27 luglio 2010

Lipari: Maxi pulizia da rottami ferrosi

Si è svolta oggi a Lipari, sotto il diretto coordinamento dell'assessore Corrado Giannò, una maxi operazione di rimozione di ferrosi, auto in disuso e rottami vari. Si è intervenuti dapprima a Quattropani e poi in lungo e largo per l'isola.
Diversi i siti bonificati dai quali sono stati rimossi ingenti quantitativi di materiale che stanotte saranno trasferiti con alcuni camion (vedi video dei mezzi incolonnati a Sottomonasterol) fuori dall'isola.
Dopo questa maxi operazione si conta anche sul buon senso e l'educazione civica dei cittadini per non "ingolfare" nuovamente l'isola

Lieve terremoto nelle Eolie. Oggi pomeriggio

Scossa sismica nel mare eoliano. E' stata registrata alle 17:30: 55 ed è stata avvertita nei comuni salinari e in alcune zone dell'isola di Lipari. L'epicentro della scossa (magintudo 3.0) è stato individuato dall'Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia in mare, al largo dell'isola di Salina, ad una profondità di 5,9 km.
Se mi ami non piangere!
Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo,
se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento
in questi orizzonti senza fine,
e in questa luce che tutto investe e penetra,
tu non piangeresti se mi ami.
Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio,
dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli al confronto.
Mi è rimasto l’affetto per te:una tenerezza che non ho mai conosciuto.
Sono felice di averti incontrato nel tempo, anche se tutto era allora così fugace e limitato.
Ora l’amore che mi stringe profondamente a te, è gioia pura e senza tramonto.
Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi, tu pensami così!
Nelle tue battaglie,nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine,
pensa a questa meravigliosa casa,
dove non esiste la morte,
dove ci disseteremo insieme,
nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità.
Non piangere più, se veramente mi ami!
S. AGOSTINO
Italo Paino, deceduto lo scorso 29 maggio, avrebbe compiuto settantanni oggi.
La moglie Lucia, i figli Roberto e Marcella, i familiari tutti, lo ricordano con immutato affetto e vogliono ricordarlo a tutti coloro che lo hanno amato, apprezzato e voluto bene.

Vigili del fuoco recuperano capretta a Vulcano ma....

"Collaudo operativo" oggi per il natante in dotazione da qualche giorno ai vigili del fuoco del distaccamento di Lipari.
I pompieri, al comando di Alessandro Romeo, hanno dovuto raggiungere Vulcano - Punta Luccia per recuperare una capretta che era precipitata in una zona alquanto impervia dal costone sovrastante.
Il recupero è avvenuto tra non poche difficoltà sia per il mare mosso che ha creato difficoltà ad avvicinarsi alla costa dell'isola sia per la zona alquanto impervia. A questo bisogna aggiungere che l'animale impaurito ha fatto l'impossibile per essere raggiunto e salvato.
Alla fine l'operazione è stata portata a termine e la capretta trasportata in gommone a Lipari dove tutt'ora si trova presso il distaccamento.
Non essendoci al momento alcuna rivendicazione di proprietà, ne possibilità di risalire al propietario la capretta non è stata possibile "girarla" alla forestale.
Certo il distaccamento non è proprio la sede ideale ma, al momento, parafrasando una nota canzone ci sarebbe da dire "La capretta dove la metto... dove la metto non si sa...."

S.M. Salina. Il consigliere Giuffrè "denuncia"

Riceviamo dal consigliere comunale di Santa Marina Salina, Domenico Bartolo Giuffrè, questa lettera che pubblichiamo omettendo le parti in cui viene citato, seppure non per nome, un soggetto "interessato" a questa vicenda. Chiunque volesse replicare alla lettera del consigliere, avendone titolo, può farlo inviando una mail (firmata e con numero di telefono per verifica) a ssarpi@libero.it
Il testo della lettera inviataci da Giuffrè:
In vista di un Consiglio Comunale vengo chiamato da (Omissis) e poi convocato presso il negozio dai genitori (Omissis), poiché volevano informarmi che nel prossimo Consiglio Comunale ci sarebbe stato un punto all’ordine del giorno a loro caro, e volevano assicurarsi a priori che il sottoscritto avrebbe votato a favore.
Poco tempo e ricevo la convocazione ufficiale, il punto all’O.d.G. è: “Regime della destinazione d’uso degli edifici prospicienti la Via Risorgimento dall’incrocio con la S.P. 182 direzione nord all’incrocio con la Via Lungomare Notar Giuffrè (villetta comunale) a Sud”.
Visiono i documenti e discuto con il Segretario Comunale delle richieste.... (Omissis).
Il segretario mi spiega che egli stesso, nella qualità di responsabile del settore amministrativo, non si sente di rilasciare una certa licenza, ma crede opportuno un parere del Consiglio stesso.
Arriva la proposta ... (omissis) e si discute.
In quella sede, dopo uno scontro verbale con il Sindaco chiedo che si approfitti dell’occasione perché il privilegio di uno possa diventare il beneficio di tutti, permettendo di “procedere con decisione alle concessioni delle licenze commerciali in tutti quei casi (e quindi non solo la Via Risorgimento) in cui la normativa e le caratteristiche degli immobili lo consentano”.
A questo punto, la maggioranza dei consiglieri (non quella politica) si schiera in linea con me, cosa che determina oltre il ritiro della proposta stessa, anche la successiva revoca dell’Assessore Santisi da parte del Sindaco.
Successivamente il Segretario Comunale, con determina n°69 del 13/07/10 procede “autonomamente” (!?!) a concedere ciò che prima non intendeva dare senza il conforto del Consiglio.
Oggi, oltre aver perso il saluto da parte di tutta la famiglia della...... (Omissis), mio fratello recatosi insieme ad altra persona a chiedere il Saldo di una pregressa fattura, frutto del suo lavoro presso questa famiglia, si è visto negare il pagamento come causa del mio comportamento tenuto in consiglio comunale.
Tralascio ogni altro particolare di questa nauseante storia e concludo traendone dei ragionamenti che desidero fare a voce alta:
Quest’amministrazione comunale di S.Marina Salina è sotto scacco di qualche politico di Lipari? Non si vantava di essere indipendente?
Siamo ostaggio di una politica biforcuta di chi dice una cosa e ne pensa un’altra?
Quale sarà la prossima rappresaglia dopo questo mio articolo?
C’è un giudice a … Berlino!
Mi si lasci concludere affermando che tali considerazioni le esprimo nell’ambito delle mie prerogative politiche di Consigliere Comunale eletto dal popolo su questione di stretto interesse politico e amministrativo.
Domenico B. Giuffrè

Parchi. tentiamo di tracciare una strada (di Antonio Pinotti)

Sul convegno di Lipari avvenuto sabato 17 Luglio, alla presenza del Ministro Prestigiacomo, è stato detto tutto o quasi. E quindi è inutile ripetere le cose già conosciute. Tentiamo solo di tracciare una strada per qualcosa di concreto che possa avvenire in un prossimo futuro. Parlando si di Lipari, ma allargando necessariamente il discorso a livello nazionale. Lì sull’Isola emblematicamente si sono saldate due realtà civili, una di carattere locale ed una ancora allo stato embrionale rappresentata dal Partito di Caccia Ambiente. Esse sono sospinte non dalla “politica politicante” ma dalla “politica civile”, che nulla ha a che vedere con quella praticata ai più alti livelli, che produce il solo effetto di mandare a votare o di raccogliere i consensi di meno del 50% degli aventi diritto al voto. Ma quale legittimità istituzionale può avere un eletto in queste condizioni ? A questo aspetto se ne aggiunge un altro ben più grave e deleterio, e cioè il fatto che l’eletto non è scelto dai cittadini, ma dai partiti.
Ecco allora un barlume di speranza che viene riposta, dai più, nei movimenti e nei partiti “civili” che nascono e vivono alimentandosi con la passione di tanti cittadini, che pur essendo fuori dalla logica dei vertici del potere, sono profondamente immersi, a livello locale, dentro ai problemi. A Lipari per contrastare i parchi che scendono dall’alto (magari da un elicottero). In altri luoghi Italiani per lottare contro un sopruso. A Lipari chi sono? Senz’altro è una squadra di volontari dotati di “entusiasmo civile” ( è una parola di nuovo conio che ci pare adatta per la circostanza) e che trova la punta di diamante nella “La Voce Eoliana”, una libera associazione, che parafrasando un film di Peter Weir “L’attimo fuggente” è guidata da un Capitano coraggioso ( “Capitano mio Capitano “) e cioè Angelo Paino. Un vice Presidente tenace e leale che si chiama Claudio Mandarano ed una segretaria silenziosa, ma non per questo meno incisiva ed efficiente che risponde al nome di Rita Villanti. Due consiglieri comunali agguerriti e preparati: Francesco Megna e Gesuele Fonti ed un uomo che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo : il Presidente dei cacciatori Eoleani Angelo Scafidi. A livello nazionale esistono tante altre realtà simili a quella di Lipari, ma intanto parliamo di una di esse nata da poco : il Partito di Caccia Ambiente. Noi non siamo iscritti a questo partito, per il semplice fatto che nella vita non abbiamo mai cambiato e non cambieremo mai la nostra “giacchetta”, però abbiamo percepito e respirato un qualcosa di nuovo ascoltando le parole che il Presidente Stango ha pronunciato quasi alla fine del convegno. Parole “dette a bassa voce”, non “urlate” ma non per questo meno efficaci. Esse hanno lasciato il segno nei tanti presenti ed in noi.
A Lipari è andata in scena una rappresentazione non virtuale di una “resistenza” di tanti cittadini, che contrastano una imposizione, che di fatto viene calata ed imposta sui loro territori dai vertici Istituzionali (Minambiente e Regione Sicilia) e che non è stata sin qui discussa e costruita, come sarebbe stato giusto, attraverso un confronto e un intesa con gli abitanti di questi luoghi. Si tratta dell’istituzione di quattro parchi nazionali : Parco delle Egadi e del litorale Trapanese, delle Eolie, di Pantelleria e degli Iblei. Noi con il nostro intervento al convegno abbiamo cercato di dare voce a queste istanze. La cosa, però, e questo ci appare l’aspetto di gran lunga più importante, ha una dignità per la particolarità dei luoghi, tale da essere assunta e modellata ad una vertenza nazionale sulla efficacia o meno dell’intera rete delle aree protette del nostro paese. Questa lotta civile di Lipari, per la quale siamo stati al tempo stesso spettatori e modesti protagonisti ci ammonisce su di una cosa, che occorre non trascurare. Il coraggio indomito di alcuni abitanti di una piccola comunità è la cartina di tornasole (nel senso positivo) di una zona d’ombra che si identifica nel silenzio assordante che sulla vicenda dei Parchi e delle aree protette hanno le rappresentanze sindacali a carattere nazionale rappresentative degli interessi degli Agricoltori e dei cacciatori.
Tante vertenze ci sono nel paese : I coltivatori diretti contro l’assurda “franchigia” temporanea contro le “quote latte”; i giornalisti contro il tentativo di mettere un bavaglio all’informazione attraverso la legge sulle intercettazioni ; una parte del sindacato contro l’accordo di Pomigliano D’arco; Confindustria contro la manovra economica del Governo (che riesce a correggere su alcuni punti, ed a suo favore, con una sola telefonata di quattro minuti). Tante vertenze e conflitti si sono accesi nel corso degli ultimi anni nel nostro paese. Ma mai una vertenza nazionale, è stata aperta attraverso una lotta vera e palpabile da parte di chi rappresenta gli interessi dei cacciatori e degli agricoltori, rispetto alla necessità, ormai ineludibile di una radicale modifica della normativa nazionale (L.394/91) che disciplina da quasi venti anni la gestione ed il funzionamento delle aree protette Italiane.
Da una parte il Ministro Stefania Prestigiacomo che descrive i parchi Italiani alla stregua di “Alice nel paese delle meraviglie” : “ Bisogna rendersi conto che i nostri parchi nazionali non sono soltanto dei gioielli naturalistici del paese, ma sono anche giacimenti di biodiversità, con un potenziale economico particolarmente rilevante” (Corriere della Sera di Lunedì 19 Luglio 2010-pag.19). Dall’altra parte una proposta di legge di 105 deputati del PDL e della Lega Nord, presentata alla Camera dei Deputati, per la modifica della legge 394/91 che nella relazione introduttiva sostiene in due passaggi fondamentali “ I cittadini sentono i parchi come corpi estranei, imposti dall’alto, dall’esterno, vessatori, e sono inevitabilmente indotti a contrastarli, ad opporsi alla “legge del parco”, ritenuta frutto di centralismo esasperato e stupido, fonte di apparati burocratici inutilmente costosi, causa di irragionevoli e non accettabili divieti e vincoli, pesantemente limitativi di diritti, interessi, tradizioni, aspettative ed usanze” e più avanti ancora “ Oggi essa, (la legge 394/91 n.d.r), rappresenta un monumento ad un centralismo esasperato e anacronistico, capace di soffocare, sul delicato versante delle aree protette, ogni respiro sociale delle popolazioni, delle comunità e delle rappresentanze istituzionali, negando ogni spazio di effettivo intervento nei meccanismi, nei procedimenti e negli organismi attraverso i quali o nel contesto dei quali si costruisce o si gestisce un parco”
Adesso ci sono i “tagli” decisi dal Governo attraverso una manovra economica chiesta (o meglio imposta) al nostro paese dall’Unione Europea. All’interno di questo provvedimento è previsto il taglio del 50% dei fondi destinati agli Enti Parco. E sempre il Ministro Prestigiacomo, con tono afflitto si domanda : “Lo so che la manovra è stata licenziata al Senato ed arriverà blindata alla Camera. Per questo il mio appello è per un nuovo provvedimento che possa reintegrare le risorse per i parchi. Altrimenti sarò costretta a chiuderne una metà. E con che cuore posso fare la scelta? Comincio dal Parco delle Cinque Terre ? La Majella ?, Il Parco nazionale d’Abruzzo ? Il Pollino? La Sila? Il Cilento? Le Dolomiti?”. Faccia come crede, in pochi si metteranno a piangere, se darà corso ad una ristrutturazione, congiuntamente alla Regioni, per ottenere una ridimensionamento nel numero dei Parchi e delle Aree protette Italiane, attraverso una nuova riperimetrazione, tenendo conto certo delle eccellenze (poche), che davvero esistono sul territorio.
E che cosa dovrebbero fare le Regioni le Provincie e i Comuni che perdono rispettivamente nel 2011 6,3 miliardi di Euro ( Regioni 4 Miliardi, Regioni a statuto speciale 500 Milioni, Comuni 1,5 Miliardi e Province 300 milioni) organizzare un triduo a S. Giulio (Tremonti) o invece provvedere alla ristrutturazione dei servizi e alla eliminazione delle spese superflue? Un parco che non funziona, mica è una Chiesa che è eterna, è una spesa superflua da eliminare, senza tanti piagnistei. Ma gli Italiani meno abbienti che cosa hanno fatto in questi ultimi tempi, non hanno forse tirato la cinghia e si sono autolimitati su tante spese superflue? Forse solo l’aria che respirano ne è restata indenne. Chiudere dunque i parchi inefficienti o rimodellare quelli esistenti. Su questo piano abbiamo ascoltato con molta attenzione l’avv. Giancarlo D’Aniello di Wilderness. Egli ha dato in modo magistrale un corpo ed un’anima alle questioni, aggredendo serenamente e con rara efficacia, sul piano culturale, le pseudo filosofie professate dai vari Ayatollah dell’ambientalismo nostrano che sognano parchi da “contemplare”, “Belli ed impossibili” come la canzone di Gianna Nannini, dove i vincoli regnano sovrani a scapito dello sviluppo economico dei territori.
A fronte di questa situazione davvero precaria sul piano della disponibilità delle risorse pubbliche, appare un non senso, dare corso alla Istituzione di nuovi quattro parchi in Sicilia. Punto e basta. Le motivazioni per una revisione della legge quadro sulle aree protette(n.394/91)? Occorrerebbe uno spazio pari ai Poemi di Omero o di Virgilio per descriverle. Da noi 23 parchi nazionali, in Francia 7 portati a 9 con l’istituzione del Parc Amazonien e del Parc National de La Reunion. In Germania sono 15; nel Regno Unito sono 14 di cui 3 in Galles e 2 in Scozia; in Spagna sono 14 i parchi Nazionali che compongono la “Red de Parquet Nacionales”. Ammonta a circa sei milioni di ettari la superficie Italiana destinata a vincolo ambientale o dove di fatto è impedita l’attività faunistica venatoria (Aree protette, Riserve Marine, ZPS, SIC, Aree cuscinetto e Aree contigue, corridoi di connessione) pari ad una superficie stimata tra il 19/ 20%, che si raddoppia se a queste superfici si aggiungono i territori ove di fatto è impossibile cacciare : Strade, ferrovie, fiumi,insediamenti urbani, fabbriche ed aeroporti. Che la cosa contrasta con l’art.10 della legge n.157/92 lo sanno ormai anche i sassi ! Il partito di Caccia e Ambiente, metta al primo posto dunque, nella sua agenda operativa il problema della revisione della legge quadro, a partire dalla richiesta d’istituire una Commissione d’indagine Parlamentare prevista dall’art.82 della Costituzione per accertare lo stato di gestione dei Parchi e delle Aree Protette Italiane; richiami l’obbligo dell’adempimento che grava in base all’art.33 della legge 394/91 sul Ministro dell’Ambiente ai fini della presentazione annuale di una relazione al Parlamento; proponga di riequilibrare le funzioni della legge quadro sul versante delle Istituzioni, rendendo compartecipe la Conferenza Stato Regioni, chieda che venga assicurata negli organismi di gestione la presenza degli agricoltori e dei cacciatori; proponga con nettezza, che ogni Istituzione di un Parco o di un’area protetta, possa avvenire solo in presenza di un referendum consultivo obbligatorio, che interessi tutti i cittadini residenti nell’aria interessata e che ne autorizzi l’istituzione. Siamo partiti da Lipari e torniamo in chiusura di questo editoriale a Lipari. Diodoro Siculo narra che il figlio di Liparo, Eolo, avesse la proprietà di governare i venti. Che un vento propizio come “Zefiro” “ Zefiro torna ed il bel tempo rimena” possa dunque spirare su questi luoghi.

Di tutto un po

CANNETO (Lipari) GDF sequestra oltre 500 magliette contraffatte- I finanzieri della tenenza di Lipari nei giorni scorsi hanno proceduto al sequestro di circa 500 magliette contraffatte delle maggiori società calcistiche italiane ed estere, nonchè della Nazionale. Il sequestro è avvenuto nel corso della fiera tenutasi durante di San Cristoforo a Canneto

A PROPOSITO DI CESARE E DELLA SIREMAR, TORNA A SCRIVERCI RICCARDO LO SCHIAVO DA GINOSTRA- "Anzitutto grazie per lo spazio che sempre concedi...non era neppure mia intenzione "incensare" la Siremar.. che so bene(viaggiando ogni giorno..) talvolta adotta comportamenti pococomprensibili... Quando capitano però, come l'altro ieri, quelle rare occasioni in cui ci sono uomini che rischiano (perchè il mare "lavava" la banchina) e ti fanno sentire UGUALE agli altri eoliani ( in un momento in cui ci sono politici locali che sostengono, peraltro a voce alta, che i GINOSTRESI SI DEVONO ACCONTENTARE o peggio ARRANGIARE!!!!!!) allora, come correttamente hai tu titolato, dare a Cesare quel che è di Cesare(leggi Comandanti Siremar) mi sembra più che opportuno". Riccardo Lo Schiavo

S.M. SALINA BUS NAVETTA SOLO PER RESIDENTI. L'interrogazione del consigliere Giuffrè- Sindaco, a grande sorpresa mia e di tanti che vengono a visitare il nostro territorio, Desidero Conoscere:
Per quale motivo, il servizio BUS NAVETTA, in alcune tratte è divenuta SOLO PER RESIDENTI, quando negli scorsi anni era per tutti, residenti e non? E’ cambiata qualche legge quest’anno che non permette più il suddetto servizio?
In attesa di un celere riscontro, e prima che le vostre cattive scelte e la vostra cattiva pubblicità del territorio facciano scappare gli ultimi turisti per non tornare più.
Domenico B. Giuffrè

Tirrenia/Siremar: Mediterranea Holding presenta offerta migliorativa. Fintecna prende tempo- Mediterranea Holding di navigazione ha presentato, ieri pomeriggio, a Fintecna un'offerta migliorativa per l'acquisizione del 100% di Tirrenia e Siremar. Questo passo potrebbe segnare una svolta decisiva nell'aggiudicazione della compagnia pubblica di navigazione, che secondo quanto stabilito dalla Ue dovra' essere ceduta entro il 30 settembre prossimo. Mediterranea Holding e' rimasta l'unica cordata in corsa nella privatizzazione di Tirrenia e aveva presentato l'offerta vincolante il 28 giugno scorso.
Intanto Fintecna ha rinviato di alcuni giorni pure la decisione. Un colpo di scena tiene col fiato sospeso i 3 mila dipendenti dell'azienda. Mediterranea Holding ha anche annunciato la riduzione progressiva della partecipazione regionale. L'Ue ha imposto di approvare entro settembre il piano industriale

Tirrenia: Confindustria Palermo, Regione Sicilia insulta imprese Isola

"L'ingresso della Regione nella cordata per acquistare la Tirrenia e' un insulto alle imprese siciliane''. Non usa mezzi termini il presidente di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese, che giudica l'affare con la Mediterranea Holding ''un insolente attacco al circuito economico dell'Isola e un eclatante controsenso rispetto ai principi sbandierati dal presidente della Regione. Lombardo parla tanto di tutela dell'autonomia e sviluppo della Sicilia, poi pero' chiude accordi con imprenditori oltre lo Stretto a danno della Sicilia''.
"Il danno - secondo il presidente degli industriali - e' fin troppo facile da calcolare. L'acquisto della Tirrenia comporta un accollo immediato di 670 milioni di debiti, e dopo i primi otto anni la stima e' di svariati miliardi. Il patrimonio consiste invece in una flotta valutata 800 milioni, anche se la stima non risponde assolutamente al valore di mercato. L'operazione forse puo' servire solo per assumere altre tremila persone, come se avessimo bisogno di altro personale nei ranghi dell'Amministrazione regionale''.
''Se proprio Lombardo ha a cuore le sorti della Sicilia e del suo sviluppo in senso federalista - conclude Albanese - perche' non si chiede quanto verra' a costare quest'operazione complessivamente? Oppure il presidente della Regione vuol lasciare in eredita' ai siciliani una nuova voragine nelle casse pubbliche?''.

Bollette idriche a Lipari. "Scendono in campo" anche il Procuratore dei diritti dei cittadini e consumatori e il Coordinatore

Il Movimento federativo democratico, organizzazione non lucrativa di utilità Sociale, componente del “Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti” del Ministero dell’Industria Commercio e Artigianato, ha ricevuto tantissime segnalazioni da parte di Cittadini Eoliani e non, utenti dei servizi di cui in oggetto.
Dalle fatture avute in visione, si evidenziano delle anomalie nelle differenti modalità di calcolo che determina l’applicazione di tariffe di gran lunga superiore a quelle praticate dal precedente gestore.
Inoltre gli utenti lamentano scarsa trasparenza delle bollette, gravi carenze non solo nell’erogazione dei servizi, ma anche nella rilevazione dei consumi individuali, soprattutto a causa dell’obsolescenza dei contatori, del passaggio di aria, dell’errata lettura, della determinazione sulla base media storico statistica dei contratti (tra l’altro mai sottoscritti) che comportano addebiti assolutamente spropositati.
A tale proposito appare superfluo rappresentare l’assoluta necessità (ai fini della determinazione dei consumi effettivi) che codesto Ente provveda all’istallazione di valvole di sfiato a monte dei contatori al fine di prevenire l’errata contabilizzazione di consumi causati dalla presenza di aria nelle condotte d’acqua (come per altro certificato al CTU del Tribunale di Lipari in occasione di recenti contenziosi).
Sarebbe altresì, opportuno l’adozione di uno schema di bollette che la renda di più facile lettura in modo di consentire a tutti gli utenti di avere informazioni atte a verificare i consumi, le tariffe applicate, le eventuali agevolazioni e/o rateizzazioni, ecc.
Al fine di informare e tutelare efficacemente diritti e interessi dei Cittadini, si chiede il rilascio di copia del regolamento, del tariffario, della carta dei servizi ed anche il nominativo del Funzionario responsabile del servizio idrico.
Certi di una Vs. cortese e sollecita risposta, cogliamo l’occasione per porgere.
Il Procuratore Diritti dei Cittadini e Consumatori Catena Guendalina e il Coordinatore Benedetto Marcello Tedros

Leni: i carabinieri della stazione di Santa Marina Salina arrestano due persone per detenzione di sostanze stupefacenti.

La notte scorsa, nella frazione Rinella del comune di Leni, i Carabinieri della Stazione di Santa Marina Salina, nel corso dei servizi preventivi finalizzati ad arginare il traffico di sostanze stupefacenti che, specialmente nel periodo estivo tende a manifestarsi in modo più consistente nell’arcipelago eoliano, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato di produzione, traffico e detenzione illecita di tali sostanze il 35enne Giuseppe Naimo, originario di Palermo e residente a Messina, celibe, banconista e la 25enne Valeria Vitetta, nata e residente a Reggio Calabria, nubile, impiegata.
L’atteggiamento sospetto dei suddetti, presenti da qualche giorno in quella piccola località, non era passato inosservato ai carabinieri che effettuavano una perquisizione domiciliare nella camera occupata dai due presso una struttura ricettiva della località balneare. I sospetti si dimostravano fondati.
Infatti, nel corso di tale attività, i militari rinvenivano occultati nelle suppellettili n. 2 sacchetti in nylon contenenti rispettivamente gr. 53 e gr. 12 di marijuana e la somma in contante di €. 2150,00 ritenuta provento illecito, il tutto sottoposto sotto sequestro.
I due, dopo le formalità di rito e su disposizione dell’A.G., sono stati accompagnati in regime degli arresti domiciliari presso la struttura ricettiva che li ospitava.

Rinella (Salina) Tromba marina

Una tromba marina si è sviluppata stamattina in mare di fronte alla frazione di Rinella nell'isola di Salina.
Grazie a Salvatore D' Amico vi proponiamo tre foto dell'evento



Cliccandoci sopra, attraverso i passaggi di Slide, è possibile ingrandire le foto.

Come erano le Eolie ..e gli eoliani (74° puntata) (R)

Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite.
Nelle foto:1) Edicola votiva per San Bartolomeo (Lingua) sec. XIX
2) Edicola votiva dedicata alla Madonna del Terzito (Malfa) sec. XX
3) Edicola votiva a Leni dedicata a San Bartolo (sec. XIX)
4) Banda militare a Sottomonastero (Lipari) 1992
5) Il piroscafo Flora a Stromboli durante una giornata di festa

COMUNE & URBANISTICA di Aldo Natoli

(Aldo Natoli) Il Servizio Urbanistica del Comune continua a navigare in acque torbide. Nonostante le ripetute segnalazioni, ultima quella del Consigliere Comunale Sabatini, e l’incalzare di una crisi del settore sempre più preoccupante, l’Amministrazione Comunale continua a bendarsi gli occhi.
Un cittadino che vuole ristrutturare o costruire una abitazione seguendo le regole dettate dal Regolamento Edilizio Comunale deve attendere tempi biblici. Si parla di un arretrato di circa 1.500 richieste. Naturalmente ci sono le eccezioni che ho segnalato e per le quali ho chiesto spiegazioni, ed alle quali nessuno mi ha ancora dato risposta. Ma ormai nel nostro Comune anche per ottenere delle risposte bisogna essere raccomandati. Chi vuole lavorare deve pertanto affidarsi allo strumento delle asseverazioni (D.I.A. ed Art. 2 L.R. n° 17/94) con tutte le conseguenze che entrambi le procedure comportano, compreso i rischi di compromissione del territorio, che sono stati tutti evidenziati dall’ex Sindaco del Comune, Dott. Michele Giacomantonio, dal Presidente dell’Associazione dei Geometri, Geom. Bartolo Favaloro, dal Consigliere, Geom. Adolfo Sabatini e dal sottoscritto. Ma l’attuale Primo Cittadino, anziché allontanare i pericoli dell’abusivismo ed i rischi che le procedure asseverate comportano, anziché imporre ai tecnici comunali di istruire le citate pratiche entro i 30 giorni assegnati dalla Legge, eseguendo gli accertamenti sui luoghi, ha invece ritenuto di favorire l’uso delle asseverazioni ponendone l’esame, con la modifica della Determina n° 141/09, al primo punto dell’o.d.g. della Commissione Edilizia, anche se su questo tipo di procedura non ha alcuna competenza, tant’è che si limita ad una presa d’atto.
Naturalmente tutto ciò comprime l’esame delle pratiche ordinarie da parte della C.E.C. e costringe i cittadini ed i tecnici ad una lunga attesa. Esiste una Legge dello Stato e della Regione Siciliana che impone agli uffici una risposta entro 30 giorni. Termine esteso a 60 con la Determina n° 22/2001. Ma questa scadenza per quanto riguarda l’istruttoria dei progetti è completamente ignorata. Dovrebbero esistere i “carichi di lavoro”. Ma anche di questo nessuno ne ha contezza. Ma non è tutto. La confusione ha superato ogni limite. Il due maggio sono decadute le norme di salvaguardia del P.R.G., che hanno una durata di tre anni. Orbene, non solo nessuno si è preoccupato di chiedere la loro proroga, oggi divenuta impossibile essendo lo strumento di pianificazione approdato al CRU., ma addirittura i tecnici del Servizio Urbanistica continuano ad opera applicando le norme scadute, rilasciando anche dei Certificati di destinazione Urbanistica, che possono rendere annullabili gli atti pubblici stipulati dai Notai e le valutazioni dell’Agenzia delle Entrate.
Il riferimento ai vincoli di salvaguardia derivanti dall’adozione del P.R.G. viene anche fatto (come se ancora esistenti) nella proposta di deliberazione n° 13/10 che riguarda le “Norme per il sostegno dell’attività edilizia e riqualificazione del patrimonio edilizio”.
Normalmente si dice che un pranzo si conclude con il dolce o la frutta. Credo che siamo già andati oltre!

lunedì 26 luglio 2010

Sempre a proposito delle tariffe dell’acqua applicate nel Comune di Lipari (di Saverio Merlino)

(Saverio Merlino) Ieri, finalmente, ha piovuto e tutti i cittadini del Comune di Lipari (utenze domestiche, condominiali, non residenti, alberghieri e ricettive, commerciale beni durevoli, commerciale beni consumabili, utenze e luoghi di culto, ecc), hanno potuto usufruire anche dell’acqua arrivata dal “cielo”.
Mi auguro che, almeno per tale “acqua”, non si applichino i criteri e il listino tariffario, la tipologia d’attività, il canone e la fascia che il Comune ha utilizzato per l’emissione delle bollette di servizio idrico recapitate ai cittadini in questo mese di luglio.
Ironia a parte (che non fa mai male) nonostante le tante proteste dei cittadini, le tante note inviate, gli interventi sui “blog” e le interrogazioni presentate, non si conoscono ancora le determinazioni che l’Amministrazione Comunale intende adottare per rimediare agli errori che qualcuno ha commesso nell’emettere le bollette in questione.
Auspico, inoltre, che per porre fine a tutte queste incomprensioni, venga convocato, al più presto, un Consiglio Comunale per dare certezze ai cittadini frastornati da questo enigma: fatture giuste….fatture sbagliate….
In ogni modo, continuo a sostenere che le bollette notificate ai cittadini sono illegittime e, in moltissime, il calcolo è sbagliato.
Sono illegittime, a mio avviso, non solo, per come già scritto in precedenza, perché il Comune di Lipari, fin al 31 dicembre 2008, non ha applicato il metodo normalizzato e quindi doveva applicare i criteri stabiliti dal CIPE e confermati dal Ministero dello Sviluppo Economico e gli aumenti dovevano restare entro i limiti delle percentuali stabilite, ossia in linea con l’inflazione programmata (entro il 5% tra la tariffa base del 2003 e fino al 2007 e dal 2008 e dal 2009 entro il limite percentuale massimo dell’1,15%), ma perché manca l’elemento fondamentale: “il contratto” tra l’Ente Gestore Acquedotto e l’utente.
I cittadini al momento dell’allaccio alla rete idrica, prima della regolare fornitura, avevano sottoscritto con l’EAS un regolare contratto che stabiliva, consumo minimo, tariffe, etc.
Oggi, dov’è il contratto che i cittadini hanno sottoscritto con il nuovo Ente Gestore dell’Acquedotto? E’ automatico il passaggio o doveva essere sottoposto un nuovo contratto di fornitura?
Forti dubbi nascono ancora sul metodo del calcolo delle bollette.
Infatti, si può notare che mentre nella tabella 16 Listino Tariffario 2009 le fasce stabile sono 1 fascia > 80 mc; II fascia 80- 160 mc – III fascia 160 – 300 mc; IV fascia oltre 300 mc, poi se si guarda con attenzione la bolletta queste fasce non vengono considerate.
Nella lettura del dettaglio dei consumi per fasce (almeno in tutte quelle che ho avuto modo di leggere, e sono tante), i criteri non vengono rispettati ma calcolati così:
1 Fascia da 1 mc a 76 mc ( perché non sino ad 80mc?)
2 Fascia da 77 mc a 152 mc (perché non da 81 e sino a 160?)
3 fascia da 153 mc a 284 mc (perché non da 161 sino a 300?)
4 fascia da 285 mc a 999999 mc) (perché non da 301 sino a 99999?).
Noto ancora, non più con sorpresa ormai, che, inoltre, sono stati ignorati nella fatturazione i benefici previsti nella Tabella 16 allegata al Regolamento idrico riservati agli indigenti (riduzione del 30%), agli handicappati (riduzione del 30%), riduzione ultrasessantaciquenni (20%) e riduzione ISEE più di 4 componenti familiari (20%).
Forse anche per queste motivazioni e per accertarne i diritti, comprese le tipologie d’attività, era fondamentale la sottoscrizione di un contratto di servizio!
Senza parlare poi dell’addebito del canone fisso del 2010 (!), della mancata fatturazione ogni 3 mesi (art. 31 del regolamento idrico) che ha quindi determinato un’unica fatturazione con consequenziale richiesta di pagamento in unica soluzione anziché in 4 rate, una per trimestre, com’è lecito.
Ritengo, quindi, che se gli uffici non sono stati in grado di rispettare il regolamento idrico circa i tempi della bollettazione, non può chiedersi al cittadino di pagare in unica soluzione, pur avendo un diritto di rateizzazione che, ironia della sorte, oggi deve andare a richiederlo, magari per “cortesia”.
Aspetto fiducioso.
Saverio Merlino

"Sapore alle vivande con l'erbetta attaccata ai sassi". Il dott. Iacoliono scrive a Lino Natoli

Caro Lino,
che nei periodi tristi in cui la fame stringeva quotidianamente lo stomaco della stragrande maggioranza della gente, sino agli anni cinquanta ,per intenderci, era uso e necessita' dare sapore alla vivanda, non col pesce, ma con l'erbetta attaccata ai sassi appena affioranti e' risaputo da chi ha qualche anno più di te.
Tanti anziani me lo hanno spesso raccontato e TURI ALIVU mi diceva di come fosse difficile per tanti comprare il pesce che spesso restava invenduto nelle ceste dei pescatori.
Solo i più' facoltosi potevano permettersi l'acquisto del pesce; chi poteva lo barattava con i prodotti della terra, mentre molti erano costretti a rosicchiare le pietre affioranti dal mare.....
Gianni Iacolino

"Cucina eoliana con i ....sassi. Sarà ma non ci credo!" (di Lino Natoli)

(Lino Natoli) Ci sono occasioni in cui sfogliando un giornale si apprendono cose che ti lasciano inerme di fronte la tua stessa ignoranza. Domenica scorsa, per esempio, leggendo La Repubblica, ho apprezzato due intere pagine del quotidiano nazionale dedicate alla cucina eoliana. Molta pubblicità più che contenuti, ma di questi tempi autentico dono del cielo.
A pagine 37 è stato riproposto un brano del libro di Roberto Alajmo “L’arte di annacarsi. Un viaggio in Sicilia”, ho potuto così scoprire una cosa per me impensabile, ovvero che a Salina il piatto ricorrente era il brodo di sasso. Secondo l’autore, infatti, “si faceva bollire un grosso ciotolo marino, fin quando non rilasciava i suoi umori più reconditi regalando una zuppa di pesce talmente povera da prevedere del pesce solo una memoria minerale”. La prima immagine che mi è venuta in mente è stata quella di Charlot che ne “La febbre dell’oro” fa il brodo con il suo scarpone. Tutto molto romantico, molto suggestivo, persino esotico.
Confesso la mia ignoranza: non lo sapevo. Non solo, non lo sospettavo, non l’avrei mai immaginato, non ci avrei mai creduto. Di più, nonostante l’autorevolezza dell’autore, non ci credo. Non posso crederci. Perché, benché in queste isole si siano a lungo provate fame e miseria, una cosa nel passato non è mai mancata, la possibilità di affacciarsi su uno scoglio per prendere due altrettanto miserabili pesci. Due teste di pesce da cui ricavare un brodo meno patetico, meno poetico del brodo di sasso, ma più volgarmente saporito. Magari ai salinari sarà mancata la cipolla, lo scalogno, l’olio, i capperi (sic!). Ma per quale motivo dovevano privarsi di ciò che era ampiamente disponibile per surrogarlo con un sasso rimane per me un mistero.
Tuttavia, siccome non posso provare il contrario, e siccome nonostante la mia incredulità, si dimostrerà che la storia è vera, che a Salina facevano il brodo con i sassi del bagnasciuga, mi riprometto di provare la ricetta a costo di dover tenermi anche questo sullo stomaco.

Collegamenti marittimi. Bisogna dare a Cesare (in questo caso la Siremar) quel che è di Cesare

"Nella giornata di ieri i collegamenti sono stati regolari anche con la frazione di Ginostra. Al comando degli esperti ed audaci eoliani Franco Carrà (Eschilo) e Lorenzo Russo (Calipso), gli aliscafi della compagnia Siremar - unico vettore che nel periodo estivo garantisce i collegamenti da e per Ginostra - nonostante una forte risacca di ponente, hanno difatti fatto regolarmente scalo nel piccolo pontile realizzato dalla Protezione Civile nel 2005.
Già il pontile..!! forse molti, anzi troppi ( e certo non mi riferisco a quel gruppo di nostalgici che invocano il “ripristino del rollo” perché… loro viaggiano in elicottero…), hanno dimenticato il dramma, la schiavitù del continuo isolamento prima della realizzazione della vitale opera: seppur in piena estate saremmo rimasti tagliati fuori dal mondo!
W il pontile, eterna gratitudine al dott. Guido Bertolaso che lo ha realizzato, e … grazie Siremar sempre e comunque!"

Partiamo da questa nota inviataci dal ginostrese Riccardo Lo Schiavo per evidenziare come ieri, nonostante il mare non fosse proprio nelle condizioni di navigabilità migliori, tutto l'arcipelago (isole minori comprese) è stato regolarmente collegato grazie alla Siremar che ha anche raggiunto, oltre a Panarea, Stromboli e Ginostra, anche le remote Alicudi e Filicudi.
Diversa invece la giornata dell'Ustica Lines che ha "saltato" diverse corse sia sulla tratta Milazzo-Lipari e viceversa, sulle isole minori, sulla rotta di Palermo, così come su quella di Messina e Reggio Calabria.
Al di là della nota del dottor Lo Schiavo, che giustamente è riconoscente alla Siremar, nessuna "incensazione" o "sublimazione" da parte nostra verso la società di Stato.
Solo il giusto riconoscimento per la mobilità che ieri ha garantito. Riconoscimento dovuto nella stessa misura in cui questo giornale on line non esita ad evidenziare i disservizi quando si presentano.