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lunedì 26 luglio 2010

"Sapore alle vivande con l'erbetta attaccata ai sassi". Il dott. Iacoliono scrive a Lino Natoli

Caro Lino,
che nei periodi tristi in cui la fame stringeva quotidianamente lo stomaco della stragrande maggioranza della gente, sino agli anni cinquanta ,per intenderci, era uso e necessita' dare sapore alla vivanda, non col pesce, ma con l'erbetta attaccata ai sassi appena affioranti e' risaputo da chi ha qualche anno più di te.
Tanti anziani me lo hanno spesso raccontato e TURI ALIVU mi diceva di come fosse difficile per tanti comprare il pesce che spesso restava invenduto nelle ceste dei pescatori.
Solo i più' facoltosi potevano permettersi l'acquisto del pesce; chi poteva lo barattava con i prodotti della terra, mentre molti erano costretti a rosicchiare le pietre affioranti dal mare.....
Gianni Iacolino