Addio traghetti di Stato. Il passaggio di Tirrenia e Siremar ai privati di Mediterranea Holding di Navigazione segna una delle ultime tappe sulla strada delle privatizzazioni nella galassia delle ex partecipazioni statali, imboccata nei primi anni '90, con l'uscita di scena dell'azionista pubblico anche dal comparto marittimo. Tirrenia, fino a oggi, è stata una società controllata al 100% da Fintecna, a sua volta interamente posseduta dal ministero dell'Economia. La società ha rivestito un ruolo di primo piano nell'armamento nazionale e nel Mediterraneo, fin dagli anni '30.
Tirrenia era nata, nel 1936, dalla integrazione delle flotte della Compagnia Italiana Transatlantica e della Società Florio e, poi, dalla Compagnia Sarda di Navigazione e della Società Adriatica. Dopo la seconda guerra mondiale, il rapido accrescimento del reddito medio pro-capite italiano, la motorizzazione del Paese e il conseguente, crescente flusso turistico hanno consentito il consolidamento diTirrenia. Gli anni '52-'63 vedevano, infatti, l'entrata in servizio di nuove unità, alcune delle quali primeggiavano per stazza, velocità e capacità passeggeri, ma anche per l'introduzione di una nuova gamma di sistemazioni, dalle cabine delle due classi alle comode poltrone reclinabili. Nel 1966 alcune unità impiegate sui collegamenti con la Sardegna erano sostituite con navi che rispondevano a criteri al di fuori delle tradizionali architetture navali: i traghetti. Alla fine degli anni '60, i passeggeri superavano i due milioni, le auto al seguito toccavano quota 200.000 e le merci trasportate totalizzavano mezzo milione di tonnellate. La rispondenza dei traghetti alla domanda del mercato era tale che nel '70-'71 erano introdotte in flotta sei nuove unità di quel tipo.
Nel corso degli anni '80 , Tirrenia ha avviato un processo di ammodernamento e razionalizzazione della propria flotta, proseguito poi negli anni 90. Sono state costituite le società regionali per il collegamento della regioni Toscana, Campania, Lazio e Sicilia e Sardegna con le rispettive isole minori: Toremar, Caremar, Siremar e Saremar. Nel 2009, nell'ambito dell'avvio del processo di privatizzazione, Toremar, Caremar e Saremar sono passate a titolo gratuito alle rispettive Regioni. Oggi, Tirrenia e Siremar, con una flotta di 44 navi, garantiscono i collegamenti tra l'Italia continentale e le isole maggiori e tra la Sicilia e le sue isole minori, durante l'intero arco dell'anno. Sul Tirreno, è impiegata una flotta composta in gran parte dai nuovi supertraghetti veloci da 30 nodi. La flotta della Divisione Adriatica di Tirrenia effettua i collegamenti con l'Albania e con le isole Tremiti. Tirrenia gestisce anche un consistente numero di unità tutto-merci