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giovedì 29 luglio 2010

Il 30 luglio, alle 19, al Centro Studi, presentazione del libro “Terremoto calabro-messinese 1908/2008”. Presenti gli autori Piccione e Valensise.

Oltre cento anni da un terremoto come quello che, nel 1908, ha segnato in modo profondo la vita delle città di Messina e Reggio, offrono una preziosa occasione per riflettere su uno degli eventi più catastrofi che ha colpito l’Europa in epoca moderna. Come sempre succede nel caso dei grandi terremoti, il fenomeno sismico oltrepassa la sua natura fisica per divenire, da subito, fenomeno sociale, culturale, amministrativo. Rappresenta un evento di grande impatto storico le cui cicatrici, morali e materiali, permangono nel territorio per vari decenni.
Da qui è nata l’idea di raccontare questa grande tragedia, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con il prezioso contributo degli storici archivi di Alinari ha scelto la fotografia, strumento di grande impatto, per non perdere la memoria di quei tragici giorni.
Un lavoro di ricerca minuzioso che è stato raccolto in un volume che in oltre 100 scatti descrive la tragedia, i segni della potenza della natura, i soccorsi e la volontà di tornare ad una vita il più possibile normale.
I due ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ripercorrendo quel drammatico periodo, offrono lo spunto ad una riflessione sull’importanza del recupero della memoria finalizzato ad una duplice crescita, da un lato quello della conoscenza scientifica dei terremoti e, dall’altro, quello di diffondere la cultura della prevenzione.
Per molti, ancora oggi, lo Stretto di Messina rappresenta un “luogo della memoria”. Quando si guarda a questo paesaggio straordinario o si attraversa, in nave, il breve tratto di mare, è spesso istintivo pensare al terremoto del 1908, ed alle poderose forze sotterranee che lo hanno scatenato. Forze non nascoste però agli occhi dei geologi, abituati a “vedere” nel territorio le impronte lasciate dai processi tettonici a grande scala che modellano il paesaggio delle due sponde e che la geofisica, sempre più evoluta, ci consente di seguire passo passo.
Non si può dimenticare quello che avvenne a poche ore dall’alba del 28 dicembre, nel clima spensierato delle festività più attese dell’anno. Il terremoto non solo atterra case e strazia famiglie, va anche ad infrangere il sogno di una società in piena Belle Époque, che guardava al futuro con fiducia e ottimismo, presa com’era dagli effetti benefici del progresso tecnologico, del boom industriale, del commercio. Da quel giorno Messina e Reggio non furono più le stesse.
Le immagini selezionate e raccolte nel volume, esprimono con forza gli effetti devastanti provocati da un terremoto di elevata magnitudo nella società moderna. Messina distrutta, così come Reggio, un monito che le immagini del libro aiutano a non dimenticare.
NOTE SUGLI AUTORI
Caterina Piccione, di Lipari, tecnologa dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, approfondisce la passione per i vulcani delle “sue” Eolie laureandosi a Messina in Scienze naturali con indirizzo vulcanologico. Dal 2000 i vulcani diventano anche il suo lavoro, entra nell’INGV e arricchisce il suo percorso professionale verso la divulgazione scientifica. E’ fra gli autori del volume “Terre di Fuoco” – Alinari 2005 – che racconta la storia dei “suoi” vulcani siciliani.
Gianluca Valensise, dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha dedicato gli ultimi 25 anni della sua vita allo studio ed alla conoscenza dei terremoti. In ambito internazionale, porta la sua vasta esperienza nelle maggiori università statunitensi, in particolare in quelle californiane. Le sue origini reggine lo portano ad approfondire il tragico terremoto di oltre cento anni fa che distrusse le due città dello stretto. Autore di decine di studi sulla sismologia, è ai vertici dell’INGV.
Nel corso della serata verrano proiettate alcune immagini e, come consueto negli appuntamenti dei pomeriggi culturali, seguirà una degustazione di prodotti tipici eoliani.
Lipari 29 Luglio 2010
Ufficio stampa Centro Studi Eolie