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venerdì 29 maggio 2015

Le aree artigianali e le iniziative singole "mal consigliate". Ci scrive Fulvio Pellegrino

Carissimo direttore, 
da quando ho assunto la carica ho sempre avuto un solo obiettivo, ovvero quello di istituire delle aree artigianali che consentissero alla categoria di lavorare con decoro e nella legalità. Non riesco, personalmente ad essere rammaricato nel vedere un giovane artigiano compiangersi per non aver potuto realizzare - illegalmente - un capannone in una zona sottoposta a vincolo.Questo mentre decine di artigiani finanziano il consorzio da me diretto e attendono da decenni la realizzazione di un'area a loro dedicata. 
Questo artigiano - forse mal consigliato da politicanti della parola ondivaga - di bypassare la normale prassi e ha scelto di acquistare un fondo già oggetto di assegnazione con lotti e consorziati, ove era stato già avviato un procedimento di progettazione. Lo stesso successivamente attraverso una serie di progetti non conformi alle norme, ha tentato di realizzare un capannone che è stato bloccato dall'intervento delle forze dell'ordine.
L'iter seguito da questo giovane artigiano ricalcava una pratica in uso negli anni trascorsi (vedi torrente Valle) ove era stato permesso l'impianto di manufatti che rappresentano a tutt'oggi dei veri detrattori ambientali. Ritengo che questo artigiano, facendo tesoro della sua giovane esperienza, debba intraprendere un cammino diverso da quello fin qui perseguito e se ritiene far parte del consorzio (pagando le dovute quote), verrà messo al corrente sull'iter delle progettazioni delle aree artigianali e troverà in me un sincero amico e consigliere per la realizzazione del comune progetto.
Per quanto riguarda la segnalata sanatoria del mio capannone (non chiara secondo questo artigiano) è giusto che si tratta di oblazione integrativa che il Comune ha inteso rigettare e contro il quale provvedimento è stato avviato un ricorso secondo legge.
E' noto che sono innumerevoli gli illeciti avversati da ricorsi e/o da art.13 giacenti all'ufficio urbanistico del Comune in attesa di definizioni. Gli artigiani liparesi lottano da 20 anni per l'affermazione di un loro diritto e non sarà l'insufficiente senso civico di alcuni elementi che usano la "mala politica" come promozione personale, a minare la volontà di realizzazione cercando di vanificare anni di lavoro proteso alla finalizzazione dell'agognato progetto da parte del consorzio da me rappresentato. Il consorzio vive di vita propria e non retrocede dal cammino intrapreso....
Ogni impedimento verrà combattuto con forza... ogni energia profusa con abnegazione e siamo certi che con l'ausilio delle attuali forze di maggioranza - se questa maggioranza vorrà - l'area artigianale diventerà realtà. 
Fulvio Pellegrino (Presidente del consorzio artigiani)

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