Analizzare l'attività eruttiva dello Stromboli attraverso video ad alta velocità e immagini con telecamere infrarosse, registrare il suo 'lieve respiro' con una rete di microfoni e sismografi, ricostruire la morfologia dell'area sommitale grazie all'aiuto di un drone. Obiettivo ottenere una visione il più possibile completa e aggiornata delle diverse manifestazioni del vulcano delle Isole Eolie.
E' l'esperimento internazionale coordinato dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), in corso alle Eolie. "L'obiettivo dello studio - spiega Piergiorgio Scarlato, primo ricercatore dell'Ingv di Roma - è migliorare la comprensione dei processi associati all'attività esplosiva del vulcano". Per questo sono stati installati sulla sommità dello Stromboli strumenti di ultima generazione, come quattro telecamere termiche e due ad alta velocità per l'acquisizione sincrona di sequenze di video-riprese nel visibile e nell'infrarosso degli eventi esplosivi e una rete di 18 microfoni e stazioni sismoacustiche.
"Questa tecnologia - osserva Luigi Lodato, della sezione di Catania dell'Ingv - permette di osservare l'evoluzione in superficie dei fenomeni vulcanici legati alla sovrappressione nella camera magmatica e alla risalita del magma nei condotti, processi fondamentali che precedono un'eruzione''. La telecamera termica consente di rilevare variazioni morfologiche nell'area del cratere, di fare una mappa in tempo reale della distribuzione dei prodotti eruttati, di avere indicazioni sulla profondità della colonna magmatica nei condotti vulcanici e, infine, di registrare in continuo la frequenza e l'altezza delle esplosioni. Nel periodo di osservazione, lo Stromboli ha mostrato attività esplosiva con intensità mediamente energetica, attraverso le diverse bocche distribuite nei tre crateri: quello di Nord-Est, quello Centrale e quello di Sud-Ovest.
"Bocche attive contemporaneamente, ognuna delle quali caratterizzata da uno stile esplosivo prevalente, sono comuno per questo vulcano'', osserva Daniele Andronico, dell'Ingv di Catania. ''L'analisi dei diversi dati acquisiti sull'attività esplosiva - conclude - servirà a valutare la relazione esistente tra le differenti aree crateriche".
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venerdì 6 giugno 2014
Si è concluso "Made in Lipari". Il bilancio e i biglietti vincenti del sorteggio
Al termine della II°
Edizione della Mostra Mercato delle Isole Eolie “MADE IN LIPARI” la Proloco Isole Eolie Lipari vuole ancora una
volta ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita della
manifestazione che si è per il secondo anno consecutivo rivelata essere
importante non solo per i turisti e vacanzieri, ma anche per tutta la
popolazione eoliana che ha avuto la possibilità di conoscere le diverse realtà
artigianali presenti nel nostro magnifico territorio.
Sono stati due giorni
ricchi di eventi ed occasioni per conoscere, conoscersi e socializzare:
iniziamo quindi col ringraziare la FSC Group Service che da quattro anni ha reso
di nuovo fruibile e “vivo” l’antico stabilimento termale alle Terme di San
Calogero con tutti i suoi ricordi nascosti che si porta dietro, oltre che per
il lodevole lavoro di raccolta di materiali presenti all’interno del “Museo
della Memoria” inerenti la storia delle Terme stesse nonché della pomice di
Lipari che si è avuto modo di apprezzare anche in questi due giorni; GRAZIE a Cinzia Russo, Moira Casella e
Katia Cortese che si sono occupate dei più piccini organizzando il laboratorio artistico-creativo-manipolativo
“Bimbi si pARTE” e al “Teatro dello specchio” che a seguire li ha incantati con
la favola di “Pinnocchio - La bugia della vita”; GRAZIE a tutti i gruppi e Dj che hanno allietato questi due
pomeriggi, dalla Compagnia teatrale Piccolo Borgo Antico al Gruppo folckloristico
dei Cantori Popolari delle Isole Eolie, ai dj Diego e Luca, ai Gruppi musicali
“Retrogusto” e “The other think” oltre che, naturalmente, alla GMM Service ed a
Mimmo Mollica senza il quale non avremmo potuto godere della presenza di questi
artisti.
Infine, ma non
sicuramente per ordine di importanza, GRAZIE
a tutti gli artisti, le ditte ed artigiani che hanno creduto a questo II°
appuntamento di Made in Lipari: agli artisti Enzo Gruosso, Franca Scappin,
Alessio Pellegrino, Sergi Giuseppe, Maria Laura Banalotti, Renata Conti,
Marcella Di Benedetto, Loredana Salzano, Tiziana Aiello, Marina Lo Surdo,
Cristina Daidone, Fortunato Chiesini, Rosanna Beninati, Maria Pia Morabito; al
“Capo Tribù” degli artigiani Angelo Cesario con
la sua arte dell’incesto, a Salvatore Natoli (e soprattutto ai suoi forni!), a
Massimo Lentsch della Tenuta Castellaro, alla Pasticceria Subba, alla Bottega
della sarta, alla Eolie’rr, a Cincotta Giovanni e Cincotta Roberto, alla ditta
Favaloro Giovanni e alla sua forgia, a Gesuele Giampino della Green Garden, a
Fonti Gaetano della falegnameria L’Artigiana, a Tunilla, ad Ella Parisi, a
Carlo Merlino, ad Andreana Stramandino, a Gugliotta Claudia, a Casamento Rosaria,
a Fabiola Mollica e Carla Veneziano, a Beninati Daniele, a Mandarano Angela,
Favorito Gisella ed alla macelleria Il vitello d'oro di Bartolo Mandarano.
GRAZIE a tutti i ragazzi
della Pro Loco Isole Eolie Lipari, soprattutto per questa edizione Bartolomeo
Favaloro e Milena Mollica e a tutti i volontari che si sono uniti ed hanno
lavorato con noi in particolare Giuseppina Russo e Nino Allegrino, Nunziella
Indelicato, Annalisa Cincotta, Martina Bobbio, Elio Zanca, Bartolo
Sciacchitano, Massimiliano Bertano, Gabriella Reitano, Alessandra e Giovanni Lo
Ricco, Eliana e Cristina Mollica, Fabrizio Giuffrè e Bartolo Profilio, Gabriele
Furnari Falanga, Gabriele Famularo e Gesuele Giampino.
Chiediamo
venia se dimentichiamo qualcuno, ma siete stati tutti davvero importanti!
GRAZIE infine a tutte le numerose persone
che sono venute a trovarci in questi due giorni per una parte dei quali
alleghiamo la lista dei vincitori dei premi messi in palio dai partecipanti
ricordando che: “OGNI ACQUA … LEVA A SITI!”
Concludendo con grande gioia possiamo
ritenere che “MADE IN LIPARI” si è
rivelata, per il secondo anno consecutivo, un’iniziativa molto apprezzata sia
dagli eoliani che dai turisti presenti dunque alla prossima, perché è
importante credere nelle grandi risorse del nostro magnifico territorio e
valorizzarle!
Pro Loco Isole Eolie Lipari
N.B. Per ritirare i premi contattare
Milena Mollica 3396884161entro 10 giorni a partire dall’estrazione.
LISTA PREMI VINTI IN
DATA 02 GIUGNO 2014 ALLA II° EDIZIONE DI “MADE IN LIPARI”
1. Quadro
Cristina Daidone ->
ANTONIO CASILLI N°29 Z COLORE BLU
2. Quadro
Tiziana Aiello ->
MARRARO N°42 Z COLORE BLU
3. Loredana
Salzano -> ANTONIO PARDO N°42 R COLORE ARANCIO
4. Quadro
Fortunato Chiesini ->
GIANLUCA VENEROSO N°66 G COLORE BIANCO
5. Pacco
Bellezza creme viso Eolien’rr -> GABRIELE FURNARI
FALANGA N°50 R COLORE ARANCIO
6. Quadro
Renata Conti ->
GRILLO FRANCESCO N°26 Z COLORE BLU
7. Quadro
Franca Scappin ->
FAMIGLIETTI
N°68 F COLORE BIANCO
8. Porta
vino in ferro ( Ditta Favaloro ) -> AMELIA CARNEVALE N°75
F COLORE BIANCO
9. Pesce
da legno di mare di Rosanna Beninati -> MIMMO MOLLICA N°42
COLORE ARANCIO
10. Saponi
fragranze delle Isole Eolien’rr -> SALVATORE RIJTANO
N°59 F COLORE BIANCO
11. Pacco
Bellezza crema corpo Eolien’rr -> MOIRA CASELLA N°86 F
COLORE BIANCO
12. Cofanetto
saponi delle isole Eolien’rr -> FERLAZZO N°21 F
COLORE BIANCO
13. Pacco
Eolien’rr -> NOBLE N°34 F COLORE BIANCO
14. Pacco
Eolien’rr -> GIUSEPPINA
FALANGA N°15 COLORE ARANCIO
15. Pacco
Eolien’rr -> VALERIA BRUSCHI N° 12 Y COLORE VERDE
16. Tronco
della Felicità di Gesuele Giampino -> ADELE N°79 F COLORE
BIANCO
17. Pacco
Dolci Subba ->
GABRIELLA REITANO N°36 G COLORE BIANCO
18. Cesta
di carta riciclata di Ella Parisi -> NOEMI MARTURANO N° 69
Y COLORE VERDE
19. La
bottega della sarta ->
ANNAGRAZIA N°18 G COLORE BIANCO
20. Borsa
Tunilla -> GUARINO N° 83 G COLORE BIANCO
21. Bicchierini
Piccole Grandi Idee ->
MARTA FAVATA N°99 Z COLORE BLU
22. Ossidiana
artistica di Carlo Merlino -> MARTINA
SALTALAMACCHIA N°78 R COLORE ARANCIO
23. Cestino
di Casamento Rosaria ->
EMANUELE N°90 F COLORE BIANCO
24. Porta
cellulare e orecchini Stramandino -> TRE DELFINI N°38 G
COLORE BIANCO
25. Tazza
di stoffa di Fabiola Mollica -> CINCOTTA SABRINA N°70
F COLORE BIANCO
26. Borsa
Tunilla -> GIUSEPPINA LAURICELLA N°85 Y COLORE ROSSO
27. Foto
Rose di Lipari di Laura ->
FERLAZZO N°20 F COLORE BIANCO
28. Percorso
Eolien’rr -> CARMELO ALESSI N°46 R COLORE ARANCIO
29. Percorso
Eolien’rr -> REITANO FELICE N°99 G COLORE BIANCO
30. Percorso
Eolien’rr -> ARTALE TIZIANA N°19 R COLORE ARANCIO
31. Percorso
Eolien’rr -> CARLA N° 7 G COLORE BIANCO
32. Libro
Stombolibri ->
CIPICCHIA N°30 F COLORE BIANCO
33. Portafoto
Piccole Grandi Idee ->
REITANO GIUSEPPE N°43 G COLORE BIANCO
34. MEMO
di Carla Veneziano ->
DOTT.
MARI N°17 R COLORE ROSSO
35. Composizione
di Casamento Rosaria ->
CINCOTTA N°60 R COLORE ARANCIO
36. Centrino
di Mandarano Angela ->
ZINGALES RITA N°67 R COLORE ARANCIO
37. Pietra
dipinta di Favorito Gisella -> CETTINA FORESTIERI
N°84 Z COLORE BLU
giovedì 5 giugno 2014
Gli auguri ai festeggiati di oggi
Eolienews augura Buon Compleanno a Cinzia Peluso, Tiziana De Luca e a Giusy Casale.
A Cinzia vanno anche i più affettuosi auguri da Silvia, Christian e dal nostro direttore Salvatore Sarpi
A Cinzia vanno anche i più affettuosi auguri da Silvia, Christian e dal nostro direttore Salvatore Sarpi
Senso unico estivo sulla Marina Garibaldi di Canneto. Contrari il 67,6% dei lettori che hanno partecipato al nostro sondaggio
Stromboli. Lanza: "Intervenire sul pontile lato Nord di Scari per poterlo riaprire all'approdo degli aliscafi". La richiesta dopo gli accertamenti subacquei di un tecnico
Al Sig. Comandante Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari Ten. C. Bonaccorso
Al Sindaco del Comune di Lipari Rag. M. Giorgianni
Oggetto: Isola di Stromboli. Porto di Scari.
Premesso che il pontile lato nord, nel molo di Scari, sull'isola di Stromboli risulta essere interdetto da diversi anni agli ormeggi dei mezzi di Linea per le insufficienti condizioni di sicurezza dovuti al basso fondale;
Preso atto che in data 26/05/2014 sul molo lato nord, il Sig. Stefano Maggioni, Operatore Tecnico Subacqueo iscritto nel registro dei Sommozzatori in servizio locale del Circondario Marittimo di Pozzuoli nel Comune di Napoli, ha effettuato gli accertamenti e i rilievi alle batimetriche adiacenti al pontile, al fine di verificare la tipologia e batimetria del fondale al fine di poter nuovamente fruire di questa parte di pontile;
Verificato che il Tecnico Subacqueo Maggioni ha effettuato una video ispezione nello specchio acqueo antistante il lato Nord del pontile di approdo delle imbarcazioni e attraverso l'utilizzo di un profondimetro digitale ha registrato una serie di dati, così come si evince dalla relazione che ad ogni buon fine si allega in copia, che garantiscono sufficienti condizioni di sicurezza per gli ormeggi dei mezzi di linea;
Pertanto si chiede di prendere con urgenza, visione di quanto sopra indicato, di mettere in sicurezza il grigliato e la ringhierina in acciaio dissaldata e valutare quindi la possibilità di riaprire il lato Nord del molo di Scari.
In attesa di una cortese risposta porgo distinti saluti
Il presidente della Circoscrizione
Carlo Lanza
Al Sindaco del Comune di Lipari Rag. M. Giorgianni
Oggetto: Isola di Stromboli. Porto di Scari.
Premesso che il pontile lato nord, nel molo di Scari, sull'isola di Stromboli risulta essere interdetto da diversi anni agli ormeggi dei mezzi di Linea per le insufficienti condizioni di sicurezza dovuti al basso fondale;
Preso atto che in data 26/05/2014 sul molo lato nord, il Sig. Stefano Maggioni, Operatore Tecnico Subacqueo iscritto nel registro dei Sommozzatori in servizio locale del Circondario Marittimo di Pozzuoli nel Comune di Napoli, ha effettuato gli accertamenti e i rilievi alle batimetriche adiacenti al pontile, al fine di verificare la tipologia e batimetria del fondale al fine di poter nuovamente fruire di questa parte di pontile;
Verificato che il Tecnico Subacqueo Maggioni ha effettuato una video ispezione nello specchio acqueo antistante il lato Nord del pontile di approdo delle imbarcazioni e attraverso l'utilizzo di un profondimetro digitale ha registrato una serie di dati, così come si evince dalla relazione che ad ogni buon fine si allega in copia, che garantiscono sufficienti condizioni di sicurezza per gli ormeggi dei mezzi di linea;
Pertanto si chiede di prendere con urgenza, visione di quanto sopra indicato, di mettere in sicurezza il grigliato e la ringhierina in acciaio dissaldata e valutare quindi la possibilità di riaprire il lato Nord del molo di Scari.
In attesa di una cortese risposta porgo distinti saluti
Il presidente della Circoscrizione
Carlo Lanza
Pallavolo. L'eoliana Serena Saltalamacchia torna a vestire la maglia del Millenium Brescia
Non ha bisogno di presentazioni la vulcanica giocatrice eoliana, approdata anni fa al Millenium, e che guidò la seconda linea nella stagione che culminò con la promozione dalla B2 alla B1. Serena troverà alcune giocatrici che militavano con lei proprio nella squadra cittadina, ma anche qualche novità.
«Quello di Serena è un ritorno più che gradito – commenta il General Manager Emanuele Catania – dopo un anno “sabbatico” (l’atleta ha giocato per qualche mese come schiacciatrice a Manerba in C), ma lei è già molto motivata e ha tanta voglia di mettersi in gioco. Personalmente sono sicuro che la sua grande grinta, che la fece entrare nel cuore di molti tifosi, possa essere un valore aggiunto per la nostra retroguardia».
«Sono estremamente contenta di essere tornata al Millenium ed iniziare così il mio quarto anno qui - confessa Saltalamacchia – per riprendere un progetto interrotto un anno fa. Questo anno di “pausa” ha fatto si che potessi lavorare su me stessa e trovare così il giusto equilibrio. In questi mesi che mi separano dall’inizio del campionato mi allenerò duramente per ritornare al massimo delle mie capacità. Sono sicura che grazie agli sforzi della Società e all’aiuto del coach Nibbio, io e le mie compagne faremo davvero un buon campionato.»
«Quello di Serena è un ritorno più che gradito – commenta il General Manager Emanuele Catania – dopo un anno “sabbatico” (l’atleta ha giocato per qualche mese come schiacciatrice a Manerba in C), ma lei è già molto motivata e ha tanta voglia di mettersi in gioco. Personalmente sono sicuro che la sua grande grinta, che la fece entrare nel cuore di molti tifosi, possa essere un valore aggiunto per la nostra retroguardia».
«Sono estremamente contenta di essere tornata al Millenium ed iniziare così il mio quarto anno qui - confessa Saltalamacchia – per riprendere un progetto interrotto un anno fa. Questo anno di “pausa” ha fatto si che potessi lavorare su me stessa e trovare così il giusto equilibrio. In questi mesi che mi separano dall’inizio del campionato mi allenerò duramente per ritornare al massimo delle mie capacità. Sono sicura che grazie agli sforzi della Società e all’aiuto del coach Nibbio, io e le mie compagne faremo davvero un buon campionato.»
Vico Barone non solo degrado ma anche seri rischi per la pubblica incolumità
In Vico Barone (via Comm. Zagami) non regna solo il solito degrado.
Vi sono anche tutta una serie di situazioni a rischio per la pubblica incolumità.
A distanza di qualche mese dall'esecuzione di lavori vi è una porzione di strada (vedi foto a sx) delimitata con la classica rete e non asfaltata.
Il punto è particolarmente a rischio sia per pedoni che automobilisti, specie in questo momento.
Per via dei lavori in corso all'ex stazione Esso quasi tutti gli automobilisti, per evitare il giro largo per ritornare verso il centro dell'isola, "tagliano" immettendosi sulla via Barone da Marina Lunga. E vista la ristrettezza della strada nel punto in cui c'è il transennamento si rischia a più riprese l'incidente.
Altra area particolarmente pericolosa è sulla parte terminale della via Barone. Per intenderci nella parte della strada sottostante i campi di calcio e tennis.
Qui due voragini (vedi foto a dx), distanti pochissimo una dall'altra, costituiscono un vero e proprio pericolo.
I cittadini che ci hanno segnalato tali situazioni chiedono un intervento immediato, possibilmente prima che accada qualcosa di grave
Vi sono anche tutta una serie di situazioni a rischio per la pubblica incolumità.
A distanza di qualche mese dall'esecuzione di lavori vi è una porzione di strada (vedi foto a sx) delimitata con la classica rete e non asfaltata.
Il punto è particolarmente a rischio sia per pedoni che automobilisti, specie in questo momento.
Per via dei lavori in corso all'ex stazione Esso quasi tutti gli automobilisti, per evitare il giro largo per ritornare verso il centro dell'isola, "tagliano" immettendosi sulla via Barone da Marina Lunga. E vista la ristrettezza della strada nel punto in cui c'è il transennamento si rischia a più riprese l'incidente.
Altra area particolarmente pericolosa è sulla parte terminale della via Barone. Per intenderci nella parte della strada sottostante i campi di calcio e tennis.
Qui due voragini (vedi foto a dx), distanti pochissimo una dall'altra, costituiscono un vero e proprio pericolo.
I cittadini che ci hanno segnalato tali situazioni chiedono un intervento immediato, possibilmente prima che accada qualcosa di grave
Donna tratta in arresto dai carabinieri a Lipari. Trovata fuori dal proprio domicilio in orario non consentito
Una donna di Lipari, Dora Ortado, per la quale il giudice aveva stabilito l''obbligo di rientro nella sua abitazione in un determinato orario, è stata tratta in arresto dai carabinieri della locale stazione.
La donna, infatti, è stata "beccata" dai carabinieri mentresi trovava al di fuori del proprio domicilio in un orario in cui, secondo quanto stabilito dal giudice, doveva essere già a casa.
La donna stamattina è stata trasferita con la motovedetta "Monteleone" dell'Arma a Milazzo. Da dove, poi, è stata trasferita presso il tribunale di Barcellona per essere processata.
Il giudice ha ridisposto la precedente misura cautelare con orario più restrittivo
La donna, infatti, è stata "beccata" dai carabinieri mentresi trovava al di fuori del proprio domicilio in un orario in cui, secondo quanto stabilito dal giudice, doveva essere già a casa.
La donna stamattina è stata trasferita con la motovedetta "Monteleone" dell'Arma a Milazzo. Da dove, poi, è stata trasferita presso il tribunale di Barcellona per essere processata.
Il giudice ha ridisposto la precedente misura cautelare con orario più restrittivo
In ricordo di Emilio Ziino (di Caterina Conti)
Gent.le direttore, Le chiedo gentilmente di pubblicare queste parole per la scomparsa del caro Emilio.
" Carissimo Emilio (scusa se arrivo in ritardo ma la tua scomparsa , per tutti i vecchi vulcanari, non può passare sotto silenzio),
carissima Sig.ra Giovanna,
carissimi Francesco, Gisella e Paola,
Queste parole servono a ricordare i nostri tempi eroici quando è stata messa per la prima volta la luce elettrica a Vulcano ed io, abbracciando mio padre ho pianto a lungo per la felicità dicendo addio alle candele, alle lampade ad acetilene, al motore a testa calda con il quale cercavamo di dare luce per alcune ore all’albergo dove la sera i clienti tutti insieme tiravano la corda per accendere il motore. Un addio a tutto quello. Poi finalmente la luce elettrica, insieme a te che ti aggiravi per l’isola sempre tranquillizzante e che venivi e ci risolvevi tutto e ci spiegavi tutte le cose.
Caro amico, è stato un tempo felice ed indimenticabile, hai avuto ed hai una splendida famiglia dove, a parte le eccezionalità delle capacità di Gisella e Paola, hai Francesco che è un riferimento e una garanzia per tutta la nostra comunità. Egli ci ha abituato al decoro delle nostre chiese ed all’eleganza e raffinatezza dei suoi fiori. Francesco è una persona attenta, che ama il suo paese e la sua gente e si ricorda di chi è nato, di chi è morto, di quale anniversario c’è, in maniera sbalorditiva, è tuo figlio e quindi è tutto merito tuo e della sig.ra Giovanna. Padre Sardella è l’eccezionale sacerdote che noi ci ritroviamo sempre anche perché ha una spalla come Francesco.
Noi continuiamo nei figli e tu ,oltre al tuo lavoro e alla tua presenza, hai ben seminato.
Ti abbiamo voluto e ti vogliamo bene, a te e ai tuoi".
Caterina Conti
carissima Sig.ra Giovanna,
carissimi Francesco, Gisella e Paola,
Queste parole servono a ricordare i nostri tempi eroici quando è stata messa per la prima volta la luce elettrica a Vulcano ed io, abbracciando mio padre ho pianto a lungo per la felicità dicendo addio alle candele, alle lampade ad acetilene, al motore a testa calda con il quale cercavamo di dare luce per alcune ore all’albergo dove la sera i clienti tutti insieme tiravano la corda per accendere il motore. Un addio a tutto quello. Poi finalmente la luce elettrica, insieme a te che ti aggiravi per l’isola sempre tranquillizzante e che venivi e ci risolvevi tutto e ci spiegavi tutte le cose.
Caro amico, è stato un tempo felice ed indimenticabile, hai avuto ed hai una splendida famiglia dove, a parte le eccezionalità delle capacità di Gisella e Paola, hai Francesco che è un riferimento e una garanzia per tutta la nostra comunità. Egli ci ha abituato al decoro delle nostre chiese ed all’eleganza e raffinatezza dei suoi fiori. Francesco è una persona attenta, che ama il suo paese e la sua gente e si ricorda di chi è nato, di chi è morto, di quale anniversario c’è, in maniera sbalorditiva, è tuo figlio e quindi è tutto merito tuo e della sig.ra Giovanna. Padre Sardella è l’eccezionale sacerdote che noi ci ritroviamo sempre anche perché ha una spalla come Francesco.
Noi continuiamo nei figli e tu ,oltre al tuo lavoro e alla tua presenza, hai ben seminato.
Ti abbiamo voluto e ti vogliamo bene, a te e ai tuoi".
Caterina Conti
Legambiente Eolie: Salvo il ficus di Vulcano
Comunicato Stampa
Nella
mattinata odierna, a seguito di colloquio con il Geom. Carmelo Meduri, del
Comune di Lipari, abbiamo appreso che il Ficus collocato nell’area di Porto
Levante, oggetto di segnalazioni da parte del consigliere Lo Cascio e dei
cittadini dell’isola di Vulcano, non sarà abbattuto, ma mantenuto, con
la realizzazione di una aiuola intorno allo stesso.
Si
esprime apprezzamento per la sensibilità dimostra sia dal Comando del Corpo
Forestale di Lipari sia per il tecnico comunale, che ritornando sui propri passi,
hanno accolto le richieste della cittadinanza.
Nei prossimi
giorni, incontreremo il sindaco di Lipari per affrontare, altre richieste,
prima fra tutte quella relativa alla lottizzazione da realizzarsi a Canneto
nell’area a monte della Cesare Battisti.
Il presidente del Circolo
Dott. Giuseppe La Greca
Il presidente del Circolo
Dott. Giuseppe La Greca
Isole minori d'Italia, progetto "PFU Zero". Iniziativa di Marevivo ed Eco Tyre
Marevivo ed EcoTyre, il consorzio che si occupa del ritiro e del recupero degli Pneumatici Fuori Uso, illustrano in conferenza stampa, giovedì 5 giugno, alle ore 10,30, nella sede nazionale di Marevivo – Scalo de Pinedo, Lungotevere Arnaldo da Brescia, il progetto 'PFU Zero nelle Isole Minori', il cui obiettivo è rimuovere, a terra e in mare, gli Pneumatici Fuori Uso abbandonati sulle isole minori italiane.
Sono undici le isole italiane (anche le Eolie) coinvolte nel progetto che prevede il recupero gratuito di PFU in mare e a terra. Nel corso della presentazione, saranno resi noti i Comuni aderenti e le date delle varie tappe, che si concluderanno nei primi giorni di luglio. Parteciperanno: Rosalba Giugni, Presidente Marevivo; Enrico Ambrogio, Presidente EcoTyre.
Tornano le bandiere verdi dei pediatri Selezionate 83 spiagge a misura di bambino. Ci sono anche la Marina di Lipari, Acquacalda e Canneto
Acqua pulita e bassa vicino alla riva, sabbia per costruire castelli e torri, giochi per bambini ma anche presenza di bagnini per la sicurezza, con nei dintorni gelaterie, pizzerie, locali per l’aperitivo e spazi per lo sport.
Sono a 83 le località marine ad essersi aggiudicate le bandiere verdi dei pediatri 2014, e a figurare sulla mappa del mare italiano a misura di “under 18”. Anche quest’anno, infatti, la ricerca assegna le bandiere verdi alle spiagge migliori d’Italia per le famiglie con prole al seguito, da 0 a 18 anni, in base alle indicazioni di 147 pediatri.
«In questi anni - ricorda all’Adnkronos Salute il pediatra di Milano Italo Farnetani, che ha curato il lavoro verificando i risultati ottenuti in precedenti rilevazioni - sono stati coinvolti complessivamente quasi mille colleghi, di cui una parte scelti a campione, selezionati fra pediatri che abitano in zone di mare. In sette anni sono variati sia i pediatri ai quali è stato somministrato un questionario, sia i criteri di individuazione delle spiagge. Nel 2008 e 2009, infatti - ricorda - sono state richieste località di mare definite “mondane”, dove fossero presenti attrezzature turistiche rivolte sia ai genitori che ai bambini. Nel 2010 invece abbiamo cercato quelle “incontaminate”, in cui la natura prevalesse sulle strutture turistiche. Fino a questo punto erano state individuate 51 località turistiche. Nel 2011 sono state scelte dai pediatri 25 spiagge con maggiori attrezzature turistiche e l’anno dopo è stato chiesto ai pediatri di scegliere fra quelle che avessero ottenuto la “bandiera blu” le mete più “a misura di bimbo”».
Nel tempo sono stati adottati diversi criteri di selezione anche in base alla dislocazione geografica, tanto che con gli anni è emersa una distribuzione omogenea in tutto il territorio nazionale «e nessuna regione che si affaccia sul mare è restata priva di una località adatta ai bambini. Quest’anno - continua Farnetani - abbiamo deciso di chiedere a 147 pediatri di verificare se le spiagge selezionate in precedenza avessero sempre le caratteristiche di idoneità ai bambini. Ebbene, nessuna località è stata esclusa e tutte le bandiere verdi sono state riconfermate».
La bandiera verde si basa soprattutto «sulla idoneità ambientale per famiglie e bambini, pertanto sono in gioco caratteristiche piuttosto costanti nel tempo», prosegue l’esperto, che ha realizzato la prima mappa pediatrica del mare per i bambini, ma anche per le famiglie moderne.
«Ormai bimbi e ragazzini vanno al mare non per curarsi, come si faceva nell’Ottocento, ma per stare all’aria aperta, insieme ai genitori e per divertirsi. La quasi totalità dei pediatri ha chiaramente indicato che i bambini stanno bene quando stanno bene anche i genitori, pertanto - dice Farnetani - i requisiti delle località di mare per i bambini sono piuttosto semplici: sabbia meglio di sassi e rocce, un po’ di spazio fra gli ombrelloni per giocare, acqua che non diventi subito alta in modo che possano immergersi in sicurezza».
I pediatri hanno sempre privilegiato le spiagge attrezzate ove ci fosse la presenza degli assistenti di spiaggia, indispensabili per intervenire in caso di emergenza, e questo anche «per la garanzia di pulizia, perciò sicurezza, e per la presenza anche di un bar che possa rispondere alle varie esigenze dei bambini, per esempio per lo spuntino di metà mattinata, la merenda, oppure anche per scaldare latte o altri pasti per i più piccini».
Il consiglio ai genitori «è di scegliere le vacanze in base alle loro esigenze. La possibilità di avere bandiere verdi sparse per tutta Italia aumenta anche la chance di una scelta su misura», dice Farnetani. Nell’elenco di quest’anno sono evidenziate alcune località che sono adatte ai genitori che hanno figli con meno di 6 anni. Perché questa scelta? «I bambini fino a 3 anni giocano soprattutto da soli e fino a 6 anni preferiscono giocare più con i genitori che con i coetanei. In questa logica, se i genitori vogliono scegliere una spiaggia isolata, in mezzo alla natura, spesso in `paradisi terrestri´, possono farlo più facilmente e i pediatri hanno anche indicato località adatte alla vita di un bambino piccolo in spiaggia, ma il consiglio è di farlo solo quando il bambino ha meno di sei anni. Dopo infatti cercherà la compagnia dei coetanei».
Nelle Eolie bandiere verdi per Marina di Lipari-Acquacalda-Canneto
Oggi a Messina, conferenza su “Storia dell’Arma ed una memoria messinese”
Oggi, Giovedì 5 giugno, alle ore 19.30, a Messina, in via XXIV Maggio, presso il Monte di Pietà nell'ambito del programma eventi della Mostra sul Bicentenario dell’Arma, l’Avv. Nello Di Salvo, appassionato di Storia dell’Arma dei Carabinieri terrà una conferenza dal titolo “Storia dell’Arma ed una memoria messinese”; una dettagliata ed avvincente esposizione sul percorso storico dell’Arma dal 1814 al 2014, nell’occasione della celebrazione del suo Bicentenario; saranno inoltre trattate vicende inerenti le gesta di Carabinieri in servizio nella Provincia di Messina.
L’evento conclude la Mostra “ I Carabinieri nella Provincia di Messina dal 1861 ai giorni nostri” allestita nello storico complesso monumentale cittadino.
Ustica Lines ridimensiona (2 euro) il prezzo del bagaglio. Federalberghi azzeramento del "balzello"
Qualcosa si è mosso dopo che il nostro giornale, unico a sottolineare la "legnata" subita dagli eoliani per il trasporto bagaglio sui mezzi Ustica Lines, ha posto alla pubblica attenzione le lamentele dei viaggiatori.
In tal senso abbiamo ricevuto questa nota di Federalberghi:
A seguito delle segnalazioni pervenute nei giorni scorsi, abbiamo scritto alla Usticalines, chiedendo di rivedere la decisione di far pagare € 6 in aggiunta al biglietto di viaggio per quanti trasportino un bagaglio che superi le misure (60X40X20) stabilite dal regolamento interno della compagnia, dichiara Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie isole minori Sicilia. Siamo stati, devo dire, continua Del Bono, puntualmente interpellati dalla Usticalines, la quale ha provveduto a ridimensionare a € 2 il prezzo aggiuntivo da far pagare per ogni bagaglio in eccesso.
Pur apprezzando la pronta disponibilità dimostrata dalla compagnia e comprendendone in parte i motivi connessi alla necessità di regolamentare e gestire il trasporto bagagli, non possiamo comunque ritenerci soddisfatti, insiste Del Bono, in quanto la decisione penalizza, oltre ai residenti, anche i visitatori che hanno scelto di trascorrere le proprie vacanze alle isole. In particolare, rischia di creare non pochi disagi e danni agli agenti di viaggio che hanno già venduto i propri pacchetti senza specificare la possibilità del pagamento di una fee aggiuntiva per i bagagli in “eccesso”. Ci appelliamo, pertanto, ancora una volta al buon senso e alla disponibilità della Usticalines, convinti che questa possa ulteriormente rivedere le proprie decisioni, azzerando il fastidioso e “pericoloso” balzello.
Di contro, prendiamo atto con soddisfazione – conclude Del Bono - della decisione di Siremar Compagnia delle Isole di continuare a non far pagare alcun importo aggiuntivo a quanti utilizzeranno i propri mezzi di navigazione.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eolie
Presidente Federalberghi Isole Eolie
mercoledì 4 giugno 2014
S. Marina Salina... ovvero quando gli amministratori non stanno sul piedistallo ed "operano". Assessori disboscano strade provinciali
Gli auguri ai festeggiati di oggi
Eolienews augura Buon Compleanno ad Alice Profilio, Giancarlo D'Ambra, Rosy Errico e Chiara Bucchieri
Cittadino Unesco: "All'Audizione della IV Commissione su parchi e riserve, invitati per non parlare, che disappunto" !
Carissimi amici, Cittadini UNESCO,
"what a disappointment" direbbero gli inglesi!
Cosa altro dire a proposito della odierna "Audizione in merito ai progetti di riforma della legislazione regionale sui parchi e le riserve" da parte della IV Commissione Assemblea Regionale Siciliana alla nostra Associazione.
Voglio tralasciare l'aspetto che ormai definirei "folkloristico" dell'atavico ritardo dei lavori parlamentari: convocazione alle ore 10,00 e inizio lavori alle ore 11,30 senza scuse di sorta...! E dire che vi era gente che veniva da tutte le provincie della Sicilia...!!
Ho scoperto che l'invito in audizione non significa che si possa parlare.
Sono stati sentiti le associazioni "ambientalistiche" canoniche (Legambiente, WWF, Lipu e CAI), i presidente e i direttori dei Parchi già istituiti, i responsabili delle Riserve (non tutti), il Codacons, i rappresentanti dei Comitati promotori dei parchi, qualche docente universitario in pensione, mancavano i coltivatori diretti, qualche altra categoria professionale, le associazioni venatorie (la cui assenza è stata fatta notare dall'On. Nino Germanà, ma non componente della IV commissione, che devo dire attento anche alla questione Eolie e puntuale alle 10,00) mentre noi, Cittadini UNESCO, pur se invitati non eravamo nel programma degli interventi parlanti:?!?
E nessuno altro c'era delle Eolie e/o delle altre isole di Sicilia.
Così, dopo un paio di ore, abbiamo avuto la grazia di ascoltare, indirettamente, l'impegno di poter essere sentiti in un'altra occasione sempre sullo stesso argomento, sempre che si ricordino di invitarci, ma per parlare questa volta.
Mah! A pensare male, mi dicono che a volte non si sbaglia. Forse, "baronato" ambientalista preoccupato di perdere qualche poltrona? Forse, preoccupazione di qualche sindaco e/o assessore assente? O, forse, più semplicemente assenze di risposte ma solo passerella.
Già, so che il presidente On. Trizzino non condividerà questa mia analisi, ma al di là di qualcuno che, in audizione e autorizzato a parlare, ha detto che la legge sui parchi così gli piace, qualcun altro che ha detto che così non gli piace, qualcun altro che il DDL è buono, qualcun altro invece che non è buono, qualcun altro che ha detto che non vuole i presidenti dei Parchi nominati da presidente della Regione ma scelti nel territorio (pare perché uno già nominato non sapeva l'indirizzo della sede del Parco, mentre, invece, se lo sa "fa le cose giuste": motivazione di alta valenza scientifica!), qualcun altro che mancano i soldi per il loro funzionamento, qualcun altro che ha presentato il suo curriculum vitae, e solo un intervento brevissimo ma animato che non vuole che si realizzino i "Parchi Avventura per i ragazzi" dentro i Parchi Naturali e le Riserve. Altro non ho avuto il piacere di ascoltare e, credetemi, ce l'ho messa tutta a rimanere seduto sperando che da un momento all'altro avvenisse qualcosa che desse motivo di questa presenza.
A parte il fatto che ai presenti, pardon, al presente non è stato consegnato alcun documento e/o DDL da visionare e/o integrare e/o altro...forse me lo spediscono.
Questo è quanto accaduto oggi a Palermo in audizione presso la IV Commissione in diretta Streaming mentre fuori in piazza centinaia di cittadini protestavano per mancanza di lavoro!
Alle 13,05, me ne sono andato...
Torneremo a breve sull'argomento e chiederemo, nuovamente, di essere invitati ma per parlare: pare che si debba specificare...!?
Alla prossima.
Roberto Sauerborn
"what a disappointment" direbbero gli inglesi!
Cosa altro dire a proposito della odierna "Audizione in merito ai progetti di riforma della legislazione regionale sui parchi e le riserve" da parte della IV Commissione Assemblea Regionale Siciliana alla nostra Associazione.
Voglio tralasciare l'aspetto che ormai definirei "folkloristico" dell'atavico ritardo dei lavori parlamentari: convocazione alle ore 10,00 e inizio lavori alle ore 11,30 senza scuse di sorta...! E dire che vi era gente che veniva da tutte le provincie della Sicilia...!!
Ho scoperto che l'invito in audizione non significa che si possa parlare.
Sono stati sentiti le associazioni "ambientalistiche" canoniche (Legambiente, WWF, Lipu e CAI), i presidente e i direttori dei Parchi già istituiti, i responsabili delle Riserve (non tutti), il Codacons, i rappresentanti dei Comitati promotori dei parchi, qualche docente universitario in pensione, mancavano i coltivatori diretti, qualche altra categoria professionale, le associazioni venatorie (la cui assenza è stata fatta notare dall'On. Nino Germanà, ma non componente della IV commissione, che devo dire attento anche alla questione Eolie e puntuale alle 10,00) mentre noi, Cittadini UNESCO, pur se invitati non eravamo nel programma degli interventi parlanti:?!?
E nessuno altro c'era delle Eolie e/o delle altre isole di Sicilia.
Così, dopo un paio di ore, abbiamo avuto la grazia di ascoltare, indirettamente, l'impegno di poter essere sentiti in un'altra occasione sempre sullo stesso argomento, sempre che si ricordino di invitarci, ma per parlare questa volta.
Mah! A pensare male, mi dicono che a volte non si sbaglia. Forse, "baronato" ambientalista preoccupato di perdere qualche poltrona? Forse, preoccupazione di qualche sindaco e/o assessore assente? O, forse, più semplicemente assenze di risposte ma solo passerella.
Già, so che il presidente On. Trizzino non condividerà questa mia analisi, ma al di là di qualcuno che, in audizione e autorizzato a parlare, ha detto che la legge sui parchi così gli piace, qualcun altro che ha detto che così non gli piace, qualcun altro che il DDL è buono, qualcun altro invece che non è buono, qualcun altro che ha detto che non vuole i presidenti dei Parchi nominati da presidente della Regione ma scelti nel territorio (pare perché uno già nominato non sapeva l'indirizzo della sede del Parco, mentre, invece, se lo sa "fa le cose giuste": motivazione di alta valenza scientifica!), qualcun altro che mancano i soldi per il loro funzionamento, qualcun altro che ha presentato il suo curriculum vitae, e solo un intervento brevissimo ma animato che non vuole che si realizzino i "Parchi Avventura per i ragazzi" dentro i Parchi Naturali e le Riserve. Altro non ho avuto il piacere di ascoltare e, credetemi, ce l'ho messa tutta a rimanere seduto sperando che da un momento all'altro avvenisse qualcosa che desse motivo di questa presenza.
A parte il fatto che ai presenti, pardon, al presente non è stato consegnato alcun documento e/o DDL da visionare e/o integrare e/o altro...forse me lo spediscono.
Questo è quanto accaduto oggi a Palermo in audizione presso la IV Commissione in diretta Streaming mentre fuori in piazza centinaia di cittadini protestavano per mancanza di lavoro!
Alle 13,05, me ne sono andato...
Torneremo a breve sull'argomento e chiederemo, nuovamente, di essere invitati ma per parlare: pare che si debba specificare...!?
Alla prossima.
Roberto Sauerborn
Decreto Franceschini per i beni culturali e il turismo
Il segretario del PD eoliano, Saverio Merlino, ritenendo si tratti di "Un buon decreto con ottime opportunità da non perdere" ci gira il testo del Decreto Franceschini, ovvero "DISPOSIZIONI URGENTI PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE, LO SVILUPPO DELLA CULTURA E IL RILANCIO DEL TURISMO"
Il testo integrale del decreto si può leggere cliccando sul link sottostante
http://eolienews.blogspot.it/2014/06/decreto-franceschini-per-i-beni_3.html
Dimissioni da Nuovo Giorno dei consiglieri della Circoscrizione di Stromboli e del consigliere Caccetta. La replica del presidente Sabatini
” I consiglieri di circoscrizione di Stromboli, dimissionari da Nuovo Giorno, fanno parte di un gruppo che ha utilizzato solo un simbolo già costituito per potersi presentare come lista civica a Stromboli. Politicamente non abbiamo nulla in comune. Il nostro è solo un rapporto d'amicizia".
Questa la replica del presidente del consiglio comunale di Lipari, nonchè presidente di Nuovo Giorno, Adolfo Sabatini alla lettera di dimissioni in blocco dal movimento dei consiglieri di circoscrizione di Stromboli.
Questa la replica del presidente del consiglio comunale di Lipari, nonchè presidente di Nuovo Giorno, Adolfo Sabatini alla lettera di dimissioni in blocco dal movimento dei consiglieri di circoscrizione di Stromboli.
Sabatini, per quanto riguarda le dimissioni da Nuovo Giorno del consigliere comunale Antonella Caccetta, si limita a dire: "Auguri".
Esclude, comunque, possa trattarsi di una presa di posizione contro la sua persona o quella del sindaco.
Esclude, comunque, possa trattarsi di una presa di posizione contro la sua persona o quella del sindaco.
Milazzo. Carabinieri del nucleo radiomobile e della stazione arrestano 3 cittadini rumeni per furto aggravato di rame
LEGIONE
CARABINIERI “SICILIA”
Comando
Provinciale di Messina
_________
Comunicato
stampa di giorno 4 Giugno 2014
Compagnia
di Milazzo
Milazzo,
Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Stazione arrestano 3
cittadini rumeni per furto aggravato di 1800 kg di rame all’interno
di una ditta.
La Società “CELGAS”
sita a Milazzo in via Gramsci, nell’ultimo mese aveva registrato
già due furti di circa 1700 Kg di rame. A seguito di questo primo
furto, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile, guidati dal Maresciallo
Capo Angelo Floramo, in perfetta sinergia con i Carabinieri della
Stazione di Milazzo, agli ordini del Maresciallo Capo Tommaso La
Rosa, cominciavano una serrata attività di indagine, analizzando le
tracce lasciate dai ladri di rame, con l’intento di risalire alla
loro identità. Alcune notti fa, l’attività di osservazione e
vigilanza ad alcuni obiettivi ritenuti “sensibili” dava i suoi
frutti. Una pattuglia si accorgeva che degli sconosciuti travisati da
passamontagna, avevano parcheggiato un furgone bianco all’esterno,
avevano forzato il cancello d’ingresso della “CELGAS” e si
erano introdotti, armati di strumenti da effrazione, all’interno di
un capannone. In pochi minuti I Carabinieri del Radiomobile e quelli
della Stazione di Milazzo eseguivano un vero e proprio blitz,
bloccando in flagranza di reato tre cittadini rumeni:
- MENET DANUL GEORGE, classe 1971, residente a Spadafora, già noto alle Forze di Polizia;
- PAVEL MARIAN, classe 1991, residente a Spadafora;
- DOROICAN MIHAI, classe 1988, residente a Messina.
I tre, introdottisi in
quell’azienda, avevano già preparato circa 1800 kg di rame,
danneggiando più di 10 bobine. I cavi di rame erano stati
sapientemente tranciati in pezzi più piccoli, in modo da renderne
più facile il trasporto.
I tre venivano tratti
in arresto per tentato furto aggravato e danneggiamento in concorso
e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria venivano ristretti
presso le proprie abitazioni in regime di arresti domiciliari. Gli
arnesi da scasso e il furgone venivano sottoposti a sequestro, mentre
il rame veniva restituito al legittimo proprietario.
I tre arresti sono un
importante risultato operativo e gli inquirenti sono fiduciosi che
rappresenteranno un freno al fenomeno dei furti di rame in tutto il
comprensorio milazzese. Le indagini continuano, per ricondurre nella
responsabilità dei tre, altri furti consumati nei mesi scorsi nella
fascia tirrenica.
Smarrito un portachiavi nei pressi dell'ufficio postale di Lipari
E' stato smarrito stamani davanti all'ufficio postale di Lipari un portachiavi con un telecomando ed una chiave d'automobile
Se qualcuno l'ha trovato può contattare il proprietario al 360.28.91.41 o il nostro direttore al 339.57.98.235
Se qualcuno l'ha trovato può contattare il proprietario al 360.28.91.41 o il nostro direttore al 339.57.98.235
Taormina, incendio alla Discoteca Meridien del 9 maggio. I carabinieri eseguono due misure cautelari.
LEGIONE
CARABINIERI “SICILIA”
Comando
Provinciale di Messina
________
Comunicato
stampa bis del 4 giugno 2014
Compagnia
Carabinieri di Taormina
Taormina,
incendio alla Discoteca Meridien del 9 maggio, i Carabinieri eseguono
due misure cautelari.
In
molti ricorderanno il rocambolesco tentativo di incendiare il
Meridien,
noto locale rivierasco di Taormina. Erano le due di notte del 9
maggio quando un violento incendio veniva appiccato da due inesperti
ed incauti piromani alla veranda esterna del Meridien.
Numerosi passanti in transito per la strada statale, avevano notato
le fiamme e subito segnalato ai Vigili del Fuoco e ai Carabinieri il
grave episodio.
Nel
primo intervento si era pensato ad un possibile incendio accidentale
dovuto ad un corto circuito o ancor peggio all’ipotesi di una
ritorsione legata al racket delle estorsioni, ma il quadro della
vicenda di lì a poco avrebbe assunto dei contorni ben differenti e
forse più grotteschi.
La
pattuglia dei Carabinieri prontamente intervenuta, mentre ancora
erano in corso le attività dei vigili del fuoco si era dedicata alla
prima fondamentale attività di indagine individuando da subito la
natura dolosa dell’evento nelle figure di due loschi individui che
nel cuore della notte avevano tentato di appiccare il fuoco alle
suppellettili della veranda.
Dopo
il primo spavento dovuto all’incendio giungevano le prime sorprese.
Gli inquirenti, affiancati dai titolari, nei monitor della
videosorveglianza cominciavano a notare strani elementi. Dalle
immagini si potevano apprezzare, nitidamente, le sagome due uomini
che accedevano dalla spiaggia e cominciano a cospargere di liquido
infiammabile i divanetti e le altre suppellettili presenti sulla
veranda del locale.
Esclusa
dunque l’ipotesi del corto circuito si rendevano palesi, ben più
gravi congetture. Nel frattempo, la visione dei filmati dimostrava
come le fiamme, pochi istanti prima avessero avviluppato tutti i
mobili e le attrezzature musicali. Poi una scena tragicomica ripresa
dalle telecamere, con uno dei piromani che prendeva fuoco e correva
verso il mare. Nulla di grave per fortuna, anche grazie alla
vicinanza delle acque. In realtà forse per un errore di valutazione
un po’ di benzina doveva essere finita sulle scarpe e sui pantaloni
tanto da prendere fuoco insieme alle suppellettili. Poi l’uomo che
corre verso la spiaggia e si butta in acqua.
Mentre
il fuoco inizia a fare i suoi danni i due piromani si allontanavano
dalla spiaggia, da dove erano giunti.
Le
immagini del sistema di video sorveglianza però sono fin troppo
chiare e consentono di identificare almeno uno degli autori.
Carabinieri e titolari, davanti ai monitor concordano sull’identità
di uno dei piromani. Troppo profonda la conoscenza di
quell’individuo, si tratta del vecchio gestore dello stesso locale,
con il quale si erano create varie questioni di rancore.
Forse
una serie di controversie insolute alla base dell’insano e
maldestro gesto criminale che avrebbe potuto portare a danni ben più
gravi. Si è poi infatti appurato che alcune persone stavano
riposando a pochi metri dall’incendio.
Appena
acquisiti gli elementi sufficienti, i Carabinieri della Stazione di
Taormina con i colleghi di Graniti, nel pieno della notte avviavano
le ricerche sul territorio di Catania, sede dell’abitazione del
presunto incendiario.
Era
fondamentale comprendere se fosse realmente lui il colpevole e chi
fosse poi il suo complice. Solo poche ore dopo, nella prima mattinata
si è riusciti a raggiungere l’uomo a Catania e interrogarlo negli
uffici della Compagnia di Catania Piazza Dante. Qui i Carabinieri di
Taormina hanno posto il reo di fronte alla proprie responsabilità
rese inoppugnabili dalle prove fino al allora raccolte. Di fronte
all’inconfutabilità delle immagini e delle altre risultanze
investigative, G.C.
58enne agente
di
commercio catanese,
ha ammesso le proprie responsabilità fornendo una precisa
ricostruzione dei fatti. È stato poi agevole individuare il complice
e raggiungerlo presso la propria attività commerciale sempre a
Catania. Così anche C.S.,
36 enne catanese, commerciante di abiti,
è stato raggiunto presso il proprio esercizio commerciale e posto di
fronte alle proprie responsabilità. L’uomo in questo caso si è
detto totalmente estraneo al motivo del contendere ed ha dichiarato
di aver aiutato l’amico, senza un’apparente ragione e per spirito
di amicizia.
Al
termine dell’attività i carabinieri della Compagnia di Taormina,
non essendo più sussistenti gli elementi per un arresto in flagranza
hanno deferito in stato di libertà G.C. e C.S. per incendio doloso
aggravato.
I
danni causati da questa maldestra vendetta ammontavano a circa 40.000
euro.
Ieri
quale esito delle indagini sono state emesse ed eseguite due misure
cautelari a carico degli autori dell’insano gesto. Nei confronti di
G.C. 58enne agente di commercio catanese, ritenuto la mente del
disegno criminale, l’Autorità Giudiziaria ha emesso un
provvedimento cautelare di detenzione agli arresti domiciliari che i
Carabinieri della Stazione di Taormina hanno subito eseguito. Anche
nei confronti del complice C.S. 36 enne catanese, commerciante di
abiti, l’Autorità Giudiziaria non è rimasta inerte ed ha emesso
un provvedimento di allontanamento dai luoghi frequentati dalle
vittime. Anche questo provvedimento è stato subito notificato dai
Carabinieri della Stazione di Taormina. In questo modo si è dato
legittimo sfogo e tutela ai timori delle vittime che temevano
ulteriori ripercussioni. La tempestiva attività di indagine dei
Carabinieri ed il preciso e tempestivo coordinamento con l’Autorità
Giudiziaria ha consentito un rapido ripristino dell’ordine ed ha
fornito rapido appagamento alle esigenze delle vittime.
Depuratore di Vulcano. Esposto denuncia alla Regione e al Ministero di Man, Italia Nostra Sicilia e WWF
Questa la lettera delle associazioni Man, Italia Nostra Sicilia, e WWF Sicilia inoltrata all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente Servizio 1 VAS e VIA; All’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente Servizio 4 Protezione del Patrimonio Naturale- Palermo; al Ministero per l’Ambiente, la Tutela del Territorio e del Mare - Divisione Generale per la protezione della natura e del mare; al NOE di Roma
Oggetto: richiesta urgente di sospensione immediata dell’autorizzazione VIA rilasciata al progetto del depuratore di Vulcano, ZPS ITA 030044 e SIC ITA 030027, in corso di realizzazione, progetto del Comune di Lipari
mancata valutazione degli effetti sul pantano (cod. 1150) nella “Valutazione di Incidenza” nella quale è stata omessa la presenza di tale habitat prioritario, nonostante le osservazioni presentate dall’Associazione Nesos, a firma Pietro Lo Cascio ed altri
approvazione del progetto su “Valutazione di Incidenza” difforme da quanto richiesto dal DPR 357/97 e smi art. 5 comma 3
mancato rispetto delle indicazioni del Piano di Gestione e della Circolare ARTA prot. 8756 del 10/02/2012 sull’obbligo del rispetto delle indicazioni dei PdG
possibile violazione dell’art. 733 bis del CP
possibile danno erariale
Da qualche settimana sono iniziati i lavori per il depuratore di Vulcano, nonostante siano state inviate, durante l’iter autorizzativo, puntuali osservazioni sulla “Valutazione di Incidenza” non conforme a quanto richiesto dalle norme vigenti.
Il progetto inoltre è stato approvato su “Valutazione di Incidenza” che non ha mai segnalato – in nessuna delle pagine che la compongono – la presenza di habitat prioritario cod. 1150, ovvero il pantano, ben evidenziato nel Piano di Gestione della ZPS ITA 030044 e del SIC ITA 030027.
L’approvazione non ha tenuto conto delle puntuali osservazioni inviate nel dicembre 2012 dall’Associazione Nesos a firma del naturalista Pietro Lo Cascio, del prof. Bruno Massa e del prof. Attilio Carapezza, pur avendo gli stessi evidenziato:
a) La valenza naturalistica di tale habitat, sia per la microfauna che per l’avifauna, soprattutto (ma non solo) migratoria. Molti degli uccelli che sorvolano sia in primavera che in autunno l’arcipelago delle Isole Eolie trovano solo qui e al Lago di Lingua (Salina) un habitat preziosissimo per il recupero delle energie perdute durante il duro volo migratorio. In mancanza di aree di sosta (le zone umide possiedono la maggiore biomassa insieme alle foci dei fiumi e pertanto sono habitat idoneo anche per specie non strettamente legate alle zone umide) molti uccelli rischiano di morire di inedia
b) Il possibile danno per questo importantissimo habitat, che scaturirebbe sia dalle opere in sé, sia dalla messa in funzione dell’impianto. L’iter di autorizzazione è stato inficiato dalla grave omessa segnalazione – nello lo studio che accompagnava il progetto – della presenza di tale habitat prioritario.
c) La mancata corrispondenza dello Studio di Incidenza a quanto richiesto dall’art. 5 comma 3 del DPR 357/97 e smi (Allegato G)
L’approvazione inoltre non ha tenuto conto della Circolare ARTA 8756 del 10/02/2012 con la quale l’Assessore fa carico del rispetto delle indicazioni contenute nei Piani di Gestione dei siti Natura 2000.
Oggetto: richiesta urgente di sospensione immediata dell’autorizzazione VIA rilasciata al progetto del depuratore di Vulcano, ZPS ITA 030044 e SIC ITA 030027, in corso di realizzazione, progetto del Comune di Lipari
mancata valutazione degli effetti sul pantano (cod. 1150) nella “Valutazione di Incidenza” nella quale è stata omessa la presenza di tale habitat prioritario, nonostante le osservazioni presentate dall’Associazione Nesos, a firma Pietro Lo Cascio ed altri
approvazione del progetto su “Valutazione di Incidenza” difforme da quanto richiesto dal DPR 357/97 e smi art. 5 comma 3
mancato rispetto delle indicazioni del Piano di Gestione e della Circolare ARTA prot. 8756 del 10/02/2012 sull’obbligo del rispetto delle indicazioni dei PdG
possibile violazione dell’art. 733 bis del CP
possibile danno erariale
Da qualche settimana sono iniziati i lavori per il depuratore di Vulcano, nonostante siano state inviate, durante l’iter autorizzativo, puntuali osservazioni sulla “Valutazione di Incidenza” non conforme a quanto richiesto dalle norme vigenti.
Il progetto inoltre è stato approvato su “Valutazione di Incidenza” che non ha mai segnalato – in nessuna delle pagine che la compongono – la presenza di habitat prioritario cod. 1150, ovvero il pantano, ben evidenziato nel Piano di Gestione della ZPS ITA 030044 e del SIC ITA 030027.
L’approvazione non ha tenuto conto delle puntuali osservazioni inviate nel dicembre 2012 dall’Associazione Nesos a firma del naturalista Pietro Lo Cascio, del prof. Bruno Massa e del prof. Attilio Carapezza, pur avendo gli stessi evidenziato:
a) La valenza naturalistica di tale habitat, sia per la microfauna che per l’avifauna, soprattutto (ma non solo) migratoria. Molti degli uccelli che sorvolano sia in primavera che in autunno l’arcipelago delle Isole Eolie trovano solo qui e al Lago di Lingua (Salina) un habitat preziosissimo per il recupero delle energie perdute durante il duro volo migratorio. In mancanza di aree di sosta (le zone umide possiedono la maggiore biomassa insieme alle foci dei fiumi e pertanto sono habitat idoneo anche per specie non strettamente legate alle zone umide) molti uccelli rischiano di morire di inedia
b) Il possibile danno per questo importantissimo habitat, che scaturirebbe sia dalle opere in sé, sia dalla messa in funzione dell’impianto. L’iter di autorizzazione è stato inficiato dalla grave omessa segnalazione – nello lo studio che accompagnava il progetto – della presenza di tale habitat prioritario.
c) La mancata corrispondenza dello Studio di Incidenza a quanto richiesto dall’art. 5 comma 3 del DPR 357/97 e smi (Allegato G)
L’approvazione inoltre non ha tenuto conto della Circolare ARTA 8756 del 10/02/2012 con la quale l’Assessore fa carico del rispetto delle indicazioni contenute nei Piani di Gestione dei siti Natura 2000.
Foto del sito di cantiere, a pochi metri di distanza, il pantano, habitat prioritario indicato anche nel piano di gestione della ZPS ITA030044 e del SIC ITA030027.
La Valutazione di Incidenza
La Valutazione di Incidenza deve rispondere ai requisiti posti dall’Allegato G di cui al DPR 357/97 e smi. Riportiamo quanto richiesto dall’Allegato G (previsto dall’art. 5 comma 3 del DPR 357/97 come modificato dal DPR120/03):
CONTENUTI DELLE RELAZIONI PER LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA DI PIANI E PROGETTI
1. Caratteristiche dei piani e progetti
Le caratteristiche dei piani e progetti debbono essere descritte con riferimento, in particolare:
- alle tipologie delle azioni e/o opere
-alle dimensioni e/o ambito di riferimento
-alla complementarietà con altri piani e/o progetti;
-all’uso di risorse naturali
-alla produzione di rifiuti
-all’inquinamento e disturbi ambientali
-al rischio di incidenti per quanto riguarda le sostanze e tecnologie utilizzate
2. Area vasta di influenza dei piani e progetti – interferenza con il sistema ambientale:
Le interferenze di piani e progetti debbono essere descritte con riferimento al sistema ambientale considerando
- componenti abiotiche
- Componenti biotiche
- Connessioni ecologiche
Le interferenze debbono tener conto della qualità, della capacità di rigenerazione delle risorse naturali della zona e della capacità di carico dell’ambiente naturale, con riferimento minimo alla cartografia del progetto Corine land cover.
Una corretta Valutazione di Incidenza avrebbe con certezza evidenziato che a seguito della realizzazione di tale impianto, sia singolarmente che congiuntamente ad altri piani e progetti, su questo importantissimo pantano, l’incidenza sarebbe stata negativa.
Inoltre, per i principi comunitari, è sufficiente la possibilità (e non la certezza) perché un’opera non sia approvata, ancor più se a poter subire nocumento sono habitat o specie prioritari (art. 5 comma 10 DPR 357/97 e smi).
La stessa impermeabilizzazione dei terreni adiacenti al pantano (quando non direttamente intaccato dalle diverse fasi, cantiere ed esercizio) avrà effetti negativi dei quali non si è minimamente tenuto conto, nonostante la normativa sia esplicita a riguardo: si devono valutare gli effetti di opere anche distanti, vista la inevitabile e ormai ampiamente riconosciuta connessione dei sistemi ambientali.
La Valutazione di incidenza infatti viene richiesta per opere/piani/attività che possono avere incidenza “sui” siti e non “nei” siti.
A tale importantissimo principio si aggiunge anche la recente sentenza del CGA (n.04/14) proprio su ricorso di WWF, MAN e Legambiente, che estende a 6 km dal sito la necessità di sottoporre progetti/piani a tale procedura.
Di questo impatto (e di altri, prevedibili) non si è tenuto conto, semplicemente omettendo nella “Valutazione di Incidenza” la presenza del pantano, che pure, nel Piano di Gestione approvato dallo stesso Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, è riconosciuto, enfatizzato e dichiarato “prioritario”.
La “Valutazione di Incidenza” che accompagna il progetto invece, oltre a non citare impatti e habitat, non è conforme alle norme vigenti, non rispettando i contenuti richiesti dall’Allegato G sopra riportato. Inoltre, essendo la tipologia di progetto sottoposta a procedura VIA, non si applica il DA 30 marzo 2007 che introduce lo strumento dello “Screening” (art. 4 comma 1) preliminarmente alla fase della “Valutazione di Incidenza”.
Di fatto, si è approvato un progetto senza ottemperare a quanto richiesto dall’art. 5 comma 3 e 4, e violando l’art. 5 comma 8 (si approva il progetto/piano dopo espletamento di “Valutazione di Incidenza”) e art. 5 comma 10 del DPR 357/97 e smi (per siti con habitat prioritari), nonostante le osservazioni inviate avessero segnalato la omessa indicazione del pantano e i possibili danni in caso di realizzazione del progetto.
E’ bene anche rammentare che l’art. 5 comma 3 del sopraccitato DPR recita: “I proponenti di interventi non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nel sito, ma che possono avere incidenze significative sul sito stesso, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi, presentano, ai fini della Valutazione di Incidenza, uno studio volto ad individuare e valutare, secondo gli indirizzi espressi nell’allegato G, i principali effetti che detti interventi possono avere sul proposto sito di importanza comunitaria, sul sito di importanza comunitaria o sulla zona speciale di conservazione, tenuto conto degli obiettivi di conservazione dei medesimi” . Tale procedura si applica anche alle ZPS (art. 6 comma 2 DPR 357/97 e smi)
Nella “Valutazione di Incidenza” che accompagna il progetto non si è minimamente tenuto conto neanche degli obiettivi di conservazione (oltre a quanto brevemente segnalato sopra) che vedono la tutela dei migratori e delle zone di sosta lungo le rotte da loro seguite.
Nello studio e nel progetto approvato è stata omessa una delle due zone umide presenti nell’arcipelago, lungo una delle rotte migratorie più importanti del Paleartico Occidentale, , pur con evidenti possibili danni irreversibili (in violazione del principio di precauzione e prevenzione sancito dalle direttive comunitarie).
Pertanto, il proseguo delle opere – qualora le stesse danneggino direttamente e/o indirettamente l’habitat prioritario – potrebbe configurare la violazione dell’art. 733 bis del CP.
Si fa presente che il WWF e la LIPU hanno presentato un corposo reclamo alla DG Ambiente dell’Unione Europea, per violazione dell’art. 6 comma 2 (Direttiva 92/43/CE) e art. 4 comma 4 (Direttiva 147/2009) con molti casi siciliani e il proseguimento delle opere rischia di aggravare il possibile contenzioso comunitario, con possibile ulteriore danno erariale.
Si chiede pertanto
all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente
di sospendere in autotutela l’autorizzazione rilasciata e i lavori in corso per procedere all’attuazione di una variante, supportata da corretta “Valutazione di Incidenza”, che tenga in debito conto le valenze naturalistiche oggi pericolosamente a rischio.
al Ministero dell’Ambiente
di intervenire presso la Regione Sicilia per richiamare al rispetto delle norme comunitarie e le leggi di recepimento, che vedono con preoccupante costanza l’approvazione di progetti sulla base di Valutazioni di Incidenza non corrispondenti alle normative vigenti.
al NOE
di intervenire al fine di scongiurare la distruzione di un importantissimo habitat protetto dalla normativa vigente (comunitaria, nazionale e regionale) e di accertare eventuali responsabilità penalmente rilevanti.
Si rimane in attesa di urgente riscontro
Il presidente del WWF Sicilia, Angela Guardo; Il presidente dell’Associazione Mediterranea per la Natura, Deborah Ricciardi; Il Presidente regionale di Italia Nostra, Leandro Janni; Associazione Mediterranea per la Natura (MAN) Messina; Italia Nostra sez. Sicilia; WWF Sicilia Palermo
La Valutazione di Incidenza deve rispondere ai requisiti posti dall’Allegato G di cui al DPR 357/97 e smi. Riportiamo quanto richiesto dall’Allegato G (previsto dall’art. 5 comma 3 del DPR 357/97 come modificato dal DPR120/03):
CONTENUTI DELLE RELAZIONI PER LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA DI PIANI E PROGETTI
1. Caratteristiche dei piani e progetti
Le caratteristiche dei piani e progetti debbono essere descritte con riferimento, in particolare:
- alle tipologie delle azioni e/o opere
-alle dimensioni e/o ambito di riferimento
-alla complementarietà con altri piani e/o progetti;
-all’uso di risorse naturali
-alla produzione di rifiuti
-all’inquinamento e disturbi ambientali
-al rischio di incidenti per quanto riguarda le sostanze e tecnologie utilizzate
2. Area vasta di influenza dei piani e progetti – interferenza con il sistema ambientale:
Le interferenze di piani e progetti debbono essere descritte con riferimento al sistema ambientale considerando
- componenti abiotiche
- Componenti biotiche
- Connessioni ecologiche
Le interferenze debbono tener conto della qualità, della capacità di rigenerazione delle risorse naturali della zona e della capacità di carico dell’ambiente naturale, con riferimento minimo alla cartografia del progetto Corine land cover.
Una corretta Valutazione di Incidenza avrebbe con certezza evidenziato che a seguito della realizzazione di tale impianto, sia singolarmente che congiuntamente ad altri piani e progetti, su questo importantissimo pantano, l’incidenza sarebbe stata negativa.
Inoltre, per i principi comunitari, è sufficiente la possibilità (e non la certezza) perché un’opera non sia approvata, ancor più se a poter subire nocumento sono habitat o specie prioritari (art. 5 comma 10 DPR 357/97 e smi).
La stessa impermeabilizzazione dei terreni adiacenti al pantano (quando non direttamente intaccato dalle diverse fasi, cantiere ed esercizio) avrà effetti negativi dei quali non si è minimamente tenuto conto, nonostante la normativa sia esplicita a riguardo: si devono valutare gli effetti di opere anche distanti, vista la inevitabile e ormai ampiamente riconosciuta connessione dei sistemi ambientali.
La Valutazione di incidenza infatti viene richiesta per opere/piani/attività che possono avere incidenza “sui” siti e non “nei” siti.
A tale importantissimo principio si aggiunge anche la recente sentenza del CGA (n.04/14) proprio su ricorso di WWF, MAN e Legambiente, che estende a 6 km dal sito la necessità di sottoporre progetti/piani a tale procedura.
Di questo impatto (e di altri, prevedibili) non si è tenuto conto, semplicemente omettendo nella “Valutazione di Incidenza” la presenza del pantano, che pure, nel Piano di Gestione approvato dallo stesso Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, è riconosciuto, enfatizzato e dichiarato “prioritario”.
La “Valutazione di Incidenza” che accompagna il progetto invece, oltre a non citare impatti e habitat, non è conforme alle norme vigenti, non rispettando i contenuti richiesti dall’Allegato G sopra riportato. Inoltre, essendo la tipologia di progetto sottoposta a procedura VIA, non si applica il DA 30 marzo 2007 che introduce lo strumento dello “Screening” (art. 4 comma 1) preliminarmente alla fase della “Valutazione di Incidenza”.
Di fatto, si è approvato un progetto senza ottemperare a quanto richiesto dall’art. 5 comma 3 e 4, e violando l’art. 5 comma 8 (si approva il progetto/piano dopo espletamento di “Valutazione di Incidenza”) e art. 5 comma 10 del DPR 357/97 e smi (per siti con habitat prioritari), nonostante le osservazioni inviate avessero segnalato la omessa indicazione del pantano e i possibili danni in caso di realizzazione del progetto.
E’ bene anche rammentare che l’art. 5 comma 3 del sopraccitato DPR recita: “I proponenti di interventi non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nel sito, ma che possono avere incidenze significative sul sito stesso, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi, presentano, ai fini della Valutazione di Incidenza, uno studio volto ad individuare e valutare, secondo gli indirizzi espressi nell’allegato G, i principali effetti che detti interventi possono avere sul proposto sito di importanza comunitaria, sul sito di importanza comunitaria o sulla zona speciale di conservazione, tenuto conto degli obiettivi di conservazione dei medesimi” . Tale procedura si applica anche alle ZPS (art. 6 comma 2 DPR 357/97 e smi)
Nella “Valutazione di Incidenza” che accompagna il progetto non si è minimamente tenuto conto neanche degli obiettivi di conservazione (oltre a quanto brevemente segnalato sopra) che vedono la tutela dei migratori e delle zone di sosta lungo le rotte da loro seguite.
Nello studio e nel progetto approvato è stata omessa una delle due zone umide presenti nell’arcipelago, lungo una delle rotte migratorie più importanti del Paleartico Occidentale, , pur con evidenti possibili danni irreversibili (in violazione del principio di precauzione e prevenzione sancito dalle direttive comunitarie).
Pertanto, il proseguo delle opere – qualora le stesse danneggino direttamente e/o indirettamente l’habitat prioritario – potrebbe configurare la violazione dell’art. 733 bis del CP.
Si fa presente che il WWF e la LIPU hanno presentato un corposo reclamo alla DG Ambiente dell’Unione Europea, per violazione dell’art. 6 comma 2 (Direttiva 92/43/CE) e art. 4 comma 4 (Direttiva 147/2009) con molti casi siciliani e il proseguimento delle opere rischia di aggravare il possibile contenzioso comunitario, con possibile ulteriore danno erariale.
Si chiede pertanto
all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente
di sospendere in autotutela l’autorizzazione rilasciata e i lavori in corso per procedere all’attuazione di una variante, supportata da corretta “Valutazione di Incidenza”, che tenga in debito conto le valenze naturalistiche oggi pericolosamente a rischio.
al Ministero dell’Ambiente
di intervenire presso la Regione Sicilia per richiamare al rispetto delle norme comunitarie e le leggi di recepimento, che vedono con preoccupante costanza l’approvazione di progetti sulla base di Valutazioni di Incidenza non corrispondenti alle normative vigenti.
al NOE
di intervenire al fine di scongiurare la distruzione di un importantissimo habitat protetto dalla normativa vigente (comunitaria, nazionale e regionale) e di accertare eventuali responsabilità penalmente rilevanti.
Si rimane in attesa di urgente riscontro
Il presidente del WWF Sicilia, Angela Guardo; Il presidente dell’Associazione Mediterranea per la Natura, Deborah Ricciardi; Il Presidente regionale di Italia Nostra, Leandro Janni; Associazione Mediterranea per la Natura (MAN) Messina; Italia Nostra sez. Sicilia; WWF Sicilia Palermo
Lo Cascio. "L'Unesco ignora l'esistenza di un cantiere oer il depuratore sotto il vulcano"
Come spesso accade in
queste occasioni, anche nel recente convegno sul “parco marino” purtroppo si è
ceduto alla facile tentazione di un uso strumentale dei fatti. Non mi riferisco
tanto all’oggetto del contendere – l’area marina protetta, o meglio, le lotte
interne alla maggioranza che amministra questo paese – quanto alle fugaci e
immaginifiche affermazioni riguardanti il depuratore di Vulcano.
La questione, come è
noto, è stata riproposta dalla signora Berart, una nostra concittadina che con
grande sensibilità ha preso a cuore la vicenda, indirizzando al sottosegretario
all’ambiente on. Silvia Velo alcuni quesiti relativi alla localizzazione dell’impianto;
questione, peraltro, oggetto di alcuni esposti presentati da associazioni
ambientaliste, che hanno evidenziato profonde carenze nella documentazione
tecnica e nel procedimento adottato dall’allora commissario all’emergenza
Pelaggi – oggi agli arresti domiciliari, sebbene per altre vicende.
“L’Unesco ci chiede di
fare i depuratori”, per tutta risposta, è stata l’affermazione dell’on. Velo
durante il suo intervento conclusivo.
Peccato che non esista
alcun documento ufficiale del World Heritage Committee dove l’Unesco abbia chiesto
di realizzare depuratori. Inoltre, sarebbe quantomeno singolare che l’Unesco avesse
chiesto di realizzarne uno proprio alla base di un vulcano attivo, quando la
tutela della morfologia e del paesaggio vulcanico costituiscono uno dei
presupposti di base per la nostra permanenza nella lista dei Patrimoni
dell’Umanità.
Se da un punto di
vista logico la necessità di un depuratore è comprensibile, anzi, assolutamente
condivisibile, andare a realizzarne nel mezzo di uno dei contesti ambientali
più importanti ed espressivi del Sito Unesco delle Eolie lo è molto meno, e
ancora di più se – per farlo – si è dovuto brigare con le carte e scrivere
falsità.
Essere sottosegretari
da qualche mese evidentemente non basta per stabilire un contatto telepatico
permanente con l’Unesco, in grado di fare sciorinare al momento responsi che ci
illuminino sulla volontà di un organismo sovranazionale, nemmeno se il
sottosegretario in questione è l’on. Velo.
È più probabile invece,
per non dire certo, che l’Unesco ignori l’esistenza di un cantiere di tale
portata a qualche centinaio di metri dal cratere di Vulcano; se per questo,
diciamola tutta, ignora anche che le Eolie non siano un parco nazionale, dato
che dopo le rassicurazioni espresse dall’allora ministro Prestigiacomo nessuno
si è premurato di informarli che quel parco – in realtà – non è mai stato
istituito.
Sarebbe stato dunque
più corretto, almeno intellettualmente, dire “non so”, “chiederò”, “mi
informerò”. Meglio ancora, ammettere che nella scelta della localizzazione il
ministero all’ambiente qualche responsabilità ce l’ha – anche se l’on. Velo,
all’epoca, si occupava di altre cose – e che le decisioni di un commissario non
sono infallibili, senza tirare in ballo l’Unesco. Ma sarebbe stato un atto di
umiltà, virtù che – negli ultimi anni – si pratica con sempre maggiore
difficoltà.
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale
de La Sinistra)
Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Taormina arrestano palestinese per lesioni personali aggravate e violenza privata
LEGIONE
CARABINIERI “SICILIA”
Comando
Provinciale di Messina
________
Comunicato
stampa del 4 giugno 2014
Compagnia
Carabinieri di Taormina
I
Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Taormina arrestano palestinese
per lesioni personali aggravate e violenza privata dopo una notte di
follia e violenza.
I
Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Taormina nelle
prime ore di ieri hanno tratto in arresto Kreim Aasem, nato in
Palestina nel 1967 in passato residente a Barcellona Pozzo di Gotto
ma da tempo di fatto domiciliato presso la comunità casa famiglia
“L’eccezione”, sita a Francavilla di Sicilia.
Il
racconto di una nottata degna della peggiore pellicola horror e la
sola differenza che, in questo caso, si trattava di semplice, cruda
e spaventosa realtà. Lo spettacolo che hanno dovuto affrontare i
Carabinieri non è stato dei più edificanti ed ha dimostrato, ancora
una volta, le difficoltà legate ad una professione che ti pone
spesso di fronte a situazioni imprevedibili e molto rischiose.
Nella
tarda serata del 2 giugno la centrale operativa dei Carabinieri di
Taormina riceveva una richiesta di intervento proprio dalla casa
famiglia di Francavilla di Sicilia. Un luogo d’accoglienza, dove
trovano ricovero persone molto diverse tra loro. Alcune di esse
colpite da patologie psichiche altre destinatarie di provvedimenti
dell’autorità giudiziaria che ne limitano la libertà personale.
Un contesto comunque difficile nel quale a volte diviene assai
complicato mantenere l’ordine e contenere gli atteggiamenti
violenti degli ospiti.
Questa
volta però si è evidentemente superato ogni limite. Protagonista di
questo assurdo film è stato Kreim Aasem, già noto per altri
atteggiamenti di violenza non ancora sfociati in livelli così gravi.
Erano le 23.00 circa del 2 giugno 2014, quando il palestinese, senza
apparente motivo, ha aggredito a calci e pugni un altro ospite della
stessa casa famiglia. Non pago di questo suo primo sfogo violento
l’uomo ha aggredito uno dei dipendenti della comunità il quale
era intervenuto in soccorso della prima vittima. Ma la violenza era
incontenibile e fuori controllo e così Kreim Aasem, ha cominciato ad
afferrare e brandeggiare ogni oggetto contundente che gli passasse a
tiro. Con svariati coltelli da cucina e con un paio di forbici ha
cominciato a colpire la seconda vittima, che aveva tentato di
placarne l’ira funesta e ripristinare l’ordine. Nel frattempo
però erano già giunte due pattuglie del Nucleo Radiomobile
Carabinieri della Compagnia di Taormina, finalmente in grado di
immobilizzare il violento e condurlo presso gli uffici della Caserma
per gli accertamenti di rito. Alla fine della mattanza per terra i
Carabinieri hanno recuperato sei coltelli da cucina, intrisi di
sangue ed un paio di forbici che sono stati posti sotto sequestro. La
povera vittima ha subito varie e gravi lesioni alla testa ed è stato
necessario il trasporto presso il locale pronto soccorso ove i
sanitari hanno provveduto a suturare le ferite al cuoio capelluto e
a prestare il necessario intervento alle ferite lacero contuse alle
mani e vari traumi contusivi. Il
soggetto veniva tratto in arresto per lesioni personali aggravate e
violenza privata,
trattenuto in camera di sicurezza in attesa del rito direttissimo.
Un'altra
serata di particolare impegno per i Carabinieri della Compagnia di
Taormina in divisa che spesso si trovano a dover affrontare
situazioni inattese e estremamente pericolose.
Come erano le Eolie e gli eoliani
Nelle foto di oggi:
1) Ragazzini festanti precedono la processione di S. Vincenzo (Stromboli) 1968
2) Processione di San Vincenzo a Stromboli 1968
3) Pescatori raccolgono la rete in una strada di Stromboli (primissimi anni '70)
Il poeta liparese Cortese a "Pagine aperte"
Domenica 8 Giugno, dalle 18,00 presso l’atelier Montez, via di Pietralata 147, a Roma, seconda edizione della rassegna ” Pagine aperte – Quando gli uomini avevano le ali “. Parteciperà con le sue poesie anche il liparese Davide Cortese
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