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sabato 14 settembre 2013

Il pellegrinaggio alla Croce di Monterosa (foto Marina Centorrino) gruppo 1

MAURIZIO BERNAVA PARLA AI DIRIGENTI DELLA CISL MESSINA E SOLLECITA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ROSARIO CROCETTA A DEDICARE TEMPO AL CONFRONTO SOCIALE

“Il Presidente Crocetta impegni più tempo a strutturare un confronto costruttivo e continuo con sindacati, il mondo del lavoro e delle imprese. Dedichi più tempo a questo, necessario soprattutto alla vigilia dell’approvazione della legge di stabilità che, visti i vincoli e il grave indebitamento, non può essere un’avventura solitaria del Governo regionale, dell’Ars o dell’assessore di turno”. Parlando all’Esecutivo provinciale della Cisl di Messina, il segretario generale della Cisl Sicilia Maurizio Bernava lancia un messaggio preciso al Presidente della Regione Rosario Crocetta chiedendo “tempo da dedicare anche al confronto sociale”. “Non se ne pentirà – ha detto Bernava – le emergenze economiche e sociali sono le priorità della Sicilia e hanno bisogno di meno risse interne alla politica e di più cooperazione e dialogo con tutti i soggetti interessati”.
Nel suo intervento davanti la platea dei dirigenti della Cisl Messina, Bernava ha preso spunto dalle parole del Presidente della Regione rilasciate oggi a Palazzo d’Orleans dichiarandosi “felice che Crocetta affermi di avere pronta una legge di sviluppo fra le più innovative a livello europeo. Ma – ha aggiunto Bernava – ci auguriamo che il lavoro e la condizione di emergenza sociale siano materie ritenute degne per dedicare tempo al confronto. Lo sviluppo – ha detto il segretario generale della Cisl Sicilia - non si fa solo per legge, occorre una strategia e un piano economico e industriale che individui le priorità e le azioni da mettere in campo. Su questo e per questo serve il confronto e la Cisl è pronta a collaborare solo per la crescita e l’interesse della Sicilia e dei siciliani”.
Sul disegno di legge delle aree metropolitane, invece, Bernava riconosce una valenza positiva: “Va nella direzione giusta e va visto al di là dell’abolizione delle province. Si approvi velocemente perché può e deve aiutare il processo di riorganizzazione delle Partecipate e dei Servizi locali che sono oggi la causa del fallimento degli Enti locali siciliani. Ma anche su questo serve il confronto”.

Auguri da Partylandia per Janet, Claudio, Peppe e Gabriel

Lo staff di Parylandia augura Buon Compleanno a  Janet Quadara che  compie 10 anni, a Claudio che ne  compie 18 e a Peppe Fanni che ne compie 8.
Auguri anche a Gabriel nel giorno del suo battesimo

Auguri a...

Eolienews augura Buon Compleanno a Martina Groppo, Marzia Ficarra e Francesca Basile

venerdì 13 settembre 2013

Nota del Sindaco Lo Schiavo al Presidente dell’Autorità Portuale per la realizzazione di una copertura sulla banchina aliscafi di Milazzo.

Nuovo sollecito da parte del Sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo nei confronti dell’Autorità Portuale di Messina per la realizzazione di una copertura nella banchina di attracco degli aliscafi di Milazzo. Già nell’incontro realizzato nel mese di Settembre dello scorso anno, il primo cittadino aveva avuto delle garanzie da parte del Presidente dell’Ente, Ing. De Simone circa la realizzazione dell’opera e soprattutto la possibilità di venire incontro alle tante difficoltà che ogni volta incontrano sia gli isolani che i turisti nei collegamenti. Da considerare anche il periodo invernale che sta per avvicinarsi con la conseguente crescita di disagi per gli utenti. < E’ trascorso un anno dall’incontro che abbiamo avuto insieme al collega di Milazzo ed altre autorità circa le problematiche che riguardano principalmente la banchina di Milazzo> - afferma il Sindaco Lo Schiavo - <non è possibile che nell’arco di dodici mesi tutto sia rimasto immutato. Anche in questa stagione estiva appena conclusa, i tanti viaggiatori sono stati costretti ad attese sotto il sole e mi auguro che adesso con l’arrivo della stagione invernale venga adottato nell’immediato qualche provvedimento. Tra l’altro, realizzare una copertura idonea, non credo sia cosa dell’altro mondo>. Con la nota inviata in data odierna, si attende una risposta esaustiva da parte dell’Ente Portuale di Messina.    

Soppressione sezioni distaccate dei Tribunali nelle isole minori. Si muove Lo Schiavo

COMUNICATO STAMPA
In data odierna il Sindaco di Santa Marina Salina e Coordinatore Ancim Sicilia Massimo Lo Schiavo ha inviato al Presidente dell’ Ancim Dott. Mario Corongiu, sindaco di Sant’Antioco, una richiesta di convocazione urgente del Direttivo dell’Ancim che affronti congiuntamente a tutti i sindaci interessati il tema della soppressione delle sezioni distaccate dei tribunali che operano sul territorio delle isole minori. L’obiettivo è quello di concertare ogni azione volta a garantire funzionalità e continuità al servizio giustizia sul territorio insulare.
“Si assiste ancora una volta- afferma il sindaco Lo Schiavo – ad azioni da parte del Governo nazionale e di quello Regionale che sembrano non tenere assolutamente conto delle peculiarità dei territori delle isole italiane e che finiscono per incidere pesantemente sulla qualità della vita dei cittadini isolani. L’imminente soppressione dei tribunali così come, ad esempio, il taglio degli ospedali risuonano quasi come degli inviti neanche troppo sottintesi alle popolazioni delle isole a fare ancora una volta i bagagli per cercare altrove quei diritti che a casa loro gli sono di fatto negati. L’ultima possibilità – conclude il sindaco Lo Schiavo – è quella di una forte azione comune e condivisa che venga espressa da tutte le isole minori italiane”. 

Caccia. Da Salina parte la richiesta di autorizzare in alcune aree libere la caccia al coniglio selvatico

COMUNICATO STAMPA
In data odierna i Sindaci di Salina, Massimo Lo Schiavo,Salvatore Longhitano e Riccardo Gullo, hanno inviato l’ennesima nota all’Assesorato Regionale delle Risorse Agricole e Forestali , per chiedere l’inserimento di alcune aree libere di Salina, oggi escluse dal Piano Venatorio Regionale, in cui si possa cacciare il coniglio selvatico.
“Sin da maggio siamo stati interessati da cacciatori e agricoltori “ spiega il Sindaco Lo Schiavo “ affinchè si potesse intervenire con l’assessorato regionale competente ,in fase di predisposizone del Piano Venatorio Regionale,  per permettere la caccia al coniglio in alcune zone dell’isola, che permettesse di limiatare i danni allo colture provocati dai conigli. Ad oggi però, dobbiamo constatare con amarezza che le nostre richieste non solo non sono state ancora accolte, ma risulta che le dicisioni circa la chiusura della caccia per l’isola di Salina siano statre prese, ancora una volta, senza il conivolgimento e la concertazione con i Sindaci dell’isola”.

L’anima agricola dell’isola viene messa a dura prova giornalemente dalla popolazione di conigli selvatici,cresciuta esponenzialemnte nell’ultimo anno e come denunciato dagli agricoltori, che attacca e distrugge interi vigneti e numere ulteriori colture, creando un grave danno economico alle numerose aziende agricole che operano sull’isola.

“Le zone in cui dovrebbe essere consentita tale attività venatoria e che abbiamo chiesto siano inserite nel Piano Ventorio” continua il Pirmo Cittadino di Santa Marina Salina “sono ubicate al di fuori dei confini della Riserva Natuarle, al di fuori di perimetrazionei SIC e ZPS  e lontane da centri abitati. Tutta l’attività venatoria sempre esercitata sull’isola, inoltre, è sempre stata controllata dalle Guardie della Riserva e Corpo Forestale presenti sul nostro territorio”.

Il bilancio 2012 del Leader II Eolie visto da Sidoti

In attesa che qualcuno fornisca per trasparenza i dati delle partecipate sul sito del Comune come, peraltro, previsto dalla legge facciamo un passo in avanti sull'unico bilancio al momento disponibile del 2012 quella della Società Consortile in Liquidazione Leader II Eolie (in verità abbiamo anche quello della Lipari Porto Spa già esaminato a grandi linee ma ci ritorneremo).
Società che ha maturato perdite fino al 31.12.2012 di Euro 103.465 e controllata per il 78,96% dai Comuni delle Isole Eolie.
Consideriamo solo crediti e debiti escludendo le immobilizzazioni che a mio parere valgono pressoché pari zero.
CREDITI da Attivo Circolante Euro 81.561
DEBITI Euro 184.608
Differenza negativa Euro 103.047
Ma quanti di questi crediti sono veramente esigibili?
Crediti verso clienti Euro 30.318 chi sono? a quali anni si riferiscono? quali azioni sono state promosse per il recupero di queste somme? rilevo dai commenti al conto economico che vi sono ricavi (quindi crediti) per rimborsi forfettari per l'uso dei locali da parte di altre società. E mi domando quali sono queste società visto che non c'è alcun commento a riguardo? Certo che se tra i crediti v/clienti abbiamo anche Sviluppo Eolie siamo a posto.
Crediti tributari di Euro 5.942 forse di possono compensare con i debiti della stessa natura di Euro 16.911?
Crediti verso altri di Euro 45.267.Costituiti da Euro 14.000 credito v/CEFOP, Euro 8.000 credito v/Lega Coop. ed Euro 23.217. A quali anni si riferiscono? quali azioni sono state promosse per il recupero di queste somme?
Comunque nella migliore delle ipotesi ci sono Euro 100.000 di debiti da pagare. Chi se ne fa carico? Forse i Comuni visto il contenuto dell'assemblea del 30 aprile 2013? Ma il Comune di Leni e Malfa non hanno già deliberato la dismissione della partecipazione? Quali sono gli elementi “certi” che sono intervenuti nel 2013 che possono consentire di percorrere questa strada ovvero la ricapitalizzazione (norma peraltro vietata dalla legge salvo valutazioni diverse o interpretative fatte dai Comuni)? Forse le disponibilità finanziarie dichiarate dal Sindaco di Lipari nella sua relazione? Cosa è stato previsto nel rendiconto dei diversi Comuni a tal proposito e cosa ne pensano i Revisori degli stessi Enti a riguardo?
Angelo Sidoti

Ancora una scossa di terremoto nel distretto sismico delle Eolie

Una scossa di terremoto oggi è stata registrata in Sicilia alle ore 07:42 della mattinata. Il sisma ha avuto un ipocentro profondo 130,6  chilometri. L’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha individuato il terremoto nel distretto sismico delle Isole Lipari, davanti alla costa settentrionale siciliana, nella zona in provincia di Messina. Scossa che ha raggiunto magnitudo 2.6 della scala Richter di rilevazione sismica.

I comuni hanno l'acqua alla gola e scendono in piazza

Lipari(s.s.) “A fine settembre si terrà una manifestazione- annuncia il sindaco di Santa Marina Salina e, presidente dell'Ancim Sicilia, che coinvolgerà tutti i comuni dell’isiciliani”. 
La proposta è scaturita stamattina dall’Assemblea dei piccoli comuni che, convocata dall’AnciSicilia, si è svolta nella Sala delle Carrozze di Villa Niscemi. “Organizzata- continua Lo Schiavo- con l’obiettivo di fare il punto sulla drammatica situazione economico-finanziaria dei comuni con minore densità demografica, che rischiano di essere particolarmente colpiti dai tagli dei trasferimenti regionali, l’Assemblea (che ha registrato la partecipazione di oltre 120 sindaci) ha sottolineato la necessità di dar vita ad un’iniziativa unitaria da estendere anche ai comuni con oltre 5000 abitanti”
“Il primo passo – spiegano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente vicepresidente vicario e segretario generale dell’Anci Sicilia – sarà quello di convocare il nostro Consiglio regionale proprio per coinvolgere indistintamente tutte le amministrazioni e definire i dettagli della manifestazione. 
L’AnciSicilia ha già programmato di incontrare il Presidente dell’Ars e tutti i presidenti dei gruppi parlamentari e ha, inoltre, deciso di sollecitare l’incontro con il Presidente Crocetta che doveva svolgersi già lunedì scorso. Vogliamo, in questo modo ribadire la necessità, già esposta dalla nostra Associazione durante l’ultima Conferenza Regione-Autonomie locali, di prevedere l’assegnazione di nuove risorse in sede di variazione di bilancio regionale e di creare un’unità di crisi tra Regione ed autonomie locali per trovare soluzioni adeguate ai principali nodi economico-finanziari che pesano sulla vita dei comuni”. 

Le "condoglianze" di Previti per l'indifferenza tra la quale "muoiono le cose in queste isole

Ciao Salvatore,
mi rispondo io stesso:avevo chiesto, tramite il tuo giornale, se importasse a qualcuno della morte della palma storica di Marina Corta mi rispondo :A NESSUNO!
Insieme alla morte del tribunale,del punto nascita,del turismo di qualità siamo messi proprio bene.

Saluti e condoglianze
                Antonio Previti

Da Partylandia auguri a Melania Imbruglia

Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Melania Imbruglia che oggi compie 19 anni

Il dirigente Candia risponde ad una lettera della signora Caterina Conti

Gentilissima signora Conti,
trovo proprio ora qualche minuto per leggere e rispondere alle Sue esternazioni in merito alla vicenda “delle difficoltà e dei falsi problemi” che il sottoscritto, congiuntamente a Saverio Merlino, al sindaco Giorgianni e all’assessore De Luca, creerebbe, a danno degli studenti dell’Istituto Tecnico e del Liceo Scientifico e per capriccio degli alunni della scuola media (che oggi si chiama secondaria di 1°).
Ho letto le Sue speculazioni sul chilometraggio delle distanze tra i plessi di scuola media delle frazioni, e anche delle Sue cupe preoccupazioni sul rischio di misteriosi nemici dietro l’angolo. Ho letto che vorrebbe spiegazioni da qualcuno, etc. etc.
La questione è molto meno complicata di quanto qualcuno, come fa lei, ritiene sia realmente. E gliela riassumo io: il Dirigente della scuola media di Lipari S.Lucia, avendo una classe in più dallo scorso anno scolastico, che diventano due classi in più da quest’anno scolastico, composte quasi per intero da alunni che risiedono a Lipari, ha chiesto all’Ente di competenza, ovvero il Comune di Lipari, dove doveva mettere questi alunni. Fine della questione.
Tutto il resto, cara signora Conti, sono chiacchiere e congetture, probabile effetto dell’inazione di chi, avendone nel tempo responsabilità e competenza, avrebbe dovuto darsi da fare nelle sedi più opportune per dare anche agli studenti delle scuole superiori di Lipari la sede adeguata e dignitosa che meritano.
I miei ossequi alla persona stimabile che Lei è.

Renato Candia, Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo ‘Lipari’.

Blogger di viaggio in tour alle Eolie

I blog di viaggio stanno prendendo sempre più piede in rete, attirando le attenzioni degli operatori. Da qui l'idea del tour operatorImperatore Travel di coinvolgere in prima persona alcuni dei pricipali blogger italiani in un "blog tour". Il viaggio porterà dal 21 al 28 settembre alle Isole Eolie undici blogger italiani che andranno alla scoperta di Lipari, Vulcano, Panarea, Ginostra, Stromboli, Salina e Filicudi. Il team di blogger che parteciperanno a #eolietour13 è composto da Federica Piersimoni con il suo blog personale e ViaggiLowCost, Christian Cappello e Cristina Rampado di Blogdiviaggi, Valentina Macciotta di EnogastronoVie e NonsoloTuristi, Francesca Barbieri di Fraintesa, Paola Annoni di beRoad, Raffaele Angelillo di TripandTravel e Roberta Longo di Infoturismiamoci, Sara Boccolini con il suo blog personale, Antonietta Marrazzo di ViaggiLowCost e Luciana Cameli di Girovagate.com. Undici blogger che attraverso i propri canali condivideranno le loro esperienze e le emozioni vissute esplorando le isole dell’arcipelago eoliano. I componenti del team saranno ospitati nelle strutture alberghiere associate a Imperatore Travel e parteciperanno a tour in motobarca tra gli antichi borghi dei pescatori, le insenature, i faraglioni, gustando i piatti tipici della tradizione eoliana. L’hashtag ufficiale del blog tour sarà #eolietour13 e sarà possibile seguire le emozioni in diretta dell'Eolie Blog Tour 2013 sui canali social di Imperatore Travel

E' tornata dopo 14 anni la Processione della Madonna a Pirrera (foto La Greca-Russo)

Dissalatore "costretto" a produrre al minimo. Canneto rischia di restare senz'acqua

Dissalatore a produzione fortemente e forzatamente ridotta (circa 800 mc al giorno) ma non per colpa della struttura, pienamente funzionante.
Ma per capire meglio la situazione, ecco cosa accade.
La  ditta che gestisce l'impianto ha ricevuto, in questi giorni, una nota a firma del geometra Alessandra Dal Zotto e dal dottor Stefano Blasco nella quale gli si comunica che, nel  bilancio di previsione 2013, è confermato, per il pagamento dell'acqua, lo stesso importo dell'anno precedente (se ne deduce quindi che il dissalatore dovrà erogare lo stesso quantitativo di acqua del 2012).
E qui cominciano i problemi.
La ditta fa quattro calcoli. Dal quantitativo di acqua da erogare toglie quanto ha già erogato.
Il rimanente è davvero misero rispetto alle esigenze della popolazione.
Per non interrompere  il servizio gli addetti al dissalatore (per restare nel budget) da qui al 31 dicembre  non potranno erogare più di 800 mc di acqua al giorno.
Si dirà: Ma ci sono le navi cisterna (anche oggi ce ne sono due) !.
Vero, ma non basta!
E qui subentra il rischio per Canneto di restare all'asciutto.
L'acqua trasportata dalle navi cisterna non può andare nella rete di Canneto.
Motivo per cui la popolosa frazione liparese dovrà accontentarsi di 800 mc.
Nulla, praticamente, considerando il numero di utenze e il reale consumo giornaliero.
Da qui il rischio (più che reale) che la frazione resti a  secco.
Sappiamo che è stata convocata una riunione d'urgenza al comune e ci auguriamo si trovi una soluzione. Ma, al  di la di quel che accadrà, ci viene da  ridere (forse meglio dire da piangere). Infatti, mentre lo Stato paga fior di soldini per il trasporto di acqua con le navi cisterna...il dissalatore è costretto a sosta e produzione forzata.
Certo l'acqua del dissalatore la paga il Comune...quella delle navi cisterna lo Stato.
Se non ci siamo persi qualche  passaggio ci sembra che "lo Stato siamo anche  noi" o no?

Le Eolie e le date da ricordare (a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)

13 settembre 1788 Lazzaro Spallanzani
Il viaggio alle Eolie del naturalista Lazzaro Spallanzani inizio il 24 agosto 1788 prendendo posto su un bastimento marsigliese in partenza da Napoli e diretto a Messina e che al ritorno avrebbe toccato Lipari per effettuarvi un carico di pomice.
Il 12 settembre compì la traversata Messina - Lipari. La sua sosta alle Eolie ebbe la durata complessiva di circa trentacinque giorni a partire dal 13 settembre. Il suo rientro a Messina avvenne non prima del 17 ottobre.
Lazzaro Spallanzani è, in assoluto, il primo scienziato italiano che in lungo e in largo, e con mentalità del tutto moderna, esplorò l'Arcipelago eoliano attenzionando, oltre che i fenomeni e ogni sorta di prodotti vulcanici, pure la realtà socio-economica di ciascuna comunità isolana. Nell'area di San Calogero notevoli sono state le sue osservazioni sulla natura vulcanica dei terreni con comparazioni alle lave dell'Ente, dello Stromboli, del Vesuvio ed ai fenomeni vulcanici di Pozzuoli. Spallanzani va una analitica descrizione delle varie tipologie di roccia vulcanica osservata.
Ci limitiamo a riportare gli aspetti descritti - paesaggistici della sua visita alle "Stufe" ed ai "Bagni" di Lipari.
(…) Ma le tanto rinomate Stufe di Lipari sembrano esser l'oggetto, che più d'ogni altro muova la curiosità del Viaggiatore. Non doveva io adunque ometterne la visita. Sebbene debbo dire che il viaggio per andarvi fu a me di maggiore istruzione, che le stufe medesime. Giacciono all'ouest a quattro miglia dalla Città, poco al di là della vetta d'un Monte, che dopo quello di S. Angelo e della Guardia è dei più alti dell'isola. La strada ch'io presi fu quella che dalla Città mena alle Stufe, ed è l'unica che senza disagi possa condurvi. Ella è considerevolmente lavoro dell'acque piovane, che altamente scavato hanno una immensa mole di tufo. (…).
Comincia a qualche centinajo di passi dalla Città, e senza interruzione arriva fino al di là della sommità del Monte delle Stufe. Cotesto Monte, come il più degli altri, varia negli andamenti, formando ora declivi soavi, ora ripidi e scoscesi, ora piani quasi orizzontali, ora dirupi poco meno verticali. (..).
Giunto poi che siasi al sommo del Monte, si apre all'ouest un'amplia pianura dell'istesso tufo, ma fatto terriccio, dove si semina frumento, e dove sono pochi vigneti. Luccicano su di essa frequenti pezzi di vetro suddiafano nericcio, e dei più belli e più puri che offra Lipari.(…).
Al di là di quella pianura evvi una facile discesa di dugento piedi all'incirca, a capo della quale esiston le Stufe. Quella prevenzion favorevole, che per la loro rinomanza aver potesse il curioso Viaggiatore, la perde ad un tratto all'aspetto delle medesime. Formano un gruppo di quattro, o cinque cave, più simili alle tane degli orsi, che alle abitazioni degli uomini, e nelle quali l'arte infinitesimale è più bambina, che nelle fabbriche dei Castori. Ogni cava per di sotto ha un'apertura, per cui entrano i caldi ed umidi vapori, ed un'altra per dissopra, da cui ne esalano. Entrato in una di esse, poco vi potei dimorare, meno per il calorico, che nel termometro marcava solamente il grado 48 2/3, che per un non so che di soffocante, che aveva l'interno ambiente. Queste Stufe ritengono ora poco più che il nome, essendo pressochè derelitte. Di fatti quando anche conservassero la loro virtù, e fossero vantaggiose contro diversi malori, come usarle, se mancano d'ogni comodità assolutamente necessaria per chi dee valersene?
Quando le visitò il Sig. Dolomieu, tutto il terreno su cui sono poste, era penetrato da cocenti vapori, che sotto forma di un denso fumo uscivano da piccole aperture del diametro d'uno o due pollici. Allorchè io ci andai, le cose di molto erano cangiate, come accader suole né vulcani, dove si manifesta più o meno la presenza del fuoco. Non vi era che un foro d'un pollice circa, da cui a volte a volta esalava una traccia sottile di fumo fetente di odore di solfo; ed allargato avendo io il foro, lo trovai attorniato da scarsa copia di molli sulfuri di ferro, ivi generati dall'unione del ferro, e del solfo. (…).
Il testè nominato francese dopo l'avere descritte le Stufe di Lipari, passa a far parole delle alterazioni cagionate da' vapori acidi sulfurei su le lave di quel luogo, notando che tutte, oltre l'esser diventate tenere, e più leggieri, e l'aver perduti i primitivi colori preso hanno una tinta bianca, frammischiata al giallo, al rosso, al violetto, e all'altre gradazioni, che soglion prodursi dagli ossidi del ferro. Avverte in oltre che le medesime vestite si sono d'una grossa crosta di sulfati di calce, che questi sulfati penetrano anche al di dentro; e che qualche lava è coperta dalla miniera del ferro detta fangosa. Spiega poi molto acconciamente, come mediante la combinazione dell'acido sulfurico con diverse terre, le lave si sieno rese più leggiere, e variamente colorate. (..).
Ove il viaggiatore Naturalista ha superata la sommità del Monte delle Stufe, egli è pervenuto da quella parte ai confini dell'Isola; giacchè al di sotto vede subito il mare, più basso di cui 460 piedi circa a misura d'occhio. Torcendo poscia il cammino al sud trova più sorgenti d'acqua calda, una delle quali forma i Bagni di Lipari antichissimi eglino pure come le Stufe, ma egualmente che loro pressochè abbandonate. E continuando i passi per la medesima direzione, si abbatte di nuovo in una prodigiosa immensità di lave decomposte, somigliantissime a quelle delle stufe, dipinte medesimamente con gli stessi varianti colori, e sparse altresì di croste di sulfato di calce.(…).

Tre volte mi recai alle Stufe. Le due prime mi ritornai alla Città per la stada istessa che preso aveva nell'andarvi, e che è scolpita nel tufo. Ma la terza rivolsi il passo a Campo Bianco, e al Monte della Castagna, e di là mi spinsi all'altissimo Monte S. Angelo. (..) La pendice del Monte delle Stufe, e l'amplia sua pianura sottogiacenti al tufo, formano, come si è osservato, un letto di pomici miste a più vetri, e a più smalti. . Ma ad un quarto di miglio dalle Stufe verso Campo Bianco, perdutosi di vista il tufo, ricompajono a nudo le pomici, che continuano con quelle di detto Campo, e le ho pur trovate nel cammino di là preso al Monte S. Angelo, il qual Monte ne abbonda egli stesso..(…).

Eolie e turismo in calo...ma è proprio così? di Aldo Natoli

Ho letto attentamente l'articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia che riporta una dichiarazione del Presidente  della Camera di Commercio di Palermo, Roberto Helg, con la quale afferma che " Nel corso degli ultimi mesi abbiamo assistito a crolli imprevedibili di turismo alle Eolie, a Taormina a Cefalù" mentre a San Vito, in controtendenza, è stata registrata una crescita delle presenze.
Normalmente queste valutazioni si fanno alla fine di ogni semestre citando la fonte ufficiale che ha fornito l'indagine. Mi sorprende pertanto quanto asserito dal Presidente della Camera di Commercio di Palermo e soprattutto il  comportamento dell'Assessore al Turismo, Michela Stancheris, che ha avallato questa tesi, pur disponendo di dati ufficiali. 
L'Assessore ha scoperto "l'acqua nel paniere" nell'individuare come criticità il problema dei trasporti. E' infatti perfettamente inutile parlare di internazionalizzazione del nostro turismo se non si risolve in via definitiva il problema dei trasporti e dei relativi costi. Problematica questa che compete all'Assessorato che sovrintende. 
Orbene , tornando al movimento turistico, da un riscontro fatto presso l'Unità Operativa di Base "Isole Eolie" del Servizio Turistico Regionale di Messina, il primo semestre dell'anno 2013 (Gennaio - Giugno) ha fatto registrare 19.935 arrivi e 60.370 di presenze di turisti italiani, mentre gli arrivi degli stranieri sono stati 24.733 e 70.226 le presenze. Per lo stesso semestre dell'anno 2012 sono stati registrati 20.707 arrivi e 67.124 presenze di italiani, mentre gli arrivi di stranieri sono stati 20.914 e le presenze 60.705. 
Complessivamente è stato registrato per il periodo gennaio giugno 2013 un + 7,32% di arrivi ed un +2,14 di presenze, rispetto all'anno 2012. Se consideriamo la crisi economica che ha investito l'Europa, ma soprattutto  l'Italia, non mi sembra che nel primo semestre di quest'anno si sia verificato nelle Eolie quel disastro strombazzato dal Presidente Helg. 
Ripeto, che per una valutazione complessiva, bisogna aspettare che la locale U.O.B. ci fornisca i dati registrati nei mesi successivi. Solo allora è possibile esprimere un giudizio sull'andamento della stagione turistica.
Ma la dichiarazione del Presidente della Camera di Commercio  che mette in parallelo l'Eolie, Taormina e Cefalù con S.Vito (avrebbe dovuto fornire i dati relativi al 2012 ed al 2013 di quest'ultima località)non mi stupisce perchè ovviamente tira l'acqua al proprio mulino, e rientra in un disegno ben preciso di relegare al ruolo di Cenerentola il comprensorio turistico delle Isole Eolie, come più volte mi sono permesso di evidenziare. 
Spero che l'Amministrazione Comunale chieda dei chiarimenti al Presidente della Camera di Commercio di Palermo ed all'Assessore Stancheris, considerati i danni all'immagine delle Eolie che il loro intervento inevitabilmente provocherà e che nel contempo rifletta sulla realtà che ho ulteriormente ribadito. 
Aldo Natoli

Auguri a...

Da Eolienews auguri di Buon Compleanno a Linda Aiello e Melania Imbruglia

"Lipari 1" . Comunicazione del dirigente FANTI

Scuola. A Pianoconte e Canneto lamentele per l'assenza (ieri) di un vigile

Numerose lamentele ci sono giunte da Pianoconte dove ieri, primo giorno di scuola, non vi era un vigile ne all'entrata ne all'uscita degli alunni. Particolarmente caotica la situazione all'uscita  considerando che pioveva e che si è formato un vero e proprio groviglio di auto. Lamentele anche da Canneto per la mancanza di un vigile all'uscita della scuola.

E' tornata dopo 14 anni la Processione della Madonna a Pirrera (foto La Greca-Russo)

E' tornata ieri dopo 14 anni  la  Processione della Madonna a Pirrera. In due puntate vi proponiamo le foto di Martina La Greca e Valeria Russo


giovedì 12 settembre 2013

Lipari: arrestato dai Carabinieri per furto di rame.

COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI
Prosegue l’azione di prevenzione dei Carabinieri che sventano ancora un ennesimo furto di ”oro rosso”, assicurando alla giustizia un 35enne, sorpreso all’interno di un cantiere, mentre stava asportando nr. 6 rotoli di rame.
Sulla scorta dei numerosi episodi similari verificatisi nel territorio della Provincia messinese, i carabinieri della locale stazione, nell’ambito di controlli finalizzati a reprimere reati del tipo in parola, avevano da giorni predisposto mirate attività tese a stroncare il fenomeno dei furti di rame. Pertanto nella notte tra il 10 e l’11 settembre u.s. veniva eseguito uno specifico servizio di notturno nei pressi della società “ITALPOMICE SPA” in Lipari via Rocche – frazione Acquacalda- ove sorprendevano, alle 04.40 circa, un individuo nell’atto di impossessarsi di nr. 6 rotoli di rame del peso complessivo di circa 200 chilogrammi per un valore di circa 1500 euro.
Il malfattore, nella circostanza, è stato quindi subito bloccato dai Carabinieri ed identificato.
Per l'uomo, a quel punto, sono quindi scattate le manette con l’accusa di furto aggravato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, lo stesso è stato tradotto presso il proprio domicilio dove permarrà in regime degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza con rito direttissimo che si terrà il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.

Terremoto: scossa magnitudo 2.2 tra le coste messinesi e le Eolie

(Adnkronos) - L'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 2.2 alle 4.51 di stamane tra le coste del messinese e le isole Eolie. L'evento e' stato localizzato ad una profondita' di 128,2 chilometri.

Cade albero a Canneto. Per fortuna non è rimasto coinvolto nessuno

Il tutto sommato modesto temporale di oggi, oltre a far esplodere le fogne a Sottomonastero, ha fatto cadere sulla piazza di Canneto uno degli alberi piantumati nell'area.
Per fortuna non è accaduto nulla di grave e non si trovava a transitare nessuno in quel momento.

Sottomonastero oggi: Dieci minuti di pioggia, fogne in "ebollizione"(di A. Pellegrino)

Mons. Miccichè: "Anche per me è stata una settimana speciale, ricca di ricordi, di emozioni"

Caro direttore,
Ho letto quanto amabilmente ha voluto scrivere la professoressa Conti sul suo sito. 
Anche per me è stata una settimana speciale, ricca di ricordi, di emozioni. Spontaneo sgorga dal mio cuore il grazie innanzitutto al buon Dio che mi ha voluto dare ancora una volta prova del suo amore, facendomi assaporare la dolcezza dell'affetto e della stima di tantissime persone che si sono strette in questi giorni intorno a me e mi hanno trasmesso il calore della loro simpatia e sincera amicizia.
+Francesco Miccichè

Scuola. Incontro tra tecnici comunali e provinciali

In una nota pervenutaci l'assessorato alla Pubblica Istruzione del comune di Lipari "rende noto che martedì 10 c.m. è avvenuto l’incontro, precedentemente palesato, tra il tecnico della Provincia Regionale di Messina ed i nostri tecnici comunali per avviare a soluzione la problematica dei locali scolastici di cui necessitano l’Istituto Comprensivo “Lipari” e l’Istituto tecnico”Isa Conti Eller Vainicher”.

Metodo Stamina bocciato dal Comitato. “Non ha consistenza scientifica”

Il Comitato scientifico ha bocciato il tanto discusso “metodo Stamina“. Il Comitato, chiamato a pronunciarsi sulla materia dal Ministero, ha consegnato oggi il suo parere sul procedimento che utilizza le cellule staminali. E il verdetto è una sostanziale bocciatura del metodo, che non avrebbe consistenza scientifica
Il parere, con valutazioni critiche rispetto alle basi del metodo messo a punto dal presidente della Stamina Foundation, Davide Vannoni, sarà vagliato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzinche, secondo quanto si apprende, non lo ha ancora esaminato. Il parere del comitato non è comunque vincolante, ma è uno strumento di approfondimento scientifico che viene messo a disposizione del ministro della Salute.
Nelle scorse settimane contro il metodo Stamina si era pronunciata, a più riprese, già la prestigiosa rivista scientifica Nature. E un parere negativo sulla stessa linea di quello fornito oggi dal Comitato scientifico del Ministero (ossia della mancanza di prove scientifiche sufficienti) era arrivato anche dal premio Nobel per la Medicina 2012, Shinya Yamanaka
Immediatamente è arrivato il commento di Vannoni: ”Non mi aspettavo niente di diverso dal Comitato scientifico. Credo che non sia comunque un comitato imparziale, visto che il 70% dei suoi membri si era espresso contro il metodo Stamina prima ancora di essere nominato all’interno del comitato”. ”E’ stata una scelta del ministero nominare questi componenti, ed ora sarà il ministero a decidere cosa fare”. “Se così stanno le cose – anticipa il presidente – Stamina Foundation farà ricorso al Tar in merito alla nomina di precise personalità, non imparziali, all’interno del comitato scientifico”.
“Con questo metodo – ha ricordato Vannoni, “sono curate in questo momento a Brescia 40 persone, senza effetti collaterali e con risultato evidenti che mostreremo al Tar il prossimo 7 ottobre”. Partendo da questi “dati reali – ha detto – una bocciatura sulla carta vale poco rispetto a quello che è già in corso all’interno di un ospedale pubblico italiano”. Ad ogni modo, ha tenuto a precisare, “aspetto di vedere le motivazioni del parere”. Nel frattempo – conclude – “andiamo avanti con le terapie“.

Giugno. Presenze in "crollo"? Solo fantomatico (la nota del presidente Sabatini)

E’ dell’1,01% il fantomatico crollo delle presenza alle isole Eolie.
Le presenze ufficiali al 30 giugno 2013 sono 65.884, mentre al 30 giugno 2012 erano 66.553.
Non sono ancora disponibili i dati dei mesi di luglio ed agosto.

Adolfo Sabatini (pres. consiglio comunale Lipari)

Auguri a...

Eolienews augura Buon Compleanno a Marcello Alessi, Consuelo Zaia a Aldison Sarpi

Operazione “INDENNIZZO”: SGOMINATA A BARCELLONA POZZO DI GOTTO ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALLE TRUFFE ALLE ASSICURAZIONI.

COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI
All’alba nei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Mazzarà Sant’Andrea, Milazzo, Castroreale, Terme Vigliatore e Tortorici, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno dato esecuzione a 16 misure cautelari personali per il delitto di associazione a delinquere finalizzata alla commissione delle truffe alle assicurazioni. Destinatari dei provvedimenti anche due avvocati e quattro medici.
Le indagini svolte dai militari dell’Arma e coordinate dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno accertato che il sodalizio ha ideato un numero importante di falsi incidenti stradali.
Nell’ordinanza di applicazione delle misure cautelari, a firma del GIP del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, sono indicati ben 33 sinistri falsi per i quali sono state avanzate richieste di risarcimento per una cifra complessiva pari a euro 1.500.000,00 circa. Le compagnie di assicurazioni, nella gran parte dei casi, hanno già liquidato l’intero indennizzo richiesto.
Le indagini, iniziate nel novembre del 2010, hanno avuto ad oggetto le frodi alle assicurazioni, fenomeno talmente diffuso sul territorio da aver costretto quasi tutte le compagnie di assicurazione ad abbandonare il comprensorio di Barcellona Pozzo di Gotto o a praticare premi di importo quasi proibitivo a carico dei cittadini.
La Procura della Repubblica ed i Carabinieri hanno installato una microspia all’interno dello studio legale di uno dei capi dell’associazione, l’Avvocato ZARCONE Antonino Carlo, che ha permesso di accertare, già dalla fase della ideazione, la commissione ad opera del sodalizio delle singole frodi assicurative.
Sono state altresì svolte numerose attività di intercettazione telefonica e di acquisizione documentale e svariati pedinamenti, che hanno permesso di costituire un robusto compendio probatorio al quale il GIP ha attribuito assoluta validità.
L’associazione operava seguendo degli standard precostituiti e ben collaudati, che possono catalogarsi in tre tipologie:
  1. Era ideato dai capi dell’associazione, Avvocato ZARCONE Antonino Carlo e REALE Filippo un falso incidente stradale. Individuati i mezzi “coinvolti”, si provvedevano a creare ad arte i danni comprovanti il “sinistro”. I militari dell’Arma hanno, in taluni casi, accertato che presso una pertinenza dell’abitazione del REALE venivano appositamente prodotte delle ammaccature sui veicoli attestanti l’avvenuto sinistro.
Venivano quindi individuati i soggetti che figuravano quali “feriti” i quali, appositamente istruiti dai capi dell’associazione, erano accompagnati presso il Pronto Soccorso di uno degli ospedali del comprensorio, ove riferivano di essere stati vittime di incidenti stradali e di accusare algie inducendo in errore il medico di turno, che solitamente attestava la presenza di lesioni, tendenzialmente giudicate guaribili in pochi giorni. Successivamente il soggetto era inviato da uno dei quattro medici componenti il sodalizio che formava certificati attestanti falsamente il protrarsi della malattia. All’esito, il medico redigeva un falso certificato attestante il nesso eziologico tra malattia ed incidente stradale, ed indicante delle invalidità importanti. Era quindi avanzata richiesta di risarcimento del danno. Solitamente la compagnia di assicurazioni sottoponeva a visita medico – legale il “danneggiato”, all’esito della quale erano sempre smentite le conclusioni del medico di parte associato. Nasceva quindi un contenzioso che spesso veniva chiuso in via stragiudiziale mediante il riconoscimento a favore del “danneggiato” di un indennizzo minore rispetto a quello inizialmente richiesto. In molte altre occasioni, sul rifiuto delle compagnie di pagare l’indennizzo era predisposta citazione a giudizio innanzi al Giudice di Pace. I capi dell’associazione individuavano quindi almeno due falsi testimoni che, istruiti a dovere, rendevano falsa testimonianza. Liquidato il danno tramite assegno, REALE e ZARCONE provvedevano ad accompagnare o fare accompagnare da altri sodali l’intestatario del titolo in banca al fine di intascare immediatamente il profitto del delitto. Abitualmente l’assegno era inviato allo studio di ZARCONE o dell’altro legale associato, Avvocato COPPOLINO Anna Maria, in modo da avere l’assoluto controllo anche della riscossione del denaro.
Altro indennizzo era richiesto, e spesso ottenuto, per i danni ai mezzi.
  1. I capi dell’associazione, in presenza di soggetti vittime di lesioni, anche importanti, e dipendenti da altra causa rispetto al sinistro stradale, ideavano un falso incidente ricollegando quelle lesioni al sinistro.
  2. In altri casi ancora, in presenza di un sinistro realmente accaduto, i capi individuavano soggetti non coinvolti nello stesso che erano fatti figurare come feriti. Anche in questi casi, con le false attestazione dei medici era ottenuto l’indennizzo non dovuto.
L’indagine, nell’ambito della quale sono state emanate le 16 misure cautelari, vede coinvolti ed iscritti sul registro degli indagati più di 200 soggetti.
Sono stati individuati ulteriori sinistri che presentano indizi di falsità.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto e svolte dell’Arma dei Carabinieri, proseguono senza soluzione di continuità onde prevenire e reprimere il fenomeno delle frodi assicurative, di cui sono vittime tutti i cittadini dell’hinterland barcellonese che hanno la necessità di assicurare il mezzo di locomozione e per i quali l’esorbitanza dei premi richiesti è direttamente ricollegata alla operatività della associazione oggi debellata.
Il fenomeno è talmente radicato che un consulente medico, docente presso l’Università degli Studi di Messina, su richiesta di una compagnia assicurativa in merito ad un parere circa l’esistenza di lesioni indicate come derivanti proprio da uno dei sinistri di cui è stata riconosciuta la falsità, si è così espresso: “si evidenzia che il caso rientra a pieno titolo fra quelli, assai poco limpidi, che con grande frequenza si ha modo di osservare nel distretto di Barcellona. Si tratta di casi nei quali è costante l’intervento di soliti noti medici che con estrema disinvoltura emettono certificazioni o reperti di indagini diagnostiche assai compiacenti, a supporto di lesioni rilevanti, di fatto insussistenti, e/o di percorsi clinici consistenti, con il fine poi di rendere ammissibili postumi più o meno rilevanti. Tale fenomeno avviene sotto gli occhi e con buona pace di tutti … “.
Le persone colpite dalla misura cautelare sono:
arresti domiciliari
  1. Reale Filippo, nato a Mazzarra’ Sant’Andrea (ME) cl. 1970, ivi residente;
  2. Avv. Zarcone Antonino Carlo, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1980, ivi residente;
  3. Dott. Salamone Bernardino, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1968, residente a Castroreale (ME);
  4. Dott. Milone Giuseppe, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1961, residente a Milazzo (ME);
divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale
  1. Dott. Aliberti Claudio, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1979, ivi residente;
  2. Dott. Giunta Domenico, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1961, ivi residente;
  3. Avv. Coppolino Anna Maria, nata a Basico’ (ME) cl. 1971, residente a Barcellona P.G. (ME);
obbligo di dimora nel comune di residenza
  1. D’Angelo Giovanni nato a Milazzo (ME) cl. 1980, residente a Barcellona P.G. (ME);
  2. Sidoti Elisabetta, nata a Oliveri (ME) cl. 1970, residente a Barcellona P.G. (ME);
  3. Campanella Anna Maria, nata a Palermo cl. 1971, residente a Terme Vigliatore (ME);
  4. Bisognano Antonino, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1984, residente a Mazzarra’ Sant’Andrea (ME);
  5. Iannello Filippo, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1956, ivi residente;
obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria
Nr. 4 soggetti (nr. 3 di Barcellona Pozzo di Gotto e nr. 1 di Tortorici).


Ballando con i cani di quartiere. Ci scrive Mimmo Fonti

Caro direttore,
Chiedo la tua ospitalità per consentirmi di poter rivolgere RINGRAZIAMENTI PUBBLICI a chi ci ha consentito per tutta l’estate, ma in particolare questa notte , a me ed ai miei clienti di aver potuto “BALLARE CON LE SOAVI NOTE CHE I NOSTRI BENEAMATI CANI DI QUARTIERE CI HANNO DISPENSATO”  con il magnifico cielo stellato eoliano  a bordo della mia piscina io ed i miei clienti ci siamo veramente divertiti.
Grazie in particolare alla Dr.ssa Gulotta ed alla compagna del sig. Agrip di Canneto e a tutti i loro accoliti che, con il loro altruismo, hanno consentito il perfetto svolgimento delle manifestazioni canore che ha veramente allietato le nostre notti.
Stante che ancora le manifestazioni sono in corso, approfitto per invitare i suddetti alle prossime serate e nottate che sto organizzando a bordo della piscina, consiglio di dotarsi di apposito attrezzo al fine di poter registrare le soavi note canili per poterle utilizzare nella loro abitazione per eventuali festini quando non avranno l’occasione di essere presenti dalle ns. parti.
Colgo l’occasione per ringraziare anche quel signore, proprietario di un vespino blu degli anni 60, rigorosamente senza marmitta, che ha consentito sia a me che ai miei clienti di svegliarci alle 6,30 di ogni mattina, dopo i bagordi canori della nottata; ciò  ha permesso al sottoscritto di essere puntuale in ufficio ed ai miei clienti di non perdere “mai” un aliscafo, dispiaciutissimi della fine della vacanza ed in particolare delle bellissime nottate di cui sopra.
Grazie anche alle autorità di controllo e vigilanza locale (vigili urbani, ecc.) che con discrezione hanno vigilato, senza farsene accorgere, tenendo tutto sotto controllo e garantendo lo svolgimento delle belle serate e la sveglia mattutina.
Rivolgo anche un bonario rimbrotto ai residenti di Acquacalda : VOI NON SAPETE APPREZZARE , ha ragione la dr.ssa Gulotta. Uno o due morsi di questi soavi animali è la giusta reazione  “perché voi non sapete apprezzare” . Bisogna fare tesoro delle lezioni di civiltà che ci impartisce la dottoressa e poi tutto ci apparirà “SOAVE”.  
Grazie, grazie di cuore a tutti.
Mimmo Fonti  
p.s. dimenticavo, un particolare ringraziamento di tutti i miei clienti, nessuno escluso.

Indifferenza e solidarietà / Workshop di archeologia sulla Gazzetta del sud di oggi

Due ampi articoli del nostro direttore sono stati pubblicati oggi a pag.33 della Gazzetta del sud.
I titoli:
1) A Lipari un workshop di archeologia, tecnica e scienze subacque
2) Se l'indifferenza prende il posto della solidarietà

Associazione PAIDEIA. SEMINARIO FORMATIVO PER I DOCENTI: “Dall’ottica dei disturbi all’ottica dei bisogni”

Si è conclusa l'11 settembre 2013, la due giorni di FORMAZIONE rivolta ai Docenti organizzata dall’Associazione PAIDEIA di Lipari, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Lipari n°1 e con il patrocinio dell’Associazione Pedagogisti ed Educatori Italiani. Il Seminario dal titolo: “Dall’ottica dei disturbi all’ottica dei bisogni” tenuto dall’Educatore Samuele Amendola, ha visto i Docenti dell’Istituto Comprensivo Lipari 1 impegnati per due intense mattinate di formazione, riflessione e informazione. Tema centrale del Seminario come riportare al centro la Pedagogia nella scuola e come passare da un’ottica che vede il bambino etichettato come portatore di disturbi ad un’ottica prettamente educativa che invece guarda principalmente ai bisogni individuali, questo alla luce delle recenti Direttive Ministeriali sui Bisogni Educativi Speciali (BES). Anche gli insegnanti, dunque, si formano, studiano e ripensano il proprio ruolo all’interno di una scuola che è in continuo mutamento. Una scuola che metta sempre al centro il bambino con tutte le sue energie e potenzialità, una scuola a misura di bambino da realizzare attraverso un cambiamento radicale e profondo della didattica in senso “inclusivo”. Una scuola di tutti che valorizzi le diversità ma che non rinunci alla sua prerogativa: EDUCARE! Ma per far ciò è necessario che gli insegnanti si riprendano le responsabilità pedagogiche che non possono e non devono essere delegate ad altri enti e/o servizi, perché per dirla con le parole di Maria Montessori: “Il bambino ha diritto alla scienza che gli è propria, la Pedagogia”, e sull’esempio di don Lorenzo Milani, e fondamentale ripensare il ruolo del docente e della scuola, in un ottica moderna ma guidata da valori solidi; al centro la pedagogia ed il bambino, una pedagogia che sappia… “perdere tempo” ... “Pedagogia della Lumaca”…come affermava Zavalloni, che metta in primo piano l' osservazione e la sperimentazione, per dimostrare che l'inclusione si può realizzare nei fatti e che...cambiare la scuola è possibile! Un ringraziamento al Dirigente Scolastico Prof. Mirella Fanti, a tutti i docenti che hanno partecipato con entusiasmo e a tutti, l’augurio, di un buon inizio d’Anno Scolastico

MESSINA: A MONTECITORIO PER DIRE SI ALLE CURE COMPASSIONEVOLI

 E’ accaduto il 10 settembre 2013, dinnanzi a Montecitorio, dove parenti e familiari della Dolce Federica Calà, una bimba si soli 3 anni affetta da SMARD1, hanno raggiunto il presidio che dal 23 luglio si trova in pianta stabile nella città di Roma. La bimba è affetta da SMARD1, patologia che la costringe a vivere in casa, in una condizione di semi immobilità, forte dall’amore e l’affetto dei genitori Davide e Laura, della nonna Maria e di tutti gli amici e parenti che si sono recati a Roma. Una giornata memorabile per gridare un si ala vita, un si alle cure compassionevoli, quelle di cui avrebbe bisogno la stessa Federica assieme a tanti altri bambini di tutta Italia. Ma lo stato, lo stesso che ha fatto finta di ignorare le centinaia di persone che hanno manifestato dinnanzi a Montecitorio, fanno finta di non sentire. Le cure compassionevoli, oggi, devono essere autorizzate da parte di un tribunale con regolare sentenza che ne permetta la somministrazione, costringendo famiglie giù disperata a dover incorrere in cavilli burocratici e spese legali non indifferenti. Ma c’è di più: ogni tribunale agisce secondo un suo personale criterio: tanto è vero che vi sono state richieste approvate e altre respinte. Ma, nonostante tutto, la speranza è l’ultima a morire; e nella gioia più totale famiglie e ammalati hanno trovato la voglia di colorare una piazza, di continuare ad urlare in maniera incondizionata il loro SI alla vita. Su una ringhiera un cartello con scritto: omaggio ai caduti. E i nomi sono tanti, e rischia di allungarsi se lo stato dovesse rifiutarsi di prendere una posizione favorevole e risolutiva nei confronti di questo movimento ormai nazionale fatto di donne, bambini e uomini che hanno voglia di vivere, voglia di tornare a sorridere. E tra tutti Federica, che non si è voluta perdere l’evento, seguendolo in parte tramite video chiamata da casa, salutando tutti i conoscenti, gli amici e le persone alle quali è più legata, come la sua infermiera Samantha. Nell’occasione è intervenuto il Presidente dell’Associazione Peppino Impastato Sonny Foschino commuovendo tutti i presenti con delle parole di speranza (L’intervento integrale: http://www.youtube.com/watch?v=DUnzjk3wZ4c&sns=fb): “Ogni cittadino ha il sacrosanto diritto di essere felice. E la felicità oggi io la leggo negli occhi di Federica, di Nicola, di Sandro e di tutti i bambini che ho incontrato qui; oggi mi hanno insegnato tanto. Quella lista di caduti non ha bisogno di altri nomi”. Ha continuato: “Dall’altro lato ci sono cuori grigi – indicando Montecitorio – Scendete giù, venite a guardare queste persone negli occhi e raccontatemi cosa vi si legge: è voglia di sorridere senza poterlo spesso fare. È voglia di vivere. Noi ci siamo e ci saremo; è una battaglia di civiltà che riguarda tutti noi”. Tra gli interventi anche quello del prof. Davide Vannoni, ideatore della cura Stamina, la stessa che potrebbe donare alla dolce Federica una speranza viva e fulgida. Il metodo, sperimentato qualche anno fa e portato alla luce dal programma televisivo Le Iene, si basa sulla somministrazione di cure a base di cellule staminali. Questo metodo, visto da molti come unica speranza, è stato condannato da gran parte del mondo scientifico. Vannoni sostiene che le corporazioni farmaceutiche mettono a repentaglio la vita delle persone a discapito dell’interesse dei singoli. “Queste corporazioni difendono i loro privilegi a discapito dell’interesse degli ammalati. Tutti questi uomini rischiano di diventare delle morti bianche”. Continua Vannoni: “Abbiamo quaranta persone in cura, e non vi è stato nessun effetto collaterale. Tutti i pazienti stanno migliorando. Nessuno può negare la speranza a queste persone.” E intanto, nel contempo, è stato consegnato al Ministro della Salute il parere redatto dal comitato scientifico sul metodo Stamina esprimendo una sostanziale bocciatura in quanto privo di consistenza scientifica. Il parere dovrà essere vagliato dalla Ministra Beatrice Lorenzin che non lo ha ancora esaminato. Questo parere non è comunque vincolante, ma è uno strumento di approfondimento scientifico messo a disposizione del ministro della Salute. Appare poco sorpreso Vannoni che conclude con un appello alla società civile: “Bisogna far sentire la propria voce. Bisogna portare avanti il diritto di curarsi. Ciascuno di noi ha un ruolo determinante. Questa gente da sola non può farcela. Siamo noi la loro voce, siamo noi la loro forza”. Al termine della manifestazione il professore Vannoni ha accettato la proposta di recarsi a Messina quanto prima per incontrare la cittadinanza e sensibilizzare la società civile verso obiettivi comuni. Intanto la dolce Federica, che, secondo il tribunale di Patti, può ricevere la cura Vannoni, è in attesa, e non perde mai il suo sorriso, la sua voglia i vivere. Lezione di vita per tanti, per tutti. 

mercoledì 11 settembre 2013

La grande gioia di rivedere..riascoltare Mons. Miccichè (di Caterina Conti)

 Ieri mattina, Martedì 10 Settembre, con l’ultimo aliscafo della stagione per Palermo è ripartito sua eccellenza Mons. Francesco Miccichè – Vescovo.
E’ stata una settimana straordinaria!
L’organizzazione, l’autorevolezza, il sacrificio e l’intelligenza di Don Giuseppe Morabito, ha permesso a tutti coloro che anno voluto godere-durante la Novena della Madonna della Catena di Quattropani-della Parola di Sua Eccellenza Miccichè.
E’ stata sicuramente una grande gioia ed ha dato la possibilità di essere partecipi e consapevoli dello straordinario evento.
Tutti ne abbiamo avuto conforto, tanto per chi ha ascoltato, tanto per chi ha potuto incontrarlo personalmente.
E’ una splendida persona, ed i quattordici anni in cui è stato nostro Vescovo non sono stati dimenticati.
La mente e il cuore hanno bisogno per sopravvivere di questi grandi incontri.
Un grazie affettuoso e rispettosissimo a Sua Eccellenza Miccichè, un abbraccio a Don Giuseppe ed a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della Festa.
Caterina Conti.

Punti Nascita nelle isole minori e in zone disagiate. Firmato il decreto. Aspettiamo i fatti

Il Circolo del Partito Democratico di Pantelleria esprime piena soddisfazione per il nuovo decreto a firma dell'Assessore Regionale alla Sanità Lucia Borsellino, dove viene stabilito definitivamente che anche i Punti Nascita al di sotto dei cinquecento parti all'anno, ubicati in zone montane e disagiate come le isole minori, vengono mantenuti assimilandoli ai Punti Nascita di I livello.
Il Circolo del PD di Pantelleria – dichiara il coordinatore Giuseppe La Francesca – già nel dicembre del 2012, aveva chiesto al Presidente della Commissione Sanità all'ARS e a tutti i parlamentari del nostro partito, una forte azione di sollecito nei confronti dell'Assessore Borsellino affinché si arrivasse in tempi brevi ad un nuovo decreto assessoriale che implementasse le deroghe già contenute nel decreto del dicembre del 2011 a firma dell'allora assessore Russo; ecco perché non possiamo non sottolineare come i parlamentari del PD in regione si sono fatti veri portavoce di quelle che sono state le giuste istanze del nostro territorio.
Nel contempo esprimiamo vivo apprezzamento – continua Giuseppe La Francesca – per l'azione posta in essere dal Sindaco Salvatore Gabriele per aver sin da subito instaurato nuovamente con le istituzioni un rapporto di fiducia e collaborazione fattiva che ha portato, come in questo caso specifico, l'Assessorato Regionale alla Sanità a riconoscere definitivamente lo stato di disagio delle isole minori della Sicilia e di Pantelleria in particolare.
Questo decreto però non deve essere un punto di arrivo, ma bensì un punto di partenza. L'azione dell'Amministrazione comunale deve continuare, vigilando e intraprendendo anche con l'ASP di Trapani un dialogo sereno e costruttivo affinché l'intera struttura ospedaliera possa rispondere a quelle che sono le reali esigenze del territorio.  

IL DELFINO


Tribunali: Intervento del guardasigilli Annamaria Cancellieri al Senato

Senato della Repubblica, 11 settembre 2013Signori Senatori,
come tutti voi sapete tra soli due giorni entrerà in vigore la riforma della geografia giudiziaria.
Questa riforma, da tutti ritenuta strategica per il recupero dell’efficienza del sistema giudiziario, è il frutto di un lungo iter, iniziato nel lontano luglio del 2011, con il Ministro Palma ed il Governo Berlusconi, che vararono la delega; proseguito nel settembre del 2012 con il Ministro Severino ed il Governo Monti, che quella delega attuarono con i decreti legislativi 155 e 156.
A me ed al Governo di cui faccio parte spetta il compito forse più ingrato: quello di darvi, come la legge impone, effettiva attuazione.
Una riforma da lunghissimo tempo attesa, definita epocale durante la cerimonia di inaugurazione dello scorso anno giudiziario dal Presidente della Corte di Cassazione, apprezzata dagli studiosi, dall’Associazione Nazionale Magistrati e dal Consiglio Superiore della Magistratura.
Una riforma pienamente condivisa anche da me, dal Governo Letta e straordinariamente sostenuta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, cui, ancora una volta, va il mio personale ringraziamento.
Ma anche un cambiamento che, facendo venir meno circa il 47% degli uffici giudiziari dell’intero territorio nazionale, suscita, comprensibilmente, vive resistenze nei territori in cui maggiormente incide.
Dunque, un intervento costoso in termini di consenso e popolarità, ma che rappresenta un’importante prova di maturità per il Parlamento e per il Governo.
Si dimostra così che chi ha il compito di governare è in grado di mettere da parte i propri interessi particolari a favore di quello superiore della funzionalità della cosa pubblica.
Se in passato obiettivi come questo sono stati mancati, oggi dobbiamo dimostrare al Paese e a chi ci osserva dall’estero che si è inaugurato un nuovo corso, che guarda al futuro e che tende ad un sistema giudiziario più moderno ed efficiente.
Ciò premesso desidero ricordare che, sin dall’esordio del mio nuovo mandato ministeriale, ho offerto la piena disponibilità ad ascoltare tutte le sollecitazioni ed i suggerimenti costruttivi finalizzati a migliorare la riforma stessa.
Ho, tuttavia, dovuto constatare, non senza rammarico, che l’insieme di tali suggerimenti non si è tradotto in una sintesi unitaria che fosse in grado, senza stravolgimenti, di garantire un intervento integrativo e correttivo largamente condiviso tra le forze politiche.
Nel frattempo, la Corte Costituzionale rigettando tutti i ricorsi proposti - ad eccezione di quello riguardante il tribunale di Urbino - confermava pienamente la validità dei criteri di selezione degli uffici soppressi, sottolineandone sia la ragionevolezza sia la piena conformità alla delega conferita al Governo.
Peraltro, le puntuali ed analitiche motivazioni esposte dalla Corte per affrontare le numerose censure sollevate sono, inevitabilmente, destinate a condizionare i limiti, l’ampiezza ed il merito dei possibili interventi correttivi che saremo chiamati a valutare entro i termini previsti dalla stessa legge delega.
Basti qui richiamare la riconosciuta ragionevolezza del criterio tramite il quale sono stati soppressi tutti i tribunali con un bacino di utenza inferiore a 100.000 abitanti.
Credo che, rimettere in discussione questo criterio - che costituisce uno dei cardini della riforma - significherebbe compromettere l’effettività di quel principio di ragionevolezza riconosciuto dalla Corte Costituzionale.
E se mi è consentito fare un secondo esempio, anche la proposta di trasformare tutti i tribunali soppressi in “presidi”, pur avendo raccolto un buon consenso, non era oggettivamente percorribile.
E ciò per un duplice ordine di ragioni.
In primo luogo l’introduzione di non meglio precisati “presidi di giustizia” esula dai limiti di operatività della legge delega.
Ed inoltre perché, sotto un profilo sostanziale, la surrettizia riproduzione di un modello in tutto sovrapponibile alle sedi distaccate avrebbe, di fatto, compromesso la valenza complessiva della riforma.
Tale scelta avrebbe, peraltro,  imposto, per ragioni di evidente equità, il riesame, nel merito, della situazione di tutte le altre sezioni distaccate soppresse che, in alcuni casi, vantavano oggettivamente bacini di utenza e carichi di lavoro nettamente superiori perfino alla gran parte dei tribunali soppressi.
Detto questo, sono pienamente consapevole che una riforma di queste proporzioni, specialmente in fase di avvio, impone di affrontare non poche difficoltà organizzative per superare le quali si è fatto ricorso, in numerose casi, allo strumento previsto dall’art. 8 del decreto legislativo n. 155.
Abbiamo ritenuto di utilizzare questo strumento affidandolo, anzitutto, all’iniziativa dei presidenti delle strutture accorpanti.
In tal modo, negli ultimi mesi,  ho adottato ben 45 decreti ministeriali che, in vario modo e con tempistiche differenti, predispongono le migliori condizioni operative possibili per le situazioni di maggiore criticità riscontrate sul territorio e segnalate direttamente dai capi degli uffici.
Ma non ho inteso limitare a questo l’operatività che l’art. 8 offre al Guardasigilli.
Ho ritenuto, infatti, doveroso assumere in prima persona la responsabilità di attivare un’istruttoria finalizzata a valutare, sulla base di criteri rigorosamente oggettivi (bacino di utenza o carichi di lavoro), l’utilizzo degli edifici di alcuni tribunali soppressi, principalmente per lo smaltimento degli affari civili pendenti, per un limitato periodo di tempo.
Al termine dell’acquisizione dei prescritti pareri, è mia intenzione adottare un provvedimento ex art. 8 per queste particolari situazioni.
Signori Senatori, nel concludere il mio intervento avverto il dovere istituzionale di rappresentarvi l’oggettiva impossibilità di fermare, oggi, la riforma.
La macchina amministrativa è ormai da tempo avviata; la quasi totalità dei traslochi è già stata eseguita; si sono adeguati i sistemi informatici, trasferiti buona parte dei lavoratori interessati, affrontando le spese necessarie.
Sono state varate le nuove piante organiche ed il Consiglio Superiore – a cui a partire dal Vice Presidente, On. Vietti,  desidero rivolgere un pubblico ringraziamento per il sostegno e la collaborazione ricevute - non ha più coperto i vuoti di organico presso gli uffici soppressi.
In pratica, signori Senatori, è doveroso che si sappia che tali uffici sono ormai privi di molti magistrati trasferiti ad altra sede, che le nuove udienze sono già pronte per la trattazione nelle sedi accorpanti e che un rinvio– anche di breve durata - produrrebbe con assoluta certezza il caos.
Tutto questo, a danno dei cittadini, nell’interesse dei quali la riforma è stata varata.
Siamo, dunque, tutti insieme chiamati ad affrontare l’avvio della riforma con spirito costruttivo e lealtà istituzionale, procedendo in corso d’opera al monitoraggio della situazione, per valutare nel prossimo futuro l’eventuale necessità di interventi correttivi entro i termini previsti dalla delega.
Per questo abbiamo già predisposto, nelle sue linee essenziali, un primo intervento correttivo, con alcune norme organizzative e processuali che renderanno ancor più fluida la fase di avvio della riforma, mentre adotteremo subito dopo anche un secondo decreto correttivo, per apportare alcune modifiche dell’assetto territoriale dei nuovi tribunali, così recependo alcune delle segnalazioni provenienti sia da quest’aula che dai territori.
Sono convinta della necessità di questa riforma e desidero ricordare anche in quest’aula che il Governo sta operando in linea con le indicazioni formulate dalle istituzioni europee e dalla Banca Mondiale che ci invitano a proseguire con decisione in questa direzione.
Un percorso che, di recente,  ha contribuito a far uscire l’Italia dalla procedura di infrazione avviata dall’Unione Europea ma è anche un impegno assunto dal nostro Paese al quale non possiamo e non vogliamo sottrarci.
Ammanaria Cancellieri
Ministro della Giustizia

La "mitica" palma di Marina Corta. Lauria interroga Giorgianni

Apprendo che anche la mitica palma di Maria Corta è stata sconfitta dal punteruolo rosso”, e che si aggiunge a tante altre.
Con la presente il sottoscritto, nella qualità di Consigliere Comunale, interroga la S.S, per conoscere:
1) se è stato effettuato da parte dell’Ente un censimento delle palme individuando i proprietari, ed in che numero;
2) se sono state diffidate le varie ditte ad effettuare il dovuto trattamento, ed in che numero;
3) se è stato effettuato un censimento delle palme ricadenti su suolo comunale, e quindi di proprietà dell’Ente;
4) se su queste palme è stato effettuato in tempo utile il trattamento previsto;
5) se, in caso affermativo, quanto è costato, è se stato effettuato un controllo sul lavoro eseguito, indicando il responsabile.
Bartolo Lauria