Una tartaruga caretta caretta è stata liberata dalla guardia costiera di Santa Marina Salina, al comando di capo Luigi Ramaglia, con la collaborazione di "Oscar" (nella foto a destra) un marinaio della maggiore frazione dell'isola di Salina.
La tartaruga (come si vede nella foto in alto a sinistra) era legata con una "lenza" ad un galleggiante nel mare della frazione di Lingua.
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sabato 18 gennaio 2014
Calcio a 5. Campionato di C2 Maschile. Torna alla vittoria la Ludica Lipari. Solo un pari per il Salina nello scontro diretto con il SIAC
Ritorno alla vittoria oggi pomeriggio, tra le mura amiche del Freeland, per la Ludica Lipari.
La formazione liparese, impegnata nel campionato di C2 di calcio a 5, ha superato per 5 a 4 il Mascalucia.
I marcatori: Lo Schiavo Giuseppe 3 - Puglisi 1
Pari casalingo per 4 a 4 per il Salina nello scontro diretto con il SIAC di Messina
La formazione liparese, impegnata nel campionato di C2 di calcio a 5, ha superato per 5 a 4 il Mascalucia.
I marcatori: Lo Schiavo Giuseppe 3 - Puglisi 1
Pari casalingo per 4 a 4 per il Salina nello scontro diretto con il SIAC di Messina
Emergenza abitativa a Lipari. Ci è arrivata una lettera-denuncia, a firma probabilmente apocrifa, indirizzata al sindaco Giorgianni
Riceviamo a firma della signora Maria Concetta Natoli (?), da una mail intestata a mariacatena.natoli, una nota, inviata al Sindaco di Lipari con la quale si sollecitano iniziative a proposito di una grava emergenza che riguarda l'isola: quella abitativa.
Riteniamo che la firma sulla lettera possa essere apocrifa (tra l'altro non abbiamo ricevuto risposta ad una nostra mail con la quale chiedevamo di poter avere un contatto per avere la certezza dell'esistenza della firmataria) ma, in via eccezionale, considerando che l'emergenza abitativa c'è e si vede, abbiamo deciso di pubblicarla.
Ci consentirà l'autrice-autore solo un quesito. Perchè nascondersi per rivendicare un diritto ed evidenziare presunte situazioni non conformi? Questo paese non crescerà mai?
Questo il testo:
Gentile Signor Sindaco
premesso che: l’emergenza abitativa a Lipari è diventata una realtà URGENTE (vedi sua intervista); sul territorio di Lipari ci sono case popolari assegnate ormai da anni, e di cui non si sente più parlare; un ex ferramenta liparoto ne possiede ben 2 in cui non abita ma che affitta di volta in volta a turisti o eoliani; un ex spazzino ne possiede 1 che non abita e affitta ai turisti; una vedova ne possiede 1 che affitta, abitando lei stessa in una proprietà comunale; queste sono le situazioni che io conosco, quindi, presumibilmente, ce ne sono ben di più; che sono anni che la situazione è bloccata
Mi chiedo e Le chiedo come si può sbloccare tale situazione. Con un Suo intervento chiarificatore (per quanto di Sua competenza) ? Rivolgendosi alla Magistratura? Occupando strutture pubbliche?
Confido che Lei sappia FARE oltre che DIRE
Distinti saluti
Maria Concetta Natoli
Riteniamo che la firma sulla lettera possa essere apocrifa (tra l'altro non abbiamo ricevuto risposta ad una nostra mail con la quale chiedevamo di poter avere un contatto per avere la certezza dell'esistenza della firmataria) ma, in via eccezionale, considerando che l'emergenza abitativa c'è e si vede, abbiamo deciso di pubblicarla.
Ci consentirà l'autrice-autore solo un quesito. Perchè nascondersi per rivendicare un diritto ed evidenziare presunte situazioni non conformi? Questo paese non crescerà mai?
Questo il testo:
Gentile Signor Sindaco
premesso che: l’emergenza abitativa a Lipari è diventata una realtà URGENTE (vedi sua intervista); sul territorio di Lipari ci sono case popolari assegnate ormai da anni, e di cui non si sente più parlare; un ex ferramenta liparoto ne possiede ben 2 in cui non abita ma che affitta di volta in volta a turisti o eoliani; un ex spazzino ne possiede 1 che non abita e affitta ai turisti; una vedova ne possiede 1 che affitta, abitando lei stessa in una proprietà comunale; queste sono le situazioni che io conosco, quindi, presumibilmente, ce ne sono ben di più; che sono anni che la situazione è bloccata
Mi chiedo e Le chiedo come si può sbloccare tale situazione. Con un Suo intervento chiarificatore (per quanto di Sua competenza) ? Rivolgendosi alla Magistratura? Occupando strutture pubbliche?
Confido che Lei sappia FARE oltre che DIRE
Distinti saluti
Maria Concetta Natoli
Asp5 di Messina. Rimosso Magistri. Secondo Crocetta "Non rispettava le delibere di giunta regionale e i decreti assessoriali sui punti nascita"
(blogsicilia) Bocciatura per l’operato del commissario dell’Asp di Messina. Dopo la revoca del commissario di Agrigento, lunedì sarà notifica analoga revoca anche al commissario dell’Azienda sanitaria di messina.
La decisione di rimuovere Manlio Magistri è stata presa per non avere rispettato le delibere di giunta e i decreti assessoriali sui punti nascita. L’assessore alla Salute, Lucia Borsellino, sta predisponendo il decreto. Da lunedì la gestione sara’ affidata a interim.
Proprio ieri il Tar di Catania aveva accolto il ricorso del comune di Barcellona Pozzo di Gotto contro la scelta dell’Asp di Messina di chiudere il reparto di ostetricia e ginecologia del ‘Cutroni Zodda’ e trasferirlo all’ospedale di Milazzo, procedura contestata anche dal governo Crocetta che aveva dato indicazioni opposte rispetto al piano del precedente governo Lombardo. I giudici hanno concesso la sospensiva.
La chiusura del punto nascita aveva suscitato la reazione della popolazione e dell’amministrazione comunale che aveva sollevato rischi per la salute pubblica. Due anni fa il Tar aveva accolto anche un ricorso contro la soppressione dei reparti del San Raffaele Giglio di Cefalu’ e dell’ospedale di Lipari.
“Il governo aveva chiesto ai commissari delle Asp – dice l’assessore Lucia Borsellino – di mettere in sicurezza i punti nascita, soprattutto a Messina, per la particolare condizione orografica, ci aspettavamo un’azione più incisiva da parte del commissario, che invece non c’è stata. Questo atteggiamento così lento lo abbiamo constatato anche in altri ambiti, come ad Agrigento revocando, anche lì, l’incarico al commissario”.
“Abbiamo deciso di rimuoverlo – dice il Presidente della Regione Rosario Crocetta – perchè agiva contro le indicazioni del governo, non rispettando le delibere di giunta e i decreti assessoriali sui punti nascita, come se fosse il padrone della sanità. Dopo le clamorose sconfitte sancite dai pronunciamenti del Tar sui ricorsi dei comuni di Lipari e Barcellona Pozzo di Gotto sulla chiusura dei punti nascita è ora di mettere un punto”.
Quella di Crocetta è una chiara dichiarazione di guerra, l’apertura della fase di revisione dei vertici della sanità mandando segnali chiari anche agli altri direttori generali e alle forze politiche “In questi mesi Manlio Magistri ha continuato a tenere una linea completamente autonoma rispetto al governo – aggiunte il Presidente – creando uno stato di fibrillazione tra le popolazioni dei comuni messinesi, provocando conflitti con gli amministratori locali e creando un danno al governo della Regione”
La decisione di rimuovere Manlio Magistri è stata presa per non avere rispettato le delibere di giunta e i decreti assessoriali sui punti nascita. L’assessore alla Salute, Lucia Borsellino, sta predisponendo il decreto. Da lunedì la gestione sara’ affidata a interim.
Proprio ieri il Tar di Catania aveva accolto il ricorso del comune di Barcellona Pozzo di Gotto contro la scelta dell’Asp di Messina di chiudere il reparto di ostetricia e ginecologia del ‘Cutroni Zodda’ e trasferirlo all’ospedale di Milazzo, procedura contestata anche dal governo Crocetta che aveva dato indicazioni opposte rispetto al piano del precedente governo Lombardo. I giudici hanno concesso la sospensiva.
La chiusura del punto nascita aveva suscitato la reazione della popolazione e dell’amministrazione comunale che aveva sollevato rischi per la salute pubblica. Due anni fa il Tar aveva accolto anche un ricorso contro la soppressione dei reparti del San Raffaele Giglio di Cefalu’ e dell’ospedale di Lipari.
“Il governo aveva chiesto ai commissari delle Asp – dice l’assessore Lucia Borsellino – di mettere in sicurezza i punti nascita, soprattutto a Messina, per la particolare condizione orografica, ci aspettavamo un’azione più incisiva da parte del commissario, che invece non c’è stata. Questo atteggiamento così lento lo abbiamo constatato anche in altri ambiti, come ad Agrigento revocando, anche lì, l’incarico al commissario”.
“Abbiamo deciso di rimuoverlo – dice il Presidente della Regione Rosario Crocetta – perchè agiva contro le indicazioni del governo, non rispettando le delibere di giunta e i decreti assessoriali sui punti nascita, come se fosse il padrone della sanità. Dopo le clamorose sconfitte sancite dai pronunciamenti del Tar sui ricorsi dei comuni di Lipari e Barcellona Pozzo di Gotto sulla chiusura dei punti nascita è ora di mettere un punto”.
Quella di Crocetta è una chiara dichiarazione di guerra, l’apertura della fase di revisione dei vertici della sanità mandando segnali chiari anche agli altri direttori generali e alle forze politiche “In questi mesi Manlio Magistri ha continuato a tenere una linea completamente autonoma rispetto al governo – aggiunte il Presidente – creando uno stato di fibrillazione tra le popolazioni dei comuni messinesi, provocando conflitti con gli amministratori locali e creando un danno al governo della Regione”
Tragedia in Antartide, ricercatore messinese muore durante un'immersione
Un ricercatore messinese del dipartimento di biologia è morto in Antartide durante un'immersione. Si tratta di Luigi Michaud, 40 anni titolare di un assegno di ricerca. L'uomo si trovava in Antartide per una missione portata avanti dall'Enea, in biologia microbica. Secondo la prima ricostruzione, Michaud sarebbe morto a causa di un malore durante una delle immersioni quotidiane fatte per prelevare alcuni campioni. Il giovane ricercatore era considerato un sub esperto e era molto stimato mell'ambiente universitario. Cordoglio è stato espressop dal rettore dell'università di Messina Pietro Navarra.
A dare la notizia della morte del ricercatore è stato il capo della spedizione italiana in Antartide, Franco Ricci, dell'Enea. Michaud, informa l'Enea, «stava svolgendo attività scientifica subacquea per il prelievo di campioni marini. Nonostante le misure di sicurezza e l'immediato intervento della squadra di soccorso, ogni tentativo di mantenerlo in vita è stato vano». Sull'accaduto, a quanto si apprende, è in preparazione una relazione che sarà trasmessa al ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Maria Chiara Carrozza. Nato il 5 ottobre 1974, Michaud lascia la moglie e due figli. Si era laureato in Scienze biologiche nel 2001 e nel 2007 aveva conseguito il dottorato in Scienze ambientali e dal marzo 2010. nel corso della sua attività scientifica aveva già partecipato ad altre spedizioni in Antartide.
Eolienews augura Buon Compleanno a Domenico Quadara
Il direttore e lo staff di Eolienews augurano Buon Compleanno a Domenico Quadara che oggi compie 18 anni
Gli auguri di Eolienews ai festeggiati di oggi
Partylandia augura Buon Compleanno a Sasha Basile, Federico Finocchiaro e Alice Lo Schiavo
Strada di Bagnamare riaperta al transito
E' stata riaperta al traffico la strada di Bagnamare rimasta chiusa per alcuni giorni a causa di cedimenti strutturali che hanno reso necessario l'effettuazione di sondaggi.
La stessa, presumibilmente a breve, sarà interessata dai lavori relativi al passaggio della condotta del costruendo depuratore.
La stessa, presumibilmente a breve, sarà interessata dai lavori relativi al passaggio della condotta del costruendo depuratore.
Oggi secondo incontro per il Carnevale Eoliano
Si comunica agli interessati che oggi, sabato18 gennaio 2014, alle ore 11,00 si terrà il secondo incontro sul Carnevale Eoliano.
L’incontro si terrà presso il palazzo municipale in piazza Mazzini.
L’Assessore allo Spettacolo
Davide Starvaggi
L’incontro si terrà presso il palazzo municipale in piazza Mazzini.
L’Assessore allo Spettacolo
Davide Starvaggi
Pesca illegale di totani. 19mila euro di verbali elevati dal Circomare Lipari
Continuano i controlli dell'Ufficio
Circondariale Marittimo di Lipari, al Comando del Tenente di Vascello (CP)
Cosimo BONACCORSO, che in questi giorni ha effettuato una serie di ispezioni finalizzate
all’accertamento della regolarità della documentazione prodotta ed in possesso
ai soggetti attori dell'intera filiera commerciale del prodotto ittico.
Le verifiche, sono state condotte
in maniera particolarmente incisiva, anche grazie al nuovo sistema informatico
di gestione e controllo della Tracciabilità del Ministero delle Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali, al sito www.politicheagricole.gov.it, che ha
fatto estendere l'attività d'indagine a tutti i soggetti coinvolti nella
“filiera del pesce” dal pescatore al rivenditore finale.
Quale consuntivo dell’intensa
attività svolta, sono stati scoperti numerosi illeciti relativi a prodotto
ittico soggetto a restrizione, che hanno comportato l'elevazione di verbali
amministrativi per circa € 19.000,00 - unitamente alla decurtazione di 24 punti
complessivi dalle licenze di pesca e dai titoli di Comandante per la pesca.
I controlli miravano soprattutto ad
accertare il rispetto del fermo obbligatorio per il solo Circondario delle
Isole Eolie, è valido ".. per la pesca professionale e
sportiva...", della specie ittica comunemente denominata
“totano”(Todaroes Sagittatus). Questa specie, comune bersaglio di cattura da
parte di molte unità della marineria Eoliana, è soggetta a limitazioni di
cattura e, conseguentemente, alla detenzione, trasporto e commercializzazione,
dal 01 al 31.01.2014, come disposto dall'Art.4 dell'Ordinanza n°40 del
18.07.2013 di Compamare Milazzo, a ratifica del Piano di gestione Locale,
presentato dal Consorzio di gestione della Pesca Artigianale, a cui aderiscono
il 93% delle unità da pesca del Circondario Marittimo.
I controlli sul territorio,
unitamente a quelli da effettuare sulla documentazione accompagnatoria, si
estendono su tutta la filiera commerciale, e continueranno anche nei prossimi
mesi.
Si ricorda a tal proposito che dal
01 al 31.03.2014, entrerà in vigore un ulteriore mese di fermo alla pesca del
Pescespada, come previsto dalla vigente Normativa Europea - Risoluzione ICCAT
11-04.-
Dall'attenta analisi della
documentazione prodotta in materia di "Dichiarazioni di Sbarco",
presentate da alcuni imprenditori ittici come parte integrante dei Logbook
(Giornali di Bordo), è stata rilevata la registrazione della cattura di specie
"Totano" (Todaroes Sagittatus) (SQE).
f.to IL COMANDANTE
T.V. (CP) Cosimo BONACCORSO
Frana sulla Falcone-Borsellino (Balestrieri) di Lipari. Traffico momentaneamente dirottato su Marina Lunga
Una frana si è abbattuta stamani, erano circa le 5 e 55, sulla via Falcone-Borsellino (Balestrieri) di Lipari.
Si è verificata all'altezza dei campi da tennis. Sulla strada, interessata dai lavori di posizionamento della condotta del depuratore, sono finite pietre, terriccio, arbusti e materiale tufaceo staccatosi dalla montagnola sovrastante.
Per fortuna, in quel momento, non transitavano mezzi.
A segnalare la frana ai vigili del fuoco è stato l'operatore ecologico Bartolo Giunta.
Sul posto, oltre ai pompieri, è intervenuta la ditta di Angelino Biviano.
La frana è stata rimossa in modo piuttosto rapido. Durante le operazioni il traffico, in entrata per Lipari centro, è stato dirottato, momentaneamente, sulla Francesco Crispi (Marina Lunga).
Quell'area, già nel passato, è stata interessata dal distacco di piccole parti della montagnola.
La frana di stamani potrebbe essere stata in qualche modo "sollecitata" dalle vibrazioni causate, in questi giorni, dai mezzi che stanno operando su quell'arteria stradale
Si è verificata all'altezza dei campi da tennis. Sulla strada, interessata dai lavori di posizionamento della condotta del depuratore, sono finite pietre, terriccio, arbusti e materiale tufaceo staccatosi dalla montagnola sovrastante.
Per fortuna, in quel momento, non transitavano mezzi.
A segnalare la frana ai vigili del fuoco è stato l'operatore ecologico Bartolo Giunta.
Sul posto, oltre ai pompieri, è intervenuta la ditta di Angelino Biviano.
La frana è stata rimossa in modo piuttosto rapido. Durante le operazioni il traffico, in entrata per Lipari centro, è stato dirottato, momentaneamente, sulla Francesco Crispi (Marina Lunga).
Quell'area, già nel passato, è stata interessata dal distacco di piccole parti della montagnola.
La frana di stamani potrebbe essere stata in qualche modo "sollecitata" dalle vibrazioni causate, in questi giorni, dai mezzi che stanno operando su quell'arteria stradale
venerdì 17 gennaio 2014
La notizia che stupisce: Suora partorisce bimbo a Rieti 'Pensavo fosse solo un mal di pancia'
Una suora di 32 anni originaria di El Salvador martedì notte ha partorito un bimbo all'ospedale S. Camillo De Lellis di Rieti. Secondo quanto confermato da fonti sanitarie, è stata trasportata al pronto soccorso del nosocomio dal 118, a cui si erano rivolte le consorelle preoccupate per i forti dolori al ventre accusati dalla donna. Giunta all'ospedale reatino i medici hanno confermato la diagnosi formulata dall'equipaggio dell' autoambulanza che, da subito, prestando le prime cure alla suora, aveva sospettato una gravidanza. Poco ore dopo la religiosa, che risiede in un convento del capoluogo sabino, ha messo al mondo un maschietto di 3 chili e mezzo. Il parto, naturale, è avvenuto nel più stretto riserbo garantendo alla suora un posto letto lontano da occhi indiscreti, ma la notizia è comunque trapelata destando molto scalpore anche sui social network. Bocche cucite alla direzione sanitaria dell'ospedale di Rieti. ''Non sapevo di essere incinta, avevo solo un forte mal di pancia''. E' quanto ha riferito ai primi soccorritori la suora di 32 anni, salvadoregna, che ha partorito un bimbo all'ospedale di Rieti. La donna è stata trasportata d'urgenza in ambulanza. La suora è ricoverata in un'area riservata del reparto di ostetricia, vive da molti anni nel convento reatino di Campomoro dove le Piccole Discepole di Gesù gestiscono una casa di riposo per anziani. Terrà suo figlio, almeno così dicono in ospedale dove altre mamme ricoverate hanno fatto una colletta e raccolto indumenti per il suo bimbo. A quanto si è appreso il bambino nato mercoledì notte da una suora di 32 anni all'ospedale De Lellis di Rieti, sarebbe stato registrato con il nome di Francesco.
Ex reggente Penitenzieria, lascera' vita religiosa - La suora di 32 anni, originaria di El Salvador, che all'ospedale di Rieti ha dato alla luce un bimbo dovrà lasciare il suo ordine religioso e "farsi carico della prole", ricevendo comunque il probabile aiuto da parte dell'istituto di provenienza. Questa la via prevedibile nella circostanza, secondo quanto dice all'ANSA monsignor Gianfranco Girotti, per oltre dieci anni, fino al giugno 2012, reggente della Penitenzieria Apostolica, il primo Tribunale della Curia romana. "Verrà dimessa dall'istituto e dovrà farsi carico della prole che è nata. Il fatto della gravidanza e della nascita del bambino la impegna a un nuovo stato di vita. Qualunque superiore si comporterebbe così", spiega il vescovo apprendendo della notizia della suora che ha partorito a Rieti. "Un'ipotesi da scartare - prosegue l'ex reggente della Penitenzieria - è che possa continuare a condurre la vita religiosa e che il bambino venga affidato a un'istituzione. Ma questa, ripeto, è un'ipotesi che non può essere tenuta in considerazione". L'aver violato il voto di castità, comunque, non fa sì che la religiosa incorra nella scomunica. "Non c'è nessuna scomunica - spiega ancora mons. Girotti -. La sanzione è già quella di essere dimessa dall'istituto religioso". Quindi la via prevista sarà quella di uscire dall'ordine religioso e di occuparsi della prole. "I superiori - sottolinea inoltre Girotti - dovranno aiutarla ad affrontare la situazione. Essendo anche straniera, trovandosi in un paese non suo, non avrà altre possibilità di aiuto, quindi ci sarà sicuramente un sostegno da parte dell'istituto cui apparteneva". "Pur deprecando l'episodio - aggiunge -, dal punto di vista evangelico deve prevalere sempre l'atteggiamento di aiuto. Questo dev'essere il primo sentimento, tanto più trovandoci di fronte a una vita che nasce". "La Diocesi è vicina alla sorella che ha partorito. E' molto probabile che lei stessa lascerà l'istituto religioso per avere cura del piccolo. E' preferibile che conduca una vita secolare". Lo ha affermato il vescovo di Rieti, Delio Lucarelli, che oggi ha ricevuto la telefonata della suora che mercoledì scorso ha dato alla luce un bimbo. "Anche il vescovo è rimasto sorpreso dalla notizia - racconta il suo portavoce, Massimo Casciani - questo è un caso davvero unico e non ci sono provvedimenti che la Curia possa adottare nei confronti di una religiosa. Diverso sarebbe stato il caso di un sacerdote che sarebbe potuto essere sospeso a divinis. In questo caso la competenza è dei superiori della suora perché fanno riferimento alla Congregazione degli istituti religiosi. La sorella è comunque venuta meno ad uno specifico voto".
Filicudi. Cingolato in un dirupo
(ANSA) Il mezzo cingolato di un piccolo imprenditore edile di Filicudi, Stefano Cappadona, è stato fatto precipitare da ignoti nel dirupo di Stimpagnato-Montepalmieri, nell'isola delle Eolie. Indagano i carabinieri.
Torneo interparrocchiale di calcetto. Ancora una vittoria in trasferta per i ragazzi della Parrocchia di S.Croce (Pianoconte)
In ricordo di Franco Scoglio. Da una frase celebre del Professore è nata una squadra
L'indimenticabile Professore, Franco Scoglio al quale Lipari ha dato
i natali e dove, nella frazione di Canneto, risiedeva e risiede la
sua famiglia spesso, parlando del suo Genoa, usava dire "Noi
siamo il Genoa, non siamo mica il Roccapepe”.
Un modo di dire che
ha spinto un gruppo di amici genoani (e non solo) di ricordarlo a
modo loro fondando una squadra amatoriale di calcio a 7 che portasse
il nome dell' improbabile formazione citata dal Professore.
Ora,
infatti, grazie a questi amici, questa squadra fantomatica esiste
davvero e ha una sede precisa a Pegli: la pizzeria “Lo Scugnizzo”
in cui i giocatori si ritrovano dopo le partita per il classico terzo
tempo e dove, promette Alessio Scapinelli - gestore del locale e
mister della squadra – sarà presto intitolata una pizza a Franco
Scoglio e al Roccapepe con ingredienti misti liguri e siculi.
"Dovevamo scegliere il nome della squadra e così abbiamo
pensato di dedicarla al mitico Professore- spiega il capitano Matteo
Iorio -chiamandola Roccapepe FC 2013 anche per cercare di essere
modesti, considerando che è il primo anno che partecipiamo a questo
torneo,senza però tralasciare il tipico umorismo del Professore”.
C'è da dire che la rosa (12 i tesserati) comprende anche ragazzi di
fede blucerchiata che hanno aderito con grande entusiasmo
all'iniziativa confermando ancora una volta che tra genoani e
sampdoriani esiste sì una grande rivalità sportiva, ma nello stesso
tempo le due tifoserie danno vita al derby più bello e affascinante
d' Italia unite questa volta nel ricordo del Professore.
Il Roccapepe
FC 2013 è stato inserito nel girone I del campionato “Zonale”
AICS Liguria.
Sicilia. Abolizione Province, non c'è accordo governo -maggioranza
(gds) Ancora un testo condiviso sulla riforma delle Province non c'è, tant'è che lunedì prossimo il governo dovrebbe riunire la maggioranza per trovare una sintesi, con l'Udc che preme per l'abolizione totale degli enti. Intanto la commissione Affari istituzionali, presieduta da Antonello Cracolici (Pd), ha cominciato l'esame degli emendamenti, bocciandone uno, a firma Giuseppe Milazzo (Pdl-Ncd) che sopprimeva l'articolo 1 e che di fatto avrebbe affossato il testo in esame. Ormai è una corsa contro il tempo: il Parlamento ha tempo fino a metà febbraio per varare la riforma, altrimenti saranno indetti i comizi elettorali e si tornerà al voto per l'elezione degli organi di governo e addio riforma.
La commissione conta di esitare il disegno di legge entro la fine della prossima settimana; i lavori proseguiranno a ritmo serrato, con la commissione convocata dal 21 al 24 gennaio. Il nodo da sciogliere, però, resta il numero dei liberi consorzi da istituire e lunedì il governo farà un passaggio con i partiti di maggioranza per trovare un'intesa.
Le opzioni possibili sembrerebbero due: una è quella contenuta nel testo del ddl delle Commisione che ne prevede nove, l'altra quella indicata nell'emendamento del governo, che consente di crearne in numero maggiore e individua come parametro di riferimento aree territoriali con un numero di abitanti compreso tra i 150 mila e 500 mila, quest'ultima ipotesi indigesta all'Udc. Nulla quaestio per le città metropolitane, quelle previste sono tre Palermo, Catania e Messina
Lipari: L'isola della bellezza colta. Oggi primo appuntamento al Centro Studi
Oggi17 gennaio primo appuntamento al Centro studi eoliano con "Preistoria delle Isole Eolie: dal primo insediamento alla scomparsa dei grandi villaggi - con Maria Clara Martinelli
L'incontro rientra nel calendario dell'iniziativa "Lipari: L'isola dalla bellezza colta"
CROCETTA CONTRO TUTTI. È GUERRA VUOLE TORNARE ALLE URNE?
È come se avesse disegnato una road map e avesse fatto crollare i ponti dietro per evitare di tornare indietro, altrimenti non si spiegano le reazioni di Rosario Crocetta dopo le conclusioni dell’inchiesta della Procura sulle spese facili di deputati e gruppi parlamentari. Ha affondato la lancia nel costato senza guardare in faccia nessuno, anzi scendendo nei particolari, al punto da mandare in bestia tutti quanti, da Cracolici a Faraone, a Lupo ed altri. Si aspettavano un distinguo, cautela, ed invece qualche ora dopo, ha messo le mani avanti: avete visto, ha detto più o meno, se avessi ascoltato i fautori del rimpasto mi sarei trovato una giunta di indagati e che figura ci avremmo fatto?
La road map è tracciata, sospetta qualcuno: vuole lasciare Palazzo d’Orleans e andare a Roma, perché l’aria si è fatta mefitica a Palazzo dei Normanni. Non ha maggioranza e non ha alleati veri ed affidabili. Perfino il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, spiegano, è uscito dal riserbo e lo ha accusato di non rispettare il Parlamento e di approfittare dell’inchiesta per delegittimarlo. Covava, è vero, in lui una profonda diffidenza per via delle giornate (e nottate) passate a Sala D’Ercole attorno alla Finanziaria, tanto che a cose fatte ha espresso un plauso nei confronti dell’assessore all’Economia, Luca Bianchi, che è sembrato un rimprovero nei confronti del governatore.
Chi non condivide la tesi del ritorno alle urne, la “fuga” dal parlamento ostile, ricorda che Crocetta ha sempre avuto reazioni istintive, che poi sono state ammorbidite nei giorni successivi. Ed a riprova di questo ragionamento, avverte che poi il governatore, tornando sulla questione – l’inchiesta e gli indagati – si è mostrato dispiaciuto ed ha ricordato che ci sono tanti deputati seri ed efficienti che fanno la loro parte in modo encomiabile.
Ma questa “seconda” puntata non attenua i rigori della prima, quando ha colpito nel mucchio, ha delegittimato il Parlamento senza eccezione ed ha alzato barricate fra il governo e l’Assemblea.
Al di là delle parole, opportune o inopportune, è questo il punto dolente: la scelta, di principio, nessun deputato deve fare parte dell’esecutivo. Si può sostenere, fanno notare, la necessità di un governo tecnico, che privilegi l’efficienza, l’esperienza, la competenza, ma non può essere una regola non scritta, che i parlamentari non debbano e non possano fare parte dell’esecutivo. Non c’è una norma che lo vieta, finora.
La prima “vittima” del disagio istituzionale creato dall’inchiesta e dall’accoglienza riservata dalle sue conclusioni a Palazzo d’Orleans potrebbe essere l’abolizione delle Province. I “conservatori” aspettano al varco il governo per fare un viaggio e due servizi, impallinarlo e tornare alle urne per eleggere i consigli provinciali ed i presidenti, mentre i riformatori – dal Pd all’Udc (seppure con alcuni distinguo) – lo aspettano al varco per misurare l’attendibilità degli impegni assunti.
Le cose, insomma, si sono messe male. E la prospettiva di una terza legislatura “spezzata” è diventata improvvisamente concreta. Nonostante le forti resistenze dei deputati, che sono tradizionalmente contrari ad accorciare la vita del mandato.
La road map è tracciata, sospetta qualcuno: vuole lasciare Palazzo d’Orleans e andare a Roma, perché l’aria si è fatta mefitica a Palazzo dei Normanni. Non ha maggioranza e non ha alleati veri ed affidabili. Perfino il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, spiegano, è uscito dal riserbo e lo ha accusato di non rispettare il Parlamento e di approfittare dell’inchiesta per delegittimarlo. Covava, è vero, in lui una profonda diffidenza per via delle giornate (e nottate) passate a Sala D’Ercole attorno alla Finanziaria, tanto che a cose fatte ha espresso un plauso nei confronti dell’assessore all’Economia, Luca Bianchi, che è sembrato un rimprovero nei confronti del governatore.
Chi non condivide la tesi del ritorno alle urne, la “fuga” dal parlamento ostile, ricorda che Crocetta ha sempre avuto reazioni istintive, che poi sono state ammorbidite nei giorni successivi. Ed a riprova di questo ragionamento, avverte che poi il governatore, tornando sulla questione – l’inchiesta e gli indagati – si è mostrato dispiaciuto ed ha ricordato che ci sono tanti deputati seri ed efficienti che fanno la loro parte in modo encomiabile.
Ma questa “seconda” puntata non attenua i rigori della prima, quando ha colpito nel mucchio, ha delegittimato il Parlamento senza eccezione ed ha alzato barricate fra il governo e l’Assemblea.
Al di là delle parole, opportune o inopportune, è questo il punto dolente: la scelta, di principio, nessun deputato deve fare parte dell’esecutivo. Si può sostenere, fanno notare, la necessità di un governo tecnico, che privilegi l’efficienza, l’esperienza, la competenza, ma non può essere una regola non scritta, che i parlamentari non debbano e non possano fare parte dell’esecutivo. Non c’è una norma che lo vieta, finora.
La prima “vittima” del disagio istituzionale creato dall’inchiesta e dall’accoglienza riservata dalle sue conclusioni a Palazzo d’Orleans potrebbe essere l’abolizione delle Province. I “conservatori” aspettano al varco il governo per fare un viaggio e due servizi, impallinarlo e tornare alle urne per eleggere i consigli provinciali ed i presidenti, mentre i riformatori – dal Pd all’Udc (seppure con alcuni distinguo) – lo aspettano al varco per misurare l’attendibilità degli impegni assunti.
Le cose, insomma, si sono messe male. E la prospettiva di una terza legislatura “spezzata” è diventata improvvisamente concreta. Nonostante le forti resistenze dei deputati, che sono tradizionalmente contrari ad accorciare la vita del mandato.
Biviano (PD) scrive al sindaco a proposito di compagnie di navigazione e modifica attuali linee. Propone la Genova-Lipari-Milazzo
Al
Sindaco del Comune di Lipari
OGGETTO:
Compagnie di navigazione ed eventuali proposte di modifica delle
attuali linee.
Nei
giorni scorsi abbiamo appreso dai notiziari locali di un incontro
svoltosi tra la Federalberghi Lipari e i rappresentanti di "Compagnia
delle Isole - Siremar".
Nello
stesso incontro sembrerebbe che si sia discusso di eventuali
modifiche agli attuali orari e alle corse giornaliere e/o
settimanali. In particolar modo sembrerebbe essere emersa la volontà
di incrementare la linea Napoli-Eolie portandola nel periodo estivo
da due a tre corse settimanali.
Non
posso che accogliere favorevolmente qualsiasi ipotesi di incremento
delle linee, ma valuterei meglio la proposta emersa negli ultimi
giorni dai media locali di posticipare uno dei due giorni settimanali
di partenza della tratta Napoli-Eolie da giovedì a venerdì con
arrivo sabato mattina. Questo consentirebbe una migliore
intercettazione di quel turismo di fine settimana che purtroppo negli
ultimi anni a causa della crisi nazionale è incrementato a discapito
di quello settimanale. Mi
trovo, inoltre, favorevole con la possibilità di inserire, anche a
costo di rinunciare all'eventuale terza tratta Napoli-Eolie che si
intende integrare, la linea GENOVA-LIPARI-MILAZZO, considerato
l'enorme successo riscosso dalla Genova-Palermo e considerato che in
tal modo si amplierebbe il ventaglio di possibilità di collegare le
Eolie con il resto d'Italia.
Poichè
il sottoscritto ritiene che il nostro Comune debba essere il
principale interlocutore con le compagnie che forniscono un servizio
pubblico di trasporto finanziato da Stato e Regione, La invito a
convocare le suddette compagnie affinchè si possa meglio delineare e
concordare con l'ente pubblico comunale qualsiasi modifica e/o
incremento di linee e orari, anche alla luce delle proposte emerse
dal sottoscritto, da altri consiglieri comunali, dai media locali e
da tutte le categorie commerciali presenti nel nostro territorio.
Il
Consigliere Comunale
Dott. Giacomo
Biviano
Ospedale di Lipari. "Non si ridimensioni nulla e si dia concretezza al provvedimento di riapertura del Centro nascite. Merlino, Biviano e Sgroi(PD) sollecitano l'amministrazione Giorgianni
AL
SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI LIPARI
AL
SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI LIPARI
Considerato
che negli ultimi anni molte sono state le proteste contro il
ridimensionamento dell’ospedale di Lipari senza però ottenere
modifiche concrete al piano sanitario della Regione che, con
insistenza, ha seguito solo una logica prettamente economica e
politica.
Visto
che oggi l’approccio dell’assessore Borsellino al problema
sembrerebbe diverso rispetto a quello dei suoi predecessori.
Preso
atto che
l’assessore Borsellino si è impegnata a rivedere
il piano sanitario regionale e
la
realizzazione di una nuova bozza che, prima di diventare legge, verrà
inviata alla conferenza dei sindaci affinché anche questi ultimi
possano avere voce in capitolo.
I
Sottoscritti, pertanto, invitano le SS.LL. a promuovere ogni azione
necessaria, unitamente ad un accorato appello all’assessore alla
Salute della Regione siciliana, affinché nel
piano sanitario regionale nulla
dell’ospedale di Lipari venga in qualsiasi modo ridimensionato
(anche perché non si comprende cosa c’è più da tagliare),
chiedendo, altresì, di dare concretezza al provvedimento emanato
dalla Giunta regionale del Presidente
Crocetta
sulla riapertura del Centro
Nascite
presso l’Ospedale di Lipari, in
deroga al principio dei 500 parti, e
il mantenimento dei reparti di ostetricia e pediatria, facendo
emergere le reali necessità di un territorio insulare come il nostro
al servizio di sette isole.
La
invitiamo, inoltre, a chiedere un audizione alla Commissione
regionale Sanità, con la presenza dell'Assessore Borsellino e la
partecipazione di rappresentanti delle forze politiche di maggioranza
e minoranza del nostro Comune, affinchè in fase di redazione del
suddetto piano, venga affermato quanto sopra espresso.
Privare
le Eolie di un qualsiasi servizio ospedaliero verrebbe dire privare
i cittadini del diritto alla Salute.
Lipari,
16/01/2014
Saverio
Merlino Segretario PD-Lipari Eolie Giacomo
Biviano – Capogruppo PD
Claudio
Sgroi - Consigliere Comunale PD
IL CASTELLO DI LIPARI
La rocca, nota come il Castello, è un'imponente cupola di lava vulcanica che si protende nel mare innalzandosi fino ad un'altezza di circa cinquanta metri. Formatosi meno di 40000 anni fa, il Castello sorge al centro di un'ampia baia sulla costa orientale di Lipari, tra le due insenature di Marina Lunga a Nord, delimitata dal Monte Rosa e Marina Corta a Sud, ancora oggi i migliori approdi dell'isola. La rocca è circondata tutto intorno da alte balze verticali, inaccessibili, e presenta alla sommità una superficie abbastanza pianeggiante. Grazie alla sua conformazione, essa ha da sempre costituito una vera e propria fortezza naturale, offrendo fin dall'antichità una sede sicura agli abitanti che vi si stabilivano quando vi era necessità di difendersi dal pericolo di incursioni nemiche; nei periodi di tranquillità, l'abitato si è esteso anche nella piana sottostante, ovvero nell'area della città attuale. Così, con alterne vicende, il Castello di Lipari è stato abitato a partire dall'età neolitica (circa 6000 anni fa) fino al nostro secolo. Le testimonianze degli insediamenti di ogni età si sono sovrapposte man mano a quelle dei periodi precedenti creando un notevole innalzamento del terreno. Gli scavi archeologici hanno infatti portato alla luce una successione di strati alta più di 10 metri dovuta alla sovrapposizione dei resti degli abitati che si sono succeduti, resti ben conservati anche grazie all'accumulo delle ceneri emesse dai vulcani vicini e trasportate dal vento. Oggi il Castello rappresenta il centro della vita culturale delle Isole Eolie, animato dalla presenza giornaliera di molti visitatori che possono ripercorrere le tappe della storia del Castello attraverso la visione degli scavi archeologici, dei padiglioni del museo, delle chiese principali e delle mura di fortificazione.Il suo aspetto attuale deriva dalle possenti fortificazioni spagnole, fatte costruire intorno alla rocca da Carlo V verso il 1560, dopo l'attacco all'isola del pirata tunisino Kairedin Barbarossa, che nel 1544 aveva conquistato e distrutto la città, portando via come schiavi gran parte degli abitanti. Queste mura hanno rivestito il roccione fino alla sua base ed erano provviste in diversi punti da postazioni di artiglieria e cannoniere, ora chiuse da murature. Sul lato Nord le mura spagnole hanno inglobato le torri di età normanna (XII secolo) tra le quali è una torre-porta che costituiva l'ingresso antico dalla collina della Civita (Piazza Mazzini) al Castello. Ancora oggi questo rappresenta l'ingresso principale alla rocca. Qui si può vedere, oltre le fortificazioni spagnole e normanne, una torre di età greca (IV secolo a.C.) in esse inserita, costruita con blocchi di pietra rossastra del Monte Rosa, ben squadrati, disposti in altezza su 23 filari. La strada di ingresso al Castello passa sotto un corridoio con volta a botte, dove si conserva una caditoia per la saracinesca di ferro che poteva essere calata a sbarrare il passaggio.Dopo questa apertura doveva esistere una seconda porta chiusa da una stanga di legno. La strada prosegue quindi all'aperto, accanto al muro spagnolo con feritoie, e poi sotto un soffitto con arcate ogivali costruite nel 1800. Si accede finalmente al pianoro della rocca attraverso la porta spagnola del XV secolo, sopra la quale è dipinto uno stemma con un'aquila simbolo della famiglia dei Borboni.Il Castello era sede fino al XVIII secolo della città. Se delle case sono rimasti visibili pochi resti, si conservano invece le chiese, in tutto cinque: la chiesa di S. Caterina all'ingresso (fine XVll-inizi XVIII sec.), usata come cucina nel periodo fascista, l' Addolorata (prima metà del XVI sec.) e l'Immacolata (prima metà del XVIII sec.) poco più avanti, la Cattedrale dedicata a S. Bartolomeo apostolo, al centro del pianoro, e infine la chiesa della Madonna delle Grazie (XVII secolo), nell'area del parco archeologico. La più antica è la Cattedrale, che fondata in età normanna nel XII secolo, è stata ricostruita dagli spagnoli nel XVI e XVII secolo dopo la distruzione del pirata Barbarossa . La facciata attuale fu realizzata nel 1861 insieme al campanile, non finito; della costruzione normanna della Cattedrale si può oggi visitare il chiostro dell'antico monastero, costruito con colonne e capitelli sia recuperati dalle case più antiche, soprattutto di età romana, sia di età medievale, decorati con figure di animali (colombe, leoni o animali fantastici) e motivi vegetali (fiori e frutti).L'abitato con case dal XV al XVIII secolo si conservava ancora fino agli inizi del nostro secolo, nonostante le case fossero molto danneggiate.Queste, infatti, una volta abbandonate dagli abitanti trasferitisi nella città nuova nella piana sottostante, erano state occupate dai "coatti", relegati nell'isola di Lipari prima dal governo borbonico, poi, dopo l'unità d'ltalia, dal governo italiano. Nei primi anni del '900, il Vescovo, per non passare attraverso le tristi case distrutte, creò una scalinata di accesso frontale alla Cattedrale, tagliando purtroppo un ampio tratto delle fortificazioni spagnole e distruggendo i resti degli insediamenti delle età più antiche.Nel 1926, con l'arrivo dei confinati politici, il governo fascista distrusse quanto restava delle case antiche tra l'ingresso e la Cattedrale costruendo due casermoni, dei quali uno ospita oggi il Museo Classico.Si conserva invece parte dei vecchi edifici nell'area oltre la Cattedrale. A sinistra l'attuale Sezione Preistorica era nel XVII secolo il Palazzo Vescovile eretto dal vescovo Vidal inglobando i resti dell'antico monastero normanno; a destra era un'abitazione del XV secolo, ora sezione Vulcanologica; in fondo era la casa "Acunto" del XVIII secolo, attuale sede della Biblioteca e centro dell'attività scientifica del Museo. L'estremità meridionale del Castello è stata sistemata a parco archeologico, dove sono, oltre alla chiesa della Madonna delle Grazie, anche alcuni padiglioni del campo di concentramento che ospitano ora i depositi del Museo ed i laboratori di restauro. Nel parco, inoltre, sono stati sistemati numerosi sarcofagi in pietra provenienti dalla necropoli greca e romana di Contrada Diana ed è stato costruito nel 1978 dal Comune di Lipari, proprio nell'area utilizzata durante il fascismo come cava di pietra, un teatro all'aperto sul modello degli antichi teatri greci, ora destinato nella stagione estiva a spettacoli di vario genere.A partire dal 1950, allorché fu soppresso il campo di concentramento sul castello, cominciarono gli scavi archeologici condotti da Luigi Bernabò Brea e da Madeleine Cavalier nell'area adiacente la strada moderna. Lo scavo ha richiesto estrema perizia e attenzione, perché la parte superiore del terreno era piena di buche per cisterne o pozzi neri e dei resti delle abitazioni distrutte in epoca fascista.Sono stati messi in luce dapprima i resti delle strade di un quartiere abitativo di età ellenistico-romana ovvero del II sec.a.C. mentre delle case si conserva parte dei muri perimetrali.Quando nel 580 a.C. coloni provenienti da Rodi e da Cnido fondarono la città greca, stanziarono I'acropoli sul Castello. Degli edifici che furono costruiti sull'acropoli rimangono però poche testimonianze a causa della violenta . distruzione operata dai Romani nel 252-51 a.C.Visibile è ancora una fossa votiva, nota come "Bothros di Eolo", profonda più di 7 metri e con un diametro di 3 metri, con la bocca coperta da un coperchio di pietra lavica sormontato da un leoncino, all'interno della quale venivano gettati oggetti di vario genere come vasi e statuette in terracotta, offerti ad Eolo dio dei venti e probabilmente ad altre divinità. Sotto il livello di età greca sono stati rinvenuti i resti di capanne relative a quattro abitati preistorici dell'età del Bronzo: dall'età del Bronzo antico, cui appartengono le capanne della cultura di Capo Graziano (XVII-XV sec. a.C.) all'età del Bronzo medio, con le capanne della cultura del Milazzese (XIV-XIII sec.a.C.), e del Bronzo tardo o finale, cui si riferiscono le capanne della cultura dell'Ausonio I e II (XIII-X sec.a.C.).L'abitato dell'Ausonio II subì una violenta distruzione, a causa di un incendio provocato da popolazioni nemiche agli Ausoni, fra il X e il IX sec. a.C. (950-850 a.C.). Dopo la distruzione del villaggio ausonio la rocca del Castello non fu più abitata fino ad età greca.AI di sotto delle capanne dell'età del Bronzo saggi di scavo eseguiti in profondità hanno portato alla luce vari altri strati.Questi materiali hanno permesso di conoscere gli insediamenti più antichi del Castello, dall'Eneolitico (età del Rame), attraverso le culture chiamate di Piano Conte e di Piano Quartara intorno alla metà del III millennio a.C., alla fase finale del Neolitico con la cultura di Diana, nel IV e agli inizi del III millennio a.C., e fino al Neolitico medio (IV millennio a.C.) quando si stabiliscono sul Castello genti che usano una raffinata ceramica dipinta con i motivi del meandro e della spirale, nello stile cosiddetto di Serra d'Alto, e ancor prima altre popolazioni che fabbricavano vasi in ceramica decorati con motivi a fasce o fiamme rosse contornate di nero sul fondo chiaro dell'argilla.
Viabilità sulla Lipari-Canneto. L'interrogazione del consigliere Lo Cascio
Al Signor
Sindaco
del Comune di
Lipari
Interrogazione su
viabilità Lipari-Canneto.
Gentile Signor
Sindaco,
alla luce dei problemi
che hanno coinvolto la rotabile Lipari-Canneto nel tratto di Bagnamare e della
relativa chiusura della stessa, nonché degli altri cantieri legati ai lavori di
realizzazione del depuratore e che insistono su buona parte delle strade carrozzabili
tra il centro di Lipari (via Falcone e Borsellino) e quello di Canneto (zona
Unci e Canneto Dentro),
desidero conoscere se
è stata predisposta
adeguata comunicazione alla cittadinanza in merito alla durata dei cantieri in
questione, o in caso contrario se e in quale modo si intende provvedere in
tempi ragionevoli;
è stata predisposta
adeguata comunicazione alla cittadinanza in merito a eventuali, futuri
interventi in altri tratti delle strade comunali e provinciali che possono
determinare oggettivo disagio per il traffico veicolare, o in caso contrario se
e in quale modo si intende farlo;
se ritiene che siano
state valutate e attuate tutte le misure necessarie per garantire una viabilità
adeguata nei tratti dove è stato smistato il traffico veicolare, inclusa la
collocazione di segnali temporanei, semafori mobili ecc.;
se è stato predisposto
un controllo effettivo della viabilità e del rispetto dei divieti di sosta
laddove vigenti, con particolare riferimento ai tratti stradali dove la presenza
di autoveicoli parcheggiati costituisce un oggettivo problema per il traffico
stradale a doppio senso, e se a tale scopo sia stata prevista una presenza
adeguata della Polizia Municipale nei tratti interessati onde effettuare
attività di vigilanza, prevenzione e le opportune verifiche;
se si è provveduto a chiedere
alla ditta Urso l’adeguamento temporaneo degli orari dell’autobus, considerando
che lo smistamento del traffico in rotabili spesso congestionate e che soffrono
evidenti disagi determina di fatto modifiche non trascurabili ai tempi di percorrenza.
In attesa di una sua
gentile risposta, porgo distinti saluti
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale
de La Sinistra)
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE II " S. Lucia" di Lipari. I progetti autorizzati (di Renato Candia)
Visto il Programma Operativo Nazionale: "Competenze per lo sviluppo" 2007-2013; Visto l'avviso AOODGAI 2373 del 26/02/2013 - Programma Operativo Nazionale "Competenze per lo sviluppo" 2007IT051PO007 -finanziato con il FES. Annualità 2013/2014; Visto il progetto relativo all'avviso di cui sopra presentato da questo Istituto; Vista la nota del MIUR prot. n. AOODGAI/11920 del 19/11/2013, assunta al protocollo della scuola con la quale viene comunicata l'ammissibilità al finanziamento e la formale autorizzazione al progetto.
RENDE NOTO
che questa istituzione scolastica è stata autorizzata ad attuare i seguenti progetti:
C-1—FSE-2013-2563 1 Do re mi...si fa musica, 2. Il tuo mare, 3. Si alzi il sipario, 4. Conosci il tuo Mare, 5. InFormare, 6. Vivere nel mare, 7. La matita digitale
8. New tra i banchi, 9. Scuola sub, 10. Musica@Scuola €. 62.727,98
8. New tra i banchi, 9. Scuola sub, 10. Musica@Scuola €. 62.727,98
D-1-FSE-2013-9851 La nuova scuola digitale €. 5.892,86
Si rende noto altresì che, nel pieno rispetto delle direttive concernenti gli obblighi della trasparenza e della massima divulgazione, a tutti i diversificati elementi che caratterizzano i citati progetti PON FSE 2013/2014 di cui al Bando AOODGAI 2373 del 26/02/2013, nelle varie fasi di realizzazione e sviluppo (Avvisi, Bandi, Pubblicità), sarà data la massima diffusione nelle forme e nelle modalità previste dalle disposizioni normative vigenti.
giovedì 16 gennaio 2014
Allerta Meteo: al Sud in arrivo forte scirocco e tanta sabbia del Sahara, temperature in netto aumento
Il Sud Italia resta a guardare il maltempo che nelle prossime ore colpirà duramente il nord, ma anche nel meridione la situazione meteo sarà abbastanza vivace: non ci sarà la neve del Piemonte o delle Alpi, neanche le piogge torrenziali della Liguria, ma non mancheranno forti venti di scirocco che spingeranno su tutte le Regioni centro/meridionali abbondanti quantità di sabbia desertica proveniente dal Sahara, determinando un netto aumento termico.
Già oggi, con cieli sereni o poco nuvolosi, le temperature sono state miti anche nelle zone collinari emontane: Catania, Siracusa e Castrovillari hanno raggiunto i +17°C di temperatura massima, Messina, Taranto, Trapani e Agrigento i +16°C, Palermo, Bari, Reggio Calabria, Foggia, Brindisi, Lecce, Olbia, Alghero e Cosenza i +15°C, Napoli, Latina, Cagliari, Fiumicino, Salerno, Catanzaro e Crotone i +14°C, Grosseto, Ancona, Ragusa, Guidonia, Lamezia Terme, Vibo Valentia e Caltanissetta i +13°C, Enna gli +11°C, Campobasso i +10°C. Nulla d’eccezionale, ma comunque valori ben superiori rispetto alle medie del periodo. Solo un piccolo assaggio del caldo che arriverà nel weekend, con picchi di oltre +20°C tra Calabria e Sicilia anche nelle ore serali e notturne tra sabato e domenica, quasi come in estate! Poi, domenica, non mancherà il maltempo con piogge sparse e qualche temporale soprattutto in Liguria, il tutto in uno scenario surreale a causa dell’atmosfera giallastra a causa della polvere desertica.
Già oggi, con cieli sereni o poco nuvolosi, le temperature sono state miti anche nelle zone collinari emontane: Catania, Siracusa e Castrovillari hanno raggiunto i +17°C di temperatura massima, Messina, Taranto, Trapani e Agrigento i +16°C, Palermo, Bari, Reggio Calabria, Foggia, Brindisi, Lecce, Olbia, Alghero e Cosenza i +15°C, Napoli, Latina, Cagliari, Fiumicino, Salerno, Catanzaro e Crotone i +14°C, Grosseto, Ancona, Ragusa, Guidonia, Lamezia Terme, Vibo Valentia e Caltanissetta i +13°C, Enna gli +11°C, Campobasso i +10°C. Nulla d’eccezionale, ma comunque valori ben superiori rispetto alle medie del periodo. Solo un piccolo assaggio del caldo che arriverà nel weekend, con picchi di oltre +20°C tra Calabria e Sicilia anche nelle ore serali e notturne tra sabato e domenica, quasi come in estate! Poi, domenica, non mancherà il maltempo con piogge sparse e qualche temporale soprattutto in Liguria, il tutto in uno scenario surreale a causa dell’atmosfera giallastra a causa della polvere desertica.
Catania, parte il coordinamento dei siti Unesco di Sicilia. Stamani il primo incontro ufficiale per mettere in rete i sei siti Unesco dell'isola, valorizzandoli e "mettendoli a reddito". La prossima riunione è prevista per il 25 gennaio. Intervista ad Enzo Bianco
Fare rete tra i siti considerati dall'Unesco patrimonio dell'umanità per rilanciare il territorio della Sicilia orientale a livello turistico e culturale. Questo lo scopo dell'incontro di stamattina al Castello Ursino, promosso dall'amministrazione comunale che ha raccolto l'idea del direttore Generale della Fondazione Patrimonio Unesco della Sicilia Aurelio Angelini, di mettere in rete i sei siti Unesco dell'isola, valorizzandoli e "mettendoli a reddito". La prossima riunione "formale" è prevista per il 25 gennaio. "Attraverso la partecipazione dei primi cittadini, i principali custodi di questo immenso patrimonio - ha spiegato Angelini - coinvolgendo i soggetti che operano nella cultura e nel turismo, si possono valorizzare le eccellenze siciliane, in termini di beni ambientali e paesaggistici, oltre che culturali".
Sei in totale i siti incoronati patrimonio dell'Umanità: oltre l'Etna, l'ultimo promosso dall'Unesco, il Distretto del Sud Est, di cui fa parte Catania, le isole Eolie, la Valle dei Templi di Agrigento, Siracusa - Pantalica e Piazza Armerina. "In questi anni - continua Angelini - sono mancate politiche serie di valorizzazione e promozione, per cui serve costituire una rete che parta, prima di tutto, dalla consapevolezza di quello che possediamo".
Scopo dell'iniziativa, dunque, fare in modo che siano i beni presenti sull'isola a costituire la principale fonte di ricchezza. "L’idea - spiega il primo cittadino - è quella di proporre un network che progetti un futuro sostenibile per i siti iscritti al Patrimonio dell’Umanità riconosciuti dall’Unesco con strategie comuni che possano promuovere, valorizzare e rendere disponibile nel modo più idoneo il patrimonio culturale, naturale, ambientale e architettonico di cui la Sicilia dispone". Partendo da un cambio di mentalità, come evidenziato dall'assessore comunale ai Saperi, Orazio Licandro. "Quello che occorre - afferma - è ragionare in un modo diverso, facendo sistema. Per questo - conclude - abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di Angelini".
Fiocco azzurro in casa Favaloro-Crivello
Giovani eoliani crescono. L'organico dell'Under 14 della Basket Eolie
Formazione UNDER 14 della Basket Eolie che, sabato scorso, ha iniziato la stagione agonistica disputando la prima giornata del campionato regionale Under 14 di Pallacanestro. In piedi da sinistra: Megna Francesco(coach), Torre Elia, Greco Corrado, Trimboli Adrian, Favorito Bartolo, Di Vincenzo Luca, Favorito Jona, Natoli Fabrizio, Mendolia Luca, Piazza Annalisa (Coach e Dirigente Responsabile Basket Eolie), Ferlazzo Ivan (Presidente) Seduti (da sinistra) Cilona Sofia, Briglia Irene, Cilona Elena, Sciacchitano Nadia, Li Volsi Ginevra; Mondello Carlotta, Mirabito Sabrina. In ginocchio (da sinistra) Puglisi Giacomo, D'Auria Lorenzo, Mirabito Alex, Le Cause Eros, Iacono Nicolò, Famularo Andrea, Lo Piccolo Davide, Saltalamacchia Mattia
Niente "Mini Imu" nel comune di Lipari
La cosiddetta "MINI IMU" non è in vigore nel comune di Lipari. Ciò in quanto l'aliquota è rimasta invariata.
La comunicazione arriva direttamente dall'ufficio tributi dell'Ente
La comunicazione arriva direttamente dall'ufficio tributi dell'Ente
Lipari. Consiglio comunale aggiornato a martedì
Si è tenuto oggi a Lipari il consiglio comunale. All'ordine del giorno vi erano piano triennale delle opere pubbliche e il regolamento per l'alienazione dei beni comunali. In apertura erano presenti in aula 15 consiglieri e il sindaco Marco Giorgianni.
All'ordine del giorno è stato aggiunta, a seguito richiesta del consigliere Gesuele Fonti e votazione unanime del consiglio, la tematica inerente i trasporti marittimi.
Sul regolamento per l'alienazione dei beni comunali sono stati presentati emendamenti da parte dei consiglieri Giacomo Biviano e Gesuele Fonti. Ravvisata la necessità di produrre un emendamento unico che contenga quanto richiesto dai due si è deciso di aggiornare il consiglio a martedì prossimo alle 16.
In quell'occasione saranno affrontati, oltre al regolamento, anche il piano triennale delle opere pubbliche e la tematica dei trasporti marittimi
All'ordine del giorno è stato aggiunta, a seguito richiesta del consigliere Gesuele Fonti e votazione unanime del consiglio, la tematica inerente i trasporti marittimi.
Sul regolamento per l'alienazione dei beni comunali sono stati presentati emendamenti da parte dei consiglieri Giacomo Biviano e Gesuele Fonti. Ravvisata la necessità di produrre un emendamento unico che contenga quanto richiesto dai due si è deciso di aggiornare il consiglio a martedì prossimo alle 16.
In quell'occasione saranno affrontati, oltre al regolamento, anche il piano triennale delle opere pubbliche e la tematica dei trasporti marittimi
Il Ministro per l'Integrazione Cècile Kyenge risponde all'As. Paideia di Lipari - Sportello Migranti
Gentilissimi,
la Ministra Kyenge la ringrazia per la solidarietà che ha voluto esprimerle. In poche frasi ha saputo condensare passione sociale, civile, politica e umana. La sua tensione morale traspare dal suo messaggio cosi come emerge, purtroppo, quella disillusione da lei maturata come tutti noi in questo terribile ventennio speriamo finalmente al tramonto.
L’On. Kyenge ritiene che gli stessi attestati di stima e rispetto che le sono stati rivolti debbano essere espressi con forza a coloro che ogni giorno combattono contro discriminazioni e soprusi, quindi anche a lei e a tutte quelle persone che si sono sentiti offese dalle parole che le sono state indirizzate.
Trasmettere messaggi costruttivi in questo momento così delicato è fondamentale: dialogo e interazione con l’altro devono guidare politica, istituzioni e cittadini. La storia insegna che la volontà degli uomini può cambiare il corso degli eventi e pertanto ognuno deve continuare a sperare e a impegnarsi per cambiare in meglio questa nostra società.
La Ministra Kyenge spera, infatti, che un confronto misurato e rispettoso su contenuti e valori segni sempre più di frequente l’agire quotidiano, poiché la violenza è l’arma più miope e debole, la non violenza quella più forte ed in grado di orientare davvero il cambiamento culturale di cui il Paese ha bisogno ed in questo senso la Ministra Kyenge non si risparmierà sino all’ultimo giorno del mandato di Governo, profondendo il massimo dell’impegno per affermare quei principi di civiltà e convivenza in cui ha sempre creduto.
Con i migliori saluti.
La segreteria
La Consulta Giovanile di Lipari organizza il secondo corso anti-aggressione per sole donne
Si comunica che mercoledì 5 febbraio,dalle ore 17:30 alle ore 19:00,presso la palestra "Fitness Planet", si terrà il secondo corso anti-aggressione per sole donne,con il direttore tecnico Massimiliano Paladino. A grande richiesta,dopo l'entusiasmo manifestato da coloro che hanno partecipato alla prima dimostrazione, la Consulta Giovanile del Comune di Lipari,in collaborazione con il direttore tecnico, ha nuovamente organizzato il corso, per il progetto "le ali della solidarietà",1°campagna di sensibilizzazione e prevenzione contro la violenza sulle donne. L'incontro vuole attenzionare ogni donna,su un problema purtroppo largamente diffuso nei giorni nostri,dando l'opportunità di imparare qualche tecnica anti-aggressione,e sottolineando soprattutto l'importanza della condizione psicologica e la forza che serve per combattere tali fenomeni. Forza che può essere ampliata solo tramite l'apprendimento di tali tecniche,dirette da chi di competenza,con i dovuti risultati ottenuti ovviamente ed eventualmente solo nel tempo.Si ricorda che la lezione sarà gratuita e che è opportuno prenotare la propria partecipazione inviando una e.mail con nome e cognome all'indirizzo info@consultagiovanilelipari.it o telefonando al 3389208315.
Bagnamare da lunedì potrebbe essere riaperta al transito veicolare. Ma una ulteriore chiusura è all'orizzonte
Potrebbe essere riaperta lunedì al transito veicolare la strada di Bagnamare, l'arteria che da Acquacalda-Canneto conduce a Lipari e viceversa. La strada, come è risaputo, è chiusa per via di cedimenti strutturali che hanno richiesto, oltre ad un intervento, in prossimità della caserma dei vigili del fuoco, anche l'effettuazione di sondaggi.
Purtroppo si tratta, se quanto previsto sarà rispettato(in termine di tempi), di una riapertura alquanto limitata a livello temporale. Si presume che, entro la fine del mese, la strada di Bagnamare venga richiusa per il passaggio della condotta del nuovo depuratore.
E i tempi potrebbero essere abbastanza lunghi.
Purtroppo si tratta, se quanto previsto sarà rispettato(in termine di tempi), di una riapertura alquanto limitata a livello temporale. Si presume che, entro la fine del mese, la strada di Bagnamare venga richiusa per il passaggio della condotta del nuovo depuratore.
E i tempi potrebbero essere abbastanza lunghi.
GERMANA’(NCD): LA SICILIA NON DIMENTICA IL CAPITANO “ULTIMO”. PRONTO A SOSTENERE CHI HA COMBATTUTO COSA NOSTRA.
Con
profondo sgomento, apprendo dal servizio del settimanale “Panorama”
che il capitano “Ultimo” è la vittima designata
dell’insostenibile apparato burocratico che, perdendosi tra cavilli
e stratagemmi che appaiono costruiti “ad hoc”, impedisce al
Vicecomandante del Noe, Sergio De Caprio, di aspirare alla promozione
a generale.
Non
è concepibile che un uomo che ha combattuto Cosa Nostra ed ha
dedicato la sua vita alla lotta alla criminalità, non venga nemmeno
preso in considerazione per una promozione più che dovuta, ed il mio
giudizio al riguardo è impietoso perché ciò rappresenta la palese
sconfitta della meritocrazia sacrificata sull’altare di meri
pretesti ed alibi.
Da
deputato presso l’ARS, ma ancor più da siciliano, mi sento
coinvolto in prima persona, e voglio dimostrare in maniera concreta
tutta la mia stima al Vicecomandante De Caprio che, con la cattura
del boss più spietato che la storia recente ricordi, lo stragista
Totò Riina, ha reso alla mia terra un servizio impagabile,
infliggendo a Cosa Nostra un colpo ferale.
Non
rimarrò dunque inerme e silenzioso di fronte a questa ingiustizia, e
ritenendo illegittima l’impossibilità di concedere un avanzamento
di carriera che viene negato a De Caprio, annuncio che non solo
scriverò personalmente e direttamente al Comandante Generale
dell’Arma dei Carabinieri, il Generale Gallitelli, per chiedere
delucidazioni convincenti e chiarimenti che dovranno essere
persuasivi e non legati ai formalismi o vincolati ad inutili minuzie,
ma soprattutto mi farò anche promotore di una raccolta firme tra i
parlamentari siciliani a sostegno per ribadire la sempre eterna
gratitudine della Sicilia nei confronti del capitano “Ultimo”.
Frane e discariche. Povere strade di Lipari. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi
Se
le arterie stradali principali dell'isola di Lipari sono disastrate
altrettanto, e forse di più, si può dire delle strade secondarie,
quelle che portano nel cuore delle varie frazioni dell'isola. Qui,
molto spesso, allo stato disastroso della sede stradale si vanno ad
aggiungere frane piccole e medie che invadono le aree di transito sia
pedonale che veicolare.
Frane, ad esempio come quella di Pianogreca,
che restano lì senza che nessuno, nonostante le segnalazioni,
intervenga per rimuoverle e per mettere in sicurezza l'area dalla
quale si sono staccate. Molte volte si tratta di frane dovute al
cedimento di mura private e che riversano sulla strada pietre e
terriccio. Ma anche in questi casi l'apparato comunale, seppure
sollecitato, è assente. Non si diffidano i proprietari a porre in
sicurezza quanto di loro competenza. Non si interviene in
sostituzione del proprietario addebitandogli, come previsto dalla
legge, le spese sostenute.
A
degradare ulteriormente vie e spazi in uso alla collettività si
pensano anche i cittadini. Non tutti, per fortuna.
Nelle strade,
anche in quelle limitrofe ai centri abitati, è un proliferare di
discariche abusive di qualsiasi tipologia di materiale: dai materassi
al pericolosissimo eternit, dalle auto abbandonate ai rottami di ogni
genere. A nulla anche in questo caso servono le segnalazioni.
Le
discariche restano lì, anche per lungo tempo, tra lo sconcerto di
chi residente ama il proprio territorio, dei turisti (pochi in questo
periodo) che immortalano tale scempio e con gli inevitabili rischi
per la salute collettiva.
Gli auguri di Eolienews ai festeggiati di oggi
mercoledì 15 gennaio 2014
Verini (PD): "Attuare riforma tribunali superando sue criticità. Necessari presidi giudiziari come chiesto dalla Camera lo scorso agosto"
Riceviamo dal segretario del PD Lipari-Eolie, Saverio Merlino e pubblichiamo:
"Il pronunciamento della Consulta e la riforma in atto sono a questo punto i due fondamentali punti fermi della riorganizzazione territoriale degli uffici giudiziari. Ciò non impedisce di rilevare con preoccupazione le evidenti e persistenti criticità che accorpamenti troppo repentini stanno ancora provocando. Restiamo del parere che la strada migliore da seguire sia quella che, su impulso del Pd, indicò con un voto a larghissima maggioranza l’Aula di Montecitorio lo scorso 9 agosto: laddove i tribunali (30) sono stati chiusi occorre costituire presidi con le medesime funzioni delle ex sezioni distaccate. Questa è la strada per conciliare il pieno decollo della riforma evitando sia la desertificazione giudiziaria in alcuni punti delicati del nostro territorio che la congestione e la conseguente diminuzione della qualità del servizio in altre zone.
Così Walter Verini, capogruppo Pd nella commissione Giustizia di Montecitorio.
"Il pronunciamento della Consulta e la riforma in atto sono a questo punto i due fondamentali punti fermi della riorganizzazione territoriale degli uffici giudiziari. Ciò non impedisce di rilevare con preoccupazione le evidenti e persistenti criticità che accorpamenti troppo repentini stanno ancora provocando. Restiamo del parere che la strada migliore da seguire sia quella che, su impulso del Pd, indicò con un voto a larghissima maggioranza l’Aula di Montecitorio lo scorso 9 agosto: laddove i tribunali (30) sono stati chiusi occorre costituire presidi con le medesime funzioni delle ex sezioni distaccate. Questa è la strada per conciliare il pieno decollo della riforma evitando sia la desertificazione giudiziaria in alcuni punti delicati del nostro territorio che la congestione e la conseguente diminuzione della qualità del servizio in altre zone.
Così Walter Verini, capogruppo Pd nella commissione Giustizia di Montecitorio.
Sportello Migranti di Lipari. Solidarietà al Ministro Kienge e chiede cittadinanza civica al comune eoliano per minori, figli di migranti, nati in Italia e residenti nel comune
Comunicato Stampa
Lo Sportello Migranti di Lipari, gestito dall'Associazione Paideia in collaborazione con il Patronato Acli di Messina, esprime piena solidarietà e vicinanza al Ministro per l'integrazione Cècilie Kienge da tempo vittima di squallidi attacchi razzisti.
Lo Sportello Migranti di Lipari, gestito dall'Associazione Paideia in collaborazione con il Patronato Acli di Messina, esprime piena solidarietà e vicinanza al Ministro per l'integrazione Cècilie Kienge da tempo vittima di squallidi attacchi razzisti.
Chiediamo al Ministro di proseguire con forza nella sua attività di Governo per l'integrazione contro ogni forma di discriminazione, per il riconoscimento della cittadinanza italiana ai bambini nati in Italia da genitori stranieri (ius soli), per il superamento della Bossi-Fini, la chiusura dei Cie cioè l'attuazione di quei principi di civiltà dei quali l'Italia non può più fare a meno.
Lo Sportello Migranti chiede, inoltre, al Comune di Lipari di conferire la cittadinanza civica ai minori figli di immigrati nati in Italia e residenti nel nostro Comune, iniziativa già intrapresa da numerosi Comuni italiani.
Si tratta di una scelta dal forte valore simbolico quale richiesta al Governo e al Parlamento per il riconoscimento dello ius soli.
Sportello Migranti - Lipari https://www.facebook.com/sportellomigrantilipari
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