Se
le arterie stradali principali dell'isola di Lipari sono disastrate
altrettanto, e forse di più, si può dire delle strade secondarie,
quelle che portano nel cuore delle varie frazioni dell'isola. Qui,
molto spesso, allo stato disastroso della sede stradale si vanno ad
aggiungere frane piccole e medie che invadono le aree di transito sia
pedonale che veicolare.
Frane, ad esempio come quella di Pianogreca,
che restano lì senza che nessuno, nonostante le segnalazioni,
intervenga per rimuoverle e per mettere in sicurezza l'area dalla
quale si sono staccate. Molte volte si tratta di frane dovute al
cedimento di mura private e che riversano sulla strada pietre e
terriccio. Ma anche in questi casi l'apparato comunale, seppure
sollecitato, è assente. Non si diffidano i proprietari a porre in
sicurezza quanto di loro competenza. Non si interviene in
sostituzione del proprietario addebitandogli, come previsto dalla
legge, le spese sostenute.
A
degradare ulteriormente vie e spazi in uso alla collettività si
pensano anche i cittadini. Non tutti, per fortuna.
Nelle strade,
anche in quelle limitrofe ai centri abitati, è un proliferare di
discariche abusive di qualsiasi tipologia di materiale: dai materassi
al pericolosissimo eternit, dalle auto abbandonate ai rottami di ogni
genere. A nulla anche in questo caso servono le segnalazioni.
Le
discariche restano lì, anche per lungo tempo, tra lo sconcerto di
chi residente ama il proprio territorio, dei turisti (pochi in questo
periodo) che immortalano tale scempio e con gli inevitabili rischi
per la salute collettiva.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.