Rosario CROCETTA
AL Sig. ASSESSORE della SALUTE REGIONE SICILIANA
Baldassare GUCCIARDI
Al Sig. DIRIGENTE GENERALE
Dott. Gaetano CHIARO
ASSESSORATO REGIONALE della SALUTE
Al Sig. RESPONSABILE SERVIZIO IV
“Programmazione Ospedaliera”
dott. Giacomo SCALZO
Al Sig. DIRETTORE GENERALE
Azienda Sanitaria Provinciale ME
dott. Gaetano SIRNA
e, p.c. Al Sig. MINISTRO della SALUTE
Beatrice LORENZIN
C.A. Capo di Gabinetto
Cons. dott. Giuseppe CHINE’
Al Sig. DIRETTORE GENERALE
della Programmazione Sanitaria
MINISTERO della SALUTE
dott. Renato Alberto Mario BOTTI
OGGETTO:Ottimizzazione
dell’Assistenza Sanitaria nelle Isole Minori e Località caratterizzate da
eccezionali difficoltà di accesso. Punto nascita e Dotazione organica P.O. Lipari
Si è avuta contezza che in data 30 luglio 2015 (Rep.
Atti n.146/CSR), in seno alla Conferenza Permanente per i Rapporti tra Stato,
Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, è stata sancita l’intesa sulla
proposta del Ministro della Salute di deliberazione CIPE, di cui al suo
allegato sub A), relativa all’assegnazione alle Regioni della quota accantonata
su somme vincolate per il SSN, per obiettivi prioritari e la realizzazione di
progetti in tema di “Ottimizzazione dell’Assistenza Sanitaria
nelle Isole Minori e Località caratterizzate da eccezionali difficoltà di
accesso”. In quella sede risulta essere stato esitato il relativo progetto
pilota predisposto, di concerto con il Ministero della Salute e l’omonima
Commissione, dalle Regioni capofila all’uopo individuate nelle tre aree
geografiche (Veneto-Toscana e Sicilia) di cui all’all.B) del cennato documento.
Particolare raccomandazione viene rivolta a queste ultime affinché, nell’azione
di coordinamento e supporto alle regioni, sia garantito che la predisposizione
ed esecuzione dei progetti regionali (da
presentarsi entro 60 giorni dalla data di deliberazione CIPE alla Direzione
Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute) avvenga in
assoluta coerenza con quanto disposto nel progetto-pilota nazionale.
Quest’ultimo, quanto al contemplato percorso di nascita (pag. 22 all. B),
prevede che le Regioni, nel definire il proprio progetto devono inserire il
tema dei Punti Nascita nel contesto del percorso salute delle partorienti o delle puerpere dentro la
rete territoriale del trasporto in utero o in culla, ma anche la possibilità
per gli stessi enti di mantenere in attività Punti Nascita con numero di
parti inferiore a 500/anno, in deroga a quanto previsto dall’Accordo
Stato/Regioni del 16.12.2010, garantendo, ai fini della sicurezza e del percorso di nascita, la presenza dei requisiti e degli standard previsti nel
predetto Accordo per le UUOO di ostetricia/neonatologia di I livello.
A tale riguardo si intende
rivolgere agli organi competenti ulteriore raccomandazione a rafforzamento
della costante azione di sensibilizzazione posta in essere, nel tempo, da
questa Amministrazione e dal Civico Consesso riguardo alla tematica in esame e
sul piano della ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nell’area ospedaliera
di Lipari, affinché il previsto progetto regionale contempli una programmazione
aderente all’accordo/intesa sanciti nella Conferenza di cui in premessa, che
non necessita di deroga, per dare attuazione ad una adeguata capacità di
risposta dei servizi di emergenza-urgenza ed al miglioramento della qualità di
assistenza in relazione alle esigenze di questo comprensorio insulare.
Le
convinzioni e le motivazioni manifestate in più occasioni e nelle opportune
sedi istituzionali, da ultimo presso il Ministero della Salute lo scorso 8
settembre, a sostegno della necessità del mantenimento, ma anche dell’ottimale
funzionamento del punto nascita presso l’eccellente Presidio Ospedaliero di
Lipari, induce a nutrire ancora fiducia, mai naufragata, che le carenze emergenti
possano essere rimosse e colmate dalle misure adeguate da proiettare su un
Piano sanitario regionale di riorganizzazione della rete assistenziale, in
deroga agli stringenti criteri di politica sanitaria sin qui posti, che tenga
conto della peculiare collocazione territoriale del punto nascita di Lipari e
delle caratteristiche di zona disagiata.
La situazione
di incertezza ad oggi vissuta e subita, continua a mortificare fortemente le
aspettative delle comunità eoliane, sottoponendo a seri disagi, di natura
morale ed economica, le famiglie oltre che a chiari rischi le gestanti, future
mamme, ed i nascituri.
Per altro verso, tenendo conto
che i progetti in tema di ottimizzazione dell’assistenza sanitaria e le risorse
CIPE sono finalizzati ad implementare
gli “investimenti” e non interessa le dotazioni organiche, si ritiene, in
ordine a detto secondo aspetto ed all’atto aziendale di rideterminazione della dotazione organica ASP Me 2015, che si debba
tenere conto dei seguenti profili prioritari.
In considerazione proprio della particolare area altamente disagiata di Lipari e
dell’isolamento subito a motivo dello stato all’insularità che spesso determina
l’assenza di qualsiasi tipo di collegamento con la terraferma, il Presidio
Ospedaliero dell’isola deve essere considerato non nell’ambito degli Ospedali
Riuniti, ma come Presidio di Emergenza, con la presenza in loco di tutte le specialità e gli standard
organizzativi, tecnologici e di sicurezza di cui all’accordo Stato-Regioni
del 16-12-2010.
Si ritiene pertanto che, per poter assicurare H24 le emergenze-urgenze, sia indispensabile la
presenza in pianta organica, per le specialità ad alto rischio, di tre dirigenti medici; due per coprire il
servizio di mattina, di pomeriggio e la reperibilità notturna; uno per
garantire il riposo settimanale le ferie e soprattutto per poter svolgere
attività di aggiornamento professionale.
Per quanto riguarda l’emergenza ostetrico-ginecologica, in attesa della deroga sul Punto Nascita, nella
logica del rispetto dei principi di appropriatezza organizzativa ed efficienza,
come espresso dalla Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del
Ministero della Salute, inviata all’Assessore della Sanità della Regione
Sicilia in data 21/05/2015, in cui viene disattivato il Punto Nascita di Lipari
entro il 31/12/2015 - considerando che il percorso nascita, come da documento
sopra citato, deve essere garantito dalle attività consultoriali che
dovranno seguire le gravide fino alla
38° settimana e successivamente indirizzarle presso il punto nascita più vicino
- si ritiene che le eventuali emergenze ostetrico-ginecologiche possano essere
garantite con la presenza in Ospedale H24 di un Ginecologo. Questo comporta la
presenza in pianta organica di tre
dirigenti medici ginecologi, due per coprire il servizio di mattina, di
pomeriggio e la reperibilità notturna; uno per garantire il riposo settimanale
le ferie e soprattutto per poter svolgere attività di aggiornamento
professionale. Quanto precede se l’eventuale emergenza operatoria è condivisa
con i Chirurghi; se, diversamente, la emergenza operatoria non può essere
condivisa con i Chirurghi, in pianta organica devono essere previsti 6
Ginecologi.
Si chiede agli
organi indirizzo, nell’ambito delle rispettive competenze, di rivolgere ogni
buona pratica istituzionale a sostegno delle azioni di ottimizzazione
dell’assistenza sanitaria e della implementazione della dotazione delle figure necessarie in pianta
organica presso il Presidio Ospedaliero di Lipari, come dianzi esposto.
Va ribadito che i territori amministrati,
relativamente alla salute, abbisognano di “cure particolari” che non possono
essere sacrificate in nome di una generale politica di riordino e
razionalizzazione della rete sanitaria e soggiacere all’imposizione di livelli
organizzativi con parametri standard cui tendere per il mantenimento delle
vitali prestazioni sanitarie e assistenziali e, nel caso di specie, dei punti
nascita.
F.to IL SINDACO(Marco Giorgianni)