Dire che questi giorni in cui ci siamo allontanati, per colpa mia, sono stati i giorni più brutti della mia vita, non ti può sembrare vero, eppure, credimi, è cosi.
Mi è mancata la tua presenza, mi è mancato il tuo amore, mi sono mancati i nostri momenti. Insomma…mi sei mancata tu...mi sei mancata in tutto!
So di avere sbagliato e sono qui a chiederti scusa pubblicamente.
Mi conosci, conosci il mio orgoglio e se ho fatto questo “passo” e solo, ed esclusivamente, perché ci tengo a te, al nostro amore, a continuare quel rapporto che in questi giorni, più che mai, mi sono accorto è fondamentale per me.
Adesso non posso fare altro che aspettare il tuo ritorno, promettendoti che quel che ci ha momentaneamente separati… non accadrà più!
Ti Amo!
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sabato 17 ottobre 2015
Lipari: Prorogata su disposizione assessore Sardella ZTL/Isola pedonale
Su disposizione dell'assessore Giovanni Sardella è stata prorogata sino al 30 Ottobre l'ordinanza che ha istituito nel centro storico di Lipari la ZTL/Isola pedonale.
Ciò in considerazione del più che discreto movimento turistico che interessa l'isola.
Ciò in considerazione del più che discreto movimento turistico che interessa l'isola.
Incidente con motociclo. Giovane trasferito in elicottero a Messina
Si è avuto un incidente, di una certa importanza, ieri sera a Lipari lungo la strada che porta a Pianoconte - Quattropani (all'altezza di villa La Rosa).
Ne è rimasto coinvolto A.G. di Lipari. Soccorso dall'ambulanza del 118 è stato trasferito all'ospedale e da qui in elicottero al Policlinico di Messina.
Da quanto apprendiamo, nonostante i danni riportati al capo, le sue condizioni, per fortuna, non destano preoccupazione.
Pubblichiamo, inolltre, questo appello della famiglia: Chi ha prelevato ieri sera il motorino di A.G. dal luogo dell'incidente è pregato di contattare il 333.6726570
Ne è rimasto coinvolto A.G. di Lipari. Soccorso dall'ambulanza del 118 è stato trasferito all'ospedale e da qui in elicottero al Policlinico di Messina.
Da quanto apprendiamo, nonostante i danni riportati al capo, le sue condizioni, per fortuna, non destano preoccupazione.
Pubblichiamo, inolltre, questo appello della famiglia: Chi ha prelevato ieri sera il motorino di A.G. dal luogo dell'incidente è pregato di contattare il 333.6726570
“Io non rischio”: Campagna nazionale per le buone pratiche di protezione civile Domenica 18 ottobre 2015 volontari della VIS/ ANPAS in piazza a Stromboli
Per il quinto anno consecutivo il volontariato di Protezione
Civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica si impegnano
insieme in una campagna di comunicazione nazionale
sui rischi naturali che interessano il nostro Paese.
Il weekend del 17 e 18 ottobre più
di 4.000 volontari e volontarie di protezione civile allestiranno punti informativi
“Io non rischio” in circa 430 piazze distribuite su tutto il territorio
nazionale per diffondere la cultura della
prevenzione
e sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico, sul rischio
alluvione e sul maremoto.
Domenica 18 ottobre, in contemporanea
con altre piazze in tutta Italia, i volontari dell’associazione VIS/ANPAS
partecipano alla campagna con un punto informativo “Io non rischio” allestito a
Stromboli in piazza San Vincenzo per incontrare la cittadinanza, consegnare
materiale informativo e rispondere alle domande su cosa ciascuno di noi può
fare per ridurre il rischio terremoto e maremoto
“Io
non rischio” – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul
rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con
Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di
Ingegneria Sismica. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione
ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la
Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica
Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna,
Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria,
Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.
L’edizione 2015 coinvolge volontari e volontarie appartenenti alle sezioni
locali di 25 organizzazioni nazionali di volontariato di protezione civile,
nonché a gruppi comunali e associazioni locali.
L’elenco
dei comuni interessati dalla campagna il prossimo 17 e 18 ottobre è online sul
sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, dove è inoltre possibile consultare i materiali
informativi su cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un terremoto o un
maremoto.
Per informazioni sulla piazza:
Maria
Cusolito tel. 339-7870236
Responsabile
di Piazza per VIS/ANPAS - Stromboli
venerdì 16 ottobre 2015
Lipari, interventi effettuati e da effettuare
Operai ex Pumex al lavoro stamattina, unitamente ad operai comunali, per eliminare il pericolo costituito dai rami della palma ubicata nella rotonda che si trova di fronte al distaccamento dei vigili del fuoco a Bagnamare.
L'intervento è stato disposto dall'assessore Giovanni Sardella.
E a proposito di situazioni a rischio ci viene segnalato da Canneto che gli alberi, limitrofi alla sede stradale (lato sinistro) che va dal deposito Ziino sino alla Pizzeria "Da Merlo", invadono l'area riservata alla sosta delle auto, impedendone, di fatto, la stessa. All'inizio della stessa strada non è stato ancora posizionato lo specchio andato in frantumi tempo fa.
E a proposito di interventi dobbiamo segnalare quello effettuato la notte scorsa dai vigili del fuoco del distaccamento in prossimità del bivio per Porto Pignataro.
L'intervento si è reso necessario per la riapertura (e siamo a tre) della buca. Sul posto anche il comandante della polizia municipale, Stefano Blasco che ha, materialmente, portato sul posto una transenna.
Crediamo, ma lo avevamo già scritto in tempi non sospetti, che serve un intervento qualificato per eliminare, una volta per tutte, il pericolo, in una delle strade più transitate dell'isola
L'intervento è stato disposto dall'assessore Giovanni Sardella.
E a proposito di situazioni a rischio ci viene segnalato da Canneto che gli alberi, limitrofi alla sede stradale (lato sinistro) che va dal deposito Ziino sino alla Pizzeria "Da Merlo", invadono l'area riservata alla sosta delle auto, impedendone, di fatto, la stessa. All'inizio della stessa strada non è stato ancora posizionato lo specchio andato in frantumi tempo fa.
E a proposito di interventi dobbiamo segnalare quello effettuato la notte scorsa dai vigili del fuoco del distaccamento in prossimità del bivio per Porto Pignataro.
L'intervento si è reso necessario per la riapertura (e siamo a tre) della buca. Sul posto anche il comandante della polizia municipale, Stefano Blasco che ha, materialmente, portato sul posto una transenna.
Crediamo, ma lo avevamo già scritto in tempi non sospetti, che serve un intervento qualificato per eliminare, una volta per tutte, il pericolo, in una delle strade più transitate dell'isola
Eppur si muove, Dal consiglio comunale nuovo passo in avanti per l'ampliamento del cimitero di Pianoconte
Ampliamento del cimitero di Pianoconte: E' passata ieri in Consiglio comunale a Lipari la proposta di vincolare, l’area individuata nella popolosa frazione, alla pubblica utilità.
Tutto questo finalizzato all’esproprio o al componimento bonario con i privati, proprietari dei terreni interessati. Approvato anche il progetto preliminare che prevede, complessivamente la realizzazione di circa mille posti da destinare alle sepolture
Tutto questo finalizzato all’esproprio o al componimento bonario con i privati, proprietari dei terreni interessati. Approvato anche il progetto preliminare che prevede, complessivamente la realizzazione di circa mille posti da destinare alle sepolture
Senza acqua da settimane e settimane...la differenziata fallita..l'inutilità del rispetto delle regole. La giusta e condivisibile protesta di Marco e Cinzia Peluso
Incredibile… questa è la parola che sorge spontanea, rispetto al fatto di ritrovarsi senza nemmeno l’acqua per fare una doccia, o per un lavaggio in lavatrice…. Settimane senza che venga erogata acqua, in determinate zone del Centro storico di Lipari… se proprio vogliamo escludere una mezz’ora di elemosina di qualche giorno fa. Ci riferiamo alla zona di Via Maddalena e, riteniamo, anche del circondario (zona S. Anna, Via Franza ecc.). La cosa assurda, è che nessuno sa dare risposte: chiunque abbiamo interpellato e che, ritenevamo, avrebbe dovuto darci delle risposte in merito, non ne è stato invece capace. O, per lo meno, ognuno ha dato una versione differente: “il dissalatore non funziona”, oppure “la nave cisterna arriverà fra qualche giorno”, o meglio ancora: “ma la nave cisterna ha scaricato oggi… ma a voi, non è arrivata l’acqua? …e come mai?”… siamo stufi! ..è una vera vergogna che, nel 2015, dobbiamo lesinare l’acqua… che dobbiamo farci i conti, prima di cucinare, o di fare le pulizie in casa… portare la propria biancheria sporca a casa dei propri genitori, per poterle lavare, è davvero umiliante!
In questa zona, inoltre, ci sono famiglie con anziani e bambini in casa… ma è possibile che, nonostante i bei calendari formulati (e riformulati) relativi all’erogazione dell’acqua nelle varie zone dell’isola, non vi sia un minimo di rispetto di quanto, forse, sarebbe stato meglio (per decenza) evitare di scrivere??? Non sappiamo di chi sia la colpa di tutto questo, né tanto meno ci permettiamo di puntare il dito su nessuno; sta di fatto che, però, ci ritroviamo in una situazione assurda… una situazione che mai, fino ad ora, si era verificata in questa benedetta isola! …già dallo scorso inverno, e poi per tutta l’estate, abbiamo dovuto fare i conti con questa problematica… e ancora, non si riesce a trovare la benchè minima traccia di una soluzione. Pur pagando regolarmente le bollette e le tasse, dobbiamo rivolgerci al servizio di autobotte, pagando ulteriori costi??? Incredibile… Incredibile….
Vogliamo parlare poi della raccolta “porta a porta”? …premesso che abbiamo assistito impotenti, all’aumento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti… ma se questo, probabilmente, era qualcosa di inevitabile (essendo che bisognerà conferire i rifiuti in una discarica catanese, con relativo aumento dei costi di trasporto), si sarebbe sicuramente potuto evitare di far partire un servizio fallimentare fin dall’inizio… sempre nella zona di cui sopra, la raccolta è partita a fatica poco prima dell’Estate e, a dispetto del nostro impegno e del nostro scrupolo nel differenziare i rifiuti messi negli appositi sacchetti forniti dalla ditta (entro gli orari previsti), a volte gli stessi restavano fuori per giorni interi… infatti, soprattutto nell’ultimo periodo, la medesima raccolta è diventata davvero irregolare e/o saltuaria, costringendoci, nonostante tutta la buona volontà, l’impegno e la fiducia, a smetterla con questa illusoria raccolta porta a porta, ritornando ai soliti cassonetti (spesso stracolmi e strabordanti, oltre che dannatamente maleodoranti). Ci è stato fornito un calendario per il periodo che andava dal mese di marzo al mese di giugno… e poi? …abbiamo continuato considerando l’ultima settimana del vecchio calendario, essendo che non ne è stato fatto uno nuovo/successivo… nella speranza di fare la cosa giusta, visto che nessuno è stato in grado di darci spiegazioni.
La nostra buona volontà, non è stata premiata. Il rispetto delle regole, evidentemente, è cosa inutile, in quest’isola.
Anche in questo caso, non stiamo lì ad accusare nessuno… ma dobbiamo prendere atto del fatto che, in questo periodo, le cose vanno davvero male, in quest’isola. Trovare qualcosa che funzioni decentemente, è un’impresa… diciamo questo con estremo rammarico… con l’amaro in bocca che solo chi ama profondamente questi luoghi, può avere. Vedere questa inesorabile deriva, ci fa davvero sentire come degli “ospiti indesiderati”…
Speriamo che qualcosa cambi… perché se i propri fondamentali diritti non vengono in alcun modo rispettati… bisognerà agire nei modi e nelle sedi opportune, affinchè questo avvenga.
Marco e Cinzia Peluso
Vogliamo parlare poi della raccolta “porta a porta”? …premesso che abbiamo assistito impotenti, all’aumento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti… ma se questo, probabilmente, era qualcosa di inevitabile (essendo che bisognerà conferire i rifiuti in una discarica catanese, con relativo aumento dei costi di trasporto), si sarebbe sicuramente potuto evitare di far partire un servizio fallimentare fin dall’inizio… sempre nella zona di cui sopra, la raccolta è partita a fatica poco prima dell’Estate e, a dispetto del nostro impegno e del nostro scrupolo nel differenziare i rifiuti messi negli appositi sacchetti forniti dalla ditta (entro gli orari previsti), a volte gli stessi restavano fuori per giorni interi… infatti, soprattutto nell’ultimo periodo, la medesima raccolta è diventata davvero irregolare e/o saltuaria, costringendoci, nonostante tutta la buona volontà, l’impegno e la fiducia, a smetterla con questa illusoria raccolta porta a porta, ritornando ai soliti cassonetti (spesso stracolmi e strabordanti, oltre che dannatamente maleodoranti). Ci è stato fornito un calendario per il periodo che andava dal mese di marzo al mese di giugno… e poi? …abbiamo continuato considerando l’ultima settimana del vecchio calendario, essendo che non ne è stato fatto uno nuovo/successivo… nella speranza di fare la cosa giusta, visto che nessuno è stato in grado di darci spiegazioni.
La nostra buona volontà, non è stata premiata. Il rispetto delle regole, evidentemente, è cosa inutile, in quest’isola.
Anche in questo caso, non stiamo lì ad accusare nessuno… ma dobbiamo prendere atto del fatto che, in questo periodo, le cose vanno davvero male, in quest’isola. Trovare qualcosa che funzioni decentemente, è un’impresa… diciamo questo con estremo rammarico… con l’amaro in bocca che solo chi ama profondamente questi luoghi, può avere. Vedere questa inesorabile deriva, ci fa davvero sentire come degli “ospiti indesiderati”…
Speriamo che qualcosa cambi… perché se i propri fondamentali diritti non vengono in alcun modo rispettati… bisognerà agire nei modi e nelle sedi opportune, affinchè questo avvenga.
Marco e Cinzia Peluso
Aiutaci ad aiutare. Anche questa "missione" è compiuta
Anche questa volta con "Aiutaci ad aiutare" ce l'abbiamo fatta. Avevamo lanciato un appello per dotare di libri della prima media qualcuno che ne aveva bisogno.
Come al solito avete risposto alla grande: passandoci dei libri di seconda così come con un piccolo contributo economico destinato all'acquisto di quanto era necessario/indispensabile.
Adesso con il buono di una sessantina di euro circa la famiglia potrà acquistare ciò che manca.
Ancora una volta agli amici di Eolienews e di facebook il nostro sentito grazie!
Come al solito avete risposto alla grande: passandoci dei libri di seconda così come con un piccolo contributo economico destinato all'acquisto di quanto era necessario/indispensabile.
Adesso con il buono di una sessantina di euro circa la famiglia potrà acquistare ciò che manca.
Ancora una volta agli amici di Eolienews e di facebook il nostro sentito grazie!
Crocetta punta sugli inceneritori. E' scontro con i 5stelle
A Catania e a Palermo, poi nel Messinese e infine nel comparto Ragusa-Siracusa, Enna-Caltanissetta e Agrigento-Trapani. Il futuro prossimo venturo disegnato da Crocetta "è una cappa di smog che non risparmierà praticamente nessun angolo dell'isola".
A sostenerlo è il M5S, che aggiunge: "al dictat renziano che ha imposto alla Sicilia la realizzazione di due “termovalorizzatori”, il “governo della rivoluzione” ha risposto nei giorni scorsi con la proposta di sei impianti più piccoli, ma che in pratica non risparmieranno nessun angolo della Sicilia".
Da definire la precisa localizzazione “ma – afferma il presidente della commissione Ambiente, il Cinquestelle Giampiero Trizzino - non è peregrina l'idea che possano essere realizzati nei pressi delle discariche, a Bellolampo, per esempio, per quanto riguarda Palermo e a Motta per quanto riguarda Catania. Di certo c'è che corriamo il rischio di veder puntellata l'isola di impianti che guardano al passato e che rischiano di avvelenare il futuro. Crocetta disconosce le parole 'recupero dei materiali'. Dovunque i rifiuti vengono valorizzati con la raccolta differenziata, in Sicilia si segue la strada opposta”.
Dei sei inceneritori, i due più grandi, con potenzialità non superiore a 200.000 tonnellate verrebbero realizzati a Palermo e a Catania, gli altri quattro, con potenzialità compresa tra le 60.000 e le 80.000 tonnellate, negli altri comprensori. “L'intenzione della Regione - continua Trizzino - è chiarissima: costruire inceneritori, mantenere attive le discariche esistenti e fare pagare il conto ai cittadini. Nei documenti del governo viene imputata questa scelta ai i bassi livelli di raccolta differenziata. Ma di chi è la colpa, se non del governo? Perché dobbiamo pagare con la nostra salute e con le nostre tasche una scelta folle di una falsa politica ambientale?”. Per Trizzino gli inceneritori sono una minaccia notevole per la salute.
“Secondo lo scienziato statunitense, Paul Connett, tra i fondatori della strategia Rifiuti Zero- afferma Trizzino - ad oggi non esiste alcuna conferma scientifica che consenta di affermare che gli inceneritori di rifiuti siano in grado di eliminare efficacemente anche le emissioni delle nano particelle, sostanze estremamente pericolose, che essendo molto piccole, risultano terribilmente dannose per la salute umana. Esse sono in grado di sfuggire ai moderni sistemi di controllo di inquinamento, ma, soprattutto, possono facilmente penetrare negli alveoli polmonari ed entrare in circolo nel sangue e in qualsiasi tessuto del corpo, compreso il cervello. Tutte le fonti di combustione producono nano particelle, ma quelle prodotte dagli inceneritori di rifiuti sono le più nocive”.
Per stoppare il pericolo inceneritori il M5S annuncia barricate che cominceranno all'Ars. “Abbiamo depositato – racconta Trizzino - due proposte di legge. La prima, condivisa con l'assessore all'energia Vania Contrafatto, che migliora l'eco-tassa rendendola più aderente ai costi attuali di conferimento dei rifiuti in discarica e, allo stesso tempo, premia i comuni che raggiungono più alti livelli di raccolta differenziata. La seconda proposta di legge, invece, prevede il divieto assoluto di incenerimento in tutto il territorio regionale e una serie di meccanismi per incentivare e spingere il recupero dei materiali, come le procedure semplificate per la costruzione delle piattaforme di raccolta e trasformazione, i centri di riuso, le eco-banche obbligatorie presso i grandi supermercati, le banche alimentari e la tariffa puntuale obbligatoria”. “Se queste misure non dovessero essere sufficienti – conclude Trizzino - il Movimento non disdegnerà di studiare altre forme di resistenza alla scellerate scelte di Crocetta”
A sostenerlo è il M5S, che aggiunge: "al dictat renziano che ha imposto alla Sicilia la realizzazione di due “termovalorizzatori”, il “governo della rivoluzione” ha risposto nei giorni scorsi con la proposta di sei impianti più piccoli, ma che in pratica non risparmieranno nessun angolo della Sicilia".
Da definire la precisa localizzazione “ma – afferma il presidente della commissione Ambiente, il Cinquestelle Giampiero Trizzino - non è peregrina l'idea che possano essere realizzati nei pressi delle discariche, a Bellolampo, per esempio, per quanto riguarda Palermo e a Motta per quanto riguarda Catania. Di certo c'è che corriamo il rischio di veder puntellata l'isola di impianti che guardano al passato e che rischiano di avvelenare il futuro. Crocetta disconosce le parole 'recupero dei materiali'. Dovunque i rifiuti vengono valorizzati con la raccolta differenziata, in Sicilia si segue la strada opposta”.
Dei sei inceneritori, i due più grandi, con potenzialità non superiore a 200.000 tonnellate verrebbero realizzati a Palermo e a Catania, gli altri quattro, con potenzialità compresa tra le 60.000 e le 80.000 tonnellate, negli altri comprensori. “L'intenzione della Regione - continua Trizzino - è chiarissima: costruire inceneritori, mantenere attive le discariche esistenti e fare pagare il conto ai cittadini. Nei documenti del governo viene imputata questa scelta ai i bassi livelli di raccolta differenziata. Ma di chi è la colpa, se non del governo? Perché dobbiamo pagare con la nostra salute e con le nostre tasche una scelta folle di una falsa politica ambientale?”. Per Trizzino gli inceneritori sono una minaccia notevole per la salute.
“Secondo lo scienziato statunitense, Paul Connett, tra i fondatori della strategia Rifiuti Zero- afferma Trizzino - ad oggi non esiste alcuna conferma scientifica che consenta di affermare che gli inceneritori di rifiuti siano in grado di eliminare efficacemente anche le emissioni delle nano particelle, sostanze estremamente pericolose, che essendo molto piccole, risultano terribilmente dannose per la salute umana. Esse sono in grado di sfuggire ai moderni sistemi di controllo di inquinamento, ma, soprattutto, possono facilmente penetrare negli alveoli polmonari ed entrare in circolo nel sangue e in qualsiasi tessuto del corpo, compreso il cervello. Tutte le fonti di combustione producono nano particelle, ma quelle prodotte dagli inceneritori di rifiuti sono le più nocive”.
Per stoppare il pericolo inceneritori il M5S annuncia barricate che cominceranno all'Ars. “Abbiamo depositato – racconta Trizzino - due proposte di legge. La prima, condivisa con l'assessore all'energia Vania Contrafatto, che migliora l'eco-tassa rendendola più aderente ai costi attuali di conferimento dei rifiuti in discarica e, allo stesso tempo, premia i comuni che raggiungono più alti livelli di raccolta differenziata. La seconda proposta di legge, invece, prevede il divieto assoluto di incenerimento in tutto il territorio regionale e una serie di meccanismi per incentivare e spingere il recupero dei materiali, come le procedure semplificate per la costruzione delle piattaforme di raccolta e trasformazione, i centri di riuso, le eco-banche obbligatorie presso i grandi supermercati, le banche alimentari e la tariffa puntuale obbligatoria”. “Se queste misure non dovessero essere sufficienti – conclude Trizzino - il Movimento non disdegnerà di studiare altre forme di resistenza alla scellerate scelte di Crocetta”
NASPI, FISASCAT FILCAMS UILTUCS RICEVUTI IN AUDIZIONE DALL’ON. DAMINANO PRESIDENTE DELLA XI COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
Le federazioni sindacali di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs hanno sollecitato oggi alla Camera dei Deputati la revisione della normativa sulla Naspi, la nuova assicurazione sociale per l’impiego In vigore dal 1° maggio 2015.
E’ l’on. Cesare Damiano, presidente della XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, ad aver raccolto le criticità esposte dalle tre sigle sindacali relative alle modalità di riconoscimento dell’indennità Naspi per i lavoratori stagionali dei settori produttivi del turismo e degli stabilimenti termali e per i lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari. I nodi riguardano in primis il dimezzamento della durata e del valore del sussidio della Naspi a cui sarebbero esposti dal 2016 i lavoratori stagionali del settore turismo e del comparto termale in assenza di correttivo strutturale, lo stesso previsto dal Dlgs. 148, comma 4 art. 43 – approvato nel mese di giugno scorso ed in vigore dal 24 settembre 2015 - che ha salvaguardato il trattamento di integrazione salariale per l’anno 2015 tamponando di fatto la contraddizione legislativa che avrebbe penalizzato i lavoratori stagionali di due comparti cardine della nostra economia. Fortemente penalizzati per i sindacati anche gli operatori del lavoro domestico e di assistenza domiciliare, per i quali la circolare Inps 142 del 29 luglio 2015 stabilisce che il requisito di “trenta giornate di lavoro effettivo” nei dodici mesi precedenti la cessazione del rapporto di lavoro “si intende soddisfatto laddove gli assicurati abbiano prestato attività lavorativa per cinque settimane con un minimo di ore lavorate per ciascuna settimana pari a 24 ore”, escludendo dunque di fatto gli operatori che prestano la propria attività sotto le 24 ore settimanali. La proposta sindacale, fermo restando il requisito minimo di 120 ore di lavoro prestato, contempla l’integrazione del requisito lavorativo anche nel caso di prestazione effettiva settimanale inferiore alle 24 ore, in quanto la prestazione lavorativa richiesta è assai modulare ed articolata e può differenziarsi da una settimana ad un’altra.
Il Presidente Damiano ha manifestato interesse per le criticità rappresentategli e ha espresso condivisione per le soluzioni proposte, dichiarando la disponibilità a proseguire gli approfondimenti del caso in occasione delle prossime riunioni della Commissione Lavoro.
“Auspichiamo in un intervento per la revisione della normativa Naspi per gli stagionali del turismo e del comparto termale per i quali crediamo sia urgente il superamento definitivo della riduzione del 50% della durata e del valore sussidio Naspi con l'effettiva corrispondenza, ai fini del calcolo della prestazione, delle settimane di lavoro prestato – ha ribadito il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri. “Come anche sarà essenziale – ha concluso – rivisitare l’interpretazione normativa fornita dall’Inps per gli operatori del lavoro domestico e di assistenza domiciliare che operano con un contratto di lavoro part time inferiore alle 24 ore settimanali che, al pari dei lavoratori di altri settori, hanno diritto a percepire il trattamento Naspi”.
I sindacati hanno infine richiesto al presidente Damiano di voler verificare quante delle risorse impegnate per le annualità 2015 e 2016 saranno effettivamente spese - il Dlgs. 148 ha previsto 32,8 milioni di euro per l'anno 2015 e 64,6 milioni di euro per l'anno 2016 - soprattutto ai fini di una nuova attribuzione di stanziamenti già previsti per lo specifico fine.
E’ l’on. Cesare Damiano, presidente della XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, ad aver raccolto le criticità esposte dalle tre sigle sindacali relative alle modalità di riconoscimento dell’indennità Naspi per i lavoratori stagionali dei settori produttivi del turismo e degli stabilimenti termali e per i lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari. I nodi riguardano in primis il dimezzamento della durata e del valore del sussidio della Naspi a cui sarebbero esposti dal 2016 i lavoratori stagionali del settore turismo e del comparto termale in assenza di correttivo strutturale, lo stesso previsto dal Dlgs. 148, comma 4 art. 43 – approvato nel mese di giugno scorso ed in vigore dal 24 settembre 2015 - che ha salvaguardato il trattamento di integrazione salariale per l’anno 2015 tamponando di fatto la contraddizione legislativa che avrebbe penalizzato i lavoratori stagionali di due comparti cardine della nostra economia. Fortemente penalizzati per i sindacati anche gli operatori del lavoro domestico e di assistenza domiciliare, per i quali la circolare Inps 142 del 29 luglio 2015 stabilisce che il requisito di “trenta giornate di lavoro effettivo” nei dodici mesi precedenti la cessazione del rapporto di lavoro “si intende soddisfatto laddove gli assicurati abbiano prestato attività lavorativa per cinque settimane con un minimo di ore lavorate per ciascuna settimana pari a 24 ore”, escludendo dunque di fatto gli operatori che prestano la propria attività sotto le 24 ore settimanali. La proposta sindacale, fermo restando il requisito minimo di 120 ore di lavoro prestato, contempla l’integrazione del requisito lavorativo anche nel caso di prestazione effettiva settimanale inferiore alle 24 ore, in quanto la prestazione lavorativa richiesta è assai modulare ed articolata e può differenziarsi da una settimana ad un’altra.
Il Presidente Damiano ha manifestato interesse per le criticità rappresentategli e ha espresso condivisione per le soluzioni proposte, dichiarando la disponibilità a proseguire gli approfondimenti del caso in occasione delle prossime riunioni della Commissione Lavoro.
“Auspichiamo in un intervento per la revisione della normativa Naspi per gli stagionali del turismo e del comparto termale per i quali crediamo sia urgente il superamento definitivo della riduzione del 50% della durata e del valore sussidio Naspi con l'effettiva corrispondenza, ai fini del calcolo della prestazione, delle settimane di lavoro prestato – ha ribadito il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri. “Come anche sarà essenziale – ha concluso – rivisitare l’interpretazione normativa fornita dall’Inps per gli operatori del lavoro domestico e di assistenza domiciliare che operano con un contratto di lavoro part time inferiore alle 24 ore settimanali che, al pari dei lavoratori di altri settori, hanno diritto a percepire il trattamento Naspi”.
I sindacati hanno infine richiesto al presidente Damiano di voler verificare quante delle risorse impegnate per le annualità 2015 e 2016 saranno effettivamente spese - il Dlgs. 148 ha previsto 32,8 milioni di euro per l'anno 2015 e 64,6 milioni di euro per l'anno 2016 - soprattutto ai fini di una nuova attribuzione di stanziamenti già previsti per lo specifico fine.
Ufficialmente "esentati" dal lavoro, sino al 24 Ottobre, sei maestranze del dissalatore di Lipari
Sono ufficialmente "esentati" dal lavoro sino al prossimo 24 Ottobre (data in cui scade la proroga del contratto) i sei operai del dissalatore di Lipari che, tra ieri pomeriggio e stamattina, erano stati invitati (senza la comunicazione ufficiale giunta in tardissima mattinata) ad astenersi dal lavoro.
In forza al dissalatore, in questo momento, vi sono quindi solo 4 lavoratori che sono stati assunti dalla So.pes srl subentrata da ieri alla Gedis nella gestione della struttura.
Logico chiedersi se basteranno ad assicurare la piena efficienza della struttura sino a quando non saranno effettuate altre assunzioni. Tra le maestranze serpeggia un certo malcontento anche in considerazione del fatto che si paventa una riduzione del personale da 10 ad 8 unità.
Sui licenziamenti ricordiamo che i 10 ex Ge.dis hanno fatto ricorso al giudice del lavoro chiedendo il passaggio nella nuova società.
I lavoratori ex Ge.dis hanno ricevuto la visita e solidarietà dei consiglieri comunali Ugo Bertè e Nuccio Russo.
In forza al dissalatore, in questo momento, vi sono quindi solo 4 lavoratori che sono stati assunti dalla So.pes srl subentrata da ieri alla Gedis nella gestione della struttura.
Logico chiedersi se basteranno ad assicurare la piena efficienza della struttura sino a quando non saranno effettuate altre assunzioni. Tra le maestranze serpeggia un certo malcontento anche in considerazione del fatto che si paventa una riduzione del personale da 10 ad 8 unità.
Sui licenziamenti ricordiamo che i 10 ex Ge.dis hanno fatto ricorso al giudice del lavoro chiedendo il passaggio nella nuova società.
I lavoratori ex Ge.dis hanno ricevuto la visita e solidarietà dei consiglieri comunali Ugo Bertè e Nuccio Russo.
L’INTERVISTA DI ANTONIO BRUNDU A IDA ABATE NEL 2007 SU ROSARIO LIVATINO
Stralcio intervista di
Antonio Brundu alla prof.ssa Ida Abate, docente di latino e greco di Rosario
Livatino (Canicattì – Agrigento – ottobre 2007).
-
D. Prof.ssa Abate, lei in questi anni ha
partecipato a numerosi incontri sul giovane giudice Rosario Livatino
assassinato, nel 1990, dalla mafia agrigentina. Ci può parlare di questa figura
così singolare ed importante per trasmettere un messaggio ai giovani?
-
R. Rosario Livatino è diventato un punto
di riferimento per i giovani, ma direi per tutti. L’ho conosciuto da studente
al Liceo Classico, l’ho seguito quando frequentava l’Università ed anche dopo
la laurea. Mi ricordo bene che nelle sue agende c’era sempre un dato: pendenza
zero, sia quando lavorava all’Ufficio Registro che nella Magistratura. Ciò vuol
dire che faceva esclusivamente il suo dovere con impegno e fedeltà, ben sapendo
a quali rischi andava incontro. Penso che, se ognuno nel proprio campo,
cercasse di adempiere con senso di responsabilità il proprio dovere sino in
fondo al servizio degli altri, io credo che le cose potrebbero cambiare e
migliorare. Molto spesso concludo i miei discorsi ai giovani ricordando quello
che Robiland (regista del film “Il giudice ragazzino”) disse nel 1994: “Questa
nostra Italia, paese dei furbastri, dei pulcinella, dove ha la meglio chi grida
più forte, è anche l’Italia dei Livatino e dei Saetta, di quegli eroi sommersi,
ignorati, che non fanno notizia, perché si muovono senza retorica e senza fanfàre.
Gente che compiono il loro dovere, giorno dopo giorno, con fedeltà, con
coraggio ed anche con paura specie nel campo della magistratura. La salvezza
dell’Italia è nelle loro mani”. La salvezza dell’Italia – afferma Ida Abate – è
anche nelle nostre mani, dico ai giovani, nella misura in cui ognuno, oggi come
studenti, domani in tutti i campi in cui si possa essere inseriti, si faccia
veramente, la propria parte, in quel modo così come Rosario Livatino visse
quella che per lui era una missione. Certo dispiace molto che abbia perso la
vita in quel modo, con quello sparo in bocca, come a dire “ Devi tacere per
sempre”; però non hanno fatto i conti con qualcuno, che vede molto più di noi
poveri uomini! Oggi, però, Rosario Livatino parla tanto, quanto mai avrebbe
parlato in vita.
-
D. In realtà la mafia quando uccide una
persona come ha fatto in passato, non fa altro che ampliare il messaggio che la
stessa vittima voleva esprimere e ne rafforza il contenuto ed il significato.
-
R. Si, nonostante tutto. Un ragazzo di
una Scuola Media, in un concorso, ha scritto che la mafia ha fatto autogoal nel
caso specifico. Effettivamente è un messaggio che si diffonde dappertutto e mi
arrivano delle lettere molto belle. Ho ricevuto recentemente una del Sindaco di
Quarrata, in Provincia di Pistoia. Le ho fatto pervenire il film di Salvatore
Presti “Luce Verticale. Rosario Livatino. Il martirio”. Lei mi ha risposto e mi
ha inviato uno scritto, dove pone in risalto quel volto giovane, quella
serietà, quell’impegno che parlano al cuore dei giovani.
-
D. Quando il Santo Padre Giovanni Paolo
II° è venuto in Sicilia, ad Agrigento, si è incontrato nel Palazzo
Arcivescovile con i genitori di Rosario Livatino e lì cosa è accaduto?
-
R. Ero presente, presenti i genitori, il
Cardinale Pappalardo ed il nostro Vescovo. Il Papa ha detto semplicemente e
testualmente così: ”E’ uno dei martiri della giustizia ed indirettamente della
fede”: Solo questo. Poi credo che ci sono stati studi, convegni, perché si è
pensato che si potesse allargare, da parte di Giovanni Paolo II°, il concetto
di martirio, quale martire della fede e martire della carità.
Dissalatore. Cambia la società che lo gestisce. Sei lavoratori "spediti a casa" ma solo a voce
Si recano sul posto di lavoro per l'effettuazione del previsto turno lavorativo e gli viene comunicato, a voce e da un delegato della ditta, che possono "tornare a casa".
E' accaduto stamattina a tre operai in forza al dissalatore liparese di Canneto Dentro. Identica situazione si è verificata ieri pomeriggio per altri tre lavoratori.
Al momento, in assenza di una comunicazione scritta, gli operai sono rimasti nell'area del dissalatore e, unitamente, agli altri tre colleghi hanno informato dell'accaduto il sindacato e i carabinieri di Lipari che, al comando del maresciallo Francesco Villari, hanno effettuato una ricognizione al dissalatore per avere contezza della situazione.
Ma cosa è accaduto? Cerchiamo di spiegarlo in attesa dell'evoluzione dei fatti.
Da ieri alla Ge.dis. nella gestione del dissalatore è subentrata la Sopes srl.
Società che ieri ha provveduto ad assumere, tra i propri dipendenti, quattro ex operai della Ge.dis.
Gli altri sei, invece, restano ancora legati all'ultima proroga contrattuale della Ge.dis. che scade il prossimo 24 Ottobre: di fatto, stante quanto gli è stato comunicato verbalmente, non possono prestare la loro opera.
In prospettiva futura, al momento non si capisce in quanti transiteranno (saranno assunti) nella nuova società ed è in atto, da parte loro, una istanza al giudice per lavoro affinchè venga revocato il licenziamento e transitino nella nuova società. Tra di essi vi è, tra l'altro, un appartenente a categoria protetta.
I sei lavoratori, così come hanno riferito agli stessi carabinieri, contestano le modalità con le quali gli è stato comunicato di "astenersi" dal lavoro.
Certo resta da capire come il dissalatore potrà andare avanti, per un breve o medio periodo, con soli quattro operai. Ed ancora se una struttura - per il cui potenziamento (?) sono stati spesi 16 milioni di denaro pubblico - possa tenere in forza (così come si paventa) un numero di lavoratori (si parla di 8 unità) inferiore alla gestione precedente.
Martedì - da quanto abbiamo appreso - il sindaco Marco Giorgianni incontrerà i responsabili della ditta.
E' accaduto stamattina a tre operai in forza al dissalatore liparese di Canneto Dentro. Identica situazione si è verificata ieri pomeriggio per altri tre lavoratori.
Al momento, in assenza di una comunicazione scritta, gli operai sono rimasti nell'area del dissalatore e, unitamente, agli altri tre colleghi hanno informato dell'accaduto il sindacato e i carabinieri di Lipari che, al comando del maresciallo Francesco Villari, hanno effettuato una ricognizione al dissalatore per avere contezza della situazione.
Ma cosa è accaduto? Cerchiamo di spiegarlo in attesa dell'evoluzione dei fatti.
Da ieri alla Ge.dis. nella gestione del dissalatore è subentrata la Sopes srl.
Società che ieri ha provveduto ad assumere, tra i propri dipendenti, quattro ex operai della Ge.dis.
Gli altri sei, invece, restano ancora legati all'ultima proroga contrattuale della Ge.dis. che scade il prossimo 24 Ottobre: di fatto, stante quanto gli è stato comunicato verbalmente, non possono prestare la loro opera.
In prospettiva futura, al momento non si capisce in quanti transiteranno (saranno assunti) nella nuova società ed è in atto, da parte loro, una istanza al giudice per lavoro affinchè venga revocato il licenziamento e transitino nella nuova società. Tra di essi vi è, tra l'altro, un appartenente a categoria protetta.
I sei lavoratori, così come hanno riferito agli stessi carabinieri, contestano le modalità con le quali gli è stato comunicato di "astenersi" dal lavoro.
Certo resta da capire come il dissalatore potrà andare avanti, per un breve o medio periodo, con soli quattro operai. Ed ancora se una struttura - per il cui potenziamento (?) sono stati spesi 16 milioni di denaro pubblico - possa tenere in forza (così come si paventa) un numero di lavoratori (si parla di 8 unità) inferiore alla gestione precedente.
Martedì - da quanto abbiamo appreso - il sindaco Marco Giorgianni incontrerà i responsabili della ditta.
Lipari, non ci fu una rissa alla festa di S. Bartolo del 2010. Assolti due liparesi e tre barcellonesi
(Leonardo Orlando) Il giudice monocratico del tribunale di Barcellona Fabio Processo, ha assolto dai reati di rissa aggravata e lesioni cinque giovani, tre di Barcellona e due di Lipari. Si tratta di Carmelo Mazzù, 27 anni, attualmente rinchiuso in carcere per mafia a seguito dell’operazione “Gotha”; e dei due suoi amici, Gabriele Fazio, 24 anni; Antonio Domenico Cuce, 29 anni, tutti di Barcellona. Dalle stessa accusa sono stati assolti gli altri due giovani che avrebbero avuto la peggio negli scontri avvenuti a Lipari il 26 agosto del 2010, Roberto Arcano, 41 anni e Santino Coluccio, 28 anni, entrambi di Lipari, quest’ultimo costituitosi anche parte civile per le lesioni subite con l’avv. Andrea Torre.
I fatti contestati nel processo appena concluso risalgono all’anno 2010 allorquando nelle festività di San Bartolo su l’isola di Lipari, si sarebbe verificata la presunta rissa, che vedeva contrapposti un gruppo di giovani del luogo ed alcuni ragazzi barcellonesi presenti sull’isola perché in vacanza. L’attività di polizia giudiziaria condotta dai carabinieri del posto, attraverso l’acquisizione di immagini di videosorveglianza e l’escussione di numerosi soggetti presenti sul posto, aveva portato i militari ad ipotizzare appunto, il reato di rissa aggravata.
In realtà invece nel corso del dibattimento la difesa attraverso l’esame di numerosi testi è riuscita a dimostrare come nell’occasione, rissa non fu; è emerso infatti che i giovani barcellonesi non hanno partecipato a nessuna aggressione e/o colluttazione, limitandosi piuttosto a subire passivamente le condotte minacciose, anche perpetrate attraverso l’utilizzo di coltelli da parte di due giovani del posto.
Il pubblico ministero Agatino Allegra all’esito dell’istruttoria aveva comunque richiesto sentenza di condanna di mesi 8 di reclusione per tutti gli imputati.
Il giudice Fabio Processo, ritenendo fondate le argomentazioni difensive, ha invece assolto tutti gli imputati con la formula, perché il fatto non sussiste.
Hanno difeso gli avvocati Tommaso Calderone,Sebastiano Campanella, Alessandro Oliva e Giuseppe Sgrò.
Santo del giorno: Santa Edvige
S. Edvige, figlia di Bertoldo e di Agnese, marchesi della Moravia, illustrò il secolo XM, con un mirabile esempio di madre cristiana.
Fin dalla sua giovinezza apparve in lei una maturità di senno e una serietà superiore alla sua età, onde fu esente da quelle leggerezze e da quelle vanità che purtroppo sogliono costituire l'occupazione delle fanciulle di nobile stirpe.
Posta dai suoi genitori in un monastero di Benedettine della Franconia per ricevere una buona educazione, fu da quelle suore istruita nella pietà cristiana ed imparò a conoscere, amare e servire Dio con fedeltà. A 12 anni per volontà del padre fu data in sposa ad Enrico il Barbuto duca di Slesia e di Polonia: ella acconsentì solo per ubbidienza poichè avrebbe voluto consacrare al Signore la sua verginità. Ma così piacque a Dio per far apparire maggiormente la sua eletta virtù. E veramente ammirabile fu la sua pietà, l'aborrimento delle pompe e la diligente cura che pose per allevare cristianamente i suoi sei figli. Il primo, divenuto erede degli stati del padre, fu detto per le sue predare virtù Enrico il Pio.
Bandì dalla sua corte le bugie, le maldicenze e tutte le azioni che 'potessero violare in qualche modo la purità dei costumi.
Indusse il marito a erigere un monastero nella città di Treburg per quelle donne che volessero consacrarsi al Signore nell'Ordine Cistercense, mantenendole a proprie spese. Volendo fare con esse vita comune, sovente si ritirava tra quelle monache, dove aveva pure una sua figlia. In età avanzata si ritirò nello stesso monastero, ma non emise i voti per essere più libera nel soccorrere i poveri. Ben presto sorpassò le altre religiose.
Incredibile fu la costanza e fortezza d'animo che mostrò nelle avversità. Ad una grave ferita che ricevette il marito restando prigioniero del duca Corrado di Kirn ed alla morte del figlio Enrico, avvenuta tre anni dopo la cattività del padre, con cristiano coraggio esclamò: « Sia fatta la volontà di Dio », ed incoraggiava anche gli altri.
Nella mortificazione, nei digiuni e nell'assiduo lavoro manuale, perseverò fino alla fine della vita. Tutto faceva per piacere a Gesù dàl quale attendeva la meritata ricompensa. E questa venne il 15 ottobre 1243.
I miracoli accrebbero la sua gloria e Clemente IV l'annoverò nel catalogo dei Santi.
PRATICA. Oggi compiamo bene il nostro dovere.
PREGHIERA. O Dio, che insegnasti alla beata Edvige a passare con tutto il cuore dalle pompe del secolo all'umile sequela della tua croce, concedi che noi, per i meriti e l'esempio di lei, impariamo a calpestare le caduche delizie del mondo, così da superare, abbracciati alla tua croce, tutte le avversità.
Fin dalla sua giovinezza apparve in lei una maturità di senno e una serietà superiore alla sua età, onde fu esente da quelle leggerezze e da quelle vanità che purtroppo sogliono costituire l'occupazione delle fanciulle di nobile stirpe.
Posta dai suoi genitori in un monastero di Benedettine della Franconia per ricevere una buona educazione, fu da quelle suore istruita nella pietà cristiana ed imparò a conoscere, amare e servire Dio con fedeltà. A 12 anni per volontà del padre fu data in sposa ad Enrico il Barbuto duca di Slesia e di Polonia: ella acconsentì solo per ubbidienza poichè avrebbe voluto consacrare al Signore la sua verginità. Ma così piacque a Dio per far apparire maggiormente la sua eletta virtù. E veramente ammirabile fu la sua pietà, l'aborrimento delle pompe e la diligente cura che pose per allevare cristianamente i suoi sei figli. Il primo, divenuto erede degli stati del padre, fu detto per le sue predare virtù Enrico il Pio.
Bandì dalla sua corte le bugie, le maldicenze e tutte le azioni che 'potessero violare in qualche modo la purità dei costumi.
Indusse il marito a erigere un monastero nella città di Treburg per quelle donne che volessero consacrarsi al Signore nell'Ordine Cistercense, mantenendole a proprie spese. Volendo fare con esse vita comune, sovente si ritirava tra quelle monache, dove aveva pure una sua figlia. In età avanzata si ritirò nello stesso monastero, ma non emise i voti per essere più libera nel soccorrere i poveri. Ben presto sorpassò le altre religiose.
Incredibile fu la costanza e fortezza d'animo che mostrò nelle avversità. Ad una grave ferita che ricevette il marito restando prigioniero del duca Corrado di Kirn ed alla morte del figlio Enrico, avvenuta tre anni dopo la cattività del padre, con cristiano coraggio esclamò: « Sia fatta la volontà di Dio », ed incoraggiava anche gli altri.
Nella mortificazione, nei digiuni e nell'assiduo lavoro manuale, perseverò fino alla fine della vita. Tutto faceva per piacere a Gesù dàl quale attendeva la meritata ricompensa. E questa venne il 15 ottobre 1243.
I miracoli accrebbero la sua gloria e Clemente IV l'annoverò nel catalogo dei Santi.
PRATICA. Oggi compiamo bene il nostro dovere.
PREGHIERA. O Dio, che insegnasti alla beata Edvige a passare con tutto il cuore dalle pompe del secolo all'umile sequela della tua croce, concedi che noi, per i meriti e l'esempio di lei, impariamo a calpestare le caduche delizie del mondo, così da superare, abbracciati alla tua croce, tutte le avversità.
giovedì 15 ottobre 2015
Deposito allagato a Lipari. Intervengono vigili del fuoco
Conferenza su Musei e patrimonio dell'Umanità. Dal 16 al 18 ottobre Catania ospita la prima conferenza internazionale dell'Icom in Sicilia
L’evento, dal titolo "Musei e Patrimonio dell'Umanità", che si terrà nelle sedi di Palazzo degli Elefanti, Monastero dei Benedettini e Nicolosi-Parco dell'Etna, è dedicato al ruolo dei musei nella gestione dei siti Unesco, nell'ambito del programma di preparazione della 24a Conferenza generale di Icom Milano 2016 "Musei e paesaggi culturali".
"Una tre giorni - ha sottolineato il sindaco di Catania Enzo Bianco - fortemente voluta a Catania dal segretario del Cunes Paolo Patanè, che si aprirà nel salone Bellini del Municipio con diversi momenti di confronto ma che offrirà anche l'occasione per far conoscere i prestigiosi monumenti della nostra città, dalla chiesa di San Giuliano, con un importante concerto, al Castello Ursino, con l'anticipazione della mostra di Chagall, e la bellezza di altri siti, non solo Unesco, rispetto ai quali Catania si trova in una posizione geografica baricentrica molto apprezzata dai turisti che sempre più numerosi scelgono la nostra città".
“La conferenza Icom - ha detto il rettore dell’Università di Catania, Giacomo Pignataro - assicurerà alla città tutta una fortissima proiezione internazionale incentrata sulla conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale e sulle leve di attrazione del turismo. Inoltre, l'Università di Catania inaugurerà, nel pomeriggio di sabato 17 ottobre, il proprio museo di Archeologia, l'unico della città, che finalmente potrà aprire i battenti dopo anni di lavori e ricerche”.
Patanè ha precisato che la conferenza esplorerà la rivoluzione del concetto di museo su una dimensione planetaria" e si articolerà su tre livelli e relative sessioni: regionale, nazionale ed euromediterranea. L'incontro si chiuderà con la stesura di un documento, la Carta internazionale di Catania che, insieme alla Carta di Siena su "Musei e paesaggi culturali", si proporrà come contributo della museologia italiana al dibattito della 24a conferenza generale di Icom di Milano 2016, in programma dal 3 al 9 luglio.
"Una tre giorni - ha sottolineato il sindaco di Catania Enzo Bianco - fortemente voluta a Catania dal segretario del Cunes Paolo Patanè, che si aprirà nel salone Bellini del Municipio con diversi momenti di confronto ma che offrirà anche l'occasione per far conoscere i prestigiosi monumenti della nostra città, dalla chiesa di San Giuliano, con un importante concerto, al Castello Ursino, con l'anticipazione della mostra di Chagall, e la bellezza di altri siti, non solo Unesco, rispetto ai quali Catania si trova in una posizione geografica baricentrica molto apprezzata dai turisti che sempre più numerosi scelgono la nostra città".
“La conferenza Icom - ha detto il rettore dell’Università di Catania, Giacomo Pignataro - assicurerà alla città tutta una fortissima proiezione internazionale incentrata sulla conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale e sulle leve di attrazione del turismo. Inoltre, l'Università di Catania inaugurerà, nel pomeriggio di sabato 17 ottobre, il proprio museo di Archeologia, l'unico della città, che finalmente potrà aprire i battenti dopo anni di lavori e ricerche”.
Patanè ha precisato che la conferenza esplorerà la rivoluzione del concetto di museo su una dimensione planetaria" e si articolerà su tre livelli e relative sessioni: regionale, nazionale ed euromediterranea. L'incontro si chiuderà con la stesura di un documento, la Carta internazionale di Catania che, insieme alla Carta di Siena su "Musei e paesaggi culturali", si proporrà come contributo della museologia italiana al dibattito della 24a conferenza generale di Icom di Milano 2016, in programma dal 3 al 9 luglio.
Miriam Ziino, bella come Claudia Cardinale ma gestisce un resort (da corriere.it)
(da corriere.it) Miriam Ziino è siciliana, di Lipari, profondi occhi neri, lineamenti e incarnato che ricordano la Cardinale del Gattopardo.
Ha 30 anni e con molti sforzi è riuscita ad aprire un piccolo resort sull’isola che gestisce da sola: «A segnalarmi il concorso è stata una mia amica, che ha insistito tanto... ma quando ho saputo di essere stata scelta non ho pensato nemmeno per un attimo di prendere la strada delle passerelle. Non lascerei mai Lipari. Certo è stata un’avventura fantastica: a chi non piacerebbe essere coccolata, truccata, pettinata, stare sotto i riflettori? Nello spot porto la mia semplicità, vivere in un’isola non è facile. E soltanto essere qui è stato complicato, con i traghetti che ritardano per il mare mosso o non partono proprio. Quindi a chi ha un sogno o un progetto dico: “Tenete duro, non scoraggiatevi mai”».
Ha 30 anni e con molti sforzi è riuscita ad aprire un piccolo resort sull’isola che gestisce da sola: «A segnalarmi il concorso è stata una mia amica, che ha insistito tanto... ma quando ho saputo di essere stata scelta non ho pensato nemmeno per un attimo di prendere la strada delle passerelle. Non lascerei mai Lipari. Certo è stata un’avventura fantastica: a chi non piacerebbe essere coccolata, truccata, pettinata, stare sotto i riflettori? Nello spot porto la mia semplicità, vivere in un’isola non è facile. E soltanto essere qui è stato complicato, con i traghetti che ritardano per il mare mosso o non partono proprio. Quindi a chi ha un sogno o un progetto dico: “Tenete duro, non scoraggiatevi mai”».
Pioggia e disagi. A Calandra "torrente" di pomice...e la vasca continua a monte non si svuota
La pioggia torrenziale che, nelle prime ore di stamane e sino a qualche minuto fa, ha investito Lipari sta creando i soliti consueti disagi.
A Canneto-Calandra le acque torrenziali hanno trasportato un enorme quantitativo di pomice. Dobbiamo, purtroppo, constatare che, sino a quando, non si "libererà" la vasca a monte, il problema continuerà a riproporsi.
Sul posto su input dell'assessore Giovanni Sardella, presente sui luoghi, è intervenuta la pala meccanica del comune (autista Gaetano Iacono) per liberare la strada. Sul posto anche i vigili urbani Guido Natoli e Piero Palazzotto che hanno provveduto a disciplinare il traffico.
A Canneto-Calandra le acque torrenziali hanno trasportato un enorme quantitativo di pomice. Dobbiamo, purtroppo, constatare che, sino a quando, non si "libererà" la vasca a monte, il problema continuerà a riproporsi.
Sul posto su input dell'assessore Giovanni Sardella, presente sui luoghi, è intervenuta la pala meccanica del comune (autista Gaetano Iacono) per liberare la strada. Sul posto anche i vigili urbani Guido Natoli e Piero Palazzotto che hanno provveduto a disciplinare il traffico.
Riunione del consiglio comunale di Lipari - LA DIRETTA
DIRETTA CONSIGLIO COMUNALE DI LIPARI
CLICCARE SUL LINK SOTTOSTANTE
http://www.comunelipari.gov.it/lipari/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20054CLICCARE SUL LINK SOTTOSTANTE
Milazzo, pontile Eolie, consolidamento della banchina
Un altro intervento sul pontile Eolie, ma non è quello annunciato che punta all’allargamento per ospitare l’attracco dei mezzi veloci. L’Autorità portuale ha dato il via libera alla spesa di 170 mila euro per opere di manutenzione della banchina, al fine di ripristinare la radice Nord della struttura. Tra qualche giorno sarà bandita la gara. I tempi dovrebbero – assicurano all’Authority – dovrebbero essere brevi. Sarà cosa ben diversa, invece, l’ampiamento vero e proprio di questa parte di molo che è legata al completamento delle altre opere (banchina XX Luglio) che sempre gli uffici messinesi assicurano avverrà entro fine anno e quindi nei tempi.
Per il pontile Eolie i soldi – un milione e mezzo di euro – ci sono, l’opera è inserita nel Piano operativa triennale, ma occorrerà anche attendere le valutazioni della nuova Amministrazione. «Per il momento concentriamoci sui tempi del dragaggio – afferma in una nota il comandante Mario Sciotto, presidente del “Comitato grande porto” –. La storia del limite di sette metri imposto dal ministero ha il sapore di una beffa e viene spontaneo chiedere all’Autorità portuale, che nel lontano 2008 ha presentato il progetto per il dragaggio del porto, se avesse fatto presente a tale ente che era necessario per le esigenze del bacino mamertino effettuare il dragaggio fino a 11 metri e in tal caso se allora è stata presentata la necessaria autorizzazione. Per questo chiediamo al sindaco di Milazzo di intervenire presso le sedi opportune per evitare che venga vanificato il potenziamento delle costruende banchine portuali che a lavori ultimati darebbero la possibilità al porto di acquisire nuovi traffici e quindi nuovi posti di lavoro. Solo così, tra l’altro, potrebbero essere legittimamente occupati le 27 maestranze della coop Garibaldi, attualente disperate».
Per il pontile Eolie i soldi – un milione e mezzo di euro – ci sono, l’opera è inserita nel Piano operativa triennale, ma occorrerà anche attendere le valutazioni della nuova Amministrazione. «Per il momento concentriamoci sui tempi del dragaggio – afferma in una nota il comandante Mario Sciotto, presidente del “Comitato grande porto” –. La storia del limite di sette metri imposto dal ministero ha il sapore di una beffa e viene spontaneo chiedere all’Autorità portuale, che nel lontano 2008 ha presentato il progetto per il dragaggio del porto, se avesse fatto presente a tale ente che era necessario per le esigenze del bacino mamertino effettuare il dragaggio fino a 11 metri e in tal caso se allora è stata presentata la necessaria autorizzazione. Per questo chiediamo al sindaco di Milazzo di intervenire presso le sedi opportune per evitare che venga vanificato il potenziamento delle costruende banchine portuali che a lavori ultimati darebbero la possibilità al porto di acquisire nuovi traffici e quindi nuovi posti di lavoro. Solo così, tra l’altro, potrebbero essere legittimamente occupati le 27 maestranze della coop Garibaldi, attualente disperate».
Santo del giorno: Santa Teresa di Gesù (d'Avila)
Ogni figura di santo o di santa, oltre all'aureola mistica, ha come una cornice dorata, formata dal proprio secolo. Nella cornice dell'Ottocento, ad ottobre, si presenta la figura di Santa Teresa del Bambino Gesù, la Carmelitana dei piccoli grandi sacrifici, la delicatissima Santa Teresina di Lisieux, con le mani piene di rose.
Nella fastosa cornice del Cinquecento spagnolesco, ecco invece la grande figura di Santa Teresa d'Avila, riformatrice del Carmelo, fondatrice dell'Ordine dei Carmelitani una donna che poteva dire, nel pieno della sua poderosa attività: Non mi ricordo d'essermi mai lagnata. In questo senso, io non sono affatto una donna. Ho il cuore duro".
Ma il suo cuore non era duro. Era invece grande, e la magnanimità, unita all'umiltà, forma il carattere di questa grande mistica, che sentiva costantemente la presenza di Dio dalla parte destra; grande asceta, che avvertiva continuamente la presenza di Satana dalla parte sinistra.
E a Dio diceva: "Signore. o morire o patire". E a Satana rispondeva con un segno di croce. Usciva da una grande famiglia spagnola nel tempo in cui la Spagna dominava il mondo. Il fratello del suo padrino fu viceré del Perù.
Entrata giovanissima nel Carmelo a 40 anni condusse vita religiosa molto mitigata, per non dire mediocre. Bella d'aspetto, debole di salute si poteva dire un pallido fiore del Carmelo, senza profumo di santità.
Nel 1555, la carmelitana tiepida cessa di vivere per sé e in essa comincia a vivere Dio. Una famosa statua romana del Bernini raffigura Teresa tramortita e languida sotto il colpo d'un Angiolo che ha in mano una freccia infocata. Giustamente questa statua viene accusata eccessiva sensualità.
Infatti l'arte del grande scultore secentesco non rende il carattere forte, fiero, indomabile, impavido della carmelitana "transverberata" dal fuoco divino. Ella non conobbe incertezze, non ebbe languori, non temette avversità, persecuzioni, persino condanne da parte dei "Carmelitani calzati", i quali le opposero una durissima resistenza.
Ma ella diceva: "Nostro Signore chiede e ama anime coraggiose, per quanto umili. Nella vita spirituale occorre intraprendere grandi cose". E Santa Teresa d'Avila intraprese la riforma del Carmelo, anzi la fondazione di nuovi conventi, maschili e femminili, dove l'ascetismo non fosse parola vana e retorica.
Si diede a viaggiare, ella che amava la vita comoda, soppratutto fatiche e disagi, nonostante la sua salute malferma e i suo continui disturbi. Per le gambe ferite, si rivolge a Dio , con schiettezza di donna risoluta: "Signore, dopo tante noie, ci voleva anche questo guaio!" Dio le risponde: "Teresa, io tratto così i miei amici". E Teresa con pronta confidenza: "Ah Dio mio, ora capisco perchè ne avete così pochi!"
Quale fosse la sua attività d'instancabile fondatrice di Carmeli riformati, si può apprendere nella Vita scritta da lei medesima: uno dei libri d'avventura spirituale più coloriti, più sinceri e più impressionanti, dal quale la figura della Santa viene fuori da episodi vivacissimi.
In una notte di gelo, Teresa e la propria compagna si rifugiano in una casa deserta. La compagna, impaurita, dice tremando nel buio: "Madre mia, mi domando che cosa fareste, se io stanotte morissi in questa casa deserta". E Teresa: "Sorella mia, quando ciò sarà accaduto, vedrò quello che dovrò fare. Per ora, lasciami dormire".
Soltanto così ella può essere la "mamma" di tutti i carmelitani scalzi, che si lasciano guidare da lei, guidata da Dio per mezzo di visioni e d'intimi colloqui. È maestra di mistici, come il poeta San Giovanni della Croce. È direttrice di coscienze. Scrive al re Filippo II e ai personaggi più autorevoli della Spagna. Si occupa di tutto, e da brava madre, pensa anche alla parte economica delle sue fondazioni. "Teresa senza la grazia di Dio" ella dice "è una povera donna. Con la grazia di Dio, una forza; con la grazia di Dio e molti denari, una potenza".
E Santa Teresa fu veramente una potenza, che trascinò nel vortice della sua passione mistica e ascetica gran numero di anime elette. Fu definita "l'onore della Spagna e della Chiesa". Ma più che di onore, bisognerebbe parlare di amore, perché Santa Teresa fu altissimo esempio di quello che i mistici chiamano uno "sposalizio spirituale".
Morì durante uno dei suoi viaggi, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1582. a 67 anni. Nonostante l'età, gli strapazzi di fondatrice, i dolori di madre, aveva conservato aspetto piacevole e dolcissimo. Sulla guancia sinistra spiccavano tre nèi di bellezza, nel Pallore della morte.
P. B.
fonte:Le Grandi Religioni
Nella fastosa cornice del Cinquecento spagnolesco, ecco invece la grande figura di Santa Teresa d'Avila, riformatrice del Carmelo, fondatrice dell'Ordine dei Carmelitani una donna che poteva dire, nel pieno della sua poderosa attività: Non mi ricordo d'essermi mai lagnata. In questo senso, io non sono affatto una donna. Ho il cuore duro".
Ma il suo cuore non era duro. Era invece grande, e la magnanimità, unita all'umiltà, forma il carattere di questa grande mistica, che sentiva costantemente la presenza di Dio dalla parte destra; grande asceta, che avvertiva continuamente la presenza di Satana dalla parte sinistra.
E a Dio diceva: "Signore. o morire o patire". E a Satana rispondeva con un segno di croce. Usciva da una grande famiglia spagnola nel tempo in cui la Spagna dominava il mondo. Il fratello del suo padrino fu viceré del Perù.
Entrata giovanissima nel Carmelo a 40 anni condusse vita religiosa molto mitigata, per non dire mediocre. Bella d'aspetto, debole di salute si poteva dire un pallido fiore del Carmelo, senza profumo di santità.
Nel 1555, la carmelitana tiepida cessa di vivere per sé e in essa comincia a vivere Dio. Una famosa statua romana del Bernini raffigura Teresa tramortita e languida sotto il colpo d'un Angiolo che ha in mano una freccia infocata. Giustamente questa statua viene accusata eccessiva sensualità.
Infatti l'arte del grande scultore secentesco non rende il carattere forte, fiero, indomabile, impavido della carmelitana "transverberata" dal fuoco divino. Ella non conobbe incertezze, non ebbe languori, non temette avversità, persecuzioni, persino condanne da parte dei "Carmelitani calzati", i quali le opposero una durissima resistenza.
Ma ella diceva: "Nostro Signore chiede e ama anime coraggiose, per quanto umili. Nella vita spirituale occorre intraprendere grandi cose". E Santa Teresa d'Avila intraprese la riforma del Carmelo, anzi la fondazione di nuovi conventi, maschili e femminili, dove l'ascetismo non fosse parola vana e retorica.
Si diede a viaggiare, ella che amava la vita comoda, soppratutto fatiche e disagi, nonostante la sua salute malferma e i suo continui disturbi. Per le gambe ferite, si rivolge a Dio , con schiettezza di donna risoluta: "Signore, dopo tante noie, ci voleva anche questo guaio!" Dio le risponde: "Teresa, io tratto così i miei amici". E Teresa con pronta confidenza: "Ah Dio mio, ora capisco perchè ne avete così pochi!"
Quale fosse la sua attività d'instancabile fondatrice di Carmeli riformati, si può apprendere nella Vita scritta da lei medesima: uno dei libri d'avventura spirituale più coloriti, più sinceri e più impressionanti, dal quale la figura della Santa viene fuori da episodi vivacissimi.
In una notte di gelo, Teresa e la propria compagna si rifugiano in una casa deserta. La compagna, impaurita, dice tremando nel buio: "Madre mia, mi domando che cosa fareste, se io stanotte morissi in questa casa deserta". E Teresa: "Sorella mia, quando ciò sarà accaduto, vedrò quello che dovrò fare. Per ora, lasciami dormire".
Soltanto così ella può essere la "mamma" di tutti i carmelitani scalzi, che si lasciano guidare da lei, guidata da Dio per mezzo di visioni e d'intimi colloqui. È maestra di mistici, come il poeta San Giovanni della Croce. È direttrice di coscienze. Scrive al re Filippo II e ai personaggi più autorevoli della Spagna. Si occupa di tutto, e da brava madre, pensa anche alla parte economica delle sue fondazioni. "Teresa senza la grazia di Dio" ella dice "è una povera donna. Con la grazia di Dio, una forza; con la grazia di Dio e molti denari, una potenza".
E Santa Teresa fu veramente una potenza, che trascinò nel vortice della sua passione mistica e ascetica gran numero di anime elette. Fu definita "l'onore della Spagna e della Chiesa". Ma più che di onore, bisognerebbe parlare di amore, perché Santa Teresa fu altissimo esempio di quello che i mistici chiamano uno "sposalizio spirituale".
Morì durante uno dei suoi viaggi, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1582. a 67 anni. Nonostante l'età, gli strapazzi di fondatrice, i dolori di madre, aveva conservato aspetto piacevole e dolcissimo. Sulla guancia sinistra spiccavano tre nèi di bellezza, nel Pallore della morte.
P. B.
fonte:Le Grandi Religioni
NASPI, I SINDACATI DEL TERZIARIO IL 15 OTTOBRE IN AUDIZIONE ALLA COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA CHIEDERANNO LA REVISIONE STRUTTURALE DELLA NORMATIVA DAL 2016 I NODI PER I 300 MILA LAVORATORI STAGIONALI DEL TURISMO E DEL COMPARTO TERMALE E PER I 300 MILA OPERATORI DEL LAVORO DOMESTICO E DI ASSISTENZA DOMICILIARE PENALIZZATI DALLA CIRCOLARE DI CHIARIMENTO INPS 142/2015
Dal 2016
l’applicazione della normativa sulla Naspi, la nuova assicurazione sociale per
l’impiego, rischia di penalizzare fortemente i lavoratori stagionali del
settore turismo e del comparto termale nonché gli operatori del lavoro
domestico e di assistenza domiciliare. E’ quanto esporranno i sindacati di
categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e UIltucs oggi nel
corso di un incontro richiesto e concesso dalla Commissione Lavoro della Camera
dei Deputati sollecitando una revisione delle modalità applicative del nuovo
regime di assicurazione sociale per inoccupazione. I nodi per le tre sigle
riguardano in primis il dimezzamento della durata e del valore del sussidio
della Naspi a cui sarebbero esposti dal 2016 i lavoratori stagionali del
settore turismo e del comparto termale in assenza di correttivo strutturale, lo
stesso previsto dal Dlgs. 148, comma 4 art. 43 – approvato nel mese di giugno
scorso ed in vigore dal 24 settembre 2015 - che ha salvaguardato il trattamento
di integrazione salariale per l’anno 2015, tamponando di fatto la
contraddizione legislativa che avrebbe penalizzato i 300 mila lavoratori
stagionali di due comparti cardine dell'economia italiana. Fortemente
penalizzati per i sindacati anche i 300 mila operatori del lavoro domestico e
di assistenza domiciliare, per i quali la circolare Inps 142 del 29 luglio 2015
stabilisce che il requisito di “trenta giornate di lavoro effettivo” nei dodici
mesi precedenti la cessazione del rapporto di lavoro “si intende soddisfatto
laddove gli assicurati abbiano prestato attività lavorativa per cinque
settimane con un minimo di ore lavorate per ciascuna settimana pari a 24 ore”,
escludendo dunque di fatto gli operatori che prestano la propria attività
lavorativa sotto le 24 ore settimanali.
“Al Parlamento chiederemo di
rendere strutturale l’intervento di sostegno al reddito Naspi per i lavoratori
stagionali del settore turistico e del comparto termale, entrambi pilastri
portanti del nostro Pil, con il superamento definitivo della riduzione del 50%
della durata e del valore sussidio Naspi con l'effettiva corrispondenza, ai
fini del calcolo della prestazione, delle settimane di lavoro prestato – ha dichiarato il segretario generale della
Fisascat Pierangelo Raineri
anticipando la posizione della Fisascat all’audizione del 16 ottobre prossimo.
“Come anche sarà essenziale – ha aggiunto - la revisione della evidente
interpretazione normativa fornita dall’Inps per gli operatori del lavoro
domestico e di assistenza domiciliare che operano con un contratto di lavoro
part time sotto le 24 ore settimanali che, al pari dei lavoratori di altri
settori, hanno diritto a percepire il trattamento Naspi”.
Per la Fisascat, nell’ambito
della discussione sulla riforma previdenziale, sarà anche necessario affrontare
anche le criticità connesse all'applicazione della Naspi e prevedere nuove
misure finalizzate a garantire la copertura pensionistica ai lavoratori
stagionali di interi settori dell’economia italiana, primo fra tutti il
turismo, che, in mancanza di un intervento, verrebbero automaticamente esclusi
dall’accesso al trattamento pensionistico, pur contribuendo al sistema previdenziale
nei periodi di lavoro.“Al Legislatore – ha sottolineato Raineri - chiediamo di
adoperarsi affinchè ad ogni settimana di lavoro prestato dai lavoratori
stagionali corrisponda il riconoscimento di una settimana di integrazione
salariale e di contribuzione previdenziale, altrimenti il rischio reale è che
centinaia di migliaia di lavoratori non raggiungeranno mai i requisiti per
l’accesso alla pensione”.
Non
dimentichiamo comunica il segretario regionale della Fisascat Sicilia Pancrazio Di Leo, che la Fisascat si è attivata da tempo a tutti i
livelli per evidenziare il problema Naspi e pensionistico chiedendo di attuare
i correttivi necessari per poter evitare un danno economico per i lavoratori
stagionali e per l’economia locale delle zone turistiche.
“È diventata un’esigenza imprescindibile” inoltre conclude
Pancrazio Di Leo rilanciare
la necessità di convocare al più presto un tavolo tecnico che coinvolga tutte
le associazioni datoriali, dei lavoratori, dei comuni e degli enti interessati,
per attivare tutte quelle azioni sinergiche e necessarie a realizzare
iniziative che possano rilanciare il settore del turismo e destagionalizzare
l’offerta turistica in quei comuni siciliani dove ciò è fattibile e non gravare
su ulteriori costi aggiuntivi della Naspi, offrendo ove fattibile più
opportunità lavorative e meno precariato.
Non bisogna dimenticare che i lavoratori aspirano ad
un occupazione più lunga, non ad “una stagionalità” ridotta con contratti a
termine di due, tre mesi o quattro mesi e successivamente rinnovati mensilmente più volte? ciò a fronte di una stagione che
precedentemente alla riforma sulla contrattazione a termine prevedeva contratti
di sei o sette mesi ed anche oltre.
Che i lavoratori “non siano merce di scambio” per
ottenere qualche mese in più di lavoro, zitti e senza limiti di orario…..,
questo la Fisascat Cisl non lo condivide e ove informata procederà a
comunicarlo agli organi ispettivi sperando in un celere intervento prima che le
strutture chiudano.
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Euro 250,00 se fino a luglio.
Non ci sono altre spese.
Per info contattare il 3927313778
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Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava
Peggioramento delle condizioni meteo per oggi Giovedi 15, con fenomeni in intensificazione a partire dal mattino, con pioggia moderata e isolatamente manifestazioni temporalesche anche grandinigene in spostamento tra il primo pomeriggio e durante l'arco della serata sullo Stretto di Messina.
Tutto cio' causato dal passaggio dapprima di una linea di instabilità e successivamente da un fronte freddo sospinto da venti libecciali in quota, mentre al suolo al mattino i venti soffieranno da scirocco con forti raffiche a nord dello Stretto di Messina, in rotazione a maestrale dal pomeriggio con venti di groppo e possibil locali trombe marine durante al passaggio del fronte temporalesco.
Tutto cio' causato dal passaggio dapprima di una linea di instabilità e successivamente da un fronte freddo sospinto da venti libecciali in quota, mentre al suolo al mattino i venti soffieranno da scirocco con forti raffiche a nord dello Stretto di Messina, in rotazione a maestrale dal pomeriggio con venti di groppo e possibil locali trombe marine durante al passaggio del fronte temporalesco.
Il movimento del fronte avverrà con direzione di spostamento da SW in direzione a NE e al suo passaggio previsto nelle prime ore pomeridiane, ,si manifesterà con la formazione di nubi convettive che recheranno fulminazioni , causati da indici convettivi elevati ( CAPE 1900 e LI -9 ) ed intensità oraria delle piogge localmente elevata.
Accumuli precipitativi importanti saranno possibili tra i monti peloritani e il versante ionico messinese.
SEGUITE IL PEGGIORAMENTO DEL TEMPO CON L'AUSILIO DEL SATELLITE, DEL RADAR E DELLE WEBCAM PRESENTI SULLA PAGINA FACEBOOK DI METEO EOLIE www.facebook.com/meteoeolie
Accumuli precipitativi importanti saranno possibili tra i monti peloritani e il versante ionico messinese.
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mercoledì 14 ottobre 2015
Allerta meteo. Criticità rossa per rischio idrogeologico sulla Sicilia
Una nuova perturbazione porterà nelle prossime ore piogge e temporali su buona parte dell'Italia, interessando prima il nord e poi le regioni meridionali.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso un'allerta meteo.
Gli esperti prevedono precipitazioni diffuse, localmente anche molto intense e accompagnate da fulmini e forti raffiche di vento, su Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Lombardia: Dalle prime ore di domani i fenomeni interesseranno Sicilia, Basilicata, Calabria e Puglia. Sulla base dei fenomeni previsti, il Dipartimento ha valutato - anche in virtù della perturbazione che ha colpito il territorio la settimana scorsa - una criticità rossa per rischio idrogeologico sulla Sicilia.(ANSA)
Il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso un'allerta meteo.
Gli esperti prevedono precipitazioni diffuse, localmente anche molto intense e accompagnate da fulmini e forti raffiche di vento, su Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Lombardia: Dalle prime ore di domani i fenomeni interesseranno Sicilia, Basilicata, Calabria e Puglia. Sulla base dei fenomeni previsti, il Dipartimento ha valutato - anche in virtù della perturbazione che ha colpito il territorio la settimana scorsa - una criticità rossa per rischio idrogeologico sulla Sicilia.(ANSA)
E' allerta meteo. Rinviato a data da destinarsi l'incontro dibattito sulla sanità eoliana e sul punto nascita.
Rinviato a data da destinarsi l'incontro- dibattito, previsto per domani a Lipari ed organizzato dal Coordinamento Provinciale del “Megafono”, sulle condizioni di efficienza ed efficacia della “sanità” eoliana, quindi dell’ospedale e del punto nascita.
Incontro al quale avrebbe preso parte anche il Dott. Gaetano Sirna, dirigente generale dell’ASP di Messina.
L'incontro è stato rinviato - così come ci informa Alessandro La Cava di Art.1 - per via dell'allerta meteo diramato per domani per tutta la provincia di Messina, Eolie comprese
Incontro al quale avrebbe preso parte anche il Dott. Gaetano Sirna, dirigente generale dell’ASP di Messina.
L'incontro è stato rinviato - così come ci informa Alessandro La Cava di Art.1 - per via dell'allerta meteo diramato per domani per tutta la provincia di Messina, Eolie comprese
Mestieranti improvvisati e dichiarazioni gratuite. Federmanager replica a Giorgianni. La controreplica di Sabatini
UNA
VOLTA PER NAVIGARE SI UTILIZZAVA L’ESPERIENZA E LA BUSSOLA, OGGI WINDFINDER. LA CONTROREPLICA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI LIPARI, ADOLFO SABATINI
Ho letto la nota a
firma della Presidenza della FEDERMANAGER U.S.C.L.A.C./U.N.C.Di.M./S.M.A.C.D.
indirizzata al Sindaco di Lipari Marco Giorgianni, ed accetto io l’invito di
replicare a detta nota e questo, lo faccio da Cittadino e da Presidente del
Consiglio Comunale di Lipari.-
Le dichiarazioni del
primo Cittadino non rendono per niente l’idea dello stato di abbandono e dei
disservizi che subiscono in particolare le isole di Panarea, Stromboli,
Filicudi ed Alicudi, ed oggi 14 ottobre ve ne è la prova con la scellerata
iniziale scelta del comandante del battello della Ustica Lines di saltare lo
scalo di Panarea.-
Oggi si stava
consumando l’ennesimo scippo ai danni di residenti e turisti.-
Oggi, con la sancita
“discrezionalità” il comandante ha arbitrariamente cambiato rotta e per
raggiungere l’isola di Salina stava navigando alle spalle dell’isola di
Panarea.-
Perché ha fatto
questo?
Perchè non ha
verificato de visu se poteva procedere all’attracco nell’isola di Panarea
navigando verso detta isola seguendo la rotta abituale?
La sfera del
comandante è assolutamente rispettata da tutti ma l’evidenza dei fatti è
visibile e non c’e discrezionalità che tenga.-
Chi vuole istigare al
reato?
E quale reato poi?
Ricordare i diritti e i doveri ad una
compagnia ed ai suoi Comandati è reato?
Domani mostrerò in
Consiglio Comunale il video che ho registrato oggi a Panarea e chiederò ai
Consiglieri di determinarsi.-
Il
Presidente del Consiglio Comunale
Adolfo
Sabatini
Comune Lipari organizza "Giornata del volontariato"
AVVISO
L’Amministrazione Comunale, in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato, indetta più di 25 anni fa dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e celebrata il 5 dicembre di ogni anno per ricordare il quotidiano impegno dei volontari di tutto il mondo, intende realizzare una giornata dedicata al tema del Volontariato che veda il coinvolgimento diretto ed attivo di associazioni, scuole e singoli cittadini allo scopo di promuovere e far conoscere questo mondo e le sue opportunità all’intera comunità, in particolare ai giovani.
Si invitano, pertanto, le Organizzazioni e/o Associazioni operanti sul territorio comunale a partecipare ad una riunione organizzativa che si terrà martedì 20 Ottobre 2015 alle ore 17 presso la sede Municipale di Piazza Mazzini al fine di concordare un programma di iniziative da realizzare con il contributo di tutti gli interessati.
“L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo.”
Sofocle
Dalla Residenza Municipale, 14 Ottobre 2015
L’Assessore
(Fabiola Centurrino)
L’Amministrazione Comunale, in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato, indetta più di 25 anni fa dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e celebrata il 5 dicembre di ogni anno per ricordare il quotidiano impegno dei volontari di tutto il mondo, intende realizzare una giornata dedicata al tema del Volontariato che veda il coinvolgimento diretto ed attivo di associazioni, scuole e singoli cittadini allo scopo di promuovere e far conoscere questo mondo e le sue opportunità all’intera comunità, in particolare ai giovani.
Si invitano, pertanto, le Organizzazioni e/o Associazioni operanti sul territorio comunale a partecipare ad una riunione organizzativa che si terrà martedì 20 Ottobre 2015 alle ore 17 presso la sede Municipale di Piazza Mazzini al fine di concordare un programma di iniziative da realizzare con il contributo di tutti gli interessati.
“L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo.”
Sofocle
Dalla Residenza Municipale, 14 Ottobre 2015
L’Assessore
(Fabiola Centurrino)
L'occhio di Angelo Sidoti sulle partecipate del comune di Lipari (I°parte)
Un aggiornamento su alcuni dati riferiti alle partecipate al 31.12.2014 in liquidazione:
Sviluppo Eolie S.r.l. in liquidazione:
Risultato di Esercizio Perdita Euro (41.809)
Patrimonio Netto Negativo Euro (311.933)
Attivo Circolante Euro 102.915
Debiti Euro (498.200)
CCN Negativo Euro (332.502)
Commenti
Alcuni contenuti della delibera assembleare:
I) “Questa proposta, va da sé, prevede, di fatto, la chiusura delle società Sviluppo Eolie srl in liquidazione e della Società consortile a. r.l. GAL Leader II Eolie, che stante l’attuale situazione finanziaria necessiterebbe, a ns. avviso, della procedura di dichiarazione dello stato di insolvenza”.
II) “Specificatamente per quanto attiene alla perdita di esercizio dichiarare lo stato di insolvenza ed avviare la procedura fallimentare”.
Quali azioni sono state intraprese a seguito di quanto dichiarato in assemblea considerate anche le dimissioni del liquidatore?
Eolie per l’Ambiente S.r.l. in liquidazione (ATO):
Risultato di Esercizio Perdita Euro (56.922)
Patrimonio Netto Positivo 102.993
Attivo Circolante Euro 1.767.213
Debiti Euro (1.664.294)
CCN Positivo Euro 102.919
Commenti
Alcuni contenuti della delibera assembleare:
I) “Prima della chiusura della riunione poiché risulta appostato in bilancio un debito verso la società Green Fleet Srl per IVA relativa all’anno 2012, l’Assemblea da mandato al Liquidatore di tentare di trovare una soluzione transattiva per estinguere tale debito”.
II) “L’assemblea da altresì mandato al Dott: Gullo Riccardo, Sindaco del Comune di Malfa, di trovare una soluzione per chiudere la vertenza con il Signor Sterio Simone, dipendente della società, considerato che i dipendenti Lo Presti Bartolo e Giuffrè Luca, con una conciliazione, nel mese di febbraio 2015 si è pervenuti ad un accordo”.
A parte che il Dott. Gullo Riccardo è Sindaco di Leni e non di Malfa così come riportato in verbale acquisito tramite Cerved:
Quali azioni sono state intraprese a seguito di quanto dichiarato in assemblea? Quali sono le cause che hanno generato una Perdita di Esercizio 2014 di Euro 56.922? Quali sono le spese che compongono la voce costi per servizi pari ad Euro 71.001? Come verrà o come è stata utilizzata la disponibilità liquida al 31.12.2014 pari ad Euro 179.812?
Riguardo la questione IVA anno 2012 sarebbe utile conoscere il pensiero dell’organo di controllo del Comune di Lipari oltre che del Ragioniere Generale.
Angelo Sidoti
Compie oggi 100 anni Mons. Capovilla, cittadino onorario di Lipari Gli auguri della comunità eoliana
La comunità Eoliana si unisce all'eminentissimo sig. Cardinale Loris Francesco Capovilla che oggi eleva al Signore il "Grazie" per il dono dei 100 anni.
Nella memoria è ancora vivo il ricordo del suo cinquantesimo di sacerdozio celebrato a Canneto il 23 maggio 1990.
Per quella occasione il Comune di Lipari gli conferì la Cittadinanza Onoraria.
Alluvione comuni di Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto. L'attività della Capitaneria di porto - Guardia Costiera di Milazzo
COMUNICATO
La Guardia Costiera di Milazzo, nella giornata di sabato 10 ottobre, è intervenuta con mezzi navali e uomini nei soccorsi scattati immediatamente dopo l’esondazione del torrente Mela che ha interessato i litorali dei comuni di Milazzo e Barcellona P.G.
I mezzi navali intervenuti, la CP 875 e il GC A64, hanno perlustrato lo specchio acqueo adiacente la foce del torrente al fine di verificare l’eventuale presenza di persone in mare. Successivamente hanno monitorato i detriti più pericolosi ai fini della sicurezza della navigazione che erano stati trasportati in mare dalla furia delle acque indicando la loro posizione ai mezzi navali intervenuti per il loro recupero ad opera della società privata Mare Pulito di Milazzo. Successivamente, sino a tarda sera, con l’aiuto dei mezzi terrestri messi a disposizione dai Comuni di Milazzo e Barcellona, personale dipendente ha coordinato le operazioni di recupero dei detriti più grossi, comprese cinque autovetture, in prossimità della foce del torrente Mela. Nel pomeriggio, il 3° Nucleo Subacqueo della Guardia Costiera proveniente dalla propria base di Messina, ha cercato di immergersi al fine di ispezionare i fondali immediatamente vicini alla foce per verificare l’eventuale presenza di corpi all’interno degli abitacoli e che, comunque, gli stessi non costituissero un immediato pericolo per la tutela dell’ambiente marino. Il personale subacqueo precitato ha, inoltre, effettuato una ricognizione lungo il letto e la foce del torrente fino ad una profondità di 1,5 metri circa con esito negativo. La scarsa visibilità dello specchio acqueo interessato, non ha però consentito lo svolgimento di ulteriore attività subacquea che è stata rimandata ai prossimi giorni quando la minore torbidità delle acque consentirà un adeguato monitoraggio della zona. In tale occasione, verrà effettuata una individuazione di eventuali altri grossi detriti presenti nella zona di mare in questione (comprese ulteriori autovetture che alcuni testimoni hanno dichiarato aver visto finire in mare e non ancora recuperate), detriti che verranno successivamente rimossi da ditte specializzate individuate dai Comuni interessati.
I mezzi navali intervenuti, la CP 875 e il GC A64, hanno perlustrato lo specchio acqueo adiacente la foce del torrente al fine di verificare l’eventuale presenza di persone in mare. Successivamente hanno monitorato i detriti più pericolosi ai fini della sicurezza della navigazione che erano stati trasportati in mare dalla furia delle acque indicando la loro posizione ai mezzi navali intervenuti per il loro recupero ad opera della società privata Mare Pulito di Milazzo. Successivamente, sino a tarda sera, con l’aiuto dei mezzi terrestri messi a disposizione dai Comuni di Milazzo e Barcellona, personale dipendente ha coordinato le operazioni di recupero dei detriti più grossi, comprese cinque autovetture, in prossimità della foce del torrente Mela. Nel pomeriggio, il 3° Nucleo Subacqueo della Guardia Costiera proveniente dalla propria base di Messina, ha cercato di immergersi al fine di ispezionare i fondali immediatamente vicini alla foce per verificare l’eventuale presenza di corpi all’interno degli abitacoli e che, comunque, gli stessi non costituissero un immediato pericolo per la tutela dell’ambiente marino. Il personale subacqueo precitato ha, inoltre, effettuato una ricognizione lungo il letto e la foce del torrente fino ad una profondità di 1,5 metri circa con esito negativo. La scarsa visibilità dello specchio acqueo interessato, non ha però consentito lo svolgimento di ulteriore attività subacquea che è stata rimandata ai prossimi giorni quando la minore torbidità delle acque consentirà un adeguato monitoraggio della zona. In tale occasione, verrà effettuata una individuazione di eventuali altri grossi detriti presenti nella zona di mare in questione (comprese ulteriori autovetture che alcuni testimoni hanno dichiarato aver visto finire in mare e non ancora recuperate), detriti che verranno successivamente rimossi da ditte specializzate individuate dai Comuni interessati.
IL CORPO FORESTALE DELLA REGIONE SICILIANA SUI LUOGHI DELL’EMERGENZA ALLUVIONALE
La presenza di 100 uomini e circa 10 mezzi, sono i numeri che giornalmente sono schierati dal Corpo Forestale della Regione Siciliana nei teatri delle operazioni di soccorso per l'emergenza alle popolazioni di Barcellona P.G. località Caldà, Milazzo località Bastione e Antillo località Canigliari colpite dai recenti eventi alluvionali.
La struttura che giornalmente viene messa a disposizione coordinata dall’Ispettore Ripartimentale è composta da Personale Militare, Personale Tecnico e dagli operatori dell’A.I.B. (Antincendio Boschivo).
Il personale militare e tecnico coordina l’attività degli operatori dell’A.I.B. che dislocati su Barcellona P.G. località Caldà, Milazzo località Bastione e Antillo località Canigliari contribuiscono alla rimozione di fango e detriti nelle aree di pertinenza delle strutture colpite dall’evento oltre ad assistere logisticamente la popolazione in difficoltà.
La presenza operativa del Corpo Forestale della Regione Siciliana ha contribuito inoltre al ripristino della viabilità nel bacino montano "Savoca" località Brignolaro del Comune di Casalvecchio Siculo.
Vulcano, Biviano sollecita creazione rifugi e ripari presso attuale punto attracco aliscafi
Al Sindaco del Comune di Lipari
Marco Giorgianni
OGGETTO: Mancanza di rifugi e ripari nei pressi del nuovo punto di attracco degli aliscafi nell'isola di Vulcano
Egregio Sindaco,
Sono giunte al sottoscritto numerose segnalazioni sulla mancanza di ripari e rifugi nei pressi del nuovo punto di attracco degli aliscafi nell'isola di Vulcano.
L'unico rifugio vicino, infatti, ricavato all'interno del muraglione della banchina, non garantisce più nessun riparo, soprattutto dalla pioggia, in quanto la copertura non è più idonea a tale scopo a causa del suo deterioramento.
Tra l'altro, anche i locali pubblici più vicini distano troppo per permettere ai vari viaggiatori di attendere gli aliscafi al riparo dalle intemperie del tempo.
Pertanto, con l'approssimasi, soprattutto, della stagione invernale, Le chiedo di far predisporre la riparazione o il cambio della copertura ricavata all'interno del muraglione della banchina dove attualmente attraccano gli aliscafi e di valutare l'installazione di due strutture precarie (tendostrutture) fino al ripristino del vecchio pontile di attracco.
Il Consigliere Comunale
Dott. Giacomo Biviano
Marco Giorgianni
OGGETTO: Mancanza di rifugi e ripari nei pressi del nuovo punto di attracco degli aliscafi nell'isola di Vulcano
Egregio Sindaco,
Sono giunte al sottoscritto numerose segnalazioni sulla mancanza di ripari e rifugi nei pressi del nuovo punto di attracco degli aliscafi nell'isola di Vulcano.
L'unico rifugio vicino, infatti, ricavato all'interno del muraglione della banchina, non garantisce più nessun riparo, soprattutto dalla pioggia, in quanto la copertura non è più idonea a tale scopo a causa del suo deterioramento.
Tra l'altro, anche i locali pubblici più vicini distano troppo per permettere ai vari viaggiatori di attendere gli aliscafi al riparo dalle intemperie del tempo.
Pertanto, con l'approssimasi, soprattutto, della stagione invernale, Le chiedo di far predisporre la riparazione o il cambio della copertura ricavata all'interno del muraglione della banchina dove attualmente attraccano gli aliscafi e di valutare l'installazione di due strutture precarie (tendostrutture) fino al ripristino del vecchio pontile di attracco.
Il Consigliere Comunale
Dott. Giacomo Biviano
Si terrà all'hotel "La Filadelfia" l'incontro di domani sulla sanità eoliana, sull'ospedale e sul punto nascita
Cambia la location per l'incontro dibattito di domani, organizzato dal Coordinamento Provinciale del "Megafono", sulle condizioni di efficienza ed efficacia della "sanità" eoliana, quindi dell'ospedale e del punto nascita. Incontro al quale presenzierà, tra gli altri, il dottor Sirna dell'ASP messinese.
L'incontro è stato spostato presso l'Hotel "La Filadelfia" ed avrà inizio alle 11.
L'incontro è stato spostato presso l'Hotel "La Filadelfia" ed avrà inizio alle 11.
Milazzo, l'acqua è tornata potabile. Chiesto lo stato di calamità naturale
Le analisi effettuate dall'Asp di Milazzo hanno dato esito negativo. L'acqua che esce dai rubinetti della città del Capo è tornata potabile.
I responsabili dell'Azienda sanitaria hanno informato il sindaco Giovanni Formica
I responsabili dell'Azienda sanitaria hanno informato il sindaco Giovanni Formica
L'ordinanza che, da sabato, vietava l'uso potabile dell'acqua è stata ritirata.
(ANSA) - MILAZZO (MESSINA) La giunta comunale di Milazzo ha approvato la delibera con la quale chiede al presidente della Regione di dichiarare, alla luce dell'esondazione del torrente Mela del 10 ottobre scorso, lo stato di calamità e di richiedere al presidente del consiglio dei ministri di proporre la dichiarazione dello stato di emergenza. Nella stessa delibera, inoltre, vengono richiesti contributi straordinari affinché si possa far fronte ai primi interventi come il ripristino della condotta idrica e la predisposizione di un piano per la messa in sicurezza del torrente esondato. Permane ancora l'ordinanza che vieta l'utilizzo dell'acqua proveniente dall'acquedotto comunale a causa della possibile presenza di fanghi e materiali dannosi per la salute. (ANSA).
(ANSA) - MILAZZO (MESSINA) La giunta comunale di Milazzo ha approvato la delibera con la quale chiede al presidente della Regione di dichiarare, alla luce dell'esondazione del torrente Mela del 10 ottobre scorso, lo stato di calamità e di richiedere al presidente del consiglio dei ministri di proporre la dichiarazione dello stato di emergenza. Nella stessa delibera, inoltre, vengono richiesti contributi straordinari affinché si possa far fronte ai primi interventi come il ripristino della condotta idrica e la predisposizione di un piano per la messa in sicurezza del torrente esondato. Permane ancora l'ordinanza che vieta l'utilizzo dell'acqua proveniente dall'acquedotto comunale a causa della possibile presenza di fanghi e materiali dannosi per la salute. (ANSA).
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