I fatti contestati nel processo appena concluso risalgono all’anno 2010 allorquando nelle festività di San Bartolo su l’isola di Lipari, si sarebbe verificata la presunta rissa, che vedeva contrapposti un gruppo di giovani del luogo ed alcuni ragazzi barcellonesi presenti sull’isola perché in vacanza. L’attività di polizia giudiziaria condotta dai carabinieri del posto, attraverso l’acquisizione di immagini di videosorveglianza e l’escussione di numerosi soggetti presenti sul posto, aveva portato i militari ad ipotizzare appunto, il reato di rissa aggravata.
In realtà invece nel corso del dibattimento la difesa attraverso l’esame di numerosi testi è riuscita a dimostrare come nell’occasione, rissa non fu; è emerso infatti che i giovani barcellonesi non hanno partecipato a nessuna aggressione e/o colluttazione, limitandosi piuttosto a subire passivamente le condotte minacciose, anche perpetrate attraverso l’utilizzo di coltelli da parte di due giovani del posto.
Il pubblico ministero Agatino Allegra all’esito dell’istruttoria aveva comunque richiesto sentenza di condanna di mesi 8 di reclusione per tutti gli imputati.
Il giudice Fabio Processo, ritenendo fondate le argomentazioni difensive, ha invece assolto tutti gli imputati con la formula, perché il fatto non sussiste.
Hanno difeso gli avvocati Tommaso Calderone,Sebastiano Campanella, Alessandro Oliva e Giuseppe Sgrò.
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