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domenica 8 novembre 2015

Commemorazione Gloriosi Caduti per la vittoria - Festa Unità Nazionale: La cerimonia di Canneto

Celebrazioni quest'oggi a Lipari per i Gloriosi Caduti per la vittoria - Festa Unità Nazionale. Noi abbiamo seguito la cerimonia di Canneto.
Dopo la Santa Messa nella  Basilica di San Cristoforo il corteo ha raggiunto il monumento in onore dei caduti. 
Per l'amministrazione erano presenti il sindaco Marco Giorgianni e gli assessori Giovanni Sardella e Fabiola Centurrino. Presente anche il presidente del consiglio comunale, Adolfo Sabatini. 
Nel pomeriggio vi proporremo un ampio video dei momenti più salienti. Per il momento vi proponiamo un ampio servizio fotografico


Benvenuto Samuele!

E' venuto alla luce stamani alle 8:05, Samuele Currò. figlio di Fabio e Francesca Marino. 
Il piccolo pesa kg. 3,020 ed è lungo 48 cm.
Da Eolienews sentite felicitazioni per i neo genitori, per i nonni ed i parenti tutti
Al piccolo l'augurio di una vita ricca di ogni bene!

Riflessioni sulla SRR (di Angelo Sidoti)

Da tempo continuo a richiamare alcuni obblighi di legge che insistono in capo alla SRR.
Ne richiamo solo alcuni per brevità:
Art.4 della Legge Regionale n. 9 dell’8 aprile 2010 comma 2 lettera n):
“I Comuni verificano lo stato di attuazione della raccolta differenziata e la qualità del servizio erogato dal soggetto gestore anche attraverso un Comitato Indipendente costituito da rappresentanti delle associazioni ambientaliste e di comitati civici”.                                                              E’ giunto il momento di dare seguito a questo obbligo. Bisogna comprendere che le società partecipate che erogano servizi essenziali ai cittadini devono essere gestite con la massima trasparenza. Non esistono unici detentori del sapere ma norme che ne regolano il funzionamento a cui bisogna attenersi.
 Art. 8 della Legge Regionale n.9 dell’8 aprile 2010 comma 2)
“La SRR esercita attività di controllo finalizzata alla verifica del raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi determinati nei contratti a risultato di affidamento del servizio con i gestori. La verifica comprende l’accertamento della realizzazione degli investimenti e dell’utilizzo dell’impiantistica indicata nel contratto e nel piano d’ambito, eventualmente intervenendo in caso di qualsiasi evento che ne impedisca l’utilizzo, e del rispetto dei diritti degli utenti, per i quali comunque deve essere istituito un apposito call-center senza oneri aggiuntivi per la SRR”. 
Gradirei che si costituisse una Commissione, composta da amministratori pubblici e privati cittadini, che verifichino l’applicazione dell’articolo sopra richiamato.
Art.26 dello Statuto Sociale della SRR MESSINA Isole Eolie a.r.l. 
Invito chi di competenza a rileggersi con attenzione lo Statuto Sociale. Alcune SRR della Regione Siciliana a tal proposito hanno nominato un responsabile prevenzione corruzione. 
Art. 6 della Legge Regionale n. 9 dell’8 aprile 2010 comma 8:
“Gli atti adottati dalla SRR sono pubblicati per intero sul sito Web della stessa”.
Penso che tutti i cittadini sono desiderosi di leggere quali sono gli atti approvati dagli organi della SRR. Altre SRR pubblicano, Bilanci, Ordinanze, Delibere, Attività di ricognizione del Personale art.19 comma 6-7 della Legge Regionale 9/2010, Comunicati Stampa. 
Per concludere brevemente. Ritengo ormai indispensabile che si nomini una Commissione Speciale, cosi come previsto dai Regolamenti Comunali, che verifichi l’applicazione di tutte le norme contenute nella Legge Regionale n.9/2010 e nello Statuto Sociale contenuto nell’Atto Costitutivo della SRR del 25/09/2013.
L’importante che questa Commissione non finisca come quella dei debiti fuori bilancio. A tal proposito ma i componenti si sono mai riuniti ma soprattutto che servizio hanno reso all’amministrazione ed ai consiglieri comunali?
Angelo Sidoti

Calcio a 5 di Serie D. Oggi esordio per il Filicudi al campetto Freeland di Lipari

Inizia oggi alle 12, al campetto Freeland, l'avventura dell'Asd Real Filicudi nel campionato di serie D di calcio a 5. 
La formazione filicudara affronterà la Pro Mende.
I tifosi isolani sono invitati a dar man forte alla formazione eoliana.

Celebrazioni Gloriosi Caduti per la vittoria - Festa Unità Nazionale. Gli appuntamenti di oggi a Lipari

Celebrazioni liturgiche e momenti commemorativi si terranno il secondo il seguente programma:
Lipari, ore 09,00 – Chiesa Istituto Suore Francescane Immacolata Concezione
Canneto, ore 10,30 - Basilica Minoris “S Cristoforo”
Pianoconte, ore 16,00 – Contrada “Due Vie”
Quattropani, ore 17,00 – Chiesa Nuova Parrocchia “Purità di Maria SS.”
Dopo le Sante Messe, le cerimonie evocative proseguiranno, nei rispettivi luoghi, con la deposizione di corone di alloro presso i monumenti eretti a perenne memoria dei caduti.

sabato 7 novembre 2015

Caos imbarcazioni nei moli delle Eolie. Si prova a prevenire. L'articolo del direttore sulla Gazzetta del sud

Calcio a 5. Pari casalingo per il Salina

Pari casalingo per 4 a 4 per il Salina di mister Domenico Re (nella foto) che, oggi pomeriggio al Rapanui, per il campionato di calcio a 5 di serie C2, ha affrontato la Virtus Milazzo. 

Galleria Monterosa. Questo il costone franato (foto Nico Russo)

L' ingresso della galleria lato Lipari come era ieri...  come è oggi, dopo la frana.
Nella foto postata su Facebook dal geologo dottor Nico Russo (che ringraziamo) è ben evidente l'ampia porzione di parete tufacea venuta giù lo scorso 18 ottobre.
Si tratta di quella parte tratteggiata in rosso nella foto datata febbraio 2004

Come eravamo: Marina Corta e la statua di S. Bartolo


Sicilia. Liberi Consorzi a rischio farsa. Via alla presentazione delle liste per un’elezione che non si farà

Lunedì scade il termine per la presentazione delle candidature per la carica di sindaco metropolitano o di presidente di Libero consorzio, in previsione di elezioni di secondo grado, già fissate per il 29 novembre. 
La relativa norma, approvata dall’Ars il 4 agosto scorso, come si ricorda, è stata impugnata dal Consiglio dei ministri, secondo cui la Regione siciliana dovrebbe limitarsi a recepire la legge Delrio, in vigore nel rimanente territorio dello Stato. 
La commissione Affari istituzionali ha già predisposto ed approvato un disegno di legge che recepisce quasi per intero la Delrio, confermando, però, l’elezione di sindaci metropolitani e presidenti di Liberi consorzi che, invece, per la legge dello Stato non vanno eletti, facendo coincidere queste cariche con quelle dei sindaci in carica nei capoluoghi. Quindi, per Roma, queste elezioni non s’hanno da fare e va modificata anche questa parte della legge. 
Ma c’è un problema. Il termine per la presentazione delle candidature scade lunedì, mentre l’Ars è convocata per martedì per la presentazione della nuova giunta di governo. E la macchina elettorale è già in azione. Non è un mistero, che Crocetta, e non è il solo, abbia nei giorni scorsi insistito per mantenere la norma per l’elezione di sindaci metropolitani e presidenti dei Liberi consorzi. 
Contraria alla norma siciliana, però, è anche Anci Sicilia, l’associazione dei sindaci, il cui presidente, Leoluca Orlando, che già all’indomani dell’a p p r o v a z i one della legge siciliana aveva scritto al presidente del Consiglio, chiedendogli di impugnarla, ha invitato tutti i sindaci della Sicilia a candidarsi in blocco per protesta. D’altronde, ha aggiunto, «la Regione non ha ancora fornito agli uffici elettorali, grottescamente insediati per un’elezione che non dovrebbe farsi, neanche uno straccio d’istruzione su come procedere».
 E di fronte ai tentennamenti di Crocetta, è intervenuto anche il presidente dell’Assemblea regionale Giovanni Ardizzone. «Il governo deve decidersi. O scegliamo di ignorare l’i mpugnativa e portare la questione di fronte alla Corte costituzionale, o si decide di accogliere tutti i rilievi, nessuno escluso. E quest’ultima è la soluzione che io reputo più saggia».
E' stato smarrito a Lipari un portafoglio, color nero, contenente, tra l'altro, i documenti del proprietario. 
Chi l'ha ritrovato ci contatti al 339.5798235, così provvederemo a restituirlo al proprietario.

Come eravamo : Le spiagge bianche a Lipari

Milazzo: Una viabilità “dedicata” per chi è diretto alle Eolie

Una viabilità “dedicata” a coloro che devono imbarcarsi per le isole Eolie. È questo l’obiettivo dell’Autorità portuale con il completamento della banchina XX Luglio i cui lavori stanno proseguendo anche se a ritmo più blando rispetto ai mesi scorsi. L’obiettivo è evitare che il traffico veicolare continui a gravare sulla via dei Mille e in tal senso il Comune ha predisposto quale uscita obbligatoria per coloro che debbono imbarcarsi sui traghetti quella di Grazia/San Pietro, la prima dell’asse viario.
Come sottolineato dal segretario generale Di Sarcina a opere ultimate non solo sarà possibile avere a disposizione nuovi accosti con un pescaggio maggiore dell’attuale, ma soprattutto si potrà creare un collegamento diretto dal terminal di via Tonnara all’imbarcadero navi. Eliminando finalmente il caos viario del porto. Infatti l’utilizzo della realizzanda banchina permetterà l’accesso dei mezzi pesanti ma anche delle auto dalla via Tonnara, dove si trova la seconda stazione marittima. Un ingresso riservato evitando il transito nelle vie cittadine. Sicuramente una soluzione, ma a questo punto si potrebbe fare ancora di più per risolvere anche il problema della sosta a... tempo indeterminato delle auto dei turisti diretti alle Eolie. Come fare? È sufficiente solo un pizzico di buona volontà da parte della stessa Autorità portuale. Pensiamo proprio all'area demaniale di via Tonnara che, anziché continuare a spezzettarla, dando autorizzazioni per attività di privati, potrebbe essere messa a disposizione del Comune – con un canone limitato – trasformandola in punto di stoccaggio dei mezzi per le Eolie, con spazi di "sosta assistita" e di parcheggio.
A quel punto, basterà rivedere – come detto – la cartellonistica, prevedendo l'uscita per gli imbarcaderi già al primo svincolo dell'asse viario di via Gramsci. Da lì proseguendo per via Acqueviole si arriverà sino all'ex stazione ferroviaria di piazza Marconi dove coloro che dovranno imbarcarsi potranno lasciare il mezzo e proseguire a piedi, lungo la stessa via Tonnara sino al primo varco d'accesso al porto (di fronte al ristorante "Al Marinaio"). Quindi, munendosi del biglietto sarebbero già in prossimità dell'approdo. Stesso discorso per coloro che traghettano l'auto. Seguirebbero lo stesso percorso evitando però l'accesso nella via dei Mille. Così facendo si consentirebbe a chi sceglie le Eolie di rimanere nell'area portuale, evitando di congestionare il traffico. A ben vedere la soluzione è a portata di mano. Basta attuare dei correttivi. E anche i costi crediamo potrebbero essere ammortizzati

"Baratto amministrativo" per pagare tributi comunali. Merlino (PD) propone a sindaco e presidente consiglio di deliberare regolamento

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI LIPARI 
AL SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI LIPARI 
Oggetto: Richiesta istituzione Regolamento Comunale per “Aiuto alle fasce deboli per il pagamento di Tributi comunali con la forma del baratto amministrativo” in applicazione art. 24 della Legge n. 164 del 2014 (Sblocca Italia).
 Codesta Amministrazione intende certamente rendere più bello e più pulito e soprattutto più sicuro il nostro territorio ed è attenta ad aiutare i cittadini del Comune in difficoltà economiche e, per questo, pronta a ricercare ogni forma d’intervento possibile per realizzare ciò. 
Pertanto: 
Premesso  
Che l’art.24 della legge n.164 del 2014 “Misure di agevolazioni della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”, disciplina: i Comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi a fronte d’interventi per la riqualificazione del territorio, da parte di cittadini singoli o associati. Gli interventi possono riguardare la prevenzione di situazioni di pericolo in terreni abbandonati, un rimedio a danni provocati da mareggiate e situazioni alluvionali, la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità d’interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzabili, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.  
Che la situazione economica di grave crisi che sta attraversando il nostro territorio ha determinato per alcune fasce sociali di cittadini l’impossibilità a pagare i tributi comunali e non solo;  
Che oggi cittadini possono chiedere di poter svolgere servizi di pubblica utilità al fine di poter adempiere ai propri obblighi tributari nei confronti dell’ente e di ripagare con proprie prestazioni i contributi che l’ente comunale può elargire per sostegno sociale;  
Ravvisato che l’art.24 della suddetta legge consente all’ente di applicare riduzioni a fronte di servizi di pulizia strade e aree a verde e altri tipi d’interventi indicati nel suddetto articolo;  
Che il Comune di Lipari, di estesa superficie e dal territorio ripartito su sei isole e diverse frazioni, oltre a numerosi agglomerati abitativi, a fatica riesce a garantire la corretta manutenzione e pulizia delle strade e piazze, in relazione anche alla difficile situazione economica;  
Che l’Amministrazione può attuare le disposizioni del suddetto articolo 24 consentendo a una parte di contribuenti che si trovano in difficoltà economiche, o che hanno ottenuto per situazione di bisogno aiuti finanziari, di poter assolvere il mancato pagamento dei tributi già scaduti o per ripagare l’ente mediante una loro prestazione di pubblica utilità indirizzata agli interventi che l’Amministrazione individui nel territorio comunale;  
Che tale forma d’intervento, denominato “baratto amministrativo”, offre un doppio vantaggio poiché da un lato, i contribuenti in difficoltà potrebbero assolvere i propri doveri e dall’altro, il Comune può usufruire di forza lavoro, in un periodo in cui scarseggiano risorse, le assunzioni sono bloccate e i risparmi e tagli nella gestione amministrativa rendono determinate attività di difficile soddisfacimento;
 Che tale opportunità può ridare dignità a chi, per le contingenti e transitorie situazioni di emergenza, è costretto a chiedere frequenti aiuti o diventare frodatore fiscale non colpevole, dando loro la possibilità di mettersi a disposizione della propria comunità e di sentirsi utili a se stessi e agli altri; Che con tale forma di “baratto amministrativo” si potrebbe consentire a cittadini, disoccupati che hanno tributi comunali non pagati fino all’anno 2013, iscritti a ruolo e non ancora regolarizzati, e che hanno ottenuto contributi come inquilini morosi non colpevoli negli ultimi tre anni, di svolgere attività di pulizia delle aree a verde o di manutenzione o interventi di decoro urbano a fronte del pagamento dei tributi. 
Tutto ciò premesso, il sottoscritto Saverio Merlino, segretario del PD di Lipari-Eolie, anche sulla base della sollecitazione inviata al Sindaco dal Consigliere comunale e capogruppo del PD, dott. Giacomo Biviano 
Chiede 
alle SS.LL. di proporre, con giusta delibera, un Regolamento per l’aiuto alle fasce deboli per il pagamento di tributi comunali con la forma del “baratto amministrativo” ai sensi dell’art. 24 della legge n. 164 del 2014 (Legge sblocca Italia) e consentire quindi ai cittadini singoli o associati di presentare e realizzare progetti, individuati in relazione al territorio, per prevenire situazioni di pericolo in terreni abbandonati, per rimediare a danni provocati da mareggiate e situazioni alluvionali, per migliorare, riqualificare e pulire aree pubbliche, manutenzione e abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità d’interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzabili, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. 
Si ringrazia e si porgono distinti saluti Lipari, 
06/11/2015 
 Saverio Merlino Segretario PD Lipari - Eolie 

venerdì 6 novembre 2015

Messina. in arrivo commissario per emergenza. Lo ha annunciato il capo della protezione civile nazionale per risolvere la crisi idrica in città. Sarà Calogero Fot

"Abbiamo fatto il punto della situazione tra stasera e domani mattina nominerò un commissario". Così il capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio a termine della riunione in Prefettura a Messina sulla crisi idrica in città. Il prescelto sarà Calogero Foti, responsabile regionale della protezione civile.
"Abbiamo stabilito - spiega Curcio - d'intesa con il presidente della regione che il commissario sarà il direttore regionale della protezione civile e sarà dotato di una struttura fortemente partecipata dal dipartimento nazionale di protezione civile, perché ovviamente abbiamo mandato pieno per la gestione". "Lavoreremo su due gruppi - prosegue il capo dipartimento della Protezione Civile - uno tecnico per la risistemazione della condotta che esiste e che ovviamente è una infrastruttura che presenta diverse criticità e poi, potenzieremo il discorso della gestione emergenziale. Tra l'altro, entro stasera speriamo che si risolva la questione del bypass che si è rotto stamattina e se si riuscirà anche ad aumentare la portata in condotta". Per quanto riguarda la condotta danneggiata a Calatabiano - prosegue il capo della protezione civile - "stiamo facendo venire persone con grandi specialità su acquedotti e reti idriche, vedremo le soluzioni immediate perché la priorità è quella di rifornire acqua, non di costruire un impianto nuovo". "Ci sono zone - sottolinea Curcio - in cui da 13 giorni non c'è acqua, comprendiamo l'esasperazione della gente, chiediamo pazienza, siamo qui per risolvere il problema". Sui tempi, Curcio non si sbilancia: "In questo momento non sono in grado di dare date: le analisi tecniche che erano state fornite martedì poi si sono verificate non attuabili, anche perché quella è una frana in movimento".

Come eravamo: Una "Via Crucis" di qualche anno fa a Stromboli

Basket. Domani esordio a Lipari per formazione under 16 femminile Basket Eolie

Gent.le Direttore,
come anticipato con la presentazione delle formazioni avvenuta lo scorso 25 ottobre al palasport di Lipari, si comunica che sabato 7 novembre alle ore 16.30 inizierà ufficialmente l'avventura sportiva della formazione Under 16 della ASD Basket Eolie.
Le ragazze Eoliane, unitamente alle quattro giocatrici in prestito dalla Cestistica Torrenovese, disputeranno il primo incontro contro le pari età dell'Alma Basket Patti, società che da anni porta avanti il progetto femminile di basket.
Nel girone inoltre si segnala la presenza di Virtus Trapani, Verga Palermo, Abiola Basket Termini Imerese e Stella Basket Palermo, insomma un girone di ferro al quale le giovani cestiste eoliane si stanno approcciando dimostrando grande impegno negli allenamenti ed entusiasmo.
Vi aspettiamo numerosi al Palasport di Lipari e buon basket a tutti.
Annalisa Piazza
Dirigente Responsabile
ASD Basket Eolie

Pesca illegale e sicurezza della navigazione. Intensa attività di vigilanza della guardia costiera di Milazzo

COMUNICATO
Nei giorni scorsi il personale della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Milazzo è stato impegnato in molteplici attività operative e di polizia marittima.
Di particolare rilievo, durante un’attività di vigilanza e controllo per il contrasto delle attività di pesca esercitate illegalmente, personale dipendente, a bordo della Motovedetta CP 875 e del Gommone G.C. A64, ha accertato la presenza di diversi attrezzi da pesca in mare, il cui segnalamento non indicava la sigla identificativa dell’unità da pesca iscritta, in violazione alle vigenti normative nazionali e comunitarie.
Trattasi, nello specifico, di una rete da posta tipo “tremaglio” avente una lunghezza pari a 300 metri circa ed un’apertura maglia di varie misure, ritrovata nello specchio acqueo antistante “Punta Mazza”, a levante della penisola di Capo Milazzo; una rete da posta da “imbrocco” avente una lunghezza di circa 500 metri, ritrovata nei pressi della foce del Torrente Mela nel Comune di Barcellona P.G. ed una rete tipo “palangaro da fondo” avente lunghezza 200 metri circa e munito di 50 ami, ritrovata nello specchio acqueo antistante il Comune di Barcellona P.G che, oltre ad essere in contrasto con quanto previsto dalle vigenti normative in materia di pesca marittima, arrecano gravi danni all’ambiente marino.
In tutti e tre i casi si è proceduto con il sequestro dell’attrezzo ed alla contestazione a carico di ignoti per la violazione della normativa comunitaria e nazionale in merito alla pesca con attrezzi non conformi o non autorizzati.
Sempre nella giornata di ieri, in serata, una imbarcazione da diporto di circa 10 metri con 2 persone a bordo mentre si accingeva a rientrare presso il porto di Portorosa, per cause in corso di accertamento, si è spiaggiata nei pressi della Riserva naturale orientata dei Laghetti di Marinello del Comune di Oliveri, in prossimità della lingua di spiaggia estrema ed esterna della Riserva. Anche in questo caso è intervenuto il personale della Guardia Costiera di Milazzo al fine di verificare le condizioni di salute delle persone presenti a bordo, e se vi fosse stato lo sversamento in mare di idrocarburi o altre sostanze nocive per l’ambiente marino. Avendo accertato il buono stato di salute delle persone a bordo, la sicurezza della imbarcazione e verificato che non vi fosse stato inquinamento, si autorizzava la rimozione della imbarcazione in parola che, successivamente, con i propri mezzi, raggiungeva il Porto di Portorosa.
Milazzo lì 06 novembre 2015

Grande Guerra (1915-18) I caduti eoliani (rubrica a cura di Giuseppe Cirino). Il sesto caduto eoliano: Sottotenente Giuseppe Anzalone

IL SESTO CADUTO EOLIANO NELLA GRANDE GUERRA – SOTTOTENENTE GIUSEPPE ANZALONE

Anzalone Giuseppe  nato a Lipari il 23 Ottobre  1890 – distretto militare di Messina
Sottotenente di complemento del 55° Reggimento di Fanteria
Morto il 06 Novembre 1915 nell’ospedale da campo n°230 per malattia
Sepoltura:  Italia

Unità di appartenenza
Brigata Marche  – 55 ° / 56°  Reggimenti di Fanteria


La Brigata Marche era costituita dal 55° Reggimento Fanteria con sede a  Treviso e dal 56° Fanteria con sede a Belluno.
Distretti di reclutamento: Benevento, Casale,  Caserta, Chieti, Cosenza, Forlì, Messina, Modena, Napoli , Siracusa, Vercelli.
Anno 1915
Periodi di permanenza al fronte: dal 24 maggio al 12 ottobre, ad Auronzo di Cadore, Sottosettore Ansileri, Lavaredo e Monte Popena; dal 31 ottobre al 2 novembre settore del Monte Sabotino; dal 11 Novembre al 14 Dicembre nella regione del Monte Sabotino.
Anno 1916
Dal  12 febbraio al 5 Giugno in Albania  settore est di Haderai – Sevaster; dal 28 luglio all’08 agosto Basso Isonzo settore di Monfalcone; dal 14 ottobre al 5 novembre settore di Hug Log; dal 17 novembre al 31 dicembre Val Camonica ed Alta Valtellina.
 Anno 1917
Dal 1 gennaio al 31 dicembre Val Camonica ed alta Valtellina  Val Daone 
Anno 1918
Dal 1° gennaio al 3 marzo Val Camonica e Val Daone; dal 10 marzo al 12 giugno settore Serravalle Fortini Ala; dal 16 luglio al 29 agosto  regione del Grappa.

Alla fine della Guerra le perdite della Brigata Marche  ammonteranno a :

55° Reggimento
Ufficiali
Truppa
Morti
Feriti
Dispersi
Morti
Feriti
Dispersi
78
65
2
2416
2868
709

56° Reggimento
Ufficiali
Truppa
Morti
Feriti
Dispersi
Morti
Feriti
Dispersi
51
102
9
554
3471
1263


Terza Battaglia dell’Isonzo (tratto da itinerarigrandeguerra.it)
Le prime due Battaglie dell'Isonzo non avevano portato ai risultati sperati e avevano fatto emergere tutta l'impreparazione dell'esercito italiano ad una guerra di posizione e di non breve durata. Le ottimistiche previsioni di fine primavera dopo pochi mesi furono sostituite dalla preoccupazione e frustrazione per non aver raggiunto praticamente nessun obiettivo. Cadorna perciò decise di cambiare la sua tattica e scelse di puntare verso Gorizia abbandonando momentaneamente la spinta verso Trieste. La città isontina, soprannominata la "Nizza dell'Adriatico" negli ultimi decenni del XIX secolo, sembrava un obiettivo alla portata dell'esercito italiano: se l'avanzata fosse proseguita a nord in direzione Tolmino e a sud sul Monte San Michele, Gorizia sarebbe stata circondata e le truppe ungheresi e dalmate che si trovavano in città non avrebbero potuto fare altro che arrendersi.
Il 18 ottobre 1915 iniziò così la Terza Battaglie dell'Isonzo con più di 1300 cannoni che iniziarono a bombardare le linee austro-ungariche su un fronte di 50 km, dalle Prealpi Giulie a Monfacone. I primi assalti sul Monte Mrzli e sul San Michele furono positivi ma dopo poche ore i durissimi contrattacchi costrinsero i soldati italiani a retrocedere alle posizioni di partenza. Il numero di caduti assunse i caratteri di una tragedia: in dieci giorni le perdite furono di 67 mila uomini ed alcune brigate furono praticamente annientate (la Brigata Catanzaro sul Monte San Michele perse quasi tremila soldati). Stessa situazione sul Monte Calvario, sul Monte Sabotino e sulla Quota 121 di Monfalcone dove tutti i tentativi di conquistare le trincee austro-ungariche fallirono.
L'unico piccolo risultato, anche questo a costo di un grande sacrificio umano, fu la conquista delle trincee sul Monte Sei Busi. Il 23 ottobre, dopo tre giorni di battaglia, la Brigata Siena riuscì ad impossessarsi dell'importante linea fortificata del monte. Stremata, la formazione venne sostituita da un reggimento di bersaglieri e dalla Brigata Sassari le quali riuscirono a resistere al solito contrattacco nemico, sospeso il 4 novembre.


Circostanze della Morte del Sottotenente Anzalone Giuseppe:
Durante la Terza Battaglia dell’Isonzo combattuta tra il 18 ottobre ed il 4 novembre del 1915, i due reggimenti (55° e 56°) che costituisco la Brigata Marche, manovrano contro le  inespugnate e ben munite trincee austriache del Monte Sabotino, ma  il micidiale fuoco nemico arresta lo slancio offensivo ed obbliga i due reggimenti a sostare. Cadono sul campo più di 200 morti di cui 14 ufficiali ed altri 1100 rimangono feriti. La brigata Marche prenderà parte anche alla Quarta battaglia dell’Isonzo del 19 / 28 novembre 1915.  Oltre le perdite subite nei vari attacchi portati avanti nel tentativo di strappare metri alle truppe austro –ungariche , il 55° reggimento ed il 56° vengono ulteriormente assottigliati da un’epidemia gastrointestinale che, costringerà i due reparti a partecipare alle operazione su Oslavia con un solo battaglione di fedeli fanti, stretti intorno alla bandiera.

Viste le citate circostanze, le cause della morte del sottotenente Anzalone Giuseppe avvenuta il 6 novembre del 1915 nell’ospedale da campo n°230 ( Langoris lazzaretto di sanità n°230)  sono da ricercare nell’epidemia gastrointestinale o colera che colpì il reparto di appartenenza dell’ufficiale. Infatti, il sottotenente Anzalone potrebbe essere stato una delle primissime vittime dell’epidemia che decimò la Brigata Marche. Del resto non era raro che, durante la permanenza delle unità in trincea si sviluppassero focolai infettivi di vario genere. La malnutrizione,  le scarse condizione di igiene, l’acqua potabile distribuita ai fanti , proveniente dal fiume Isonzo, inquinato dagli scarichi delle latrine e dai cadaveri, contribuivano al diffondersi di epidemie di massa che spesso mietevano più vittime delle mitragliatrici austro –ungariche .
Lo Stato di Servizio dell’Ufficiale Anzalone Giuseppe, reperito presso l’Ufficio Storico dell’Esercito sito in Roma, mostra come lo stesso in passato avesse già fatto parte del regio esercito, fin dal 14 maggio 1908 data presunta della sua visita di leva.
Nel 1909 effettua un periodo di ferma nell’esercito di due anni fino all’ottobre del 1911, e consegue il titolo di aspirante Allievo Ufficiale che, gli viene confermato con il grado di Sottotenente l’11 aprile 1915 dopo essere stato richiamato alle armi già il 17 novembre 1914.
 Curiosità ed approfondimenti.

Nel giugno del 1916 il 55° reggimento di fanteria stava ultimando le operazioni di rientro dal fronte Albanese, dove era stato inviato nel mese di gennaio. La sera dell’8 di giugno il 55° si imbarca da Valona per ultimare le operazioni di rientro, ma il Piroscafo Principe Umberto sul quale viaggiava l’unità della Marche , viene silurato dal un sommergibile nemico, trascinando con se nei gorghi 48 ufficiali e 1900 uomini di truppa. Dopo la tragedia di giugno, il 55° reggimento spazzato via, deve essere ricostituito ed il reduce 56° viene inviato alle dipendenze della 14^ divisione come temporanea riserva.
Piroscafo Principe Umberto

Comune antimafia, Sabatini replica Roux: ” Scritte solo squallide mezze verità “

Riceviamo dal Presidente del consiglio comunale di Lipari, Adolfo Sabatini e pubblichiamo:
Gent.le signor Roux
Non ho per niente apprezzato la Sua nota, prima di tutto a livello personale perché se pur vero che in certi contesti la politica è una cosa l’amicizia è un’altra, Lei ha scritto le classiche “mezze verità” che sono la cosa più squallida che un uomo possa fare soprattutto quando si parla di mafia.
Non ho capito a cosa si riferisce quando scrive di poteri forti e se lo scrivesse capiremmo a chi o cosa si riferisce con la speranza che la sua allusione sia entro i canoni previsti dalla Legge.
Io non sarò prolisso come lei e non mi dilungherò in spiegazioni che a lei non devo in alcun modo.
Se spiegazioni un giorno dovrò dare sarà alla mia famiglia, ai miei amici ed alla persone a me care e lei non rientra e nessuna di queste categorie.
Solo una cosa voglio ricordarle, che il sottoscritto per l’azione politica ha subito un attentato incendiario e ricevuto in una busta un proiettile (non faccio il nome degli altri che hanno subito le stesse intimidazioni per rispetto delle loro famiglie).
Non risponderò ulteriormente a sue repliche e le anticipo che non ho nessuna necessità di chiarire neanche per le vie brevi.
Allego per chiarezza la richiesta che mi ha inviato il sig. Roux e che il sindaco avrebbe dovuto firmare.
Adolfo Sabatini

…………………..

Oggetto: Adesione all’Accordo di programma quadro “Carlo Alberto dalla Chiesa” e al “Protocollo di Legalità”. Aggiunta al Logo di “Comune antimafia” e approvazione del codice etico

La lotta alla mafia non deve essere soltanto un distaccata opera di repressione delegata alle Procure o agli organi di Polizia ma – come disse Polo Borsellino- “un movimento culturale, morale ed anche religioso che coinvolge tutti, istituzioni e cittadini che debbono abituarsi a sentire il fresco profumo della libertà, quella che si oppone al prezzo del compromesso morale, all’indifferenza della contiguità e quindi della complicità.
Premesso
- che da esponenti delle istituzioni territoriali locali e da diverse forze sociali viene costantemente rappresentata l’esigenza di una più efficace tutela della sicurezza, intesa nell’ottica complessiva di una intensificazione dei controlli mirati a prevenire o reprimere ogni possibile tentativo di destabilizzazione del normale vita civile quotidianamente minata da piccoli e/o più importanti atteggiamenti ed azioni illegali;
- per prevenire infiltrazioni della malavita organizzata nel mercato del lavoro e nell’esercizio delle attività produttive;
- per creare le necessarie condizioni ambientali favorevoli – attraverso un più esteso controllo del territorio e la previsione di ogni altra misura tendente a rafforzare le condizioni di legalità e sicurezza;
- per evitare che il normale svolgimento delle attività imprenditoriali venga negativamente condizionato ed ostacolato da tentativi di infiltrazioni della malavita organizzata;
VISTO che in data 30/09/2004 è stato stipulato l’Accordo di programma quadro “Carlo Alberto dalla Chiesa” tra il Ministero dell’interno, il Ministero dell’economia e delle Finanze e la Regione Siciliana, avente lo scopo di contribuire ad una azione di prevenzione rivolta a garantire permanentemente il miglioramento delle condizioni di convivenza civile e di sicurezza dei cittadini, nonché a favorire la collaborazione nella lotta alla criminalità nel territorio regionale stimolando altresì l’azione delle amministrazioni locali su politiche integrate di governo della sicurezza con particolare riferimento alla coesione sociale e alla diffusione della legalità;
ATTESO che l’art.4, comma 4, del predetto Accordo prevede, in particolare che il Ministero dell’Interno, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Regione Siciliana “si impegnano dare impulso al coordinamento delle attività finalizzate a prevenire le infiltrazioni mafiose nella gestione degli appalti pubblici;
ATTESO che in data 12/07/2005 è stato stipulato il “Protocollo di Legalità” tra il Ministero dell’interno, l’Autorità di Vigilanza sui lavori pubblici, la Regione Siciliana, le Prefetture di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani, l’INAIL e l’INPS;
CONSIDERATO che con il “Protocollo di Legalità” la Regione Siciliana ha assunto impegno ad emanare direttive per l’inserimento nei bandi di gara delle “clausole di autotutela” che consentono l’applicazione di procedure finalizzate a prevenire i fenomeni di devianza e di vulnerazione del principio di concorrenza “sostanziale” e trasparenza, che trovano riscontro nella giurisprudenza amministrativa (sentenza CdS n.5903 del 30/11/2000;
VISTA la Circolare dell’Assessorato dei LL.PP. 31/01/2006 n.593 con la quale è stata emanata la clausola di autotutela d inserire nei bandi di gara di lavori pubblici;
VISTO l’atto di indirizzo applicativo in materia di trasparenza ai sensi della legge regionale 5 aprile 2011, n.5 ed in osservanza degli articoli 8,9 13,14,16,17,18 e 20 del codice antimafia ed anticorruzione della pubblica amministrazione approvato con deliberazione di giunta n.514 del 4 dic.2009
VISTO l’articolo 15 della legge regionale 5 aprile 2011 n.5 recante “ azioni per il contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata di stampo mafioso”
RITENUTO di aderire idealmente e formalmente ai dettami del “protocollo di Legalità” stipulato in data 12/07/2005, in esecuzione alle disposizioni di cui all’art.1 ultimo comma, al fine di sperimentare forme di collaborazione con gli altri enti locali territoriali e soggetti pubblici aderenti, impegnandosi ad adottare nei bandi di gara “clusola di autotutela” che consentono l’applicazione delle procedure previste nello stesso Protocollo di Legalità, contro fenomeni collusivi tra i concorrenti partecipanti alle gare di appalti pubblici e al fine di prevenire le infiltrazioni mafiose nella gestione dei medesimi appalti;
RITENUTO che la libertà ed i diritti dei cittadini sono un bene supremo ed inalienabile;
CONSIDERATO che la mafia non è solo una organizzazione criminale ma , soprattutto, uno strumento di oppressione della democrazia e delle libertà individuali dei cittadini;
RITENUTA questa convinzione condivisa da tutti gli esponenti delle forze politiche, oltre che dall’esecutivo, per i motivi e le disposizioni normative citati in premessa il Comune di Lipari decide di dichiararsi
COMUNE ANTIMAFIA
Il Comune di Lipari nell’ergersi a “Comune antimafia” e fregiarsi di tale dicitura nell’intestazione del Logo comunale, dichiara di aborrire ogni forma di illegalità e voler mettere in atto delle iniziative rivolte al potenziamento di azioni di contrasto alla criminalità organizzata promuovendo i valori della legalità, della solidarietà e della giustizia sociale.
A tal fine, oltre ad aderire al “protocollo di legalità” stipulato in data 12 luglio 2005 tra il Ministero dell’Interno, l’autorità di Vigilanza LL.PP, La Regione Sicilia, la prefettura dell’Isola, l’INAIL e l’INPS e all’Accordo di programma quadro “Carlo Alberto dalla Chiesa” stipulato in data 30/09/2004 tra il Ministero dell’interno, il Ministero dell’economia e delle Finanze e la Regione Siciliana,
Si impegna:
- a combattere la mafia con tutti i poteri e gli strumenti consentiti dalla democrazia;
- a mettere in atto, tramite le forze dell’ordine operanti sul territorio, un sistema di prevenzione e repressione dei fenomeni criminali atti a ripristinare l’affermazione della legge e dell’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte ad essa;
- a promuovere esperienze di educazione alla legalità, alla solidarietà e alla partecipazione democratica vissute nelle scuole di ogni ordine e grado quale antidoto all’acquisizione di comportamenti illeciti e veicolo per l’affermazione di valori morali e civili di indubbia valenza;
- ad elaborare piani di intervento e predisporre campagne di sensibilizzazione nelle scuole al fine di far maturare una nuova coscienza civica nei giovani;
- a promuovere forme di partecipazione alla vita democratica, incoraggiando il protagonismo dei giovani alle istituzioni;
- a istituire un osservatorio permanente che, fra i suoi compiti, preveda di promuovere la cultura della legalità democratica e dell’antimafia come elemento fondamentale per la crescita sociale, civile, economica delle Eolie;
- ad attivare interventi qualificanti per il contrasto allo spaccio della droga, sfruttamento della prostituzione, gioco d’azzardo, abusivismo commerciale ed edilizio;
- a collaborare fattivamente con le associazioni, le fondazioni, i centri di studio e documentazione legalmente riconosciute, operanti su tutto il territorio, che abbiano come finalità statutaria la promozione di iniziative, anche formative, per la diffusione della legalità ed il contrasto alla mafia e alle attività criminali alla medesima riconducibili.
-a conformare i propri regolamenti, l’organizzazione, i criteri di nomina, gli appalti, i contratti, al fine di prevenire e rimuovere impedimenti ed ostacoli che il sistema mafioso oppone al primato della Legge e alla imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione.
Adotta contestualmente il seguente Codice Etico quale espressione d’intenti dell’esecutivo rappresentato dal Sindaco Rag. Marco Giorgianni:
Codice Etico
Atto basato sul testo predisposto dalla Associazione “Avvisopubblico” la “CartadiPisa”
DISPOSIZIONI PRELIMINARI
1. I principi e le disposizioni del presente Codice etico (di seguito “Codice”) costituiscono specificazioni degli obblighi generali di diligenza, lealtà, onestà, trasparenza, correttezza e imparzialità che sono disposti dalla Costituzione della Repubblica, dalle leggi e che qualificano l’esercizio delle funzioni di pubblica responsabilità da parte degli amministratori. Riferimento del presente atto è il “Codice di comportamento per gli eletti locali e regionali”, approvato dal Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa.
2. Ai fini del presente Codice, il termine “amministratore” designa il Sindaco e gli assessori da lui nominati; designa altresì qualsiasi dipendente o funzionario che eserciti un mandato conferitogli mediante nomina da parte del Sindaco, ovvero eserciti una funzione rappresentativa o esecutiva per conto dell’Amministrazione comunale in Enti, Consorzi, Comunità e società pubbliche o a partecipazione pubblica.
Il Codice vincola direttamente il Sindaco e gli amministratori legati al Sindaco da un mandato fiduciario.
Amministratori ai quali il Sindaco partecipa il testo del Codice qualora siano già in carica e lo sottopone perché sia assunto con impegno in caso di nuove nomine o designazioni.
L’esecutivo rappresentato dal Rag, Marco Giorgianni, Sindaco di Lipari, si impegna a:
PRINCIPI
3. Conformare la condotta ai doveri istituzionali di servire la Comunità con diligenza, rettitudine e trasparenza, nel rispetto dei principi del buon andamento ed imparzialità dell’Amministrazione e dei principi di disciplina ed onore nell’adempimento delle funzioni pubbliche sanciti dall’art. 54 della Costituzione. A tale fine, svolgere il mandato evitando situazioni e comportamenti che possano nuocere agli interessi o all’immagine della Pubblica Amministrazione, prestando particolare attenzione a proteggere l’istituzione che è eletto a governare e il territorio che rappresenta dalle infiltrazioni della criminalità organizzata mafiosa o similare, partecipando all’azione associata degli enti locali per promuovere la legalità e la trasparenza come impegnato a fare anche dall’adesione del Comune all’associazione “Avviso Pubblico”, programmando azioni di educazione alla legalità in concorso con le istituzioni del sistema formativo.
TRASPARENZA
4. Fermo restando l’obbligo di astensione nei casi previsti dalla legge e nei casi in cui sussista un interesse diretto e personale in merito all’oggetto della decisione:
a. utilizzare il diritto di accesso agli atti e alle informazioni conosciute per ragioni d’ufficio con le cautele necessarie ad evitare che sia arrecato indebitamente un vantaggio personale o arrecato un danno a terzi;
b. garantire una piena trasparenza patrimoniale fornendo, tramite la pubblicazione su Internet nel sito dell’amministrazione www.comunedilipari.gov.it i dati relativi alle attività professionali svolte, ai redditi, agli incarichi ricevuti, nonché ai potenziali conflitti di interesse.
c. garantire la pubblicità delle proprie personali appartenenze associative, senza nessuna esclusione od omissione, tramite la pubblicazione su Internet nel sito dell’amministrazione.
DIVIETI
5. Regali.
Non accettare per sé, congiunti, familiari o affini regali eccedenti il valore usuale dei doni scambiati in occasione di ricorrenze o festività, quantificato per ogni soggetto nella cifra massima di 100 euro annui, da impiegati negli uffici, nei servizi, nelle società e nelle altre organizzazioni partecipate o controllate dal comune, ovvero da concessionari dell’ente o da gestori di pubblici servizi da esso affidati, ovvero da privati che hanno rapporti di natura contrattuale con l’amministrazione (appaltatori, fornitori, etc.), o che hanno domandato od ottenuto licenze e concessioni da essa nei cinque anni precedenti, nell’ambito di procedimenti nei quali abbia svolto una diretta funzione decisionale o istruttoria. Non accettare alcun tipo di vantaggio o altra utilità che sia indirettamente riconducibile a prestazioni erogate da detti uffici, servizi o organizzazioni.
6. Clientelismo.
Astenersi dall’esercizio delle proprie funzioni o dall’utilizzo delle prerogative legate alla sua carica nell’interesse particolare di individui o di gruppi di individui a detrimento dell’interesse generale.
7. Conflitto di interessi.
In caso si realizzino situazioni di conflitto di interessi, a rendere pubblica tale condizione e astenersi da qualsiasi deliberazione, votazione o altro atto nel procedimento di formazione della decisione, anche qualora non vi sia un obbligo giuridico in tal senso.
Sono considerate situazioni di conflitto di interessi:
a. la sussistenza di interessi personali dell’amministratore che interferiscono con l’oggetto di decisioni cui egli partecipa e dalle quali potrebbe ricavare uno specifico vantaggio diretto o indiretto;
b. la sussistenza di preesistenti rapporti di affari o di lavoro con persone od organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni cui l’amministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme;
c. la sussistenza di rapporti di coniugio, parentela o affinità entro il quarto grado, ovvero di convivenza o di frequentazione assimilabili, di fatto, ai rapporti di coniugio, parentela o affinità, con persone operanti in organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni cui l’amministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla legge o da altre norme;
d. l’appartenenza a categorie, associazioni o gruppi, in virtù della quale l’amministratore acquisisca un vantaggio personale da decisioni cui egli partecipa, anche nei casi in cui detta appartenenza non generi le incompatibilità previste dalla legge o da altre norme.
8. Cumulo.
Attendere a qualsiasi regolamentazione in vigore volta a limitare il cumulo dei mandati politici, evitando strategie dilatorie volte a posticiparne l’applicazione. 

Astenersi dall’esercitare altri incarichi politici che interferiscano indebitamente con l’esercizio del proprio mandato.
Astenersi dall’assumere o esercitare cariche, professioni, mandati o incarichi che implichino un controllo sulle sue funzioni amministrative o sui quali, in base alle sue funzioni di amministratore, egli avrebbe il compito di esercitare una funzione di controllo.
9. Esercizio delle competenze discrezionali.
Integrare le sue decisioni discrezionali con una rendicontazione pubblica delle motivazioni di ordine generale e di carattere giuridico che hanno determinato la sua decisione. Coerentemente con le disposizioni di cui all’art. 6 del presente Codice, nell’esercizio delle sue competenze discrezionali l’amministratore astenersi dall’attribuire a sé, ad altri soggetti od organizzazioni un indebito vantaggio personale diretto o indiretto.
10. Pressioni indebite.
Astenersi dal chiedere o dall’esigere da concessionari o da gestori di pubblici servizi, ovvero da soggetti che hanno in corso rapporti di natura contrattuale con l’amministrazione (appaltatori, fornitori, etc.) l’esecuzione di o l’astensione da qualsiasi atto da cui possa derivargli un vantaggio personale diretto o indiretto, o che assicuri ad altri soggetti od organizzazioni un indebito vantaggio personale diretto o indiretto.
11. Restrizioni successive all’incarico
Avendo negli ultimi cinque anni esercitato poteri autoritativi o negoziali, personali e diretti secondo le sue competenze per conto dell’amministrazione, a non svolgere nei cinque anni successivi alla cessazione del suo mandato attività lavorativa o professionale presso soggetti privati destinatari delle sue decisioni e attività.
FINANZIAMENTO DELL’ATTIVITA’ POLITICA
12. Non accettare alcuna forma di sostegno e di finanziamento irregolare o non dichiarato, sia diretto che indiretto (ossia tramite associazioni, fondazioni, centri studio ed altri enti nei quali svolga un ruolo direttivo) della sua attività politico amministrativa; rendere altresì pubbliche, con cadenza annuale,tutte le fonti di finanziamento politico regolare.
Astenersi dal ricevere finanziamenti e altre forme di sostegno alla propria attività politica da parte di concessionari o gestori di pubblici servizi, ovvero da privati che hanno rapporti di natura contrattuale con l’amministrazione (appaltatori, fornitori, etc.), o che hanno domandato od ottenuto provvedimenti da essa nei cinque anni precedenti, nell’ambito di procedimenti nei quali abbia svolto una diretta e personale funzione decisionale o istruttoria, secondo le sue competenze.
CONFRONTO DEMOCRATICO
13. Tenere un comportamento tale da stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione tra cittadini e amministrazione, dimostrando la più ampia disponibilità nei rapporti con i cittadini nel favorire l’accesso alle informazioni e favorendo l’esercizio e la salvaguardia dei loro diritti.
Operare con imparzialità nell’esercizio del mandato, assumere le decisioni nella massima trasparenza e respingere qualsiasi pressione indebita rendendola pubblica ed eventualmente, ove ne ricorrano le condizioni, avviando azione penale a tutela della pubblica amministrazione. Non determinare, né concorrere a realizzare con l’attività amministrativa situazioni di privilegio personale o di indebito vantaggio, e non usufruirne nel caso gli si presentino.
Osservare e praticare un comportamento consono al ruolo sia nell’ambito istituzionale sia nell’espletamento del proprio mandato.
Più precisamente:
a. assumere atteggiamenti rispettosi delle idee e delle opinioni di tutti gli amministratori e i rappresentanti politici, pur nella normale conflittualità dialettica;
b. favorire la più ampia libertà di espressione;
c. evitare toni e linguaggio che sottintendano messaggi di aggressività e di prevaricazione.
PROMOZIONE DEL CODICE ETICO E DELLA PARTECIPAZIONE POPOLARE ALLA VITA AMMINISTRATIVA
14. Incoraggiare la diffusione del presente Codice e promuovere la sensibilizzazione ai principi in esso contenuti di cittadini, personale, mezzi di comunicazione.
Inoltre, favorire la conoscenza della vita amministrativa del Comune con adeguate iniziative, sia attraverso l’informazione (tramite l’ufficio stampa del Comune, i social network e il sito Internet www.comunedilipari.gov.it che con atti concreti per la partecipazione dei cittadini (Consulte di Partecipazione).
RENDICONTAZIONE DELLA PROPRIA ATTIVITA’
15. L’accettazione del presente Codice, che si realizza tramite sua sottoscrizione, costituisce un vincolo di responsabilità assunto nei confronti dei cittadini, ai quali è così assicurato uno strumento trasparente di valutazione della legalità e dell’efficacia dell’operato.
Attraverso la presentazione e la pubblicazione con cadenza almeno annuale di un documento relativo alle attività svolte http://www.comunedilipari.gov.it si dà conto del rispetto degli obblighi del Codice e si descrive la corrispondenza tra obiettivi assunti alla base della sua azione e risultati ottenuti.
I documenti collegati alla sottoscrizione del Codice e al rispetto degli impegni assunti sono resi pubblici a tutti i cittadini attraverso il sito internet dell’amministrazione.
RAPPORTI CON I CITTADINI
16. L’accettazione del presente Codice, che si realizza tramite sua sottoscrizione, lo impegna, quale responsabile per la durata del suo mandato nei confronti della comunità locale nel suo complesso, a rispondere diligentemente, direttamente o tramite i servizi a sua disposizione e i suoi collaboratori, a qualsiasi ragionevole richiesta dei cittadini relativa allo svolgimento delle sue mansioni, alla loro motivazione o al funzionamento dei servizi di cui è responsabile. Incoraggiare e sviluppare ogni provvedimento che favorisca la trasparenza delle sue competenze, del loro esercizio e del funzionamento dei servizi di cui ha la responsabilità.
RAPPORTI CON L’ AMMINISTRAZIONE
17. Opporsi a ogni forma e modalità di reclutamento del personale amministrativo basato su principi che non siano il riconoscimento dei meriti e delle competenze professionali e su scopi diversi dalle esigenze del servizio. Valorizzare, nell’ambito delle sue funzioni, il ruolo, le responsabilità e gli incarichi dell’amministrazione, incoraggiando e sviluppando ogni provvedimento volto a favorire un miglioramento dei servizi di cui è responsabile, nonché la motivazione del personale. Ridurre allo stretto necessario il ricorso a consulenti esterni e a collaboratori di supporto agli organi di direzione politica, motivandone l’impiego.
Per il reclutamento o la promozione del personale, assumere indirizzi perché i responsabili prendano decisioni obiettive e diligenti, giustificate con motivazioni pubbliche.
Nell’esercizio delle sue funzioni, rispettare la missione affidata all’amministrazione di cui è responsabile.
Astenersi dal chiedere o dall’esigere da parte di pubblici dipendenti l’esecuzione di, o astensione da, qualsiasi atto da cui possa derivargli un vantaggio personale diretto o indiretto, o che assicuri un indebito vantaggio diretto o indiretto a organizzazioni, persone o a gruppi di persone.
Esigere il rispetto del “Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni” (D.M. 28-11-2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 10/04/01 n. 84).
Usare e custodire le risorse e i beni assegnati dall’Amministrazione con oculatezza e parsimonia,contrastare gli sprechi e divulgare le buone pratiche in tutti i settori della Pubblica Amministrazione.
NOMINE IN ENTI, CONSORZI, COMUNITA’ E SOCIETA’PUBBLICHE O A PARTECIPAZIONE PUBBLICA
18. Condizionare qualsiasi nomina o designazione, effettuata singolarmente o collegialmente, presso Enti, Consorzi, Comunità e società pubbliche o a partecipazione pubblica, alla preliminare adesione dei soggetti da nominare al presente Codice. Applicare per ogni nomina o designazione le prescrizioni del “Codice di autoregolamentazione” proposto dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare. Vigilare sulla successiva adesione alle disposizioni del Codice da parte dei soggetti nominati e, in caso di mancato rispetto, porre in essere tutte le iniziative necessarie al fine di assicurarne l’ottemperanza ovvero sanzionarne l’inadempimento, conformemente a quanto previsto dall’art. 21 del presente Codice. Rendere pubblico sul sito Internet del Comune l’elenco delle nomine e i termini di scadenza dei mandati perché, qualora queste richiedano competenze di natura tecnica, chiunque sia interessato possa inviare in tempo utile il suo curriculum perché sia valutato per la scelta motivata del soggetto da nominare.
RAPPORTI CON I MEZZI DI COMUNICAZIONE
19. Rispondere in maniera diligente, sincera e completa a qualsiasi ragionevole richiesta di informazioni da parte dei mezzi di comunicazione per quanto riguarda l’esercizio delle sue funzioni, ad esclusione di informazioni riservate, confidenziali o relative alla vita privata. Incoraggiare l’adozione di ogni misura che vada a favorire la diffusione presso i mezzi di comunicazione di informazioni sulle sue competenze, sull’esercizio delle sue funzioni e sul funzionamento dei servizi che si trovano sotto la sua responsabilità.
RAPPORTI CON L’AUTORITA’ GIUDIZIARIA
20. In presenza di indagini relative all’attività dell’ente, assicurare la massima collaborazione con l’autorità giudiziaria, fornendo, anche se non richiesta espressamente, tutta la documentazione e le informazioni utili all’attività degli inquirenti e assicurando analoga collaborazione da parte degli uffici.
Assicurare l’adozione sollecita di tutti i provvedimenti disciplinari previsti nei confronti dei dipendenti che siano incorsi in violazioni dei doveri d’ufficio o in illeciti di natura penale, amministrativa o contabile.
Assicurare la massima collaborazione con gli inquirenti, anche in presenza di indagini relative alla sua attività politica o amministrativa, astenendosi da qualsiasi azione od omissione volta a ostacolarne l’attività e facendosi carico di chiarire pubblicamente la sua posizione nei confronti delle ipotesi accusatorie.
In caso sia rinviato a giudizio o sottoposto a misure di prevenzione personale e patrimoniale per reati di corruzione, concussione, mafia, estorsione, riciclaggio, traffico illecito di rifiuti, e ogni altra fattispecie ricompresa nell’elenco di cui all’art. 1 del Codice di autoregolamentazione approvato dalla Commissione parlamentare antimafia nella seduta del 18 febbraio 2010, impegno a dimettersi ovvero a rimettere il mandato.
In caso di rinvio a giudizio per i reati sopraelencati di dipendenti o di altri amministratori dell’ente, impegno a promuovere la costituzione parte civile della propria amministrazione nel relativo processo.
Qualora nel territorio amministrato siano presenti beni confiscati alle organizzazioni criminali, impegno – nei limiti delle proprie competenze – favorirne la conoscenza, promuoverne l’utilizzo a fini sociali, contribuire a renderne note le modalità di utilizzo.
SANZIONI IN CASO DI INADEMPIMENTO
21. In caso di mancato rispetto delle disposizioni contenute nel presente Codice, impegno ad assumere tutte le iniziative necessarie, dal richiamo formale, alla censura pubblica, fino alla revoca della nomina o del rapporto fiduciario, al fine di assicurarne l’ottemperanza ovvero sanzionarne l’inadempimento, dandone comunicazione al Consiglio Comunale e con la più ampia informazione pubblica.
MODIFICHE E REITERAZIONE DEL CODICE
22. La procedura di modifica o integrazione delle disposizioni del presente Codice, avviata su istanza degli amministratori o dei cittadini, sarà aperta al dibattito e alla partecipazione pubblica. Le disposizioni del presente codice si adeguano ad eventuali modifiche legislative e regolamentari sopravvenute. 

Impegno a favorire – nei limiti delle competenze – l’integrazione e il coordinamento del presente Codice con il Programma triennale per l’integrità e la trasparenza, che verrà approvato con Deliberazione della Giunta Municipale e con le disposizioni normative miranti ad assicurare trasparenza, efficienza, responsabilità e integrità nell’esercizio delle funzioni pubbliche.
Impegno a sostenere l’adozione ovvero la reiterazione dell’adozione del presente Codice in sede di approvazione del Programma di mandato, in caso di un successivo mandato, ovvero degli altri atti di indirizzo politico dell’ente e promuovere la previsione di un codice etico da parte dello Statuto del Comune.
Il Sindaco
Marco Giorgianni