A darne notizia è la Confarca (Confederazione che rappresenta le scuole nautiche e le autoscuole italiane) la quale spiega che, dopo lo scandalo delle patenti rilasciate dalla Motorizzazione di Como, anche su quella di Brescia finisce la lente di ingrandimento degli inquirenti.
La richiesta di revisione è stata inoltrata al Ministero dei Trasporti «in via di autotutela» e per far piena luce su un’ indagine, avviata nel 2013 a seguito di un normale controllo in mare da parte della Guardia Costiera di Lipari, su un sospetto flusso di patenti rilasciate dalla Motorizzazione di Brescia a migliaia di aspiranti diportisti provenienti dalle regioni Sicilia, Lazio, Piemonte, Liguria e Friuli Venezia Giulia, in pieno contrasto con i criteri di competenza territoriale.
A conclusione dell’attività di polizia giudiziaria, rende noto Coparca, la Capitaneria siciliana ha richiesto e ottenuto il nulla osta della Procura di Brescia - a firma del sostituto procuratore Eliana Dolce - per chiedere alla direzione generale del Trasporto Marittimo di avviare l’iter di revisione delle patenti nautiche. Il sospetto, inoltre, è che i titolari delle patenti sotto inchiesta si siano avvalsi dei servizi logistici e operativi di alcune scuole nautiche del territorio lombardo.
La Direzione Generale del Trasporto Marittimo ha quindi inoltrato all’indirizzo dell’ufficio del Capo dipartimento del Ministero dei Trasporti e della direzione della Motorizzazione di Brescia un documento in cui dichiara che è possibile "procedere alle revisioni delle patenti» rilasciate dal 21 dicembre del 2008 al 30 gennaio del 2011.
«Il nostro plauso va al comandante di Lipari Paolo Margadonna che ha avviato le indagini - dichiara il segretario nazionale della Confarca, Adolfo D’Angelo - Siamo assolutamente favorevoli al procedimento di revisione delle patenti sospette, nella speranza che questo sia un valido precedente per far passare la voglia ai furbetti di intraprendere scorciatoie per il conseguimento della patente nautica e dedicare le proprie energie sulla corretta formazione a salvaguardia».
A conclusione dell’attività di polizia giudiziaria, rende noto Coparca, la Capitaneria siciliana ha richiesto e ottenuto il nulla osta della Procura di Brescia - a firma del sostituto procuratore Eliana Dolce - per chiedere alla direzione generale del Trasporto Marittimo di avviare l’iter di revisione delle patenti nautiche. Il sospetto, inoltre, è che i titolari delle patenti sotto inchiesta si siano avvalsi dei servizi logistici e operativi di alcune scuole nautiche del territorio lombardo.
La Direzione Generale del Trasporto Marittimo ha quindi inoltrato all’indirizzo dell’ufficio del Capo dipartimento del Ministero dei Trasporti e della direzione della Motorizzazione di Brescia un documento in cui dichiara che è possibile "procedere alle revisioni delle patenti» rilasciate dal 21 dicembre del 2008 al 30 gennaio del 2011.
«Il nostro plauso va al comandante di Lipari Paolo Margadonna che ha avviato le indagini - dichiara il segretario nazionale della Confarca, Adolfo D’Angelo - Siamo assolutamente favorevoli al procedimento di revisione delle patenti sospette, nella speranza che questo sia un valido precedente per far passare la voglia ai furbetti di intraprendere scorciatoie per il conseguimento della patente nautica e dedicare le proprie energie sulla corretta formazione a salvaguardia».