(PEPPE PAINO- GAZZETTA DEL SUD) Capodanno in chiesa per i marinai rimasti "senza tetto" della Guardia Costiera di Lipari. Sfrattati dai centralissimi alloggi di viale Mons. Bernardino Re, di proprietà della Curia, per tre dei dodici militari in servizio al locale Circomare, tutti addetti alla barca di soccorso e quindi di guardia, è stata reperita una momentanea sistemazione di "fortuna": due stanze con bagno all'interno della Cattedrale.
Gli altri si stanno, invece, arrangiando alla meno peggio tra chi alloggia in casa di amici o chi sta in affitto, ricordando che si tratta di volontari in ferma di un anno. Tutti giovani che arrivano da fuori e che vanno incontro a spese non indifferenti anche per mangiare. Basti pensare che dispongono di buoni pasto, praticamente da fame, da 4,50 euro per colazione, pranzo e cena. Una vera e propria mortificazione per chi di fatto, deve restare in allerta per garantire interventi di soccorso via mare e tenere in ogni caso gli occhi bene aperti su sette isole.
Tornado ai locali, è accaduto che lo scorso 31 dicembre è scaduta la proroga di tre mesi concessa lo scorso settembre, alla fine del contratto di sei anni, stipulato con l'ex Comandante di Porto, Alberto Bottarel per gli alloggi al centro dell'isola. I nuovi alloggi, da prendere sempre in affitto, saranno assegnati probabilmente per metà gennaio, una volta conosciute le risultanze della relativa gara d'appalto.
Mons. Gaetano Sardella, legale rappresentante della Curia era stato, comunque, già chiaro un mese fà. Nel corso delle messa per la ricorrenza di Santa Barbara, celebrata nella chiesa di San Pietro, disse al Comandante, ai sottoufficiali e ai marinai tutti: «Non ce l'abbiate con me, sapete come stanno le cose da tempo. Quei locali dell'ex viale Vescovile devono essere rimessi a posto per essere destinati ad importanti iniziative di carattare socio assistenziale».
Mons. Sardella vorrebbe infatti realizzare in quello storico edificio una casa per ragazze madri o per studenti provenienti dalle altre isole se non un centro di cura per soggetti svantaggiati.Insomma un programma a sfondo sociale e con alti contenuti di solidarietà che rappresenta una vera e propria risorsa per la carente assistenza sociosanitaria pubblica nell'arcipelago. Comunque, si vedrà in un futuro ormai prossimo. Per quanto riguarda il futuro dell'alloggiamento degli uomini del Circomare Lipari sarà certamente di diverso tenore. Avranno un palazzo tutto per loro.
Al ministero delle Infrastrutture si è svolta la gara d'appalto per i lavori di ristrutturazione del grande edificio ex Capitaneria, di Porto Pignataro. Un vecchio progetto caldeggiato da tempo dalle autorità locali, Le opere, per un milione e 600 mila euro, saranno eseguite a partire dalla prossima primavera da una ditta di Agrigento.
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sabato 3 gennaio 2009
venerdì 2 gennaio 2009
Trasporti: Bruno a fianco della comunità di Ustica
Il sindaco di Lipari Mariano Bruno domani sarà a Palermo per manifestare la sua solidarietà al sindaco, agli assessori e al consiglio comunale di Ustica che, nel porto del capoluogo regionale, bloccheranno per protesta il traghetto "Filippo Lippi" della Siremar.
Lo ha annunciato lo stesso Bruno nel corso dell'incontro tenutosi oggi pomeriggio al residence "La Giara" con il comitato per il diritto nei trasporti.
Bruno, con riferimento alla disponibilità ad occupare una nave traghetto, dopo aver però percorso tutte le vie istituzionali, ha affermato: " Se il sindaco deciderà di occupare la nave, tutti gli assessori dovranno seguirlo. Non può essere altrimenti visto che sono stato io a nominarli. In caso contrario potranno rassegnare le dimissioni".
L'ing. Emanuele Carnevale di "Ama le Eolie" si è detto convinto che oggi all'indirizzo del ministro Matteoli sono partiti almeno 2000 telegrammi e non solo dalle Eolie.
Confermata per lunedì la seduta congiunta dei quattro consigli comunali sul traghetto "Laurana" in viaggio tra Lipari-Rinella e Milazzo.
Il telegramma della Federalberghi al ministro Matteoli
Egregio Sig. Ministro, nonostante l’assoluta necessità di migliorare i trasporti marittimi alle Isole Eolie, si continuano a paventare tagli che mettono a serio repentaglio lo sviluppo dell’arcipelago. È ampiamente dimostrato che i vettori privati non riescono a garantire ne la mobilità ne la continuità territoriale ne lo sviluppo socio economico previsti dalla legge. Ulteriori disagi rischierebbero di dare il colpo di grazia ad un microsistema fragile e già in crisi per l’assenza di un piano di sviluppo complessivo atto a realizzare interventi le cui ricadute siano state adeguatamente valutate e i cui criteri di selezione risultino in sintonia con ie caratteristiche economiche, socio-culturali e naturalistiche del nostro territorio.
Santa Marina Salina. Sequestrato l'immobile posto a servizio della darsena
Posto sotto sequestro a Santa Marina Salina l'immobile posto a servizio della darsena turistica.
Il sequestro è stato effettuato dalla Capitaneria di Porto di Milazzo su disposizione della procura della Repubblica di Barcellona.
L'operazione è collegata alla "controversia" sorta tra le due cooperative che dovevano provvedere alla gestione del porticciolo turistico di Santa Marina Salina. La struttura dell'immobile, di circa 60 metri quadri, è gestita dalla cooperativa "Salina 80", presieduta da Mario Virgona. Ma un'altra cooperativa la "Safim" di Milazzo ha più volte contestato tale situazione, anche con ricorsi alla magistratura che ora ha fatto apporre i sigilli.
Il sequestro è stato effettuato dalla Capitaneria di Porto di Milazzo su disposizione della procura della Repubblica di Barcellona.
L'operazione è collegata alla "controversia" sorta tra le due cooperative che dovevano provvedere alla gestione del porticciolo turistico di Santa Marina Salina. La struttura dell'immobile, di circa 60 metri quadri, è gestita dalla cooperativa "Salina 80", presieduta da Mario Virgona. Ma un'altra cooperativa la "Safim" di Milazzo ha più volte contestato tale situazione, anche con ricorsi alla magistratura che ora ha fatto apporre i sigilli.
Del Bono a Giacomantonio: Sulla questione trasporti manca una leadership
Riceviamo da Christian Del Bono, presidente della Federalberghi Eolie, e pubblichiamo:
"Queste sono le armi di cui disponiamo. Chiedere alla gente di porre in essere atteggiamenti e comportamenti che non sentono propri o per i quali non si sentono pronti rischierebbe di portarci ad un fallimento ancora più grosso.
Sulla questione trasporti, manca una leadership vera e propria. Manca quella capacità di coinvolgimento che riesce a distrarre - individui non adusi ad attuare comportamenti collettivi condivisi - dai mille problemi e dalle mille preoccupazioni che quotidianamente li attanagliano singolarmente (la rata del mutuo, le imposte da pagare, i dipendenti, le bollette, ecc. ecc.) e che per questo appaiono loro rivestire carattere di maggiore urgenza.
Oggi alle 16.00, alla Giara, si riunisce il Comitato trasporti. Ogni suggerimento è bene accetto.
Cari saluti
Christian
Trasporti. Una protesta "per finta". La riflessione e lo sfogo di Michele Giacomantonio
Riceviamo e pubblichiamo:
Il Presidente della Federalberghi invita a bruciare le licenze ma solo in fotocopia cioè per finta. Il Sindaco di Lipari annuncia le dimissioni dalla CdL ma subito dopo le smentisce a Lipari.biz quindi era una finta. Tutta questa mobilitazione rischia di essere una finta. Quanti telegrammi partiranno per il Ministero? 30, 50, 100? E così sarà un flop che si rivolterà come un boomerang contro i liparesi.
Sono deluso e incazzato. Nessuno è disposto a rischiare niente e quindi sicuramente verremo penalizzati. Ma forse è quello che ci meritiamo.
Michele Giacomantonio
Capodanno alle Eolie. Pochi sfarzi e sindaci "in barca" dalla Gazzetta del sud di oggi
Pesa l'incertezza sul futuro collegata ai trasporti marittimi pubblici. Un brindisi particolare di cento turisti sullo Stromboli
Eolie, pochi sfarzi e cenoni casalinghi "allargati" agli amici
Salvatore Sarpi
Capodanno senza troppi sfarzi nelle isole Eolie. La crisi economica ed occupazionale, anche qui particolarmente avvertita da tutti, l'incertezza che incombe sul futuro, collegata soprattutto ai trasporti marittimi pubblici e la certezza di un nuovo anno che non nasce certo sotto i migliori auspici, hanno consigliato tutti di orientarsi verso festeggiamenti in tono decisamente ridotto, facendo di necessità virtù.
Più che in altre occasioni, in questo periodo si è puntato soprattutto al tradizionale cenone casalingo, allargato magari agli amici più cari, tralasciando le "folli spese" dell'appuntamento nei locali pubblici per salutare il nuovo anno.
A mezzanotte, mentre per protesta contro il taglio nei trasporti Siremar si spegnevano le luminarie pubbliche ma anche quelle di diversi privati ed esercizi pubblici, non sono mancati i tradizionali brindisi e i botti, seppure in misura notevolmente ridotta rispetto agli anni passati.
Un brindisi particolare è stato quello che un centinaio di turisti (non se ne sono visti molti per la verità) ha fatto, unitamente alla guide vulcanologiche, in cima allo Stromboli.
Un modo originale per festeggiare l'arrivo del nuovo anno. E per restare in tema di originalità non può certo passare inosservata l'iniziativa di un gruppo di giovani liparesi che, riunitisi in un locale preso in affitto, dopo aver cenato e brindato al nuovo anno, hanno spento le luci e proiettato sulla parete un originalissimo filmato, preparato e montato con molta attenzione nei giorni precedenti.
Sullo "schermo" improvvisato è apparso un caratteristico "gozzo" con a bordo i quattro sindaci eoliani (Bruno, Longhitano, Lo Schiavo e Podetti) impegnati a remare per tentare di raggiungere la "vicina" Milazzo.
Il filmato era accompagnato da una didascalia "Dopo la Si.re.mar non chi resta che ...REMAR". Un filmato ironico e di protesta ma, nello stesso tempo, molto esplicativo di quello che potrebbe essere il futuro delle Eolie se non si dovesse trovare una efficace soluzione alla problematica Siremar.
Un filmato che potrebbe essere spedito al ministro Altero Matteoli unitamente ai telegrammi di protesta che partiranno oggi. Per quanto riguarda invece la cronaca del "botti", non si sono fortunatamente verificati episodi di una certa rilevanza, e tutto è filato liscio.
Eolie, pochi sfarzi e cenoni casalinghi "allargati" agli amici
Salvatore Sarpi
Capodanno senza troppi sfarzi nelle isole Eolie. La crisi economica ed occupazionale, anche qui particolarmente avvertita da tutti, l'incertezza che incombe sul futuro, collegata soprattutto ai trasporti marittimi pubblici e la certezza di un nuovo anno che non nasce certo sotto i migliori auspici, hanno consigliato tutti di orientarsi verso festeggiamenti in tono decisamente ridotto, facendo di necessità virtù.
Più che in altre occasioni, in questo periodo si è puntato soprattutto al tradizionale cenone casalingo, allargato magari agli amici più cari, tralasciando le "folli spese" dell'appuntamento nei locali pubblici per salutare il nuovo anno.
A mezzanotte, mentre per protesta contro il taglio nei trasporti Siremar si spegnevano le luminarie pubbliche ma anche quelle di diversi privati ed esercizi pubblici, non sono mancati i tradizionali brindisi e i botti, seppure in misura notevolmente ridotta rispetto agli anni passati.
Un brindisi particolare è stato quello che un centinaio di turisti (non se ne sono visti molti per la verità) ha fatto, unitamente alla guide vulcanologiche, in cima allo Stromboli.
Un modo originale per festeggiare l'arrivo del nuovo anno. E per restare in tema di originalità non può certo passare inosservata l'iniziativa di un gruppo di giovani liparesi che, riunitisi in un locale preso in affitto, dopo aver cenato e brindato al nuovo anno, hanno spento le luci e proiettato sulla parete un originalissimo filmato, preparato e montato con molta attenzione nei giorni precedenti.
Sullo "schermo" improvvisato è apparso un caratteristico "gozzo" con a bordo i quattro sindaci eoliani (Bruno, Longhitano, Lo Schiavo e Podetti) impegnati a remare per tentare di raggiungere la "vicina" Milazzo.
Il filmato era accompagnato da una didascalia "Dopo la Si.re.mar non chi resta che ...REMAR". Un filmato ironico e di protesta ma, nello stesso tempo, molto esplicativo di quello che potrebbe essere il futuro delle Eolie se non si dovesse trovare una efficace soluzione alla problematica Siremar.
Un filmato che potrebbe essere spedito al ministro Altero Matteoli unitamente ai telegrammi di protesta che partiranno oggi. Per quanto riguarda invece la cronaca del "botti", non si sono fortunatamente verificati episodi di una certa rilevanza, e tutto è filato liscio.
Trasporti, parte il calendario delle proteste (Gazzetta del Sud -Peppe Paino)
Parte l'operazione di protesta contro i tagli ai servizi marittimi Siremar a partire dal prossimo 14 gennaio. Il comitato ad hoc costituitosi a Lipari e presieduto dal capitano Pino Merenda, venerdì 2 gennaio ( oggi- giorno dell’invio da parte di tutti gli eoliani dei telegrammi di protesta al ministro Matteoli) incontrerà a Lipari i tre sindaci di Salina che nei giorni scorsi hanno lamentato di apprendere l'organizzazione delle varie iniziative dalla stampa. L'incontro servirà a definire i dettagli della riunione straordinaria dei quattro consigli comunali dell'arcipelago prevista per lunedì 5 a bordo della motonave Laurana durante la navigazione Lipari - S. Marina Salina - Milazzo. Le istanze delle comunità isolane dovranno arrivare in tutti i modi alla Camera dei Deputati che si riunirà mercoledì 7 e giovedì 8, giorni nei quali il sindaco Mariano Bruno e i suoi colleghi cercheranno di incontrare a Roma il Ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. Un incontro, per lo svolgimento del quale, dipende anche da esiti che non siano scontati, stanno lavorando il sottosegretario Guido Bertolaso, il ministro Stefania Prestigiacomo e l'assessore regionale ai trasporti e turismo, Titti Bufardeci. Il calendario dei giorni di protesta prevede, infine, sempre per giovedì 8 gennaio lo sciopero generale con la serrata di tutte le attività commerciali eoliane in segno di protesta contro le decisioni del governo, che va ricordato per il 2009 ha tagliato 50 milioni di euro per i trasporti marittimi, per l'inevitabile mutazione dell'assetto previsto dalla continuità territoriale. Basti pensare, a tal proposito, che dal 14 gennaio non sarà più svolta la linea Napoli/Eolie e viceversa con la nave Laurana che sarà impiegata sempre dalla Siremar nella linea Porto Empedocle - Linosa - Lampedusa. L'occupazione del traghetto? Fino ad oggi nulla di certo. Se ne parla, ma sottovoce, per una sensazione, al momento, più da "armiamoci e partite" che altro. Molto, ovviamente, dipenderà, dagli incontri romani e dalla "determinazione" degli operatori turistici e degli amministratori comunali, alcuni dei quali, non ne fanno mistero, sono contro l'adozione di iniziative estreme. Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, che nei giorni scorsi aveva comunicato tra l'altro di essere intenzionato a lasciare per protesta il Pdl, ieri ha fatto un passo indietro. Intanto le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, fortemente preoccupate dalla drastica diminuzione degli stanziamenti statali alla Tirrenia stabiliti dal decreto legge n.185 dello scorso 29 novembre all'art.26 che prevede il finanziamento di 65 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009-2010-2011 chiamano alla mobilitazione generale tutti i lavoratori marittimi del gruppo preannunciando uno sciopero di 48 ore che si terrà nei giorni 27 e 28 gennaio e una manifestazione Roma negli stessi giorni.
"Non sono un codardo. Ecco perchè non condivido l'azione di occupazione della nave". Lettera aperta dell'assessore Giovanni Maggiore
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta dell'assessore comunale avvocato Giovanni Maggiore
"In questi ultimi giorni numerose e frequenti sono state le considerazioni e le argomentazioni che cittadini, associazioni, gruppi politici eoliani hanno espresso nelle più svariate sedi sulle iniziative che il "comitato di difesa dei trasporti marittimi eoliani" ha assunto avverso lo stallo Unione Europea-Stato-Regione che potrebbe determinare, a partire dal prossimo 15 Gennaio, la cessazione dei collegamenti marittimi effettuati dalla Siremar. Si sono sprecate le opinioni più variegate e si sono utilizzati i più fantasiosi aggettivi, sino ad accusare di codardia gli amministratori del nostro Comune che manifestano perplessità se non contrarietà a quella paventata iniziativa che si dovrebbe concretizzare nell'occupazione di una nave della stessa Siremar che, voglio ricordare, costituisce ipotesi di reato sanzionata dal codice penale e dal codice della navigazione.
Io rientro tra coloro, probabilmente non molti, che non condividono tale tipo di azione. Non ho mai avuto paura di esprimere opinioni e assumere posizioni minoritarie o addirittura isolate, sia nella mia vita professionale che politica.
Il mio attuale convincimento nasce da considerazioni sia di natura etica che di natura politico-istituzionale. Allorquando si diventa cittadini di uno Stato democratico si stipula un contratto, un patto, una condivisione d'intenti con tutti gli altri.Si prefissano degli obbiettivi condivisi, si acquisisce un comune senso di appartenenza, si diventa co-protagonisti del proprio futuro e di quello delle successive generazioni.Tutto si materializza nelle LEGGI. La legge fondamentale sancita dalla Carta Costituzionale che detta i principi. Le leggi ordinarie, civili, penali, e amministrative che stabiliscono le regole della vita quotidiana e gestiscono la convivenza comune. Uno Stato senza leggi sarebbe uno Stato assoluto e tirannico in cui non vivrebbero cittadini ma sudditi.Voglio sottolineare che dall'Illuminismo, alla Rivoluzione Americana, a quella Francese, e alle rivoluzioni liberali e nazionali dell'Ottocento, il grido che nasceva nei cenacoli, nei salotti, nelle piazze era uno e costante: COSTITUZIONE.
In altre parole, sancire con leggi e per iscritto i diritti e i doveri di ciascuno sottraendo al monarca assoluto il potere di vita e di morte. All'arbitrio si chiedeva subentrassero regole di convivenza certe ed inequivocabili. La "certezza del diritto" costituisce il cardine dei moderni Stati democratici.Per l'affermazione di tale principio si sono sparsi, nei secoli, fiumi di sangue. Cio` posto, e` politicamente ed eticamente corretto chiedere e decidere di violare le leggi dello Stato? E` democratico pensare di tutelare i propri legittimi diritti attraverso la violazione delle norme di convivenza? Io credo di no, perché se passasse questa logica si aprirebbero scenari devastanti per la nostra realtà nazionale e per la nostra societa` democratica. Chiunque, in ogni parte del territorio nazionale, si sentirebbe autorizzato, per difendere la propria realtà, a violare apertamente le leggi.Si restaurerebbe il potere del monarca assoluto, si scadrebbe nella legge della giungla, si metterebbe fine all'esistenza stessa dello Stato democratico.
Il Sindaco, l'Assessore, il Consigliere di un Comune non possono dimenticare tali assunti, ne` possono disattendere il ruolo che rivestono che non e` solo quello di gestori dei problemi di una comunità ma, anche e soprattutto, di elementi di quella complessa macchina che costituisce l'organizzazione di uno Stato. Io credo che il nostro diritto alla mobilita` e con esso all'istruzione, alla salute, al lavoro, alla giustizia, allo sviluppo economico vadano tutelati, sempre e costantemente, ma le battaglie a sostegno di questi sacrosanti diritti devono essere civili e democratiche; mai violando la legge ma nella legge. Del resto le esperienze democratiche della nostra realtà nazionale ci insegnano che certe azioni di lotta, garantite e tutelate dalla Costituzione, dalle leggi e dalla Giurisprudenza hanno sortito gli effetti sperati e hanno determinato conquiste sociali.Scioperi, cortei, manifestazioni, dibattiti, comizi, e altre azioni di protesta nell'ambito della legge mi vedranno protagonista e artefice senza ipocrisie e infingimenti.
Giovanni Maggiore
La Federalberghi e i telegrammi a Matteoli di Christian Del Bono
Lettera del presidente della Federalberghi delle Eolie agli associati
Cari Associati,
aderiamo anche noi alla protesta decisa dal Comitato trasporti di cui facciamo parte.
Inviamo uno o più telegrammi, qualificandoci (es. albergatore, direttore, ecc.), al Ministro Matteoli per rappresentargli direttamente il nostro disagio. Sotto alcuni esempi di testo (ognuno è libero di esprimersi come meglio ritiene opportuno):
Contro ogni diritto, i tagli ai collegamenti marittimi saranno la morte socio-economica delle isole Eolie. Matteoli non portarci indietro di 40 anni. Auguri!
Egregio Ministro, abbiamo assoluta necessità di migliorare i trasporti marittimi. Non siamo disposti a subire tagli illegittimi e non sostenibili per la nostra economia.
L’indirizzo al quale inviarlo è:
Sen. Altero Matteoli
Ministro Infrastrutture e Trasporti
Piazzale Porta Pia , 1
00161 Roma
aderiamo anche noi alla protesta decisa dal Comitato trasporti di cui facciamo parte.
Inviamo uno o più telegrammi, qualificandoci (es. albergatore, direttore, ecc.), al Ministro Matteoli per rappresentargli direttamente il nostro disagio. Sotto alcuni esempi di testo (ognuno è libero di esprimersi come meglio ritiene opportuno):
Contro ogni diritto, i tagli ai collegamenti marittimi saranno la morte socio-economica delle isole Eolie. Matteoli non portarci indietro di 40 anni. Auguri!
Egregio Ministro, abbiamo assoluta necessità di migliorare i trasporti marittimi. Non siamo disposti a subire tagli illegittimi e non sostenibili per la nostra economia.
L’indirizzo al quale inviarlo è:
Sen. Altero Matteoli
Ministro Infrastrutture e Trasporti
Piazzale Porta Pia , 1
00161 Roma
Autority: Multe a Tirrenia e Snav
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato, ha multato le compagnie di navigazione Tirrenia e Snav per pratiche commerciali scorrette. In dettaglio, l'Antitrust, ha deciso di sanzionare la compagnia Tirrenia con 215 mila euro, per la campagna pubblicitaria relativa alla stagione estiva 2008 perché i messaggi promuovevano servizi di collegamento marittimo per passeggeri e auto al seguito a tariffe estremamente vantaggiose, che non tenevano però conto degli oneri aggiuntive né davano indicazioni chiare sulla limitazione dei posti disponibili.Relativamente a Snav è stata multata per 244 mila euro. La società dovrà pagare 160 mila euro perché la campagna pubblicitaria per promuovere l'offerta estiva dei servizi di trasporto marittimo delle auto e/o delle moto e/o dei passeggeri era incentrata sulla prospettazione di tariffe estremamente vantaggiose in quantò al netto degli ulteriori oneri da corrispondere a titolo di tasse e supplementi. La pubblicità, non forniva inoltre, chiare e precise indicazioni sull'esistenza di limitazioni quantitative e/o temporali relative alle tariffe proposte. I restanti 64 mila euro fanno riferimento alla presenza, nel processo di prenotazione on line, della sottoscrizione dell'assicurazione facoltativa con un meccanismo che induce i consumatori ad acquistare inconsapevolmente un servizio accessorio e facoltativo, proprio in ragione della selezione automatica e già predefinita dal professionista.
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