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venerdì 2 gennaio 2009

Capodanno alle Eolie. Pochi sfarzi e sindaci "in barca" dalla Gazzetta del sud di oggi

Pesa l'incertezza sul futuro collegata ai trasporti marittimi pubblici. Un brindisi particolare di cento turisti sullo Stromboli
Eolie, pochi sfarzi e cenoni casalinghi "allargati" agli amici
Salvatore Sarpi
Capodanno senza troppi sfarzi nelle isole Eolie. La crisi economica ed occupazionale, anche qui particolarmente avvertita da tutti, l'incertezza che incombe sul futuro, collegata soprattutto ai trasporti marittimi pubblici e la certezza di un nuovo anno che non nasce certo sotto i migliori auspici, hanno consigliato tutti di orientarsi verso festeggiamenti in tono decisamente ridotto, facendo di necessità virtù.
Più che in altre occasioni, in questo periodo si è puntato soprattutto al tradizionale cenone casalingo, allargato magari agli amici più cari, tralasciando le "folli spese" dell'appuntamento nei locali pubblici per salutare il nuovo anno.
A mezzanotte, mentre per protesta contro il taglio nei trasporti Siremar si spegnevano le luminarie pubbliche ma anche quelle di diversi privati ed esercizi pubblici, non sono mancati i tradizionali brindisi e i botti, seppure in misura notevolmente ridotta rispetto agli anni passati.
Un brindisi particolare è stato quello che un centinaio di turisti (non se ne sono visti molti per la verità) ha fatto, unitamente alla guide vulcanologiche, in cima allo Stromboli.
Un modo originale per festeggiare l'arrivo del nuovo anno. E per restare in tema di originalità non può certo passare inosservata l'iniziativa di un gruppo di giovani liparesi che, riunitisi in un locale preso in affitto, dopo aver cenato e brindato al nuovo anno, hanno spento le luci e proiettato sulla parete un originalissimo filmato, preparato e montato con molta attenzione nei giorni precedenti.
Sullo "schermo" improvvisato è apparso un caratteristico "gozzo" con a bordo i quattro sindaci eoliani (Bruno, Longhitano, Lo Schiavo e Podetti) impegnati a remare per tentare di raggiungere la "vicina" Milazzo.
Il filmato era accompagnato da una didascalia "Dopo la Si.re.mar non chi resta che ...REMAR". Un filmato ironico e di protesta ma, nello stesso tempo, molto esplicativo di quello che potrebbe essere il futuro delle Eolie se non si dovesse trovare una efficace soluzione alla problematica Siremar.
Un filmato che potrebbe essere spedito al ministro Altero Matteoli unitamente ai telegrammi di protesta che partiranno oggi. Per quanto riguarda invece la cronaca del "botti", non si sono fortunatamente verificati episodi di una certa rilevanza, e tutto è filato liscio.