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martedì 7 luglio 2015

Art.1 interviene sulla problematica del pontile di Filicudi e parla di "arroganza politica del sindaco"

Comunicato
Ci sentiamo di prendere le difese della dott.ssa Bonica e degli abitanti di Filicudi perché riteniamo che i toni usati dal primo cittadino rasentino il disprezzo verso chi ama la sua terra ed immagina di consegnarla ai propri figli così come l'ha avuta ereditata. 
Sosteniamo già da tempo che una amministrazione formata da politici dilettanti in nessun modo avrebbe potuto impedire che tale scempio si consumasse. 
Evidenziamo che il problema era nato già un anno fa e nulla si è fatto per trovare un sito alternativo così come lo stesso primo cittadino dichiarava quando a luglio del 2014 venne chiesto il suo intervento e se è vero che il sindaco ha ragione nel sostenere che nulla può fare davanti ad una pratica che ha tutte le autorizzazioni, è anche vero che se avesse avviato le pratiche per la costituzione dell'ente gestore del sito Unesco probabilmente qualche iniziativa in autotutela avrebbe potuto farla. Ci sentiamo di prendere le difese della Bonica e dei filicudari perché se è vero che il primo cittadino è stato avvisato tardivamente per la manifestazione di domenica e non ha potuto presenziare per impegni pregressi presi,è anche vero che,per il principio da lui richiamato della condivisione e non della divisione,poteva certamente mandare qualche rappresentante dell'amministrazione e non crediamo che un presidente del consiglio,4 assessori e 17 consiglieri di maggioranza fossero tutti così impegnati da non sentire l'esigenza di stare vicino a chi oggi sta subendo un vero e proprio scippo. Ancora una volta si antepone l'arroganza politica di un primo cittadino alla volontà popolare. 
Art.1 La Cava Falanga Pavone

Che bella la Chiesetta del pozzo dopo i lavori di restauro finanziati da privati e con le offerte dei fedeli


E' una bellissima immagine quella della Chiesetta del pozzo che oggi si mostra agli occhi dei residenti e dei turisti che transitano sul Corso Vittorio Emanuele di Lipari.  Dopo circa un mese di lavori sulla parte esterna, la ditta di Antonino Ziino di Pianoconte ha smontato i ponteggi e restituito a tutti nel suo splendore la chiesetta ubicata al centro del paese. 
I lavori sono stati finanziati dagli esercenti Nelson Emma, Susanna Guarnuto e Tindaro Martino, oltre al contributo dei fedeli.

La Sicilia di Michelangelo Antonioni al Sole Luna Doc Festival. Protagoniste anche le Eolie

A Palermo, nel cuore del Mediterraneo che brucia di caldo, paesaggi luminosi, emigrazione dolente, incontri, urgenze e stimoli, va in scena dal 6 al 12 luglio la decima edizione di Sole Luna Doc Film Festival, rassegna cinematografica dedicata al documentario. Nato per creare un ponte tra le culture, per "avvicinare popoli e generazioni" - come ha dichiarato il sindaco palermitano Leoluca Orlando -, racconta attraverso le immagini storie sconosciute di Paesi vicini e lontani.
Quest'anno però non si parla solo di doc. Sarà infatti protagonista anche lo sguardo di Michelangelo Antonioni sulla Sicilia, terra amata dal grande regista ferrarese de Il deserto rosso e La notte. Saranno proiettati suoi film, si terrà una tavola rotonda in merito e sarà inaugurata una mostra di fotografie inedite di scena scattate in varie location siciliane durante le riprese del film L'Avventura e del cortometraggio Noto, Mandorli, Vulcano, Stromboli, Carnevale. Si tratta immagini di autori ignoti, selezionate all'interno del Fondo che Antonioni lasciò alla città di Ferrara. È possibile vedere il cineasta con la sua musa Monica Vitti, i tetti della città di Noto, alcune scene di set scattate tra isole Eolie, Sicilia orientale e ville palermitane. Nella gallery sopra ve ne diamo un piccolo assaggio.
Sarà presente a Palermo, città simbolo della multicultura, anche Gianni Massironi, collaboratore di tutta una vita di Antonioni.
Il concorso di documentari prevede trentadue titoli in gara, provenienti da Giappone, Ecuador, Svizzera, Francia, Spagna, Estonia, Belgio, Germania, Austria, Svezia, Israele, Iran, Congo, Burkina Faso e Italia, quindici dei quali in anteprima italiana e due in anteprima mondiale.
La donna e la condizione femminile sono al centro di molte delle opere in concorso, a partire da A lullaby under the nuclear sky della giapponese Kana Tomoko, documentarista che, travolta emotivamente e fisicamente dal disastro alla centrale nucleare di Fukushima, offre un ritratto di madre struggente, passando per The Free Voice Of Egypt della tedesca Konstanze Burkard, dedicato alla scrittrice, psichiatra e attivista egiziana Nawal al Sa'dawi, impegnata a favorire l'emancipazione delle donne.
L'Italia propone con Ninì di Gigi Giustiniani la storia romantica nata a inizio anni '30 tra Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta, una delle prime donne a dedicarsi all'alpinismo: l'incontro sul Monte Bianco, le imprese sulle Alpi dove insieme aprirono le vie più difficili.
Qui il programma completo del Sole Luna Doc Film Festival

ANAGRAFE EDILIZIA SCOLASTICA. RICORSO AL TAR DI CITTADINANZATTIVA

Di fronte all'ennesimo rinvio per la pubblicazione dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica, che il Ministero dell’Istruzione aveva promesso per il 30 giugno, Cittadinanzattiva ha appena depositato un ricorso per chiedere l’ottemperanza del MIUR rispetto a quanto gli imponeva la sentenza esecutiva del Tar del Lazio del 2014
“Con questa azione – spiega Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva - abbiamo chiesto al Giudice amministrativo di assegnare un termine di 30 giorni al Ministero dell’Istruzione e, in caso di ulteriore inadempimento, di nominare un commissario ad acta che provveda in via sostitutiva alla pubblicazione dei dati dell’Anagrafe dell’Edilizia scolastica ad oggi in possesso del Miur”.
Dopo l’inspiegabile rinvio della pubblicazione dei dati in possesso del Miur (22 aprile) e la promessa che al 30 giugno l’Anagrafe sarebbe stata completata, siamo al 7 luglio e della stessa non c’è traccia. Il motivo della mancata diffusione dei dati sembra essere determinato dal ritardo di sei regioni, Lazio, Basilicata, Molise, Campania, Sicilia, Sardegna che non avrebbero ancora inserito i dati delle proprie scuole sul sistema operativo comune di recente adozione (Conferenza Stato Regioni febbraio 2014), coordinato dal Ministero dell’Istruzione. Piccolo dettaglio: queste sei regioni coprono il 35% di tutte le scuole del Paese, 14.522 su 41.383. “Continuare a decidere di investire fondi (preziosissimi!) anche su queste sei regioni – continua Bizzarri - senza conoscerne le reali urgenze, determinarne le priorità e programmarne gli interventi, è un modo di procedere contraddittorio e sbagliato”. Eppure è quello che si sta facendo con i recenti provvedimenti che, ovviamente, comprendono anche le sei regioni inadempienti.
“Questa azione è oggi ancora più urgente e necessaria in quanto lo strumento dell’Anagrafe dell’Edilizia scolastica consente sia un’oculata programmazione degli interventi già previsti dal Governo e per quelli futuri, ad opera degli Enti preposti, sia di controllare l’efficacia di quanto si sta realizzando, sia di far conoscere alle famiglie le condizioni effettive delle scuole frequentate dai propri figli”.
B. M. Tedros

Filicudi. Al via i lavori per il posizionamento del pontile galleggiante. Sabatini scrive a Bonica

Sono iniziati a Filicudi porto, nonostante il dissenso della Circoscrizione e di tutti coloro che hanno a cuore l'habitat dell'isola, i lavori preliminari al posizionamento del pontile galleggiante (vedi foto a lato).
Intanto si registra una lettera inviata dal presidente del consiglio comunale di Lipari, Adolfo Sabatini al presidente della Circoscrizione, Maria Grazia Bonica


Tabella dei collegamenti veloci estivi da e per Lipari. Il bel lavoro dell'amico Mario Profilio

Ancora una volta l'amico Mario Profilio ripropone una sua apprezzata iniziativa: riunire in una "tabella" tutti gli orari estivi (salvo cambiamenti) dei collegamenti veloci da e per Lipari. Con in coda i numeri telefonici delle agenzie e di Giunta bus.
 Nel proporre la "tabella" ai nostri lettori, che possono anche stamparla per portarsela al seguito, un grazie a Mario

Regione investirà 70 milioni nei siti Unesco siciliani

La Regione siciliana si appresta a investire 70 milioni nei siti Unesco. Sono sette, compreso l’itinerario arabo-normanno che comprende Palermo e le cattedrali di Cefalù e Monreale. L’assessore regionale ai Beni culturali, Antonio Purpura, ha spiegato che i 70 milioni destinati agli attrattori Unesco provengono dai 200 messi a disposizione dalla programmazione 2014-2020.
Negli anni passati l’assessorato regionale aveva già investito nei siti Unesco siciliani 323,5 milioni tra il 2000 e il 2006 e 52,3 fra il 2007 e il 2013. Nel sito appena proclamato patrimonio dell’umanità tra il 2000 e il 2013 sono stati investiti 135 milioni per la manutenzione, la conservazione e il restauro dei monumenti dell’itinerario.
«È nostro proposito – ha aggiunto Purpura – dare nella prossima programmazione centralità agli attrattori Unesco e a quelli che, come Mozia, possono diventarlo. Ma questo è un percorso più lungo».
Lo sforzo di promozione del patrimonio culturale siciliano ha dato risultati incoraggianti. Purpura ha citato i dati di alcuni siti campione come la cattedrale di Monreale, il castello della Zisa e il chiostro di san Giovanni degli Eremiti. Stabili (190 mila) i visitatori a Monreale, alla Zisa sono stati 43.754 (+17,2%) e a San Giovanni degli Eremiti 63.327 (+3,5%). In crescita gli accessi anche in altri siti.
Intanto, il comitato di pilotaggio darà oggi il via agli interventi previsti dal piano di gestione. Il comitato, presieduto dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, discuterà l’adeguamento del sito agli standard di fruizione turistica e culturale. L’intero programma è stato presentato ieri al castellodella Zisa, uno dei monumenti del percorso, oltre che da Purpura, dal presidente della commissione Unesco Gianni Puglisi, dal presidente di Unesco Sicilia Aurelio Angelini, dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone e dai sindaci di Cefalù e Monreale.
Tra i primi interventi la sistemazione, annunciata dal sindaco Rosario Lapunzina, del centro storico di Cefalù attorno alla cattedrale con la collocazione di varchi elettronici di accesso nell’area a traffico limitato e l’illuminazione a led in tutta la città. Attorno a palazzo dei Normanni sarà sostituita la pavimentazione in asfalto con una copertura più adeguata, come ha annunciato Ardizzone.

Calandra. Miasmi, fetore e "pozza di liquami"

Si ripropone anche quest'oggi l'indecente "spettacolo" della "pozza dei liquami" a Calandra. La situazione è decisamente peggiorata rispetto a  ieri. Sotto l'occhio e il naso dei turisti miasmi e fetore in abbondanza. 
E' troppo chiedere un intervento risolutivo? 
Oltre ad un problema igienico-sanitario si porrebbe...scusate se è poco...anche una questione d'immagine.

Problemi al cimitero di Canneto. L'assessore Sardella: "Sono nella parte gestita da privati"

Tempestivo sopralluogo stamattina al cimitero di Canneto da parte dell'assessore Giovanni Sardella, intervenuto in seguito al nostro editoriale di ieri che evidenziava una serie di problematiche.
Subito dopo l'assessore ci ha contattato evidenziando che quanto segnalato rientra nella "parte nuova" del cimitero, gestita da privati.
Ne prendiamo atto e giriamo, in ogni caso, la richiesta d'intervento, in ogni caso necessario, alla società interessata.

Messa in suffragio del Principe Alliata. Oggi a Porto Salvo.

Comunicato
Il Centro Studi Eoliano comunica che oggi, martedì 7 luglio 2015, alle ore 18,00 nella Chiesa di Porto Salvo di Lipari sarà celebrata una Santa Messa in suffragio del Principe Francesco Alliata di Villafranca, deceduto a Bagheria nei giorni scorsi.
Il Principe Francesco Alliata era socio onorario del Centro Studi e cittadino onorario del Comune di Lipari, e noi tutti lo ricordiamo con profonda stima e affetto.
Si ringrazia Mons. Gaetano Sardella per la Sua disponibilità. 
Nino Saltalamacchia – Presidente Centro Studi

MOSTRA L’ARTE (LIPARI 2-5 luglio 2015) . Il punto di vista di Anna Maria Schmidt, storica e critica d’arte

Con l’entrata del mese di luglio, per il secondo anno consecutivo, le strade di Lipari si sono trasformate in una galleria d’arte all’aperto. Per iniziativa, e con il lavoro intellettuale e manuale di un non affollato gruppo di cittadini sensibili alla cultura, è stata varata la poliartistica mostra liparese a cui non sono presenti solo pittori e scultori ma partecipano anche scrittori – Fabio Famularo - e illustratori – Marcella Di Benedetto - , cineasti, musicisti, e attori recitanti.
Nella rassegna (è solo un ordine topografico) appese, come fossero tante bandierine, troviamo le opere degli allievi del corso di Franca Scappin. Tra loro nessuna discriminante d’età, le adesioni hanno svariate e personali motivazioni. Unico requisito richiesto l’onestà d’intenti. Le tecniche insegnate, dalle più economiche nella scelta dei materiali alle più complesse. Base è l’osservazione del reale mutante colto attraverso il disegno. Temi oggetti, esseri viventi, paesaggi con cui ci si correla in tempi e occasioni diverse. Alla fine del corso i lavori prodotti vengono proposti in cambio di libere offerte in denaro che viene inviato nelle zone critiche del mondo. Per questo 2015 ha e continuerà ad avere per meta il Nepal terremotato. Tanti i nomi presenti e usciti dal corso di Franca Scappin, docente di disegno in pensione che ha al suo attivo l’avere iniziato generazioni all’arte.
Conquistata dalla bellezza delle Eolie, e di un eoliano con cui ha costruito una famiglia, la francese Carla Toso. Sua prima opera è stata la loro amatissima barca. In seguito il bello delle Eolie l’ha sopraffatta. I suoi sono scorci di muri di paese dai colori terrosi e carichi dei segni di una vita secolare e il mare striato di tutte le tonalità dell’azzurro che circonda le isole Eolie.
Debuttante in questa rassegna un giovane dagli occhi scintillanti di entusiasmo e innamorato dell’arte fin da bambino perchè d’arte s’è nutrito essendo il nipote di Edwin Hunziker, un pittore svizzero approdato a Palermo e che ha trovato a Lipari la sua terra ideale dipingendola nei suoi mille scorci e mutevoli condizioni di luce.
Vari i temi che propone per le tante sue curiosità ma la sua anima si svela nei vapori e nei colori rubati a Stromboli, il vulcano più amato e rispettato della terra con cui il giovane Gabriele Casamento Hunziker dialoga nel piccolo schizzo in cui impersonando “Il Piccolo Principe” è sulla cima dell’amico vulcano che lo abbraccia dedicandogli nuvole di coloratissimi fumi.
Rosanna Beninati propone i suoi legni dipinti, divertenti per la stranezza delle forme e coloratissimi. Sono le restituzioni del mare, grande scultore, che le offre, a chi ha la fantasia di continuare e completare la sua opera per la gioia degli occhi.
Marcella Di Benedetto espone i suoi dipinti, di piccole e medie dimensioni, su tavola. Protagonista è il paesaggio stromboliano con le sue geometrie urbane, i suoi prati accesi di sole, le sue notti stellate, paesaggi sempre immersi nell’azzurro che diventa blu nei notturni. Iddu, lo Stromboli, vigila sempre sullo sfondo. Architetto convertita al disegno di fantasia la Di Benedetto si propone con freschezza come illustratrice di filastrocche per bambini, di cui è anche autrice, e di copertine dei libri di Fabio Famularo.
I non mai dimenticati studi di pittura degli anni della giovinezza hanno prodotto i paesaggi eoliani venati di una sorta di ingenuità che propone Maria Pia Morabito. Con questa sua sensibilità dipinge lo scempio fatto su quella nobile casa fine ‘800 nella caletta di Sparanello.
L’instancabile nella sua ricerca personale Renata Conti, tanto apprezzata da francesi tedeschi e inglesi, espone parte dei suoi ultimi lavori. Sono sempre vedute delle Eolie, dipinte da angoli inconsueti e con luci e nelle stagioni diverse. Talora, con operazioni di puro intelletto i paesaggi sono resi con aperture a 180°. L’ultimo suo dono per chi la segue nella sua attività artistica sono gli olii, freschi nelle cromie e in cui si coglie una sottintesa ricerca della sua personale cifra, già raggiunta negli acquerelli.
La rassegna ha trovato un suo corollario nella recitazione di Paola Centorrino bravissima e con tanto temperamento in “Pensieri di una notte al Tropico” monologo di una moglie tradita e incompresa, per la regia di Emanuele Bottari e l’attivo silenzio del partner Daniele Cannistrà.
Piero Roux per la sezione documentaristica cinematografica ha imbastito con vecchi spezzoni di documentari e di telegiornali un “ Come eravamo” delle isole Eolie che ha risvegliato ricordi sopiti in chi quegli anni li ha vissuti e ha sorpreso i giovani dei telefonini di nuova generazione. Era stato preceduto dal corto “Mahara” di Davide Cortese. Marco Manni e gli Agathè hanno regalato la loro musica a chi ama suoni che affondano nella tradizione.
La chiusura, o meglio l’apertura al futuro è stata quella dei sempre sorprendenti bambini che hanno saputo mimetizzarsi nei personaggi della favola La Sirenetta con il laboratorio di Mia Caleca.
Anna Maria Schmidt (Storica e critica d’arte)

Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava

Inizio settimana caratterizzato da cielo soleggiato, a parte nubi cumuliformi in formazione con attività termo convettiva tra la serata di Martedi 7 e all'alba di Mercoledi 8 sulla cima dello Stromboli e di Salina, in rapido dissolvimento nelle ore successive.
I venti saranno deboli, o assenti durante le ore serali e notturne, cosi come il mare che sarà generalmente quasi calmo, con estese bonacce serali e mattutine , mentre nelle ore piu' calde si attiveranno brezze tese settentrionali che incresperanno la superficie marina rendendo il mare localmente poco mosso specie attorno l'isola di Stromboli.
La superficie dell'acqua del mare raggiungerà i 27 C rendendo gradevole la balneazione, mentre la colonnina di mercurio sarà in linea con le medie stagionali .
Da Mercoledi 8 e Giovedi 9 le temperature percepite raggiugeranno i 34 C a causa dell'alto tasso di umidità che si attesterà tra gli 80-90 % specie nelle ore serali e notturne, rendendo l'aria afosa in concomitanza dell'assenza di venti.
Per Venerdi 10 i venti spireranno a tratti moderatamente rendendo il mare nel pomeriggio localmente mosso ad ovest dell'arcipelago
.La tendenza del tempo sarà ad un clima asciutto fino al 12 Luglio

Etoile internazionali per il Galà “Tributo a Nureyev” al PalaTenda di MessINdanza.

In moto la macchina organizzativa del Galà di danza Tributo a Nureyev che si terrà venerdì 10 luglio alle 20.30 al PalaTenda della Cittadella fieristica a Messina
Sul palcoscenico della tensostruttura appositamente allestita per la kermesse MessINdanza si esibiranno etoile internazionali nell’unica tappa prevista per la Sicilia, che interpreteranno brani dei più famosi balletti classici quali Lo schiaccianoci, La bella addormentata, Don Chisciotte e Il Lago dei cigni.
Nel corso della serata saranno premiati i vincitori del concorso Un quadro per la danza, riservato a giovani studenti fino ai 18 anni di età.
Per l’intera durata di MessINdanza, che chiuderà i battenti il 12 luglio prossimo, è disponibile un parcheggio custodito all’interno della Cittadella Fieristica con accesso dal viale della Libertà, all’incrocio con la via Fata Morgana.

E' stata ritrovata  ieri sera a Lipari questa chiave. Il proprietario contatti il 339.5798235

Pontile Filicudi. Sindaco Giorgianni replica a presidente Circoscrizione Bonica "E' capace di favorire divisioni dove pure sono state espresse condivisioni".

Leggo con neanche tanto stupore la nota del Presidente Bonica sulla questione "Pontile di Filicudi" dove per l'ennesima volta la scrivente dimostra la partigianeria della quale è sempre capace. 
Cosa c'entra Pippo Santamaria "uomo fidato del Sindaco"? E sopratutto cosa c'entra scomodare Nino Santamaria? che la signora Bonica farebbe bene a non coinvolgere nelle questioni dei vivi. 
Cosa c'entra la maggiorana e la minoranza sopratutto se si ricorda, cosa omessa dalla Signora Bonica, che se questa iniziativa e' possibile si deve ad un parere espresso positivamente, non da questa maggioranza ma da una Amministrazione guidata in passato da un componente della stessa minoranza, che oggi partecipa con tanta soddisfazione del Presidente della Circoscrizione ad una riunione convocata all'ultimo minuto con inviti quantomeno fuori tempo. 
La signora Bonica e' capace di favorire divisioni dove pure sono state espresse condivisioni. 
Ho dichiarato la mia posizione non per fare contenta o soddisfare la Presidente. 
Lo ho fatto perché ne sono convinto ed io sto operando, come fatto lo scorso anno, per affermare le convinzioni dell'Amministrazione, ma lo faccio facendo il Sindaco nel rispetto della Legge non cercando "appigli legali" come in altra nota mi si chiede. 
Si sono espressi su questo tema Associazioni, Deputati, Ministri e Presidenti di Regione per una concessione che non è Comunale senza alcun esito risolutivo, ma alla signora Bonica non resta che dichiararsi insoddisfatta dell'operato del Sindaco. 
Io nonostante questo continuerò con le azioni che sono nel mio ruolo per ricercare la soluzione nella quale credo. 
 Il sindaco
Marco Giorgianni

Filicudi e il no al pontile galleggiante sulla Gazzetta del sud di oggi con un ampio articolo del nostro direttore

lunedì 6 luglio 2015

Navi cisterna in arrivo per integrare il dissalatore. Soddisfatte, si spera, le esigenze di Lipari...ma solo queste?

Sino a quando il dissalatore di Canneto Dentro (costato fior di soldini) non riuscirà a garantire il fabbisogno di Lipari (turisti compresi) ci penserà la Regione ad integrare il quantitativo mancante, attraverso l'invio di navi cisterna. 
La novita è emersa durante un incontro a Palermo al quale ha presenziato il sindaco Marco Giorgianni.
Obiettivo raggiunto per soddisfare (si spera) l'esigenza di acqua nell'isola.
Ma...l'obiettivo raggiunto...soddisfa, a nostro avviso, non solo la popolazione e i turisti.
....E dire che dovevamo affrancarci dal dissalatore. Sogni....

ArtEolie 2015. Momenti della serata finale della manifestazione di AggregArtEolie

E' sceso il sipario ieri sera a Marina Corta sulla II edizione di "Arteolie", la manifestazione organizzata da AggregArtEolie di Aurora Beninati, Lino Natoli, Piero Roux e Gaetano Raffaele.
Una "tre giorni", dedicata all'arte in tutte le sue sfaccettature: dalle mostre al teatro, dalla "scuola" di pittura alla musica, che ha avuto il suo clou con il concerto di Marco Manni e i Musici di Eolo e di Gaetano Raffaele e gli Agathè. 
Un concerto, apprezzatissimo da residenti e da un nutrito gruppo di turisti, del quale vi proponiamo il video dei minuti conclusivi.

Fiocco azzurro in casa Corrieri. E' nato Riccardo, figlio di Gianfranco e Nadia Lo Schiavo

Fiocco azzurro in casa Corrieri.
E' nato Riccardo, figlio di Gianfranco e Nadia Lo Schiavo
Al piccolo Riccardo il nostro benvenuto. 
Auguri e felicitazioni ai neo genitori e ai parenti tutti

Filicudi. Domani si dovrebbe installare il pontile galleggiante. Prese di posizione e mail al sindaco

Domani a Filicudi dovrebbe essere installato il pontile galleggiante e su face-book è mobilitazione. Inoltre, diverse mail stanno giungendo sulla pec del sindaco Giorgiani.
Scrive Patrizia Italiano dell' associazione Filicudia:
Domani a Filicudi, in una delle più belle isole del mondo, patrimonio dell'Unesco, una ferita taglierà lo specchio di acqua che il mondo ci invidia.
Guardate questa immagine (a lato), da domani sarà tagliata in due da un pontile lunghissimo posto lì solo ad interesse di pochi.
Perché interesse di poche , pochissime persone e' quello che ha spinto questa brutta iniziativa portata avanti con prepotenza e arroganza, senza mai un confronto vero con la gente di Filicudi e con i turisti residenti.
Interesse di pochi che tuttavia hanno avuto da parte di tutti gli Enti siciliani competenti, le autorizzazioni da funzionari che mai hanno approfondito gli aspetti ambientali, paesaggistici e turistici dell'Isola di Filicudi.
Migliaia di firme raccolte,parere negativo dell'Unesco, di Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera, fiumi di parole su giornali e riviste, mobilitazione di tutte le associazioni ambientali, dei residenti e dei turisti, ricorsi che attendono i tempi della giustizia.
Eppure nessun Amministratore siciliano, politici autorevoli o ministri che frequentano le Isole Eolie, hanno alzato la voce per impedire questo scempio, che domani si monterà, a prova di quanta ignoranza e arroganza possa coesistere con la bellezza della nostra terra. Siate con noi: condividete tutti.


La dichiarazione ad Eolienews e alla Gazzetta del sud del presidente della Circoscrizione Graziella Bonica
Adesso -  ci dichiara- é certezza. Nessun amministratore coraggioso é stato capace di fermare lo scempio. Nessun consigliere comunale di maggioranza, al contrario di quelli dell’opposizione, ha ritenuto opportuno partecipare domenica all’assemblea popolare. Una assemblea da dove sono emerse le preoccupazioni di chi ama Filicudi e il suo habitat. La maggioranza vicina all’amministrazione non é stata neanche a guardare, ha ignorato la questione, è latitante”. 
Il presidente Bonica ne ha per tutti. “ Mi stupisce – afferma- il silenzio, in tutto questo guazzabuglio, del filicudaro Pippo Santamaria, uomo fidato del Sindaco e figlio dell ex compianto presidente della Circoscrizione che al pontile aveva detto, per primo, di no. Non solo non si è mai visto ma, non mi risulta, che abbia sprecato una sola parola, in questa circostanza, per Filicudi. Non mi soddisfa ne mi basta sapere, come ha scritto il sindaco nella nota che ha inviato al consigliere Lauria, che ho ragione, che la presa di posizione contro il pontile galleggiante a Filicudi porto è condivisibile. Voglio, vogliamo che il sindaco si faccia portavoce del nostro dissenso e chieda la revoca della concessione e che si impegni a tutelarci, per il futuro, da simili scempi. Mi vengono in mente – conclude l’avvocato Bonica - le parole che Papa Francesco ha pronunciato, solo due giorni fa, a proposito di politica, poltrone e potere “Il diavolo passa sempre per il portafoglio”.  Ebbene il demonio sta passando per Filicudi”. 

Una delle pec inviate al sindaco Giorgianni
La preghiamo di NON permettere questo scempio a Filicudi. Ci deve essere un modo per emettere un’ordinanza di stop. Com’è possibile che sia vietato costruire qualsiasi cosa di nuovo sull’isola e poi si permetta di realizzare un tale mostro ??? E sicuro che TUTTE le strade siano state seguite? possibile che Lei NON trovi un appiglio legale per emettere un’ordinanza di stop?
Cosimo Taiuti – turista vacanziero dal 1974
Firenze

Calandra e liquami. A quando un intervento definitivo?

Ci risiamo. Liquami di nuovo, dopo qualche giorno di pausa, in "libera uscita" in prossimità di Calandra a Canneto. Nella zona, dove vi sono attività commerciali e turistiche, oltre a società che trasportano i turisti verso le spiagge, il lezzo è notevole. 
Da evidenziare, inoltre, che, abitualmente, le acque putride invano la strada e raggiungono anche la spiaggia limitrofa..con turisti e residenti costretti a "navigare" per scansarli.
Il problema non è nuovo, è possibile un intervento definitivo e non quello..solito...tampone?


Canneto e cimitero "a rischio". L'editoriale - appello all'assessore Sardella

Dobbiamo purtroppo, nostro malgrado, tornare a parlare del cimitero di Canneto.
E' tornata l'acqua ma... lievitano i problemi. 
Poniamo all'attenzione di chi di competenza, nello specifico dell'assessore Giovanni Sardella che si è sempre dimostrato attento a soluzionare le problematiche che, a nome della collettività, gli sottoponiamo. 
L'analisi che ci apprestiamo a fare è riferita a ieri sera ma potrebbe, tranquillamente, essere "collocata" in un qualsiasi giorno della settimana, del mese.
I cassonetti dei rifiuti, che comunque erano pieni, stracolmi e fetibondi, sono scomparsi da giorni.
Non è un fenomeno nuovo, perché ciclicamente si ripete. Quando puzzano ed attirano nugoli di insetti, scompaiono per diversi, parecchi, giorni. Quando tornano, vuoti e puliti, svolgono onestamente il loro compito .... ma solo per pochi, per pochissimi giorni. 
Ma è proprio necessario fargli "cambiare aria"? Non sarebbe più logico un intervento costante che eviti di arrivare all'emergenza di cui sopra?
Anche perchè al posto dei cassonetti latitanti, ovviamente, si crea in meno di 24 ore, un cumulo di fiori secchi e marci, di corone appassite e di cartacce.
Qualche volta (Sabato sera, per esempio) ... per " accedere " al rubinetto dell'erogazione idrica, si è reso necessario spostare i resti di corone ecc. - I fiori marci puzzano, attirano insetti ... (vedi foto)
Ma per restare in "zona" occorre evidenziare che il rubinetto è parzialmente fuori servizio da almeno due mesi, nel senso che non trattiene completamente l'acqua e, quindi, gocciola abbondantemente e perde acqua 24 ore su 24.
Ma non finisce qui: la griglia sotto il rubinetto è intasata .... da chissà quando e, dunque, ha cessato da tempo di svolgere la sua funzione. 
L'acqua che fuoriesce ininterrottamente dal rubinetto a mezzo servizio, scorre a terra, investe fiori, foglie, carte ecc. ed ha prodotto uno strato putrido di un muschio melmoso altamente e pericolosamente scivoloso. 
Non c'è verso di evitarlo, ossia di scansare il rischio di fratturarsi la schiena, ..... perché chi vuole avvicinarsi al rubinetto, deve inesorabilmente calpestarlo ....
A tal proposito, sarà appena il caso di ricordare che chi accede al Cimitero, chi vuole cambiare i fiori ad un proprio caro, chi cerca di "mungere" due bicchieri d'acqua, ... non è obbligatoriamente un'atleta,  il più delle volte è avanti negli anni... ed è sicuramente perdente nella sfida con questa trappola viscida ed invalicabile. Con il risultato che qualche utente rinuncia a prendere l'acqua perché saggiamente impaurito dal rischio di mettere i piedi su quella melma. A meno che non scatti il "mutuo soccorso" di altri frequentatori del luogo sacro che, per venire incontro a chi ha paura di rischiare pericolosi scivoloni, mette in pericolo la propria incolumità.
Quelle appena evidenziate non ci sembrano problematiche insormontabili e di difficile soluzione. Non servono esborsi di grandi cifre nè grandi impegni di spesa (forse solo il costo del rubinetto nuovo). Mezza giornata di lavoro (pensiamo al manutentore comunale per il rubinetto e a qualche ex pumex) e una pulizia più costante dei cassonetti risolverebbe i "problemi". Ridando un'aspetto più decedente ad un luogo dove riposano i nostri cari ed evitando, nello stesso, possibili, potenziali, danni a chi in quel luogo cerca di restare "legato" ad un proprio caro e che di tutto ha bisogno..meno che..di un infortunio, di una corsa all'ospedale

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Stromboli salvata dal vulcano Tutti in fila a scalare "Iddu" (da repubblica.it)

(da repubblica.it) 

DAL NOSTRO INVIATO ALESSANDRA ZINITI
STROMBOLI
ABBIAMO i bambini e non possiamo salire su, ma almeno all'osservatorio vogliamo arrivare. Ma torneremo. Non si può arrivare fin qui e non andare a vedere questa meraviglia». Ogni giorno sono tra 100 e 180 gli escursionisti che affrontano questa esperienza mozzafiato: tre ore di salita e tre di discesa fino ai 900 metri dei crateri attivi di un vulcano che sputa cenere,lava e lapilli che rotolano giù lungo la sciara del fuoco tuffandosi in un mare blu cobalto.
Si sale alle cinque e mezza del pomeriggio, in fila indiana e rigorosamente con una delle dieci guide autorizzate, si arriva su al tramonto, ci si ferma sulla sommità delle bocche ad ammirare uno spettacolo che non delude mai e si torna giù quando è già notte, un serpentone di torce che scende verso le casette bianche del paese affondando nella sabbia nera fino alle ginocchia.
«Il 98 per cento di chi sale arriva — dice Zazà, la guida storica di Stromboli mentre fa il breafing in piazza davanti l Magmatrek — a quota 500 abbiamo delle persone che eventualmente riportano giù chi non se la sente di continuare, ma normalmente chi parte arriva. Di solito chi chiede di venir su è gente molto motivata, sono in buona parte stranieri, francesi, tedeschi e adesso anche russi e cecoslovacchi superattrezzati. Molti di loro arrivano in Sicilia per fare il tour dei vulcani, di solito stanno tre giorni sull'Etna e altri tre alle Eolie per vedere lo Stromboli e Vulcano».
Ventotto euro per la salita obbligatoriamente guidata e almeno altri dieci euro per il noleggio dell'attrezzatura. E poi su, sempre che le guide (parlando prima con i potenziali escursionisti) si convincano che si sia in grado di affrontare l'avventura. Chi non ce la fa si accontenta di guardare le esplosioni e lo spettacolo della lava che scende fino al mare con una gita in barca al tramonto fin sotto lo sciara, che ogni giorno richiama dalle altre isole dell'arcipelago e dalla Calabria tra 1.000 e 1500 turisti al giorno.
Un "mordi e fuggi" che non è molto ben visto dagli operatori economici dell'isola che, nelle ore pomeridiane subisce una vera e propria invasione delle spiagge di Scari e della strada che porta su dal porto fino alla panoramicissima piazza del paese.
Ma il richiamo dello Stromboli, in un momento di crisi economica, è una "garanzia" per tutte le Eolie che, anche questa stagione (nonostante la caduta di appeal dei Paesi del Nordafrica e della Grecia), non sembrano poter contare su una stagione con il segno più. A Stromboli, la più "esclusiva" delle isole (da sempre frequentata da habituèe, da vip, da stranieri che si contendono le bellissime case eoliane che corrono sul lungomare da Scari a Ficogrande a Piscità o nell'interno fin su alla chiesa di San Vincenzo e sul fianco verdissimo del vulcano) alla prima settimana di luglio molte delle case in affitto sono ancora chiuse. «Qui i prezzi non sono mai scesi — dice la signora Luisa, napoletana ma strombolana di adozione ormai da anni che con il marito e la figlia gestisce il ristorante " Le terrazze di Eolo" affacciato sullo scoglio nero di Strombolicchio — ad agosto per una casa per quattro persone chiedono anche 2.500-3.000 euro a settimana.
E se a questo si somma il prezzo astronomico dei trasporti a quello dei prodotti in vendita nei negozi e nei supermercati, si capisce che una settimana di vacanza qui arriva a costare una cifra ormai fuori dalle possibilità della più parte degli italiani. Noi, grazie al cielo, continuiamo a lavorare molto bene con gli stranieri, ma c'è poco da stare allegri».
«Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso stiamo lavorando molto meno — dice Pierpaolo Cincotta, de "La bottega del Marano — noi ci affanniamo a mandare avanti tutte le attività della nostra famiglia ma qui non funzionano tante cose, dai trasporti all'arrivo delle merci alla programmazione».
Chi può, si industria a inventarsi qualcosa di diverso, come "Ciroristora" che prepara nella sua cucina e poi ti porta la cena a casa.
Chi viene o torna comunque sull'isola si gode un mare pulito e trasparente reso qui di un blu intenso dalla sabbia e dai sassi neri e dai fondali resi profondissimi dal vulcano la cui attività instancabile e supermonitorata dalle centraline della protezione civile comincia proprio laggiù. Non per niente in ogni parte dell'isola si trovano i cartelli gialli con le istruzioni per l'uso in caso di "tsunami" come quello che, alla vigilia di Capodanno del 2001, devastò il lungomare di Ficogrande. Norme di comportamento, piazzole di ritrovo. Il vulcano, "Iddu", come lo chiamano qui, non fa paura a nessuno, ma l'ignoranza non è ammessa sull'isola. Chiunque mette piede sull'isola deve sapere come comportarsi in caso di emergenza. Anche bambini e ragazzi, come quelli coordinati da Carolina Barnao che si sono iscritti al campus dal titolo: "Anch'io sono la protezione civile": la mattina a lezione di vulcanologia sul rischio tsunami, poi il bagno a Strombolicchio e all'imbrunire la scalata ai crateri.
Nella stagione in cui finalmente nell'isola (da sempre alle prese con il problema dei rifiuti) è partita la raccolta differenziata porta a porta, l'ecologico sembra tirare molto. "Strangers in the night", festival di teatro ecologico, musica, danze e altri incontri alla luce del sole e altre stelle, ha come teatro diversi luoghi dell'isola "senza corrente elettrica aggiunta", con decine di artisti internazionali che si esibiranno senza luci nè amplificatori nè microfoni in performance che verranno illuminate solo dalla luce del sole o del fuoco.

Eolie, sommergibile hi-tech esplora tre relitti romani: scoperto un tesoro di anfore














Un sommergibile hi-tech alla scoperta dei tesori subacquei delle isole Eolie. E' grazie ad uno speciale apparecchio, all'avanguardia per le immersioni a profondità proibitive per la subacquea tradizionale, che un'équipe di archeologi e scienziati ha potuto esplorare, fotografare e documentare a oltre centro metri di profondità tre relitti romani di duemila anni, con il loro carico di centinaia di anfore ancora intatto. 

L'impresa si è conclusa solo pochi giorni fa, sotto la direzione del Soprintendente del Mare Sebastiano Tusa, grazie alla collaborazione tra Soprintendenza siciliana con Aurora Trust Foundation e U-Boat Worx.I tre relitti sono situati in prossimità dell’isola di Panarea e si trovano ad una profondità che va dai 90 ai 140 metri. Si tratta di relitti pertinenti l’epoca ellenistico romana. Erano imbarcazioni dedite al commercio tra la Sicilia e la penisola italiana attraverso le isole Eolie, importante tappa lungo le principali rotte marittime del mediterraneo centrale.
I relitti erano stati già individuati cinque anni fa, ma solo ora sono stati indagati in modo ravvicinato, raccogliendo dati inediti sulla loro caratteristica e consistenza. Sono state effettuate immersioni con un sommergibile dell’olandese U-Boat Worx. "Per la prima volta – dichiara Tusa – vengono indagati questi relitti che si trovano ad oltre cento metri di profondità, attraverso l’ausilio di mezzi tecnologicamente avanzati e particolarmente indicati per le indagini dirette con un archeologo a bordo". Durante le indagini sono state scattate più di 500 fotografie ad alta risoluzione per ogni relitto che hanno permesso la realizzazione di un fotomosaico 2D e una fotogrammetria in 3D.
Le attività si sono svolte a bordo della nave olandese “Alk” che al suo interno ha ospitato i laboratori tecnico scientifici e la stazione base del sommergibile Explorer 3. Le operazioni sono state rese possibili grazie alla collaborazione del Comandante Paolo Margadonna dell’Ufficio Circondariale Marittimo della Guardia Costiera di Lipari. "La sinergia tra i componenti di questa missione internazionale ha confermato la necessità di tali operazioni che uniscono per obiettivi comuni diverse professionalità al fine di raggiungere risultati scientifici di grande valore"

A Ginostra i rifiuti continuano ad essere "esposti" al Pertuso

Ancora irrisolto (come peraltro tutti gli altri...) il problema dello smaltimento dei rifiuti nella frazione di Ginostra: la solita montagnola di sacchi - stavolta ben coperti con un telo verde nuovissimo - continua a stazionare nell'ambito portuale dello scalo "Pertuso" a dare il BENVENUTO!!
Riccardo Lo Schiavo

L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

domenica 5 luglio 2015

Musica delle Lipari srasera a Marina Corta nel contesto di Mostra l'arte 2015

Questo di Domenica 5 Luglio è uno spettacolo offerto da Marco Manni ed I musici di Eolo , proposto nel contesto di Mostra l'arte 2015.
E' rivolto ai nostri visitatori ed alla cittadinanza, per far conoscere la nostra musica, le nostre tradizioni.
Non a caso lo spettacolo ed il progetto si chiamano Musica delle Lipari, nel quale vengono proposti in chiave etno-pop i brani più vivaci della cultura musicale delle Eolie. Su richiesta è disponibile il nuovo cd-demo con 8 brani rivisitati.
Nel corso della serata si esibiranno anche Gaetano Raffaele & friends
Appuntamento a Domenica dalle ore 22.00 a Marina Corta

Vi proponiamo "Bothros" un brano eseguito dal gruppo durante uno dei "Pomeriggi del Centro Studi"

Nuova rubrica di Eolienews a cura di Peppe Cirino: 100° Anniversario - Grande Guerra - I caduti eoliani 1915-1918 PREFAZIONE

 Gentile Direttore,
come qualche tempo fa ti avevo promesso, eccomi qui per iniziare il percorso di ricordi,  di un periodo storico assai difficile per le nostre isole, di cui spesso  si è parlato, esaltandone in modo mistificatore gli  eventi  e  su cui in molti casi si è preferito tacere, lasciando che la sabbia del tempo, sopisse e cancellasse le memorie.
Cento anni fa,  un conflitto di proporzioni epiche, coinvolse un intero continente infiammandolo e distruggendolo. Ancora oggi a distanza di un secolo questo evento  viene chiamato “La Grande Guerra”.
Per quanto possa sembrare assurdo, il mondo così come oggi lo conosciamo, nasce proprio dalle ceneri di quella tragedia e non vi è nazione, paese o famiglia che non ne porti ancora i segni.
Lo scopo di questo progetto è quello di ricordare a cento anni di distanza, gli eoliani che la grande guerra la combatterono e non fecero più ritorno alle nostre isole, sacrificando la loro vita per una patria che doveva apparire a quei semplici contadini, pescatori e cavatori  così distante da sembrare quasi inesistente.
Ricorderemo nel periodo che va dal 24 maggio 2015 al 4 novembre 2018, nel giorni del centenario della loro morte, i CADUTI EDOLIANI della GRANDE GUERRA, ed attraverso una scheda loro dedicata, evidenzieremo i fatti storici a cui va associata la loro dipartita.
Lo scopo è anche quello di creare dei file aperti, in cui i discendenti (qualora volessero) possano arricchire le informazioni con aneddoti immagini ed approfondimenti creando un archivio telematico che possa conservare la memoria degli eoliani  che 100 anni fa morirono per l'Italia.
L'invito, è rivolto anche agli storici delle nostre isole, che con il loro prezioso contributo, potranno certamente  aiutarci a comprendere meglio quel difficile periodo storico ed il modo in cui le Eolie lo vissero.
Alle schede dei caduti verranno associate anche, la dove possibile, materiale fotografico dei soldati e dei luoghi dove combatterono, lettere e cartoline dal fronte e file audio di canti e voci dell'epoca.
Conservare la memoria di quegli eventi è un dovere per ciascuno di noi, perché lasciare passare tutto senza ricordare, sarebbe come dare a questi piccoli eroi eoliani, una seconda morte,  sarebbe come lanciarli nuovamente all'assalto verso mitragliatrici di indifferenza ed oblio.
Concludo questa prefazione, con le parole di D'Annunzio a Quarto, che infiammarono “il maggio radioso” del 1915 di un’intera generazione che precipito senza accorgersene nel baratro della guerra.

“O beati quelli che più hanno, perché più potranno dare, più potranno ardere.
Beati quelli che hanno vent’anni, una mente casta , un corpo temprato, una madre animosa.
Beati quelli che, aspettano e confidano, non dissiparono la forza, ma la custodirono nella disciplina del guerriero.


Beati quelli che disdegnarono gli amori sterili per essere vergini a questo primo e ultimo amore.
Beati quelli che avendo nel petto odio radicato, se lo strapperanno con le lor proprie mani; e poi offriranno la loro offerta

Beati quelli che, avendo ieri gridato ieri contro l’evento accetteranno in silenzio l’alta necessità e non più vorranno essere gli ultimi ma i primi.

Beati i giovani che sono affamati e assetati di gloria, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché avranno da tergere un sangue splendente, da bendare un raggiante dolore.

Beati i puri di cuore, beati i ritornati con le vittorie, perché vedranno il viso novello di Roma, la fronte ricoranata di Dante, la bellezza trionfante d’Italia.”
A "collegamento" con l'iniziativa di Peppe Cirino ed Eolienews pubblichiamo queste foto inviateci dalla signora Elodia Sabatini (che ringraziamo) mostrano alcuni dei "cimeli" esposti presso la Prefettura di Messina nel contesto di una mostra sul 100° Anniversario della Grande Guerra

Stromboli, l'uomo e il vulcano . Bel reportage di National Geographic

Su un'isola di appena 12 chilometri quadrati, all'ombra di uno dei vulcani più attivi al mondo, vivono circa 450 abitanti. Che d'estate possono diventare più di 5.000. E' l'esordio dell'articolo-reportage dedicato all'isola eoliana nel numero di luglio già in edicola.
Il servizio di copertina è visibile a questo link
http://www.nationalgeographic.it/wallpaper/2015/06/30/foto/stromboli_l_uomo_e_il_vulcano-2674460/1/#media

Spiaggia libera a Canneto...si fa per dire

Non sono poi così tante le spiagge libere a Canneto se poi si occupano così (vedi foto inviataci da una nostra lettrice) non c'è che da indignarsi. 
Il tratto di spiaggia nella foto è quello che insiste tra una struttura balneare autorizzata e la zona di Calandra.
La nostra lettrice, alla quale ci uniamo, sollecita un intervento del Circomare


Christian Riganò va in panchina...da allenatore. Conseguito il patentino a Coverciano. Potrà guidare una squadra anche in Lega Pro, oppure fare il secondo in A o B

Intervista rilasciata da Christian Riganò al quotidiano La Nazione
Il bomber va in panchina e non ha il muso lungo, perché dopo numerosi tentativi è riuscito nella straordinaria impresa di autopensionarsi: possono bastare 26 anni in area di rigore, con partenza da Lipari e arrivo a Incisa. In mezzo altre 15 squadre, compresa la Fiorentina, e più di 250 gol segnati in modalità killer trasversale, dalla serie A alla seconda categoria. Tutte le volte lo stesso piacere, senza distinzione di razza. «Buttarla dentro è sempre bello...».
Christian Riganò si è diplomato allenatore a Coverciano. Potrà guidare una squadra anche in Lega Pro, oppure fare il secondo in serie A e B. Il primo passo verso un’altra dimensione, poi si vedrà. Ma com’è nata l’idea? Dice il bomber: «Era l’unico modo per smettere di giocare. Ci avevo già provato quattro o cinque volte. Ora ho la licenza Uefa A, per regolamento nessuno mi potrà più tesserare come calciatore, sennò perderà le partite a tavolino. Problema risolto».
Anche perché a 41 anni è arrivato il momento di cambiare mestiere...
«Ci metterò tutta la passione che ho. Sono stato un giocatore normale, ma in campo lottavo sempre, su ogni pallone. Vorrei avere calciatori che la pensano come me. Il modulo? Dico 4-3-3, ma ovviamente dipenderà dall’organico».
Complimenti: parla proprio come un allenatore.
«Eh, magari. Per ora sono qua che aspetto».
Preferenze?
«Nessuna. Da calciatore ho fatto la gavetta e non mi spaventa certo cominciare dal basso anche in panchina, dico dal basso senza offesa, penso per esempio all’Eccellenza o alla serie D. Per me la categoria non è un problema. Anzi, potrebbe essere il modo giusto per fare esperienza, un passo alla volta. Certo che se dovesse capitare una buona occasione io risponderei presente..».
Ora che è dall’altra parte quale consiglio darebbe a un suo calciatore?
«Gli direi di essere sempre sincero con me. Non mi piacciono gli atteggiamenti plateali in campo o i messaggi indiretti».
Lei ha mai sbagliato atteggiamento con qualche allenatore?
«Sono sempre stato abbastanza disciplinato. Ricordo però che a Taranto una volta Buso mi tirò addosso la lavagna negli spogliatoi: mi avevano espulso alla fine del primo tempo, lui non la prese benissimo».
Il suo nuovo lavoro la porterà magari lontano da Firenze...
«Eh, Firenze. La mia città. Qui ho trovato mia moglie e la madre dei miei gemelli. Qui sono arrivato tredici anni fa e nessuno ancora mi chiama Christian... Ancora oggi quando vado in giro mi sento urlare ’ciao bomber’, o ’grande Riga’... E’ incredibile. E sento il rispetto della gente che mi ha capito, perché sono stato un giocatore normale e mi hanno messo fra quelli speciali».
Il ricordo più bello e quello più brutto.
«Tutti i giorni per me sono stati belli. Quando in C2 arrivai allo stadio, per la prima volta, trovai un sacco di gente e il Ciuffi mi chiese se ero gobbo prima di mettermi la sciarpa viola... E giù applausi, non so quanta gente c’era, ma tanta. Capii di essere arrivato in un posto unico. Il momento più brutto è stato l’infortunio contro il Torino, nel giugno del 2004: capii che avrei saltato gli spareggi contro il Perugia per andare in A».
A proposito di bomber: Gomez arriva da due anni difficilissimi. Lei ci punterebbe ancora?
«Io l’ho sempre difeso, sono convinto che uno che ha segnato così tanto non può dimenticarsi come si fa. Certo che ora deve dimostrare che può tornare quello che era, è passato troppo tempo senza le risposte giuste».
Molti accusano i Della Valle di evitare strategicamente legami con Firenze e con i giocatori che hanno portato in alto il nome della Fiorentina. Lei che rapporti ha con loro?
«Io posso solo ringraziarli, con me sono stati sempre corretti. E mi hanno aiutato anche per cominciare questa nuova fase della mia vita. La dico grossa? Un giorno mi piacerebbe allenare la Fiorentina...».

Art.1. Giorgianni mandi tutti gli assessori a casa e formi giunta di "alto profilo"

Art.1 Autonomia e libertà
“Lamentele dei turisti sulle condizioni degli antichi sentieri delle isole e sul trattamento ricevuto in occasione di una scalata sullo Stromboli. La sentieristica è purtroppo, da sempre, una risorsa sprecata.”
Ancora una volta subiamo mortificazioni derivate dalla inoperosità di una classe politica inefficiente e politicamente mediocre.
Politici Dilettanti che fanno a gara a chi le combina più grosse il tutto a danno dell’immagine di un territorio che subisce inerme la mancanza di una seria programmazione.
Gli eventi contingenti ed un pizzico di fortuna anche quest’anno ci hanno permesso di affrontare una stagione con la speranza di registrare un incremento dei visitatori ma ancora una volta siamo costretti ad evidenziare carenze e disfunzioni che produrranno nel tempo solo effetti negativi.
Non ci sono soldi per pulire le spiagge,per sistemare le strade, per distribuire l’acqua, per migliorare l’accoglienza, per potenziare i servizi, per migliorare gli impianti sportivi, per rilanciare seriamente la raccolta differenziata, per pulire i sentieri, ma siete sicuri che il problema sono i soldi e non la vostra incapacità politica nella programmazione seria di uno sviluppo del territorio?
Primo cittadino colga questa ulteriore buona occasione per mandare tutti a casa e si assuma la responsabilità di formare una giunta di “alto profilo” per ridare dignità ad un paese che rischia di affondare sotto i colpi di una pessima gestione amministrativa.
Sarebbe un primo segnale importante per sperare che nel territorio altri volontari come noi, armati di buona volontà, le possano dare una mano.
La Cava
Falanga
Pavone (vice segretario cittadino)

Pontile galleggiante a Filicudi. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi


Saggio spettacolo di Nuova Isla Dance spostato a domani, Lunedì 6 Luglio

Il Saggio Spettacolo della scuola di ballo Nuova Isla Dance 2015 che doveva tenersi domani è stato posticipato per motivi tecnici a Lunedì 6 Luglio

Il Pd prova a staccare la spina al Governo Crocetta

Approvata dalla direzione regionale del Pd, con voto quasi unanime, una risoluzione del segretario regionale Fausto Raciti, che, di fatto, anche se non sono indicati i tempi, apre la crisi del Crocetta Ter. «Se il partito me lo chiede, sono pronto a lasciare», aveva, peraltro, convenuto poco prima il presidente della Regione, Rosario Crocetta, nel commentare l’intervento di Raciti , il quale aveva concluso la relazione alla direzione regionale, invitandolo a «individuare una via d'uscita e dare una prospettiva, anche a fronte di questioni che non trovano una soluzione, come le riforme, la vicenda province e l'emergenza finanziaria».
Relazione molto dura, alla quale era seguito l’intervento del “numero uno” dei renziani siciliani, il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone che, secondo i suoi fedelissimi, già da tempo sarebbe pronto a lasciare Roma per assidersi sulla poltrona di Crocetta a Palazzo d’Orleans. E non è una poltrona qualsiasi, solo la poltrona del primo cittadino dei siciliani. Non è quella del Duca d’Orleans, l’ultimo aspirante al trono di Francia, che nel 1947 fece il grande gesto donando il suo palazzo alla appena costituita Regione Siciliana, ma viene anch’essa da Parigi. È stata recuperata, infatti, una trentina d’anni or sono, o poco più, insieme con gli altri mobili che arredano le stanze del presidente, in uno dei più lussuosi bordelli parigini.
Per Faraone, la direzione di ieri sarebbe dovuta servire solo per decidere quando andare al voto. D’altronde, aveva sottolineato Raciti nel proporre la risoluzione, sulla quale si sono astenuti solo Ninni Terminelli e Alessandra Monastra, «non è entrato in crisi solo il governo, ma il patto su cui si fondava. Vedo solo abbandono e isolamento». E ha accusato Crocetta di aver eluso i problemi, sebbene per due volte abbia preso la parola.
Infatti Crocetta, gran parte del suo primo intervento lo aveva impegnato nel criticare un articolo dello scrittore siciliano Pietrangelo Buttafuoco. «Se devo stare alle parole sentite oggi qui – ha sottolineato pertanto Raciti – ho ragione di essere molto preoccupato. L'assenza di analisi e di consapevolezza del governatore è ormai sempre più chiaro anche all'opinione pubblica. Non è una questione morale, ma politica». E rivolto alla platea ha aggiunto: «Su nessuna delle due ho visto interventi che illuminassero la discussione. Oggi tutti gli scenari sono aperti. E una cosa è certa: prima o poi alle urne dovremo ripresentarci. E dovremmo affrontare già adesso sul quando e su quale coalizione contare».
Nei prossimi giorni, infatti, si dovrebbero svolgere gli incontri con gli altri partiti per decidere il dopo Crocetta. Per Raciti, comunque, «il Pd deve pensare a una fase nuova. Sicuramente – ha detto – il governo non può essere uno strumento per perdere consenso tra i cittadini. Io chiamo tutti - governo nazionale, maggioranza - attorno a questa riflessione. Io speravo si potesse giungere a una soluzione positiva già oggi, ma non ho avuto elementi per trovare questa soluzione. Noi però non possiamo più permetterci di girare a vuoto. A quel punto l'immagine del Pd sarebbe definitivamente compromessa».
«Dinanzi alla gravità della situazione economica e sociale della Sicilia – aveva, a sua volta, avvertito l’ex segretario regionale del Pd Beppe Lupo – non possiamo provocare una crisi al buio, di cui farebbero le spese principalmente i lavoratori e le fasce sociali più deboli. La direzione – aveva, quindi, suggerito – dia mandato al segretario Raciti di verificare insieme alla coalizione e al presidente Crocetta, se, come penso, ci sono le condizioni per una fase nuova di rilancio del programma per lo sviluppo e le riforme. Sia l'Assemblea del Pd – aveva concluso – a valutare e decidere se, e come, proseguire questa esperienza di governo».
Dello stesso parere il capogruppo del Pd all’Ars Baldo Gucciardi. «Il voto anticipato – ha detto – è una patologia. Rimango convinto che, se dimostreremo che deputati e governo sono in grado di risolvere i problemi è giusto che si vada avanti».
La parola definitiva la pronuncerà l’assemblea del Pd, convocata per fine mese. Sempre che Renzi non ordindi di staccare la spiona. E accadda quel che deve accadere.