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domenica 3 luglio 2022
Video dell'arrivo della Reliquia di San Cristoforo a Canneto: dall'attesa al posizionamento sul tronetto
Il video è stato realizzato mixando le immagini di Mauro Palamara e di Salvatore Sarpi
sabato 2 luglio 2022
E' arrivata a Canneto la reliquia di San Cristoforo proveniente dalla Concattedrale di Urbania nelle Marche
E' arrivata a Canneto, con la motovedetta dell'Arma, la reliquia di San Cristoforo, proveniente dalla Concettedrale di Urbania. Si tratta di un frammento osseo del Santo che resterà per sempre nella Basilica cannetara.
A portarla è stato il parroco della Concattedrale, don Nino Maluccio.
All'arrivo la reliquia, contenuta in un braccio argenteo di 63 centimetri, riproducente il braccio del simulacro di San Cristoforo, è stata accolta dalle Confraternite, dai fedeli e dalle autorità civili (il sindaco Gullo e il vice Merlino) e militari.
Dopo la processione, all'interno della Basilica, è avvenuta la consegna a Mons. Letterio Maiorana che ha provveduto a posizionarla sul tronetto.
Al centro del braccio (reliquiario) la reliquia è circondata da pietre rosse.
La mano del reliquiario tiene un bastone fiorito come nel simulacro e vuole ricordare il momento della vita di San Cristoforo, quando, nell'attraversare il fiume, piantando il bastone, con il quale si accompagnava, questo fiorì.
Alla base del reliquiario gli angeli reggono un cartiglio con la frase: RELIQUIA EX CORPORE SANCTI CHRISTOPHORI MARTIRIS A PARROCHO MONS. LETTERIO MAIORANA POSTULATA ET A CUMCATHEDRALE URBANENSIS CONCESSA ANNO DOMINI MMXXII
San Calogero: Area panoramica a rischio cedimento. Intervento dei vigili del fuoco e sollecitazione al Comune
L'occhio dei satelliti Sentinel sullo Stromboli. Studio dell'ASI sul vulcano eoliano
Lo studio completato presso l’ASI è stato realizzato grazie ai dati forniti da Sentinel-2 e Sentinel-5P del Programma Copernicus dell'Unione Europea
(Fonte ASI) Sviluppato un metodo innovativo che combina i dati atmosferici con le immagini dell'osservazione della Terra per sondare il comportamento del vulcano Stromboli, noto per le sue frequenti e violente eruzioni.Stromboli ha eruttato in modo intermittente da quando sono iniziate le registrazioni. Nonostante le sue dimensioni relativamente ridotte rispetto ad altri vulcani come l'Etna, queste esplosioni possono essere violente.
Il termine "eruzione stromboliana" è ora usato per descrivere esplosioni simili in tutto il mondo.
Le emissioni di anidride solforosa dai vulcani come lo Stromboli sono associate alla presenza di magma in prossimità della superficie. Di conseguenza, il monitoraggio di questo gas può fornire informazioni sullo stile e sull'intensità delle eruzioni.L'analisi è basata sui dati sulla densità della colonna verticale di anidride solforosa raccolti da TROPOMI tra maggio 2018 e maggio 2021, periodo in cui si sono verificate diverse sequenze di eruzioni con livelli di intensità variabili. Nell'ambito del progetto, i ricercatori hanno sviluppato un metodo utilizzato per trasformare questi dati in una serie temporale che descrive in dettaglio le abbondanze di anidride solforosa su Stromboli. Usando questo metodo hanno individuato casi in cui i livelli del gas erano particolarmente alti.
Ex teatro in Fiera. Franza (Gruppo Caronte & Tourist): "“Demolire e non ricostruire beni del demanio regionale dopo anni impiegati a non fare e a impedire di fare: ecco il salto di qualità dell’AdSP dello Stretto”.
Vincenzo Franza
(AD del Gruppo Caronte & Tourist) sulla vicenda dell’ex Teatro in Fiera.
“Demolire
e non ricostruire beni del demanio regionale dopo anni impiegati a non fare e a
impedire di fare: ecco il salto di qualità dell’AdSP dello Stretto”.
“C’è un enorme problema di metodo e una enorme carenza di democrazia. E’ tempo di dire basta a questa mistica dell’uomo solo al comando; è tempo che il pallino torni in mano a quelle Istituzioni espressione del volere popolare”.
Messina
- 2/7/2022 - C’è un bel dibattito in corso in città sulle sorti dell’area dove
sorgeva il Teatro in Fiera, un dibattito polarizzato ma anche trasversale, con interessanti
riflessioni e singolari prese di posizione individuali. Un dibattito, tuttavia,
come spesso capita a Messina, concentrato esclusivamente sul merito, mentre c’è
all’orizzonte l’ennesimo, enorme problema di metodo.
Da membro del Tavolo del Partenariato del mare, che non è stato in alcun modo coinvolto in questa decisione dell’AdSP, non posso non rilevarlo.
Accade infatti che un Ente statale chiamato a gestire anche terreni del demanio regionale (come quello in parola), nell’ambito di un importante processo di riqualificazione di un’area pregiatissima della nostra città proceda a demolire un manufatto ivi contenuto nell’ambito di un progetto di manutenzione tramite demolizione/ricostruzione, e poi però decida di non procedere alla ricostruzione (o anche alla ricollocazione in altro sito, magari più pregiato) prendendo a pretesto la rescissione ordinata dal Consiglio di Giustizia Amministrativo -e la successiva rinuncia delle altre ditte- nonché una presunta consultazione della quale non è dato conoscere i dettagli quali-quantitativi.
Al
di là del contenuto, l’intollerabile retorica dell’uomo solo al comando, che ha
caratterizzato le più recenti governance dell’AdSP dello Stretto – naturalmente
indotta dalla cancellazione del Comitato Portuale, nel quale trovavano
rappresentanza tutte le categorie di stakeholders pubblici e privati - trova
ancora una volta plastica rappresentazione in un evento che avrebbe potuto
davvero segnare una svolta in direzione di democrazia e partecipazione nella
gestione della cosa pubblica e dei beni comuni.
Ospedale di Lipari sempre più in "coma". Per una problematica che potrebbe risolversi...
Per una problematica che, in ambito ospedaliero, potrebbe risolversi (la seconda ambulanza, per la quale è stato pubblicato il bando) ne emergono altre.
L’ortopedico ospedaliero, dislocato a Lipari, il 30 giugno ha ultimato il suo servizio e, al momento, non gli è stata rinnovata la disposizione.
Uno dei due ortopedici territoriali cesserà l’incarico (era di sei mesi) il prossimo quindici luglio; l’altro è in servizio solo il lunedì dalle otto alle undici.
Da sottolineare, infine, la necessità di fare tornare pienamente efficiente, e al più presto, la camera iperbarica dell’ospedale: indispensabile sempre ma ancor di più adesso che le Eolie sono frequentate da centinaia di sub, categoria alla quale, più volte, nel passato, è stata, con essa, salvata la vita.
Come erano le Eolie e gli eoliani di un tempo (dodicesima parte): La Madonna del Terzito a Canneto (anno 1948) secondo gruppo di foto
Sono puntate dedicate all'arrivo dal mare, a Canneto, nel 1948, della Madonna del Terzito
Foto che Mario ha scovato tra i ricordi di famiglia
Lipari: Pubblicato il bando per attivare la seconda ambulanza
L'ASP di Messina ha pubblicato il bando che permetterà, una volta che questo sarà aggiudicato, di attivare su Lipari, una seconda ambulanza (non medicalizzata) per il servizio di emergenza - urgenza per codici di bassa gravità. Opererà in aggiunta al servizio ordinario del 118 con ambulanza medicalizzata. Il bando è riservato alle associazioni di volontariato.
L'attivazione della seconda ambulanza rientrava nella "lista della spesa" consegnata a Malfa da Daniele Corrieri di Controcorrente al commissario dell'Asp Messina, Bernardo Alagna.
Salina “Isola verde” 70 prosciolti, 13 rinviati a giudizio : Cade la grave accusa di associazione a delinquere. Rinvii a giudizio per reati minori
"La Chiesa, le Reliquie, il Simulacro". Interessante convegno ieri a Canneto
Si è tenuto ieri sera nel salone parrocchiale, attiguo alla Basilica di San Cristoforo a Canneto, l'interessante e partecipato convegno dal titolo "La Chiesa, le Reliquie, il Simulacro".
I lavori, introdotti e coordinati da Mons. Letterio Maiorana, parroco della Basilica, hanno visto le relazioni dello storico eoliano, dottor Giuseppe La Greca, del sacerdote Piero Di Perri Santo (dottore in Teologia Dogmatica) e della dottoressa Rosaria Catania Cucchiara, restauratrice.
In apertura è intervenuta Giusy Lorizio, presidente della Pro Loco
La Greca ha relazionato su quello che è stato il "cammino", a partire dalla fine del 500, della comunità di Canneto, legandolo alla vita delle chiese di San Cristoforo e San Vincenzo, soffermandosi anche su situazioni, sino ad ieri pressochè sconosciute. Ha anche mostrato delle foto inedite, chiudendo l'intervento con un doveroso omaggio a Mons.Gennaro Divola.
Di Perri Santo ha parlato delle Reliquie, della loro diffusione, dell'importanza che hanno nella storia della Chiesa. Soffermandosi anche su quelle di San Cristoforo.
Infine la Catania Cucchiara, anche con l'utilizzo di slide, ha esposto quello che è l'importante lavoro di restauro che sta compiendo sul simulacro di San CristoforoLe foto a corredo dell'articolo sono di Marina Centorrino
venerdì 1 luglio 2022
Concetta "Cettina" Restuccia, assistente sociale presso l’ASP di Messina, è la “Consigliera di Fiducia” del Gruppo Caronte & Tourist.
Quella del Consigliere di Fiducia è una figura terza prevista nell’ambito delle iniziative complementari all’ottenimento della certificazione UNI - ISO 30415 sui temi della Diversità e dell’Inclusione.
Il Consigliere di Fiducia svolge attività di ascolto, sostegno e mediazione mirate a tutelare le vittime di comportamenti di discriminazione o molestia e a promuovere il benessere nell’ambiente di lavoro.
Concetta “Cettina” Restuccia svolge da anni un’intensissima attività professionale e di volontariato a sostegno delle donne violate, delle vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale, di soggetti con disabilità fisica e psichica, ex detenuti, alcol/tossicodipendenti, immigrati e senza fissa dimora.
È spesso chiamata a collaborare a iniziative organizzate da Enti nazionali e internazionali come l’UNHCR, il Dipartimento Centrale di Pubblica Sicurezza e l’Università di Messina.
La consigliera di fiducia garantirà la gestione dello Sportello di ascolto per raccogliere segnalazioni e suggerimenti, offrendo informazione, consulenza e assistenza a coloro che ritengono di essere vittime di condotte vessatorie, molestie, discriminazioni; elaborerà proposte e sinergie per la prevenzione del rischio stress-lavoro correlato e per il miglioramento della qualità del benessere dei lavoratori e della convivenza organizzativa; proporrà ai vertici dell’azienda azioni e iniziative di informazione e formazione volte a promuovere un clima organizzativo idoneo ad assicurare benessere, pari dignità e qualità della vita lavorativa delle persone all'interno dell'organizzazione.
Covid alle Eolie: numeri in crescita... seppur di poco
Federalberghi: "Parziale soddisfazione per l'esito del vertice di Roma sui trasporti"
IL COMITATO "L'OSPEDALE DI LIPARI NON SI TOCCA": "SANITÀ PRIVATA? NO GRAZIE , SANITÀ PUBBLICA UNICA VIA!"
COMUNICATO
Il comitato spontaneo di cittadini “L'ospedale di Lipari non si tocca”, torna a ribadire con forza la difesa della SANITÀ PUBBLICA.
Siamo in campagna elettorale e sui giornali si legge di tutto.
L'ultima idea geniale l'ha avuta il politico messinese Merlino, candidato alle regionali per la nuova Dc, che senza mezzi termini e neanche un po’ di vergogna, dice di voler rivedere tutta la rete sanitaria Regionale e risolvere finalmente e facilmente il problema sanitario a Lipari e alle Eolie, creando un POLIAMBULATORIO con servizi essenziali e di eccellenza, grazie al connubio tra pubblico e privato, attirando così persone anche fuori dall'isola, dando spazio a un nuovo tipo di turismo, quello ''sanitario.''
UN'IDEA GRANDIOSA che il nostro comitato RIFIUTA con forza e determinazione.
A 2 anni dalla pandemia, se c'è stato un cambiamento, è stato in peggio.
Operatori sanitari stanchi, umiliati e malpagati; cittadini costretti a rinunciare a interventi chirurgici e rivolgersi alla sanità privata, pagando fior di euro, chi ha potuto, per gli altri invece, tempi biblici per visite ed esami diagnostici, mentre gongolano la libera professione e le strutture private.
È arrivato il momento di dire BASTA e CAMBIARE ROTTA.
Non si può più aspettare, è necessario ridare dignità al nostro S.S.N, che è stato uno dei migliori al mondo per civiltà e democrazia.
Non si può lucrare sulla sanità e fare profitto dall'erogazione di un servizio essenziale.
Veniamo da 10 anni di un lento ed inesorabile indebolimento della nostra SANITÀ PUBBLICA, con tagli di posti letto, riduzione del personale, impoverimento della medicina territoriale e della prevenzione.
Il sistema sanitario Lombardo è la prova lampante di questo fallimento con i suoi tragici risultati.
Bisogna invertire subito la tendenza alla privatizzazione.
Non ci devono essere malati di serie A e di serie B, nessuno deve essere escluso dalle cure.
Questo sistema diabolico ha sottratto negli ultimi 10 anni, 37 miliardi alla sanità pubblica. Ecco cosa è successo: sono stati ampliati i LEA, ma solo sulla carta, poiché in realtà questi servizi non vengono erogati. Quindi, come sostiene il Gimbe, nei LEA si inseriscono più prestazioni possibili fingendo di non sapere che poi per le scarse risorse, non sarà possibile ai cittadini accedere con i tempi giusti e con le adeguate qualità. È un meccanismo micidiale, infatti i pazienti saranno costretti a rivolgersi al PRIVATO. Una sanità quindi di valore per POCHI e quasi nulla per TANTI.
Siamo così giunti alle lunghe liste d'attesa, alla chiusura dei piccoli ospedali, anche in zone disagiate, ed alla carenza di personale.
Tutto studiato alla perfezione.
Proliferano le attività intra-moenia e pezzi di sanità vanno al PRIVATO. La sanità pubblica è stata SACCHEGGIATA , hanno lasciato solo pronto soccorso , terapia intensiva, reparti di malattie infettive, insomma tutto quello che non produce guadagno, hanno preso tutto il resto, facendo proliferare tangenti e corruzione. SCANDALOSO E IMMORALE, NON SI LUCRA SULLA SALUTE DELLA GENTE.
È un DOVERE civico difendere dunque la SANITÀ PUBBLICA con le unghie e con i denti , questo è quello che intendiamo fare per le nostre isole.
Confidiamo ora nelle prese di posizione dei nostri sindaci , che si mettano in prima fila per difendere le loro comunità da tali ingiustizie e si battano con il sostegno di tutta la popolazione eoliana per il nostro ospedale e per una sanità territoriale PUBBLICA, la sola che potrà diventare un baluardo a difesa delle nostre vite.