Vincenzo Franza
(AD del Gruppo Caronte & Tourist) sulla vicenda dell’ex Teatro in Fiera.
“Demolire
e non ricostruire beni del demanio regionale dopo anni impiegati a non fare e a
impedire di fare: ecco il salto di qualità dell’AdSP dello Stretto”.
“C’è un enorme problema di metodo e una enorme carenza di democrazia. E’ tempo di dire basta a questa mistica dell’uomo solo al comando; è tempo che il pallino torni in mano a quelle Istituzioni espressione del volere popolare”.
Messina
- 2/7/2022 - C’è un bel dibattito in corso in città sulle sorti dell’area dove
sorgeva il Teatro in Fiera, un dibattito polarizzato ma anche trasversale, con interessanti
riflessioni e singolari prese di posizione individuali. Un dibattito, tuttavia,
come spesso capita a Messina, concentrato esclusivamente sul merito, mentre c’è
all’orizzonte l’ennesimo, enorme problema di metodo.
Da membro del Tavolo del Partenariato del mare, che non è stato in alcun modo coinvolto in questa decisione dell’AdSP, non posso non rilevarlo.
Accade infatti che un Ente statale chiamato a gestire anche terreni del demanio regionale (come quello in parola), nell’ambito di un importante processo di riqualificazione di un’area pregiatissima della nostra città proceda a demolire un manufatto ivi contenuto nell’ambito di un progetto di manutenzione tramite demolizione/ricostruzione, e poi però decida di non procedere alla ricostruzione (o anche alla ricollocazione in altro sito, magari più pregiato) prendendo a pretesto la rescissione ordinata dal Consiglio di Giustizia Amministrativo -e la successiva rinuncia delle altre ditte- nonché una presunta consultazione della quale non è dato conoscere i dettagli quali-quantitativi.
Al
di là del contenuto, l’intollerabile retorica dell’uomo solo al comando, che ha
caratterizzato le più recenti governance dell’AdSP dello Stretto – naturalmente
indotta dalla cancellazione del Comitato Portuale, nel quale trovavano
rappresentanza tutte le categorie di stakeholders pubblici e privati - trova
ancora una volta plastica rappresentazione in un evento che avrebbe potuto
davvero segnare una svolta in direzione di democrazia e partecipazione nella
gestione della cosa pubblica e dei beni comuni.
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