(Comunicato) A seguito della mobilitazione pubblica avviata per supportare le Aziende Sanitarie della provincia a fronteggiare l’emergenza Coronavirus, oggi anche l’A.S.P. di Messina ha ricevuto la prima donazione; il deputato regionale Tommaso Calderone ha voluto donare l’intero stipendio di parlamentare relativo al mese di marzo 2020, per l’acquisto dei nuovi caschi respiratori, da destinare all’Ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto.
Le apparecchiature saranno utilizzate per ventilare i pazienti meno gravi, evitando così di occupare posti letto di terapia intensiva.
Per quanti, privati e Associazioni di Comuni, hanno già fatto pervenire richiesta di conoscere le modalità di donazione l'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, che ringrazia per il nobile gesto, comunica che si può contribuire utilizzando il conto corrente bancario IBAN IT12W0100516500000000218700 intestato A.S.P. Messina; il bonifico dovrà contenere la seguente causale: Donazione Emergenza Coronavirus.
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mercoledì 11 marzo 2020
Coronavirus, l’Organizzazione mondiale della Sanità dichiara la pandemia. Cosa succede adesso.
L’Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato il Coronavirus pandemia globale. Dopo aver provocato oltre quasi 120mila contagi in più di 90 paesi in tutto il mondo, gli esperti corrono ai ripari per evitare che il virus dilaghi ulteriormente, richiedendo una serie di misure anche drastiche, come lo stop alle attività produttive e i limiti alla circolazione anche via terra.
La decisione era nell'aria da qualche giorno ed ora è arrivata la conferma: l'Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato "pandemia" l'emergenza Coronavirus, spiegando che nelle ultime due settimane i casi fuori dalla Cina sono aumentati di 13 volte. L'infezione, scoppiata in Cina, precisamente nella città di Wuhan, alla fine dello scorso mese di dicembre, si è diffusa in oltre novanta paesi, per un bilancio totale, aggiornato ad oggi – 11 marzo – di 119.711 contagiati e 4.350 morti, di cui oltre 600 anche in Italia. Ciò significa che da questo momento in poi i singoli stati devono fare un passo indietro ed eseguire i piani dell’Oms per impedire che il nuovo virus dilaghi ulteriormente. Gli esperti potranno richiedere una serie di misure anche drastiche, come lo stop alle attività produttive e i limiti alla circolazione anche via terra. Provvedimenti che potrebbero essere applicati in primis proprio nel nostro Paese, il terzo per numero di contagi dopo la Cina e la Corea del Sud.
Cosa comporta la dichiarazione di pandemia da parte dell'Oms
La dichiarazione di pandemia, che si differenzia dalla semplice epidemia, si è resa necessaria per impedire ulteriori casi di infezioni. D'altronde, da giorni c'erano almeno due criteri per tale definizione per l'infezione da Covid-19: si diffonde tra le persone e può essere mortale. La sua caratteristica globale è stata infine confermata dai dati certi sui primi focolai africani e sudamericani. Walter Ricciardi dell'Oms, consigliere per il coordinamento con le istituzioni sanitarie internazionali del ministro della Salute italiano Roberto Speranza, aveva dichiarato: "Con la dichiarazione dello stato pandemico l’Oms può mandare i suoi operatori in loco, come fanno i caschi blu dell’Onu e chiedere ai singoli Paesi di adottare misure di mitigamento, come il fermo di alcune attività o dei trasporti anche via terra". Tuttavia, ha sottolineato l'esperto, non c’è obbligo, "ma il non rispetto delle disposizioni equivarrebbe alla mancata applicazione di norme internazionali, che implica l’applicazione di sanzioni". A lui aveva fatto eco il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus: "Ci sono paesi però che hanno mostrato che questo virus può essere contenuto, quindi non dobbiamo arrenderci e adottare un approccio globale". Sulla base di ciò che è stato fatto in Cina, dunque, per gli esperti c'è la speranza di controllare il virus, ma la preoccupazione è soprattutto per i paesi in cui il sistema sanitario non è così sviluppato da poter arginare il dilagare dei contagi.
Le pandemie della storia
Quella dell'infezione da Covid-19 non è la prima pandemia che il mondo si trova ad affrontare. Una delle prime di cui si ha traccia è quella di febbre tifoide durante la guerra del Peloponneso, nel V secolo avanti Cristo. Il focolaio della cosiddetta “peste di Atene” colpì gran parte del Mediterraneo orientale. Ma la madre di tutte le pandemie, arrivando al ventesimo secolo, è di certo l’influenza Spagnola, chiamata così perché le prime notizie su di essa furono riportate dai giornali della Spagna che, non essendo coinvolta nella Prima Guerra Mondiale, non era soggetta alla censura di guerra. Il virus contagiò mezzo miliardo di persone uccidendone almeno 25 milioni, anche se alcune stime parlano di 50-100 milioni di morti. Sono state dichiarate pandemiche anche l'influenza asiatica nel 1957, l'influenza di Hong Kong nel 1968 e l'HIV.
La decisione era nell'aria da qualche giorno ed ora è arrivata la conferma: l'Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato "pandemia" l'emergenza Coronavirus, spiegando che nelle ultime due settimane i casi fuori dalla Cina sono aumentati di 13 volte. L'infezione, scoppiata in Cina, precisamente nella città di Wuhan, alla fine dello scorso mese di dicembre, si è diffusa in oltre novanta paesi, per un bilancio totale, aggiornato ad oggi – 11 marzo – di 119.711 contagiati e 4.350 morti, di cui oltre 600 anche in Italia. Ciò significa che da questo momento in poi i singoli stati devono fare un passo indietro ed eseguire i piani dell’Oms per impedire che il nuovo virus dilaghi ulteriormente. Gli esperti potranno richiedere una serie di misure anche drastiche, come lo stop alle attività produttive e i limiti alla circolazione anche via terra. Provvedimenti che potrebbero essere applicati in primis proprio nel nostro Paese, il terzo per numero di contagi dopo la Cina e la Corea del Sud.
Cosa comporta la dichiarazione di pandemia da parte dell'Oms
La dichiarazione di pandemia, che si differenzia dalla semplice epidemia, si è resa necessaria per impedire ulteriori casi di infezioni. D'altronde, da giorni c'erano almeno due criteri per tale definizione per l'infezione da Covid-19: si diffonde tra le persone e può essere mortale. La sua caratteristica globale è stata infine confermata dai dati certi sui primi focolai africani e sudamericani. Walter Ricciardi dell'Oms, consigliere per il coordinamento con le istituzioni sanitarie internazionali del ministro della Salute italiano Roberto Speranza, aveva dichiarato: "Con la dichiarazione dello stato pandemico l’Oms può mandare i suoi operatori in loco, come fanno i caschi blu dell’Onu e chiedere ai singoli Paesi di adottare misure di mitigamento, come il fermo di alcune attività o dei trasporti anche via terra". Tuttavia, ha sottolineato l'esperto, non c’è obbligo, "ma il non rispetto delle disposizioni equivarrebbe alla mancata applicazione di norme internazionali, che implica l’applicazione di sanzioni". A lui aveva fatto eco il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus: "Ci sono paesi però che hanno mostrato che questo virus può essere contenuto, quindi non dobbiamo arrenderci e adottare un approccio globale". Sulla base di ciò che è stato fatto in Cina, dunque, per gli esperti c'è la speranza di controllare il virus, ma la preoccupazione è soprattutto per i paesi in cui il sistema sanitario non è così sviluppato da poter arginare il dilagare dei contagi.
Le pandemie della storia
Quella dell'infezione da Covid-19 non è la prima pandemia che il mondo si trova ad affrontare. Una delle prime di cui si ha traccia è quella di febbre tifoide durante la guerra del Peloponneso, nel V secolo avanti Cristo. Il focolaio della cosiddetta “peste di Atene” colpì gran parte del Mediterraneo orientale. Ma la madre di tutte le pandemie, arrivando al ventesimo secolo, è di certo l’influenza Spagnola, chiamata così perché le prime notizie su di essa furono riportate dai giornali della Spagna che, non essendo coinvolta nella Prima Guerra Mondiale, non era soggetta alla censura di guerra. Il virus contagiò mezzo miliardo di persone uccidendone almeno 25 milioni, anche se alcune stime parlano di 50-100 milioni di morti. Sono state dichiarate pandemiche anche l'influenza asiatica nel 1957, l'influenza di Hong Kong nel 1968 e l'HIV.
Coronavirus, dal farmaco della speranza utilizzato al Pascale di Napoli: "Ottimi risultati in 24 ore"
Dall’ospedale Pascale di Napoli giunge la conferma di una buona notizia: il farmaco anti-artrite utilizzato come rimedio per la polmonite da coronavirus ha dato risultati positivi. Secondo quanto riporta l’Ansa, l’oncologo Paolo Ascierto ha affermato: “Il farmaco ha dimostrato di essere efficace contro la polmonite da Covid-19″.
Coronavirus, grazie al farmaco anti-artrite migliorano due pazienti
Ascierto ha precisato che a Napoli “sono stati trattati i primi 2 pazienti in Italia, in 24 ore la terapia ha evidenziato ottimi risultati e domani sarà estubato uno dei 2 pazienti perché le sue condizioni sono migliorate. Ieri abbiamo iniziato il trattamento ad altre 2 persone ed oggi ne tratteremo altre due”.
Il medico ha quindi richiesto che il trattamento a base di tocilizumab fosse esteso in tutta Italia per curare i malati in condizioni più critiche.
Ascierto ha aggiunto che altri malati “hanno già ricevuto la terapia anche nei centri di Bergamo, Fano e Milano. Ma è molto importante che il suo utilizzo venga esteso quanto prima, così potremo salvare più vite. La nostra struttura insieme all’Azienda Ospedaliera dei Colli è stata la prima, in Italia, a utilizzare questa terapia nei pazienti con coronavirus”.
Coronavirus, miglioramenti in 24-48 ore
Sempre Ascierto ha sottolineato che i ricercatori cinesi “hanno confermato l’efficacia” del farmaco anti-artrite tocilizumab “con un miglioramento delle condizioni di 20 pazienti con coronavirus su 21 trattati in circa 24-48 ore“.
“In particolare – ha affermato Ascierto – conosciamo molto bene il meccanismo d’azione di tocilizumab, che rappresenta il trattamento di elezione nella sindrome da rilascio citochimica dopo la terapia con le cellule CAR-T in alcuni tipi di tumori. E dopo il confronto con i ricercatori cinesi, è stata costituita una vera e propria task force a Napoli”.
Gerardo Botti, direttore scientifico del Pascale, ha dichiarato: “Abbiamo stabilito un vero e proprio ponte della ricerca con i colleghi cinesi che avevano già osservato un miglioramento nei malati trattati in questo modo“.
“Solo la collaborazione internazionale – ha poi aggiunto Botti – consentirà di mettere a punto armi efficaci contro il Covid-19 e il Pascale da sempre si distingue per la capacità di siglare collaborazioni a livello globale. I risultati positivi di tocilizumab devono essere validati, per questo serve uno studio multicentrico nazionale”.
Coronavirus, grazie al farmaco anti-artrite migliorano due pazienti
Ascierto ha precisato che a Napoli “sono stati trattati i primi 2 pazienti in Italia, in 24 ore la terapia ha evidenziato ottimi risultati e domani sarà estubato uno dei 2 pazienti perché le sue condizioni sono migliorate. Ieri abbiamo iniziato il trattamento ad altre 2 persone ed oggi ne tratteremo altre due”.
Il medico ha quindi richiesto che il trattamento a base di tocilizumab fosse esteso in tutta Italia per curare i malati in condizioni più critiche.
Ascierto ha aggiunto che altri malati “hanno già ricevuto la terapia anche nei centri di Bergamo, Fano e Milano. Ma è molto importante che il suo utilizzo venga esteso quanto prima, così potremo salvare più vite. La nostra struttura insieme all’Azienda Ospedaliera dei Colli è stata la prima, in Italia, a utilizzare questa terapia nei pazienti con coronavirus”.
Coronavirus, miglioramenti in 24-48 ore
Sempre Ascierto ha sottolineato che i ricercatori cinesi “hanno confermato l’efficacia” del farmaco anti-artrite tocilizumab “con un miglioramento delle condizioni di 20 pazienti con coronavirus su 21 trattati in circa 24-48 ore“.
“In particolare – ha affermato Ascierto – conosciamo molto bene il meccanismo d’azione di tocilizumab, che rappresenta il trattamento di elezione nella sindrome da rilascio citochimica dopo la terapia con le cellule CAR-T in alcuni tipi di tumori. E dopo il confronto con i ricercatori cinesi, è stata costituita una vera e propria task force a Napoli”.
Gerardo Botti, direttore scientifico del Pascale, ha dichiarato: “Abbiamo stabilito un vero e proprio ponte della ricerca con i colleghi cinesi che avevano già osservato un miglioramento nei malati trattati in questo modo“.
“Solo la collaborazione internazionale – ha poi aggiunto Botti – consentirà di mettere a punto armi efficaci contro il Covid-19 e il Pascale da sempre si distingue per la capacità di siglare collaborazioni a livello globale. I risultati positivi di tocilizumab devono essere validati, per questo serve uno studio multicentrico nazionale”.
Coronavirus. Ginostra chiede maggiori controlli
(ANSA) - GINOSTRA (MESSINA) - La paura del coronavirus comincia a serpeggiare anche in un luogo "isolato" per definizione. A Ginostra, la frazione di Stromboli raggiungibile solo via mare, una quarantina di residenti in tutto nel periodo invernale, gli abitanti del piccolo borgo abbarbicato alle pendici del vulcano non nascondono la loro preoccupazione.
Questa mattina hanno visto sbarcare dal traghetto nove persone, che hanno deciso di raggiungere l'isola, dove alcuni possiedono una casa estiva, proprio in considerazione del rischio coronavirus. Ma per la prima volta l'accoglienza è stata piuttosto gelida. Anche perché in caso di contagio la gestione dell'emergenza sarebbe assai complicata. "Seppure isolati su uno scoglio in mezzo al mare temiamo anche noi per le nostre vite e chiediamo maggiori controlli. Il rischio per noi viene da chi sbarca, anche perché siamo del tutto impreparati a gestire un'eventuale emergenza sanitaria" sottolinea Mario Lo Schiavo, 75 anni, storico portavoce dei residenti di Ginostra. Gli fa eco un altro anziano del posto, Pasquale Giuffré, 70 anni, pensionato: "Abbiamo un piccolo presidio di guardia medica, con un solo medico, peraltro non adeguatamente attrezzato. In caso di contagio non sappiamo come comportarci, non conosciamo neanche quale sia il protocollo".
Anche a Ginostra, tuttavia, gli abitanti stanno rispettando rigorosamente le indicazioni previste dal decreto del governo. "Da oggi riceverò i clienti due per volta facendoli stare ad una distanza di un metro" assicura Gianluca Giuffrè, 41 anni, titolare di un mini market e giornalista pubblicista, che ha affisso un cartello con l'ordinanza della Protezione Civile all'ingresso del negozio. Giuffrè, padre di due gemelli di quasi tre anni, non esclude la chiusura del suo esercizio commerciale per precauzione già a partire dalle prossime ore. "Abbiamo avuto centinaia di disdette da parte dei turisti - spiega - e l'intera economia delle Eolie si basa sul turismo". Per gli abitanti del piccolo borgo, che pure sono abituati a convivere con le avversità della natura e con un vulcano in perenne attività che anche in questi giorni non rinuncia a dare spettacolo, questa ennesima emergenza rischia di dare una mazzata definitiva alla fragile economia dell'isola. "Tra la catastrofica eruzione della scorsa estate (che ha causato anche un morto ndr) e adesso lo spettro del coronavirus - osserva Giuffrè - siamo in ginocchio. Servono misure adeguate e una legge speciale per le isole. Ancora oggi siamo senza un approdo sicuro e con un costone roccioso che minaccia il nostro villaggio". Non a caso proprio questa mattina Legambiente ha inviato una lettera al Ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, chiedendo "un intervento urgente per tutelare e mettere in sicurezza Ginostra e i suoi abitanti, un luogo unico nel Mediterraneo, già Patrimonio mondiale dell'Unesco, che rischia di sgretolarsi lentamente nell'indifferenza generale".
Ma in questo momento la paura più grande per il minuscolo borgo delle Eolie sembra provenire dal mare più che dalla montagna e ha un nome che anche gli abitanti di Ginostra hanno imparato a conoscere dalla televisione: Covid 19.(ANSA).
Questa mattina hanno visto sbarcare dal traghetto nove persone, che hanno deciso di raggiungere l'isola, dove alcuni possiedono una casa estiva, proprio in considerazione del rischio coronavirus. Ma per la prima volta l'accoglienza è stata piuttosto gelida. Anche perché in caso di contagio la gestione dell'emergenza sarebbe assai complicata. "Seppure isolati su uno scoglio in mezzo al mare temiamo anche noi per le nostre vite e chiediamo maggiori controlli. Il rischio per noi viene da chi sbarca, anche perché siamo del tutto impreparati a gestire un'eventuale emergenza sanitaria" sottolinea Mario Lo Schiavo, 75 anni, storico portavoce dei residenti di Ginostra. Gli fa eco un altro anziano del posto, Pasquale Giuffré, 70 anni, pensionato: "Abbiamo un piccolo presidio di guardia medica, con un solo medico, peraltro non adeguatamente attrezzato. In caso di contagio non sappiamo come comportarci, non conosciamo neanche quale sia il protocollo".
Anche a Ginostra, tuttavia, gli abitanti stanno rispettando rigorosamente le indicazioni previste dal decreto del governo. "Da oggi riceverò i clienti due per volta facendoli stare ad una distanza di un metro" assicura Gianluca Giuffrè, 41 anni, titolare di un mini market e giornalista pubblicista, che ha affisso un cartello con l'ordinanza della Protezione Civile all'ingresso del negozio. Giuffrè, padre di due gemelli di quasi tre anni, non esclude la chiusura del suo esercizio commerciale per precauzione già a partire dalle prossime ore. "Abbiamo avuto centinaia di disdette da parte dei turisti - spiega - e l'intera economia delle Eolie si basa sul turismo". Per gli abitanti del piccolo borgo, che pure sono abituati a convivere con le avversità della natura e con un vulcano in perenne attività che anche in questi giorni non rinuncia a dare spettacolo, questa ennesima emergenza rischia di dare una mazzata definitiva alla fragile economia dell'isola. "Tra la catastrofica eruzione della scorsa estate (che ha causato anche un morto ndr) e adesso lo spettro del coronavirus - osserva Giuffrè - siamo in ginocchio. Servono misure adeguate e una legge speciale per le isole. Ancora oggi siamo senza un approdo sicuro e con un costone roccioso che minaccia il nostro villaggio". Non a caso proprio questa mattina Legambiente ha inviato una lettera al Ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, chiedendo "un intervento urgente per tutelare e mettere in sicurezza Ginostra e i suoi abitanti, un luogo unico nel Mediterraneo, già Patrimonio mondiale dell'Unesco, che rischia di sgretolarsi lentamente nell'indifferenza generale".
Ma in questo momento la paura più grande per il minuscolo borgo delle Eolie sembra provenire dal mare più che dalla montagna e ha un nome che anche gli abitanti di Ginostra hanno imparato a conoscere dalla televisione: Covid 19.(ANSA).
Emergenza Coronavirus. Oggi 11 marzo, questa la situazione in Sicilia.
Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 14 di oggi (mercoledì 11 marzo), così come segnalati dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
In totale sono 83 i pazienti, di cui 24 ricoverati (uno in terapia intensiva), 57 in isolamento domiciliare e due guariti: Agrigento, 12; Catania, 41; Enna, 1; Messina, 8; Palermo, 15; Ragusa, 1; Siracusa, 3; Trapani, 2.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87
In totale sono 83 i pazienti, di cui 24 ricoverati (uno in terapia intensiva), 57 in isolamento domiciliare e due guariti: Agrigento, 12; Catania, 41; Enna, 1; Messina, 8; Palermo, 15; Ragusa, 1; Siracusa, 3; Trapani, 2.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87
E' arrivato il giorno della meritata pensione per l'ostetrico Domenico Gotta.
Da oggi il caro Domenico (Mimmo) Gotta è meritatamente in pensione.
Nel momento in cui lascia, nel porgere un saluto agli eoliani, sottolinea che "è stato un piacere ed un onore aver svolto 13 anni della mia professione di Ostetrico al P. O. di Lipari. In quel periodo facevamo 230 parti l'anno".
A Mimmo, nel porgere le nostre felicitazioni, vogliamo far giungere sentimenti di stima ed affetto, facendoci sicuramente portavoce di tante famiglie eoliane che, nei tredici anni che egli ha trascorso a Lipari, nei hanno apprezzato la professionalità e, cosa non da poco, il suo calore umano.
Doti che lo hanno accompagnato anche nelle altre strutture sanitarie dove ha prestato la sua preziosa opera.
Nel momento in cui lascia, nel porgere un saluto agli eoliani, sottolinea che "è stato un piacere ed un onore aver svolto 13 anni della mia professione di Ostetrico al P. O. di Lipari. In quel periodo facevamo 230 parti l'anno".
A Mimmo, nel porgere le nostre felicitazioni, vogliamo far giungere sentimenti di stima ed affetto, facendoci sicuramente portavoce di tante famiglie eoliane che, nei tredici anni che egli ha trascorso a Lipari, nei hanno apprezzato la professionalità e, cosa non da poco, il suo calore umano.
Doti che lo hanno accompagnato anche nelle altre strutture sanitarie dove ha prestato la sua preziosa opera.
Buon Compleanno!
Auguri a Antonio Quadara, Giacomo Favaloro, Bartolina Pellegrino, Francesco Paino, Peppe Grosso, Bartolina Gugliotta, Nunzia Trovato, Filippo Greco
Emergenza Coronavirus, ulteriori provvedimenti dell'A.S.P. di Messina e richiesta urgente alla Regione dei D.P.I.
(Comunicato) L'A.S.P. di Messina ai fini di fronteggiare l'emergenza Coronavirus ha emanato ulteriori provvedimenti quali la sospensione delle ferie a tutto il personale medico, sanitario e tecnico in forza all'azienda sino al 3 aprile p.v. o comunque fino a cessata emergenza; ciò ai fini della necessaria presenza in servizio mirata a garantire la massima assistenza sanitaria a tutti i cittadini.
Inoltre con nota inviata al Dirigente Generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica e al Dirigente Generale del Dipartimento Epidemiologico dell'Assessorato per la Salute della Regione Siciliana, e per conoscenza a S.E. il Prefetto di Messina, è stata rappresentata la grave carenza di dispositivi individuali di protezione (DPI).
"Ho ritenuto fare presente - dice il direttore generale Paolo La Paglia - che nonostante siamo riusciti ad approvvigionarci di cinquemila mascherine chirurgiche, già distribuite a Ospedali e servizi territoriali, le residue scorte interne dei DPI sono in esaurimento, ciò determina l'impossibilità di fornire tutto il personale sanitario esposto; pertanto ho chiesto con immediatezza la fornitura di mascherine chirurgiche, mascherine FFP2 e FFP3, dispositivi per protezione oculare, tute di protezione e calzari sovrascarpe."
Inoltre con nota inviata al Dirigente Generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica e al Dirigente Generale del Dipartimento Epidemiologico dell'Assessorato per la Salute della Regione Siciliana, e per conoscenza a S.E. il Prefetto di Messina, è stata rappresentata la grave carenza di dispositivi individuali di protezione (DPI).
"Ho ritenuto fare presente - dice il direttore generale Paolo La Paglia - che nonostante siamo riusciti ad approvvigionarci di cinquemila mascherine chirurgiche, già distribuite a Ospedali e servizi territoriali, le residue scorte interne dei DPI sono in esaurimento, ciò determina l'impossibilità di fornire tutto il personale sanitario esposto; pertanto ho chiesto con immediatezza la fornitura di mascherine chirurgiche, mascherine FFP2 e FFP3, dispositivi per protezione oculare, tute di protezione e calzari sovrascarpe."
Aiutiamo ed aiutiamoci (di Francesco Coscione)
Molte attività commerciali e artigiane delle Eolie stanno fermandosi con una presa di coscienza ammirevole ed encomiabile. Le farmacie e i supermercati stanno attuando tutte le misure necessarie. Le Amministrazioni comunali delle isole stanno mettendo in atto tutte le loro capacità e risorse. Il Governo centrale e regionale la stessa cosa. Il personale sanitario, con sacrifici evidenti, sta sacrificando, oltre ogni immaginazione, la propria vita per salvarne anche una sola. Purtroppo si aggirano ancora individui ai quali tutto questo non fa effetto, non suscita un minimo di orgoglio di appartenenza e nei quali impera il "me ne frego". A loro si aggiungono gli armati di smartphone che spuntano in dirette improvvise su tutto ciò che non funziona, che postano allarmi catastrofici su un turista che si aggira come untore per le vie cittadine da cacciare ed emarginare. Le segnalazioni vanno fatte alle autorità competenti, non sui social alimentando un panico già difficile da controllare. In questo momento le istituzioni vanno aiutate e sostenute, non utilizzate per dimostrare quanto siamo bravi a coglierle in fallo. Aiutiamo questa Italia, anzi questo mondo, facendo fino in fondo la nostra parte. La fine del' epidemia adesso non dipende dai governi ma da noi! Facciamolo per rispetto delle persone fragili (nelle isole purtroppo ci sono molti pazienti oncologici e immunodepressi), dei pazienti che lottano per vivere nelle rianimazioni, di chi sta otto ore al giorno dentro una tuta che ti disidrata, con la paura di infettarti. Di chi ha dovuto chiudere l'attività e non sa se ce la farà a riaprire. Delle amministrazioni e dei governi che stanno affrontando una calamità mai vista prima.
Un consiglio: emarginiamo chi ci deride perchè abbiamo una retta coscienza e rispettiamo le leggi, chi si crede furbo e i prepotenti,diciamoglielo in faccia, prima o poi lo capiranno...forse. Aiutiamo gli incoscienti a comprendere che siamo in guerra.
Francesco Coscione #iorestoacasa
Un consiglio: emarginiamo chi ci deride perchè abbiamo una retta coscienza e rispettiamo le leggi, chi si crede furbo e i prepotenti,diciamoglielo in faccia, prima o poi lo capiranno...forse. Aiutiamo gli incoscienti a comprendere che siamo in guerra.
Francesco Coscione #iorestoacasa
Coronavirus: Musumeci rinvia a giugno le elezioni comunali in Sicilia
Le elezioni per il rinnovo dei consigli comunali in Sicilia, programmate per il 24 maggio, sono rinviate al 14 giugno, con eventuale ballottaggio il 28 giugno, a causa di doverose misure di protezione della salute pubblica.
Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, d’intesa con l’assessore alle Autonomie locali Bernardette Grasso. La decisione sarà formalizzata nella prossima seduta della Giunta regionale, prevista in settimana, alla quale dovrebbe partecipare lo stesso governatore, da quattro giorni in autoisolamento, in attesa dell’esito del secondo tampone fissato per oggi.
Lo ha deciso il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, d’intesa con l’assessore alle Autonomie locali Bernardette Grasso. La decisione sarà formalizzata nella prossima seduta della Giunta regionale, prevista in settimana, alla quale dovrebbe partecipare lo stesso governatore, da quattro giorni in autoisolamento, in attesa dell’esito del secondo tampone fissato per oggi.
martedì 10 marzo 2020
Invito a comportarsi da cittadini responsabili (di Gianni Iacolino)
"Mica me lo devi dire tu" è la stizzita risposta ricevuta da un nostro concittadino che aveva invitato un conoscente , rientrato da zona rossa, a mettersi in quarantena.
Non c'è limite all'individualismo sfrenato ed idiota di tanta gente. Si tratta di una categoria di persone sempre pronta a trovare nemici da aggredire per nascondere i propri limiti e la incapacità a sentirsi parte di una comunità.
Le norme da rispettare in questo periodo sono chiare e facili da mettere in atto, a condizione che si abbia a cuore il bene comune, cosa che gli egoisti non sanno cosa significhi.
Senza evocare la caccia alle streghe, qui si tratta di cose concrete, di persone che mettono a repentaglio la salute di tutti, soprattutto dei già debilitati, pur di non fare il periodo previsto di quarantena.
Quindi un invito a tutti costoro a comportarsi da cittadini responsabili ed a tutti noi di ridurre al massimo gli spostamenti.
Chi è a conoscenza di simili comportamenti scorretti ha il dovere di invitare al rispetto delle norme ed , in caso di menefreghismo, a segnalare tali situazioni di rischio.
Coronavirus: La conferenza del sindaco Marco Giorgianni a cura del collega Peppe Paino.
PER VISUALIZZARE LA CONFERENZA STAMPA CLICCARE SU QUESTO LINK https://www.facebook.com/100008181241489/videos/2589395134676503/UzpfSTEyODM0NjAzNzA6Vks6MTAxNTc4ODYxMTExMzEyNzg/
Emergenza Coronavirus. Oggi 10 marzo, questa la situazione in Sicilia.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (martedì 10 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno analizzato 955 tamponi, di cui 881 negativi e 12 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità 62 campioni, otto in più di ieri, di cui 16 già validati da Roma (cinque a Palermo e undici a Catania).
Risultano ricoverati 19 pazienti (sette a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui uno in terapia intensiva per precauzione, mentre 41 sono in isolamento domiciliare e 2 sono guariti.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87
Dall'inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno analizzato 955 tamponi, di cui 881 negativi e 12 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità 62 campioni, otto in più di ieri, di cui 16 già validati da Roma (cinque a Palermo e undici a Catania).
Risultano ricoverati 19 pazienti (sette a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui uno in terapia intensiva per precauzione, mentre 41 sono in isolamento domiciliare e 2 sono guariti.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87
A Panarea nasce la Pro Loco. Presidente Maria Pia Cappelli
Ufficializzata la costituzione della Pro Loco di Panarea. Da Palermo è stato notificato il decreto che istituisce l’importante associazione che viene riconosciuta dalla Regione e consentirà alla splendida isola eoliana di poter fruire di un ulteriore supporto. Prima presidente della Pro Loco Panarea è stata eletta Maria Pia Cappelli, titolare di un noto albergop dell’isola, mentre lo staff comprende diversi residenti e frequentatori come Francesco Sesso ( ricercatore e fotografo subacqueo) che è stato nominato vicepresidente.
«L’obiettivo è crescere ancora – afferma la stessa Cappelli – e contiamo di coinvolgere altri componenti provenienti dal mondo del turismo, imprenditoria e ambiente . La nostra strategia è quella di mettere in rete Regione, Comune e isola di Panarea per incrementare servizi, informazioni e proposte che siano finalizzate ad accrescere l’appeal di questo territorio e al tempo stesso incrementare l’offerta promozionale”.
«L’obiettivo è crescere ancora – afferma la stessa Cappelli – e contiamo di coinvolgere altri componenti provenienti dal mondo del turismo, imprenditoria e ambiente . La nostra strategia è quella di mettere in rete Regione, Comune e isola di Panarea per incrementare servizi, informazioni e proposte che siano finalizzate ad accrescere l’appeal di questo territorio e al tempo stesso incrementare l’offerta promozionale”.
Il Novenario di San Giuseppe ogni giorno, alle 18, a partire da stasera su Eolienews. L'annuncio di Don Giuseppe
In un momento così difficile per l'Italia, e quindi anche per la nostra piccola comunità eoliana, con le chiese che non possono ospitare i fedeli per le funzioni religiose, in accordo con Don Giuseppe Mirabito e con la collaborazione di Bartolo Giunta, abbiamo deciso di non far mancare ai fedeli un importante appuntamento come il Novenario che ci avvicina alla festività di San Giuseppe. Ogni giorno, effettueremo una registrazione che sarà proposta sul sito di Eolienews così come sul gruppo fb di Eolienews (ed altri gruppi eoliani) a partire dalle 18. Il primo appuntamento stasera
Legambiente :urge tutelare Ginostra dal dissesto idrogeologico.
Nota di Legambiente , Legambiente Sicilia e Legambiente del Tirreno indirizzata al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Dott. Sergio Costa; Al Commissario di Governo Contro il Dissesto Idrogeologico della Regione Siciliana On. Nello Musumeci ; Al Prefetto di Messina Dott.ssa Maria Carmela Librizzi e Al Sindaco del Comune di Lipari Rag. Marco Giorgianni.
Oggetto: tutela e salvaguardia di Ginostra, isola di Stromboli, dal rischio idrogeologico.
A seguito dei recenti sopralluoghi effettuati a Ginostra, nell’isola di Stromboli, in cui è stata accertata una progressiva e repentina azione di dissesto idrogeologico, dovuta all’erosione costiera e alle mareggiate che mettono a rischio di frane e crolli il costone su cui poggia il centro del villaggio, la zona portuale e la via San Vincenzo, principale via di fuga della frazione e in seguito all’ultima nota inviata dal Capo della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli, alla Regione Siciliana e al Comune di Lipari in cui si chiedono interventi strutturali urgenti di mitigazione del rischio e azioni volte alla tutela della pubblica e privata incolumità;
considerato che sulla scorta delle richieste del responsabile della Protezione Civile nazionale, il Demanio Marittimo di Messina ha già emesso un’ordinanza, con decorrenza immediata, di interdizione delle aree demaniali circostanti il pontile di Ginostra a tutela della pubblica e privata incolumità;
sottolineato che da anni gli abitanti della piccola frazione di Stromboli e Legambiente segnalano i rischi e le continue azioni franose dovute all’erosione della costa, ma che fino ad oggi non è stato posto in essere nessun intervento concreto; considerato che appare paradossale e inaccettabile che fino ad oggi non sia stato posto in essere nessun intervento concreto;
Legambiente chiede un intervento urgente per tutelare e mettere in sicurezza Ginostra e i suoi abitanti, un luogo unico nel Mediterraneo, già Patrimonio mondiale dell’Unesco e facente parte della Riserva Naturale Orientata ‘Isola di Stromboli’, che rischia di sgretolarsi lentamente nell’indifferenza generale.
Stefano Ciafani presidente di Legambiente
Gianfranco Zanna presidente di Legambiente Sicilia
Pippo Ruggeri presidente del circolo Legambiente del Tirreno
Oggetto: tutela e salvaguardia di Ginostra, isola di Stromboli, dal rischio idrogeologico.
A seguito dei recenti sopralluoghi effettuati a Ginostra, nell’isola di Stromboli, in cui è stata accertata una progressiva e repentina azione di dissesto idrogeologico, dovuta all’erosione costiera e alle mareggiate che mettono a rischio di frane e crolli il costone su cui poggia il centro del villaggio, la zona portuale e la via San Vincenzo, principale via di fuga della frazione e in seguito all’ultima nota inviata dal Capo della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli, alla Regione Siciliana e al Comune di Lipari in cui si chiedono interventi strutturali urgenti di mitigazione del rischio e azioni volte alla tutela della pubblica e privata incolumità;
considerato che sulla scorta delle richieste del responsabile della Protezione Civile nazionale, il Demanio Marittimo di Messina ha già emesso un’ordinanza, con decorrenza immediata, di interdizione delle aree demaniali circostanti il pontile di Ginostra a tutela della pubblica e privata incolumità;
sottolineato che da anni gli abitanti della piccola frazione di Stromboli e Legambiente segnalano i rischi e le continue azioni franose dovute all’erosione della costa, ma che fino ad oggi non è stato posto in essere nessun intervento concreto; considerato che appare paradossale e inaccettabile che fino ad oggi non sia stato posto in essere nessun intervento concreto;
Legambiente chiede un intervento urgente per tutelare e mettere in sicurezza Ginostra e i suoi abitanti, un luogo unico nel Mediterraneo, già Patrimonio mondiale dell’Unesco e facente parte della Riserva Naturale Orientata ‘Isola di Stromboli’, che rischia di sgretolarsi lentamente nell’indifferenza generale.
Stefano Ciafani presidente di Legambiente
Gianfranco Zanna presidente di Legambiente Sicilia
Pippo Ruggeri presidente del circolo Legambiente del Tirreno
Ricordando... Giovannino Spanò.
Le foto pubblicate sono tratte, in ordine assolutamente casuale e non su richiesta, tra quelle che abbiamo nel nostro archivio.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.
Buon Compleanno!
Auguri a Ersilia Pajno, Daniel D'Ambra, Nuccio La Greca, Brian Buttò, Giuseppe Lo Schiavo, Antonio Cipicchia, Giuseppe Pasquali, Michele Farchica, Maria Sarpi, Ettore Benforte, Dario Saltalamacchia, Nuccio Raccuia, Venanzio Iacolino
Le nostre pubblicazioni riprenderanno a breve
Eolienews si ferma per una trentina di minuti, per ricordare Pietro, in coincidenza con la benedizione della salma.
Camera di Commercio di Messina: Sospeso ricevimento utenza
(Comunicato) La Camera di commercio comunica che, per mettere in atto le urgenti misure di prevenzione, di cui al D.P.C.M. del 7 marzo 2020, al fine di arginare la diffusione del Covid-19, i servizi camerali saranno erogati in via telematica con connessione al sistema informatico camerale.
Pertanto, il ricevimento dell’utenza negli uffici della Camera di commercio è sospeso in attesa che gli Sportelli aperti al pubblico si dotino di postazioni front office adeguate alle indicazioni di cui al D.P.C.M., ad eccezione dei servizi Firma digitale e Carte tachigrafiche urgenti, previo appuntamento.
Per pratiche urgenti e indifferibili, contattare i numeri telefonici e/o gli indirizzi email indicati nell’Area Servizi del sito www.me.camcom.it
Pertanto, il ricevimento dell’utenza negli uffici della Camera di commercio è sospeso in attesa che gli Sportelli aperti al pubblico si dotino di postazioni front office adeguate alle indicazioni di cui al D.P.C.M., ad eccezione dei servizi Firma digitale e Carte tachigrafiche urgenti, previo appuntamento.
Per pratiche urgenti e indifferibili, contattare i numeri telefonici e/o gli indirizzi email indicati nell’Area Servizi del sito www.me.camcom.it
lunedì 9 marzo 2020
Coronavirus, Conte: tutta Italia zona protetta. Misure restrittive allargate a tutto il territorio nazionale. Attività didattiche sospese sino al 3 aprile.
Il premier Conte in diretta tv ha annunciato, da qualche minuto, che, da domani, una volta pubblicato il decreto che si appresta a firmare, sulla Gazzetta ufficiale, tutta l'Italia sarà zona protetta.
Un decreto soprannominato "Io resto a casa".
Le misure restrittive in vigore per la Lombardia e altre 13 province, saranno, quindi, allargate al territorio nazionale.
Ha anche annunciato la sospensione attività didattica sino al 3 aprile
Stop alle attività sportive, calcio compreso. "Servono misure drastiche - ha detto il premier"
Consiglio comunale di Lipari. Grasso lascia il gruppo "Eolie in movimento" e si dichiara indipendente
Riceviamo e pubblichiamo: Nella qualità di Consigliere Comunale (viste le notizie che cominciano a circolare), mi sembra doveroso comunicare eventuali scelte e cambiamenti politici che mi riguardano, a tal proposito allego lettera inviata in data odierna (09/03/20) a Sindaco, Segretario e Presidente del Consiglio, riguardante la mia uscita da un gruppo consiliare.
Nonostante ciò, in un momento molto particolare, un momento di crisi sanitaria Mondiale, che non ha fatto sconti alla nostra comunità, questa è una notizia che passerà inosservata, anzi che dovrà passare inosservata e che invio ai giornali solo per mera comunicazione.
Auspicandomi che quanto detto non diventi uno spunto di “gossip”, approfitto di questa comunicazione per ricordare i messaggi importanti che devono circolare ininterrottamente in questi giorni, messaggi che riguardano il buonsenso, la calma, la prudenza e la prevenzione, perché il c.d. Corona-Virus è una realtà che investe i nostri giorni.
Perciò: RISPETTIAMO LE DIRETTIVE CHE LE AUTORITA’ COMPETENTI CI RACCOMANDANO GIORNALMENTE, DOBBIAMO ESSERE OTTIMISTI, QUESTO MOMENTO PASSERA’, MA CERCHIAMO DI NON ESSERE SUPERFICIALI, FACCIAMOLO NON SOLO PER NOI STESSI, MA ANCHE E SOPRATTUTTO PER CHI CI STA ATTORNO. IO PERSONALMENTE SONO FATALISTA E “CREDO CHE SE UNA COSA DEVE CAPITARE CAPITA”, MA SE CE LA CERCHIAMO CAPITERA’ SICURO; DUNQUE IMPEGNIAMOCI E RICORDIAMO SEMPRE A NOI STESSI E CHI CI STA INTORNO LE REGOLE COMPORTAMENTALI DA RISPETTARE ED “INCAZZIAMOCI” SE VEDIAMO CHE QUALCUNO NON LE RISPETTA, PERCHE’ CI STA MANCANDO DI RISPETTO!
Baciamo le mani… scusate volevo dire “LAVIAMO LE MANI!”
Perciò: RISPETTIAMO LE DIRETTIVE CHE LE AUTORITA’ COMPETENTI CI RACCOMANDANO GIORNALMENTE, DOBBIAMO ESSERE OTTIMISTI, QUESTO MOMENTO PASSERA’, MA CERCHIAMO DI NON ESSERE SUPERFICIALI, FACCIAMOLO NON SOLO PER NOI STESSI, MA ANCHE E SOPRATTUTTO PER CHI CI STA ATTORNO. IO PERSONALMENTE SONO FATALISTA E “CREDO CHE SE UNA COSA DEVE CAPITARE CAPITA”, MA SE CE LA CERCHIAMO CAPITERA’ SICURO; DUNQUE IMPEGNIAMOCI E RICORDIAMO SEMPRE A NOI STESSI E CHI CI STA INTORNO LE REGOLE COMPORTAMENTALI DA RISPETTARE ED “INCAZZIAMOCI” SE VEDIAMO CHE QUALCUNO NON LE RISPETTA, PERCHE’ CI STA MANCANDO DI RISPETTO!
Baciamo le mani… scusate volevo dire “LAVIAMO LE MANI!”
Giuseppe Grasso (consigliere comunale)
L'editoriale: Signori...non babbiamo ( in dialetto per dare il significato più forte possibile)
In osservanza del decreto del Governo e del presidente della Regione, una persona, proveniente dalle zone rosse, arrivata a Lipari è stata fatta oggetto, oggi, delle "attenzioni" della polizia municipale. La persona, in questione, aveva già, comunque, seguito le procedure previste "autodenunciandosi" attraverso il numero verde. Resterà in quarantena.
Approfitto di questa notizia per postare questo editoriale nel quale desidero ribadire la necessità che tutti dobbiamo essere responsabili, attuando gli accorgimenti previsti, sia dal punto di vista igienico che sanitario.
Responsabilità che occorre anche nelle dichiarazioni fatte alle biglietterie a proposito della provenienza, fare il furbetto nascondendo la reale provenienza, trincerandosi dietro la carta d'identità, dove ricordiamo viene indicato il luogo di nascita e d'emissione, non serve, malauguratamente, che a peggiorare le cose
Come ho avuto già modo di scrivere in un post di fb "la salute è nostra, dei nostri cari e noi, per primi ,abbiamo il dovere di salvaguardarla, anche e, sopratutto in presenza di irresponsabili che, purtroppo, anche in questo caso, ci sono. Che significa? Avete la certezza che per le nostre isole girino persone provenienti dalle zone rosse (nativi di questo arcipelago e non)?. Segnalatelo alle autorità. Non significa essere delatori ma avere il buon senso che questi non hanno e, principalmente, "salvarsi la vita"
Ai cittadini che viaggiano, raccomandiamo di "pretendere", anche se non richiesto a bordo dai componenti l'equipaggio, di mantenere la distanza di sicurezza tra un utente e l'altro.
Sappiamo anche di "arrabbiature" da parte di utenti che, in locali pubblici, una volta invitati a non accalcarsi, a non "stringersi" uno all'altro, non hanno trovato di meglio che mandare a quel paese il titolare/gestore, come se il problema non riguardasse anche la nostra comunità.
Vorremmo fosse così, ma la realtà è ben diversa e non possiamo esimerci dallo scrivere , pur senza creare allarmismo, che prima ce ne accorgiamo, meglio è.
Ricordiamo che la sanità da queste parti, nonostante l'impegno e la dedizione degli operatori sanitari, è quella che è e non si può rischiare, sperando solo e sempre su S. Bartolo
Nel contempo auspichiamo controlli più serrati e mirati alle varie forze dell'ordine.
Approfitto di questa notizia per postare questo editoriale nel quale desidero ribadire la necessità che tutti dobbiamo essere responsabili, attuando gli accorgimenti previsti, sia dal punto di vista igienico che sanitario.
Responsabilità che occorre anche nelle dichiarazioni fatte alle biglietterie a proposito della provenienza, fare il furbetto nascondendo la reale provenienza, trincerandosi dietro la carta d'identità, dove ricordiamo viene indicato il luogo di nascita e d'emissione, non serve, malauguratamente, che a peggiorare le cose
Come ho avuto già modo di scrivere in un post di fb "la salute è nostra, dei nostri cari e noi, per primi ,abbiamo il dovere di salvaguardarla, anche e, sopratutto in presenza di irresponsabili che, purtroppo, anche in questo caso, ci sono. Che significa? Avete la certezza che per le nostre isole girino persone provenienti dalle zone rosse (nativi di questo arcipelago e non)?. Segnalatelo alle autorità. Non significa essere delatori ma avere il buon senso che questi non hanno e, principalmente, "salvarsi la vita"
Ai cittadini che viaggiano, raccomandiamo di "pretendere", anche se non richiesto a bordo dai componenti l'equipaggio, di mantenere la distanza di sicurezza tra un utente e l'altro.
Sappiamo anche di "arrabbiature" da parte di utenti che, in locali pubblici, una volta invitati a non accalcarsi, a non "stringersi" uno all'altro, non hanno trovato di meglio che mandare a quel paese il titolare/gestore, come se il problema non riguardasse anche la nostra comunità.
Vorremmo fosse così, ma la realtà è ben diversa e non possiamo esimerci dallo scrivere , pur senza creare allarmismo, che prima ce ne accorgiamo, meglio è.
Ricordiamo che la sanità da queste parti, nonostante l'impegno e la dedizione degli operatori sanitari, è quella che è e non si può rischiare, sperando solo e sempre su S. Bartolo
Nel contempo auspichiamo controlli più serrati e mirati alle varie forze dell'ordine.
Coronavirus: boom di iscrizioni al portale Sicilia per arrivi da zone a rischio
Boom di iscrizioni, nelle ultime ore, al portale della Regione Siciliana per segnalare la propria provenienza dalle zone a rischio contagio del Nord Italia. Si è passati da 1.500 a 11mila registrazioni, effetto delle due ordinanze del governatore Nello Musumeci che hanno trasformato la facoltà in obbligo, per contenere il diffondersi del Coronavirus nell’Isola. Ma anche del suo appello rivolto ieri ai siciliani.
"Registratevi e fate registrare gli altri - aveva scritto il presidente della Regione sulla propria pagina Facebook - se conoscete qualcuno. Può essere un modo importante per arginare i contagi, oltre che un gesto di buon senso e responsabilità verso tutti! Oltre che chiederti cosa può fare la Regione per te, vediamo quello che ognuno di noi può fare per gli altri. Più si registrano le persone che si muovono o si sono mosse a febbraio, più possiamo arginare i contagi!".
In base ai provvedimenti firmati ieri, è obbligatoria la quarantena per chi nelle ultime due settimane è stato nelle “zone rosse”. In particolare, i territori di provenienza coinvolti sono quelli inseriti nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri: tutta la regione Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, oltre alle zone a rischio epidemiologico, così come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Tutti coloro che siano anche semplicemente transitati in tali aree devono comunicarlo al proprio Comune, al dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio o al proprio medico. E hanno l’obbligo, altresì, di: osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo; divieto di contatti sociali, di spostamento e di viaggi; rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza.
La registrazione va effettuata sul portale www.siciliacoronavirus.it
Per ulteriori informazioni si può contattare il numero verde 800.45.87.87
"Registratevi e fate registrare gli altri - aveva scritto il presidente della Regione sulla propria pagina Facebook - se conoscete qualcuno. Può essere un modo importante per arginare i contagi, oltre che un gesto di buon senso e responsabilità verso tutti! Oltre che chiederti cosa può fare la Regione per te, vediamo quello che ognuno di noi può fare per gli altri. Più si registrano le persone che si muovono o si sono mosse a febbraio, più possiamo arginare i contagi!".
In base ai provvedimenti firmati ieri, è obbligatoria la quarantena per chi nelle ultime due settimane è stato nelle “zone rosse”. In particolare, i territori di provenienza coinvolti sono quelli inseriti nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri: tutta la regione Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, oltre alle zone a rischio epidemiologico, così come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Tutti coloro che siano anche semplicemente transitati in tali aree devono comunicarlo al proprio Comune, al dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio o al proprio medico. E hanno l’obbligo, altresì, di: osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo; divieto di contatti sociali, di spostamento e di viaggi; rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza.
La registrazione va effettuata sul portale www.siciliacoronavirus.it
Per ulteriori informazioni si può contattare il numero verde 800.45.87.87
Emergenza Coronavirus. Oggi 9 marzo, questa la situazione in Sicilia. A Messina e provincia sono 6 i positivi.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (lunedì 9 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 836 tamponi, di cui 771 negativi e 11 in attesa dei risultati.
Al momento, quindi, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità 54 campioni, uno in più di ieri, cui 16 già validati da Roma (cinque a Palermo e undici a Catania). Risultano ricoverati 19 pazienti (sette a Palermo, cinque a Catania, due a Messina*, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui uno in terapia intensiva per precauzione, mentre 35 sono in isolamento domiciliare.
Tornano a casa, dopo il periodo di quarantena, 25 componenti della comitiva bergamasca in vacanza a Palermo: sono risultati negativi dopo aver eseguito per tre volte il tampone.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87
Dall'inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 836 tamponi, di cui 771 negativi e 11 in attesa dei risultati.
Al momento, quindi, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità 54 campioni, uno in più di ieri, cui 16 già validati da Roma (cinque a Palermo e undici a Catania). Risultano ricoverati 19 pazienti (sette a Palermo, cinque a Catania, due a Messina*, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui uno in terapia intensiva per precauzione, mentre 35 sono in isolamento domiciliare.
Tornano a casa, dopo il periodo di quarantena, 25 componenti della comitiva bergamasca in vacanza a Palermo: sono risultati negativi dopo aver eseguito per tre volte il tampone.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani.
Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87
*Nota del direttore: A Messina e provincia i positivi sono 6 (2 ricoverati, come da comunicato, 4 al proprio domicilio) (Fonte: Gazzetta del sud)
Asp Messina. Emergenza Coronavirus: le direttive emanate per contenere i possibili contagi. Sospese attività non indifferibili
Ai fini di monitorare l'ingresso in Sicilia di cittadini provenienti dalla Lombardia e dalle provincie di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia e Verbano-Cusio-Ossola, chiunque sai rientrato da meno di 14 gg. da una di queste zone individuate dal D.P.C.M. 8 marzo 2020 ha l'obbligo di:
- rimanere in isolamento domiciliare per 14 gg. dal proprio rientro:
- comunicarlo se residente in provincia di Messina al proprio medico di famiglia che effettuerà la sorveglianza e lo segnalerà al Dipartimento di Prevenzione dell'Asp di Messina; relativamente ai non residenti e ai soggetti ospiti di strutture ricettive questi dovranno invece comunicare i propri dati all'indirizzo mail: coronavirus@asp.messina.it.
Inoltre da oggi lunedì 9 marzo la direzione dell'ASP di Messina ha emanato le seguenti rigorose disposizioni valide per gli ospedali e per tutti i presidi sanitari di pertinenza:
- sono sospese le attività di informazione da parte dei collaboratori scientifici su farmaci e dispositivi medici, tranne quelli correlati all'emergenza in corso;
- sono sospese le attività ambulatoriali con esclusione di quelle indifferibili ed oncologiche;
- sono sospese le attività chirurgiche programmate e differibili, garantendo l'urgenza;
- è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei pronto soccorsi;
- è limitato al massimo l'accesso dei visitatori ai pazienti ricoverati;
- è limitato l'accesso di pubblico negli uffici amministrativi;
- sono sospese le attività rese in libera professione intramuraria.
La direzione dell'ASP di Messina chiede a tutti i cittadini di farsi parte diligente nel rispettare scrupolosamente le direttive, ai fini di ridurre più possibile i rischi di contagio.
- rimanere in isolamento domiciliare per 14 gg. dal proprio rientro:
- comunicarlo se residente in provincia di Messina al proprio medico di famiglia che effettuerà la sorveglianza e lo segnalerà al Dipartimento di Prevenzione dell'Asp di Messina; relativamente ai non residenti e ai soggetti ospiti di strutture ricettive questi dovranno invece comunicare i propri dati all'indirizzo mail: coronavirus@asp.messina.it.
Inoltre da oggi lunedì 9 marzo la direzione dell'ASP di Messina ha emanato le seguenti rigorose disposizioni valide per gli ospedali e per tutti i presidi sanitari di pertinenza:
- sono sospese le attività di informazione da parte dei collaboratori scientifici su farmaci e dispositivi medici, tranne quelli correlati all'emergenza in corso;
- sono sospese le attività ambulatoriali con esclusione di quelle indifferibili ed oncologiche;
- sono sospese le attività chirurgiche programmate e differibili, garantendo l'urgenza;
- è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei pronto soccorsi;
- è limitato al massimo l'accesso dei visitatori ai pazienti ricoverati;
- è limitato l'accesso di pubblico negli uffici amministrativi;
- sono sospese le attività rese in libera professione intramuraria.
La direzione dell'ASP di Messina chiede a tutti i cittadini di farsi parte diligente nel rispettare scrupolosamente le direttive, ai fini di ridurre più possibile i rischi di contagio.
Nuove iniziative dell'amministrazione per contenimento coronavirus e modulo per comunicazione obbligatoria al Comune di Lipari dei soggetti provenienti dalle "aree a rischio"
Sportello del Cittadino
COMUNICATO STAMPA
Prosegue l’impegno dell’Amministrazione
Comunale nelle azioni necessarie al contenimento del COVID-19, a seguito del
Dpcm 8 marzo 2020 e delle Ordinanze n.3 e n.4 della Regione Siciliana, come
illustrato dal Sindaco Marco Giorgianni nella conferenza stampa di ieri.
Questa mattina si è
tenuta una ulteriore riunione con le forze dell’ordine per concordare misure efficaci
di controllo rispetto alla corretta esecuzione delle disposizioni emanate per i
viaggiatori provenienti dalle zone a rischio, indicate nel DPCM 8 Marzo 2020:
nei prossimi giorni gli uomini del Comando dei Carabinieri, della Capitaneria
di Porto e della Polizia Municipale effettueranno servizio presso le aree
portuali con la finalità di informare e indirizzare i viaggiatori provenienti
dalle aree disciplinate ai corretti comportamenti ed obblighi previsti dalle
norme emanate.
Sono stati poi
realizzati alcuni materiali informativi:
• manifesti informativi sui comportamenti da adottare in via
precauzionale, che verranno affissi in tutto il territorio comunale
• manifesti e volantini informativi in più lingue che saranno
affissi presso le Agenzie degli scali di partenza verso le Isole Eolie, con
particolare riferimento agli obblighi previsti per i viaggiatori provenienti
dalle zone indicate nel DPCM 8 Marzo 2020;
• Saranno inoltre distribuiti a tutti i viaggiatori, insieme
ai titoli di viaggio, le stesse indicazioni prescritte negli avvisi affissi
presso le agenzie.
Alleghiamo al presente
comunicato il modulo esemplificativo per la comunicazione obbligatoria al
Comune di Lipari che deve essere effettuata dai
viaggiatori proveniente o transitati nella Regione Lombardia e/o nelle province
di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino,
Alessandria, Asti, Novara, Vercelli, Verbano Cusio Ossola, Venezia Padova e
Treviso e che devono sottoporsi a quarantena. Lo stesso modulo domani sarà
reperibile sul sito istituzionale del Comune di Lipari.
L’Amministrazione
Comunale
Giorgianni ai lavoratori stagionali del turismo: "Abbiamo a cuore la vostra situazione e ci muoveremo per tutelarvi"
Immediata la risposta del sindaco di Lipari, Marco Giorgianni ai due lavoratori stagionali del settore turistico che avevano la sua attivazione affinchè il Governo prevedesse un "supporto" in considerazione di una stagione turistica che appare sicuramente difficile.
Da noi contattato telefonicamente ci ha dichiarato: "Ieri, durante la conferenza stampa, quando parlavo di iniziative a supporto del turismo non mi riferivo soltanto alle imprese e agli imprenditori del settore ma anche ai lavoratori stagionali che rappresentano una parte importante del nostro tessuto sociale. L'amministrazione è , infatti, consapevole degli effetti che il coronavirus può avere anche su questa categoria, mettendo a rischio la stessa sopravvivenza dei loro nuclei famigliari. Abbiamo a cuore la loro situazione e posso garantire che ci muoveremo in tutte le direzioni possibili affinchè possano essere adeguatamente tutelati"
Da noi contattato telefonicamente ci ha dichiarato: "Ieri, durante la conferenza stampa, quando parlavo di iniziative a supporto del turismo non mi riferivo soltanto alle imprese e agli imprenditori del settore ma anche ai lavoratori stagionali che rappresentano una parte importante del nostro tessuto sociale. L'amministrazione è , infatti, consapevole degli effetti che il coronavirus può avere anche su questa categoria, mettendo a rischio la stessa sopravvivenza dei loro nuclei famigliari. Abbiamo a cuore la loro situazione e posso garantire che ci muoveremo in tutte le direzioni possibili affinchè possano essere adeguatamente tutelati"
Coronavirus: posti di lavoro a rischio per i lavoratori stagionali. Lettera aperta al sindaco Giorgianni e al consiglio comunale di Lipari
Alla cortese attenzione,
Sig. Sindaco di Lipari Marco Giorgianni , consiglio comunale e organi di stampa.
Oggetto: lavoratori stagionali effetto coranavirus.
Con la presente preghiamo il Sig. Sindaco e tutto il consiglio comunale di adoperarsi a sollecitare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del Governo di predisporre appositi provvedimenti in favore dei lavoratori stagionali del territorio che preveda l’aumento di corresponsione della NASPI in deroga alla vigente normativa alla luce del dilagante problema della diffusione del coronavirus che rischia di mettere in ginocchio l’economia locale.
Altresì ci affidiamo nel cercare tutte le soluzioni più idonee per arginare questa situazione, sperando che la ns. proposta possa essere presa in considerazione.
Alleghiamo un articolo c pubblicato da Positano news, che riteniamo di estremo interesse.
Distinti Saluti
I FIRMATARI
D’AMICO ANTONIO
PALINO CARMELO
Sig. Sindaco di Lipari Marco Giorgianni , consiglio comunale e organi di stampa.
Oggetto: lavoratori stagionali effetto coranavirus.
Con la presente preghiamo il Sig. Sindaco e tutto il consiglio comunale di adoperarsi a sollecitare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del Governo di predisporre appositi provvedimenti in favore dei lavoratori stagionali del territorio che preveda l’aumento di corresponsione della NASPI in deroga alla vigente normativa alla luce del dilagante problema della diffusione del coronavirus che rischia di mettere in ginocchio l’economia locale.
Altresì ci affidiamo nel cercare tutte le soluzioni più idonee per arginare questa situazione, sperando che la ns. proposta possa essere presa in considerazione.
Alleghiamo un articolo c pubblicato da Positano news, che riteniamo di estremo interesse.
Distinti Saluti
I FIRMATARI
D’AMICO ANTONIO
PALINO CARMELO
Le misure di
contenimento varate finora per il turismo italiano escludono ancora una volta
i lavoratori stagionali. Continuare a coprire, come un tempo,
l’intero periodo di disoccupazione con il sussidio, in questo periodo così
critico, sarebbe quanto meno opportuno.
Una emergenza sanitaria, quella
da coronavirus,che
il mondo occidentale non ricorda ormai da qualche secolo. In particolare il
nostro Paese, dove nonostante un’ottimo
servizio sanitario che ancora una volta (avendo tra
l’altro individuato il virus) si è dimostrato essere al top, sembra essere
tuttavia in modo incredibile quello più colpito dal contagio. A farne le spese
come capita in questi casi è l’economia e nello specifico quella derivante dal
Una emergenza sanitaria, quella da coronavirus,che
il mondo occidentale non ricorda ormai da qualche secolo. In particolare il
nostro Paese, dove nonostante un’ottimo
servizio sanitario che ancora una volta (avendo tra
l’altro individuato il virus) si è dimostrato essere al top, sembra essere
tuttavia in modo incredibile quello più colpito dal contagio. A farne le spese
come capita in questi casi è l’economia e nello specifico quella derivante dal urismo. Un comparto che da
solo genera circa il 12% del
Pil nazionale con un giro d’affari di 146 miliardi di euro
con quasi 216mila esercizi ricettivi e 1,5 milioni di lavoratori da cui dipendono
altrettante famiglie. Una politica impreparata ed una informazione allo
sbaraglio, nonostante un servizio sanitario eccellente, hanno contribuito a far
passare l’Italia come un Paese di appestati. Con forti conseguenze negative per
tutta l’industria turistica del Paese che hanno messo in seria discussione
l’intera stagione 2020. Intanto il Governo pressato dalle Associazioni di categoria e Federalberghi in particolare,
ha gia varato le prime misure a favore delle imprese turistiche. Una serie di
provvedimenti per tamponare l’emergenza, sospendendo il pagamento di tasse,
contributi e mutui. Purtroppo come avvenuto più volte in passato, il Governo
continua a dimenticare coloro che in modo concreto mandano avanti il turismo
italiano contribuendo a farne una eccellenza mondiale. Ovvero i lavoratori
in maggior parte stagionali
del turismo che non possono rientrare nemmeno negli
interventi di fondo salariale, da cui potrebbero attingere i datori di lavoro,
in quanto l’emergenza si è presentata ad inizio stagione e quindi non ancora
assunti. Per le cui famiglie l’unica sopravvivenza durante il periodo
invernale è rappresentato dal sussidio di disoccupazione che dal 2014 è stato
dimezzato dalla riforma del lavoro (Job’s
Act) varata nel 2014 dal Governo Renzi, tra l’altro recentemente bocciata
dalla Corte di Giustizia
dell’Unione Europea. Quindi una situazione a dir poco
disastrosa quella che si sta presentando per i lavori stagionali, la maggior
parte dei quali ha esaurito il sussidio già nel gennaio scorso , in quanto il
periodo di lavoro in genere si aggira intorno ai sei mesi. Le continue raffiche
di disdette da
parte dei tour operators stanno ad indicare che si è di fronte ad una
stagione catastrofica ed il cui inizio al momento è difficile prevedere.
Bisogna urgentemente che il governo, dopo aver esaudito le richieste degli
imprenditori, si adoperi nel varare dei provvedimenti a favore di tale
categorica di lavoratori. Delle misure concrete come il prolungamento del
sussidio di disoccupazione fino all’avvenuta nuova assunzione. Così come
tra l’altro prevedeva fino al 2014 l’indennità mensile di disoccupazione Aspi.
Delle richieste già a suo tempo avanzate dai lavoratori stagionali ai vari
governi che negli ultimi anni si sono succeduti. Trattandosi di un evento
imprevedibile e come successo nel sostenere i lavoratori dipendenti delle
aree contagiate dal virus con la la Cassa integrazione
ordinaria bisogna assolutamente che il premier Conte ed in
particolare il Ministro del Lavoro,
la penta stellata Nunzia
Catalfo (da
sempre a fianco dei lavoratori stagionali) che ha dichiarato
di mettere in campo ulteriori provvedimenti qualora ve ne fosse la
necessità,ascoltino pertanto tali urgenti richieste prima che la
situazione per tante famiglie, possa diventare irrecuperabile.
Buon Compleanno!
Auguri a Francesco Cannistrà, Paola G Giorgi, Adriana Borsetta, Francesca Cincotta, Charlie Perna, Stefano Bonica, Anna Acquaro, Mary Natoli, Daniela Toni, Lorenzo Aiello, Gandharvika Devi Dasi, Francesco Pintus, Sara Greco, Natalie Mollah
Ricordando...Eugenio Spanò.
Le foto pubblicate sono tratte, in ordine assolutamente casuale e non su richiesta, tra quelle che abbiamo nel nostro archivio.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.
Come eravamo: Bianche Eolie. Video d'epoca
Il restauro di questo film è stato reso possibile dal produttore Francesco Alliata di Villafranca, che ha messo a disposizione della Cineteca del Comune di Bologna e del CRICD - Filmoteca Regionale Siciliana un interpositivo di sua proprietà, il negativo scena e il negativo suono originali conservati presso la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale
E' deceduto Pietro Sturniolo.
Le onoranze funebri sono a cura della ditta Alfa e Omega di Lipari.
La famiglia Sarpi ed Eolienews partecipano al dolore della famiglia.
domenica 8 marzo 2020
Il video della Conferenza stampa del sindaco Giorgianni sui provvedimenti legati al coronavirus tra i quali la "quarantena"
Conferenza stampa del sindaco Marco Giorgianni sui provvedimenti e/o iniziative legate al coronavirus tra i quali la "quarantena" per chi proviene dalle zone a rischio, siano essi turisti che nostri concittadini. Il provvedimento è retroattivo, cioè anche a carico di chi è sbarcato prima dei provvedimenti odierni
Coronavirus. Salgono a 4 i "positivi" a Messina e provincia
(Fonte: Gazzetta del sud) Nel Messinese, intanto, salgono a quattro i casi «positivi». Al vigile del fuoco 51enne di Sant'Agata Militello, ricoverato all'ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona, si aggiunge, infatti, la moglie 43enne, in isolamento a casa. Due i contagiati nel capoluogo, invece. Si tratta di due anziani, di circa 80 anni, entrati in contatto tra loro: un ex medico in pensione, che - dopo il tampone eseguito al Papardo e risultato positivo - si trova in quarantena nella propria abitazione, e un ex docente universitario, anche lui in pensione, che si è presentato autonomamente al Policlinico universitario, dove si trova ricoverato ma non in gravi condizioni. Quest'ultimo avrebbe contratto il virus dopo un “contatto” con il figlio, tornato recentemente dall'estero ma ora non in città.
Coronavirus: Ordinanza di Musumeci, quarantena per chi arriva da zone rosse. Consiglieri Fonti e Mollica sollecitano controlli e massima attenzione.
“Chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, ha il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento”.
Lo impone un'ordinanza firmata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e in fase di notifica ai nove prefetti, ai questori ed ai 390 sindaci dell’Isola. Nella sua ordinanza, il governatore richiama le competenze comuni a tutte le regioni italiane e quelle previste dal comma 2 dell’articolo 31 dello Statuto siciliano che conferiscono al presidente della Regione il potere di disporre delle forze di polizia in caso di necessità.
“Se tutti manteniamo la calma e il senso di responsabilità, riusciremo a gestire e superare anche questo particolare momento. Noi siciliani abbiamo affrontato ben altre calamità e non ci arrendiamo. Ma ognuno faccia la propria parte”, ha esortato Musumeci dal suo isolamento domiciliare dove si trova da ieri per precauzione dopo il contatto avuto mercoledì a Roma con il collega Zingaretti. Al primo tampone negativo di ieri sera ne seguirà un altro tra due giorni.
MODERATI PER CALDERONE
Lo impone un'ordinanza firmata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e in fase di notifica ai nove prefetti, ai questori ed ai 390 sindaci dell’Isola. Nella sua ordinanza, il governatore richiama le competenze comuni a tutte le regioni italiane e quelle previste dal comma 2 dell’articolo 31 dello Statuto siciliano che conferiscono al presidente della Regione il potere di disporre delle forze di polizia in caso di necessità.
“Se tutti manteniamo la calma e il senso di responsabilità, riusciremo a gestire e superare anche questo particolare momento. Noi siciliani abbiamo affrontato ben altre calamità e non ci arrendiamo. Ma ognuno faccia la propria parte”, ha esortato Musumeci dal suo isolamento domiciliare dove si trova da ieri per precauzione dopo il contatto avuto mercoledì a Roma con il collega Zingaretti. Al primo tampone negativo di ieri sera ne seguirà un altro tra due giorni.
Emergenza Coronavirus
In relazione al contenimento della diffusione del Coronavirus, ci chiediamo se le compagnie di navigazione hanno provveduto ad attuare un piano straordinario per l'igienizzazione di aliscafi e navi in servizio sulla tratta per le Isole Eolie, integrando cosi le attività che già quotidianamente vengono effettuate.
Ci chiediamo inoltre se l'equipaggio dei mezzi pubblici ha ricevuto le necessarie istruzioni relative all'esecuzione delle misure urgenti di contenimento del contagio (attuazione dei programmi di profilassi), così come il personale in servizio presso i Terminal e le biglietterie. E se si sia provveduto sui mezzi pubblici e nelle zone di imbarco e sbarco, zone di attesa e di controllo dei passeggeri a garantire la disposizione degli stessi nel rispetto delle distanze indicate nel dpcm, adottato su proposta del ministro della Salute.
Il nuovo decreto recepisce e proroga alcune misure già adottate per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, noto come Coronavirus, e introduce ulteriori misure finalizzate a disciplinare in modo unitario il quadro degli interventi e garantire uniformità su tutto il territorio nazionale nell’attuazione dei programmi di profilassi.
La Lombardia e altre 14 province sono state chiuse per decreto, firmato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte nella notte fra sabato e oggi, domenica 8 marzo. Purtroppo le reazioni non sono state prudenti e nella notte centinaia di persone si sono allontanate in treno ed in auto dalle zone rosse. La fuga è prevalentemente verso le regioni meridionali. Sembra che anche le Isole Eolie siano interessate dagli spostamenti che si registrano nelle ultime ore.
Siamo oltremodo preoccupati e invitiamo il Sindaco di Lipari e il Sindaco di Milazzo, nonché le forze dell'ordine, a fare le necessarie verifiche ed a intervenire li dove fosse necessario
Invitiamo altresì le compagnie di navigazione e le agenzie di dotare le zone di attesa e di controllo dei passeggeri di cartelli con indicazione dei comportamenti da seguire (decalogo Coronavirus).
Gesuele Fonti ed Eliana Mollica
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