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mercoledì 6 ottobre 2021

Caronte & Tourist. Sentenza di assoluzione al processo per presunte fatture false. Vincenzo Franza: “Sempre certi della correttezza del nostro operato e sempre rispettosi del lavoro della Magistratura”.

 Messina - 6/10/2021 - Assoluzione dal reato ascritto "perché il fatto non sussiste". La Seconda Sezione Penale della Corte di Appello di Reggio Calabria si è così pronunciata sulla vicenda che aveva coinvolto tra gli altri gli Amministratori dell’epoca della Caronte & Tourist S.p.A., Vincenzo Franza e Antonino Repaci, imputati del reato di “utilizzo di fatture per operazioni inesistenti”. L'accusa era quella di aver contabilizzato delle fatture aventi a oggetto attività di consulenza e assistenza legale, emesse dall'on. Francantonio Genovese, già parlamentare e Sindaco di Messina, nei confronti della Società.

“Dopo lunghissimi mesi di trepidante ma sempre fiduciosa attesa accogliamo oggi con grande soddisfazione questa sentenza che rende onore alla verità prima di tutto il resto. Sono stati e sono anni pesanti, ma oggi non possiamo che ribadire e riconfermare la nostra fiducia nella Magistratura che è anche fiducia nel Diritto” - ha commentato l’ing. Vincenzo Franza.

I primi gradi del giudizio di merito - celebrato con le forme del rito abbreviato - si erano conclusi con sentenza di condanna da parte sia del GUP del Tribunale sia della Corte d'Appello di Messina.

Gli avvocati Giorgio Perroni e Alberto Gullino avevano però invocato e ottenuto l'annullamento della "doppia conforme" da parte della Corte di Cassazione che - convenendo sull’esistenza di vizi di legittimità della pronuncia della Corte d'Appello di Messina - aveva dunque disposto che venisse celebrato il giudizio di rinvio dinanzi alla Corte d'Appello di Reggio Calabria.

Quest'ultima - su conforme richiesta delle parti, nel senso che la stessa Pubblica Accusa aveva espresso parere in tal senso - ha infine emesso sentenza di assoluzione con formula piena, riconoscendo l'infondatezza dell'ipotesi accusatoria e la solidità della tesi difensiva, confermando così la correttezza dell’operato degli Amministratori della Caronte & Tourist.

Proverbio del giorno


 A cavallo d’altri non si dice zoppo.

Oggi è il 6 ottobre. Buongiorno Eolie, buongiorno mondo con questa cartolina da Panarea


martedì 5 ottobre 2021

1° Anniversario dalla scomparsa di Pippo Pace. Messa in suffragio a Canneto

 

Parco giochi di Stromboli, lavori affidati alla ditta Oliva

Con determina numero 27/21 del capo area Claudio Beninati sono stati affidati alla ditta Oliva Stefano di Stromboli i lavori per il ripristino del parco giochi dell'isola con contestuale imputazione della spesa di €.6.710,00.

"Area Marina Eolie". Subito 5000 firme. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 5 ottobre 2021

Calcio - Prima Categoria: I risultati della II giornata, la classifica e il prossimo turno

Alagna (Asp 5) : “concorsi per Lipari andati deserti nella quasi totalità, Regione pensi a incentivi”

“L’ASP Messina non ha trascurato alcuna possibilità per coprire i posti vacanti in pianta organica, nelle differenti unità operative dell’ospedale di Lipari ma i concorsi, tempestivamente banditi,  nella quasi totalità sono andati deserti e in uno di questi il primo classificato ha anche rinunciato all’incarico”. 

Lo evidenzia il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria, Bernardo Alagna. “Non demordiamo – afferma - e continueremo a cercare il personale che occorre ma, vista la realtà insulare, nell’ottica di perseguire la continuità assistenziale, la Regione dovrebbe pensare ad un forma di premialità, così come già avviene per la scuola e in altri settori, con una maggiore retribuzione o una migliore possibilità di fare carriera per incentivare la scelta di  Lipari, quale sede. Infatti, a parità di retribuzione e carriera, i più non prendono in considerazione di trasferirsi sull’isola”. 

Alagna, evidenziando il massimo impegno per garantire nelle Eolie i servizi essenziali di prossimità, rimarca come gli isolani debbono comprendere che “con l’attuale sistema sanitario, con regole non dipendenti dalla nostra azienda, alcune attività saranno da considerare fruibili solo in alcune strutture che non necessariamente, sarà possibile trovare sull’isola. Pur riconoscendo, dunque, la particolarità della condizione isolana, alcune scelte di logistica e politica sanitaria, non dipendono da libere scelte dell’Asp, ma sono condizionate dall’attuale piano sanitario che ha scelto il modello degli hub e spoke della rete ospedaliera, prevedendo, a Lipari, la presenza di alcune Unità Operative a Lipari, non di tutte”.

Nei giorni scorsi, con una nota indirizzata al commissario Alagna e all'assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, il presidente del consiglio comunale di Lipari, Giacomo Biviano, aveva chiesto chiarimenti a proposito dei concorsi banditi.

I ringraziamenti della famiglia Quadara

Cinque ottobre 2018: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore


 

Cinque ottobre 21: Vulcano in real time. Video della nostra inviata Rosita D'Amico

Buon Compleanno a Marco Giorgianni, Valentina Alessi, Rosa Favorito,Tindara Vitagliano, Vincenzo Andaloro, Maria Cortese, Ilaria Biviano


 

Come eravamo, luoghi, cose e personaggi delle Eolie di un tempo (Puntata 16°): A vucca o vadduni (L'attuale Via Roma)


E' deceduta Felicia D'Ambra ved. Imbruglia

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA E OMEGA di Lipari
Alla famiglia le condoglianze della famiglia Sarpi e di Eolienews

Proverbio del giorno


 A pagare e morire c’è sempre tempo.

Si è spento il sorriso di Za Felicia

Lipari perde uno dei suoi fiori più belli. 

Si spenta la signora Felicia D’Ambra ved. Imbruglia.

Una donna buona e sempre con il sorriso sulle labbra e una luce radiosa negli occhi: nella vita di ogni giorno, così come nell'attività di famiglia.

Ed è con quel sorriso che ci ha accompagnato che vogliamo ricordarla.

Alla famiglia le sentite condoglianze della famiglia Sarpi e di Eolienews

lunedì 4 ottobre 2021

Vulcano in fermento. Monitoraggio costante. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 4 ottobre 2021

Porto a Malfa, i lavori non si fermano

Sulle voci, sempre più insistenti, di un fermo per un contenzioso ai lavori del porto di Scalo Galera, nel comune di Malfa, interviene - come scrive oggi sulla Gazzetta del sud, il collega Gianluca Giuffrè - il responsabile unico del procedimento, Arturo Ciampi, per smentire e fare il punto della situazione. «I lavori del porto di Scalo Galera non sono mai stati sospesi - afferma il Rup del comune di Malfa - oltre che sull'isola, nell'area portuale, si svolgono anche sulle zone portuali di S. Agata di Militello e di Augusta. Su quest'ultima è stata montata una pesa, necessaria a pesare gli scogli naturali estratti da una cava di Belpasso, che ha causato un po' di ritardo per la collocazione nel porto di Malfa, propedutica alla collocazione degli accropodi attualmente stoccati nell'area di S. Agata di Militello.

Canneto: In una solo foto il mancato rispetto dei defunti, l'indecenza e il rischio per la pubblica incolumità


Nella foto che abbiamo "rubato" all'amico Pino Martinucci è più che evidente che  è tornata a proliferare la discarica abusiva nei pressi del cimitero. Oltre al mancato rispetto per i defunti e l'indecenza vi è un reale pericolo per chi in auto provenendo da Serra - Pirrera è costretto ad invadere la corsia opposta, praticamente in curva.

Ci chiediamo ma due belle "foto - trappole", come ormai vengono posizionate in tutti i paesi, non le possiamo mettere? Almeno così chi scarica abusivamente paga salato? E non è una giustificazione che la Lovera non ritira più questo materiale a domicilio o che lo stoccaggio è chiuso 

Accadde alle Eolie. Quattro ottobre 2014: Il mare invade il lungomare di Canneto

Buon Compleanno a Salvatore Cincotta, Angela Tesoriero, Vincenzo, Roberto Gurgone, Salvo Giannetto, Concetta Cincotta, Giuseppe Merlino, Francesca Marino, Francesco Megna, Oscar Caimano, Giacomo Merlino, Francesco Lo Nardo, Francesco Corrieri

 

Come eravamo, luoghi, cose e personaggi delle Eolie di un tempo (Puntata 15°): Volti eoliani da u filmato del 1964

Proverbio del giorno

 
Ambasciator non porta pena.

Oggi è il 4 ottobre. Buongiorno Eolie, buongiorno mondo con questa cartolina da Salina


 

domenica 3 ottobre 2021

Vulcano oggi pomeriggio: Il video di Rosita D'Amico, nostra inviata sul cratere


Collegamenti con le Eolie, Proteste e correttivi. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud dl 3 ottobre 2021

Il cratere di Vulcano "osservato speciale". Limiti alle escursioni, ma nessun divieto. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 3 ottobre 2021

Calcio - Prima Categoria: ASD LIPARI IC costretto al pari ad un minuto dalla fine

Si è concluso con il risultato di 1 a 1 (0 - 0) l'incontro tra l'ASD Lipari IC e la Folgore di Milazzo, disputato oggi al Monteleone. 

Per il Lipari, in dieci uomini sin dal primo tempo, ha segnato Tomas Favaloro.

Gli ospiti hanno agguantato il pari all'89°

La formazione di Tesoriero - Riganò sale a quota 4 in classifica, dopo 2 gare

Persi i fondi Covid per le famiglie in 23 Comuni. Hanno rinunciato Patti e Lipari. La ricerca di Cgil e la Spi Cgil, il sindacato dei pensionati

(dalla Gazzetta del sud- Articolo di Domenico Bertè) Nei quasi due anni di pandemia, non sono certo mancate le misure economiche straordinarie che hanno dato l'occasione alle famiglie messe in ginocchio dalle mille restrizioni di potersi, quanto meno, garantire la sussistenza minima.

Fra queste misure, una delle più significative, è stata quella messa in campo dalla Regione. Nella legge di stabilità 20-22 del maggio dell'anno scorso alla voce “Interventi a favore delle famiglie siciliane” vennero appostati 100 milioni di euro: 30 in quota Fse e 70 in quota Poc. Sono stati messi a disposizione dei Comuni dell'Isola per le fasce sociali più deboli che non riuscivano a far fronte alle esigenze primarie: dagli alimenti alle medicine passando per i prodotti per l'igiene. Soldi che, per esempio, a Messina sono serviti a finanziare una parte delle nove “campagne” della Family Card.

Su questi fondi la Cgil e la Spi Cgil, il sindacato dei pensionati, hanno fatto una ricerca approfondita che ha fatto emergere che ci sono molti comuni che sul treno degli aiuti per la pandemia, non sono saliti lasciando sul piatto molti milioni di euro che avrebbero fatto comodo ai cittadini di quei territori.

Solo per la provincia di Messina, 15 comuni hanno rinunciato al finanziamento loro destinato e quantificato su base proporzionale rispetto alla loro popolazione. Questi 15 comuni non hanno “incassato” 670.306 euro loro destinati.

Altri 8 comuni sono stati dichiarati decaduti e quindi hanno “perso” 271.950 euro. In base al decreto dirigenziale dell'assessorato alla Famiglia dello scorso luglio in tutta l'Isola sono 43 i comuni che hanno rinunciato alla quota dei Poc per 2.3 milioni, altri 36 non hanno fatto pervenire alcuna manifestazione d'interesse (era il primo dei due step necessari per ottenere le somme) per 5,2 milioni. Totale 7,5 milioni per 79 comuni, fra cui Siracusa. Tutto questo nonostante i solleciti della regione e le istruzioni operative.

In provincia di Messina - come evidenziato dalla ricerca di Cgil e Spi Cgil - i 15 comuni rinunciatari sono: Cesarò ( che aveva a disposizione 32.354 euro), Floresta 6.594, Fondachelli Fantina 15.092, Furnari 53.480, Lipari 179.494, Malvagna 9.324, Militello Rosmarino 17.766, Patti 185.010, Roccella Valdemone 8.778, San Pier Niceto 38.262, San Salvatore di Fitalia 17.402, San Teodoro 18.718, Santa Domenica Vittoria 13.020, Santa Marina Salina 12.376, Torrenova 62.636. Totale, come detto, 670.306 euro. Poi ci sono altri 8 comuni decaduti: Alì 10.276, Caronia 44.996, Novara di Sicilia 17.976, Pace del Mela 87.388, Reitano 10.808, Rodì Milici 28.084, Saponara 54.110, Valdina 18.312; totale 271.950 euro. Messina ha fatto la richiesta e ha portato a termine la procedura per complessivi 3.255.770 euro. Sulla scorta di questa ricerca affinata da Pina Teresa Lontri, responsabile del dipartimento politiche sociali dello Spi, il sindacato analizza come «Alcuni comuni hanno deciso di non aderire completamente alla possibilità di avere attribuite delle somme per finalità socio-economiche, mostrando dunque un totale disinteresse e una immotivata indolenza - dicono Giovanni Mastroeni segretario generale della Cgil e Gaetano Santagati segretaraio dello Spi - altri, per la mancata adesione, hanno addotto quale motivazione una non ben definita complessità delle procedure per accedere ai fondi e/o di avere in organico personale non idoneo per lo svolgimento di tale lavoro, motivi questi che avrebbero dovuto spingere le amministrazioni interessate a chiedere agli uffici regionali la giusta collaborazione e assistenza. Simili comportamenti, a maggior ragione se posti in essere e consumati in danno delle fasce più deboli della popolazione, non possono avere alcuna giustificazione. Nessuno va lasciato solo e nessuno va abbandonato, mentre qui possiamo affermare che famiglie in stato di bisogno sono state completamente ignorate. I 23 comuni della nostra provincia saranno chiamati a spiegare i motivi che li hanno indotti a trascurare la possibilità di offrire delle condizioni di vita migliori alle famiglie bisognose». Entro la fine del mese scorso, i restanti 85 comuni avrebbero dovuto presentare una puntuale documentazione su come hanno speso la prima metà dei fondi e quindi ottenere la seconda. «Vigileremo - dicono Mastroeni e Santagati - affinché vengano impiegate tutte le somme concesse a favore delle famiglie bisognose i quali diritti non vanno negati, ancor più se per negligenza».

NDD DI EOLIENEWS - SIN QUI, QUANTO RAPPRESENTATO DA CGIL, SPI CGIL E SINDACATO DEI PENSIONATI. CI AUGURIAMO DI SENTIRE PRESTO LA CAMPANA DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI INTERESSATE

Quattropani: Riapre domani la chiesa parrocchiale della Purità di Maria SS.

Conclusa l’operazione “Mare sicuro”. Il bilancio della Capitaneria di porto di Milazzo

Si è conclusa lo scorso 19 settembre l’operazione “Mare Sicuro 2021”, che ha visto dal 19 giugno impegnati i militari del Compartimento marittimo di Milazzo e dei dipendenti Comandi Circondariali marittimi di Lipari e Sant’Agata di Militello nei controlli per garantire la sicurezza di bagnanti e diportisti e per la tutela dell’ambiente marino e costiero.

Sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Catania, l’operazione ha visto operare per l’intera estate pattuglie a terra e mezzi navali che hanno assicurato un costante presidio per la sicurezza sulle spiagge e negli specchi acquei del Compartimento marittimo di Milazzo, attraverso costanti azioni di prevenzione e di promozione della “cultura del mare”, sinonimo di consapevolezza e rispetto del mare e delle regole che ne disciplinano la corretta sua fruizione.

La fase operativa è stata caratterizzata dall’impiego di undici motovedette e mezzi nautici che quotidianamente hanno pattugliato la costa da Villafranca Tirrena a Tusa e gli specchi acquei dell’arcipelago eoliano; durante queste attività sono stati effettuati oltre 3900 controlli che hanno condotto alla contestazione di 349 verbali amministrativi - per un importo complessivo di oltre 32.000 euro di sanzioni - e 4 notizie di reato per la violazione delle pertinenti Ordinanze di sicurezza balneare, del Codice della nautica da diporto e dello stesso Codice della Navigazione. In particolare, l’attenzione delle donne e degli uomini del Compartimento marittimo di Milazzo si è concentrata sul possesso dei previsti documenti di bordo, sui titoli abilitativi, sull’idoneità e l’efficienza dei mezzi e delle dotazioni di salvataggio delle unità da diporto e da traffico e sul rispetto dei limiti di navigazione dalla costa per il rispetto della fascia di mare riservata alla balneazione.

Nel periodo di “Mare Sicuro” – fanno sapere dalla Capitaneria di porto – grazie al coordinato impiego delle motovedette del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera assegnate al Compartimento marittimo di Milazzo è stata prestata assistenza e soccorso a favore di 16 unità da diporto e da pesca, in occasione delle quali sono state tratte in salvo 31 persone.

In seno all’operazione “Mare Sicuro” anche quest’anno è proseguita la campagna preventiva “Bollino Blu”, finalizzata ad ottimizzare i controlli da parte di tutte le forze di polizia operanti sul mare e che prevede il rilascio del bollino ai soli diportisti risultati perfettamente in regola con tutti i documenti e le dotazioni di sicurezza previsti dalle norme. Durante questa stagione estiva nel Compartimento marittimo di Milazzo sono stati rilasciati 120 “Bollini Blu”.

Con l’operazione “Mare Sicuro” si è ulteriormente intensificata l’attività di vigilanza ambientale che ha visto l’effettuazione di 323 mirati controlli all’interno dell’Area marina protetta “Capo Milazzo” e l’applicazione, nei casi di violazioni del disciplinare provvisorio e delle vigenti disposizioni, delle previste sanzioni che da inizio anno ammontano a circa € 50.000.

In occasione dei tanti controlli lungo il litorale sono state altresì accertare occupazioni abusive di specchi acquei ed aree demaniali marittime, che hanno portato al sequestro di 601 attrezzature (ombrelloni, sdraio, gavitelli ecc.) restituendo alla libera fruizione dell’utenza oltre 1400 metri quadrati di tratti di mare e 1200 metri quadrati di spiaggia.

Numeri complessivi che testimoniano l’impegno e la grande attenzione della Guardia Costiera di Milazzo, nel più articolato contesto dell’operazione Mare Sicuro coordinata dalla Direzione Marittima della Sicilia Orientale, per la sicurezza dei bagnanti e più in generale delle diverse attività marittime, con una attenzione particolare rivolta anche alla tutela del prezioso patrimonio marino e costiero ricadente nell’ambito del Compartimento marittimo mamertino.

L’attività di vigilanza e controllo proseguirà anche in questo periodo, per il quale la Guardia Costiera continua a raccomandare sempre la massima prudenza e cautela da parte di bagnanti, di diportisti e di tutti coloro che, a vario titolo, continueranno a fruire del mare per svago o per lavoro.

Allerta gialla a Vulcano, Musumeci costantemente informato dalla Protezione Civile regionale

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, è costantemente informato dalla Protezione civile regionale sulla situazione dell'isola di Vulcano, dopo la dichiarazione di livello di allerta “giallo” da parte del Dipartimento di Protezione civile nazionale, in seguito alle variazioni significative di diversi parametri del monitoraggio vulcanico, rilevate nelle ultime settimane dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e dall’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente.
La Protezione civile regionale, guidata da Salvo Cocina, sta seguendo, tramite il monitoraggio dell’Ingv, l’evoluzione della situazione. A fini precauzionali, come stabilito durante la riunione straordinaria convocata ieri, supporterà il Comune di Lipari per aggiornare le procedure di emergenza e il piano comunale di protezione civile, verificare la funzionalità dei moli e delle aree di protezione civile. Insieme con Ingv supporterà i Comuni delle Eolie nella informazione alla popolazione.

"Vignettando". A cura di GRAZIA EMME MUSUMECI (27° puntata): Tutti a tifar Vulcano...per una questione di supremazia


 

E' deceduta Antonina Ziino ved. Costa

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA E OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

Accadde alle Eolie. Tre ottobre 2009: Protezione civile e forestali intervengono a Canneto -Case popolari dopo la pioggia alluvionale

Buon Compleanno a Alessandro Puglisi, Mariangela Rando, Michele Maggio, Rosalba Zavone, Davide Osvaldo, Valentino Merlino, Gabriele Costanzo, Marco Allegrino

Storia eoliana: conosciamola attraverso lo storico G. La Greca. 3 Agosto 1888: L'ultima eruzione di Vulcano

3 agosto 1888
L’ultima eruzione di Vulcano


La notte tra il 3 ed il 4 agosto 1888 il cratere di Vulcano sussultò violentemente. Furono scene apocalittiche quelle che si videro allora e che, a rapide intermittenze, si susseguirono per ben diciotto mesi. Colonne di fumo che si levavano dal cratere, bolidi di enormi dimensioni che cadevano in mare e nella piana del Porto, nuvoloni di ceneri grigiastre che venivano a posarsi sulla città e le campagne di Lipari. Il primo telegramma, spedito al prefetto dal Sindaco Giuseppe La Rosa in quella stessa notte, suonava così "Verificatesi tre eruzioni di ceneri e lapilli. Per ora nessun allarme".


***

Il Gran Cratere della Fossa iniziò a manifestare la ripresa dell’attività vulcanica sin dal 1873 attraverso forti detonazioni e con l’apertura, nel mese di settembre dello stesso anno, di una voragine nel fondo del cratere sul lato di nord-est, dove era collocata la così detta “Grotta delle fumarole”. Le manifestazioni più evidenti erano date da frequenti esplosioni con getto di vapore, cenere e pietre infuocate. Questo fenomeno era durato circa 45 giorni per poi ritornare alla iniziale quiete. Brevi eruzioni di cenere si registrarono, inoltre, nel luglio 1876, nel settembre 1877, e nell'agosto 1878: finché nel 1879, il 16 gennaio, si rimanifestò lo stato eruttivo allarmante, con energiche esplosioni intermittenti con presenza di vapori, cenere e pietre infuocate. In tale periodo all’interno del cratere si amplio la depressione iniziale sul fianco di nord-est, e subì altre notevoli modificazioni tali da renderlo difficilmente accessibile; per cui fu quasi abbandonata l’industria nel suo interno. L’attività eruttiva cessò nel corso del mese di giugno dello stesso anno, e per i successivi nove anni.
La notte del 3 agosto 1888, infine, il risveglio con il maggior grado di violenza mai registrato a memoria d’uomo nell’isola di Vulcano e nelle altre isole delle Eolie. L’eruzione è preceduta, nella notte tra il 2 ed il 3 agosto, intorno alla mezzanotte, da un leggero terremoto, avvertito esclusivamente dal fanalista che si trovava di guarda sulla Torre del Faro di Gelso, alta 33 metri.
Nella notte tra il 3 ed il 4 agosto dal cratere di Vulcano si vide apparire del fumo nero, rischiarato da frequenti lampi di scariche elettriche: e con detonazioni a poco a poco incalzanti, crebbe la intensità eruttiva, tanto che sul far del giorno, verso le 4,30, incominciarono forti esplosioni, che a brevi intervalli davano fortissime proiezioni di vapori, ceneri e massi infuocati, i quali ricadendo per un raggio di due chilometri dal centro del cratere, determinarono dei danni specialmente sul lato Nord, oggi l’abitato di Porto Levante, che aveva vaste aree coltivate, un caseggiato costituito dalle officine sparse della fabbrica, dall'abitazione del signor A. E. Narlian, (amministratore e comproprietario di Stevenson) e del reclusorio dei coatti, addetti pure ai lavori. I massi che piombavano come grandine, di cui alcuni voluminosi fino a mezzo metro cubico e più, sfondarono i tetti, incendiarono i depositi di zolfo accumulato nei magazzini, divamparono qua e là parzialmente delle vigne, dei boschi di ginestre e di piante arboree.
Gli abitanti dell’area di Vulcano Porto e Vulcanello, fortemente allarmanti, vengono evacuati nella vicina Lipari, mentre quelli del Piano e di Gelso, ancorché intimoriti non subiscono danni particolari se non la pioggia di cenere. Dopo le prime esplosioni forti, altre più deboli ne succedettero fino alle 10 del mattino, quando avvenne una ulteriore violenta eruzione, che eguagliò per intensità la prima.
Dopo le prime eruzioni il vulcano manifesta una tregua di circa 12 giorni, durante i quali da la sensazione di ritornare allo stato di normalità, ma all'alba del 19 agosto ricominciarono le eruzioni con esplosioni violente, sempre accompagnate da forti detonazioni, e con abbondante cenere carica di elettricità e mista ad altro materiale grosso e minuto. Il prodotto eruttivo, rappresentato da una immensa colonna di vapore e di cenere, spinta a due e più chilometri di altezza, si diffondeva nell’aria ed acquistava un aspetto grandioso.

L’attività eruttiva, ad intermittenza, andrà avanti per circa due anni per cessare definitivamente (almeno si spera).

LA PAROLA. Commento al Vangelo di domenica 3 ottobre 2021

Proverbio del giorno


Occhio non vede, cuore non duole.