Al presidente del Consiglio - SEDE
Al Segretario Comunale – SEDE
E p. c. Ai Capi gruppo Consiliari:
Geom. Salvatore Agrip
Avv.to Gaetano Orto
Geom. Adolfo Sabatini
Ai giornali locali
Leggo
senza alcuna sorpresa la lettera di ieri e pervenutami in data odierna, in
effetti, conoscendo i fatti e “da quale pulpito viene la predica”, non mi
aspettavo di leggere altro che quello che ho letto e che mi accingo a
commentare a modo mio, ovviamente.
Lo
scritto mi appare subito supportato da parole di circostanza utilizzate usualmente
nelle grandi occasioni, quali “Sento il dovere …” , o “ .. avverto in maniere
forte”, ecc., per arrivare ad “ … imprimere un nuovo slancio a vantaggio degli
operatori turistici e dei commercianti eoliani.”.
Intendimento
che avrei tradito – parlo di me chiaramente - in pieno contrasto con una
“formazione e cultura professionale…” dell’autore e in contrasto a quanto lo
stesso autore è “ … fermamente convinto, che soltanto favorendo le opportunità
di lavoro e sostenendo lo sviluppo locale è possibile garantire un futuro alle giovani
generazioni …” , aspettative che avrei, questo lo dico io, stroncato emettendo
l’ordinanza pienamente legittima concordata con la Prefettura, dopo un
confronto con altri Sindaci della Provincia ed altri ancora, e con il parere
delle Associazioni di categoria.
Leggendo
queste cose, mi viene spontaneo chiedermi ma come ho potuto causare un simile
disastro in un paese dove, prima della mia sindacatura, c’era un futuro florido
per le nuove generazioni, nessun giovane emigrava abbandonando la propria isola,
lo spopolamento invernale era stato soltanto uno slogan elettorale, l’emergenza
ordine pubblico un’invenzione giornalistica, la violazione della quiete una
invenzione dei soliti maligni quasi tutti anziani peraltro ed inutili
socialmente, l’occupazione in gran parte abusiva e ad libitum del suolo
pubblico non dava fastidio a nessuno e rendeva ricchi tutti, tanto da
comportare persino il blocco dei mezzi del pronto soccorso in quanto i feriti
si curavano da soli e dei mezzi delle forze dell’ordine in quanto il loro
intervento non era necessario in quella società perfetta, le persone potevano
dormire tranquillamente e gli invalidi potevano utilizzare gli scivoli senza
essere insultati.
Ecco,
la prima cosa che mi ha colpito che i soggetti sociali evidenziati nella
lettera che mi appresto a commentare si fermano a “ … operatori turistici e dei
commercianti eoliani.”, e gli altri? Solo gli operatori turistici e commerciali
hanno diritti e tutte le altre persone che non sono tali non ne hanno diritti?
Vogliamo tornare ad occupare i marciapiedi impedendo alle persone di camminare
liberamente, alle mamme di muoversi con i passeggini e agli invalidi di essere
insultati? Vogliamo tornare a bloccare le ambulanze e le macchine dei
carabinieri? Il Comune non è lo studio di un ragioniere che pensa soltanto ai
propri clienti, il Comune deve pensare a tutti i cittadini! Un comune deve
provvedere a stabilire regole uguali per tutti e deve fare di tutto per farle
osservare. Questo è quello che stiamo facendo a differenza del passato, a cui
ha partecipato attivamente il destinatario di questa lettera, quando, allora
si, l’imparzialità poteva apparire come una chimera.
Lasciamo
stare lo scritto a cui mi riferisco e andiamo ai fatti. Nonostante l’azione
divisoria portata avanti all’interno del gruppo consiliare di “Rinascita
Eoliana” e gli ammiccamenti palesi con l’altra parte, non sarebbe opportuno,
come si dice ora, fare “coming out”
ripercorrendo la carriera Amministrativa dell’autore nell’Ambito del
Comune di Lipari per evidenziare quante volte è stato eletto e/o nominato e
quante volte si è dimesso e, se gli pare di volerlo fare, di pensare a dimettersi
per l’ennesima volta, ora da Presidente del Consiglio, visto che ha tradito la
fiducia di tutti i consiglieri che lo hanno votato? Questo, in conclusione, è
l’appello che mi sento di lanciare da persona che ha sempre portato a termine i
propri incarchi e i propri mandati elettivi.
Avrei
voluto indirizzare questa risposta soltanto all’autore della lettera, come
ancora faccio con le interrogazioni della minoranza, ma avendo lo stesso
preferito la via del “Comunicato alla cittadinanza” ritengo questa volta di
dover applicare, per similitudine, una regola del Chitarrella che riguarda il
gioco del tressette “Ubi buxatur ibi tornatur” – tornare
allo stesso seme a cui si bussa -,
quindi trasmetterò la presente anche agli organi di stampa locali, affinché la
cittadinanza possa apprezzarne le diverse posizioni.
Lipari
21 luglio 2023
Con i migliori saluti.
IL SINDACO(Dott. Riccardo Gullo)