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martedì 6 febbraio 2024
Auguri di...
Ricordando... Carlo Pavone
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori.
Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto
Oggi è il 6 febbraio: San Paolo Miki e compagni
La sua vita del resto fu molto semplice, lineare. Egli appartenne allo stuolo, veramente imponente, dei primi convertiti giapponesi dopo il più antico tentativo di evangelizzazione di quel lontanissimo paese, legato, come si sa, alla storia e alla gloria del grande San Francesco Saverio.
Francesco Saverio era stato in Giappone verso il 1550, e vi aveva gettato i primi fertili semi dell'apostolato cristiano. Dopo di lui, l'opera venne proseguita dai suoi confratelli della Compagnia di Gesù, con successo davvero sorprendente, se si pensa alle difficoltà di quell'ambiente e di quella mentalità così diversa dall'occidentale, e anche alla complicatissima lingua giapponese.
Meno di trent'anni dopo, nel 1587, si contavano in Giappone più di duecentomila cristiani. Uno di questi era il giovane Paolo Miki, nato a Kioto - la capitale dell'arte e della cultura nel paese del Sol Levante - nel 1556. Battezzato a cinque anni, Paolo Miki era entrato ventenne nel seminario dei Gesuiti, ad Anzuciana. Presto era diventato novizio nella Compagnia, aggregandosi poi, con i voti solenni, al manipolo dei seguaci di Sant'Ignazio.
Per lui, giapponese di lingua e di cultura, lo studio del latino fu, comprensibilmente, irto di difficoltà. In compenso divenne un ottimo conoscitore delle dottrine e delle usanze buddiste, e ciò gli permise di sostenere utilmente le discussioni con i dotti del luogo, ottenendo numerose conversioni.
Il Padre Miki, gesuita giapponese, fu infatti ottimo e suadente predicatore. Venne considerato il migliore del proprio tempo, e fu scritto di lui che « mostrava il suo zelo più con i sentimenti affettuosi che con le parole ».
Fino al 1590, i missionari cristiani furono circondati, in Giappone, da un clima di tolleranza e spesso di benevolenza. Ma improvvisamente, per diversi e complessi motivi, lo shagun Taicosama decretò l'espulsione dai suoi stati dei missionari gesuiti. Gran parte dei religiosi restò, nascondendosi e proseguendo la loro opera di apostolato in modo semiclandestino. Ma l'arrivo di nuovi missionari e il loro troppo clamoroso preselitismo urtò Taicosama il quale, nel 1596, decretò l'arresto di tutti i missionari.
Paolo Miki venne catturato ad Osaka, con due compagni. Trasferito in carcere a Meaco, vi trovò altri cristiani e missionari, ventisei in tutto: 6 francescani, 3 gesuiti giapponesi e 17 laici giapponesi, tra i quali due ragazzi di 11 e 13 anni. Subirono tutti raffinate e umilianti torture, tra le quali il taglio dell'orecchio sinistro, e l'esposizione allo scherno della popolazione. I persecutori tentarono anche di farli rinnegare, ma nessuno dei ventisei disertò.
Finalmente, il 5 febbraio 1597, vennero messi a morte su una collina presso Nagasaki, chiamata poi « la santa collina ». Legati con funi sulle croci, vennero trafitti da due lance incrociate, trapassanti il cuore.
Il ragazzo di 13 anni intonò, sulla croce, l'inno Laudate pueri Dominum; Paolo Miki, prima di morire, parlò un'ultima volta con eloquenza divinamente ispirata, perdonando i propri carnefici. Sulla croce eretta sopra la collina di Nagasaki, il primo martire giapponese apparve veramente come un vessillo, non di sconfitta, ma di perenne vittoria.
lunedì 5 febbraio 2024
E' deceduta la signora Ivana Bonica di Filicudi. I ringraziamenti della famiglia
Si sono celebrati quest'oggi i funerali della signora Ivana Bonica di Filicudi, aveva 71 anni.
I figli, la nuora, i nipoti e i parenti tutti ringraziano quanti si sono uniti al loro dolore, facendo sentire la loro vicinanza con la partecipazione al rito funebre, un messaggio, una chiamata, inviando dei fiori
Ritrovata collanina
Lungo la strada di Serra è stata ritrovata questa collanina. Abbiamo "oscurato" la medaglietta in modo che il legittimo proprietario sia in grado di descriverla.
Chi l'ha smarrita può contattare il 3332127142
Turismo, Sicilia alla Bit. Schifani: «Dati presenze incoraggianti, puntiamo su destagionalizzazione»
Importanti i dati relativi ai flussi turistici 2023. Flussi in costante crescita, grazie ad un progressivo allungamento della stagione e a una maggiore attenzione a target diversi. Ma, soprattutto, grazie a un sempre più consolidato lavoro di rete tra Regione e realtà territoriale. Il dato annuo 2023, con oltre 16 milioni 462 mila presenze complessive, rileva un incremento del 10,8% rispetto al 2022 a conferma del superamento della situazione pre-pandemica (2019) quando i pernottamenti nell’Isola avevano contabilizzato poco più di 15 milioni 115 mila unità. Il dato è ancora più macroscopico se si guarda alla componente straniera (+24,8% rispetto al 2022) che ha di fatto trainato l’andamento dei flussi turistici della Regione. Infatti, in valore assoluto, nel corso del 2023 le presenze straniere ammontano a oltre 8 milioni.
Altro elemento interessante, che emerge dall’analisi dei dati più recenti, è relativo a uno degli obiettivi principali della programmazione regionale, ossia l’allungamento della stagione turistica e la diversificazione dell’offerta turistica. In tal senso, i dati provvisori del 2023 rilevano un flusso turistico non più concentrato esclusivamente nei mesi tipicamente estivi, come in passato, ma meglio distribuito nel corso dell’anno, caratterizzato da incrementi percentuali considerevoli specie nei mesi di bassa stagione - e in modo particolare tra gennaio e marzo - soprattutto per la componente straniera. Questo è un dato che la Regione rileva con sempre maggiore evidenza negli ultimi anni.
Anche nel 2023 stando ai dati provvisori, il comparto alberghiero, con oltre 11 milioni 778 mila presenze domina il panorama regionale della ricettività, ma resta assolutamente soddisfacente anche il dato dell’extra-alberghiero che, con oltre 4 milioni 680 mila presenze (di cui oltre 2 milioni 370 mila stranieri, +36,5%) registra un incremento del 13,5% sul 2022. Il mercato straniero continua a caratterizzarsi per una forte presenza francese e tedesca, ma si sta assistendo a una decisa avanzata di altri mercati, tra cui spiccano quello americano e quello britannico, rispettivamente al terzo e quarto posto nella classifica dei paesi di provenienza che, con 953.794 e 708.652 presenze registrano, nell’ordine, un +53,6% e un +20,7% sul dato dell’anno precedente.
Anche la sostenibilità del turismo diventa un impegno sempre più centrale per le politiche regionali. Lo conferma l'assessore Amata che sottolinea come «coerentemente con gli strumenti di programmazione nazionali ed europei intendiamo sostenere la competitività delle imprese turistiche, la loro valorizzazione, la fruizione integrata e sostenibile delle risorse e dei beni culturali e naturali, e la promozione delle destinazioni turistiche con il preciso intento di invertire la tendenza della stagionalità attraverso l’incremento, la diversificazione e la destagionalizzazione dei flussi turistici, grazie anche ai nuovi trend di cambiamento del comportamento di viaggio emersi durante il periodo pandemico e i nuovi fabbisogni del turista, sempre più orientato verso un turismo di prossimità, lento ed esperienziale».
L’intento è quello di rendere la destinazione Sicilia sempre più pronta ad attrarre e accogliere una nuova domanda, più green, orientata alla natura, alla cultura e alla sostenibilità, attraverso un’offerta in linea con le nuove tendenze della domanda che appare sempre più focalizzata su forme di turismo che esulano dai percorsi più tradizionali.
Concretamente, molte località turistiche siciliane possono perseguire un allungamento della stagione turistica, sia diversificando l’offerta attraverso la promozione di specifici segmenti che concorrono all’attrattività della destinazione quali lo sport, il teatro, la musica, il cinema, il turismo scolastico, il wedding, che attraverso specifiche iniziative coinvolgono l’intera filiera del turismo e rafforzano l’azione degli operatori turistici siciliani.
«I viaggiatori – prosegue la Amata - cercano sempre più soluzioni di viaggi che sposino il valore della sostenibilità che va considerata sotto due diversi aspetti: quello della sostenibilità dell’uso/gestione delle risorse turistiche, cioè dei beni naturali e culturali e quello della sostenibilità del turismo in chiave di innovazione e di inclusione sociale, ampliando quanto più possibile le opportunità di accesso a pratiche di turismo inclusive rafforzando le filiere settoriali, dall’accoglienza, all’ospitalità e promozione».
Proprio allo scopo di rafforzare le azioni finalizzate alla destagionalizzazione dei flussi turistici, l'assessorato intende consolidare sempre più quelle iniziative che già hanno fatto registrare un incremento dei flussi turistici nella bassa stagionalità.
ARTE, EVENTI, CULTURA, MUSICA e COMUNICAZIONE
Come sempre, ricco il palinsesto delle manifestazioni culturali e dello spettacolo che fanno della Sicilia un palcoscenico vivace e sempre attrattivo, ma tra queste vanno ricordati:
• Evento di punta in calendario è certamente il “Sicilia Jazz Festival" organizzato tra giugno e luglio a Palermo, per il quale quest’anno è prevista una circuitazione regionale che comprende anche il territorio di Agrigento, in relazione alla sua nomina di Capitale italiana della Cultura per l'anno 2025.
• “Treni Storici” - iniziativa ormai consolidata, in collaborazione con la Fondazione Ferrovie dello Stato, con la quale vengono riproposti antichi treni che durante i weekend, e seguendo linee ferroviarie secondarie, attraversano la Sicilia per la conoscenza e la valorizzazione di antichi borghi, parchi archeologici e scenari di incomparabile bellezza, spesso sconosciuti.
• “Coppa degli Assi”, manifestazione storica nel panorama degli sport equestri, che, con l’edizione prevista nei giorni dal 20 al 22 e dal 26 al 29 settembre 2024, giungerà alla 39^ edizione e che, dopo Piazza di Siena, è il più antico e longevo concorso ippico internazionale d’Italia, con un’entusiastica affluenza di oltre 10.000 spettatori che si ritrovano nel suggestivo parco naturale de La Favorita di Palermo.
• “Stati Generali del Cinema” – Siracusa dal 12 al 14 aprile 2024. La Regione Siciliana continua a supportare ed incentivare le produzioni audiovisive sul proprio territorio, forte propulsore per il cineturismo, che in Sicilia affonda le radici ad inizio secolo con il caso “Il Commissario Montalbano” che ha saputo cambiare le sorti del ragusano. Più recentemente, l'esperienza di “The White Lotus”, la nota serie televisiva americana la cui seconda stagione (ed. 2022), ambientata proprio in Sicilia, ha scatenato una vera e propria febbre per l’Isola confermando il cineturismo quale strumento di promozione del territorio e leva propulsiva per il turismo, movimentando ingenti flussi verso la Sicilia. Da Taormina a Cefalù, location privilegiate della serie, i turisti internazionali nella Regione sono ritornati ai livelli pre-Covid, con un incremento complessivo di presenze turistiche che, per il solo territorio di Taormina, nel 2023 (dato provvisorio), si attesta al +7,6% rispetto al dato pre-pandemico (2019).
Anche e soprattutto per questo, tra il 2021 ed il 2023, l'assessorato ha messo a bando contributi alle produzioni cinematografiche per quasi 21 milioni di euro cofinanziando oltre 100 progetti audiovisivi tra lungometraggi, film/serie tv, documentari e cortometraggi, determinando una ricaduta economica sul territorio, in termini di spesa diretta da parte delle case di produzioni, con un moltiplicatore di oltre il 300% dell'investimento pubblico regionale.
Presentati anche i 6 spot tematici della durata di 30'', recentemente realizzati, che, tradotti nelle principali lingue straniere, saranno oggetto di una campagna mediatica che coinvolgerà anche i paesi esteri. Tra i temi scelti, oltre a natura, cultura, gastronomia, attività all'aria aperta per un turismo sostenibile e borghi, anche uno spot interamente dedicato ad Agrigento, designata capitale della Cultura 2025. «Un prodotto di tipo cinematografico che racconta la Sicilia attraverso immagini scandite dal sentimento della parola. I testi sono stati curati dall'attore-cuntista Salvo Piparo, mentre altri sono tratti dal Cantico dei Cantici e da S. Agostino. La regia è di Nico Bonomolo, la drammaturgia e la voce dello stesso Salvo Piparo a garanzia della qualità del risultato», osserva nuovamente l’Assessore Amata.
Presentate anche quattro grandi mostre, organizzate dall'assessorato ai Beni culturali, per raccontare la Sicilia al mondo: “Lo sguardo” la più grande mostra di Igor Mitoraj mai realizzata: dal 26 marzo 2024 al 31 ottobre 2025, 30 opere distribuite in un’esposizione senza precedenti nel Parco Archeologico della Neapolis a Siracusa; “La Sicilia di Caravaggio” il formidabile percorso siciliano di uno dei massimi maestri della pittura universale: dal 29 marzo al 3 novembre 2024 a Noto, una tra le più complete mostre su Caravaggio ed i caravaggeschi in Sicilia; "I Tesori d’Italia” in vista di Agrigento Capitale della Cultura, dal 22 aprile 2024 un racconto che coinvolgerà tutte le Regioni d’Italia con le opere dei nostri più grandi pittori di tutti i tempi a Villa Aurea della Valle dei Templi in Agrigento. Un'opera per ogni singola Regione. Sono 20 opere complessive in mostra da aprile ad ottobre/novembre 2024; “Guernica di Picasso”: l’arazzo di Guernica, proveniente dal Museo di Unterlinden Colmar in Francia, esposto da ottobre 2024 a Palazzo Abatellis a Palermo in dialogo con l’incredibile affresco del Trionfo della Morte che ispirò il grande pittore spagnolo.
A conclusione della conferenza è stato dato spazio alle più rilevanti Borse e Fiere di settore, agli eventi di richiamo turistico, alle Fondazioni lirico-sinfoniche e agli itinerari turistico- culturali presenti in Sicilia.
Antonella Ferrara ha introdotto la XIV edizione di Taobuk, festival letterario internazionale ideato e diretto dalla stessa Ferrara con il sostegno della Regione che si terrà a Taormina dal 20 al 24 giugno 2024. Tema portante della manifestazione: "Identità". Fra gli ospiti, e destinatari del Taobuk Award, il premio Nobel per la Letteratura 2023 Jon Fosse, lo scrittore statunitense Jonathan Safran Foer, la drammaturga e scrittrice francese Yasmina Reza e la performing artist di origine serba Marina Abramovic. Toti Piscopo ha presentato Travelexpo, Borsa Globale dei Turismi che si terrà dal 5 al 7 aprile 2024, giunta alla sua XXVI edizione. Costituisce un volano per l’offerta turistica siciliana ed un sicuro punto di riferimento per il mondo del turismo non solo nazionale. Salvatore Basile ha offerto dettagli su BTE, la Borsa del Turismo Extralberghiero di Confesercenti Sicilia che ad ottobre 2024 giungerà all’ottava edizione forte degli ottimi dati provenienti proprio questo ambito del sistema ricettivo dell’Isola. Presentate in fiera le date e i luoghi 2024 de Le Vie dei Tesori, il più importante progetto dedicato alla valorizzazione del patrimonio della Sicilia in cui le città e i borghi sono pronti ad aprire le porte di centinaia di tesori e ad accogliere i visitatori con tour ed esperienze speciali: la scorsa edizione si è chiusa con 255 mila presenze in quasi tre mesi, per una spesa generata sul territorio che ha superato i 7 milioni e mezzo di euro, e un indice di gradimento dei visitatori di oltre il 90 per cento.
Altro evento di grande richiamo a cui è stato dato spazio è "L'Inferno di Dante", prodotto da Buongiorno Sicilia e Vision Sicily per la drammaturgia e la regia di Giovanni Anfuso. Un lavoro teatrale che vanta, nell'ultimo lustro in Sicilia, il maggior numero di spettatori: oltre centomila, con una considerevole percentuale di turisti, anche stranieri. Lo spettacolo diventa nel 2024 il cuore di un progetto per la promozione delle Gole e dell'intera Valle dell'Alcantara seguendo il sogno visionario di Carmelo Vaccaro.
Annunciata in Bit, anche la riapertura, a distanza di 30 anni, del Castello di Taormina, costruzione imponente situata sulla roccia del Monte Tauro, a un'altezza di 397 metri, che rappresenta uno dei luoghi più importanti dell'acropoli della città, insieme al Teatro Antico.
Nella giornata del 5 febbraio presentate, inoltre, le stagioni teatrali di Fondazione Teatro Massimo di Palermo, Fondazione orchestra sinfonica Siciliana – Foss, Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Inda – Istituto nazionale del dramma antico, Teatro Massimo Bellini di Catania.
Ha completato la giornata una carrellata degli itinerari turistico-culturali in Sicilia con presentazioni a cura dei beni Unesco di Palermo Arabo Normanna – Cattedrale di Cefalù e Monreale, Parco Archeologico Valle dei Templi, Siracusa e la Necropoli di Pantalica, Città Tardo Barocche della Val di Noto, Isole Eolie, Parco dell’Etna. Allo stand presenti anche le Aree marine protette, gli aeroporti e le Dmo West of Sicily, Islands of Sicily, Sicilia Centrale, Madonie - Targa Florio e Valle dei Templi.
Auguri di...
Ricordando... Ninì Mezzapica
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Oggi è il 5 Febbraio: Sant'Agata
Le città di Palermo e Catania si contendono l'onore di aver dato i natali a questo mistico fiore reciso dalla bufera nella persecuzione di Decio nell'anno 251. I documenti che narrano il martirio della tanto amata Santa affermano però con certezza che sia nata a Catania.
Discendente d'illustre famiglia, nel fiore dell'età si era consacrata a Dio col voto di perfetta castità. Ma Quinziano, pretore della Sicilia, conosciutane la bellezza e l'immenso patrimonio, decise di sposarla, e vedendo che non riusciva con le lusinghe, pensò di saziare almeno la sua avarizia valendosi dei decreti imperiali allora pubblicati contro i Cristiani. Agata venne arrestata e per ordine del duce consegnata ad una donna malvagia di nome Afrodisia la quale, colle sue figliuole che menavano pure una vita scandalosa, aveva l'incarico di condurla poco per volta al male.
A nulla giovarono contro la giovane vergine le arti di quella spudorata megera, tanto che dopo un mese abbandonò la scellerata impresa.
Quinziano, informato dell'insuccesso, richiamò Agata al tribunale, e con tono benigno le disse: « Come mai tu che sei nobile ti abbassi alla vita umile e servile dei Cristiani? — Perchè, disse ella, sebbene io sia nobile, tuttavia sono schiava di Gesù Cristo. — Ed allora, continuò il giudice, in che consiste la vera nobiltà? — Nel servire Dio — fu la sapiente risposta. Egli irritato dalla fermezza della martire, la fece schiaffeggiare e gettare in carcere.
Il giorno seguente Quinziano trovando in Agata non minore coraggio di prima, la fece stendere sul cavalletto, e più crudele di una belva, comandò che le fossero strappate le mammelle con le tenaglie. Dopo l'esecuzione dell'ordine feroce la fece rimettere in carcere vietando a chiunque di medicarla o di darle da mangiare. Ma Iddio si burla dell'arroganza e dei disegni umani; infatti in una visione apparve ad Agata l'Apostolo S. Pietro il quale, confortatala ricordandole la corona che l'attendeva, fece su di lei il segno della croce e la guarì completamente.
Non si può descrivere la sorpresa e insieme la bile di Quinziano quando, dopo quattro giorni, fatta di nuovo condurre Agata al tribunale, dovette constatare la prodigiosa guarigione. Al colmo della rabbia, preparato un gran braciere, in cui ai carboni ardenti erano mescolati cocci di vasi, vi fece stendere sopra e rigirare la vittima. Ad un tratto, mentre i carnefici compivano quell'orribile ufficio, un terribile terremoto scosse la città, e fra le altre vittime seppellì pure due intimi consiglieri del pretore. Frattanto tutta la città spaventata, cominciò a gridare che quello era un castigo di Dio per la crudeltà usata verso la sua serva e tutti correvano tumultuando verso la casa del pretore, il quale al sentire lo schiamazzo della folla, temendo che gli fosse tolta di mano la preda, nascostamente la rimandò nel carcere. La martire stremata di forze, ma lieta di aver consumato il suo sacrificio, in un supremo sforzo, congiunte le mani, così pregò: « Signore mio Dio, che mi avete protetto fin dall'infanzia ed avete estirpato dal mio cuore ogni affetto mondano e mi avete dato forza nei patimenti, ricevete ora in pace il mio spirito ». Ciò detto chiudeva per sempre gli occhi alla luce del mondo.
PRATICA. È ammirabile in S. Agata la purità dà intenzione con cui santificò l'offerta dei suoi beni e di se stessa cercando, in tutto, solo la gloria e l'onore del suo Dio.
PREGHIERA. O Signore, che fra gli altri prodigi della tua potenza hai dato anche al sesso debole la vittoria del martirio, concedi benigno a noi che celebriamo la festa della beata Agata, vergine e martire tua, di poter giungere a Te seguendo i suoi esempi.
La festa di Sant'Agata
Sant'Agata è la patrona di Catania, nei giorni dal 3 al 6 febbraio i catanesi indossano un tradizionale abito bianco composto da camici e guanti bianchi con in testa una papalina nera. La tradizione vuole che l'abito votivo altro non è che un saio penitenziale, indossata il 17 agosto, quando due soldati riportarono le reliquie a Catania da Costantinopoli.
Il fercolo d'argento con i resti della Santa posto su un carro legato da due cordoni di oltre 100 metri vine sostenuto da centinaia di "Devoti" che fino al 6 febbraio tirano instancabilmente il carro. La Vara viene portata in processione insieme a dodici candelore appartenenti ciascuna alle corporazioni degli artigiani cittadini. Tutto avviene fra ali di folla che agita bianchi fazzoletti e grida Cittadini, cittadini, semu tutti devoti tutti. È considerata tra le tre principali feste cattoliche a livello mondiale per affluenza.
domenica 4 febbraio 2024
Calcio, Prima Categoria: Lipari IC superato in casa
Sconfitta casalinga per 2 a 1 per il Lipai IC opposto oggi al Pro Falcone.
La formazione isolana resta ancorata all'ultimo posto a tre punti dalla penultima piazza, utile per tentare la salvezza nei play out
Salute, Regione recluta 16 medici stranieri. Schifani: «Primo passo per rimediare a carenza sanitari»
«Questo - sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani - è soltanto l’inizio della strategia del mio governo di ricorrere a medici dall’estero per rimediare alla mancanza di personale sanitario, garantendo così il diritto alla salute ai siciliani. Stiamo percorrendo tutte le strade possibili, utilizzando gli strumenti straordinari messi a disposizione dallo Stato per colmare, nel breve periodo, i vuoti di organico che esistono in Sicilia, come in tutta Italia, in attesa della modifica del “numero chiuso” per l’accesso alle facoltà di Medicina».
Dopo un periodo di almeno un mese per la formazione linguistica, gli stessi - definita la posizione per il visto di ingresso - verranno immessi in servizio nelle aziende sanitarie dove è maggiormente avvertita l’esigenza di dirigenti medici. Nei prossimi giorni verranno esaminate altre 15 candidature.
«Si tratta - evidenzia il dirigente generale del dipartimento di Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino - di un primo radicamento nel territorio dell’Isola di medici di diverse nazionalità che scelgono la nostra regione per valorizzare le professionalità acquisite, consentendo specialmente ai piccoli presidi ospedalieri di potenziare l’offerta assistenziale in favore delle comunità assistite».
Calcio a 5, serie D: Bella vittoria per il Salina young. Tre punti anche per la Ludica Lipari nel recupero
Bella vittoria casalinga per il Salina young che, trascinato da Fabio Marchetta, si è imposto per 4 a 3 alla Folgore di Milazzo.
Tre punti anche per la Ludica Lipari che ha recuperato la gara in trasferta con la Virtus Milazzo. La formazione liparese si è imposta per 6 a 1 con reti di Pellegrino (5) e Zanca
Sconfitta casalinga per 3 a 13 per il Vulcano opposto al forte Olivarella
Lipari... occhio ai 50 euro falsi.
L'allarme lo lancia con un post su fb uno che di denaro ne maneggia ogni giorno il dottor Giovanni Francesco Zisa, direttore della filiale di Lipari della Banca Agricola Popolare di Ragusa
Auguri di...
Oggi, 4 febbraio: San Giuseppe da Leonessa
Certo non era facile spiegare in altro modo quella resistenza che sfidava tutte le leggi naturali, comprese quelle - terribilmente logiche - della tortura. E quasi un miracolo fu il fatto che il Sultano, forse ammirato per l'accaduto, commutasse la pena di morte con l'esilio perpetuo.
A Costantinopoli, il cappuccino Fra Giuseppe aveva compiuto un gesto degno veramente da folle. Aveva tentato di entrare nel palazzo per predicare davanti al Sultano in persona, sperando di convertirlo. Catturato dalle guardie, era stato giudicato reo di lesa maestà.
Bisogna dire che fino allora i Turchi lo avevano lasciato libero di predicare in città, dopo aver assistito i cristiani prigionieri. L'estrema povertà del frate e dei suoi compagni, sotto il saio color tabacco, lasciava perplessi i rappresentanti del potere e della religione ufficiale. Era difficile vedere in quegli umilissimi stranieri, sprovvisti di tutto, altrettanti pericolosi cospiratori contro la sicurezza dello Stato.
Giuseppe era nato nel 1556, a Leonessa, e nella cittadina laziale dal fiero nome, presso Spoleto, era entrato sedicenne tra i cappuccini della riforma, mutando il nome di Eufrasio Desiderato in quello dell'umile sposo della Vergine. Aveva compiuto il proprio noviziato nel convento delle Carceri, sopra Assisi, e in quella piega boscosa del Subasio si era temprato alla più dura penitenza e alla più rigorosa astinenza.
Con una tipica espressione francescana, chiamava il proprio corpo « frate asino », e diceva che come tale non aveva bisogno di essere trattato come un corsiero, un purosangue. Bastava trattarlo come un asino, con poca paglia e molte frustate.
La paglia forse si, ma le frustate - come abbiamo visto - non gli erano mancate durante la sua avventura in Turchia, dove il generale dell'Ordine lo aveva inviato, trentenne, per assistervi i prigionieri cristiani.
Tornato in Italia, poté seguire quella vocazione missionaria che l'aveva spinto a predicare davanti al Sultano. Questa volta, però, fu predicatore sull'uscio di casa, nei villaggi e nella città reatina, sua patria. I risultati furono altrettanto consolanti, e il suo zelo di carità ancor più necessario, perché il più difficile terreno di missione è spesso quello stesso sul quale fiorisce la santità in mezzo alle ortiche del vizio e ai rovi dell'indifferenza.
Cinquantacinquenne, s'infermò, ritirandosi nel convento d'Amatrice. Gli venne diagnosticato un tumore, e si tentò di operarlo, Dio sa come. Fu quello il suo secondo supplizio, ma rifiutò di essere legato, come suggerivano i medici. E non si sollevò più dal lettuccio chirurgico. Come anestetico si era stretto al petto, lungamente, il Crocifisso.
MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Amatrice nel Lazio, san Giuseppe da Leonessa, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che a Costantinopoli aiutò i prigionieri cristiani e, dopo aver duramente patito per aver predicato il Vangelo fin nel palazzo del Sultano, tornato in patria rifulse nella cura dei poveri.
sabato 3 febbraio 2024
Presentato stamane il ricco programma del Carnevale eoliano 2024
Turismo, Regione da domani alla Bit con stand di mille metri quadrati. Lunedì conferenza stampa di Schifani e Amata
A sottolineare l’importanza che riveste l’appuntamento fieristico milanese nell’ambito delle politiche di promozione turistica della Regione, saranno presenti allo stand il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e l’assessore al Turismo, Elvira Amata, impegnati lunedì 5 febbraio alle ore 12 in una conferenza stampa (padiglione 3, stand A15) che vedrà coinvolti media nazionali e internazionali ai quali saranno ufficialmente presentati gli importanti risultati, in termini di arrivi e pernottamenti, raggiunti nel corso del 2023, ma, anche, i nuovi obiettivi che si pone la Regione Siciliana: dalla competitività e valorizzazione delle imprese turistiche alla fruizione integrata e sostenibile delle risorse e dei beni culturali e naturali, dal turismo esperienziale e di prossimità alla diversificazione dell'offerta, ma soprattutto la destagionalizzazione dei flussi.
Una Regione che si presenta quest’anno alla Borsa internazionale del turismo con tutta la forza e la bellezza di un prodotto che è mare e terra, piccoli borghi e grandi città, che è set cinematografico (The White Loturs, I Florio, Taormina Film Festival) ma anche cultura ancestrale, terra a cui fare ritorno. Il turismo delle radici per la Sicilia riveste, infatti, un ruolo cruciale e ha un potenziale enorme. Le potenzialità di questo segmento turistico sono straordinarie: basti pensare al suo bacino di riferimento, che ammonta a circa 60 milioni di persone e alla previsione di una spesa annua che si aggira intorno agli 8 miliardi di euro.
Altro strumento fondamentale, per il processo di allungamento della stagionalità che la Regione ha abbracciato ormai da qualche anno, resta la cultura: la Sicilia accoglie nel suo territorio sette siti Patrimonio Unesco: la Valle dei Templi, il Barocco della Val di Noto, l’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo Monreale e Cefalù e le Isole Eolie. A questi non si possono non aggiungere: il patrimonio artistico e culturale che porta la rete dei Teatri e delle Fondazioni lirico-sinfoniche della Regione, i grandi eventi quali il TaoBuk di Taormina, giunto alla sua quattordicesima edizione, il Sicilia Jazz Festival, il Taormina Film Festival. Ma anche "Le vie tesori", il più importante circuito di promozione del patrimonio culturale e paesaggistico della Sicilia, che supporta tutto l’anno attività di racconto e di valorizzazione, con l’apertura al pubblico dei tesori dell’Isola, con un forte coinvolgimento delle comunità e la rappresentazione drammaturgica dell’Inferno di Dante che si tiene da anni in estate nella cornice senza eguali delle Gole di Alcantara.
Allo stand della Regione, per la prima volta saranno presenti sia l’Associazione dei Borghi più belli d'Italia in Sicilia, realtà che si occupa di tutelare, conservare, proteggere e promuovere il patrimonio artistico e culturale di 24 borghi appartenenti alle 9 province dell’Isola, che la Strada regionale delle ceramiche siciliane, ovvero le principali città della ceramica regionali, unite per divulgare e, al contempo, tutelare una delle arti locali più antiche, che si tramanda da generazione in generazione.
Tribunale: Minoranza replica al sindaco Gullo
Oggi il Sindaco si precipita invece con un comunicato dell’ANCIM, sollecitato evidentemente dallo stesso, a sottolineare l’importanza del suddetto disegno di legge. Ci fa piacere che il Sindaco riconosca oggi il gran lavoro svolto da chi lo ha preceduto. A dire il vero…….l’ennesimo!!! Meglio tardi che mai!
Ci dispiace però constatare come lo stesso continui a giustificare l’attuale situazione di malfunzionamento del nostro Tribunale adducendo come motivazione il pericolo d’invasione di campo all’autonomia della nostra magistratura. E questo nonostante il governo abbia concesso una nuova proroga in attesa della definitiva stabilizzazione.
E così gli eoliani, per una testimonianza, sono costretti ad affrontare un doppio viaggio, fino a Milazzo e da Milazzo a Barcellona. Con elevati costi e per i cittadini delle isole di Alicudi, Filicudi, Panarea e Stromboli con il rischio di dover anche pernottare a Milazzo.
Cosa c’entra l’autonomia della magistratura? Lo spostamento dei procedimenti penali e civili è solo un fatto logistico e non di merito. Se un processo monocratico con lo stesso giudice può celebrarsi a Lipari invece che a Barcellona PG perchè non deve essere fatto. Questo comprometterebbe l’autonomia della magistratura????
Abbiamo l’impressione che il Sindaco Gullo ancora una volta confonda “Ciauli cù Opi” oppure tenti, maldestramente, di giustificare la sua mancata presa di posizione di fronte all’ennesimo impoverimento dei servizi essenziali.
Inoltre, vorremmo ricordare allo stesso Sindaco che grazie proprio alle attuali e precedenti proroghe siamo riusciti a mantenere in vita il nostro Tribunale e a far inserire nel 2021, al predetto articolo 15 del ddl isole minori, la definitiva stabilizzazione. Diversamente staremmo a parlare di un qualcosa di “morto e sepolto” così come avvenuto per il nostro punto nascita.
Ci dispiace, inoltre, che molti consiglieri comunali, assenti allo scorso consiglio comunale, non abbiano ancora capito il ruolo fondamentale del Civico Consesso, espressione e massimo organo della volontà popolare, nonche organo di controllo e di indirizzo politico amministrativo, e non certamente succursale dell’attuale Amministrazione.
I consiglieri comunali con la loro assenza hanno dimostrato anche loro di non voler prendere una chiara e decisa posizione sulla questione, e questo a discapito dei propri cittadini e in barba al loro programma elettorale.
I Consiglieri Comunali di Minoranza
Auguri di...
Ricordando... Carmela Barile
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori.Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento.
Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto
Oggi, 3 febbraio: San Biagio
Geloso della sua purezza ed amantissimo della vita religiosa, pensava di entrare in un monastero, quando, morto il vescovo di Sebaste, venne eletto a succedergli. Da quell'istante la sua vita fu tutta spesa pel bene dei suoi fedeli.
In quel tempo la persecuzione scatenata da Diocleziano e continuata da Licinio infuriava nell'Armenia per opera dei presidi Lisia ed Agricola°. Quest'ultimo, appena prese possesso della sua sede, Sebaste, si pose con febbrile attività in cerca di Biagio, il vescovo di cui sentiva continuamente magnificare lo zelo. Ma il sagace pastore, per non lasciare i fedeli senza guida. ai primordi della procella, si era eclissato in una caverna del monte Argeo.
Per moltissimo tempo rimase celato in quella solitudine, vivendo in continua preghiera e continuando sempre il governo della Chiesa con messaggi segreti. Un giorno però un drappello di soldati mandati alla caccia delle belve per i giochi dell'anfiteatro, seguendo le orme delle fiere, giunsero alla sua grotta. Saputo che egli era precisamente il vescovo Biagio, lo arrestarono subito e lo condussero al preside.
Il tragitto dal monte alla città fu un vero trionfo, perchè il popolo, nonostante il pericolo che correva, venne in folla a salutare colui che aveva in somma venerazione. Fra tanta gente corse anche una povera donna che, tenendo il suo povero bambino moribondo sulle sue braccia, scongiurava con molte lacrime il Santo a chiedere a Dio la guarigione del figlio. Una spina di pesce gli si era fermata in gola e pareva lo volesse soffocare da un momento all'altro. Biagio, mosso a compassione di quel bambino, sollevò gli occhi al cielo e fece sul sofferente il segno della croce.
- Mamma, sono guarito,
- gridò tosto il bambino
- sono guarito!...
Giunto a Sebaste, il prigioniero venne condotto dal giudice Agricola°, che voleva convincerlo a sacrificare agli idoli; ma il Santo con gran calma gli dimostrò che quello era un atto indegno di una creatura ragionevole, perché la ragione dice all'uomo che vi è un Dio solo, eterno, e creatore di ogni cosa, e non molti &i. Per tutta risposta il giudice lo fece battere con verghe e poi gettare in carcere.
Dopo qualche tempo lo volle di nuovo al tribunale, per interrogarlo nuovamente, ma trovò sempre in lui la più grande fermezza. Gli furono allora lacerate le carni con pettini di ferro e così lacero com'era fu sospeso ad un tronco d'albero. Sperimentati ancora contro l'invitto martire tutti i supplizi più inumani, fu condannato ad essere sommerso in un lago. I carnefici condottolo sulla sponda lo lanciarono nell'acqua, e mentre tutti si aspettavano di vederlo annegare. Biagio tranquillamente si pose a camminare sull'acqua finché raggiunse la sponda opposta. Il giudice. fuori di sè, vedendo di non poter spegnere altrimenti quella vita prodigiosa, lo fece decapitare.
PRATICA. S. Biagio è invocato per il male di gola: un bellissimo ossequio in suo onore sarebbe il non contaminare mai la nostra bocca con bestemmie o con parole disoneste.
PREGHIERA. Dio, che ci allieti con l'annua solennità del tuo beato martire e vescovo Biagio, concedi propizio, che come ne celebriamo la festa, così ci rallegriamo ancora della sua protezione.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Sebàste, in Arménia, la passione di san Biàgio, Vescovo e Martire, il quale, operatore di molti miracoli, sotto il Preside Agricolào, dopo essere stato lungamente battuto e sospeso ad un legno, ove con pettini di ferro gli furono lacerate le carni, dopo aver sofferto un'orrida prigione ed essere stato sommerso in un lago, dal quale uscì salvo, finalmente, per ordine del medesimo giudice, insieme con due fanciulli, fu decapitato. Prima di lui sette donne, le quali raccoglievano le gocce di sangue che scorrevano dal corpo dello stesso Martire, mentre era tormentato, furono arrestate come Cristiane, e tutte dopo atroci tormenti percosse con la spada.
IL PANETTONE DI SAN BIAGIO
Una antica leggenda popolare narra che una donna, poco prima di Natale, si recò da un Frate di nome Desiderio per fare benedire il panettone che aveva preparato per la sua famiglia. Il frate, avendo poco tempo a disposizione, le chiese di lasciargli il dolce e tornare prenderlo dopo qualche giorno, così lo avrebbe benedetto appena ne avrebbe potuto.
Solo dopo Natale, però, il prelato si accorse di avere ancora suddetto il panettone, del quale si era completamente dimenticato. Così il frate pensò che la donna se ne fosse dimenticata ed inizio a mangiarlo pian piano, per non buttarlo.
Il 3 febbraio la donna però si presentò dal frate per avere indietro il suo panettone benedetto. Frate Desiderio, dispiaciuto per averlo già mangiato, si recò comunque a prendere il recipiente vuoto da restituire alla donna. E qui la sorprendente scoperta: c'era un panettone grande per due volte quello che gli era stato lasciato a Natale. Un miracolo avvenuto proprio nel giorno di San Biagio, protettore della gola. Da allora l'usanza è quella di consumare un panettone, definito appunto di San Biagio, proprio in questo giorno.
venerdì 2 febbraio 2024
Eoliani e amici delle Eolie che non ci sono più (80°) puntata, deceduti da gennaio a dicembre 2023
Nel video le foto degli eoliani (di coloro che abbiamo le foto) e di alcuni amici delle Eolie, deceduti nel primo semestre dell'anno 2023: Antonino Li Donni, Antonio Mandarano, Antonio Stramandino, Assunta Barbuto, Assunta Paino ved. Biviano, Bartolomeo Taranto, Bruno Costa, Don Gino Profilio, Filippo Picone, Francesco Merlino, Franco Aliberti, Giacomo Foti detto Beniamino, Giuseppa Magistri ved. Portelli, Giuseppe Falconieri, Lee - Ann Tomasello, Maria Concetta Cannistrà, Maria Manfrè ved. La Greca, Maria Teresa Galletta, Pasquale Monte, Peppino Raffaele, Rosa La Greca ved. Crivelli, Rosa Quadara, Rosina Lo Schiavo in Giuffrè, Rosina Zaia ved. Cincotta, Santa La Greca ved. Lazzaro, Tindara Scaffidi in Inguì, Totò Baiamonte, Umberto Giuffrè, Antonino Costa detto Nino, Bartolo Belletti, Caterina Monte ved. Puglisi, Concettina Favaloro ved. Cipicchia, Dino Costa, Fernando Tomarchio, Francesco Pittari (Ciccio), Giovanni Iacono, Giovanni Lo Piccolo, Giovanni Mollica, Giovanni Profilio, Giuliana Caruso ved. Saccà, Giuseppe Tripi, Guy Giuffrè, Marisa Faranda in Materazzi, Nicoletta Colosi, Nino Manfrè, Pina Cesario in Cincotta, Pino Ziino, Roberta Cacace, Rosa Martinucci, Sabino Losinno, Sergio Costa, Valentina Denaro, Maria Grazia Rizzo in Martinucci; Andrea Magazzù; Agnese Tiralongo in Mollica; Antonia Lo Ricco in Portelli; Antonino (Tonino) Criscillo; Enrico Costa; Gaspare Vadalà detto Bartolino; Katia Aiello; Laura Iacono ved. Pintus; Luigi Blandino; Maria Estella Favaloro ved. Costa; Nunziata Mandile (Titina) ved. Biviano; Onofrio Cappadona; Roberto Coluccio; Ruwan Manoch Kumar; Sergio Giani; Valentino Raffaele ; Ada Di Lorenzo ved. Cincotta, Angela Casamento in Manfrè, Angelo Cincotta, Anna Sari in Lo Schiavo, Antonino Biviano, Bartolomeo Peluso, Benita Gugliotta ved. Profilio (Zà Benita), Catena Paino in Casella. Caterina Famularo in Casamento, Domenico Merlino detto Mimì, El Arbi Qadchaoui, Filippo Greco, Francesco Monte, Giovanna Pittari, Giovanni Di Pietro, Giovanni Mandarano, Giovanni Paino, Giuseppe D'Ambra, Giuseppe Lamouchi, Giuseppe Natoli, Giuseppe Sciacchitano detto Pino, Giuseppina Rando ved. Zavone, Giuseppina Vasquez, Marco Del Bono, Maria Aurora Raffaele ved. Saltalamacchia, Maria Rosa Esposito in Paino, Maria Stella Zaia in Cannistrà, Nadia D'Amore, Nunziata Bongiorno ved. Ruggiero, Pina cecchini ved. Barile, Rosanna Lorizio ved. Spadaro, Routine Khadour, Saverio Corrado, Silvano Saltalamacchia, Ugo Tricomi, Vito Chiofalo, Vittorio Cullotta, Angela Cincotta, ved. Baratta; Angela Virgona ved. Divola; Anna Reitano ved. Beninati; Antonino Mandarano detto Giovanni il milanista; Attilio Peluso; Bartolo Cincotta; Bartolo Famularo; Catena Lo Piccolo ved. Scaffidi; Franco Luca; Giordano Gagianesi; Giuseppe Cipicchia; Giuseppe Natoli; Giuseppina Paino ved. Barca; Irene Cacace in Biviano; Maria Concetta Bonino in Cortese; Nello Raffaele; Onofrio D'Ambra detto Nino il nostromo; Rosa Lauricella ved. Merlino.
Sicilia, turismo: DMO a confronto, rivendicano proprio ruolo
Nel corso della riunione, che precede di pochi giorni la partecipazione alla BIT di Milano, le DMO hanno riaffermato il proprio ruolo nella politica turistica regionale. È, inoltre, emersa con chiarezza la volontà di consolidare la collaborazione sin qui avviata al fine di definire una strategia che porti all’adozione sistematica di strumenti di marketing condivisi e allo scambio di best practices nell’interesse dello sviluppo turistico del territorio. Accolti con grande interesse dal Sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, dalla vicesindaca Giammusso e dagli Assessori Caracausi e Nicoletti, le cinque DMO Siciliane sono state rappresentate da: Rosalia D’Alì (West of Sicily), Fabrizio La Gaipa (Valle dei Templi), Christian Del Bono (Islands of Sicily), Giovanni Nicolosi (Madonie e Targa Florio) e Claudio Gambino (Sicilia Centrale).
Cogliendo il significato e l’ispirazione del progetto del “Parco dello Stile di Vita Mediterraneo” la cui idea parte proprio da Caltanissetta, nell’incontro sono state affrontate diverse tematiche e delineate le azioni comuni da intraprendere.
Stilate le prime linee guida: istituire un confronto costante con le istituzioni al fine di essere portavoce delle esigenze dei territori e braccio operativo per le azioni di promozione del territorio; avviare politiche di promozione coordinate nella consapevolezza di far parte di un unico grande brand, la Sicilia; confrontarsi sul modello di business da adottare e sulle modalità di coinvolgimento dei diversi stakeholder pubblici e privati.
Sono stati, quindi, fissati alcuni punti chiave da portare all’attenzione delle proprie strutture di governance. Tra questi, anche, l’opportunità di sviluppare dei progetti che abbiano un format comune da sottoporre all’Assessore Regionale al Turismo, Elvira Amata, per dare seguito alle indicazioni condivise in occasione dell’ultimo incontro tenutosi in Assessorato.
Auguri di...
Ricordando... Ninni Megna e Giovanni Ziino
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Oggi 2 febbraio: Presentazione del Signore (Festa della Candelora)
Questa festa è chiamata con svariati nomi, ciascuno dei quali ricorda un fatto avvenuto in questa giornata in cui la Sacra Famiglia ci diede l'esempio della più perfetta ubbidienza.
Iddio nell'Antico Testamento aveva prescritto che ogni figlio primogenito fosse consacrato a Lui in memoria del beneficio fatto al suo popolo quando tutti i primogeniti degli Egiziani perirono sotto la spada dell'Angelo sterminatore risparmiando invece gli Ebrei.
Un'altra legge poi ordinava che ogni donna ebrea si presentasse al Tempio per purificarsi, quaranta giorni dopo la nascita del bambino, oppure dopo ottanta, se era una figlia, portando alcune vittime da sacrificarsi in ringraziamento ed espiazione.
Siccome le due cerimonie potevano compiersi tutte due assieme, Giuseppe e Maria portarono Gesù alla città santa, quaranta giorni dopo il Natale.
Benché Maria non fosse obbligata alla legge della purificazione, poiché Ella fu sempre vergine e pura, tuttavia per umiltà ed ubbidienza volle andare come le altre.
Ubbidì poi al secondo precetto di presentare ed offrire il Figlio all'Eterno Padre; ma l'offrì in modo diverso dal come le altre madri offrivano i loro figliuoli. Mentre per le altre madri questa era una semplice cerimonia. senza timore di dover offrire i figli alla morte, Maria offrì realmente Gesù in sacrificio alla morte, poiché Ella era certa che l'offerta che allora faceva doveva un giorno consumarsi sull'altare della croce.
Giunti nel recinto del tempio venne loro incontro un vecchio venerando di nome Simeone, uomo giusto e pio, a cui lo Spirito Santo aveva promesso che non sarebbe morto prima d'aver mirato il Salvatore del mondo. Illuminato dal cielo aveva riconosciuto che il figlio di Maria era appunto l'aspettato delle genti. Presolo fra le braccia nell'entusiasmo della riconoscenza esclamò: « Or lascia, o Signore, che il tuo servo, secondo la tua parola, se ne vada in pace... »: poi benedisse i genitori del Bambino dicendo a Maria: « Ecco Egli è posto a rovina e resurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione; ed anche a te una spada trapasserà l'anima ».
Maria istruita nella Sacra Scrittura aveva già intravvisto tutte le pene che doveva patire il suo Figlio. e nelle parole di Simeone ne ebbe la dolorosa conferma.
Maria a tutto acconsente. e con mirabile fortezza, offre Gesù all'Eterno Padre, ma la sua anima fu in quel momento attraversata da una spada.
Fatta l'offerta come prescritto dalla legge del Signore, Maria e Giuseppe ritornarono nella Galilea, alla loro città di Nazaret. E il Bambino cresceva e si fortificava pieno di sapienza, e la .grazia di Dio era con Lui.
PRATICA Maria per ubbidienza volle adempiere quanto prescriveva la legge, quantunque non vi fosse obbligata. Impariamo anche noi ad ubbidire a tutte le leggi, perchè, come dice la Sacra Scrittura, l'uomo ubbidiente riporterà vittoria.
PREGHIERA Dio onnipotente ed eterno, supplichiamo umilmente la tua maestà, che come l'Unigenito Figlio tuo quest'oggi fu presentato al Tempio nella sostanza di nostra carne, così tu faccia che noi siamo presentati a te con animo purificato.
MARTIROLOGIO ROMANO. Purificazione della beata Vergine Maria, che dai Greci viene chiamata Hypapànte (cioè l'incontro) del Signore.
FILASTROCCA - Per la santa Candelora se nevica o se plora dell'inverno siamo fora; ma se l'è sole o solicello siamo sempre a mezzo inverno
giovedì 1 febbraio 2024
Sportello d'ascolto a Lingua (Salina). Nuova iniziativa della locale sezione ANCR
COMUNICATO
L'ANCR , sezione di Lingua presenta un' altra iniziativa per i cittadini di tutta la nostra isola.
Calcio, Terza categoria: Malfa vittorioso
Vittoria casalinga per tre a zero del Malfa opposto al Pompei. Marcatori: M.Abdenbaoui, G. Re, Kevin j.
Il Malfa sale a quota 15 in classifica ed è in piena zona playoff e con tre gare da recuperare