S. Enrico nacque nel 972 da Enrico, re di Baviera e da Gisela, figlia di Corrado re di Borgogna. Ebbe ottima indole, nobili sentimenti e rara virtù: qualità che fecero di lui un imperatore santo.
Incoronato da Benedetto VIII il 22 febbraio del 1014, Enrico comprese quanto gli fosse necessaria la umiltà per non prevaricare; e la cercò e l'esercitò quindi in tutti i suoi atti. Era solito dire che Iddio voleva due cose da lui: la santificazione propria ed il benessere dei sudditi: programma che il glorioso monarca svolse lodevolmente in tutta la sua vita.
Unitosi in matrimonio con S. Cunegonda, conservò nella vita coniugale la perfetta castità, tanto da poter dire, in fin di vita, ai genitori di lei: Io ve la rendo illibata come me la deste.
S. Enrico per difendere la giustizia conculcata, ebbe anche a sostenere molte guerre, con le quali rese il suo nome sempre più temuto e rispettato.
In esse riusciva sempre vittorioso: ma il santo re prima di attaccar battaglia pregava e faceva pregare i soldati. In questo modo potè scacciare dall'Italia i Greci che, alleati dei Turchi, minacciavano la stessa Roma.
Eresse a sue spese molte cattedrali, fra cui quella di Bamberga, dedicata ai Ss. Pietro e Paolo, che fu consacrata dallo stesso Pontefice di Roma; restaurò molte chiese danneggiate dagli eretici, eresse sedi vescovili, fondò orfanotrofi.
Il suo zelo si spinse tanto avanti da riuscire a convertire Stefano, re di Boemia, il quale a sua volta portò tutta quella nazione alla vera religione.
In mezzo alle terrene grandezze, S. Enrico sentiva di non essere pienamente soddisfatto, perché bramava di servire unicamente a Dio. Per questo, essendo amico del beato Riccardo, abate di Verdun, fece istanze presso di lui per poter entrare nel suo monastero. Ma l'abate, vedendo il bene che il santo re faceva ai popoli, non glielo permise: e S. Enrico inchinò riverente il capo all'ubbidienza e tornò alla reggia.
Anche nelle infermità S. Enrico benediceva Dio: così sopportò con esemplare rassegnazione la contrazione di una coscia che lo rese zoppo per tutta la vita.
Circondato dai grandi dell'impero e da molti vescovi, santamente spirò in Grône il 13 luglio del 1024.
Il suo corpo venne sepolto nella chiesa di Bamberga ed egli fu canonizzato da Eugenio III nel 1145.
PRATICA. Impariamo da questo Santo a non lasciarci assorbire completamente dagli affari terreni, ma solleviamo spesso nostro pensiero al cielo, perché il Paradiso sarà la nostra vera patria.
PREGHIERA. O Dio, che quest'oggi trasferisti il tuo beato confessore Enrico dal fastigio del terreno impero al regno eterno, ti supplichiamo umilmente che come tu, prevenendolo colla tua grazia, gli facesti superare le lusinghe del secolo, così faccia che noi resistiamo, a sua imitazione, alle attrattive del mondo e giungiamo a te con cuore puro.
MARTIROLOGIO ROMANO. Sant’Enrico, che imperatore dei Romani, si adoperò insieme alla moglie santa Cunegonda per rinnovare la vita della Chiesa e propagare la fede di Cristo in tutta l’Europa; mosso da zelo missionario, istituì molte sedi episcopali e fondò monasteri. A Grona vicino a Göttingen in Germania lasciò in questo giorno la vita.
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sabato 13 luglio 2024
Oggi, 13 luglio: Sant'Enrico II
venerdì 12 luglio 2024
Per il compianto Fabio Merlino domani è il giorno dell'autopsia
Merlino, caduto dalla bici, dopo essere stato urtato da una automobile in transito, è stato, poi, sottoposto ad intervento chirurgico all'ospedale Papardo di Messina: dopo il rientro a casa il decesso.
La notizia della morte di Merlino destò grande commozione nelle Eolie in quanto avvenuta a due mesi di distanza dal decesso del nipote Jonathan Giannò, coinvolto in un incidente autonomo, praticamente nello stesso punto dove si verificò, poi, quello dello zio
L'elisoccorso non arriva, vicissitudini di una signora di Stromboli con problemi di salute: La segnalazione - denuncia del marito
Riceviamo da Gabriele Famularo e pubblichiamo:
Buongiorno direttore,
noi a Stromboli ci sentiamo soli anche con tanto di emergenza rossa. Abbiamo una sanità che non conta nulla.
Oggi mia moglie ha avuto un grosso attacco di appendice. È stata subito portata in guardia medica da me per le prime visite. I dottori hanno subito richiesto l’intervento del elisoccorso.
LA RISPOSTA. NO A STROMBOLI NON POSSIAMO VOLARE PER LA PRESENZA DI POLVERI. È STATO COMUNICATO CON UN BOLLETTINO DELL.'ENAC CHE SU STROMBOLI DATO L’EVENTO PAROSSISTICO DI IERI CON RICADUTA DI CENERI NON ERA POSSIBILE SORVOLARE L'ISOLA ED ATTERRARE, ed il pilota dato questo bollettino si È RIFIUTATO DI VENIRE SULL'ISOLA. QUINDI POSSIAMO MORIRE TUTTI.
PUNTUALIZZO CHE STAMANI GI' DALLE PRIME LUCI DELL'ALBA l'impresa di Stefano Oliva stava provvedendo alla pulizia della pista in caso di necessità.
Necessità che c'è stata negata a noi ed a tutti quelli che si potrebbero sentire male in questi giorni dato che il vulcano erutta e butta ceneri come lo è stato sempre. Sono veramente disgustato.
La buona notizia che grazie alla presenza delle forze dell, ordine sul posto MARESCIALLO DEI CARABINIERI, SINDACO ED ALTRE FORZE sono riusciti a far arrivare nel breve tempo una vedetta della finanza che si trovava sul posto per sorvegliare la Sciara, e si è subito recata al porto imbarcando mia moglie per portarla a PANAREA dove sarebbe arrivato l’elicottero per portarla a Messina in soccorso al PAPARDO.
Ma scusate a Stromboli siamo animali...?
Il mio pensiero è che il vulcano STROMBOLI NON HA MAI UCCISO NESSUNO, ma la sanità che soccorre l'isola sarà colpevole di quello che potrà avvenire in un futuro. Spero che dopo questo mio sfogo si prenderanno dei provvedimenti. Sicuramente io non mi farò scivolare questa problematica. Seguirà una denuncia mia o di chi si voglia aggregare.
Perché sia io che tanti miei coetanei con famiglia e bambini non ci sentiamo più sicuri.
Cavolo si controlla solo e sempre il vulcano spendendo milioni in attrezzature ed i veri problemi si lasciano sempre accantonati nelle scrivanie dei grandi palazzi...!
Gabriele Famularo
Comunicato fine rassegna "Racconti d'estate!" ...e si lavora già alla prossima edizione.
Abbiamo già un po’ di nostalgia delle serate passate insieme a guardare film sotto le stelle e sopra i tetti di Lipari.
Stromboli: si ferma colata lavica ma è allarme occupazione. L'Ansa da Lipari
Attività a rischio chiusura e con riduzione forza lavoro- foto d'archivio -
LIPARI, 12 luglio ANSA - Mentre a Stromboli, dove è stata dichiarata l'allerta rossa, sulla Sciara del fuoco si è fermata la colata lavica attiva dallo scorso sei luglio e l’Ingv evidenzia, a seguito del parossismo di ieri, variazioni morfologiche dell'area craterica dove persiste la mancanza di attività esplosiva, sull'isola vi è grande fermento tra le attività turistico – ricettive che parlano apertamente di “tsunami economico” ed invitano il sindaco Riccardo Gullo a continuare nel percorso verso la normalizzazione intrapreso, nei giorni scorsi, con il via libera alle scalate, sino a quota 100, e all’arrivo, contingentato, delle imbarcazioni da mini – crociere da Sicilia e Calabria.
Nell’isola, infatti, fioccano le disdette da parte dei turisti e già una struttura ricettiva ha chiuso i battenti per assenza di clienti, con conseguente licenziamento del personale.
“Il rischio – sottolinea Mario Cincotta, storico operatore turistico di Stromboli ed ex consigliere comunale – è che, nei prossimi giorni, perdurando le restrizioni, altre attività prendano una identica decisione, licenziando almeno il 50% della forza lavoro impiegata, circa 500 persone”.
In una nota indirizzata al sindaco Gullo ha scritto: “Abbiamo bisogno di notizie chiare su come la comunità scientifica e la Protezione civile pensano di operare, in quanto abbiamo il diritto di decidere come fare e cosa fare con le nostre attività perché, dalle nostre decisioni, dipende il lavoro di tante persone. Con la stagione turistica in fase avanzata non si può più perdere tempo, i danni sono già ingenti e non è possibile, per noi operatori turistici, pagare i dipendenti e sostenere le spese correnti senza incassi”. Gullo dice che "l'allerta rossa sullo Stromboli è a garanzia di residenti e turisti, in quanto viene implementata l'attività di controllo e monitoraggio del vulcano, indispensabile nella fase attuale". "Il Comune - aggiunge - continua sulla strada della gestione dinamica dell’emergenza, confortato dalla buona gestione dell’evento di ieri: nessun danno a persone o cose, nessun momento di panico tra la popolazione che, sebbene preoccupata, ha vissuto l’esperienza come uno spettacolo straordinario". (ANSA)
Auguri di Buon compleanno
Stromboli: Si è fermata la colata lavica. Dopo il parossismo variazioni morfologiche in area craterica
Successivamente al fenomeno parossistico dell'11 luglio, si registrano variazioni morfologiche dell'area craterica dove persiste la mancanza di attività esplosiva.
L'ampiezza media del segnale sismico è su livelli bassi con poche oscillazioni sul livello medio. L'analisi dei sismogrammi evidenzia un'attività sismica bassa.
Per quanto riguarda le deformazioni, la rete clinometrica, dopo il transiente registrato durante l'attività parossistica di ieri, non evidenzia variazioni significative.
La rete GNSS
non registra variazioni significative..
Oggi, 12 luglio: Santi Ermagora e Fortunato
La definizione della personalità di Ermagora e lo sviluppo del suo culto, destinato ad avere grande importanza nell'Italia nordorientale, risale a quanto sembra al VII sec., quando, in seguito allo scisma detto dei Tre Capitoli, il patriarcato aquileiese rivendicò la propria autonomia dalla Chiesa di Roma.
Per assicurare una base storica e teologica a tale rivendicazione, la fondazione della sede episcopale di Aquileia venne attribuita all'evangelista Marco, che per ordine di 2' Pietro avrebbe portato il vangelo nella regione, consacrando come primo vescovo della città Ermagora, scelto dalla locale comunità cristiana.
Nell'elaborare ai fini della propria politica ecclesiastica questa leggenda, della quale non c'è traccia fino almeno alla metà del VI sec. e che appare ormai consolidata all'epoca di Paolo Diacono (fine VIII sec.), il patriarcato recuperava e reinterpretava un'altra tradizione, i cui contorni sono per noi oggi (e forse erano già allora) assai sfuggenti.
Il nome di Ermagora è infatti indicato al primo posto (a un'altezza cronologica stimabile intorno alla metà del III sec., un'epoca che potrebbe essere storicamente accettabile) nei cataloghi di patriarchi di Aquileia; ma l'attendibilità di tali documenti, anch'essi non anteriori all'epoca carolingia, è incerta. Più antico e significativo appare semmai un altro riferimento, quello fornito dal cosiddetto Martyrologium Hieronymianum, di area veneta, nel quale al nome del martire aquileiese Fortunato è associato quello di altri due martiri, chiamati Armagero (o Armigero; 12 luglio) ed Ermogene (22 o 23 agosto); entrambi questi nomi potrebbero essere corruttele di trasmissione o varianti grafiche della forma Ermagora.
Tuttavia, nelle due notizie del martirologio il santo principale è senza dubbio Fortunato, per il quale può dirsi provato un culto autonomo già in epoca tardoantica, e non si fa menzione di un'eventuale carica vescovile esercitata da Armigero / Ermogene; sicché l'esatta fisionomia di questo antico Ermagora e l'effettiva consistenza del suo culto in epoca precarolingia appaiono per il momento imprecisabili. È stato anche ipotizzato che il nome originario del santo fosse al contrario quello di Ermogene; in questo caso, alla base della vicenda potrebbe trovarsi una traslazione ad Aquileia delle reliquie del martire Ermogene, venerato in Pannonia, la cui figura sarebbe stata reinterpretata come quella di un santo locale e associata al periodo più antico del patriarcato.
Quale che sia l'origine e lo sviluppo della tradizione precedente, la leggenda relativamente più recente di Ermagora come discepolo di Marco e protovescovo di Aquileia è l'unica rintracciabile a partire dall'età carolingia, epoca a cui pare risalire la passio del santo (BHL 38383841), nota in più redazioni. Questo testo, che non ha consistenza storica e attinge il materiale narrativo dalla topica tradizionale dei racconti di martirio, presenta il santo come grande vescovo, pastore ed evangelizzatore; la sua morte è collocata durante la persecuzione di Nerone, in conformità con le esigenze di datazione derivate dalla leggenda marciana, e al suo martirio è associato quello del diacono Fortunato, ormai in posizione subordinata.
Nelle tradizioni posteriori l'attività apostolica di Ermagora si immaginò estesa ben oltre la regione aquileiese, e si ritenne avesse interessato tutta l'area soggetta al patriarcato, e dunque anche l'Istria, il Norico, la Pannonia e varie zone dell'Italia settentrionale. Il culto del santo divenne uno dei più caratteristici dell'area venetofriulana, e tipiche di questa zona sono anche le rappresentazioni iconografiche del santo: egli è raffigurato fra l'altro, talvolta insieme a Fortunato o ad altri martiri aquileiesi, nella basilica di San Marco a Venezia, nella basilica di Aquileia (dove si trova fra l'altro un ciclo con vari episodi della vita del santo) e nella cattedrale di Udine.
giovedì 11 luglio 2024
Stromboli: Si continua nella gestione dinamica dall'emergenza. Il comunicato dell"amministrazione comunale
“E’ doveroso” - ha detto il Sindaco - “ringraziare tutta la popolazione dell’isola, gli abitanti che con responsabilità e attenzione hanno partecipato alla gestione dell’evento; i volontari di Protezione Civile, i Carabinieri, i Vigili del fuoco, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, la Polizia Municipale, la Guardia Costiera, i medici del presidio assistenziale e tutte le componenti del sistema che oggi hanno dimostrato grande collaborazione e capacità di reazione e coordinamento. L’evento di oggi dimostra che è possibile convivere con uno dei vulcani più straordinari d’Europa, apprezzandone la spettacolarità, e vivendolo con consapevolezza. Continuiamo con la gestione dinamica dell’emergenza. Forza Stromboli!”
Al via XIII Rassegna Teatrale "LE MASCHERE DI DIONISO". Il via domani con "I soliti sospetti"
Comunicato
Si riapriranno i sipari, venerdì 12 Luglio 2024, ore 21:30 con la XIII Rassegna Teatrale "LE MASCHERE DI DIONISO" della Compagnia Teatrale Piccolo Borgo Antico di Lipari.
DA LGS DESCRIZIONE PAROSSISMO DI OGGI SULLO STROMBOLI CHE HA GENERATO PICCOLO TSUNAMI
Immagini dalla camera visibile situata a Punta Labronzo |
Riprendiamo e pubblichiamo:
Alle ore 12:08 UTC di oggi (14:08 Locali), la rete di monitoraggio del Laboratorio di Geofisica Sperimentale #LGS - Dipartimento di Scienze della terra #DSTUNIFI dell’Università di Firenze #UNIFI ha registrato un evento esplosivo superiore alla norma a cui si associa un segnale sismico nella banda VLP con ampiezza massima di 7.7x10-4 m (in spostamento) e una deformazione del suolo di circa 9.97 microradianti (registrata al tiltmetro OHO).
Questo evento è compatibile con un evento esplosivo Parossistico.
L'esplosione ha generato un’esplosione con una pressione infrasonica massima di 472 Pa localizzati al di sotto del settore craterico di NE ad una quota approssimativa di 650 m s.l.m.
L’evento è stato individuato dal sistema di allerta Early-Warning Parossisma alle 12:06:20 UTC con circa 3 minuti di anticipo ed è stato preceduto di circa 50 minuti (11:18:06 UTC) da un chiaro segnale deformativo che ha permesso di pre-allertare il personale operativo al COA e i ricercatori e tecnici sulle pendici del vulcano mentre stava effettuando manutenzione alle stazioni.
L’esplosione ha generato flussi piroclastici lungo la Sciara del Fuoco che raggiungendo il mare hanno generato uno tsunami con un’onda di circa 50 cm (picco-picco), al disotto delle soglie di allerta
Si lavora all'APP "Il percorso del confino". Centro studi ha vinto bando europeo
CENTRO STUDI E RICERCHE DI STORIA E PROBLEMI EOLIANI
Comunicato
stampa
Il Centro Studi e
Problemi Eoliani ha presentato e vinto il Bando Europeo relativo alla Transizione Digitale degli Organismi Culturali
Creativi (TOCC) e realizza applicazione bilingue per far conoscere le
esperienze e le vite dei confinati politici antifascisti a Lipari
Tale
progetto si propone la
realizzazione di una Application (bilingue in italiano e inglese)
denominata “Il percorso del
Confino” ambientata nei
principali luoghi che hanno visto la presenza dei confinati antifascisti a Lipari e che tale applicazione prevede un percorso a tappe che porterà
l’utilizzatore a visitare gli ambienti e
le esperienze di chi, inviato lontano dalla propria terra dal regime fascista,
ha vissuto in alcuni casi anche per anni a Lipari tra sofferenze, controlli e
negazione della libertà ma costruendo anche con i propri colleghi momenti di
solidarietà, di scambio di idee e di rafforzamento degli ideali comuni.
Il progetto è nella sua
fase operativa e si sta procedendo nella sua realizzazione.
A breve saranno pronte
per la posa negli specifici luoghi prescelti le mattonelle in ceramica in grado
di resistere alle intemperie in cui sono stampati i codici QR che, inquadrati
direttamente da uno smartphone, permetteranno di attivare l’applicazione ricevendo
le informazioni e gli approfondimenti relativi allo specifico luogo e a quanto
vi è successo oltre a conoscere la dei confinati che vi hanno vissuto.
Verrà informata la popolazione di Lipari ed in particolare si cercherà di far conoscere in particolare ai diretti interessati dove le mattonelle saranno posizionate sia per far comprendere l’importanza del progetto e facilitarne la realizzazione che per chiarire ogni procedura operativa.
Stromboli: Parossismo e flusso piroclastico. Il comunicato ufficiale INGV
Turismo, oltre 35 mila strutture ricettive siciliane sulla Banca dati nazionale. Amata: «Lavoriamo per elevare gli standard di accoglienza»
Sono oltre 35 mila le strutture turistico-ricettive in Sicilia caricate sulla Banca dati nazionale, segno di un sempre più completo monitoraggio dell'offerta regionale e di una progressiva emersione di tutte le realtà affinché operino in piena trasparenza.
Sabato 27 luglio si inaugura a Stromboli "La Sciara d’arte di pittura e scrittura” II edizione
Si svolgera’ sull’isola di Stromboli “La Sciara d’arte di pittura e scrittura”, giunta quest’anno alla sua seconda edizione.
Claudia Tripiciano e Tita Giammarresi offriranno al loro pubblico un’intensa performance dal vivo, un percorso evocativo tra i quattro elementi che culminera’ fino all’anima dello stromboli.
L’evento, in collaborazione con “Stromboli stati d’animo”, e patrocinato dalla “Proloco Amo Stromboli” vedra’ le due artiste rinnovare, attraverso pittura e scrittura, l’amore viscerale verso il meraviglioso vulcano che ha cambiato le loro vite.
Appuntamento sabato 27 luglio 2024 ore 19.00 presso “La libreria Stromboli” via Vittorio Emanuele- isola di Stromboli. Ingresso gratuito.
Buon Compleanno
Oggi, 11 luglio: San Benedetto da Norcia
S. Benedetto, padre del monachismo d'Occidente, restauratore dello spirito cristiano dei suoi tempi, nacque a Norcia, nell'Umbria, dalla nobile famiglia Anicia nel 480. Inviato a Roma per addottorarsi nelle discipline liberali, tosto si ritirò dal mondo. Prese dimora nello speco di Subiaco ove rimase per tre anni nascosto e ignoto a tutti, conducendo vita penitente e angelica. Essendosi sparsa la fama della sua santità, alcuni monaci si posero sotto la sua guida sapiente ed illuminata. Ma la sua condotta era un continuo rimprovero e uno stridente contrasto con la loro vita rilassata. Non volendo essi sottomettersi ai suoi richiami, tentarono di avvelenarlo: però, fatto egli, come era suo costume, il segno della croce, ii bicchiere che gli veniva presentato si spezzò.Allora ii nostro Santo si ritirò nuovamente nella solitudine, e accorrendo a lui gran numero di discepoli, dovette costruire dodici monasteri. Si trasferì poi a Montecassino, ove, abbattuta la statua di Apollo, fondò quel celebre monastero, meraviglia di bellezza e di arte, da cui partirono i primi apostoli benedettini. Qui creò la sua nota regola nella quale si organizzava nei minimi particolari la vita dei monaci all'interno di una "corale", questa filosofia dava nuova ed autorevole sistemazione alla complessa, ma spesso vaga e imprecisa, precettistica monastica precedente. I concetti principali erano due stabilitas loci (l'obbligo di risiedere per tutta la vita nello stesso monastero) e la conversatio(la buona condotta morale, la pietà reciproca e l'obbedienza all'abate), il "padre amoroso" (il nome deriva proprio dal siriaco abba, "padre") mai chiamato superiore, e cardine di una famiglia ben ordinata che scandisce il tempo nelle varie occupazioni della giornata durante la quale la preghiera e il lavoro si alternano nel segno del motto ora et labora ("prega e lavora").
S. Benedetto fu dotato da Dio del dono della profezia: predisse. tra l'altro le gesta e il tempo della morte a Totila, re del Goti. Pochi mesi prima predisse la propria morte: sei giorni innanzi si fece aprire il sepolcro; il sesto giorno, portatosi in chiesa a ricevervi l'eucarestia, spirò tra le braccia dei suoi monaci. La sua anima fu vista salire al cielo su un fulgore di luci mentre un uomo diceva: «Questa è la via per cui Benedetto ascende al cielo ». Aveva oltre sessanta anni.
« S. Benedetto, scrive D. Guéranger, è il padre dell'Europa perché egli per mezzo dei suoi figli numerosi come le stelle del cielo e l'arena del mare, ha rialzato gli avanzi della società romana, schiacciata sotto l'invasione dei barbari; ha presieduto allo stabilimento del diritto pubblico e privato delle nazioni, ha portato il Vangelo e la civiltà nell'Inghilterra, nella Germania, tra i popoli del Nord e perfino tra gli Slavi; ha distrutto la schiavitù, insegnata l'agricoltura e salvato infine il deposito delle lettere e delle arti dal naufragio che sembrava inghiottirle senza speranza di salvezza ».
Tanto fu grande il suo spirito di mortificazione ed estrema e delicata la sua purezza, che non esitò a ravvolgersi tra le spine per vincere una violenta tentazione.
Grandissima fu la sua prudenza di legislatore e di direttore di anime: egli è uno dei quattro grandi patriarchi d'Occidente e le sue regole sono tutt'ora adottate e seguite da molte famiglie religiose.
L'ordine religioso fondato da S. Benedetto si estese in tutto il mondo, e diede un numero grandissimo di santi, papi, vescovi e personaggi illustri. Tra i santi benedettini più celebri si annoverano S. Mauro Abate e S. Placido Martire, S. Willibrodo, S. Vifrido, S. Ruberto, S. Bonifazio, S. Gregorio Magno, S. Agostino di Canterbury, per non dire di tanti altri.
PRATICA. Da questo Santo impariamo la prontezza e l'estrema decisione nello scacciare le tentazioni.
PREGHIERA. Deh! Signore, ci renda accetti l'intercessione del San Benedetto, affinché quello che non possiamo con i nostri meriti, lo conseguiamo per il suo patrocinio
mercoledì 10 luglio 2024
Operativo da oggi a Pianoconte il container per le operazioni postali e finanziarie
Poste Italiane informa che da oggi a Pianoconte è operativo un container che garantirà il regolare svolgimento delle operazioni postali e finanziarie fino al ricollocamento definitivo – nei nuovi locali attualmente in ristrutturazione - dell’ufficio postale la cui chiusura si è resa necessaria a seguito della cessata locazione dei locali ospitanti da parte della proprietà.
Il container, dotato anche di ATM postamat disponibile nei prossimi giorni, sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.45 e il sabato fino alle 12.45.
Eoliani che non ci sono più. 44° video - Deceduti a Maggio - Giugno 2019.
Riproponiamo le pubblicazioni di "Eoliani che non si sono più". Nel video fotografico: 1) Aimée Carmoz; 2) Aldo Russo; 3) Andrea Lo Surdo; 4) Bartolo Casamento; 5) Concetta Cortese ved. Beninati; 6) Francesca Zaia ved. Biviano; 7) Francesco Iacono; 8)Giacomo Biviano; 9) Giovanni Biviano; 10) Giuseppa Cortese in Mandarano; 11) Giuseppina Lo Galbo ved. Zaia; 12) Grazia Criscì ved. Serio; 13) Grazia Costanzo; 14) Lucia Cesario in Biviano; 15) Maria Bartola Paino; 16) Nino Porto; 17) Rosina Paino in Saltalamacchia; 18) Rutilio Zagami
Minicrociere a Stromboli di nuovo possibili. Emessa ordinanza
Le unità navali a traffico passeggeri non non di linea, provenienti da Calabria e Sicilia, possono di nuovo raggiungere l’isola di Stromboli. Le minicrociere vengono regolamentate come nell’ordinanza che si può consultare a questo link https://www.comunelipari.it/mc/mc_attachment.php?mc=54688
Festeggiano il compleanno...
Ricordando...Angelo Ruggiero
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento
Oggi, 10 luglio: Sante Rufina e Seconda
Seconda Martire, santa (sec. III). Secondo un'antica passio, redatto intorno alla metà del secolo V, Seconda subì il martirio insieme alla sorella Rufina durante la violenta persecuzione al tempo di Valeriano e Gallieno sulla via Cornelia.
La tradizione vuole che, fidanzate con due giovani cristiani divenuti apostati, Seconda e Rufina si votarono alla verginità, provocando la reazione dei due giovani che prima tentarono di indurle all'apostasia, poi le denunciarono: arrestate dal prefetto Giunio, furono torturate e martirizzate a Roma, al decimo miglio della via Cornelia, nella cosiddetta "silva nigra", che da allora fu chiamata "silva candida", Rufina venne decapitata, mentre Seconda fu bastonata a morte.
I loro corpi abbandonati furono piamente recuperati e sepolti da una matrona romana di nome Plautilla, a cui le giovani martiri erano apparse in sogno, invitandola a convertirsi. Sul luogo della sepoltura papa Giulio I (341-353) fece erigere una basilica, di cui non è però rimasta traccia.
MARTIRIOLOGIO ROMANO. a Roma le sante Vergini e Martiri Rufina e Secónda sorelle, le quali, nella persecuzione di Valeriàno e Gallièno, furono sottoposte ai tormenti, e da ultimo, l'una percossa nel capo colla spada, l'altra decapitata, volarono al cielo. I loro corpi si conservano col dovuto onore nella Basilica Lateranense, vicino al Battistero.
Stromboli: Arrivano piccole aperture. Modificata ordinanza di accesso al vulcano
Modificata parzialmente l'ordinanza sindacale di accesso al vulcano emessa lo scorso 27 giugno, ovvero viene consentita la scalata fino all’Osservatorio (100 mt di altitudine) per osservare un po’ più da vicino l’attività eruttiva in atto, senza allontanarsi dal sentiero di salita al cratere. Ed ancora di raggiungere “Punta del Corvo (90 mt di altitudine) di Ginostra senza allontanarsi dal sentiero.
In entrambi i casi anche senza l'ausilio delle guide.
martedì 9 luglio 2024
Eoliani che non ci sono più (43° video) Deceduti a Marzo - Aprile 2019 (durata 1 minuto e 33)
Riproponiamo le pubblicazioni di "Eoliani che non si sono più".
Nel video: 1) Angela Russo, ved. Broccio; 2) Angelo e Lilla Natoli; 3) Antonino Casamento; 4) Bartolo Rijtano; 5) Attilio Battagliera; 6) Caterina Biviano ved. Biviano Cuono; 7) Cecilia Beninati; 8)Concetta Profilio in Raffaele; 9) Edmondo Mollica; 10) Emanuele Carnevale; 11) Felice Russo; 12) Giovannino Portelli; 13) Immacolata Mirabito in Ruggiero; 14) Maria Grazia Amendola ved. Maggiore; 15) Maria Libro; 16) Maria Rita Puddu ved. Crivelli; 17) Nini Mezzapica; 18) Salvatore Taranto; 19) Silvio Di Franco; 20) "Turiddu" Ragusa.Allerta Stromboli. Parla la guida storica Zazà: "Economia al collasso e...l'onda di tsunami chi l'ha vista?"
Ritrovate chiavi
Queste chiavi sono state ritrovate a Lipari all'angolo tra la via Prof. Carnevale e la via Mancuso.
Il proprietario può ritirarle al negozio Elettreolie.
Musumeci a Stromboli: "Abbiamo l'obbligo di stare sempre in guardia, pronti a intervento ma ora l'ipotesi non c'è"
Musumeci ha presieduto un vertice presso il Coa, con la partecipazione, tra gli altri, del capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio, del prefetto di Messina, Cosima Di Stani, del sindaco di Lipari, Riccardo Gullo.
Nel corso del vertice è stata esaminata quella che è la situazione del vulcano eoliano, ormai, da fine giugno, in uno stato di disequilibrio e con l'instabilità di porzioni della Sciara del fuoco.
Il ministro che, ieri, ha firmato il decreto che dispone la mobilitazione straordinaria del servizio nazionale di Protezione civile, ha evidenziato come questa "è prevista per consentire al Dipartimento di supportare l’azione della Regione Sicilia e del Comune in una fase di emergenza, mettendo a disposizione le risorse umane e strumentali in una fase delicata, questo perché da sole le autorità locali non potrebbero affrontare il contesto. Tutto questo nell'ipotesi della necessità di dovere intervenire, ma in questo momento l'ipotesi non esiste. In ogni caso - ha rimarcato il ministro - si dovrà essere pronti e intervenire ad ogni sviluppo del fenomeno eruttivo".
Festeggiano il compleanno...
... Donatella Taranto, Tiziana Todaro, Katia Cincotta, Angelica Merlino, Mattia Marturano, Claudia de Laurentis, Marilena Faranda, Marghe Cacace, Alessandro Cortese, Patrizia Mazza, Aldo Bilardo,
Stromboli: vulcanologo Ingv, "Situazione non si risolve a breve. Serve del tempo per tornare allo stato di ordinaria attività"
- Archivio- |
Lo stato di ordinaria attività è quando noi abbiamo le esplosioni ogni 10/15 minuti.
Ora siamo fuori da questo stato ordinario". Lo ha detto Piergiorgio Scarlato, ricercatore e vulcanologo dell'Ingv a 24 Mattino su Radio 24.
"Il 4 luglio - ha aggiunto - ci sono stati un altissimo numero di frane e flussi piroclastici sulla Sciara del fuoco - che hanno profondamente modificato le morfologie del vulcano.
Stiamo facendo tutta una serie di rilievi per capire qual è la situazione ora dell'edificio vulcanico perché sicuramente questo si è modificato. Sicuramente c'è un quadro in evoluzione stiamo rilevando se ci sono altre parti che possono distaccarsi perché instabili e quindi provocare nuove frane e poi c'è la colata sulla Sciara del fuoco che come può esaurirsi, come può anche intensificarsi. Come ieri per esempio che abbiamo avuto dei momenti in cui c'è stata un piccolo incremento. L'interazione tra la lava e l'acqua ha determinato qualche esplosione in più sempre lontano dai centri abitati. Però - ha ricordato il ricercatore e vulcanologo dell'Ingv - ovviamente se non ci fosse quel divieto di navigazione sotto la Sciara del fuoco che viene fatto osservare ora dalla Guardia costiera per le barche qualche problema ci potrebbe essere".
Oggi,9 luglio: Santa Veronica Giuliani
Nacque a Mercatello (Marche) nel 1660, e nel battesimo le fu imposto il nome di Orsola. Giovanetta, fu posta dalla sua madre moribonda sotto la protezione del Salvatore ed ella ne concepì subito una grande devozione, che le fu sorgente di molte grazie. Desiderava sempre di soffrire qualche cosa per Gesù; si diede all'acquisto delle virtù dell'umiltà e dell'ubbidienza che adornarono la sua fanciullezza. Colla pazienza e colle preghiere vinse l'ostinato suo padre che la voleva sposare a qualche nobile, ed entrò nel convento delle Cappuccine di Città di Castello. A diciassette anni fu ammessa con grande suo giubilo alla professione dei voti religiosi e prese il nome di Veronica. Da vera religiosa ella non pensava ad altro che a piacere a Gesù, sensa curarsi delle speranze e fallaci attrattive che il mondo presenta all'età giovanile. Tale rinuncia a se stessa e al mondo ed una dedizione generosa al Signore, furono in principio di quella perfezione che la condusse alla santità. Veronica era giunta all'età di 33 anni quando ebbe più volte la visione di un calice ripieno; d'un liquore che le provocava un'indicibile ripugnanza. Al tempo stesso subì l'incoronazione di spine che lasciò apparire attorno al suo capo profonde ed acute trafitture. I dolori furono ancora aumentati dai medici che dopo aver tentato invano di guarirla, si dichiararono impotenti.
Fra tanti spasmi si manteneva sempre completamente sottomessa al volere di Dio. Con licenza dei superiori, incominciò un digiuno a pane ed acqua che durò tre anni. Nel Venerdì Santo del 1697, mentre domandava a Dio umilmente e di cuore perdono dei suoi peccati, le apparve Gesù Crocifisso e le impresse le sacre stimmate. Il Vescovo, informato di tal prodigio, venne a visitare la suora e si accertò del miracolo; il sangue fluiva dalle ferite dei piedi, delle mani e del costato. Veronica, lungi dal voler ingannare chi la circondava, si mostrava timorosa che ciò che avveniva in lei fosse opera del demonio. Anche i superiori vollero accertarsi dell'origine del fatto, e a tal fine posero alla prova la virtù della serva di Dio. Fu deposta dalla carica di maestra delle novizie e la chiusero in una cella dell'infermeria; fu trattata da strega, derisa, maltrattata, privata della Comunione, scomunicata. Ma la pace del cuore non l'abbandonò mai; si rammaricava soltanto di non poter ricevere Gesù ed assistere alla S. Messa.
Cessata la dura prova le consorelle mutarono il loro disprezzo in alta stima, avendo conosciuto la sola virtù di suor Veronica. Gesù però voleva partecipare alla sua serva altri dei suoi dolori. Tutti gli strumenti della passione del Signore furono impressi in modo sensibile nel cuore di Veronica.
Nel 1716 ella veniva eletta badessa e vi rimase fino alla sua morte che avvenne il 9 luglio 1727, dopo cinquant'anni di vita claustrale.
PRATICA L'unione con Dio suppone la morte completa ad ogni ombra di vizio, ed una dedizione senza riserva a Dio
PREGHIERA Signore Gesù Cristo, che la beata Veronica vergine rendesti mirabile per le stimmate della tua passione, concedi, propizio, che crocifiggendo la carne, meritiamo di giungere ai grandi eterni.
MARTIROLOGIO ROMANO A Città di Castèllo, in Umbria, santa Verònica Giuliani Vergine, nativa di Mercatéllo, terra della diocesi di Urbània, Monaca del Second'Ordine di san Francésco e Abbadessa del monastero di Città di Castèllo: illustre per l'intenso desiderio di patire, e per le altre virtù e grazie celesti, dal Papa Gregòrio decimosesto fu iscritta nel numero delle sante Vergini.