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giovedì 1 agosto 2024
Ricordando... Anna Di Pietro ved. Furnari
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento
STROMBOLI: OPERATIVO IL PUNTO DI RACCOLTA RIFIUTI AL PORTO. CHI VI PUO' CONFERIRE
- dalle ore 9:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 20:00
Potranno conferire le imbarcazioni da diporto e gli ospiti delle case-vacanza o i proprietari di casa, in partenza da Stromboli, che hanno necessità di smaltire i rifiuti residui del loro soggiorno opportunamente differenziati.
Alicudi: Capre morte impigliate in reti da pesca "trappole". La denuncia delle associazioni animaliste
LNDC Animal Protection, LAV e Vitadacani per la Rete dei Santuari Animali Liberi appena appreso il fatto si sono immediatamente attivate, chiedendo con un’istanza alle autorità preposte di intervenire urgentemente per rimuovere subito questa ed eventuali altre reti sull’isola, piazzate con questa crudele finalità. Sono numerose, infatti, le capre rimaste impigliate, lasciate lì intrappolate e agonizzanti fino alla morte, mentre ora i primi cadaveri – come documentato da foto e video delle associazioni – stanno imputridendo al sole. Il macabro rinvenimento è stato fatto nella zona di Pianicello, un’ampia area di cui non si conosce la proprietà.
“Dalle foto e dai video che abbiamo a disposizione si vedono unicamente due corpi di animali senza vita, ma ogni giorno nuove capre rischiano di rimanere impigliate e di rimetterci la vita”, hanno affermato le associazioni: “Chiediamo non solo che venga subito rimossa questa rete, ma anche chi si verifichi l’eventuale presenza di altre trappole simili in tutta l’isola e che siano individuati e perseguiti penalmente i responsabili di tale condotta, che possono integrare i reati di maltrattamento di animali, uccisione e bracconaggio. Come più volte dichiarato, ribadiamo che siamo disponibili al confronto e alla collaborazione con le autorità preposte, a partire dal Comune di Lipari che fino a oggi ha ignorato le nostre richieste, al fine di individuare insieme una strada comune e condivisibile, sia per il bene degli animali sia per la percezione dell’isola stessa nel mondo. Confidiamo nell’attivazione concreta e veloce di un provvedimento”.
Buon Compleanno
...a Clara Cipriano, Ludovica Capodanno Curatolo, Paolo Romeo, Marcella Di Benedetto, Danya Daoura, Giuseppe Strozzi, Giulia Maniscalco, Sabina Costa, Lidia Coppolina, Antonella Di Giorgio, Domenico Parisi, Sara Bartolone
Oggi è il 1° agosto: Sant'Alfonso Maria de' Liguori
Nacque il 27 settembre del 1696 a Napoli dalla nobile famiglia De' Liguori. Ricevette dai suoi buoni genitori un'educazione santa ed energica, a cui il piccolo Alfonso non mancò di corrispondere, conservando per tutta la vita una predilezione speciale ed un vivo sentimento di riconoscenza verso sua madre.Con uno studio accurato ed indefesso ottenne la laurea di avvocato a soli sedici anni. Dopo avere esercitato con brillante successo la sua professione per parecchi anni, per un errore commesso involontariamente nel trattare mia causa in tribunale rimase talmente scosso, che decise di abbandonare il mondo per seguire la voce di Dio che lo chiamava al sacerdozio. Tale cambiamento non era facile; numerose difficoltà gli si paravano innanzi: era nobile, di ottime qualità, abile nella professione, amava con grande affetto la sua famiglia ed era da loro riamato; ma egli rimase immobile nel suo proposito.
Fu autore di molteplici opere letterarie, teologiche e di celebri melodie natalizie, tra cui la famosissima "Tu scendi dalle stelle", derivato come versione in italiano dall'originale "Quanno nascette Ninno"
Nel 1762, a 66 anni, fu eletto vescovo di S. Agata dei Goti. Esercitò l'episcopato con grande zelo, facendo di tutto per estirpare il male e salvare le anime. Dopo tredici anni, colpito da gravi malattie, domandò ed ottenne di essere esonerato dall'episcopato e ritornare nel suo istituto. Ebbe a sopportare terribili prove anche nella vecchiaia. Morì il 1 agosto del 1787 alla veneranda età di 91 anni.
Illustre per virtù e miracoli, il Sommo Pontefice Gregorio XVI lo annoverò nel catalogo dei Santi; e Pio IX lo dichiarò Dottore della Chiesa universale.
Fra le continue occupazioni della sua vita sacerdotale ed episcopale, trovò modo di scrivere numerosissime ed importanti opere, fra le quali è celebre la Teologia Morale in diversi volumi. Altre opere meno importanti sono: Verità della fede, Vittoria dei Martiri, Trionfi della Chiesa. In quasi tutti gli scritti si prefisse lo scopo di difendere l'infallibilità pontificia e la Verginità di Maria, onde ebbe il merito d'aver preparato la definizione e la propagazione di questi due dogmi, che avvenne circa un secolo dopo per opera di Pio IX. Molto popolari e utili alle anime sono: Il gran mezzo della preghiera, Le visite al SS. Sacramento, Le glorie di Maria, L'apparecchio alla morte, La via della salute.
PRATICA. Crediamo all'onnipotente intercessione di Maria; chi è devoto di Maria, si salva; chi è molto devoto di Maria, si fa santo
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di sant’Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo e dottore della Chiesa, che rifulse per la sua premura per le anime, i suoi scritti, la sua parola e il suo esempio. Al fine di promuovere la vita cristiana nel popolo, si impegnò nella predicazione e scrisse libri, specialmente di morale, disciplina in cui è ritenuto un maestro, e, sia pure tra molti ostacoli, istituì la Congregazione del Santissimo Redentore per l’evangelizzazione dei semplici. Eletto vescovo di Sant’Agata dei Goti, si impegnò oltremodo in questo ministero, che dovette lasciare quindici anni più tardi per il sopraggiungere di gravi malattie. Passò, quindi, il resto della sua vita a Nocera dei Pagani in Campania, tra grandi sacrifici e difficoltà.
mercoledì 31 luglio 2024
INFORMAZIONE SPAZZATURA SU STROMBOLI. COMUNICATO
Oggi gli operatori non hanno potuto completare il giro di raccolta della tipologia del giorno (indifferenziato) a causa del mancato arrivo dei compattatori che avrebbero dovuto sostituire quelli pieni. Domani è previsto l’arrivo della nave con i compattatori di ricambio, e la spazzatura non prelevata oggi sarà ritirata.
Ricordando...Anna De Maria
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento
De Luca (M5S): "Contributo straordinario di quasi 800 mila euro in favore del Comune di Lipari grazie ad un mio emendamento"
Il provvedimento è stato approvato dall’Ars nel corso dell’ultima seduta per l’approvazione delle variazioni di bilancio. “Queste somme sono fondamentali per evitare il dissesto finanziario” spiega il deputato messinese.
31 luglio - Arrivano buone notizie per il Comune di Lipari dopo l’ultima seduta all’Ars per l’approvazione delle variazioni di bilancio. Infatti, con un emendamento a prima firma del deputato messinese Antonio De Luca (M5S), è stato approvato uno stanziamento di quasi 800 mila euro in favore dell’amministrazione guidata dal sindaco Riccardo Gullo, allo scopo sostenerla nella sua opera di risanamento dei conti.
“Questo contributo straordinario - spiega l’on. Antonio De Luca - consentirà di rifondere in parte il Comune di Lipari dei maggiori oneri sostenuti per la manutenzione e la gestione della vecchia rete idrica sinora mantenuta in esercizio a causa della mancata consegna di quella nuova. Queste somme rappresentano, quindi, una boccata d’ossigeno fondamentale per le casse del Comune, al fine di cercare di evitare la dichiarazione di dissesto finanziario, con il conseguente innalzamento di tutte le tariffe comunali e il blocco di tante spese fondamentali per il rilancio economico delle isole minori”.
LA NOTIZIA ITALPRESS SULLA MANOVRINA
PALERMO (ITALPRESS) – Sospensioni, trattative, ribaltoni, attese: dopo una giornata di passione, iniziata alle 15 e finita a mezzanotte dopo un stop di quasi 4 ore, all’Ars è stata approvata la manovra da 160 milioni di euro, destinati tra le altre cose al contrasto della siccità, alle infrastrutture e al sostegno degli enti locali.
Al centro della sospensione, avvenuta intorno alle 19, vi era il maxiemendamento sui contributi per ciascun territorio: una volta trovata una quadra, alle 23:30 circa, i lavori sono ripresi e il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ha quasi subito annunciato l’approvazione della manovra. Il raggiungimento di tale risultato è in continuità con quanto aveva auspicato in mattinata lo stesso Galvagno, che durante la cerimonia del Ventaglio aveva raccontato come “dinanzi a una manovra che è stata assolutamente condivisa da tutte le forze politiche abbiamo stabilito che entro oggi si finisse con la variazione di bilancio”. Sono stati 38 i voti favorevoli, 21 quelli contrari: i lavori proseguiranno questa mattina con la discussione del decreto legge di riforma delle ex province, anche questo seguendo la scaletta annunciata ieri dal presidente dell’Ars. I lavori a Palazzo dei Normanni si fermeranno il 7 agosto per la pausa estiva.
Dall’Ars anche 23,5 milioni di euro ai comuni in difficoltà finanziaria. “L’Assemblea – ha spiegato il deputato regionale Marco Intravaia – ha dato un segnale concreto di vicinanza ai Comuni, in modo particolare a quelli in condizione di dissesto e pre-dissesto. Le amministrazioni locali sono gli enti in prima fila nell’affrontare i problemi dei cittadini e spesso si trovano impotenti proprio per la mancanza di fondi. Situazioni che diventano drammatiche per i comuni in dissesto, che hanno difficoltà a garantire anche i servizi essenziali. Il Parlamento regionale è accanto a loro”. Nel dettaglio la quota è così ripartita: un milione ad hoc sono destinati a Palermo, Catania e Messina; nove milioni vanno ai comuni che hanno già deliberato il piano di equilibrio pluriennale; due milioni ai comuni con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti; sei milioni agli enti con i piani di riequilibrio sotto esame della Corte dei Conti; 5 milioni per i comuni in dissesto con una popolazione fino a 25 mila abitanti.
La manovra da 160 milioni varata dall’Ars include anche altre proposte. “Nonostante l’assenza di una strategia che guidi le iniziative di questo governo regionale, siamo comunque riusciti a portare a casa alcuni interventi importanti per il territorio e per il settore della Pesca”, ha detto il deputato regionale trapanese del Partito Democratico, Dario Safina. “L’Assemblea ha approvato le mie proposte – ha aggiunto – permettendo così di stanziare 100.000 euro per la ristrutturazione e l’ultimazione del teatro open di Santa Ninfa. Con questi fondi potrà finalmente tornare a essere un luogo di aggregazione e cultura per la comunità. Inoltre – ha continuato – sono stati destinati 200.000 euro per il completamento della via Tivoli nel Comune di Erice e altri 200.000 euro per la ristrutturazione della chiesa del cimitero di Paceco, costruita nel 1932, è chiusa da anni a causa delle precarie condizioni di staticità. Questi interventi sono fondamentali per migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini e preservare il nostro patrimonio storico e culturale”.
Un altro intervento riguarda il ristoro dei danni subiti dai pescatori nel 2022 a causa del doppio fermo biologico. “Dopo quasi due anni di battaglie – ha sottolineato Safina -, il parlamento ha finalmente riconosciuto la bontà della mia proposta, stanziando un primo milione di euro per risarcire i pescatori colpiti da provvedimenti illegittimi del dipartimento della Pesca. Si tratta di quasi 10.000 euro a peschereccio, un primo passo significativo verso il giusto risarcimento per questi lavoratori”.
All’Ars è passato anche un emendamento del M5S alla Finanziaria Ter, a firma della deputata Roberta Schillaci, che prevede gli ambulatori sociali di oculistica ed odontoiatria per le persone a basso reddito. La norma “mira a consolidare su tutto il territorio siciliano – si legge in una nota – la rete degli ambulatori sociali per questi tipi di prestazioni, realizzata tramite le associazioni di pubblica assistenza aderenti ad A.N.P.A.S. Sicilia. I dettagli dell’operazione saranno definiti in seguito tramite un provvedimento della Regione”.
“Un servizio del genere – ha affermato Schillaci – vuole essere una mano tesa verso chi oggi ha difficoltà a curarsi a causa di prestazioni costose o delle lunghe liste d’attesa”.
L’Aula ha anche dato il suo ok a un ordine del giorno a firma del capogruppo del M5S Antonio De Luca che impegna il governo a porre in essere ogni sforzo necessario a definire le procedure di stabilizzazione degli Asu dei Beni culturali entro il 31 dicembre. “Le procedure di stabilizzazione degli Asu dei Beni culturali, previste dall’articolo 10 della legge regionale del 16 gennaio scorso – ha detto Antonio De Luca – sono in enorme ritardo, e questo, oltre a causare scioperi e agitazioni che mettono a rischio la fruibilità del patrimonio culturale siciliano, e di conseguenza grossi incassi per la Regione, costringe questi lavoratori nella prigione di un precariato non più accettabile. Mi auguro che il governo dia seguito a questo nuovo impegno. Da parte mia posso assicurare che vigilerò in tal senso”.
De Luca, però, è critico sulla manovra. “La solita manovra tappabuchi, senza una minima visione d’insieme – ha affermato -, come ci ha abituati questo governo che ha dimostrato ancora una volta di non sapere guardare ai reali bisogni della regione: si poteva e doveva fare di più, anche perchè difficilmente nell’immediato futuro si avranno a disposizione le somme di cui ha disposto ora l’esecutivo grazie alle maggiori entrate registrate. In questo momento di grande emergenza per la siccità, la crisi idrica e l’emergenza rifiuti – ha continuato De Luca – questa legge si limita a qualche norma spot per i comparti agricolo e zootecnico. Niente di più o quasi, anche perchè manca da mesi l’assessore all’Agricoltura e perchè questo governo in due anni non ha avuto mai il coraggio di presentare riforme strutturali per questi settori. Si va avanti come al solito, piazzando pezze qua e là, non curandosi del fatto che, intanto – ha concluso -, il buco che si voleva coprire aumenta sempre di più”.
Emozionante serata al Centro Studi per la proiezione del film "Il giudice e il boss". Consegnato al regista Scimeca l'Efesto
CENTRO STUDI E RICERCHE DI STORIA E PROBLEMI EOLIANI
COMUNICATO STAMPA
Emozionante serata ieri
al Centro Studi con la proiezione del film di Pasquale Scimeca “Il
giudice e il boss”.
Come ha dichiarato il
regista nel corso della presentazione il suo lavoro si colloca quale anello
mancante nella narrazione dei fatti di Cosa Nostra tra gli anni ‘60 e l’ascesa
violenta e criminale di Totò Riina e Binno Provenzano.
L’inizio del film ci porta
in un mondo arcaico – la Sicilia tra gli anni ’60 e ’70 – in cui Cosa
Nostra non è ancora ciò che sarebbe diventata da lì a poco, Totò Riina è ancora
un “picciotto” che tenta di farsi strada tra i Corleonesi e gli
altisonanti nomi di Falcone e Borsellino sono ancora lontani dagli eventi
storici tristemente noti. Scimeca si fa carico di raccontare quel segmento storico che
molti ignorano, tratteggiando il volto primitivo di una mafia fatta di
banditismo, dall’uccisione del vecchio capomafia Michele Navarra (il 2
maggio 1958) e della successiva guerra di mafia che vede contrapposti gruppi di
corleonesi per il controllo del territorio, citando fatti spesso
dimenticati, come la strage di braccianti di Portella della Ginestra
orchestrata da Salvatore Giuliano (“Ho capito che mafia, massoneria, servizi segreti
sono la stessa cosa, sono serpenti velenosi che hanno dato vita al peccato
originale, la strage di Portella delle Ginestre“, dice Terranova a
Mancuso) e il modo in cui Cosa Nostra divenne un’organizzazione vera e propria,
nonché il consolidarsi dei rapporti col mondo politico (in queste circostanze
appare la figura di Vito Ciancimino).
Tutto questo si
concretizza nella lotta intrapresa dal giudice Cesare Terranova e dal
maresciallo di polizia Lenin Mancuso contro il boss mafioso Luciano Liggio e le
istituzioni facilmente corruttibili (dai giudici, agli usceri, alla politica,
alla borghesia palermitana). Dopo dieci anni di indagini e la denuncia di un
centinaio di mafioso il primo maxi processo per mafia tenutosi a Bari nel 1969.
Ma le istituzioni (Giudice e giurati popolari), come sappiamo e come il film ci
mostra, cedettero dinnanzi alle minacce e Terranova rimase solo e umiliato,
condannato a un destino che la pellicola non mostra ma che chiunque può facilmente
dedurre.
La performance di Gaetano Bruno ci concede di toccare con
mano il coraggio, l’audacia e il senso civico del giudice Terranova, in un’interpretazione magistrale. Lo stesso possiamo
dire, in effetti, per tutto il cast, che gode di mostri sacri del cinema come
Peppino Mazzotta e Claudio Castrogiovanni, ai quali si aggiungono anche Naike
Anna Silipo, Marco Gambino, Rita Abela, Vincenzo Albanese, Marilù Pipitone,
Rosario Minardi, Omar Noto, Sergio Vespertino, Antonio Curcio, Giovanni Arezzo
ed Enrico Lo Verso.
Avviandoci alla
conclusione, possiamo affermare che se l’obiettivo dell’autore era
quello di piantare un seme nella nostra coscienza, di fare luce su fatti che la
maggior parte ignora, possiamo dire che è riuscito nell’intento di stimolare
curiosità e voglia di saperne di più, per scoprire ciò che Terranova per primo
aveva in fondo intuito: la mafia c’è ed è implicata con la politica, col
potere, con la gente comune. Nasconderci dietro a un dito non serve a
estirparla ma solo ad alimentarla.
“Le posso fare una domanda?
Lei nei miei occhi vede paura?”: con questa frase Terranova inchioda il suo
sguardo fiero e deciso in quello di Liggio e questa espressione basta a
delinearne la grandezza.
Nel corso della serata
presentata da Tiziana De Luca al regista è stato consegnato il premio “EFESTO”.
Il film uscirà nelle sale il
25 settembre 2024.
Il Centro Studi ringrazia
Pasquale Scimeca per aver presentato in anteprima mondiale la
sua opera al festival delle isole Eolie “Un Mare di Cinema”
Lipari, 31 luglio 2024
Ufficio Stampa Centro
Studi
Ventuno ordigni nei fondali tra Vulcano e Patti. Emessa ordinanza interdittiva
Buon Compleanno
...a Cristina Mazza, Lola Di Mauro, Bernhard Schmidt, Patrizia Maccioni, Maria Narduzzo, Giovanna Di Mauro, Lorenzo Cambria, Monica Lo Schiavo, Maria Luisa Tesoriero
Oggi, 31 luglio: Sant'Ignazio di Loyola
Mentre era costretto a letto, chiese qualcuno di quei romanzi cavallereschi che allora erano in voga, ma non avendone a portata di mano gli furono dati la vita di Gesù Cristo e un libro di vita di santi. Portato più dalla necessità che dalla devozione, Ignazio incominciò a leggerli. Quei digiuni, quelle veglie, quelle mortificazioni di quegli uomini grandi davanti a Dio e davanti agli uomini, lo colpirono fino nell'intimo dell'anima. Era la grazia divina éhe entrata nel suo cuore cominciava ad operare. Tremenda fu la battaglia della natura colla grazia, ma finalmente questa prevalse e la sua vita mutò.
Non appena ebbe forze bastevoli per reggersi in piedi cominciò ad attuare i disegni che, illuminato dalla luce divina, aveva progettato nella malattia.
Si recò al santuario di Monserrat: quivi, ai piedi di Maria, depose spada e corazza, e, donato il ricco vestito cavalleresco ad un povero, si ritirò nella grotta di Manresa.
Il rigore e l'austerità della vita quivi trascorsa furono grandi. Duramente provato resistette; fedele a Dio nella mortificazione, nella preghiera e nel raccoglimento, Dio lo premiò, riversando su di lui un torrente di benedizioni, di dolcezze, di grazie e di gioie, di rivelazioni, di illustrazioni straordinarie e meravigliose. Qui compose l'aureo libro degli Esercizi Spirituali, che fu ed è una perenne scuola di perfezione cristiana.
Ignazio, fermo nel proposito di voler unicamente servire Dio, visitò la Terra Santa. Di ritorno si stabilì a Barcellona ed intraprese lo studio del latino. Passò quindi a Parigi ove trovò Saverio, Rodriguez ed altri coi quali stabilì di fondare una milizia di Cristo che chiamò « Compagnia di Gesù »; nella cappella di Montmartre emetteva i voti religiosi coi compagni. A Roma, esposta ogni cosa al S. Padre, tutto veniva approvato. Così nasceva la Compagnia di Gesù che, nel corso dei secoli, contrassegnata dalla caratteristica della persecuzione e del martirio, fiorì ovunque apportando bene immenso a tutta l'umanità.
Fondò anche il Collegio Germanico, e tante altre pie istituzioni che ci attestano il suo grande zelo. Più volte lo si sentì esclamare che se gli fosse stato dato di scegliere avrebbe preferito vivere incerto della beatitudine e intanto lavorare per il Signore e la salvezza del prossimo, piuttosto che morire subito colla sicurezza della gloria eterna. Esausto di forze, consumato dalla carità e pieno di meriti, il 31 luglio del 1556 passava nella patria beata a ricevere il premio dei giusti.
PRATICA. La lettura della vita di Gesù fu per Ignazio il principio della sua conversione: leggiamola anche noi.
PREGHIERA. Dio, che a propagare maggiormente la gloria del tuo nome, per mezzo del beato Ignazio provvedesti la Chiesa militante di nuovo sussidio, concedi che col suo aiuto e a sua imitazione noi combattendo in terra meritiamo di essere coronati con lui in cielo.
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di sant’Ignazio di Loyola, sacerdote, che, nato nella Guascogna in Spagna, visse alla corte del re e nell’esercito, finché, gravemente ferito, si convertì a Dio; compiuti gli studi teologici a Parigi, unì a sé i primi compagni, che poi costituì nella Compagnia di Gesù a Roma, dove svolse un fruttuoso ministero, dedicandosi alla stesura di opere e alla formazione dei discepoli, a maggior gloria di Dio.
martedì 30 luglio 2024
Il premio "Uomo di mare" allo scrittore liparese La Greca. La consegna a Spadafora nel corso della II edizione della Festa del Mare
ISOLE EOLIE: CONTROLLI STRAORDINARI DEI CARABINIERI. 9 DENUNCE E 6 GIOVANI SEGNALATI QUALI ASSUNTORI DI DROGHE.
Durante le verifiche stradali, i militari dell’Arma hanno controllato più di 190 persone e circa 100 veicoli con la contestazione di numerose violazioni al Codice della Strada, anche per condotte che mettono in pericolo l’incolumità di automobilisti e pedoni. Con riferimento ai reati connessi alla circolazione stradale i Carabinieri di Santa Marina di Salina hanno denunciato una persona per rifiuto di sottoporsi all’accertamento sull’uso di alcool o stupefacenti, mentre i militari di Vulcano hanno proceduto, deferendolo all’Autorità Giudiziaria, nei confronti di un individuo per guisa sotto l’effetto di alcool e sanzionato tre individui per ubriachezza molesta, in quanto sorpresi mentre infastidivano cittadini e turisti sulla pubblica via.
Inoltre, durante il servizio, i Carabinieri delle Stazioni di Lipari e Stromboli hanno denunciato due individui per porto di coltello di genere vietato, mentre i militari di Vulcano hanno deferito un soggetto per furto aggravato di un cellulare, asportato ad un turista su pubblica via, infine, sempre i Carabinieri di Lipari hanno denunciato un uomo per omessa custodia delle armi regolarmente dichiarate.
Nell’ambito dei controlli ai locali pubblici, i Carabinieri di Vulcano hanno deferito la titolare di un ristorante per tentata frode nell’esercizio del commercio, ovvero per aver tentato di somministrare cibi congelati, attestandoli sui menù come freschi.
Nel corso dei predisposti servizi antidroga, i Carabinieri della Stazione di Vulcano hanno denunciato due persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, poiché trovati in possesso di droghe in parte suddivise in dosi pronte per la cessione. Nel medesimo contesto, sei persone, di età compresa tra i 21 e 35 anni, sono state segnalate alla Prefettura di Messina poiché trovate in possesso di modiche dosi di droga per uso personale.
Torneo under 15 al Freeland, se lo aggiudica il Noa team (Foto e video)
A nuoto da Alicudi raggiunge Capo Calavà: nuova impresa del medico nutrizionista Giovanni Brancato
Lo “squalo delle Eolie” colpisce ancora e, bracciata dopo bracciata, da Alicudi raggiunge Capo Calavà.
La straordinaria impresa messa a segno da Giovanni Brancato si è conclusa prima del previsto, riuscendo in “sole” 48 ore ad attraversare il braccio di mare che separa la costa gioiosana dall’isola più lontana dell’arcipelago eoliano.
È lungo l’elenco dei record segnati dal fuoriclasse Giovanni Brancato, che di professione è medico nutrizionista. Nato a Messina, residente a Lipari ma da parecchi anni abitante del comune ligure di Alassio, fra le varie prodezze compiute a nuoto (Corsica-Alassio, Olbia-Ostia, Palermo-Patti), spicca il record mondiale per la traversata in mare aperto dalla Tunisia alla Sardegna. Il primatista assoluto, settantenne solo all’anagrafe, è tra i testimonial di “Mare Sicuro” della Guardia Costiera.
Buon Compleanno
Oggi, 30 luglio: San Pietro Crisologo
Morto il Vescovo di Ravenna, i fedeli radunati elessero il nuovo Vescovo e pregarono S. Cornelio che li appoggiasse per ottenere da Roma la conferma della elezione. Cornelio accettò di buon grado, e condusse seco anche il diacono Pietro. Giunto a Roma, Sisto III, illuminato da una visione, anziché approvare la nomina elesse a reggere la chiesa di Ravenna il diacono Pietro.
Né i Ravennati ebbero a rammaricarsene. Appena entrato nella sua diocesi, il novello Vescovo si diede con grande ardore e fermezza a porre rimedio ai gravi abusi che erano penetrati specialmente nelle così dette calende di gennaio, che tenevano il luogo dell'attuale carnevale; e vi riuscì.
Fu grande oratore, per questo fu detto « Crisologo » che vuol dire « Parola d'oro ». Ma fu ancora più grande come scrittore tanto da essere proclamato Dottore della Chiesa. Lasciò moltissimi discorsi ed omelie di cui ben 176 sono pervenuti fino a noi. I più celebri sono quelli contro le calende di gennaio in cui non si stanca di ripetere che « non potrà godere con Cristo in cielo chi vuol godere col diavolo in terra ».
Verso la fine della sua feconda vita, lavorò alla difesa del dogma cattolico contro Eutiche. Questo eretico confondeva in una sola le due distinte nature, umana e divina, esistenti nella persona di Gesù Cristo: essendo per questo stato condannato dal patriarca S. Flaviano, si rivolse ai principali vescovi per lamentarsi e difendersi. Scrisse anche al vescovo Crisologo ma questi gli raccomandò di leggere la lettera che a quel riguardo aveva già scritto il Papa S. Leone "perché," gli diceva, "l'apostolo Pietro che vive nella sede del Pontefice non ricusa di insegnare la verità della fede a quelli che la cercano", indicandogli con questo di sottomettersi all'autorità del Pontefice.
Prese pure parte al Concilio Ecumenico di Calcedonia in cui l'eresia Eutichiana fu condannata e la dottrina della Chiesa chiarita e confermata. Poco tempo dopo questo Concilio il vescovo Crisologo volò agli eterni gaudi.
PRATICA. È dovere di ognuno istruirsi nella religione.
PREGHIERA. O Signore, che con una divina rivelazione hai designato a reggere la tua Chiesa, il santo vescovo Pietro Crisologo, concedi a noi che possiamo avere intercessore in cielo colui che avemmo dottore in terra.
lunedì 29 luglio 2024
Lo splendido "Koru" di Jeff Bezos nel mare di Panarea (foto di Ezio Cairoli)
Nelle foto di Ezio Cairoli (che ringraziamo) il magnifico tre alberi “Koru” di Jeff Bezos nel mare di Panarea. Bezos, fondatore di Amazon e terzo uomo più ricco del mondo, sarà a bordo?. Al momento non si hanno certezze
Eoliani e amici delle Eolie che non ci sono più (84° puntata: Deceduti da gennaio a giugno 2024) (video di 6:50)
In questo video: Angela Provvidenti ved. Lazzaro, Angela Quadara (Lina) ved. Paino, Angelo Favaloro, Antonino Loprestini, Bartolina Ruggiero in Cavalletto, Bartolo Lo Surdo, Caterina Filolungo ved. Bartoli, Caterina Natoli ved. Favaloro, Caterina Quadara in Ficarra, Elena Scoglio ved. Lazzaro, Genj Groppo, Gino Vulcano, Giovanni Raffaele (Giovannazzo), Giuseppa Peluso ved. Cafarella, Giuseppe Fonti, Ivana Bonica, Nunziata Cannistrà, Pino Martinucci, Provvidenza Longo ved. Sardella, Stefano Caizzone; Adelina Falanga ved. Paino; Angelina Monte in Imbruglia; Bartolo Profilio; Carmela Fonti ved. Profilio; Decimo Francesco Segreto (Zu Cicciu); Francesca Casella ved. Spanò; Giovanna (Gina) Cincotta ved. Di Mech; Giovanni Russo (Augusto); Giuditta Bosetti ved. Subba; Grazia Natoli ved. Paino; Jonathan Giannò; Mohammed Sammoudi; Raffaele Pastena; Rita Landen in Ziino; Rosa Fonti ved. Iacono; Rosa Gualdi ved. Gugliotta; Salvatore Acquaro; Vittorio Lo Schiavo; Aurelio Li Donni, Bartolo Famularo, Bruno Patti, Concetta Barbaraci Mirabito, Cristoforo Saltalamacchia, Franco Villini, Giulio Cesare Giuffrè, Giuseppa Miano in Galletta, Maria Raffa, Mario Puglisi, Peppino Taranto, Tommaso Orioles, Urania Albergo ved. Adornato, Zefira Formica ved. Alessi
Sanità, firmato accordo con ospedali privati convenzionati
Quindici milioni di euro per il supporto che il sistema sanitario privato convenzionato darà all’abbattimento delle liste d’attesa, specialmente per i trapianti di midollo osseo e cornea e gli interventi di chirurgia oncologica in Sicilia, nonché per altre prestazioni di ricovero.
Casa di Comunità tipo hub a Lipari consiglio boccia richiesta deroga
- Alcuni dei consiglieri presenti - |
Si è anche discusso delle tematiche legate allo Stromboli (autoconvocazione richiesta da Saltalamacchia) . Non sono mancate le accuse al sindaco Riccardo Gullo sulla gestione della situazione, critiche anche per la sua assenza in aula.