Cerca nel blog

lunedì 19 agosto 2024

AAA Asp Messina ricerca organizzazioni di volontariato per soccorso territoriale a Stromboli, Ginostra ed Alicudi

Avvisi pubblici dell’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) di manifestazione di interesse per l’individuazione di organizzazioni di volontariato iscritte al registro unico nazionale del terzo settore (RUNTS) disponibili ad espletare il servizio di soccorso territoriale nell’arcipelago eoliano.

L’ASP pubblica a questo link il bando con tutte le specifiche nonché la modulistica da utilizzare. Oggetto della call è il servizio di soccorso con mezzi adeguati e un nutrito numero di volontari. La fornitura di farmaci, di medicale sanitario e di apparecchiature elettromedicali è garantita dalla stessa ASP, la quale curerà anche la manutenzione dei propri mezzi.
Gli avvisi

Si tratta di 3 avvisi, inseriti nello stesso bando, relativi rispettivamente a Stromboli, Ginostra e Alicudi.

Stromboli: si prevede l’utilizzo di un’autoambulanza dell’ASP e di un’autoambulanza dell’organizzazione di volontariato, la disponibilità di 2 volontari h24/7 giorni (compresi i festivi) e di un secondo equipaggio, composto da altri 2 volontari. Si prevede un rimborso delle spese effettivamente sostenute per un massimo di 1.500 euro mensili. Rimborso che si raddoppia nel caso nell’ipotesi di impiego contemporaneo della seconda ambulanza. A questo si aggiungono anche 1000 euro annuali quale rimborso omnicomprensivo per l’utilizzo dell’ambulanza di proprietà dell’organizzazione di volontariato.

Ginostra: l’organizzazione di volontariato dovrà assicurare la presenza di 4 volontari h24/7 giorni (compresi i festivi). La viabilità dell’isola non consente l’utilizzo di mezzi di soccorso. Si

Alicudi: come per Ginostra, l’organizzazione di volontariato dovrà assicurare la presenza di 4 volontari h24/7 giorni (compresi i festivi). La viabilità dell’isola non consente l’utilizzo di mezzi di soccorso.

Per Ginostra e per Alicudi si prevede un rimborso delle spese effettivamente sostenute fino ad un massimo di 3.000 euro mensili.
La domanda

Le organizzazioni interessate dovranno inviare all’ASP via PEC all’indirizzo protocollogenerale@pec.asp.messina.it entro il 30 agosto la manifestazione di interesse redatta secondo il modulo pubblicato dall’Azienda, datata e firmata dal rappresentante legale dell’OdV con copia di documento di identità dello stesso rappresentante legale,

Domani a Malfa, Pietro Lo Cascio di Nesos terrà la conferenza pubblica "Vite pelagiche": dalla berta maggiore all’uccello delle tempeste.


 

Ricordando...Anna Reitano ved. Beninati


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Stromboli, a breve riunione del COC

Le ditte incaricate dal Comune di Lipari (Stefano Oliva e Vincenzo Cusolito) hanno già sgomberato i punti critici della viabilità di Stromboli, da fango e pietre, riversatisi dopo il violento temporale di stanotte, in particolare nella zona di Piscità.

Sull'isola a breve, dove sono giunti stamane il sindaco Riccardo Gullo, il dirigente Mirko Ficarra, il comandante della Polizia municipale Francesco Cataliotti, si terrà una riunione del COC (Centro operativo comunale) per fare il punto della situazione. Ricordiamo che sull'isola sono già presenti, da ieri, il responsabile della Protezione civile comunale, Domenico Russo e l'assessore Carolina Barnao.  

Oggi, 19 agosto: San Giovanni Eudes

Giovanni nacque il 14 novembre 1601 da pia e modesta famiglia a Ri, un villaggio vicino ad Argentan nella Normandia. Fin da giovinetto diede prova di grande virtù e di profonda pietà, dimostrando una particolar devozione alla SS. Eucarestia ed a Maria Vergine.
Alunno dei Gesuiti nel collegio di Caen, compì brillantemente gli studi di Lettere e di Filosofia, dai Padri Gesuiti di Caen, ricevendone una solida formazione umana e spirituale. II 25 marzo 1623, entrò a far parte della Congregazione dell'Oratorio: venne ordinato sacerdote il 20 dicembre 1625; fu discepolo del cardinale Pierre de Bérulle e iniziò la sua attività pastorale dedicandosi alla cura degli appestati e alle missioni popolari. Ebbe fama di grande predicatore.

Fondò nel 1641 la Congregazione di Nostra Signora della Carità del Rifugio, un istituto religioso femminile destinato al recupero delle prostitute in cerca di redenzione: l'Ordine ottenne l'approvazione di papa Alessandro VII il 2 gennaio 1666.
Consacrato sacerdote a Parigi, incominciò subito a esercitare con zelo il suo apostolato, da essere definito dal celebre Padre Olier di San Sulpizio: « La rarità del suo secolo ».
Si dedicò quindi alle missioni e percorse la Normandia, una parte della Bretagna, la Borgogna, la Piccardia, la Sciampagna, la Brie, riportando ovunque grandissimi frutti.

Con l'approvazione del cardinale Richelieu, nel 1643 Giovanni Eudes abbandonò l'Oratorio e decise di dedicarsi alla formazione del clero secondo i dettami del Concilio di Trento: a tale scopo, il 25 marzo 1643 fondò a Caen la Congregazione di Gesù e Maria, una società di vita apostolica destinata particolarmente alla direzione dei seminari e alle missioni parrocchiali; nel 1674, la congregazione ottenne la particolare protezione di papa Clemente X.

Si fece promotore e diffusore della devozione ai Sacri cuori (in onore dei quali nel 1637 scrisse il libello "La vita e il regno di Gesù") e compose l'ufficio liturgico delle messe per le feste del Cuore Immacolato di Maria (celebrata per la prima volta nel 1648) e del Sacro Cuore di Gesù (1672). Dopo vent'anni di oratorio, ispirato dal Signore, fondò, assieme a cinque suoi compagni, la « Congregazione dei Sacerdoti di Gesù e di Maria » per la formazione dei chierici. Scopo della sua Congregazione è la direzione dei Seminari, le missioni al popolo e gli esercizi al clero. Diede ancora vita ad altre sante istituzioni, quali l'Ordine di Nostra Signora della Carità, l'Istituto del Buon Pastore d'Angers, e la Società del Cuore ammirabile della Madre di Dio.


Giovanni si impegnò particolarmente a promuovere il culto liturgico e la devozione ai Cuori Sacratissimi di Gesù e di Maria, celebrandone per il primo le feste ogni anno e lasciando alla sua Congregazione di celebrarle con grande solennità. Per questo ebbe dal Pontefice Leone XIII il bel titolo di autore del culto liturgico dei Cuori Sacratissimi di Gesù e di Maria.

Acceso di amore ardentissimo verso questi due Cuori amabili, ne scrisse l'ufficio liturgico, istituì in loro onore confraternite, e compose ammirabili libri di pietà.

Fedelissimo al Papato e suo strenuo difensore, oppose un argine all' eresia dei Giansenisti che in quei tempi devastava la Chiesa di Dio. Non si lasciò sviare né da odii, né da persecuzioni, né da calunnie, ma, qual fedele seguace di Gesù, pregò e perdonò ai suoi nemici.

All'età di 79 anni, affranto dalle fatiche e dagli anni, ripetendo di continuo i nomi soavissimi di Gesù e di Maria, tante volte invocati in vita, spirò santamente a Caen il 19 agosto 1680.

S. Pio X lo dichiarò beato e Pio XI lo ascrisse al catalogo dei Santi nell'anno 1925. La sua statua fu collocata nella basilica di S. Pietro, assieme a quelle dei santi fondatori di ordini religiosi.


PRATICA. Imitiamo S. Giovanni Eudes nella sua ardente devozione ai Cuori Sacratissimi di Gesù e di Maria.

PREGHIERA. O Signore, che per promuovere il culto al tuo Cuore sacratissimo e a quello immacolato della tua Madre, ti sei degnato di eleggere il beato Giovanni, concedici che seguendo i tuoi esempi giungiamo, sotto la sua protezione, anche noi al tuo dolcissimo amplesso nel cielo.

MARTIROLOGIO ROMANO. San Giovanni Eudes, sacerdote, che si dedicò per molti anni alla predicazione nelle parrocchie e fondò poi la Congregazione di Gesù e Maria per la formazione dei sacerdoti nei seminari e quella delle monache di Nostra Signora della Carità per confermare nella vita cristiana le donne penitenti; incrementò moltissimo la devozione verso i sacri Cuori di Gesù e di Maria, finché a Caen nella Normandia in Francia si addormentò piamente nel Signore.

Stromboli: Si lavora al ripristino della viabilità.

 

E' iniziato già dalle prime luci dell'alba a Stromboli, ed è tutt'ora in corso, il lavoro di sgombero dalle strade dai detriti trasportati a seguito delle intense precipitazioni della notte. 

Al lavoro, su incarico del Comune di Lipari e sotto la supervisione dell'Ufficio comunale di Protezione civile, presieduto dal dottor Domenico Russo, le ditte di Stefano Oliva e Vincenzo Cusolito. 

La priorità è stata data al bivio di Piscita’ dove la viabilità era completamente compromessa. 

Buongiorno...così!


 

Stromboli, notte di apprensione per un violento temporale con torrenti a rischio esondazione

Il violento temporale che, nella notte, ha imperversato su Stromboli ha creato forte apprensione per via del rischio di esondazione dei tanti torrenti isolani, in particolare il San Bartolo e il Montagna Russo, in piena. 
 I torrenti sono stati presidiati dai volontari e attraverso l'app "Informazioni Stromboli", l'assessore Carolina Barnao ha diffuso le necessarie comunicazioni e messo a disposizione un numero telefonico in caso di necessità e/o assistenza. Mentre imperversava il temporale, inoltre, tutti i gestori dei ristoranti e delle attività ricettive dell’isola sono stati invitati a non fare allontanare i propri ospiti. Le acque meteoriche, da quanto apprendiamo, hanno trasportato sulle stradine un discreto quantitativo di fango e anche pietre, rendendo, al momento, difficile la circolazione.

domenica 18 agosto 2024

Impatto con il quad. Feriti due turisti. L'articolo dalla Gazzetta del sud del 18 agosto 2024


 

Si innervosisce e si calma, è lo Stromboli. Dalla Gazzetta del sud del 18 agosto 2024

Mercoledì 21 agosto al Centro studi presentazione del libro "Perchè mentiamo, cosa nascondono le bugie" di Alberto Siracusano


 

Buon Compleanno a...

...Eloisa Crivelli, Tina Speziale, Cristian Manfrè, Laura Natoli, Carmela Indelicato, Tony Villante, Nino Merlino, Gabriele Biviano, Bartolo De Vita, Peppe Natoli







Piove?. Via Tenente Mariano Amendola in apnea

Dopo quasi due mesi ha piovuto a Lipari e molte strade, anche del centro, si sono trasformate, stamane, in torrenti in piena con gli inevitabili disagi per residenti e turisti. Al di là del considerevole quantitativo di pioggia caduta, molta di più che in alcune giornate invernali e concentrata per buona parte nell’arco di un’ora, a complicare la situazione ci si è messa la mancata o incompleta manutenzione delle caditoie stradali che, essendo ostruite, non hanno potuto esplicare, al meglio, quella che è la loro funzione. 

La situazione più grave si è registrata nella Tenente Mariano Amendola, la via sottostante il porto commerciale di Sottomonastero, dove si sono convogliate le acque meteoriche, provenienti da buona parte delle arterie stradali del centro. 

La via è praticamente finita sott’acqua e a “mollo” sono finite auto, magazzini e stanze a pianterreno, e lo spazio occupato da tavolini e sedie delle attività di ristorazione. Persone bloccate, in casa, per fortuna solo per poco tempo, così come alcuni turisti decisamente meravigliati di questa “Venezia in salsa eoliana”. 

Allagato, in più tratti, anche il lungomare della frazione balneare di Canneto. Ha tenuto, invece, nella stessa frazione, la zona di Calandra dove l’intervento, effettuato nei mesi scorsi a valle, nella vasca di calma, ha evitato che sulla sede stradale si riversasse il solito, considerevole, quantitativo di materiale pomicifero. 

E' deceduto Massimo Sidoti, aveva 49 anni.


Domani, alle 11, presso la sua abitazione, la cerimonia con rito evangelico. Poi la salma di Massimo proseguirà verso il cimitero di Lingua dove riposerà per sempre

Ai familiari le nostre sentite condoglianze

Ricordando...Gaetano Giambò nel giorno del suo compleanno

Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Festeggiamenti per San Bartolomeo: Dopo l'indignazione ecco il nuovo manifesto


 

LA PAROLA - Commento al Vangelo di domenica 18 agosto 2024

Oggi, 18 agosto: Sant'Elena

È impossibile parlare dei primi secoli del Cristianesimo senza ricordare con particolare affetto il nome di S. Elena, della quale si rinvengono notizie contrastanti presso gli storici. Nata in Roma da genitori pagani verso il 250, dimostrò subito eccellentissime doti di ingegno e di bontà d'animo. Divenuta grandicella, per la sua delicatezza e per la sua modestia, piacque al giovane ufficiale Costanzo Cloro, che la volle in sposa, e la condusse seco in Dardania, dove egli era nato e possedeva delle terre. Altri studiosi vogliono sia nata a Drepanum in Bitinia nel golfo di Nicomedia (attuale Turchia); città rinominata in seguito Helenopolis ("città di Elena") in suo onore, dal futuro figlio Costantino, il che ha causato anche l'incerta e successiva interpretazione dell' indicazione di Drepanum come luogo di nascita di Elena stessa.

Nella città di Naisso, nacque da Elena nell'anno 272 Costantino, il grande imperatore che avrebbe data la libertà al Cristianesimo. Quando Cloro venne dal Senato creato Cesare assieme a Galerio per ordine degli imperatori Diocleziano 'e Massimiano, dovette legalmente ripudiare la sua sposa Elena nel 293 per volere di Diocleziano e sposare Teodora, la figliastra dell'imperatore Massimiano, allo scopo di cementare con un matrimonio dinastico l'elevazione di Costanzo a Cesare di Massimiano all'interno della Tetrarchia. Di fatto Elena fu lasciata libera di vivere tranquillamente col figlio Costantino nella quiete della loro villa nell'Illiria.


Quantunque ammirabili e singolari fossero le virtù di Elena durante il governo dell'imperatore suo marito, tuttavia non erano che virtù umane, non essendo ancor cristiana. La grazia però del battesimo non era più lontana. Infatti Costantino suo figlio, proclamato imperatore nel 306, dopo la morte di Costanzo, la chiamò subito presso di sé, conferendole il titolo prestigioso di Augusta, e facendole conoscere il vero Dio. È impossibile dire con quanto fervore Elena si mise a far opere di pietà, quantunque fosse in età di circa sessant'anni; cercò in ogni modo di ricuperare il tempo perduto, edificando coi suoi esempi la chiesa di Dio, che suo figlio cercava di dilatare colla sua autorità.

Avendo Elena largamente a sua disposizione i tesori dell'impero, se ne servì per fare abbondanti elemosine, e per arricchire di vasi e arredi sacri le chiese della cristianità. Dopo il Concilio di Nicea, l'imperatore Costantino si diede con grandissimo slancio a far costruire templi e basiliche al vero Dio, specialmente in Terra Santa. La piissima Elena si assunse l'incarico di curare le costruzioni di Palestina a nome del figlio, recandosi essa stessa sul luogo. Partì per Gerusalemme l'anno 326: e quel viaggio non fu che una continua effusione di elemosine ch'essa andava spargendo a larghe mani ovunque passava e a chiunque ricorreva a lei. Giunta a Gerusalemme, fece tosto gettare a terra il tempio di Venere che era stato edificato sul Calvario dai pagani, che avevano così voluto profanare il luogo della morte e della risurrezione di Gesù. Ivi essa scoprì e ritrovò il S. Sepolcro ed il legno della S. Croce. In processione, col Vescovo di Gerusalemme, la Croce su cui Gesù era morto fu portata nella cattedrale della città.

Dopo questo, Elena si trattenne ancor un po' a Gerusalemme per vedere iniziata la sontuosa basilica fatta da lei erigere sul S. Sepolcro; indi, ordinate le costruzioni di altre chiese sul luogo della nascita e della Crocifissione di Gesù, si preparò per il ritorno. Prima di partire da Gerusalemme volle servire a tavola ella stessa le Vergini che erano ricoverate nel monastero da lei fatto costruire. Ritornata a Roma, il Signore la chiamò a godere il premio delle sue fatiche e delle sue elette virtù. Spirò tra le braccia del figlio Costantino l'anno 329.

Gli storici non sono sempre concordi nel riferire la vita di Elena e i particolari della sua conversione alla religione ortodossa. Alcuni ne additano la causa ai motivi politici che avrebbero indotto lo stesso Costantino a spingerla a ciò, per riconquistare il favore da lui perso presso i popoli orientali dell'Impero.


PRATICA. Facciamo elemosine per soccorrere poveri e promuovere il culto di Dio.

PREGHIERA. Concedi, o Signore, che ad imitazione della tua serva Elena disprezziamo i beni della terra, e ci dedichiamo tutti al tuo santo servizio e a procurare la tua gloria.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma sulla via Labicana, santa Elena, madre dell’imperatore Costantino, che si adoperò con singolare impegno nell’assistenza ai poveri; piamente entrava in chiesa mescolandosi alle folle e in un pellegrinaggio a Gerusalemme alla ricerca dei luoghi della Natività, della Passione e della Risurrezione di Cristo onorò il presepe e la croce del Signore costruendo venerande basiliche.

L'incapacità del sindaco Gullo e l'inadeguatezza della minoranza consiliare (dal gruppo fb Rinascita eoliana- Gullo sindaco)

 Questa la nota pubblicata: 

𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐢𝐧𝐨𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐩𝐞𝐫 “𝐥’𝐢𝐧𝐜𝐚𝐩𝐚𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢𝐦𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐆𝐮𝐥𝐥𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐥’𝐞𝐦𝐞𝐫𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐭𝐫𝐨𝐦𝐛𝐨𝐥𝐢”, 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐢𝐧𝐚𝐝𝐞𝐠𝐮𝐚𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚.

𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 “𝐩𝐫𝐨𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀” (?), 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐝𝐞𝐧𝐮𝐧𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐭𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐡𝐚 𝐚𝐝𝐨𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐯𝐞𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐫𝐦𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐚 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐢𝐧𝐯𝐨𝐜𝐚𝐭𝐢, 𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐦𝐢𝐧𝐢𝐦𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐭𝐮𝐫𝐛𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐢 𝐛𝐨𝐜𝐜𝐢𝐚𝐭𝐮𝐫𝐞.
Per alcuni consiglieri di minoranza il vero problema esistenziale, ormai, sembra essere l’incapacità del Sindaco contrapposta ad un dogma che consiste nella loro capacità provata da ricchi curricula e da esperienze di eccellenza sul piano amministrativo ed in ogni campo dello scibile umano.
Ebbene, il sindaco Gullo, e l’amministrazione comunale tutta, sono oltremodo preoccupati per queste affermazioni: possibile che non riescano a comprendere che gli unici “capaci” al mondo siano proprio i consiglieri d’opposizione?
È possibile che i cittadini non abbiano voluto prendere coscienza delle loro straordinarie capacità , tanto da averli mandati all’opposizione o, meglio, alla rissa – performance in cui sembra proprio che eccellano - come nuovamente accaduto nell’ultimo vergognoso consiglio comunale?
Ma, ancora, è possibile che dei consiglieri comunali non sappiano che esiste un Piano di Protezione Civile Nazionale? Possibile che nessuno abbia detto loro che Stromboli non è “mai” stata in allerta rossa?
Possibile che non sappiano che, nelle precedenti emergenze, Stromboli non è “mai” stata gestita (come questa volta) col plauso di un Ministro, il quale, oltre ad invitare il Sindaco a resistere, gli ha consigliato persino di mettersi un impermeabile per ripararsi dal fango?
𝐍𝐨𝐧 𝐬𝐚𝐩𝐩𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐞 𝐢𝐥 𝐌𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐚 𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐝’𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐦𝐚 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐞𝐝𝐮𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐚𝐧𝐠𝐨 𝐚𝐯𝐯𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐠𝐢𝐚̀ 𝐧𝐞𝐥𝐥’𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐬𝐞𝐝𝐮𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐞.
Possibile che questi esimi consiglieri non conoscano la storia dell’isola, dove nel 2002 un violento tsunami ha rischiato di generare una strage, scampata solo perché avvenuto in pieno inverno e in un orario in cui nessuno si trovava sulle spiagge?
Possibile che nessuno li abbia informati che proprio da quel giorno di 22 anni fa si è attivato sull’isola un sistema di monitoraggio che coinvolge 4 università di esperti vulcanologi, e che ha impegnato la Protezione Civile Nazionale e Regionale nella messa a punto di un sistema di allertamento e informazione alla popolazione?
Possibile che non conoscano nemmeno la storia di quest’ultima emergenza e dichiarino che il vulcano si è stabilizzato già da un mese, contraddicendosi al rigo successivo, quando dicono che il 9 agosto (una settimana fa esatta) il livello di allerta è passato da arancione a giallo?
Possibile che non sappiano che esiste una Commissione Grandi Rischi per lo studio dei fenomeni vulcanici che opera a livello nazionale?
Possibile che non sappiano che i livelli di allerta sono disposti dal Dipartimento Nazionale della protezione Civile, dopo avere ascoltato la Commissione Grandi Rischi?
Possibile che nessuno li abbia informati che, mentre dichiara i passaggi di Allerta, il Dipartimento Nazione stabilisce in autonomia la relativa fase operativa, e che a quest’ultima il Piano di PC Nazionale assegna una serie di azioni inderogabili che non coinvolgono solo il primo cittadino, ma tutte le Autorità di Protezione Civile?
Possibile che non sappiano che, dopo la fase di allerta rossa, nonostante il passaggio ad arancione, il Dipartimento Nazionale ha mantenuto la fase operativa di “pre-allarme”?
Possibile che non siano a conoscenza delle raccomandazioni della Commissione Grandi Rischi che, anche dopo il passaggio in giallo, ha sottolineato la necessità di rendere agibili i sentieri e i percorsi degli escursionisti perché siano praticabili in caso di necessità di fuga?
Possibile che non siano informati sulle competenze rispetto alla manutenzione di questi sentieri, in capo all’Ente Gestore della Riserva Naturale in cui si trovano? Possibile che non sappiano che esiste tale Ente?
Se la risposta a tutti questi interrogativi è: no, non è possibile, allora deve esserci qualche altra motivazione a spingere gli attenti e “capaci” consiglieri, più “coraggiosi e proattivi” (come scrivono) del Sindaco, a scrivere così tante bugie!
Certamente i fenomeni del vulcano hanno influito sulla stagione turistica in corso, certamente l’economia dell’isola ne ha risentito; e altrettanto certamente è facile oggi, per chi non aveva alcuna responsabilità sulla vita delle persone, cavalcare il malcontento e il disagio oggettivo che questa situazione ha generato. Così, piuttosto che collaborare al fine di sostenere questa economia, hanno cercato di osteggiare e ridicolizzare l’operato di chi, invece, con grande senso di responsabilità ha sempre cercato di coniugare le predominanti necessità di protezione civile con la salvaguardia dell’economia turistica dell’isola. Prova ne è la regolamentazione dei barconi, proposta dal Sindaco già durante la fase di Allerta Rossa, quando si rischiava di chiudere tutto, non solo i barconi, e il sindaco proponeva piuttosto di “contingentare”, regolamentare, e mettere a punto un valido sistema di protezione civile che potesse intervenire in emergenza a garanzia della sicurezza di tutti.
Dal 23 giugno ad oggi, questo ha fatto il sindaco Gullo: a volte anche scontrandosi duramente, ma sapendo sempre stare dentro le logiche di responsabilità istituzionali, con gli altri Enti.
E oggi, mentre il sindaco apre la salita a 400 m con guida, gli stessi consiglieri che ne hanno contrastato ogni provvedimento, parlano di imperdonabile “ritardo”. Ma non sanno, poveri loro, che questi 4 giorni sono stati necessari a garantire le condizioni di sicurezza degli escursionisti: seguendo il lavoro di pulizia dei sentieri effettuato dalle guide vulcanologiche con l’autorizzazione dell’Ente gestore della Riserva, confrontatosi con i vulcanologi, gli esperti, e tutti coloro che operano sul territorio, in stretta sinergia e con grande spirito di collaborazione.
Lo stesso spirito che manca completamente quando, a mettersi in cattedra screditando il suo operato, sono dei consiglieri che interpretano il loro ruolo di “opposizione” solo in termini di conflitto, di intralcio e inciampo, che si riverbera a cascata proprio su quei cittadini di cui dicono di voler tutelare gli interessi.
Cari Consiglieri di opposizione, questo modo poco sano di interpretare la politica lede solo i cittadini, non questo sindaco, non questa Amministrazione che, piaccia o meno, continuerà a operare nell’interesse di tutti, siano essi elettori o meno.
Per completezza di informazione, sul tema dei ristori e delle modalità di sostegno per i commercianti danneggiati da questa emergenza, il Sindaco sta già lavorando con impegno e concretezza, senza inutili proclami e urla scomposte.
Fatevene una ragione consiglieri d’opposizione, non sono le vostre accuse né i vostri scomposti “insulti” a fermare un Sindaco che, nonostante i vostri ricchissimi curricula, non viene scalfito minimamente dalle vostre insensate valutazioni.
Valutazioni prive di fondamento e del tutto scollegate dai fatti oggettivi, che dovrebbero essere noti perché puntualmente raccontati in questi mesi, che addirittura diventano un “comunicato stampa”, utile solo a inquinare la realtà.




Buongiorno e buona domenica...così!


 

sabato 17 agosto 2024

Lipari: I consiglieri di minoranza alla ricerca del programma ufficiale dei festeggiamenti per San Bartolomeo

 

- Adolfo Sabatini e Giorgia
Santamaria (consiglieri di minoranza) - 
COMUNICATO - A QUANDO IL PROGRAMMA UFFICIALE DEI FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SAN BARTOLOMEO????

Il Comune ha indetto una manifestazione d'interesse per l'organizzazione dei festeggiamenti in onore di San Bartolomeo, nostro patrono, con un importo minimo stabilito di € 80.000, esclusi i fuochi d'artificio, già affidati con un ulteriore stanziamento di € 18.000.

Tuttavia, appare evidente che la manifestazione denominata "Eolie Amore Fest", come indicato nel relativo manifesto, non corrisponda a quella approvata dall'Amministrazione Comunale per onorare San Bartolomeo. Il tentativo di mascherare i festeggiamenti sotto un altro nome, infatti, costituirebbe un atto grave e una mancanza di rispetto non solo verso il nostro santo patrono, ma anche verso l'intera comunità. Se l'Amministrazione Comunale, per qualche motivo, ha ritenuto opportuno modificare il nome della celebrazione, ciò rappresenta una chiara mancanza di trasparenza e responsabilità. Non solo ci attendiamo spiegazioni immediate, ma esigiamo che il Sindaco e l' Assessore al ramo si assumano le proprie responsabilità e chiedano scusa pubblicamente alla cittadinanza e a San Bartolomeo.

Inoltre, ci riserviamo di valutare la regolarità e l'aderenza della manifestazione d'interesse presentata dall' Agenzia affidataria  rispetto al programma ufficiale e ai costi dichiarati, soprattutto in considerazione degli attuali prezzi di mercato. Qualsiasi irregolarità o discrepanza sarà prontamente portata all'attenzione della popolazione e delle autorità competenti.

I Consiglieri Comunali di Minoranza

"Nessun potenziamento di mezzi per le Eolie". L'articolo sulla Gazzetta del sud del 17 agosto 2024