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lunedì 2 dicembre 2024

Oggi : Santa Bibiana (Viviana)

I cristiani dei primi tempi, siccome immensamente maggiori erano i bisogni della Chiesa, avevano anche doni e grazie straordinari. Ad essi era concesso sovente il dono dei miracoli. Per questo e perché professavano la religione cattolica, che ai pagani sembrava assurda ed impraticabile, erano ritenuti maghi ed aventi relazioni cogli spiriti infernali. Imbevuti di queste false teorie i pagani attribuivano perciò ai cristiani ogni sciagura privata o pubblica. 

Se venivano sconfitti in battaglia, se moriva loro un figlio od altra persona amata, o se altri era impedito di realizzare i suoi desideri, sovente iniqui, la colpa era certamente dei seguaci di Gesù Cristo. 

Fu così che Aproniano, governatore di Roma, avendo perduto un occhio in guerra, attribuì la sciagura alle magie dei cristiani e si propose di estirpare dall'impero quegli uomini malefici. 

Fra i martiri più celebri, vittime del furore e della vendetta di Aproniano, vi fu S. Bibiana. 

Essa era una vergine nativa di Ròma. Suo padre Flaviano e sua madre Dafrosa, con la sorella Demetria, erano tutti ottimi cristiani. Scoperti e accusati come tali, Flaviano fu dimesso dalla carica, e dopo essere stato bruciacchiato in viso con un ferro rovente, venne esiliato ad Aquapendente, ove pochi giorni dopo morì. Dafrosa fu decapitata fuori della città. 

Rimanevano Bibiana e Demetria che s'incoraggiavano a vicenda e si preparavano al martirio. Ambedue arrestate, per cinque mesi provarono le privazioni e le angustie del carcere, dopo i quali Demetria, confessata generosamente la fede di Gesù Cristo, morì ai piedi del giudice durante l'interrogatorio. 

Restava solo Bibiana: vedendo Aproniano che questa non cedeva alle sue lusinghe, s'appigliò al mezzo più infame e diabolico. Rinchiuse la casta vergine nel carcere con una certa Ruffina, donna malvagia e di pessimi costumi perché la inducesse al male. 

La giovane però ebbe la forza di resistere e superare quest'ultima e grandissima prova e di conservare illibato il giglio della purezza. 

Vieppiù irato il governatore per tanta fortezza in una giovane verginella, la fece uccidere con le verghe. 

PROVERBIO: Se piove il giorno di santa Bibiana piove 40 giorni e una settimana

Buongiorno...così!

domenica 1 dicembre 2024

Stromboli, una settimana di intensa attività eruttiva. Dalla Gazzetta del sud del 1 dicembre 2024


 

Accadde alle Eolie il 1° dicembre 2021


"Pescando" nell'archivio di Eolienews: Beppe Grillo a Lipari (11 Ottobre 2012)

 

Tanti auguri!

Buon compleanno a Ela Pachuta, Domenico Arabia, Giusy Famularo, Felicetta Natoli, Giovanni Arena, Francesco Mattia, Francesca Merlino, Maria Manfrè, Pasquale Mandarano, Alessandro Zavone, Bartolo Fichera, Mario Scaduto, Maria Zanca , Sergio Ziino 



Stromboli: Arrivano fondi per l'illuminazione approdo navi cisterna. Lo rende noto Giuffrè (FdI)


 

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Inizia l'Avvento

C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu : Alcuni componenti della squadra e tifosi prima di una trasferta (1975)

In alto: Luigino Barrica (tifoso), Rosario Rossano, Federico Gallo, Lo Schiavo, Arashi Laidi, Mimmo Milanese (tifoso)
In basso: Orazio Messina, Pucci Adornato, Pippo Mirto (tifoso)

La Ludica Lipari ha donato alla comunità una sedia a rotelle. Consegnata stamane alla dottoressa De Pasquale dell'agenzia navi ed aliscafi



La Ludica Lipari, sempre attenta alle esigenze del territorio, ha donato una sedia a rotelle che, posizionata all'interno dell'agenzia liparese degli aliscafi e delle navi, è a disposizione di chi, per vari motivi, non riesce a muoversi autonomamente per raggiungere dall'agenzia l'aliscafo/nave o viceversa. 

La sedia è stata consegnata stamane, a conclusione di una sobria cerimonia, alla dottoressa Donatella De Pasquale, responsabile dell'agenzia.

L'auspicio è che  il bel gesto della Ludica non venga vanificato, come, purtroppo, già accaduto nel passato, da qualcuno che si impossessi di un bene di tutti e che, come tale, deve rimanere. 

LA PAROLA- Commento al Vangelo di domenica 1 DICEMBRE 2024

Oggi: Sant'Eligio

Fu uno dei principali santi che illustrarono la Francia nel secolo sesto. Nacque a Chàtelat l'anno 588. Dimostrando da piccolo grande attitudine ai lavori di cesellatura, fu messo a lavorare da un certo Albone, orefice. Impegnandosi con ingegno e con cura si acquistò in breve grande stima.
Avuti per le mani una volta alcuni libri della Sacra Scrittura se ne innamorò talmente, che quando aveva un po' di tempo libero lo dedicava alla lettura dei libri santi. Più tardi fece conoscenza col tesoriere del re Clotario II che lo incaricò di fare un seggio reale, dandogli egli stesso il metallo dorato.
Eligio. colla materia avuta, costruì due troni bellissimi e il re ne fu contentissimo, ma quello che più lo fece meravigliare fu la lealtà del cesellatore. In breve si divulgò la fama delle sue virtù anche a corte, ed il re stesso lo ebbe in grande considerazione, facendogli cospicue donazioni. Delle ricchezze ricevute egli nulla conservò per sè ma tutto diede in elemosina, in modo particolare per il riscatto degli schiavi e per aiutare le comunità religiose. 
Morto re Clotario, il figlio e successore Dagoberto, ebbe eguale stima di Eligio. Sovente chiedeva a lui consigli e norme per la sua condotta privata. 
Nel frattempo era rimasta vacante la sede episcopale di Noyon e di Tournaz; ad occuparle furono eletti Eligio ed Audoeno. Eligio sorpreso della sua elezione, tremò alla vista dell'episcopato, ma quasi costrettovi, accettò domandando qualche tempo per prepararsi a ricevere gli ordini sacri. Passati diversi giorni in continua preghiera e mortificazione, finalmente, conosciuta con certezza la volontà di Dio, ricevette la santa ordinazione a Rouen. Preso poi commiato dal re, si portò alla sede di Noyon, ove si dedicò con zelo e fervore al suo nuovo ufficio di pastore. 
Il primo anno lo spese per la riforma del clero, quindi si diede con tutte le forze alla conversione dei numerosissimi pagani che risiedevano nella sua diocesi. Però essi erano talmente ostinati che non volevano neppure sentire parlare del Vangelo; ma la carità del Vescovo, la sua fortezza e la sua soavità commossero quei cuori, e molti si convertirono. 
Eligio, come già Pietro Crisologo, si propose di abolire le feste o meglio i bagordi che si facevano nelle calende di gennaio, e non si diede pace finché non ebbe ottenuto l'intento. 
Governava egli la sua diocesi da diciannove anni e mezzo, quando il Signore gli fece sentire prossima la sua fine.
Si dispose allora con generosità e fervore a dare al bel quadro dell'anima sua gli ultimi ritocchi, finché assalito da mortale malattia, serenamente volò al Creatore cantando con gioia il « Nunc dimittis ». Era il 1 dicembre del 659. 

Buongiorno...così!


 

sabato 30 novembre 2024

"Pescando" nell'archivio di Eolienews: Halloween 2012 by Partylandia


Concerto gospel a Canneto nel 20° compleanno di Jonathan

 


Riceviamo e pubblichiamo: 
Sabato 21 dicembre, nel giorno del suo 20mo compleanno, ricorderemo il Nostro Amatissimo Jonathan, offrendo alla comunità tutta dalle ore 19.30 presso la Basilica Romana Minore San Cristoforo in Canneto, un concerto gospel a cura del Coro Polifonico "Overture", diretto dal M° Giovanni Mirabile. 

"Sing and Pray" 

Cantare e Pregare.

A Stromboli i rilievi degli esperti per mappare le colate del vulcano. Dalla Gazzetta del sud del 30 novembre 2024


 

Morti al Papardo, lunedì saranno ascoltati i vertici dell'Azienda ospedaliera

Prosegue l'inchiesta della Procura di Messina sulle morti sospette al Papardo. Lunedì saranno sentiti i vertici dell'azienda ospedaliera, indagati come atto dovuto, anche per capire i passi da compiere per il dissequestro delle sale operatorie nel reparto di Cardiochirurgia mentre di mattina nell'ospedale della zona nord è previsto un nuovo sopralluogo del Chemlab che preleverà altri campioni da analizzare.

Piano finanziario rifiuti bocciato dal consiglio. Dalla Gazzetta del sud del 30 novembre 2024

C.S. Lipari: Una storia a tinte rossoblù: Campionato di Promozione 74 - 75


 Per la foto dell'articolo, grazie a Nunzio Li Donni. L'articolo diventa leggibile cliccandoci sopra

Tanti auguri!

Buon compleanno a Pino Casamento, Angie La Greca, Celine Puglisi, Francesca Currò 


Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Ansia

Morti sospette al Papardo salgono a 7. Vi è anche un uomo che si era sentito male a Stromboli

 Potrebbe esserci ancora un’altra morte sospetta all’ospedale Papardo, dove la settimana scorsa la Procura di Messina ha sequestrato le due sale operatorie di Cardiochirurgia per la possibile presenza di batteri “killer” all’interno delle strutture, che hanno provocato una “catena di decessi” negli ultimi mesi. I familiari di un uomo di 82 anni, nato a Ragusa ma residente da decenni in Australia, hanno infatti incaricato l’avvocato orlandino Massimiliano Fabio di presentare un esposto per stabilire le cause della morte del loro congiunto, deceduto nell’ospedale Papardo dopo un intervento di angioplastica il 17 settembre scorso. Secondo l’avvocato Fabio quello dell’anziano potrebbe essere un nuovo caso di morte sospetta. L’anziano era stato colto da malore mentre era in vacanza sull’isola di Stromboli ed era stato trasferito in elisoccorso all’ospedale Papardo di Messina, dove i medici diagnosticarono un infarto.

«Sottoposto ad intervento di angioplastica il paziente sarebbe stato in buone condizioni di salute, secondo quanto riferito dai sanitari alla famiglia e tramite l’intermediazione di due amici che hanno prestato assistenza, sebbene fossero state riscontrate calcificazioni delle arterie coronariche per cui si sarebbe valutata un’ulteriore angioplastica. Intervento che fu eseguito tuttavia senza l’applicazione di stent o altro, secondo quanto detto dagli operatori, a causa di tali calcificazioni. Anche in questo caso la famiglia ricevette rassicurazioni sul buono stato di salute dell’anziano ed ai figli, in procinto di mettersi viaggio, fu assicurato che non vi fossero ragioni di urgenza per raggiungere l’Italia, tanto che nei giorni successivi il paziente sarebbe stato dimesso e avrebbe potuto far rientro nel Paese di residenza». Le condizioni dell’uomo però si aggravarono: venne ricoverato in Terapia intensiva a causa di un’infezione, che inizialmente fu riferito essere alle vie urinarie, poi invece ai polmoni. L’anziano il 17 settembre morì.

C.S. Lipari.: Una storia a tinte rosso-blu: Giuseppe Cariello, attaccante degli anni 60


La tragedia di Jonathan e la speranza in "Dall'altra parte" brano degli Alcool Etilico

 Dall'altra parte è un singolo degli Alcool Etilico, scritto nell'aprile del 2024, un "messaggio, oltre la vita" che arriva in coincidenza con una grave lutto che ha colpito, oltre alla famiglia, la nostra comunità, toccando, particolarmente, per motivi familiari, anche alcuni componenti della band. 

Dagli interrogativi sul perchè ciò accada, specie quando si tratta di giovani vite, alla speranza di un legame che, in qualche modo, possa andare "oltre", ad un gesto delicato come una carezza, che arriva dall'infinito del cielo, per dire che non è un addio e che ci sarà "un'altra volta, insieme...dall'altra parte"

Oggi: Sant'Andrea

Sant' Andrea



Il paganesimo della Roma imperiale con tutte le seduzioni e le lusinghe della sua brutale sensualità avvolgeva con funeste ed insidiose spire il popolo ebreo, che attendeva con fede incrollabile l'Emmanuele, colui che sarebbe stato la salvezza d'Israele. Ed ecco squillare nel deserto della Giudea la voce ammonitrice del Battista, che chiamava i popoli alla penitenza, perché il Messia promesso da Dio era per apparire.

Attratto dalla sua ispirata parola, Andrea, pescatore di Betsaida, divenne suo discepolo.

Allorché il Battista, vedendo passare il Messia, gridò agli astanti: « Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo », Andrea era presente e segui Gesù Cristo con un suo compagno.

Il Redentore, appena si accorse dei due, si rivolse a loro e disse:
« Chi cercate? ».
« Maestro, risposero quelli, dove abiti? ».
« Venite e vedrete », rispose Gesù.

Ed andarono quei fortunati discepoli, e videro non solo la semplice abitazione del Salvatore, ma furono così bene istruiti che si convinsero d'aver trovato veramente il Messia, come aveva loro annunciato Giovanni.

Un altro giorno Gesù vide Andrea mentre con Pietro suo fratello pescava nel mare di Galilea e disse loro: « Venite dietro di me e vi farò pescatori di uomini »; e quelli lasciate le reti lo seguirono. Da quel giorno il nostro Apostolo non abbandonò più il suo Maestro.

Venuto il giorno della Pentecoste, Andrea ripieno di Spirito Santo andò ad annunciare il nuovo Messia fra i popoli. Passò nella Frigia, nell'Epiro e nella Tracia dovunque le genti accorrevano per ascoltarlo.

Proseguendo il suo apostolato fra pericoli ed ostacoli senza fine, giunse a Patrasso in Acaia, ove sparse in abbondanza il buon seme. Ma a contrastare la sua attività sorse il superbo console romano Egea che, geloso del potere e timoroso di spiacere all'imperatore, cominciò a perseguitarlo.

Il Santo non cedette, ma rivoltosi a quel prepotente pagano gli disse: « Tu che sei giudice degli uomini, sappi che sarai il ludibrio del demonio, se non riconosci in Gesù il giudice di tutti ». Preso da sdegno Egea lo fece rinchiudere in un tetro carcere e condannò il grande Apostolo ad essere crocifisso. Somma gioia provò allora Andrea, che alla vista della croce esclamò: « Oh! buona croce, nobilitata dal contatto delle membra del Signore, da me desiderata, amata e lungamente ricercata! levami di tra gli uomini e rendimi al mio Maestro, affinché per tuo mezzo mi riceva, Egli che in te mi redense! ». Avvinto al rozzo legno per due giorni spasimò tra atroci dolori, esaltando il Signore e predicando Gesù Cristo al popolo. Poi la sua bell'anima volò in Paradiso a ricevere la duplice corona di martire e d'apostolo.

PRATICA. Compiamo con esattezza, giorno per giorno, i doveri del nostro stato. 

PREGHIERA. Supplichiamo istantemente la tua maestà, o Signore, affinché, come il tuo beato apostolo Andrea fu predicatore e pastore della tua Chiesa, così sia per noi perpetuo intercessore presso di te. 

MARTIROLOGIO ROMANO. A Patrasso, nell'Acàia, il natale di sant'Andrea Apostolo, il quale
predicò il santo Vangelo di Cristo nella Tràcia e nella Scizia. Arrestato dal Proconsole Egèa, fu prima chiuso in prigione, quindi gravissimamente flagellato, e da ultimo appeso in croce, sulla quale sopravvisse due giorni, istruendo il popolo e, avendo pregato il Signore di non permettere che egli fosse deposto dalla croce, fu circondato da un grande splendore celeste, e, cessato poi tale splendore, rese lo spirito.

Buongiorno...così!


 

venerdì 29 novembre 2024

"Pescando" nell'archivio di Eolienews: 4 novembre: Lipari centro. Cerimonia per i caduti (Anno 2012)



Lipari, bocciata l'area per la Casa di comunità. Dalla Gazzetta del sud del 29 novembre 2024


 

Calcio a 5: Prosegue il torneo invernale al Freeland e regna l'incertezza (classifica e video)


 

C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu. Venti dicembre 1960, campionato di 1° categoria.

In quel campionato il CS Lipari, neo promosso, arrivò terzo in classifica con 33 punti, alle spalle della Massiminiana di Catania e del Milazzo
 

Accadde alle Eolie il 29 novembre 2012


 

Consapevolezza e partecipazione contro la violenza di genere. Domenica, passeggiata arancione

COMUNICATO
Continuano le iniziative promosse dalle Associazioni Soroptimist, Isole Eolie, I.Dee, Nesos, Magazzino Mutuo Soccorso, Rotaract, Rotary Club, Fidapa Eolie, Centro Studi Eoliano per ricordare che uniti si può combattere contro la violenza di genere. Domenica 1 dicembre tutti insieme per testimoniare consapevolezza e partecipazione : Passeggiata arancione (Orange the world) dalle 10,00 in piazza Mazzini per un percorso con tappe tematiche nel centro del paese.

Direttivo I.Dee

Tanti auguri!

Buon compleanno a Mary Puglisi, Rosaria Famà, Giovanni Cincotta, Titta Ciano, Immacolata Merlino, Virginia De Gregorio, Caterina Serio, Antonio Bernardi, Domenico Russo, Gaetano Favata, Massimiliano Oddo, Massimiliano Favorito, Mary Maiuri 


C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu : Una delle belle pagine (Trionfo nel derby d'andata del 1965 sul campo del Milazzo )

Un grazie per le immagini alla signora Melina China, moglie del portierone Nino Maggio

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Disordinati e apprensivi

Il tribunale di Lipari "funzionante"...come una scatola vuota (di Erika Pajno)

Riceviamo dall'avvocato Erika Pajno e pubblichiamo:

Ancora oggi alcuni amici e conoscenti mi chiedono se la sezione di Tribunale di Lipari è aperta.
Ebbene, la risposta è affermativa ma con le dovute precisazioni del caso. Mi spiego meglio.
La sezione distaccata di Lipari è attualmente ancora in essere in virtù di una proroga legislativa operante sino al 31.12 p.v..

Tale “regime di prorogatio” si è reso necessario a seguito di una brillante scelta del governo italiota in carica nel 2012, il quale decise improvvidamente di eliminare tutte le sezioni distaccate di Tribunale della Penisola, in barba ai necessari distinguo che la legge delega aveva comunque imposto ed in ossequio alla strillata esigenza di perseverare una migliore gestione della spesa pubblica (concetto racchiuso nella famosa espressione spending review) e un definitivo efficientamento del sistema giustizia.

Entrambi gli obiettivi fallirono miseramente ma, quale sgradito tornaconto, il cittadino divenne sempre più solo e lontano, anche fisicamente, dalla possibilità di accedere alla giustizia. Da allora, il Tribunale liparese è sopravvissuto in ragione di un susseguirsi di proroghe, sempre più brevi, concesse graziosamente dal governo di turno, mai pronto a riparlare di stabilizzazione.

Tuttavia, il biasimevole avvicendarsi di decreti – emessi dal Presidente del Tribunale centrale di Barcellona P.G. – ha di fatto reso la sezione nostrana priva di affari civili e penali da trattare in loco, avendo avocato tutto alla “casa madre” sulla terraferma.

Il nostro Tribunale si presenta, oggi, come una scatola vuota, ove si avvicendano volenterosi e preparati funzionari di cancellerie dai ruoli delle iscrizioni di nuove cause oramai volutamente azzerati. La scadenza dell’ultima proroga si avvicina inesorabilmente nel silenzio assordante degli attori della vita pubblica locale.

Né la giunta Gullo, né il Consiglio comunale ha dimostrato la benché minima sensibilità per il tema, evidentemente affannati in altri esercizi d’intelletto. La categoria forense isolana e l’A.F.I.E. – ovvero l’associazione che ne rappresenta pressoché univocamente la voce – è sempre disponibile al confronto, qualora il cortese interlocutore vi fosse interessato.

Chiudo, dicendo solo che non vedo gli auspicati segni della professata “rinascita” ma solo un ulteriore strato di cenere che copre le potenzialità del nostro territorio e offusca la vitalità che merita la comunità locale. Noi proveremo comunque a salvarci da soli.
Chi c’è batta un colpo!
Con la stima di sempre

Erika Pajno (avvocato)

Oggi: San Saturnino di Tolosa

Fra i primi apostoli che il Papa S. Fabiano mandò ad evangelizzare le Gallie vi fu S. Saturnino il quale pose la sua sede a Tolosa e la illustrò con un fecondo apostolato di bene ed infine col suo martirio. 

Lo storico Venanzio, che scrisse gli atti del suo martirio, ci dice che solo a prezzo di enormi fatiche riuscì a convertire un gran numero di idolatri ed a fondare chiese. 

Aveva il santo Vescovo eretta una chiesa vicino al Campidoglio di Tolosa, ed ogni mattina vi si recava per celebrare i Divini Misteri. Ma nel breve tragitto doveva passare dinanzi ad un gran tempio pagano, ed al suo passaggio gli oracoli non davano alcun responso per timore dell'uomo di Dio. I capi pagani si chiesero a vicenda da che cosa poteva dipendere quello strano silenzio. 

Quand'ecco un pagano raccontò loro che era sorta in città una setta che voleva la distruzione degli dèi ed il cui capo era Saturnino, quegli stesso che tutte le mattine si vedeva passare dinanzi al loro tempio. Allora tutti ad una voce incolparono il santo Vescovo del silenzio dell'idolo, e, invece di riconoscere ragionevolmente che nulla valevano gli dèi se avevano paura di un uomo, deliberarono di toglierlo dal mondo. Gli addetti al tempio pertanto una mattina lo attesero ne' pressi del Campidoglio e avvistatolo lo assalirono e lo trascinarono nel tempio. 

— Ecco — dissero al popolo — il nemico del nostro culto, il capo di quella religione che vuole distrutti i nostri templi, che deride i nostri dèi e che impedisce i loro responsi. Vendichiamo l'oltraggio fatto a noi ed ai nostri dèi : o sacrificherà riconoscendoli per veri, o espierà il delitto con la morte. — Ciò detto gli intimarono di inginocchiarsi davanti agli idoli. 

— Non è possibile — rispose il Santo — che possa fare quanto mi chiedete, poiché i vostri dèi non sono che demoni, i quali attraverso il sacrificio degli animali, vogliono il sacrificio delle anime vostre. E come posso io temere coloro che tremano alla presenza di un solo cristiano? 

Una tal ragionevole risposta irritò al sommo quegli idolatri che decisero di farlo perire. 

Si trovava presso il tempio un toro pronto per il sacrificio, e i carnefici stabilirono di legare il Santo alla coda di quell'animale. e farlo trascinare per la città affinchè la vista dell'orribile supplizio intimorisse i suoi seguaci, così da indurli a ritornare al culto pagano. 

Legate le mani ed i piedi del Santo, lo assicurarono alla coda della bestia. Il furioso animale si mise a correre a precipizio per le vie della città, riducendo a brandelli il corpo del Santo, che col suo sangue imporporò quelle vie tante volte percorse predicando la divina parola.

San Francesco


Infine le sacre spoglie del Martire furono prese e gettate fuori della città, per essere preda degli uccelli. Ma due pie donne le raccolsero furtivamente e le seppellirono in luogo sicuro. Il suo martirio avvenne nel 250 sotto l'impero di Decio. 

Buongiorno...così!


 

Da oggi a San Giuseppe il novenario per l'Immacolata Concezione


 

STROMBOLI E GINOSTRA - RIUNIONE DI PROTEZIONE CIVILE A MESSINA E SI LAVORA PER LO STATO DI EMERGENZA NAZIONALE

 Mentre, proprio in queste ore, sono in corso a Stromboli i rilievi dell’Università di Firenze per mappare lo stato delle colate detritiche sulla sommità del vulcano, oggi a Messina si è svolta una riunione tecnica presso la sede della Protezione Civile Regionale.

L’incontro, che ha visto la partecipazione di tutti gli enti competenti sul territorio, è servito per fare il punto sulle azioni intraprese, su quelle urgenti da realizzare al più presto; e per definire i prossimi passi necessari per il riconoscimento dello Stato di emergenza nazionale che consentirà di ottenere le risorse necessarie per il superamento del dissesto idrogeologico in corso.

- Per quanto riguarda Stromboli, nell’ambito dello stato di Crisi regionale (conseguente agli eventi alluvionali del 18/19 ottobre), si tratta di realizzare opere urgenti che potranno mitigare il rischio e permetteranno agli abitanti dell’isola di affrontare con più serenità i mesi che ci separano dagli interventi strutturali su tutti i torrenti, finanziati nell’ambito dell’emergenza del 2022. A tal proposito, conclusa la gara d’appalto di Invitalia, proprio ieri è stata affidata la progettazione esecutiva delle opere. Le società incaricate dovranno produrre la progettazione entro 60 giorni, mentre tra pochi giorni si conosceranno le imprese esecutrici dei lavori.

- Per quanto riguarda Ginostra, non interessata dall’ evento alluvionale del 2022, si tratta di costruire un Piano degli Interventi strutturali ad hoc a partire dall’importo stimato di circa 7 milioni di euro proposto dal Sindaco nella richiesta dello stato di crisi e di emergenza nazionale. Nel frattempo, come per Stromboli, sono stati pianificati interventi mirati e urgenti nell’ambito dello stato di crisi regionale.

Il piano definito e concordato oggi dal Sindaco, insieme alla Protezione Civile regionale, al Genio Civile, all’Autorità di Bacino e al Dipartimento dello Sviluppo Rurale, che prevede anche interventi di ingegneria naturalistica e sui sentieri di Stromboli, si basa su 3 punti essenziali:

1. Stato di crisi regionale (deliberato dopo gli eventi del 18/19 ottobre): in seguito ai primi interventi di ripristino della viabilità e dei servizi, si tratta ora di integrare con altri lavori diretti dell’Autorità di Bacino a Stromboli, e del Genio Civile a Ginostra. 

2. Richiesta dello stato di emergenza nazionale, avviata dal Sindaco Gullo subito dopo gli ultimi eventi, deliberata dalla Regione, che è in corso di valutazione da parte del Governo nazionale. A tal fine, oltre al confronto operativo di oggi, saranno effettuati sopralluoghi congiunti da parte di tutti gli enti competenti. Il Sindaco Gullo ha insistito sulla necessità di realizzare interventi più a monte, come anche rappresentato in precedenza dal Capo della Protezione Civile Regionale Salvo Cocina, necessari per fronteggiare le mutate condizioni morfologiche del territorio.

3. Emergenza alluvione 2022 Stromboli. Il Piano degli Interventi Strutturali proposto dal Sindaco come Commissario straordinario, approvato per un importo di circa 16 milioni di euro, è in corso di realizzazione da parte del Comune dopo il passaggio alla fase “ordinaria”. Oltre agli interventi sui torrenti, precedentemente esposti, il Piano comprende: 

- Intervento di ripristino della viabilità danneggiata dall'alluvione del 12 agosto 2022 delle Vie: Bivio di Piscità (Via Riposto - Via Avv. Domenico Cincotta), Via soldato Giuseppe Cincotta, Vico Rinella e Vico Venezia; Strada Vicinale San Bartolo (Contrada San Bartolo); Strada carrabile Cimitero: Strada comunale Vallonazzo Sopra Lena (Scari). Per tali interventi sono state indette le conferenze di servizi per l’acquisizione dei pareri sul progetto esecutivo. Si è a conoscenza che la Valutazione d’Incidenza Ambientale, richiesta attraverso il Portale Valutazioni Ambientali della Regione Siciliana, è stata esitata favorevolmente dall’apposta C.S.A. - Commissione Specialistica per le Autorizzazioni Ambientali – e si rimane in attesa del relativo provvedimento finale.

- Ripristino della viabilità di accesso alla ZAE di P.ta Labronzo: intervento autorizzato con nota del DPC del 15 maggio 2024 la cui progettazione è stata affidata all’Autorità di Bacino,

- Adeguamento delle aree di attesa Campo di Calcio e Piazza San Vincenzo: intervento autorizzato con nota del DPC del 15 maggio 2024 la cui progettazione è in corso di redazione da parte dell’Ufficio Comunale di Protezione Civile

- Manutenzione straordinaria della piattaforma di accosto aliscafi lato sud del molo di Scari: intervento realizzato

- Manutenzione ordinaria della piattaforma di accosto aliscafi lato nord del molo di Scari e livellamento fondali: intervento realizzato

giovedì 28 novembre 2024

Barcellona PG, prima udienza stamane davanti al GUP per il rogo sull’Isola di Stromboli. La Regione si costituirà parte civile

Fonte: www.amnotizie.it
Rinviata al 16 dicembre e 30 gennaio 2025 l’udienza preliminare relativa al procedimento penale che riguarda l’incendio divampato durante le riprese di una fiction RAI sulla protezione civile “Sempre al tuo fianco”, il 25 maggio 2022 e proseguito il giorno successivo, devastando l’isola di Stromboli, con danni incalcolabili all’ecosistema dell’Isola.

Questa mattina, nella prima seduta fissata dal GUP Giuseppe Caristia, si sono trattate alcune questioni preliminari. Una ventina le costituzioni di parte civile, tra cui quella del comune di Lipari, diverse associazioni, tra le quali Codacons, Adusbef, Noi ambiente, Fare ambiente, Legambiente e alcuni privati.

Il giudice deciderà il 16 dicembre se accogliere eventuali eccezioni delle difese sulle costituzioni di parte civile e quindi stabilirne l’esclusione dal processo.

La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata da Giuseppe Verzera, lo ricordiamo aveva chiesto il rinvio a giudizio per 4 persone fisiche e 2 società con l’accusa di disastro ambientale colposo: i professionisti nel settore degli effetti speciali per il cinema Roberto Ricci 68 anni ed Elio Terribili 63 anni insieme alla società Best Sfx srls, leader nel settore, ma anche il produttore romano 63enne Matteo Levi, del 40enne partenopeo Luca Palmentieri e la società romana 11 Marzo Films srl.

Gli ultimi tre avevano chiesto il patteggiamento in accordo con la Procura, rigettato lo scorso 9 ottobre dal GUP Giuseppe Sidoti che aveva ritenuto la proposta di condanna non congrua rispetto alla gravità dei fatti e ai danni causati all’ambiente dell’isola di Stromboli e così le loro posizioni sono state riunite a quelle degli altri tre indagati. E proprio su una migliore specificazione dei danni causati dal rogo il PM, ha anticipato oggi una modifica/integrazione dei capi di imputazione già formulati.

A sorpresa spunta anche la citazione di un altro soggetto chiamato in causa quale responsabile civile, preannunciata oggi e che verrà depositata nell’udienza del 16 dicembre, ma del quale non è stata resa nota l’identità. Al 30 gennaio, invece, sono state rinviate tutte le altre questioni preliminari. Difficile stabilire se in quella data verrà anche definito il rinvio a giudizio vero e proprio, stante la complessità del procedimento e il numero e parti coinvolte. Senza dimenticare la possibilità, ancora aperta, di chiedere un definizione con eventuale rito abbreviato.

La Regione siciliana si è costituita parte civile nei procedimenti penali per il disastro ambientale a Stromboli per il rogo del 25 maggio del 2022, in corso al tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina.

Lo ha deciso la giunta Schifani nella riunione di questo pomeriggio a Palazzo d'Orléans e la richiesta è stata presentata già dall'assessorato del Territorio e dell'ambiente e dal dipartimento della Protezione civile della Presidenza della Regione.
    L'incendio si era sviluppato in località San Vincenzo, al di fuori del centro abitato, in una zona di vegetazione spontanea dove si stavano svolgendo le riprese di una fiction televisiva.

Lipari, viaggio nel tempo nella vita dei "confinati". Dalla Gazzetta del sud del 28 novembre 2024


 

Pescando dal nostro archivio

"Il sole che tramonta dentro lo Stromboli"

Enti locali, Messina: «Dalla Regione 37 milioni per sostenere i Comuni in difficoltà finanziaria»

Trentasette milioni di euro per sostenere i Comuni siciliani in difficoltà finanziaria. Sono le risorse previste in cinque decreti emanati dall’assessore regionale alle Autonomie locali, Andrea Messina, destinati ai piani di riequilibrio finanziario degli Enti locali. Una misura che in questo modo dà attuazione alla legge regionale 25 del 2024.

«Si tratta di interventi in favore dei Comuni siciliani in condizione di sofferenza, in procedura di riequilibrio o di dissesto – evidenzia l’assessore Messina - che per la prima volta sono stati adottati dalla Regione. Con la legge approvata lo scorso agosto abbiamo voluto aiutare gli Enti locali che, a causa dell’evidente difficoltà economica, rischiano di compromettere le loro attività e, quindi, la stabilità sociale. Con i contributi puntiamo a favorire la fuoriuscita dal dissesto, garantendo contemporaneamente l’erogazione di servizi essenziali e la gestione delle attività di ordinaria amministrazione».

In particolare, un primo provvedimento di 12,5 milioni di euro è destinato a 56 Comuni, con popolazione fino a 25 mila abitanti, in dissesto finanziario alla data del 30 settembre 2024 e a quelli che hanno chiuso il dissesto successivamente al 31 dicembre 2022.
Altri 2,5 milioni di euro sono destinati ai Comuni di Palermo e Messina, per assicurare la sostenibilità dei piani di riequilibrio finanziario pluriennale deliberati dai rispettivi Consigli comunali, e al Comune di Catania per il completamento del quinquennio del bilancio stabilmente riequilibrato.

Un decreto da 11,5 milioni di euro assegna risorse a 23 Comuni, per la copertura delle passività inserite nei piani di riequilibrio finanziario pluriennale, con una suddivisione basata sul numero degli abitanti. A quelli con popolazione fino a 15 mila abitanti, che nell’anno 2021 sono stati destinatari di un contributo statale a valere sul Fondo nazionale previsto dalla legge 106/2021, vanno 2 milioni di euro per compensare la mancata assegnazione da parte dello Stato delle previsioni relative all’esercizio 2024. Infine, 8,5 milioni di euro sono stati assegnati ai Comuni di Serradifalco (Cl), Linguaglossa e Militello in Val di Catania (Ct), Librizzi, Patti, Villafranca Tirrena (Me) e Campobello di Mazara (Tp) per la copertura delle passività nei rispettivi piani di riequilibrio finanziario pluriennale e che avevano richiesto il ricorso al fondo di rotazione.

Da domani, ogni giovedì e venerdì "Piccolo Laboratorio artistico" a San Giuseppe


 

Da Ginostra nuovo appello di Lo Schiavo: Da quasi tre settimane senza telefonia fissa, nonostante i solleciti


 

Casa di comunità: Il consiglio ribadisce il no alla localizzazione a San Giorgio

Il consiglio comunale di Lipari, riunitosi oggi, ha ribadito la “Contrarietà alla localizzazione della “Casa di comunità” nell’area di San Giorgio in Lipari”, approvando il documento specifico posto all’ordine del giorno e riaffermando, così come è stato ribadito in aula da diversi consiglieri e dal presidente del civico consesso, Antonino Russo, quelle che sono le prerogative del consiglio comunale in materia urbanistica. 
A votare favorevolmente a tale contrarietà sono stati otto consiglieri (5 del gruppo di minoranza, il presidente del consiglio comunale e due dei fuoriusciti da Rinascita eoliana); voto contrario è stato espresso, invece, dai sette consiglieri di Rinascita eoliana. 
Come era prevedibile si è aperto un nuovo capitolo di una “telenevola” della quale, sicuramente, è ancora lontana da scrivere la parola fine. 
L’argomento “Casa di comunità” è tornato in consiglio comunale, che già in altra seduta aveva bocciato la proposta di deroga urbanistica per la realizzazione della struttura in quell’area, dopo che l’amministrazione comunale, che si è sempre espressa a favore di San Giorgio, aveva annunciato, domenica scorsa, che la “Casa di comunità” si sarebbe fatta nel sito originariamente individuato dall’ASP, ovvero nei terreni di località San Giorgio. Questo perché – aveva spiegato l’amministrazione Gullo - “ in seguito al sopralluogo effettuato a Lipari, il 5 novembre dall’ingegner Massimiliano Maisano, in qualità di referente unico del PNRR, il direttore generale dell’Asp Messina Giuseppe Cuccì, ha informato di aver acquisito il parere legale dal quale si evince che il vincolo di inedificabilità, entro i 150 metri dalla battigia, relativo alla realizzazione della Casa di Comunità tipo HUB di Lipari nell’area inizialmente individuata, è stato superato, grazie al parere favorevole espresso dalla Sovrintendenza, che ha confermato la conformità dell’intervento alle normative vigenti”. 
Decisione che, come anticipato, non è stata gradita dalla maggioranza dei consiglieri comunali che si sono ritenuti esautorati da una prerogativa propria del consiglio. Tra l’altro nel corso della riunione è emerso che la stessa area era già destinata alla realizzazione di un parcheggio per l’ospedale.
Per la cronaca il consiglio ha bocciato il Piano finanziario del servizio rifiuti per il 2024 e il previsionale 2025-2026 e approvato  le modifiche al Regolamento tipo edilizio unico e a quello COSAP

Tanti auguri!

Buon compleanno a Roberto Beninati, Salvatore Occhino, Francesca Latino,  Cecilia Cifelli, Bambi Franceschi, Samuele Lauricella Cincotta, Katya Pollino, Enzo Gruosso, Rosita Taranto, Alessandro Maiuri, Antonio Taccogni, Daniela Fortuna, Tiziana Lauricella Cincotta, Giuseppe Fonti  



C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu : Una formazione

In alto da sx a dx: Pergolizzi, Puleo, Caruso, Marturano, Li Castro, Gallo
In basso da sx a dx: Barrica, Rossano, Salmieri, Finocchiaro, Presti

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Priorità

Oggi: San Giacomo della Marca

S. Giacomo della Marca nacque. a Montemprandone, provincia di Ascoli Piceno, da poveri genitori. Studiò in varie città delle Marche e dell'Umbria e fu maestro di scuola.
A vent'anni, preso dalla bellezza dell'ideale francescano, abbandonò il mondo ed entrò in religione. Il suo primo maestro fu S. Bernardino da Siena. E di tanto padre il nostro Giacomo (al secolo Domenico) sarà degno figlio. Come lui predicatore, lo imitò nello zelo e nella santità.
La sua vita, dal lato umano, è un romanzo d'avventure. Girò l'Europa e specialmente l'Italia, l'Ungheria, l'Austria, la Boemia e in alcuni paesi fondò pure dei conventi. Ovunque predicò e combattè eresie, sempre obbediente alla volontà del Pontefice, che lo spostava da una regione all'altra. Ma il suo principale campo di lotta fu l'Italia, dove combattè la setta dei « Fraticelli », predicò quaresime, illustrò concili e congressi con la sua presenza e l'airtorità della sua parola.
All'Aquila, dove era andato per venerare il suo amato maestro S. Bernardino, pregando nel nome di Gesù, ottenne sulla pubblica piazza una sessantina di miracoli. Rimase nascosto per ordine del Vescovo, il quale temeva gli eccessi della folla entusiasta. Andato a Napoli vi morì poco dopo, il 18 novembre 1476.
Per più di trent'anni girò per città e villaggi a predicare, mangiando solo un tozzo di pane, poche fave e qualche cipolla che portava sempre con sè nella bisaccia. S. Bernardino gli raccomandava spesso di nutrirsi e lo esortava a mangiare un poco di minestra, ma lui non se ne dava per inteso e continuava a digiunare ogni giorno. Dormiva pochissimo: un paio d'ore per sera e si levava sempre quando gli altri andavano a riposare. Per dieci anni portò il cilicio sulla nuda carne e ogni notte si batteva con la disciplina.
Durante tutta la sua vita di religioso osservò la castità in modo perfetto, tuttavia fu tormentato per ben trent'anni da forti tentazioni, dalle quali lo liberò la Vergine di Loreto.
Nelle sue molte peregrinazioni fu imprigionato varie volte, assalito e malmenato dagli eretici, ma non desistette mai dai suoi propositi; mai mostrò rancore verso i suoi nemici; sempre li perdonò, pur combattendo strenuamente i loro errori.
Nella vecchiaia fu travagliato da molti mali e acciacchi, tanto che per sei volte gli venne amministrata l'Estrema Unzione. Ma tutto sopportò con rassegnazione e quasi con gioia, per imitare Gesù anche sul Calvario. Edificava sempre chi lo assisteva con la sua umiltà e preghiera.
Nell'ultima malattia, sentendo ormai la morte vicina, chiese i sacramenti e si spense nel nome di Gesù invocando dai presenti il perdono dei suoi falli.
Fu beatificato da Urbano VIII nel 1624 e canonizzato nel 1726 da Benedetto XIII.

Buongiorno...così!


 

mercoledì 27 novembre 2024

Venerdì sciopero generale nei trasporti i servizi minimi garantiti da Caronte&Tourist

In previsione dello sciopero generale contro la Manovra di Bilancio proclamato da CGIL e UIL e dalle federazioni di categoria Filt Cgil e UilTrasporti per la giornata di venerdì 29 novembre, il Gruppo Caronte & Tourist ha predisposto lo schema dei servizi minimi da assicurare nello Stretto di Messina e da e per le isole minori individuando navi e lavoratori comandati.

Nello specifico, Caronte & Tourist comunica che nelle quattro ore di sciopero (dalle 9,00 alle 13,00) sarà in servizio nello Stretto almeno una nave tra Rada San Francesco e Villa San Giovanni (con partenze ogni ora e venti minuti) e una nave ogni ora tra Tremestieri e Villa San Giovanni (per un totale di quattro corse A/R).

Per quanto concerne invece le isole minori, saranno in servizio tre navi da e per le Eolie; due navi da e per le Egadi e due navi da e per le Pelagie.


Nelle ore dello sciopero, a garanzia delle esigenze di sicurezza di lavoratori e passeggeri e per assicurare il corretto svolgimento delle operazioni commerciali, nei piazzali d’imbarco e nelle biglietterie la logistica è stata riorganizzata.

Ulteriori informazioni saranno disponibili online sul sito del Gruppo Caronte & Tourist (carontetourist.it). Messaggi informativi saranno trasmessi a bordo delle navi in servizio.

La "Casa di comunità" approvata chiesti gli atti. Dalla Gazzetta del sud del 27 novembre 2024


 

Stromboli, Gullo spronato in merito ai tempi di opere e ristori. Dalla Gazzetta del sud del 27 novembre 2024

 

"Eoliani che non ci sono più" ( Riproposizione 17° video: durata 4 minuti circa)

In questo video: 1) Antonino Bonfante; 2) Mina De Salvo; 3) Nando Corrado; 4) Sarino Centorrino; 5) Gaetano Giambò; 6) Gaetano D'Ambra; 7) Aldo Favaloro;8)Sandro Casali; 9) Franco Campisi; 10) Pino Cafarella; 11) Bartolo Casella; 12) Franco Campisi; 13) Umberto Saltalamacchia e Maria Miranda; 14) Santoro Biviano; 15) Domenico Casamento; 16) Saverio Camporeale; 17) Rosetta Broccio; 18) Felice Cappadona; 19) Antonietta Caracciolo; 20) Rosa Caruso; 21) Francesco Casamento; 22) Girolamo Caleca; 23) Onofrio Casamento; 24) Casserà Giuseppe; 25) Angelina China; 26) Assunta Cincotta; 27) Angelino Cincotta; 28) ? Nunziata Gallo; 29) Attilio Conti; 30) Gaetano Cortese; 31) Leandro Cortese; 32) Bartola Costanzo; 33) Stella Di Maggio; 34) Lucia D'Albora; 35) Stefanino Cincotta; 36) Natale Famà; 37) Marcello D'Albora; 38) Iole Denaro; 39) Franca Di Giovanni; 40) Bartolo Di Stefano; 41) Don Bruno Maiorana; 42) Bartolo Errico; 43) Annetta Falanga; 44) Domenico Faralla

Corruzione, assolti l'ex governatore Rosario Crocetta e l’armatore Ettore Morace

I giudici della terza sezione del tribunale di Palermo hanno assolto l'ex governatore siciliano Rosario Crocetta dall'accusa di corruzione. Assolti anche l'armatore Ettore Morace e l'ex collaboratore di Crocetta Massimo Finocchiaro. Per l'ex presidente della Regione era stata chiesta una condanna a sette anni di carcere, mentre per Morace e Finocchiaro erano stati sollecitati sei anni e sei mesi ciascuno. Secondo la ricostruzione dell'accusa la Regione, col suo governatore dell'epoca, avrebbe "cucito" un bando su misura, in cambio di tangenti, che avrebbe consentito alla compagnia Ustica Lines, poi diventata Liberty Lines, di mantenere il monopolio nei collegamenti marittimi con le isole minori.

Sempre con lo stesso fine sarebbe, poi, arrivata, si ipotizzò, una proroga del servizio nel 2017 in cambio di un contributo elettorale di 5 mila euro con cui Morace finanziò il movimento politico dell'ex presidente della Regione "Riparte Sicilia".

Dice l’avvocato Vincenzo Lo Re, legale di Crocetta: “E’ una sentenza che ripaga le sofferenze di una persona onesta”.

“Siamo lieti che il tribunale sia pervenuto alla determinazione che sin dall’inizio avevamo prospettato”, commenta l’avvocato Giovanni Di Benedetto, che ha assistito l’armatore Morace assieme al collega Marco Siragusa. Prosciolta anche la Liberty, assistita dagli avvocati Giovanni Rizzuti e Renato Canonico. Finocciaro era difeso dagli avvocati Marcello Montalbano e Nunzio Rosso.

Tanti Auguri!

Buon compleanno a Rita Raffiti, Cettina Pace, Dominga Monte, Ginevra Pantasilea Amerighi, Isabella Li Donni, Maria Ferrarese, Lilli Zangara, Marco Lo Schiavo, Sebastiano Blanco, Roberto Foti, Francesca C. Russo, Isabella Maria Scarpaci, Antonio Giorgi   


Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Spartito

 


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C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu: "Ferro regge...Centorrino illumina...Gravina fulmina"

Centorrino
Gravina e Ferro


Oggi, spulciando nell'archivio, guardando le foto del glorioso CS Lipari, per cercarne, mi è ritornato in mente uno "striscione", un inno, che esaltava le doti di tre bandiere rossoblù, esposto al Comunale di Santa Lucia e che, credo, sia rimasto nel cuore di coloro che, come me, erano allora ragazzi. Che nostalgia!
"Ferro regge...Centorrino illumina...Gravina fulmina"