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sabato 1 giugno 2019
A rischio le popolazioni di cetacei e tartarughe marine delle isole Eolie: caratterizzazione dello status e principali minacce.
(Comunicato stampa) Uno studio a lungo termine condotto da Filicudi Wildife Conservation partito nel 2005 su una delle due specie di delfini presenti nelle acque Eoliane, il tursiope, ha messo in luce la fragilità di questa piccola popolazione costituita da soli 42 esemplari, che effettuano rare migrazioni lungo le coste siciliane e in gran parte di età adulta (si è stimato che l’80% degli individui possa avere più di 30 anni. Nei mesi estivi, periodo riproduttivo per la specie, le femmine tendono ad aggregarsi con i loro piccoli mentre il resto dell’anno le aggregazioni sono dovute principalmente alla ricerca di cibo e alle preferenze alimentari. Solo 7 femmine sono risultate essere riproduttive per un totale di 16 piccoli nati in 15 anni di studio. Il tasso di natalità è veramente troppo basso per sostenere la vitalità della popolazione: la vita media di un delfino è circa 40 anni e in questa popolazione l’età della prima riproduzione per una femmina riproduttiva è circa 7/8 anni con un intervallo tra i parti di circa 3-8 anni, un periodo di gestazione di 12 mesi e di svezzamento di circa 2/3 anni. La causa principale è da attribuirsi al declino delle risorse alimentari a causa del sovrasfruttamento delle risorse ittiche da parte della pesca intensiva che ha portato ad un generale degrado degli habitat ottimali per la specie e ad una elevata mortalità giovanile. Questa tendenza ha portato nel tempo ad accentuare la competizione tra tursiopi e pescatori locali per l’accesso alle risorse ittiche. Infatti, i tursiopi affamati cercano sempre più fonte di cibo nelle ormai vuote reti da pesca depredandole del pescato e arrecando un notevole danno economico al pescatore. A queste minacce si assomma il disturbo acustico provocato dalle imbarcazioni turistiche che invadono le aree costiere nei mesi estivi e il generale inquinamento da plastica e altri inquinanti ambientali. Nel 2017, grazie ad un progetto finanziato da Aeolian Island Preservation Fund e Blue Marine Foundation, per tutto il periodo primaverile ed estivo, Filicudi WildLife Conservation ha sperimentato l’utilizzo di dissuasori acustici da applicare alle reti ed altri attrezzi da pesca per tenere lontani i delfini. I risultati della sperimentazione sono stati promettenti, soprattutto per quanto riguarda la rete tramaglio, mentre deludenti per la totanara. Per il cianciolo la sperimentazione dovrebbe essere ripetuta nei periodi di maggiore interazione ed è in corso un nuovo piano dei lavori per portare avanti questo progetto.
"Controllo" sul trasporto dei turisti. Tre fratelli liparesi rinviati a giudizio. Ipotizzato il reato di associazione a delinquere. Per due anche l'illecita concorrenza con minaccia/violenza.
(gazzetta del sud - L.O.) Il giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Barcellona, Valeria Gioeli, su richiesta del pubblico ministero Sarah Caiazzo, ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di tre fratelli, che svolgono la professione di tassisti sull'isola di Lipari, per i quali si ipotizza il reato di associazione a delinquere.
Il rinvio a giudizio è stato ordinato per Daniele Corrieri, 56 anni, Francesco Corrieri, 62 anni, e Maurizio Corrieri, 49 anni. Ai tre fratelli, difesi dagli avvocati Giuseppe Cincotta, Fabio Catania e Carmelo Monforte, si contesta il reato di associazione a delinquere allo scopo - secondo l'ipotesi formulata dalla Procura barcellonese - di commettere una serie indeterminata di delitti, in particolare con violenza e minaccia, al fine di acquisire ed esercitare illecitamente il controllo o comunque un'influenza dominante sulle attività di trasporto di persone, nello specifico servizio di taxi e noleggio con conducente sull'isola di Lipari, limitando le attività concorrenti.
Inoltre, per Daniele Corrieri e per Maurizio Corrieri si contesta la recidiva reiterata; mentre per Francesco Corrieri la recidiva reiterata, infraquinquennale, e per aver commesso il delitto dopo l'esecuzione di una precedente pena. Solo per Daniele e Maurizio Corrieri si contesta, in concorso tra loro, con l'aggravante, un ulteriore reato, quello di illecita concorrenza con minaccia o violenza, commessa nello specifico nei confronti e in danno di un altro tassista dell'isola il 16 agosto del 2016. Quel giorno, in località Pignataro di Lipari, mentre il tassista concorrente dei fratelli Corrieri era in attesa di clienti nell'area del porticciolo turistico, Daniele Corrieri non avrebbe esitato ad aggredire dapprima verbalmente e poi fisicamente il collega, rivolgendo frasi minacciose per farlo allontanare e sferrando subito dopo calci e pugni.
Lo stesso imputato si poneva davanti all'autovettura condotta dal collega impedendogli di allontanarsi e danneggiando la stessa auto, e ciò con il concorso del proprio fratello Maurizio il quale sopraggiunto inveiva anch'egli contro la vittima.
NDD - Sin qui le contestazioni mosse ai tre imputati che, chiaramente, avranno modo, in giudizio, di difendersi, rappresentare quella che è la loro versione rispetto ai fatti contestategli.
Rappresentazione che, se vorranno, in ottemperanza alla legge sulla stampa e a quella che è la linea di Eolienews, potranno esprimere anche qui, in uno spazio analogo a quello dell'articolo pubblicato.
Oggi è il 1° Giugno. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno
Abitato di Canneto visto dal Monterosa
SANTO DEL GIORNO:
Giustino nacque a Sichem, in Samaria, nel II secolo dopo Cristo, ma era probabilmente di origine romana. Giovane quieto, aveva cercato attraverso lo studio della filosofia la verità e con essa la felicità, senza peraltro raggiungerla. Si ritirò allora nel deserto, dove incontrò un vecchio saggio al quale confidò i suoi tormenti. "Leggi i profeti, leggi il Vangelo - gli suggerì il vecchio - e troverai quello che cerchi".
Giustino li lesse e la grazia di Dio gli illuminò la mente e gli riscaldò il cuore. Giustino non rinnegò per questo la filosofia, anzi trasse da essa motivi per dimostrare la ragionevolezza de cristianesimo: lo fece scrivendo una celebre Apologia e sostenendo accesi dibattiti con i più filosofi del tempo. L'eco della sua attività giunse all'orecchio del prefetto di Roma, impegnato in una dura persecuzione contro i cristiani. Così Giustiniano venne processato. "Ho studiato tutte le scienze, ma solo nella dottrina dei cristiani religiosamente seguono ho trovato la verità" rispose al prefetto che lo interrogava. E poiché non si scostò di un passo dalla professione di fede pronunciata, venne condannato a morte. Fu decapitato, dopo aver subito il tormento e l'ingiuria della flagellazione.
venerdì 31 maggio 2019
"Imparare il mare". L’Istituto Comprensivo Lipari Santa Lucia alla “ Giornata della Sicurezza e tutela dell’ambiente marino”
(di Domenica Iannello) Che cosa è più importante per i ragazzi che crescono, se non
conoscere il loro mare, e possedere le capacità per fruirlo in tutta sicurezza e rispetto?
Proprio per questo motivo, oggi, l’Istituto Comprensivo
Lipari Santa Lucia, diretto dal Preside Candia, ha partecipato alla “ Giornata
della Sicurezza e tutela dell’ambiente marino” organizzata dalla locale Guardia
Costiera e la Lega Navale di Lipari.
Per chi nasce e cresce alle Eolie, il mare rappresenta uno
speciale “interlocutore” con il quale confrontarsi, è lui che detta le
condizioni, se è agitato non si viaggia, se è calmo si può uscire in barca, per
i ragazzi eoliani è fondamentale conoscerlo e comprendere le potenzialità che
possiede e le insidie che nasconde.
Conoscere significa amare, amare significa proteggere e
tutelare, oramai gli ecosistemi marini purtroppo sono in grave sofferenza per
gli scellerati comportamenti umani che stanno portando alla morte per
inquinamento dei loro abitanti.
I ragazzi di oggi, non è retorica, saranno gli adulti di
domani, forse a noi quando eravamo piccoli non lo hanno spiegato che non
bisognava sporcare, forse perché ancora i livelli di inquinamento erano
tollerabili e non uccidevano nessuno, ma ora direi che bisogna investire molto
sulla formazione di una sana coscienza civica dei futuri adulti.
La scuola in prima persona si fa carico di queste esigenze educative ed arricchisce continuamente la propria offerta formativa, superamento limiti e barriere di autoreferenzialità, ponendosi sempre pronta ad accogliere istanze ed esigenze territoriali ed aprendosi alla collaborazioni con gli enti esterni presenti sul territorio portatori di buone prassi e esempi virtuosi. Un grazie speciale ai ragazzi che con pazienza e rinnovato interesse partecipano con entusiasmo a tutte le attività ed iniziative proposte.
Sceso il sipario sulla "tre giorni" dei Vigili del fuoco a Lipari.
Si è conclusa al Palacongressi di Lipari, con il seminario "La cultura della sicurezza nell'emergenza", la "tre giorni" della manifestazione "I Vigili del Fuoco – Lo Sport e la Cultura della Sicurezza nell'Emergenza" organizzato dal Comando Provinciale dei VVF di Messina nel mese di maggio e che ha coinvolto di le scuole dell’arcipelago eoliano. Centinaia di alunni al fianco dei vigili del fuoco che hanno partecipato alle iniziative dando forte impulso alle attività svolte. Particolare attenzione è stata prestata al significato agli elementi essenziali alla sicurezza in senso lato e specificatamente nelle abitazioni, nella vita quotidiana e nei luoghi di studio/lavoro.
La "tre giorni" dei Vigili del fuoco si può dire che ha perfettamente centrato l'obiettivo.
La "tre giorni" dei Vigili del fuoco si può dire che ha perfettamente centrato l'obiettivo.
Conferita a Verona all'eoliano Giuseppe Bianchi, l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine "Al Merito della Repubblica Italiana".
Nelle sale di rappresentanza di Palazzo Scaligero si è tenuta, nella giornata del 30 maggio 2019, la cerimonia di consegna di 47 onorificenze al Merito della Repubblica Italiana ad altrettanti cittadini veronesi particolarmente distintisi nel campo lavorativo e sociale.
Il Prefetto Donato Giovanni Cafagna, in apertura della cerimonia, nell'accogliere per la prima volta dal suo recente insediamento nello storico Palazzo degli Scaligeri tutti gli insigniti della provincia, ha ringraziato le Autorità ed i Sindaci presenti.
Successivamente, rivolgendosi ai premiati, ha espresso le sue più vive congratulazioni per il prestigioso riconoscimento che premia la laboriosa operosità e il significativo contributo portato in campi diversi alla comunità veronese.
Il Prefetto ha proseguito sottolineando la presenza di alcune delle professionalità di punta nel campo della medicina e dell'Università veronese, dell'imprenditoria e della Pubblica Amministrazione.
Nella circostanza, il prestigioso riconoscimento, è stato anche conferito all'eoliano Dott. Giuseppe Bianchi, funzionario dell'Agenzia delle Entrate.
Lo speaker così lo ha presentato: "funzionario di notevoli capacità organizzative, di elevata professionalità e competenza, caratterizzato da grande senso di responsabilità, forte tensione ai risultati, capacità motivazionale fuori dal comune dei collaboratori e capacità di ascolto rispetto agli utenti. L'Agenzia gli ha per questo motivo affidato prestigiosi incarichi nel Veneto. Gli è stata conferita la reggenza della DP di Verona quando il titolare si è dovuto assentare per malattia, che ha supportato, assieme ai più stetti collaboratori, con grande umanità. Compatibilmente con le norme comportamentali dell'Agenzia, è promotore con un gruppo di colleghi di attività di beneficienza a favore di malati oncologici assistiti dall'Ospedale di Negrar, nonché di progetti medico-sanitari promossi da IL PONTE Cooperativa Sociale Onlus di Mantova".
Foto 1 - Giuseppe Bianchi tra il Sindaco di Pescantina Dott. Luigi Cadura e il Prefetto di Verona Dott. Donato Giovanni Cafagna
Foto 2 - foto di gruppo degli insigniti
NDD - A Giuseppe, con il quale, tanti anni fa, ho condiviso a Canneto, una esperienza lavorativa, e che ricordo con affetto e stima, le mie congratulazioni personali e quelle di Eolienews
RINVIO ELEZIONI EX PROVINCE; MUSUMECI, MARTEDI’ EMENDAMENTO ALL’ARS
«Il Parlamento, nella sua sovranità, ha ritenuto di rinviare la data delle elezioni provinciali, già fissata per il 30 giugno. Non posso in alcun modo condividere il posticipo di un anno delle elezioni di secondo livello e la permanenza di commissari, senza così dare possibilità alle comunità locali di essere coinvolte nella gestione degli Enti intermedi. Per questa ragione, il Governo proporrà un emendamento già nella seduta di martedì prossimo, ben prima che la norma approvata possa essere promulgata. Ho sempre contestato l’elezione di secondo grado e rivendicato il diritto del cittadino a eleggere direttamente il presidente della ex Provincia. Ma la legge vigente - ancorché non condivisa - va rispettata, anche dal Parlamento siciliano».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Illeciti nell'attività di pesca e nella commercializzazione, controlli e sequestri della Guardia costiera
Nei giorni scorsi, nell’ambito di una operazione complessa di vigilanza pesca disposta dalla Direzione marittima di Catania, è proseguita l’attività di controllo da parte degli uomini della Guardia Costiera di Milazzo per prevenire e reprimere illeciti in materia di pesca marittima e commercializzazione di prodotto ittico. I controlli si sono svolti presso i punti di sbarco del pescato, a bordo delle unità da pesca, presso rivendite al dettaglio di prodotti ittici.
Durante l’attività sono stati riscontrati numerosi illeciti: Il gommone GC A64 della Guardia Costiera di Milazzo ha recuperato in mare due attrezzi utilizzati da pescatori non professionali, più precisamente un palangaro derivante della lunghezza di circa 1.500 mt., impiegato per la cattura di pescespada posizionato illegalmente nello specchio acqueo antistante il promontorio di Capo Milazzo.
Nell’ambito della stessa operazione, la motovedetta CP 544 ha recuperato e posto sotto sequestro una rete da posta fissa della lunghezza di circa 500 mt e 5 nasse, anche in questo caso gli attrezzi erano illecitamente utilizzati da pescatori non professionali e privi delle previste sigle identificative. Un ulteriore attrezzo da pesca, rete a imbrocco, è stato rinvenuto e sequestrato presso il litorale di ponente di Milazzo.
Durante i controlli sulla filiera commerciale è stata, inoltre, accertata la vendita di prodotto ittico in cattivo stato di conservazione, in violazione delle vigenti norme igienico sanitarie e relative alla rintracciabilità del prodotto ittico, in località Vaccarella del Comune di Milazzo. In questa circostanza sono stati sequestrati circa 15 Kg. di prodotto che, a seguito di visita del servizio veterinario della competente ASP, è stato giudicato non idoneo al consumo umano e pertanto destinato alla distruzione.
La Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Milazzo proseguirà la costante attività di controllo del territorio di competenza al fine di prevenire e reprimere ogni condotta illecita in materia di pesca e a tutela dell’ambiente marino e del patrimonio ittico ed a garanzia della sicurezza alimentare del consumatore.
Durante l’attività sono stati riscontrati numerosi illeciti: Il gommone GC A64 della Guardia Costiera di Milazzo ha recuperato in mare due attrezzi utilizzati da pescatori non professionali, più precisamente un palangaro derivante della lunghezza di circa 1.500 mt., impiegato per la cattura di pescespada posizionato illegalmente nello specchio acqueo antistante il promontorio di Capo Milazzo.
Nell’ambito della stessa operazione, la motovedetta CP 544 ha recuperato e posto sotto sequestro una rete da posta fissa della lunghezza di circa 500 mt e 5 nasse, anche in questo caso gli attrezzi erano illecitamente utilizzati da pescatori non professionali e privi delle previste sigle identificative. Un ulteriore attrezzo da pesca, rete a imbrocco, è stato rinvenuto e sequestrato presso il litorale di ponente di Milazzo.
Durante i controlli sulla filiera commerciale è stata, inoltre, accertata la vendita di prodotto ittico in cattivo stato di conservazione, in violazione delle vigenti norme igienico sanitarie e relative alla rintracciabilità del prodotto ittico, in località Vaccarella del Comune di Milazzo. In questa circostanza sono stati sequestrati circa 15 Kg. di prodotto che, a seguito di visita del servizio veterinario della competente ASP, è stato giudicato non idoneo al consumo umano e pertanto destinato alla distruzione.
La Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Milazzo proseguirà la costante attività di controllo del territorio di competenza al fine di prevenire e reprimere ogni condotta illecita in materia di pesca e a tutela dell’ambiente marino e del patrimonio ittico ed a garanzia della sicurezza alimentare del consumatore.
Auguri di...
Buon Compleanno alla carissima Anna Maria Famularo. Ed ancora a Maurizio Biviano, Salvatore Natoli, Lory Giardina, Alfredo Biviano, Rocco De Mariano, Gloria Antonia Di Giovanni, Filippo Bernardi, Giacomo Biviano,Graziana Morello, Eugenia Man, Francesca Puglisi, Anna Spizzone, Claudio Utano.
Vito De Vita, uno dei 44 eroi di Unterlüss. Convegno Domani 1° Giugno a Lipari.
L’associazione Culturale NOSTOS (Viaggio) è un centro permanente di vita associativa a carattere volontario, democratico e antifascista. Il termine “viaggio” indica uno spostamento da un preciso luogo di partenza ad un altrettanto preciso punto di arrivo. “Nostos”, il corrispondente greco di “viaggio”, origina la parola “nostalgia”, quindi dolore, mancanza; infatti esso non va inteso soltanto come un qualcosa di concreto e realistico, ma anche in senso simbolico di desiderio, tensione di conoscenza e di ricerca.
L’associazione è impegnata:
– A promuovere la cultura e la crescita individuale degli/delle associati/e tramite mezzi audiovisivi, mostre d’arte, letture collettive, convegni a tema, film ecc.
– a promuovere l’affermazione dei diritti individuali e collettivi dei/delle cittadini/e, a promuovere la creazione di una nuova e radicata cultura della partecipazione, a promuovere la affermazione della democrazia partecipata, per questo l’associazione si riserva la facoltà di avvalersi dell’iniziativa popolare per la presentazione di proposte, di utilizzare tutti gli strumenti idonei a stimolare e valorizzare la partecipazione dei/delle cittadini/e alle diverse forme possibili di iniziativa e proposte; a promuovere e gestire per il perseguimento dei propri fini tutte le forme di economia sociale ritenute utili e necessarie; a promuovere l’affermazione dei Diritti dell’Uomo ed un equo rapporto tra i popoli ;
– a creare gli strumenti per la piena attuazione di una società a misura d’uomo mediante la diffusione della cultura di genere;
– a promuovere i diritti del/della cittadino/a che vive condizioni di disagio, a rimuovere le condizioni ambientali che determinano condizioni di disagio.
– a promuovere occasioni di crescita dei/delle soci/e anche attraverso la progettazione di percorsi formativi e di programmi di formazione professionale come previsti dalla normativa vigente in materia;
– a promuovere occasioni di confronto e scambio di esperienze tramite la realizzazione di progetti e programmi promossi dalla Unione Europea, dallo Stato e da tutte le forme di decentramento delle istituzioni nazionali, europee ed internazionali;
– a promuovere i diritti del/della cittadino/a minore, per la piena affermazione del diritto al gioco, alle attività ludiche e motorie, alla scolarizzazione, contro ogni forma di sfruttamento e di violenza, a promuove la piena applicazione della Carta dei Diritti del Minore sancita dalle Nazioni Unite;
– a promuovere il superamento di ogni forma di discriminazione, intolleranza, fanatismo, xenofobia, fascismo, censura, razzismo; ad operare per il pieno rispetto dei diritti delle minoranze, per il riconoscimento e la valorizzazione di ogni diversità, sia etnica, che religiosa che sessuale;
– a promuovere la cultura della pace, della non violenza e della cooperazione fra tutti i popoli, per la riduzione di ogni tipo di armamento e per soluzioni non violente dei conflitti;
– a promuovere la valorizzazione della risorsa ambiente, contro la cultura dello spreco, contro la distruzione del pianeta, per la piena applicazione di tutte le convenzioni internazionali in materia di tutela ambientale;
– ad operare per la valorizzazione e tutela dei beni artistici, architettonici, storici, urbanistici ed ambientali;
– a promuovere la qualificazione della produzione e del consumo nel campo culturale, ricreativo e sportivo.
L’associazione fa proprio il contributo umano e sociale di ogni persona quale soggetto unico ed irripetibile, con le proprie convinzioni politiche e religiose, identità sessuale, cittadinanza, appartenenza etnica, età e professione.
Biografia di Vito De Vita
Vito De Vita nasce a Messina nel 1920, secondo di sette figli di una famiglia modesta. Il padre Biagio è un piccolo artigiano mentre la madre Letteria Nicosia è casalinga. Si diploma al Liceo Classico presso i Salesiani, iscrivendosi successivamente in Lettere Classiche all’Università di Catania. Interrompe gli studi a seguito della chiamata alle armi e frequenta la scuola A.U.C. dell’Aquila diventando Sottotenente di Complemento di Fanteria. Viene assegnato come prima nomina al 74simo Reggimento Fanteria in servizio presso la caserma “N. Sauro” di Pola dove il 13.09.1943 viene fatto prigioniero dalle truppe tedesche e deportato in Germania nei campi di concentramento di Brema-Bremenvorde, Benjaminovo (Varsavia), Wietzendorf, Kreis-Soltau Hannover. Viene rimpatriato in Italia nel Luglio 1945 laureandosi il 30 novembre dello stesso anno. Nel 1946 comincia ad insegnare a Lipari dove si sposa nel 1949 con Laura De Luca anch’essa insegnante dalla cui unione nascono 5 figli. Inizia la sua attività presso la scuola media, insegna nel contempo in un istituto magistrale parificato di cui diventa preside finendo la sua carriera all’Istituto tecnico commerciale, improntando la sua missione di docente con rigore, ma con massima umanità. Partecipa attivamente alla vita politica e sociale dell’isola diventando punto di riferimento della cultura locale, viene nominato presidente dell’E.C.A. (Ente Comunale Assistenza), scrive poesie, partecipa a convegni e conferenze. Convinto Europeista lascia in eredità ai figli, ai 10 nipoti e a generazioni di alunni i valori di integrità, onestà e tolleranza. Muore a Lipari il 16 dicembre 2007 all’età di 87 anni.
Chi sono i 44 eroi di Unterlüss
Dei 650.000 soldati IMI, 28.000 sono ufficiali di carriera e di complemento. Come i tre messinesi protagonisti di questa storia. La loro sorte sarà diversa rispetto a quella dei soldati di truppa, perchè gli ufficiali potevano godere dell’esenzione dal lavoro coatto grazie all’art. 27 della Convenzione di Ginevra. La loro è una lenta agonia di inedia, con la fame e il freddo a impossessarsi dei giovani italiani (tra questi la “migliore gioventù” italiana dell’epoca: Giovannino Guareschi, Giuseppe Lazzati, Alessandro Natta, Odoardo Ascari, Gianrico Tedeschi). Questa situazione non muta fino a che Hitler e Mussolini cercano di cambiare le loro sorti. Con l’accordo del 20 luglio 1944 gli ufficiali sono declassati a “civili”, spogliandoli del loro status per poterli obbligare al lavoro. Ma gli italiani non ci stanno comunque. In migliaia rifiutano il lavoro per non collaborare e attendono la loro sorte. Quando la Germania sta per capitolare, nell’inverno del 1945, i nazisti tentano il tutto per tutto, obbligandoli coattamente e chiamandoli al lavoro con il sopruso.
In questo delicato contesto il 17 febbraio 1945, 213 ufficiali, tra cui Pasquale Campanella, Natale Ferrara e Vito De Vita, vengono deportati dal lager di Wietzendorf a un campo di aviazione presso Dedelstorf, nella Bassa Sassonia. I nazisti li obbligano al lavoro per ripristinare una pista in disuso. Per cinque giorni si rifiutano di lavorare organizzando uno sciopero e operando un sabotaggio. Il 24 febbraio 1945 interviene la Gestapo per una punizione esemplare. Ne vengono scelti 21 a caso per una decimazione dimostrativa. Ma mentre i 21 vengono condotti verso l’esecuzione, altri 44 ufficiali si offrono volontari per sostituirli. Campanella, De Vita e Ferrara sono tra questi 44, così come Michele Montagano. Colpiti dal gesto di eroismo, la Gestapo indugia cinque ore prima di decidere la loro sorte. Per i 44 è infine organizzato, come prigionieri politici, il trasferimento al campo di punizione e di “rieducazione al lavoro” del AEL-KZ Unterlüss, dove sorge una delle più importanti fabbriche di armamenti della Germania nazista. L’intento era quello di finirli per fatica, usufruendo ancora del loro lavoro fino all’ultimo respiro. Per sei settimane i 44 ufficiali saranno rinchiusi in un lager disumano, espressione del peggior girone infernale dantesco. Soffrendo le bastonate, il lavoro coatto, le malattie, la fame più nera, le migliaia di parassiti che invadono i loro corpi che diventano sempre più scheletrici. Tre di loro moriranno durante la prigionia, e altri tre negli ospedali subito dopo la Liberazione, avvenuta il 13 aprile. Tra questi Michele Rinaudo, di Trapani. Natale Ferrara sarà ammalato di tifo petecchiale – la malattia causa primaria delle morti nei lager nazisti – e ricoverato per alcune settimane in ospedale, così come Campanella e De Vita. I reduci di quei 44 torneranno in Italia non prima di settembre, dopo altre peripezie. Da allora calerà il silenzio e il loro gesto eroico sarà dimenticato, ignorato persino dagli stessi familiari: alcuni di loro soltanto negli ultimi anni hanno scoperto la loro storia. Nel 1949 Campanella, De Vita e Ferrara riceveranno un “Encomio Solenne” dal Ministero della Difesa.
Al convegno prenderanno parte i parenti del Tenente Pasquale Campanella, del Sottotenente Natale Ferrana compagni di prigionia di De Vita ed eroi di guerra. L’evento sarà imperniato sulla presenza dell’ultimo dei 44 eroi di Unterlüss ancora vivente, Michele Montagano, 96 anni, presidente nazionale vicario dell’ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia), che verrà appositamente da Campobasso a portare la sua testimonianza sull’atto eroico di Unterlüss e il ricordo personale dei suoi tre compagni di prigionia messinesi.
L’associazione è impegnata:
– A promuovere la cultura e la crescita individuale degli/delle associati/e tramite mezzi audiovisivi, mostre d’arte, letture collettive, convegni a tema, film ecc.
– a promuovere l’affermazione dei diritti individuali e collettivi dei/delle cittadini/e, a promuovere la creazione di una nuova e radicata cultura della partecipazione, a promuovere la affermazione della democrazia partecipata, per questo l’associazione si riserva la facoltà di avvalersi dell’iniziativa popolare per la presentazione di proposte, di utilizzare tutti gli strumenti idonei a stimolare e valorizzare la partecipazione dei/delle cittadini/e alle diverse forme possibili di iniziativa e proposte; a promuovere e gestire per il perseguimento dei propri fini tutte le forme di economia sociale ritenute utili e necessarie; a promuovere l’affermazione dei Diritti dell’Uomo ed un equo rapporto tra i popoli ;
– a creare gli strumenti per la piena attuazione di una società a misura d’uomo mediante la diffusione della cultura di genere;
– a promuovere i diritti del/della cittadino/a che vive condizioni di disagio, a rimuovere le condizioni ambientali che determinano condizioni di disagio.
– a promuovere occasioni di crescita dei/delle soci/e anche attraverso la progettazione di percorsi formativi e di programmi di formazione professionale come previsti dalla normativa vigente in materia;
– a promuovere occasioni di confronto e scambio di esperienze tramite la realizzazione di progetti e programmi promossi dalla Unione Europea, dallo Stato e da tutte le forme di decentramento delle istituzioni nazionali, europee ed internazionali;
– a promuovere i diritti del/della cittadino/a minore, per la piena affermazione del diritto al gioco, alle attività ludiche e motorie, alla scolarizzazione, contro ogni forma di sfruttamento e di violenza, a promuove la piena applicazione della Carta dei Diritti del Minore sancita dalle Nazioni Unite;
– a promuovere il superamento di ogni forma di discriminazione, intolleranza, fanatismo, xenofobia, fascismo, censura, razzismo; ad operare per il pieno rispetto dei diritti delle minoranze, per il riconoscimento e la valorizzazione di ogni diversità, sia etnica, che religiosa che sessuale;
– a promuovere la cultura della pace, della non violenza e della cooperazione fra tutti i popoli, per la riduzione di ogni tipo di armamento e per soluzioni non violente dei conflitti;
– a promuovere la valorizzazione della risorsa ambiente, contro la cultura dello spreco, contro la distruzione del pianeta, per la piena applicazione di tutte le convenzioni internazionali in materia di tutela ambientale;
– ad operare per la valorizzazione e tutela dei beni artistici, architettonici, storici, urbanistici ed ambientali;
– a promuovere la qualificazione della produzione e del consumo nel campo culturale, ricreativo e sportivo.
L’associazione fa proprio il contributo umano e sociale di ogni persona quale soggetto unico ed irripetibile, con le proprie convinzioni politiche e religiose, identità sessuale, cittadinanza, appartenenza etnica, età e professione.
Biografia di Vito De Vita
Vito De Vita nasce a Messina nel 1920, secondo di sette figli di una famiglia modesta. Il padre Biagio è un piccolo artigiano mentre la madre Letteria Nicosia è casalinga. Si diploma al Liceo Classico presso i Salesiani, iscrivendosi successivamente in Lettere Classiche all’Università di Catania. Interrompe gli studi a seguito della chiamata alle armi e frequenta la scuola A.U.C. dell’Aquila diventando Sottotenente di Complemento di Fanteria. Viene assegnato come prima nomina al 74simo Reggimento Fanteria in servizio presso la caserma “N. Sauro” di Pola dove il 13.09.1943 viene fatto prigioniero dalle truppe tedesche e deportato in Germania nei campi di concentramento di Brema-Bremenvorde, Benjaminovo (Varsavia), Wietzendorf, Kreis-Soltau Hannover. Viene rimpatriato in Italia nel Luglio 1945 laureandosi il 30 novembre dello stesso anno. Nel 1946 comincia ad insegnare a Lipari dove si sposa nel 1949 con Laura De Luca anch’essa insegnante dalla cui unione nascono 5 figli. Inizia la sua attività presso la scuola media, insegna nel contempo in un istituto magistrale parificato di cui diventa preside finendo la sua carriera all’Istituto tecnico commerciale, improntando la sua missione di docente con rigore, ma con massima umanità. Partecipa attivamente alla vita politica e sociale dell’isola diventando punto di riferimento della cultura locale, viene nominato presidente dell’E.C.A. (Ente Comunale Assistenza), scrive poesie, partecipa a convegni e conferenze. Convinto Europeista lascia in eredità ai figli, ai 10 nipoti e a generazioni di alunni i valori di integrità, onestà e tolleranza. Muore a Lipari il 16 dicembre 2007 all’età di 87 anni.
Chi sono i 44 eroi di Unterlüss
Dei 650.000 soldati IMI, 28.000 sono ufficiali di carriera e di complemento. Come i tre messinesi protagonisti di questa storia. La loro sorte sarà diversa rispetto a quella dei soldati di truppa, perchè gli ufficiali potevano godere dell’esenzione dal lavoro coatto grazie all’art. 27 della Convenzione di Ginevra. La loro è una lenta agonia di inedia, con la fame e il freddo a impossessarsi dei giovani italiani (tra questi la “migliore gioventù” italiana dell’epoca: Giovannino Guareschi, Giuseppe Lazzati, Alessandro Natta, Odoardo Ascari, Gianrico Tedeschi). Questa situazione non muta fino a che Hitler e Mussolini cercano di cambiare le loro sorti. Con l’accordo del 20 luglio 1944 gli ufficiali sono declassati a “civili”, spogliandoli del loro status per poterli obbligare al lavoro. Ma gli italiani non ci stanno comunque. In migliaia rifiutano il lavoro per non collaborare e attendono la loro sorte. Quando la Germania sta per capitolare, nell’inverno del 1945, i nazisti tentano il tutto per tutto, obbligandoli coattamente e chiamandoli al lavoro con il sopruso.
In questo delicato contesto il 17 febbraio 1945, 213 ufficiali, tra cui Pasquale Campanella, Natale Ferrara e Vito De Vita, vengono deportati dal lager di Wietzendorf a un campo di aviazione presso Dedelstorf, nella Bassa Sassonia. I nazisti li obbligano al lavoro per ripristinare una pista in disuso. Per cinque giorni si rifiutano di lavorare organizzando uno sciopero e operando un sabotaggio. Il 24 febbraio 1945 interviene la Gestapo per una punizione esemplare. Ne vengono scelti 21 a caso per una decimazione dimostrativa. Ma mentre i 21 vengono condotti verso l’esecuzione, altri 44 ufficiali si offrono volontari per sostituirli. Campanella, De Vita e Ferrara sono tra questi 44, così come Michele Montagano. Colpiti dal gesto di eroismo, la Gestapo indugia cinque ore prima di decidere la loro sorte. Per i 44 è infine organizzato, come prigionieri politici, il trasferimento al campo di punizione e di “rieducazione al lavoro” del AEL-KZ Unterlüss, dove sorge una delle più importanti fabbriche di armamenti della Germania nazista. L’intento era quello di finirli per fatica, usufruendo ancora del loro lavoro fino all’ultimo respiro. Per sei settimane i 44 ufficiali saranno rinchiusi in un lager disumano, espressione del peggior girone infernale dantesco. Soffrendo le bastonate, il lavoro coatto, le malattie, la fame più nera, le migliaia di parassiti che invadono i loro corpi che diventano sempre più scheletrici. Tre di loro moriranno durante la prigionia, e altri tre negli ospedali subito dopo la Liberazione, avvenuta il 13 aprile. Tra questi Michele Rinaudo, di Trapani. Natale Ferrara sarà ammalato di tifo petecchiale – la malattia causa primaria delle morti nei lager nazisti – e ricoverato per alcune settimane in ospedale, così come Campanella e De Vita. I reduci di quei 44 torneranno in Italia non prima di settembre, dopo altre peripezie. Da allora calerà il silenzio e il loro gesto eroico sarà dimenticato, ignorato persino dagli stessi familiari: alcuni di loro soltanto negli ultimi anni hanno scoperto la loro storia. Nel 1949 Campanella, De Vita e Ferrara riceveranno un “Encomio Solenne” dal Ministero della Difesa.
Al convegno prenderanno parte i parenti del Tenente Pasquale Campanella, del Sottotenente Natale Ferrana compagni di prigionia di De Vita ed eroi di guerra. L’evento sarà imperniato sulla presenza dell’ultimo dei 44 eroi di Unterlüss ancora vivente, Michele Montagano, 96 anni, presidente nazionale vicario dell’ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia), che verrà appositamente da Campobasso a portare la sua testimonianza sull’atto eroico di Unterlüss e il ricordo personale dei suoi tre compagni di prigionia messinesi.
Oggi è il 31 Maggio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il Santo del giorno
Tradizionale casa eoliana
SANTO DEL GIORNO:
Quando la Vergine seppe dall'Arcangelo Gabriele che era prossima a divenire madre del Precursore, fu stimolata interiormente dallo Spirito Santo a recarsi alla casa di sua cugina S. Elisabetta per apportarvi i primi frutti della redenzione. Il viaggio da Nazareth, dove abitava la SS. Vergine, fino alla città di Ebron dove stava Elisabetta era di 69 miglia circa. Le montagne e la cattiva stagione rendevano più incomodo tale percorso. Tuttavia la B. Vergine si pose in cammino con sollecitudine, come nota il Vangelo, spinta da quella grande carità che ardeva nel suo cuore. Ella incominciava allora la sua missione di dispensiera di tutte le grazie.
Giunta alla casa di Elisabetta, Maria fu la prima a porgere il saluto alla cugina, ed apportò in quella casa grazie straordinarie: S. Giovanni Battista fu liberato dal peccato originale, Zaccaria riebbe la parola, S. Elisabetta ricevette l'abbondanza dei doni dello Spirito Santo ed alla vista della Vergine esclamò: « Quale grazia è per me questa che venga a me la Madre del mio Signore? ».
Maria, in risposta, pronunciò lo stupendo cantico del Magnificat, la più degna lode che Dio ricevesse dalla bocca della sua santa Madre, e che la Chiesa fa recitare ogni giorno ai sacerdoti nell'Ufficio divino.
L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Con questo cantico Maria loda Iddio di averla arricchita di tali privilegi; predice la sua gloria nell'avvenire: profetizza che il Salvatore del mondo umilierà i superbi ed esalterà gli umili e spanderà la sua misericordia in tutti i secoli fino alla fine del mondo.
Secondo il S. Vangelo, Maria si trattenne per tre mesi nella casa di S. Elisabetta. In questo tempo Ella prestò alla cugina tutti i più umili servizi, con una bontà che solo la madre di Dio poteva avere.
Come fu ripiena di grazia la famiglia di Elisabetta alla visita di Maria, così può chiamarsi beata l'anima devota di Maria. Maria non solo protegge i suoi devoti, ma, come dice un santo, li serve. Dove vi è l'amore a Maria vi è ogni bene, perchè Ella porta con sè Gesù, vera pace dell'anima.
giovedì 30 maggio 2019
MOTO: CRESCITA IN TOTO (di Gianluca Veneroso)
Tripudio di bimbi festanti, coinvolti in sane competizioni e prodezze motorie capitanate dall'inossidabile GAETANO BISAZZA.
Questa mattina, infatti, dalle 9:30 alle 12:00, il Palazzetto dello Sport di Lipari ha ospitato gli alunni delle sezioni Infanzia e Primaria di Canneto e Vulcano, pronti a dare una dimostrazione ginnico-sportiva di quanto acquisito e ..."messo in moto" al termine di un progetto annuale
condotto, nei singoli plessi, dal Maestro/Mister Gaetano.
Fuori da ogni retorica celebrativa, assistere al coordinamento di tanti corpicini sprint - alla ricerca di un ostacolo da bipassare e di un obiettivo da conquistare - è stato entusiasmante e insolito.
Oggi più che mai L'INTELLIGENZA DEL CORPO va spronata ed educata, ascoltata e ben orientata. Dalla corsa libera ai percorsi strutturati : tutto ciò che i nostri PICCOLI ATLETI hanno condiviso non si esaurisce tra medaglie, foto e tappetini. Tale bagaglio va a toccare la sfera relazionale. Arricchisce la percezione del sé, implementando l' autostima. Ridisegna le traiettorie del divertimento e della socialità a tu per tu, ma soprattutto abbatte i muri di titubanze, fobie e sigle (BES, ODA, H...) che solo il gioco può vanificare.
Podio d'onore allora a BISAZZA, paladino di una scuola in cui fermezza, regole e divertimento si mescolano perfettamente.
E che dire della nostra Cettina Forestieri, teacher-scout di una progettualità didattica attenta a tutte le imperdibili PALESTRE del territorio? Staffettista DOC, in grado di diblare le buche della diffidenza coi mattoni del LA MIA SCUOLA C'È, il nostro Dirigente RENATO CANDIA, che da 15 anni crede fermamente nella valorizzazione dello sport per affrontare ben carichi partite in ogni CAMPO DEL FUTURO.
Presenti all'evento le Istituzioni: il sindaco Marco Giorgianni e l'Assessore allo Sport Davide Merenda hanno fregiato ancor più la risonanza di una giornata in cui la semplicità del muoversi insieme ha regalato un sorriso a tutti.
GIANLUCA VENEROSO
Dopo Amici, Alberto riabbraccia la sua Messina: "Tornerò qui per un concerto" - Carrellata di foto e e articolo da www.gazzettadelsud.it
Per visualizzare la carrellata fotografica e l'articolo cliccare su questo link https://messina.gazzettadelsud.it/foto/societa/2019/05/30/dopo-amici-alberto-riabbraccia-la-sua-messina-tornero-qui-per-un-concerto-foto-0119476f-c47a-4492-a639-acd21ba88f8d/
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