Cerca nel blog
sabato 1 giugno 2019
A rischio le popolazioni di cetacei e tartarughe marine delle isole Eolie: caratterizzazione dello status e principali minacce.
(Comunicato stampa) Uno studio a lungo termine condotto da Filicudi Wildife Conservation partito nel 2005 su una delle due specie di delfini presenti nelle acque Eoliane, il tursiope, ha messo in luce la fragilità di questa piccola popolazione costituita da soli 42 esemplari, che effettuano rare migrazioni lungo le coste siciliane e in gran parte di età adulta (si è stimato che l’80% degli individui possa avere più di 30 anni. Nei mesi estivi, periodo riproduttivo per la specie, le femmine tendono ad aggregarsi con i loro piccoli mentre il resto dell’anno le aggregazioni sono dovute principalmente alla ricerca di cibo e alle preferenze alimentari. Solo 7 femmine sono risultate essere riproduttive per un totale di 16 piccoli nati in 15 anni di studio. Il tasso di natalità è veramente troppo basso per sostenere la vitalità della popolazione: la vita media di un delfino è circa 40 anni e in questa popolazione l’età della prima riproduzione per una femmina riproduttiva è circa 7/8 anni con un intervallo tra i parti di circa 3-8 anni, un periodo di gestazione di 12 mesi e di svezzamento di circa 2/3 anni. La causa principale è da attribuirsi al declino delle risorse alimentari a causa del sovrasfruttamento delle risorse ittiche da parte della pesca intensiva che ha portato ad un generale degrado degli habitat ottimali per la specie e ad una elevata mortalità giovanile. Questa tendenza ha portato nel tempo ad accentuare la competizione tra tursiopi e pescatori locali per l’accesso alle risorse ittiche. Infatti, i tursiopi affamati cercano sempre più fonte di cibo nelle ormai vuote reti da pesca depredandole del pescato e arrecando un notevole danno economico al pescatore. A queste minacce si assomma il disturbo acustico provocato dalle imbarcazioni turistiche che invadono le aree costiere nei mesi estivi e il generale inquinamento da plastica e altri inquinanti ambientali. Nel 2017, grazie ad un progetto finanziato da Aeolian Island Preservation Fund e Blue Marine Foundation, per tutto il periodo primaverile ed estivo, Filicudi WildLife Conservation ha sperimentato l’utilizzo di dissuasori acustici da applicare alle reti ed altri attrezzi da pesca per tenere lontani i delfini. I risultati della sperimentazione sono stati promettenti, soprattutto per quanto riguarda la rete tramaglio, mentre deludenti per la totanara. Per il cianciolo la sperimentazione dovrebbe essere ripetuta nei periodi di maggiore interazione ed è in corso un nuovo piano dei lavori per portare avanti questo progetto.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.