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mercoledì 3 agosto 2016
I cannoli dell'amore. Rappresentazione teatrale stasera a Lipari
Stasera nel contesto della Rassegna Teatrale " Le Maschere di Dioniso", organizzata dal "Piccolo Borgo Antico", sarà di scena all'anfiteatro del castello di Lipari (ore 21 e 30) la "Compagnia delle Ortiche" di Ragusa, con la commedia "I cannoli dell'amore".
100 anni dalla VI Battaglia dell’Isonzo o “Battaglia di Gorizia”. Vi caddero 6 eoliani
Vi
furono 6 caduti eoliani
“La mattina del 5 di agosto si
muovevano le truppe italiane per Gorizia
e le terre lontane e dolente ogniun si partì…”
Le parole di questo canto popolare di contestazione della Grande Guerra
(o Gorizia tu sei Maledetta), descrivono l’inizio di quella che passerà alla
storia come la “VI Battaglia dell’Isonzo”
o “Battaglia di Gorizia” e che costerà alla nostra nazione la perdita stimata
di circa 51.232 uomini . In poco più
di 11 giorni di combattimento 6 famiglie
eoliane piangeranno i loro caduti, tre dei quali risulteranno dispersi e mai
più ritrovati.
Ad onor del vero, le operazioni
per la conquista di Gorizia ebbero inizio già nella giornata del 4 d’agosto,
con le artiglierie italiane, intente ad aggiustare il tiro verso il Podgora,
Plava, Sabotino e San Michele.
Stabilizzate
le posizioni del Trentino, con buona parte delle truppe austriache richiamate
sul fronte orientale a tamponare le falle causate dai consistenti attacchi
Russi sui Carpazi ordinati dal
generale Aleksej Alekseevič Brusilov.
Cadorna riuscì ad intuire il momento di difficolta degli austroungarici e
disimpegnò una buana parte dei reggimenti italiani dal settore Nord- ESt, facendoli
convergere verso il Carso. In breve tempo si riuscì ad incrementare il numero
dei pezzi delle artiglierie italiane poste a ridosso della citta di Gorizia con
1200 cannoni di diverso calibro e 800 bombarde. Il rapporto delle forze in
campo era di circa 300.000 italiani contro circa 120.000 austroungarici, con un
netto vantaggio territoriale per questi ultimi, trincerati dietro complessi
sistemi difensivi.
Il
comando supremo affidò le operazioni del
settore Est alla 3^ Armata comanda dal generale Duca D’Aosta, mentre il settore
nord alla 2^ Armata comanda dal generale Luigi Capello.
Protagoniste
nelle prime ore di battaglia furono le artiglierie, che con tiro preciso e continuo
diedero inizio allo scontro alle ore 5:00 del mattino del 6 di agosto. Lo scopo
era quello di annientare le difese di prima linea della testa di ponte
austriaca posta sul lato destro del fiume Isonzo. Sfondando il “Campo
Trincerarto di Gorizia”, costituito dalla linea di monti che dal Podgora
convergeva verso il Sabotino, Plava e Oslavia; procedendo allo stesso tempo
sulla riva sinistra dell’Isonzo per la conquista definitiva del monte San
Michele, per poi tentare la presa della città.
Nella
stessa giornata del 6 i primi fanti italiani
vennero a contatto con le linee nemiche e il 7 agosto le prime Brigate conquistarono le difese austriache quasi
completamente distrutte dal micidiale fuoco dell’artiglieria. Anche se i pochi
superstiti ancora rintontiti dal bombardamento ed i rinforzi giunti seppero
opporre una tenace resistenza tendando anche disperati contrattacchi. Nella
giornata dell’8 di agosto una compagnia di fanti italiani della Brigata Pavia
(28° Fanteria) al comando del sottotenente Aurelio Baruzzi (medaglia d’oro
v.m.), attraversò a nuoto l’Isonzo ed entrò per prima nella città semidistrutta.
Riuscendo ad issare il tricolore nel
piazzale della stazione centrale. Il generale austriaco Boroevic, non potendo
sperare nel tempestivo arrivo di rinforzi, frenati dai monti posti alle spalle
del suo schieramento, ordinò di abbandonare la città ripiegando verso posizioni
più solide e sapientemente preparate nei mesi precedenti nelle alture e colline
ad Est di Gorizia.
Il
comando italiano interpretando l’arretramento austriaco come una disfatta, dopo
avere preso possesso della città, invio ingenti truppe all’inseguimento del
nemico verso la periferia Est di Gorizia tra la dorsale costituita dal Monte
Cucco di Plava – San Gabriele –San Daniele – Monte Santo. Dove erano invece
abilmente occultate tra i castagneti i nuovi trinceramenti austroungarici e le
batterie di artiglieria.
Usciti dalla periferia di Gorizia
i reparti italiani della 3^ Armata, si trovarono di fronte il bosco di
Pavonizza, dove tra i castagneti vi erano ad attenderli le mitragliatrici nemiche
che abilmente seppero far strage di italiani. Nonostante ciò, gli eroici fanti
del 223° reggimento della Brigata Etna (a cui appartenevano 3 dei caduti
eoliani) riuscirono a compiere la loro missione di perlustrazione spingendosi
fino agli sbarramenti di quota 165 e 174 , che solo a prezzo di immani
sacrifici conquistarono nella giornata del 12. L’immediata reazione del nemico
ed il tiro delle artiglierie, resero però non difendibili le posizioni,
stabilendo la nuova linea del fronte in quel settore tra la quota 165 e 174,
inutile fu ogni altro sforzo.
La
seconda 2^ Armata nella giornata del 14 agosto, cerco con accaniti scontri di
conquistare la dorsale montana di Gorizia tra Monte Cucco e Monte San Marco, ma
riuscendo ad ottenere solo piccoli vantaggi. Il 17 agosto, ritenendo
impossibile compiere ulteriori progressi il generale Luigi Cardorna ordinava
alle truppe italiane di sospendere i combattimenti.
La
conquista di Gorizia rappresentò l’unico consistente successo territoriale
conseguito dall’esercito italiano dal 24 maggio del 1915. Fino a quel momento
infatti i tentativi di avanzamento del fronte avevano avuto come conseguenza
solo un immenso numero di perdite. La presa di Gorizia riuscì anche se in modo
temporaneo a risollevare il morale dei fanti italiani che da li a poco
sarebbero tornati ad insanguinare le
pietraie del Carso. Nei mesi successivi e per quasi tutto il 1917 le
alture ad Est di Gorizia saranno teatro di nuove sanguinose battaglie ed il sistema difensivo
dell’Ermada sbarrerà la via per Trieste.
Tra
i fanti incaricati della conquista di Gorizia, vi è un giovane poeta italiano,
Giuseppe Ungaretti, arruolatosi volontario nel natale del 1915 all’età di 27
anni ed in forza al 19° reggimento di fanteria della Brigata Brescia. La
mattina del 6 di agosto poco prima dell’attacco, nel valloncello di Cima 4 ai
piedi del San Michele nel suo quaderno scriverà:
“Come questa
pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
cos' totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo”.
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
cos' totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo”.
(Sono una
creatura – Giuseppe Ungaretti)
La sera di quello stesso giorno le Brigate Brescia,
Catanzaro e Ferrara avranno completato la conquista del San Michele. Dieci
giorni dopo, poco prima della fine della “Battaglia di Gorizia” sulle rive del
fiume Isonzo Ungaretti provato dagli scontri ma ancora vivo, tornerà ancora a
scrivere:
“Mi tengo
a quest’albero mutilato
Abbandonato in questa dolina
Che ha il languore
Di un circo
Prima o dopo lo spettacolo
E guardo
Il passaggio quieto
Delle nuvole sulla luna
Abbandonato in questa dolina
Che ha il languore
Di un circo
Prima o dopo lo spettacolo
E guardo
Il passaggio quieto
Delle nuvole sulla luna
Stamani mi
sono disteso
In un’urna d’acqua
E come una reliquia
Ho riposato
In un’urna d’acqua
E come una reliquia
Ho riposato
L’Isonzo
scorrendo
Mi levigava
Come un suo sasso
Ho tirato su
Le mie quattro ossa
E me ne sono andato
Come un acrobata
Sull’acqua
Mi levigava
Come un suo sasso
Ho tirato su
Le mie quattro ossa
E me ne sono andato
Come un acrobata
Sull’acqua
Mi sono
accoccolato
Vicino ai miei panni
Sudici di guerra
E come un beduino
Mi sono chinato a ricevere
Il sole
Vicino ai miei panni
Sudici di guerra
E come un beduino
Mi sono chinato a ricevere
Il sole
Questo è
l’Isonzo
E qui meglio
Mi sono riconosciuto
Una docile fibra
Dell’universo”
E qui meglio
Mi sono riconosciuto
Una docile fibra
Dell’universo”
(I Fiumi –
16 Agosto 1916 – Giuseppe Ungaretti)
Fiume Isonzo con sfondo di Plava e del Sabotino
(Gorizia)
Fanti
italiani escono dalle trincee per l’assalto
Cimitero della III Armata sul colle di S. Elia
(Gorizia)
Lipari, chiusa momentaneamente la strada di Bagnamare. Da e per Canneto si transita da Serra
Chiusa momentaneamente al transito auto-veicolare la strada provinciale di Bagnamare. Da e per Canneto si transita attraverso la provinciale di Serra. Da Canneto, attraverso il tunnel, si può accedere solo a Pignataro.
La chiusura dell'arteria si è resa necessaria per via di una consistente perdita alla rete idrica e ai conseguenti lavori di ripristino
La chiusura dell'arteria si è resa necessaria per via di una consistente perdita alla rete idrica e ai conseguenti lavori di ripristino
Gli auguri ai festeggiati di oggi, 3 Agosto
Eolienews augura Buon Compleanno a Floriana Lopes, Nancy Mandile, Gaetano Palino, Marco Giardina, Marinella Natoli, Laura Calenda, Alessia Ioppolo e Peppe Gullifa
Oggi si presenta il libro di La Greca "Passolina, uva passa e malvasia. L'economia vitivinicola delle Eolie". La presentazione di Baroncini
Oggi 3 agosto , alle 19,00 al Centro Studi, si terrà la presentazione del volume di Pino La Greca “Passolina, uva passa e malvasia. l’economia vitivinicola delle Eolie” .
Questa la presentazione
di Danilo Baroncini del lavoro di La Greca
Non c’erano i frigoriferi e i trasporti si svolgevano lentamente, così gli umani inventarono l’essiccazione per conservare
o far arrivare a destinazione sani e attraenti, i legumi, gli ortaggi, le erbe aromatiche, alcuni tipi di pesce, i cereali,
il pane (“pani caliatu” nelle Eolie), i capperi, la frutta e tantissimi altri prodotti. Nelle isole Eolie questa pratica ebbe grande diffusione e in certi periodi divenne una delle principali fonti di reddito, soprattutto per quanto riguarda le uve.
Prima ancora del successo della “Malvasia delle Lipari”, che ormai è un vino prestigioso conosciuto in varie parti del mondo, nelle Eolie si producevano ed esportavano imponenti quantità di uva passa e passolina. La passolina è l’uvetta di Corinto, quella che assomiglia ad un grano di pepe nero; nel passato usata in cucina specialmente con i cibi salati. L’uva passa si ricava da altri tipi di uva: chiara, sprovvista di semi come l’uvetta di Corinto e con acini più voluminosi.
A Stromboli, secondo uno scritto del 1832, almeno 1.500 persone vivevano dei prodotti delle vigne. Secondo un altro documento dell’epoca, nelle Lipari si producevano mediamente 350.000 kg. di passolina all’anno. E nel 1800 partirono 16.000 barili pieni di passolina e uva passa!
Naturalmente la fatica a cui dovevano sottoporsi gli isolani era notevole: per la sua particolare delicatezza, l’uva che cresceva in vigneti allevati sui terrazzamenti delle montagne eoliane veniva accomodata in cesti e trasportata a spalla. La presenza delle vigne nelle Eolie viene da lontano. A Filicudi gli archeologi hanno trovato nel villaggio di Filo Braccio vinaccioli combusti (semi) che dovrebbero risalire al 2300 – 1700 a.C., mentre a Salina la presenza dell’uva, nel villaggio di Portella, sarebbe datata fra il 1500 e il 1300 a.C. Si tratta dei resti più antichi della coltivazione della vite trovati in Italia!
Anche l’esportazione ha origini lontane: forse già al tempo dei Romani e nel Medio Evo, ma sicuramente nel XVII secolo, le uve appassite delle Lipari arrivavano a Londra, dove per gli abitanti della City rappresentavano un prodotto di gran lusso.
Una frenata delle esportazioni arriva negli anni ’30 dell’Ottocento quando il colera, malattia endemica dell’India, raggiunge l’Europa provocando nella sola Sicilia 150.000 morti. Anche la passolina e l’uva passa devono essere sottoposte a trattamenti: spurgate e in qualche caso addirittura trattenute nel lazzaretto di Messina.
Dopo il disastro provocato dal colera le esportazioni riprendono abbastanza velocemente e nel 1850 dalla dogana di 10 Passolina, uva passa e malvasia Messina vengono spediti all’estero 903.229 kg di passolina. Certo, non tutta proveniva dalle Eolie, ma sicuramente gli affari andavano bene anche per gli isolani.
Il mercato si espande: le passoline eoliane arrivano al porto di Trieste e da qui raggiungono la Germania e addirittura la Russia. Ed è proprio in quegli anni che anche le Americhe cominciano ad interessarsi alle uve coltivate e appassite nelle Eolie.
Contribuiva al benessere isolano anche il vino che oggi chiamiamo “Malvasia delle Lipari” ma, secondo un documento del 1843, la vendita annua non superava le 300 botti.
Non si sa con precisione quando l’uva Malvasia sia approdata alle Eolie. Purtroppo la documentazione del suo arrivo si è persa negli incendi provocati l’11 luglio del 1544 da Barbarossa in occasione della conquista di Lipari. Conquista che oltre alla distruzione dell’abitato ebbe come conseguenza lo spopolamento dell’isola, perché il Barbarossa portò con sé più di ottomila prigionieri di ogni sesso ed età e li rese schiavi.
Anche se in passato non è stata al centro dell’economia eoliana la Malvasia ha sempre fatto parte delle attrazioni isolane. Sono molti i viaggiatori che ne parlano nei loro resoconti. Il naturalista Lazzaro Spallanzani nel 1788 l’aveva descritta con queste parole: “vino d’uno schietto color d’ambra, generoso e soave, che inonda e conforta la bocca d’una amabile fragranza”.
Purtroppo alla fine dell’Ottocento arriva la fillossera, un insetto che attacca le radici delle viti europee. Proviene dal Nordamerica ed appare in Francia nel 1863. In Italia le prime infezioni si scoprono nel 1879, nelle Eolie probabilmente intorno al 1891-2.
La fillossera distrusse tutti, o quasi, i vigneti delle sette isole e provocò l’emigrazione di migliaia di eoliani verso l’Australia, l’Argentina, gli Stati Uniti, la Nuova Zelanda, spopolando di nuovo l’arcipelago. La viticoltura langue per alcuni decenni e per una vera ripresa bisogna aspettare gli anni Settanta del secolo scorso. Questa volta protagonista è la Malvasia. Un’uva che viene messa ad appassire al sole per alcuni giorni, ma poi diventa vino. Un vino per il quale nasce il Disciplinare di Produzione della “Malvasia delle Lipari D.O.C.”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 gennaio 1974.
Questo e molto altro ho imparato leggendo il testo di Giuseppe La Greca e la prefazione di Pietro Lo Cascio. A voi la lettura!
martedì 2 agosto 2016
Quattropani, quattro ettari di vegetazione in fumo
Ha percorso circa quattro ettari l'incendio sviluppatosi oggi pomeriggio in località Quattropani.
Le fiamme hanno messo a dura prova tutti coloro che sono intervenuti (Vigili del fuoco e Forestale),
A loro supporto ha anche operato un canadair.
Soltanto da una ventina di minuti Vigili del fuoco (caposquadra Coglitore) e Forestali sono rientrati.
Le fiamme hanno messo a dura prova tutti coloro che sono intervenuti (Vigili del fuoco e Forestale),
A loro supporto ha anche operato un canadair.
Soltanto da una ventina di minuti Vigili del fuoco (caposquadra Coglitore) e Forestali sono rientrati.
Escursioni dilaga la concorrenza sleale. Singolare protesta della Merenda Navigazione costretta a svendere
A Lipari, ne settore delle escursioni in barca, in assenza di una vera e propria auto-disciplina, impera il "fai da te", l'improvvisazione e la concorrenza sleale.
Ecco allora che scatta la singolare protesta della Merenda Navigazione.
In un cartello, affisso nella sede centrale di corso Vittorio Emanuele, evidenziando come la concorrenza sleale imperi e deprezzi le nostre isole, si annuncia la "svendita" (stante la situazione) dell'escursione a Panarea-Stromboli.
Ai turisti basteranno 20 euro (negli anni precedenti questa escursione si vendeva a 35) per godere di quegli stupendi scenari.
Ai turisti...una raccomandazione "Non chiedeteci ulteriori sconti" e un "benvenuti nel paese dei morti di fame"
Ecco allora che scatta la singolare protesta della Merenda Navigazione.
In un cartello, affisso nella sede centrale di corso Vittorio Emanuele, evidenziando come la concorrenza sleale imperi e deprezzi le nostre isole, si annuncia la "svendita" (stante la situazione) dell'escursione a Panarea-Stromboli.
Ai turisti basteranno 20 euro (negli anni precedenti questa escursione si vendeva a 35) per godere di quegli stupendi scenari.
Ai turisti...una raccomandazione "Non chiedeteci ulteriori sconti" e un "benvenuti nel paese dei morti di fame"
Positivo bilancio della "tre giorni" di protezione e salvaguardia ambientale dell’Aeolian Islands Preservation Fund a Panarea. Ieri presente il Ministro Galletti
Luca Del Bono e il "pirata" Felice Merlino |
COMUNICATO
Si è
concluso oggi la tre giorni organizzata alle Eolie dell’Aeolian Islands
Preservation Fund (AIPF) sull’isola di Panarea e che su invito del Chairman del
Fondo Luca Del Bono ha coinvolto il Ministro dell’Ambiente e della Tutela e del
Territorio e del Mare Gian Luca Galletti, della Dottoressa Giarratano,
Direzione Protezione Natura. Presenti anche Franco Andaloro - ISPRA, Aurelio
Angelini - Unesco Fondazione Sicilia, Sebastiano Tusa e La Rocca -
Sovrintendenza del Mare, il Comando della Guardia Costiera di Lipari, Salina e
Milazzo, i Sindaci dei Comuni di Lipari, Marco Giorgianni, del Comune di Leni
Riccardo Gullo e del Comune di Santa Marina, Massimo Lo Schiavo, che in questa
occasione rappresentava anche il Comune di Malfa.
Ad
accompagnare il Ministro, c’era anche la straordinaria motovedetta CP322 degli
“Angeli del mare”, il cui equipaggio è stato ufficialmente ringraziato dal
Ministro e acclamato dai partecipanti per aver salvato migliaia di vite umane.
Il Senatore
Pier Ferdinando Casini, cittadino onorario di Lipari Isole Eolie ha coinvolto
per fede nei confronti delle Eolie le autorità necessarie per portare avanti questa
importantissima riunione.
Le
decisioni che verranno prese nei prossimi dieci anni avranno un effetto sul
pianeta per i prossimi diecimila anni.
Oltre ad un
breve excursus sulla natura del Fondo, la sua struttura e i progetti supportati
e da e da sviluppare in futuro, la Coordinatrice del Fondo, Federica Tesoriero,
(“splendida creatura delle Eolie” cit. Myriam Beltrami) ha introdotto in questa occasione il tema
della protezione del mare, spiegando “che le Isole Eolie non sono solo un
arcipelago da proteggere e unico arcipelago in Italia senza aree marine
protette, sono isole che si amano nel profondo, dove la natura è più forte dell’uomo
e comunica attraverso il respiro dei vulcani emersi e sommersi un messaggio al
mondo”, sottolineando la necessità di avviare un piano attraverso il proprio Network
realizzato dalla comunità eoliana, per la salvaguardia del nostro polmone blu. Non al fine di vietare o chiudere aree di
interesse ittico e turistico, principali risorse economiche per queste isole.
Lo scopo è coinvolgere attivamente nel processo di zonizzazione e creazione
delle aree tutta la popolazione, i pescatori in primis, il mondo della nautica
e tutti gli stakeholder legati al mare per valorizzare le zone identificate
dagli esperti marini.
Maria Sole
Bianco, President Worldrise |
Co-Vice Chair, IUCN WCPA-Marine Young Professionals Task Force ha incantato il pubblico spiegando
in maniera molto trasparente il significato dei benefici sociali, economici di
cui le isole potranno trarre benefici e anche per la nostra stessa salute. L’istituzione
di un’Area Marina Protetta e quanto, per le Isole Eolie, posizionate al centro
del Mediterraneo, potrebbe in brevissimo tempo favorire la riproduzione della
fauna ittica, e la salute del mare e incrementando notevolmente il beneficio
economico dei pescatori eoliani, che sarebbero di fatto gli unici autorizzati a
pescare nel proprio mare.
A seguire,
Vienna Eleuteri VSY yachts and Eulabor
Institute ha fatto riflettere su come
inserire le buone pratiche di sostenibilità e rispetto
per l’ambiente sui super yachts sia assolutamente vincente, così come lavorare
a stretto contatto con il mondo corporate, per la gestione delle risorse
naturali.
Si sono poi succeduti gli interventi di Marevivo con la passionaria Rosalba
Giugni e il progetto I Delfini Guardiani Del Mare; Rory Moore - BLUE Marine Foundation e Margherita
Pieraccini Senior lecturer in law in
Bristol University hanno evidenziato la necessità di partire proprio dal
coinvolgimento degli stakeholders; Giulia Bernardi, PHD Candidate, e Monica Blasi dell’associazione Filicudi Wildlife Conservation ci hanno
raccontato cosa troviamo nel mare delle Eolie e come l’aumento di tartarughe
marine caretta caretta degli ultimi
hanno necessiti della creazione di un vero e proprio turtle point.
L’intervento del Direttore Area Marina Protetta delle
Isole Egadi Stefano Donati ha rafforzato ulteriormente quanto esposto, fornendo
dati attuali e visibili di come, dopo un grande sforzo inizale di concertazione
fra gli attori da coinvolgere, con l’istituzione dell’Area Marina Protetta, non
solo la fauna ittica è aumentata in maniera esponenziale, ma la biodiversità
marina è stata ristabilita, tanto da vedere il ritorno della foca monaca,
considerata ormai estinta. Soprattutto, ha evidenziato come i Comuni coinvolti
e le imprese turistiche delle Egadi stiano beneficiando incredibilmente a
livello economico. L’AIPF ha invitato i pescatori
Il Ministro dell’Ambiente e per la Protezione del
Territorio e del Mare Gian Luca Galletti si è reso disponibile sia ad iniziare
l’iter per l’avvio di un’area marina protetta, attivando il team di lavoro identificato
dall’AIPF, sia a valutare nuovi modelli di collaborazione fra il settore
pubblico e quello privato, partendo proprio dalle comunità insulari, convocando
il prossimo settembre al Ministero i quattro Sindaci dell’arcipelago per
avviare il progetto.
Galletti, inoltre, ha offerto piena disponibilità ai
Sindaci e ai Dirigenti Regionali che vogliono risolvere problematiche
inevitabilmente connesse col mare, in particolare la necessità di avviare un
percorso virtuoso verso la raccolta differenziata sulle Isole Eolie, dando
permessi straordinari ed eliminando eventuali impedimenti burocratici per il
bene delle isole.
Tale richiesta, sarà accolta dall’AIPF che vuole
supportare i Comuni Eoliani durante questo periodo particolare e risolvere tale
problematica, identificando i luoghi scientificamente più adatti per la
creazione di impianti di compostaggio e per la raccolta differenziata al fine
di rendere sostenibili e autonome le isole nella gestione dei rifiuti. Il
dialogo è stato aperto, dunque, dal Ministero e a settembre saranno proposti
progetti innovativi.
La riunione si è conclusa con un impegno verbale dei
Sindaci delle Isole Eolie, dell’Assessore Regionale per l’Ambiente e per il
Territorio, Maurizio Croce e del Ministro Galletti, a cui è stata consegnata la
Carta delle Eolie, un documento che racchiude gli obiettivi da realizzare per
rendere le Isole Eolie più sostenibili e valorizzarle.
Alla fine, Myriam Beltrami, presidente della Fondazione
Raya Beltrambi Tilche che ha ospitato l’evento presso l’Hotel Raya, da sempre
attenta e combattente per il bene comune delle Eolie, ha lanciato un appello
importante alla popolazione di Panarea e alla comunità eoliana, comprendente
anche i turisti “residenti”: “Per favore, diamo tutti una mano a questo
bellissimo progetto, sforziamoci davvero di capire cosa significa Area Marina
Protetta: le Egadi sono l’esempio da seguire e, avendo girato tanto il mondo,
posso dire che di posti come le Eolie, così belli, pieni storia, importanti
sotto tutti I punti di vista, non ce ne sono tanti. Dovete davvero prendervi
cura di questo arcipelago, che deve a tutti i costi essere tutelato per le
future generazioni. E’ l’amore per il bene comune e per la natura che deve
prevalere.”
La splendida sorpresa è stata che la cantante Natalie
Imbruglia, originaria di Lipari, ha deciso di far parte della Committee
dell’Aeolian Islands Preservation Fund e di promuovere il Fondo e le Isole
Eolie. Già nei giorni scorsi Natalie ha partecipato al programma organizzato dall’AIPF
e ha visitato insieme agli altri supporters aree di mare strategiche, sotto la
guida di esperti e grazie alla preziosa collaborazione di Alexanna Ambrosetti,
alla scoperta del mare incantato delle isole, da Basiluzzo fino a Stromboli.
In serata, il Ministro Galletti, insieme alla Dottoressa
Giarratano e a Luca Del Bono ha incontrato l’imprenditore di successo e
finanziatore di numerosi progetti mondiali legati alla salvaguardia
dell’ambiente, Ernesto Bertarelli, con cui si è parlato di sistemi innovativi e
rispettosi della natura per incrementare l’economia delle Isole Eolie, seguendo
l’esempio di altri arcipelaghi sparsi nell’oceano: “L’unico modo – ha detto
Bertarelli – perchè le aree marine possano davvero funzionare e diventare fonte
di guadagno è che siano create insieme ai pescatori, gestite dai pescatori e
protette dai pescatori”
Si è svolto oggi presso l’Hotel Quartara (Panarea) un
tavolo tecnico di lavoro al fine di identificare i prossimi steps, l’AIPF ha lanciato l’idea di creare
un’associazione locale per la salvaguardia del mare, invitando tutte le
persone, attività commerciali, diving, associazioni, cooperative dei pescatori
e gli stakeholders legati al mare a farsi avanti, per decidere insieme le
strategie per proteggere il mare, “dai fondali fino alla superficie”, che il
Fondo potrà supportare in vari modi. Si è deciso anche di promuovere a
brevissimo una rete con le Isole Egadi e le altre aree marine protette siciliane.
Dopo il mare, i prossimi appuntamenti del Fondo
riguarderanno l’agricoltura eoliana e già si stanno valutando progetti legati
all’energia rinnovabili e ai rifiuti.
Il Fondo ringrazia tutte le persone che hanno supportato
la riuscita di questa 3 giorni, le strutture alberghiere, i privati che hanno
offerto ospitalità agli esperti e le attività commerciali e turistiche
dell’Isola di Panarea, in particolare Raya, Tasca, Oasi, Bridge, gli Hotel
dell’isola, Foti noleggio, il Sigismondo e Capitan Felice, il Comando dei
Carabinieri di Lipari e Panarea, la Circoscrizione e il Comune di Lipari e
tutte le persone che volontariamente ci hanno aiutato
Il network e il coinvolgimento della comunità sono la
chiave del successo: come diceva Margaret Mead “Non dubitate mai che un piccolo
gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo
è sempre così che è andata.”
Ancora fiamme a Quattropani. Incendio in corso a Coste d'Agosto
Piromani scatenati a Quattropani. Dopo l'incendio di ieri, che ha interessato una vasta area tra Alta Pecora e Vitusa, un altro rogo è stato appiccato in località Coste d'Agosto.
Le fiamme si sono sviluppate in un'area in prossimità delle case.
Sul posto Vigili del Fuoco, Forestale ed un Canadair
Le fiamme si sono sviluppate in un'area in prossimità delle case.
Sul posto Vigili del Fuoco, Forestale ed un Canadair
A LIPARI, SUCCESSO DI ANNA GALIENA E LANCIO DI DUE GIOVANI EMERGENTI
comunicato del 2 agosto 2016
Una fulgida
Anna Galiena ha aperto a Lipari nei Giardini del Centro Studi, affollatissimi
per l'occacsione, la prima edizione di ‘Maremotion’, sezione speciale del 33mo
‘Un mare di cinema’. L’attrice italiana, oggi residente a Parigi ma in questi
giorni nelle Eolie per un ‘workshop’ teatrale da lei organizzato, ha presentato
‘Oltre il confine’ di Rolando Colla, film drammatico sulla ex-Jugolavia
lacerata dalle guerre intestine, da lei superbamente interpretato: in Italia ha
avuto a suo tempo un distribuzione effimera e “invisibile”. Per Lipari (e per
l’Italia) dunque, un’anomala anteprima,
con ben 14 anni di ritardo, essendo il film, girato tra Torino e la Bosnia, del
2002.
Nel corso
della serata Anna Galiena ha ricevuto il premio “Efesto”.
Il
premio di quest'anno consegnato all'attrice era una tela dell'artista Loredana
Salzano che da anni è presente sul territorio con una originale ricerca
pittorica improntata soprattutto sul tema simbolico del vulcano e
della sua potenza evocativa. Secondo una teoria più volte espressa
dall'artista stessa in numerose interviste infatti " il vulcano
sarebbe donna" proprio per il potere creativo che
ogni donna manifesta non solo attraverso la maternità ma
anche attraverso il colore e il colore la passione che è capace
di regalare alla vita di tutti i giorni . Un'opera che è
un omaggio alle donne dunque.
Particolarmente
significativo dunque per l'artista averlo donato ad una donna
vulcanica e ad un'artista eccezionale come Anna Galiena .
La rassegna
“Maremotion”, ideata e diretta da Mario Serenellini, dopo l’apertura fiammante,
prosegue fino al 5 agosto con programmi ricchi ogni sera di proiezioni in anteprima o inedite. Il calendario di film d’animazione
prevede stasera il concorso di cartoons provenienti da Russia, Australia,
Francia, Germania e la personale completa di Guido Manuli, uno dei Maestri
della animazione tricolore, che ha generosamente e spiritosamente inventato il
trailer del Festival. In apertura di serata, concerto per voce e arpa celtica
di Ginevra Gilli, giovanissima musicista di Acireale, con interventi grafici di
Thea Nicole de Klerk, artista sudaficana, madrina, in coppia con la Gilli, di
questa edizione.
Lipari 2
agosto 2016
Ufficio
Stampa centro studi
Se ne è andata Giuseppina Mandile, "a carvunara" (di Michele Giacomantonio e con una poesia di Davide Cortese)
di Michele Giacomantonio
Se ne è andata da questo mondo Giuseppina Mandile conosciuta come “a carvunara”, domenica 31 luglio, poco prima delle 8 nei locali ex Asilo nido di via San Giorgio, che l’Amministrazione comunale le aveva messo a disposizione e che la carità cristiana aveva provveduto ad arredare con tutti i conforti.. Aveva quasi 70 anni e stava male da tempo ma rifiutava qualsiasi visita medica. Solo negli ultimi giorni aveva accettato di essere ricoverata in ospedale dove i medici avevano accertato una situazione ormai gravissima.
Giuseppina è stata vestita , come da suo desiderio, con un abito bianco da sposa e sistemata dal personale della ditta Alfa&Omega in una bara. Lunedì nella chiesetta del Pozzo, dove spesso trovava rifugio con qualche cane amico, è stata allestita una camera ardente e sono stati numerosi gli abitanti che hanno voluto tributarle omaggio e pregare per lei. La sua bara si è subito coperta di fiori di ogni specie ed anche di un cane di peluche.
La funzione religiosa si è tenuta stamattina in una chiesa gremita di gente. Ha presieduto l’Eucarestia Mons. Gaetano Sardella che ha officiato insieme a padre Giuseppe Mirabito con la collaborazione del diacono Saltalamacchia e di Bonsignore.
Durante l’omelia don Gaetano ha ricordato come Giuseppina era divenuta per Lipari ed i Liparesi figura di Cristo. Come Gesù non aveva una casa ed un giaciglio dove posare il capo, come Gesù – negli ultimi tempi – si era ricoperta di piaghe. Ma per i liparesi rimaneva una figura familiare, un po’ sgorbutica ma anche rispettosa e riservata.
Dopo la Messa Giuseppina è partita per Malfa dove sarà tumulata, per sua volontà, in quel cimitero accanto alla tomba del padre.
Il giovane poeta liparese Davide Cortese le ha dedicato una bella poesia che la vede già in paradiso “a giocare con i cani degli angeli frisca come una rosa”:
Né paccia né mahara, Giuseppina a carvunara.
"Va lavati!", ci dissi o Patratiernu,
ma un v'abbiliati: su canziò u 'nfiernu.
Trasù 'nparavisu vistuta i sposa.
Ora ioca chi cani i l'anciuli,
frisca na rosa.
L'ultimo saluto a Giuseppina "Carvunara" : Le foto di Francesco Coscione ed il nostro video "L'ultimo viaggio..."
Gentile Direttore, stamattina un folto gruppo di cittadini abbiamo dato l'ultimo saluto a Giuseppina. Ho scattato qualche foto che vorrei condividere con tutti attraverso il tuo giornale online
Il nostro video "Giuseppina...l'ultimo viaggio". Dall'uscita della chiesa al "saluto" della nave in partenza per Salina
Il nostro video "Giuseppina...l'ultimo viaggio". Dall'uscita della chiesa al "saluto" della nave in partenza per Salina
Alicudi, poste aperte per due giorni alla settimana
COMUNICATO STAMPA
L’Azienda
Poste Italiane, in accoglimento delle richieste avanzate da questa
Amministrazione, ha comunicato che, sin dalla prima settimana di Agosto,
assicurerà l’apertura di un secondo
giorno dell’ufficio postale di Alicudi, consapevole del ruolo
sociale e di mercato attribuito alla rete degli uffici postali, dimostrando la
massima attenzione verso tutto il territorio nazionale.
In
particolare, il presidio per l’erogazione di servizi e prodotti garantirà
l’apertura al pubblico nei seguenti giorni:
Ø
mercoledì e venerdì dalle ore 08,20 alle 13,35.
In
tempi brevi sarà altresì installato, presso il porticciolo, uno sportello
automatico (ATM) Postamat, attivo 24 ore su 24.
La
Civica Amministrazione, nell’esprimere soddisfazione per il risultato
conseguito, rivolge sentiti ringraziamenti all’Azienda, per l’importante azione
svolta a favore della comunità locale e
turistica del territorio insulare.
L’Amministrazione: Piazza Mazzini dopo l’estate si completeranno i lavori
COMUNICATO STAMPA
A seguito di sollecitazioni ed interventi dell’Amministrazione presso gli uffici regionali competenti, tesi allo sblocco delle somme arretrate dovute all’impresa esecutrice, nella giornata del 01/08/2016, alla presenza del RUP, della D.L. e dell’impresa Di Bella Costruzioni, su richiesta del Sindaco e previo collaudo, sono state consegnate alcune aree interessate dai “Lavori di riqualificazione di Piazza Mazzini”.L’Amministrazione esprime soddisfazione per il risultato raggiunto, in considerazione della spazialità delle aree completate.
In seguito a detta consegna parziale, subito dopo il periodo estivo riprenderanno i lavori di completamento di detta piazza, onde renderla pienamente fruibile secondo la sua destinazione e funzione sociale e aggregativa.
Dalla Residenza Municipale, 2 agosto 2016
Il Sindaco
(Marco Giorgianni)
In tanti per l'ultimo saluto a Giuseppina. Impossibile per la chiesetta del pozzo contenere tutti
In tanti hanno voluto stamane portare l'ultimo saluto a Giuseppina.
La piccola chiesetta del pozzo non ha potuto ospitare tutti e molte persone hanno assistito alle esequie nel piazzale e nel marciapiede antistante.
Erano presenti, tra gli altri, il sindaco Marco Giorgianni, gli assessori Fabiola Centurrino ed Ersilia Pajno, il presidente del consiglio comunale Adolfo Sabatini e il sovrintendente dell'Arma, Francesco Villari.
Presenti anche i parenti di Lipari e la signora Isabella che l'ha seguita amorevolmente nel periodo della malattia
Una corona di fiori, "dono" di ormeggiatori e piloti del porto, era deposta all'esterno della chiesa.
Toccante l'omelia di Mons. Gaetano Sardella.
Il feretro, all'uscita della chiesa, è stato salutato con un applauso.
Il corteo funebre si è poi snodato sino a Sottomonastero. Qui, alle 11 e 15, la bara, contenente le spoglie mortali di Giuseppina, è partita, accompagnata dal suono della sirena della nave alla volta di Salina. In quest'isola, per la precisione nel cimitero di Malfa, riposerà per sempre
Non appena montato vi proporremo un video che va dall'uscita del feretro dalla chiesa al "saluto" della nave in partenza per Salina
La piccola chiesetta del pozzo non ha potuto ospitare tutti e molte persone hanno assistito alle esequie nel piazzale e nel marciapiede antistante.
Erano presenti, tra gli altri, il sindaco Marco Giorgianni, gli assessori Fabiola Centurrino ed Ersilia Pajno, il presidente del consiglio comunale Adolfo Sabatini e il sovrintendente dell'Arma, Francesco Villari.
Presenti anche i parenti di Lipari e la signora Isabella che l'ha seguita amorevolmente nel periodo della malattia
Una corona di fiori, "dono" di ormeggiatori e piloti del porto, era deposta all'esterno della chiesa.
Toccante l'omelia di Mons. Gaetano Sardella.
Il feretro, all'uscita della chiesa, è stato salutato con un applauso.
Il corteo funebre si è poi snodato sino a Sottomonastero. Qui, alle 11 e 15, la bara, contenente le spoglie mortali di Giuseppina, è partita, accompagnata dal suono della sirena della nave alla volta di Salina. In quest'isola, per la precisione nel cimitero di Malfa, riposerà per sempre
Non appena montato vi proporremo un video che va dall'uscita del feretro dalla chiesa al "saluto" della nave in partenza per Salina
Gli auguri ai festeggiati di oggi, 2 Agosto
Eolienews augura Buon Compleanno a Tindaro Merlo, Sebastiano Tusa, Nadia Falanga, Charki Sammoudi, Lorenza Rando, Roberta Saglimbeni, Giuseppe Cracolici, Aimèe Carmoz, Lucia Di Benedetto, Angelo Ferlazzo, Angela Falanga, Valentina Giardina e Roberto Palamara
Sicilia. Stop ai ballottaggi nei Comuni e non ci sarà sanatoria edilizia
La Sicilia potrebbe essere la prima regione d’Italia ad abolire i ballottaggi nei grandi comuni chiamati al voto. Lo prevede una norma della riforma elettorale approvata ieri in commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale a maggioranza, col solo voto contrario dei due esponenti 5Stelle; il disegno di legge potrebbe arrivare in aula la prossima settimana, sarà la conferenza dei capigruppo a stabilirlo. L’obiettivo sarebbe quello di approvarlo prima del 10 agosto, poi il Parlamento chiuderà per la pausa estiva. Previsto anche il premio di maggioranza, con l’attribuzione del 70% dei seggi, al candidato sindaco che otterrà oltre il 40% dei voti, altrimenti i seggi saranno distribuiti in modo proporzionale.
Intanto, come largamente previsto, non ci sarà la sanatoria degli immobili abusivi lungo le coste della Sicilia. Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha chiuso la pratica, dichiarando la norma inammissibile per «evidenti profili di incostituzionalità»
Intanto, come largamente previsto, non ci sarà la sanatoria degli immobili abusivi lungo le coste della Sicilia. Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha chiuso la pratica, dichiarando la norma inammissibile per «evidenti profili di incostituzionalità»
Attività abusive e pesca illegale. Denunce e multe per circa 16.000 euro da parte del Circomare-Guardia Costiera di Lipari
Motovedetta 818 con rete sequestrata |
A Stromboli, congiuntamente ai Carabinieri della locale stazione sono stati effettuati tre sequestri di strutture in uso ad attività abusive adibite al noleggio di sdraio ed ombrelloni, in regime di concorrenza sleale con gli stabilimenti balneari autorizzati e muniti di concessione demaniale. Contestualmente sono scattate tre denunce e multe per complessivi 6.000 euro.
Sempre a Stromboli sono stati elevati verbali per altri 2.000 euro per assenza del servizio di assistenza bagnanti.
I marinai del Circomare Lipari, nel corso di questo serrato controllo esercitato nelle isole, oggetto in questo momento di una intensa movimentazione di mezzi nautici da diporto e non, hanno sequestrato anche una rete alla deriva nel mare di Filicudi. Rete nella quale era rimasta, tra l’altro, impigliata una tartaruga della specie “caretta caretta” che ha perso la vita.
Un ulteriore sequestro di rete da pesca è stato eseguito nel tratto di mare antistante il porto di Santa Marina Salina. Qui gli uomini della motovedetta CP 818, congiuntamente a capo Marco Miuccio di Locamare Salina, hanno bloccato dei pescatori professionisti che stavano mettendo in mare la rete all’imboccatura del porto, rischiando di creare pregiudizio alla navigazione. I pescatori sono stati denunciati e fatti oggetto di verbali amministrativi per complessivi 6.000 euro.
Sempre a Salina sono stati elevati altri verbali per circa 2.000 euro a carico di diportisti che navigavano sottocosta e ad imbarcazioni che effettuavano sci nautico senza le prescritte dotazioni.
lunedì 1 agosto 2016
Dolcenera a Lipari il 23 Agosto
Anche quest'anno, grazie all'infaticabile Massimiliano Taranto e al gruppo di lavoro che si muove per organizzare gli eventi per i festeggiamenti per il Patrono San Bartolomeo, arriveranno a Lipari nomi importanti del panorama musicale.
Il primo nome ufficiale è quello di Dolcenera.
La cantante sarà a Lipari il 23 Agosto alle 21, in piazza Marina Corta, con "Le stelle non tremano - Tour 2016".
Il primo nome ufficiale è quello di Dolcenera.
La cantante sarà a Lipari il 23 Agosto alle 21, in piazza Marina Corta, con "Le stelle non tremano - Tour 2016".
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