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lunedì 12 giugno 2023
E' deceduto Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi è morto oggi all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverato da venerdì: aveva da tempo una leucemia e nelle scorse settimane aveva già trascorso 45 giorni in ospedale per curarsi. Berlusconi, che aveva 86 anni, è stato tre volte presidente del Consiglio e uno degli imprenditori più famosi e di successo in Italia. È stato anche il politico più controverso, discusso, influente e divisivo degli ultimi trent’anni di storia del paese.
Era stato ricoverato una prima volta a inizio aprile per alcune complicazioni respiratorie collegate a una leucemia mielomonocitica cronica. I suoi medici avevano in seguito spiegato che l’ex presidente del Consiglio era malato da tempo e che era sottoposto a chemioterapia.
E' deceduta Letteria Giuffrè in Iacono
Auguri di...
La Chiesa venera oggi Sant'Onofrio
Secondo la leggenda era figlio di un re, a lungo desiderato, ma che, appena nato, fu indicato da un demonio come figlio di una relazione adulterina della regina: sottoposto alla "prova del fuoco", ne sarebbe uscito indenne. Si isolò dedicandosi alla vita eremitica ancor molto giovane. Il monaco egiziano Pafnuzio, desideroso di conoscere la vita degli anacoreti del deserto, lo incontrò e trascorse con lui gli ultimi giorni di vita di Onofrio a cui dette sepoltura in una grotta.
Pafnuzio riportò la sua esperienza nel libro La Vita che ebbe larga diffusione in Oriente dando l'avvio al culto di sant'Onofrio che si estese per tutta l'Asia minore.
MARTIROLOGIO ROMANO. In Egitto sant'Onófrio Anacoreta, il quale passò religiosamente la vita per sessant'anni in un vasto deserto, e, illustre per grandi virtù e per meriti, volò al cielo. Le sue opere insigni furono narrate dall'Abate Pafnùzio.
È, assieme a Santa Rosalia e Benedetto il Moro, uno dei patroni della città di Palermo, nella quale è ritenuto, assieme a Sant'Antonio da Padova e San Graziano di Tours, protettore di chi cerca oggetti smarriti, nonché delle donne che cercano marito e degli studenti che hanno problemi di studio. Una delle preghiere tipiche, a Palermo, per ottenere l'intercessione del Santo, recita:
Testo siciliano | Traduzione italiana |
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Santu Nofriu pilusu-pilusu | Sant'Onofrio peloso-peloso |
Santu Nofriu pilusu-pilusu | Sant'Onofrio peloso-peloso |
Santu Nofriu pilusu-pilusu | Sant'Onofrio peloso-peloso |
domenica 11 giugno 2023
Iacolino e i materassi di Vico Sparviero: "Interveniamo e verbalizziamo ma è difficile cambiare le abitudini"
Caro direttore,
Leggo lo stupore giustificato alla vista dell'abbandono dei rifiuti ingombranti in vico Sparviero, zona Marina Corta, ma devo precisare che non è vero che nessuno li vede. Vengono abbandonati puntualmente dallo stesso cittadino ( si fa per dire ) e puntualmente vengono rimossi.
Siamo, credo , al quarto verbale nei suoi confronti , prova che gli interventi si fanno ma per molti è difficile se non impossibile cambiare abitudini.
OFFSHORE: SCHEPICI E PETRONI, SUL "TOMMY ONE", CONQUISTANO RECORD MONDIALE SULLA MESSINA-VULCANO-MESSINA
La cerimonia di premiazione dei piloti si è svolta al Marina del Nettuno alla presenza di esponenti del Comune di Messina, tra i quali il sindaco Federico Basile.
Torna da oggi la "Sagra della ginestra"
Un cartellone ricco di eventi che iniziano oggi con il torneo di calcetto “memorial Maria Tindara” e il concorso di fotografia.
Auguri di...
In memoria di Antonino Criscillo (di Gianni Iacolino)
La Chiesa celebra oggi il Corpus Domini
« Così Dio amò il mondo, da darci il suo Figlio Unigenito ».
Queste mirabili parole le vediamo brillare sulla capanna dell'Infante di Betlemme ove Cristo nacque su di un giaciglio di foglie.
Le vediamo impresse sulla povera casetta di Nazaret ove Gesù lavorò per amor nostro.
Le vediamo là nel pretorio di Caifa, di Erode, di Pilato, ove l'innocente Gesù soffrì per amor nostro.
Senza dubbio se Nostro Signore ci avesse amato soltanto fino alla croce, fino a dare la vita per noi, sarebbe già stata una prova di immenso amore, ma il Signore volle far più. Il Cuore di Gesù è Cuore divino, e Dio è eterno ed anche il suo amore non può morire: « Io sarò con voi sino alla consumazione dei secoli ».
Ma in che modo, o Gesù, resterai con noi? Se tu stesso hai predetto la tua morte, la tua partenza da questa terra?
Nella notte stessa nella quale uno dei suoi amici più intimi, un suo apostolo, Giuda, lo tradiva, nella notte in cui i suoi nemici aizzavano la plebe, radunavano falsi accusatori, armavano soldati per la sua cattura, mentre i Giudei gridavano : « Non deve regnare sopra di noi, è degno di morte... dobbiamo toglierlo dal mondo... », Gesù, là, nel Cenacolo, circondato dai suoi Apostoli dà una prova solenne di tutto il suo amore per gli uomini.
« Non vi lascerò orfani, esclama, ma sarò sempre con voi ». Ancora una volta quel Cuore adorabile, pieno d'amore, si commuove, pensa alle anime che avranno bisogno di nutrimento spirituale; che avranno bisogno di Lui e della sua forza ed allora decide di darsi come cibo.
Verso la metà della cena, prese il pane, alzò gli occhi al cielo, lo benedisse, lo spezzò e lo distribuì agli Apostoli dicendo: « Prendete e mangiate; questo è il mio Corpo ». Similmente fece del vino che distribuì dicendo: « Prendete e bevete, questo è il mio Sangue; ogni qualvolta farete questo, fatelo in mia memoria ».
Ecco compiuta l'istituzione del Sacramento dell'amore, l'Eucarestia, il Sacramento che fa vivere in mezzo a noi Gesù, anche dopo la sua ascesa al cielo.
I nemici uccisero Gesù, suscitarono persecuzioni di ogni genere, cercarono ogni mezzo per toglierlo di mezzo agli uomini, ma tutto fu inutile.
Cristiani, quante volte là da quel tabernacolo Gesù ci invita al banchetto divino! accostiamoci a lui. Rallegriamoci di essere nel numero dei fedeli convitati che il Padrone ha introdotto nella sua casa. Là dimenticheremo le nostre tristezze ed ascolteremo dal Cuore di Cristo i suoi divini consigli, là riceveremo la forza, il vigore per vincere i nostri nemici e camminare più speditamente per la via della virtù.
Gesù Eucaristico, sole splendente ed ardente d'amore, brilla nella nostra mente, nel nostro cuore, nelle nostre famiglie, nel mondo intero, e facci amare Iddio sopra ogni cosa e il prossimo come noi medesimi!
Il dottor Compagno direttore della Chirurgia generale dell'ospedale di Lipari
Con delibera del 6 giugno il Commissario Straordinario dell'ASP di Messina, dottor Bernardo Alagna, ha nominato il dottore Vincenzo Compagno, direttore della Chirurgia Generale dell'ospedale di Lipari.
NDD - Al dottor Compagno le nostre congratulazioni
sabato 10 giugno 2023
L'ultimo saluto di Ginostra a "Zio Tonino" con i rintocchi della campana che ha donato alla chiesa
Così il piccolo borgo di Ginostra ha voluto salutare, oggi, Antonino Criscillo (per tutti "Zio Tonino"), il suo figlio più longevo che, adesso, è nella pace dei giusti.
Come ricorda Riccardo Lo Schiavo, su fb, la campana è stata donata alla chiesa e alla comunità dal caro "Zio Tonino"
Un nostro articolo del tempo
Precipita Piper. I due deceduti sono congiunti di un finanziere in servizio a Lipari
Dramma stamane nel Casertano dove un aereo, tipo Piper è precipitato.
A bordo del velivolo, dove hanno perso la vita, vi erano Luigi Amatore ed il figlio Enrico.
I due uomini, per i quali a seguito dell'impatto, non c'è stato nulla da fare, sono congiunti (padre e fratello) di un finanziere che presta servizio a Lipari.
Alla famiglia la nostra vicinanza
Carabinieri. Lunedì cambio al vertice al Comando interregionale Culquaber
Al Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e Comandante Interregionale “Culqualber” dal 13 gennaio 2022, subentrerà il Generale di Divisione Giovanni Truglio, proveniente da Roma, ove l’ultimo incarico ricoperto è stato quello di Comandante della Divisione Unità Specializzate Carabinieri.
Alla cerimonia militare presenzierà il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, ed interverranno Autorità civili, militari e religiose della Sicilia e della Calabria.
Velisti coinvolti in incidente con l'aliscafo, 'grazie Lipari'. L'ANSA del nostro direttore Salvatore Sarpi
"Ci teniamo - hanno scritto - a ringraziare con tutto il cuore Lipari, le istituzioni, inclusa l’amministrazione civica e l’intera comunità, per tutto l’aiuto ricevuto e l’incredibile calore umano con cui siamo stati accolti e supportati in questa disgrazia. Lasciamo a Lipari un pezzo di cuore e tanti nuovi amici.”
La famiglia (due adulti e una bimba di due anni) al momento dell’impatto con l’aliscafo, evento per il quale sono in corso le indagini, si trovava a bordo di una barca a vela, affondata nell'impatto. (ANSA)
I ringraziamenti della famiglia milanese coinvolta nell'incidente con l'aliscafo: "Lasciamo a Lipari un pezzo di cuore e tanti nuovi amici.”
Prima di lasciare le Eolie la famiglia milanese, coinvolta nell'incidente con l'aliscafo Calypso, vuole, attraverso il nostro giornale, fare giungere i suoi ringraziamenti, a quanti, in una situazione non certo facile, gli sono stati accanto:
"Ci teniamo a ringraziare con tutto il cuore la citta’ di Lipari, le istituzioni inclusa l’amministrazione civica, e l’intera comunita’, per tutto l’aiuto ricevuto e l’incredibile calore umano con cui siamo stati accolti e supportati in questa disgrazia.
Ringraziamo il marinaio Domenico Isola, per averci aiutati a trarci in salvo senza alcuna esitazione.
Un ringraziamento speciale alla Capitaneria di Porto, per l’eccellente professionalita’ e la rara umanita’ nella gestione dell’accaduto.
Ai Carabinieri e a tutto il personale del 118 e del Pronto Soccorso, per averci assistiti e coccolati, e facciamo i nostri migliori auguri alla Sig.ra Caterina che sta per diventare nonna.
A Livio e Carlotta del supermercato D’Anieri.
Ai proprietari del locale Tiffany, Pino e Maria, che ci hanno coccolati con la loro cucina eccezionale.
Un grazie speciale a Fabio e Manuela del magnifico Hotel Oriente, che ci hanno ospitati e fatti sentire a casa una volta dimessi dal pronto soccorso.
A Elisa che anche grazie alle sue meravigliose ceramiche ci ricorderà sempre l’umanità che abbiamo trovato e ci fara’ sentire sempre vicini.
Lasciamo a Lipari un pezzo di cuore e tanti nuovi amici.”
Auguri di...
La Chiesa venera oggi la Beata Diana degli Andalò
Diana favorì l'insediamento dei Domenicani a Bologna. Ebbe con San Domenico di Guzman, che persuase a fondare anche un monastero femminile nella sua città; tuttavia, il desiderio espresso da Diana potè essere realizzato solo dal successore di San Domenico.
Diana, che avevo avuto una esperienza infelice come monaca tra le Canonichesse - era infatti stata strappata dal monastero a viva forza dai suoi familiari - in questa casa domenicana potè realizzare il suo desiderio di darsi alla vita religiosa.
Divenne così badessa del convento Sant'Agnese di Bologna che fondò insieme a Beato Giordano di Sassonia. La sua memoria viene associata a quella di Cecilia di Bologna e di Amata, dopo il ritrovamento nella medesima tomba, presso il monastero di Sant'Agnese, di tre corpi attribuiti alle tre beate.
Venne beatificata da papa Leone XIII, l'8 agosto 1888
MARTIROLOGIO ROMANO. A Bologna, beata Diana dAndalò, vergine, che, superati tutti gli mpedimenti posti dalla famiglia, emise voto di vita claustrale nelle mani dello stesso san omenico, entrando nel monastero di SantAgnese da lei stessa fondato.