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giovedì 26 marzo 2015

Laurea in Farmacia per Francesco De Salvo

Si è laureato in Farmacia, presso l'Università di Messina, con il punteggio di 91/100
Francesco De Salvo
Al neo dottore e ai suoi familiari le nostre felicitazioni

Sidoti: "Di quali irregolarità dovrà discutere il consiglio comunale?"

Riceviamo da Angelo Sidoti e pubblichiamo:
A distanza di qualche giorno dall’approvazione del bilancio preventivo del 2014 che, peraltro, ad oggi non risulta disponibile sul sito istituzionale, il Consiglio Comunale di Lipari viene convocato per affrontare il seguente argomento:“Controllo finanziario degli Enti Locali – Rendiconto 2012 – adempimenti ai sensi dell’art. 1, comma 168, L. 266/2005 (legge finanziaria 2006). Adozione misure correttive”.
Trattasi delle risultanze derivanti dell’attività di controllo condotte dalla Corte dei Conti a seguito delle relazioni trasmesse dagli organi di revisione.
“Il controllo riguarda la regolarità contabile e finanziaria delle gestione e le “pronunce specifiche emanate ai sensi dell’art.1, comma 168, legge n.266/2005 trovano come destinatari i consigli comunali allo scopo di permettere al medesimo organo di adottare le misure correttive necessarie per la tutela dell’equilibrio del loro bilancio.
Le pronunce hanno lo scopo di sollecitare le necessarie misure correttive delle irregolarità segnalate e le Sezioni vigileranno sulle correzioni adottate dai Consigli.”
Ma su quali irregolarità segnalate sarà chiamato a discutere il Consiglio Comunale?
Sono forse quelle indicate dall’Organo di Revisione alla pagina n.48 “Rilievi, Considerazioni e proposte”?
A voi lettori ne rappresento alcuni mentre ai consiglieri consiglio un ripasso su quanto deliberato in data 24/09/2013:
Residui Attivi
Analisi del contenzioso
Partecipate
Debiti Fuori Bilancio
Gestione del Servizio Idrico (vedi anche nota del Dirigente del Servizio 17/09/2013)
Potenziamento attività di accertamento dei tributi.
Potrei elencare tanti altri punti come quello ormai famoso del Referto del Controllo di Gestione. L’Organo di Revisione a tal proposito nella sua relazione al rendiconto del 2012 dichiarava “All’organo di revisione non risulta alcun adempimento di cui all’art.198 del TUEL”. INSOMMA NON E’ STATO PREDISPOSTO.
Ma nel 2013 e nel 2014 su questi temi la situazione è migliorata o siamo alle SOLITE?
Angelo Sidoti

La Naspi (la nuova indennità di disoccupazione), per i tanti stagionali eoliani, è un dramma

Da panorama.it La signora Marina abita in una ridente località della riviera ligure e ogni anno, visto che il lavoro scarseggia, si arrangia come può: per 6 mesi “fa la stagione” in una struttura turistica e poi, per i 6 mesi successivi, riceve l'assegno di disoccupazione che le spetta di diritto. Nella sua stessa situazione, in tutta Italia, ci sono altre decine di migliaia di lavoratori stagionali che, nel prossimo autunno, potrebbero però masticare un boccone molto amaro: quei sussidi alla disoccupazione che fino all'anno scorso arrivavano per 6 mesi, nel 2015 rischiano seriamente di durare molto meno, cioè non più di 3 mesi. Colpa del Jobs Act, la riforma del lavoro del governo Renzi che, almeno a sentire il presidente del consiglio, è nato invece per dare diritti a chi non li ha, per garantire nuovi ammortizzatori sociali a chi finora si è dovuto sempre arrangiare.
Appello su internet
“Noi stagionali rischiamo seriamente di rimanere per diversi mesi senza reddito”, dice Marina che, assieme a migliaia di persone trovatesi nella sua stessa situazione, ha lanciato una petizione online e ha organizzato un gruppo su Facebook, per far conoscere il problema all'opinione pubblica. La beffa per i lavoratori stagionali del turismo nasce con l'introduzione della Naspi (nuova assicurazione sociale per l'impiego) cioè il sussidio per i senza-lavoro istituito con il Jobs Act, a partire dal primo maggio prossimo, in sostituzione di quelli attualmente in vigore: l'Aspi e la mini-Aspi. I requisiti per poter incassare la nuova indennità della Naspi non sono di per sé molto stringenti: basta aver avuto un impiego per almeno 30 giorni nell'ultimo anno e avere alle spalle più di 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni.
Naspi, i nuovi sussidi per la disoccupazione
Anche chi ha lavorato a spizzichi e bocconi come i dipendenti stagionali, insomma, può incassare l'assegno di disoccupazione. E' sulla durata dell'indennità, però, che si registrano le note dolenti: il sussidio della Naspi, infatti, verrà riconosciuto per un periodo pari alla metà delle settimane lavorate negli ultimi 4 anni anni. Nel calcolo della durata, però, non si terrà conto dei periodi di lavoro precedenti, per i quali il dipendente ha già beneficiato dell'assegno di disoccupazione. Tradotta in parole povere, questa regola un po' complicata significa una cosa ben precisa: se un cameriere, un barista o una donna delle pulizie verranno assunti per sei mesi nella prossima stagione primaverile ed estiva, a ottobre potranno appunto ricevere l'assegno per soli tre mesi. Si tratta di una situazione molto penalizzante per chi, invece, sino all'anno scorso maturava il diritto ai vecchi ammortizzatori sociali come l'Aspi ordinaria, che poteva durare anche un anno e dunque coprire il dipendente stagionale per il semestre successivo, prima dell'inizio di un nuovo periodo di lavoro estivo.
Assegni più magri
A mettere in evidenza il problema è stata anche la Filcams, la sigla dei lavoratori del commercio e del turismo della Cgil che, tuttavia, non è una voce isolata. “Anche la Federalberghi, l'associazione di categoria degli albergatori, ha sollevato la stessa questione”, dice il segretario della Filcams Cristian Sesena, “giacché i dipendenti stagionali in Italia sono più di 300 mila e sono importantissimi per il buon funzionamento delle aziende del settore turistico”. Dato che il governo dice di voler dare più diritti ai precari, almeno a parole, Sesena pone dunque una domanda: “i lavoratori stagionali non sono forse dei precari, visto che spesso non trovano molte alternative agli impieghi estivi e e devono accontentarsi di contratti di soli 3 o 6 mesi?” La Filcams inoltre, ha messo in evidenza un altro problema legato al calcolo della Naspi, basato su un complesso procedimento che penalizzerà paradossalmente i dipendenti stagionali con impieghi molto discontinui. In altre parole, a parità di retribuzione e di giorni lavorati nel corso dell'anno, un cameriere, un bagnino o un barista che hanno avuto delle lunghe pause tra un'assunzione e l'altra riceveranno un' indennità di disoccupazione ben più magra, rispetto a un loro collega che ha lavorato per lo stesso tempo, ma in maniera più lineare e continua.
Naspi, 5 cose da sap
Poiché la Naspi entrerà in vigore il 1° maggio, i lavoratori stagionali che hanno dato vita alla petizione online chiedono adesso un cambio di rotta e hanno lanciato un appello al presidente dell'Inps, Tito Boeri. L'istituto nazionale di previdenza, infatti, prossimamente dovrà divulgare le circolari esplicative sui nuovi sussidi alla disoccupazione e potrebbe dare un' interpretazione flessibile del decreto che istituisce la Naspi, in modo da non penalizzare troppo gli addetti del settore turistico. Bisognerà vedere, però, se questa possibilità rientra tra i poteri di Boeri.


Come evidenzia la signora Silvia Carbone su fb:"Per una realtà come Lipari dove ormai si vive ( o si muore, non è molto chiaro) solo di turismo, e strettamente stagionale, la nuova indennità di disoccupazione NASPI è una tragedia senza mezzi termini.
Questo è un gesto CRIMINALE di un governo che ha completamente perso di vista la situazione dell'Italia.

Ancora maltempo al sud, è allerta meteo

Una nuova perturbazione di origine africana interesserà nelle prossime ore le regioni meridionali del nostro Paese. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento ha emesso un'allerta meteo che prevede, già dal primo pomeriggio, piogge e temporali, che localmente saranno anche molto intensi e accompagnati da fulmini e forti raffiche di vento, su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia

Articolo direttore Sarpi su G. del sud su chiusura molo (lato sud) a Stromboli, necessità lavori porto Sottomonastero ed emergenza strade

Salvatore Sarpi
LIPARI
Il molo degli aliscafi (lato sud) di Scari (Stromboli) è stato chiuso al traffico marittimo con ordinanza del Circomare Lipari. L’inevitabile decisione arriva dopo un sopralluogo effettuato dal personale del Circondario marittimo liparese. Sopralluogo durante il quale-come si legge nell’ordinanza- è emerso lo stato di fatiscenza in cui versa quella parte della struttura “interessata da forte usura degli arredi portuali e dei respingenti utilizzati per l’approdo delle unità”. Motivazioni che non consentono, al momento, l’effettuazione in sicurezza delle operazioni portuali. 
Alla vigilia della Pasqua, durante la quale l’isola sarà meta di un considerevole numero di turisti, non è per gli isolani una bella notizia. In presenza di condizioni meteo avverse che non consentano l’approdo nel lato nord della struttura non sarà possibile ricorrere, come avviene in questi casi, all’approdo “alternativo”. L’auspicio è che l’amministrazione comunale effettui, nonostante le ristrettezze economiche, una perizia di somma urgenza che consenta un immediato ripristino dello scalo. 
E in vista della Pasqua, periodo caratterizzato in genere da un discreto movimento turistico, bisognerà attivarsi per mettere in sicurezza una parte della struttura portuale di Sottomonastero(Lipari). In più punti della struttura portuale i marosi hanno scardinato griglie e pavimentazione con conseguente pericolo per la pubblica incolumità. Capitolo a parte per Alicudi dove nei fondali insabbiati del porto rischiano di arenarsi gli aliscafo. 
E a Lipari non bisognerà intervenire solo in ambito portuale. Le strade assomigliano sempre più a “forme di gruviera” con danni sempre più frequenti ad automobili e mezzi a due ruote. “Drammatica” è la situazione sulla Marina Garibaldi, nella frazione di Canneto. Qui non vi è un solo metro di strada che non presenti buche e voragini più o meno profonde. A nulla servono interventi tampone effettuati dalla pubblica amministrazione e negli ultimi tempi anche dai cittadini. Un intervento, quello sulla Marina Garibaldi, urgente e necessario per il quale, comunque, bisogna fare i conti con il patto di stabilità. Sembra che, in tal senso, l’amministrazione Giorgianni sia orientata a redigere un elenco di priorità

Convocato per domani in sessione urgente il consiglio comunale di Lipari

Il Consiglio Comunale di Lipari è stato convocato in sessione urgente, dal presidente Adolfo Sabatini, per domani ,27 Marzo 2015, alle ore 10.00
Argomento all'ordine del giorno:
Controllo finanziario degli Enti Locali – Rendiconto 2012 – adempimenti ai sensi dell’art. 1, comma 168, L. 266/2005 ( legge finanziaria 2006 ). Adozione misure correttive.

Conferenza stampa a Palermo su "Beni e Mali Culturali di Sicilia"

COMUNICATO
È di qualche giorno fa la notizia che la Corte costituzionale ha ritenuto illegittime le norme utilizzate dal Governo Crocetta per annullare le procedure di affidamento in concessione dei servizi per il pubblico di musei e siti archeologici per le Province di Agrigento,Trapani, Palermo, Messina e Siracusa, aggiudicati nel 2012.
L'obiettivo di collocarvi precari ed avventizi è fallito, ma ha innescato contenziosi e pesanti risarcimenti.
Due anni di inerzie hanno pregiudicato gli sforzi fatti per garantire la fruizione moderna dei beni culturali e che avrebbero portato la Sicilia all'avanguardia con la definizione del più importante affidamento di servizi nei beni culturali in Europa, avviato coi bandi pubblicati nel 2010.
È così anche il ritorno della Dea e degli argenti, senza lo sviluppo coordinato del comprensorio Morgantina-Piazza Armerina, da opportunità è divenuto emblema del fallimento diffuso.
Un'occasione perduta, per siti, visitatori, erario, investimenti, alla quale occorre porre subito rimedio puntando al partenariato pubblico-privato per il rilancio del patrimonio artistico e monumentale di Sicilia ne parlano Gaetano Armao e Sebastiano Missineo (Assessori ai BBCC ed all'Identità siciliana tra il 2010 ed il 2012)
L'appuntamento è per il 27 marzo 2015 - ore 11- Grand Hotel Wagner- Via R.Wagner, n. 2 - Palermo

DELEGAZIONE SICILIANA A ROMA. MUSUMECI: "GOVERNO RENZI FACCIA PASSO INDIETRO SUI SEGRETARI COMUNALI, ABOLIRLI E' UN DELITTO".

"L' abolizione della figura del segretario comunale e' un delitto. Spero che il governo Renzi prima e il parlamento nazionale dopo, vogliano ripensarci visto che ormai costituisce l' ultima figura di garanzia sulla legittimità degli atti amministrativi". Lo ha affermato il presidente della Commissione regionale Antimafia Nello Musumeci intervenendo a Roma, in presenza del Capo dello Stato, ad un convegno sulla lotta alla mafia in ambito nazionale, regionale e locale, su iniziativa della commissione Antimafia nazionale. Della delegazione siciliana hanno fatto parte anche i vice presidenti Toto Cordaro e Gianluca Miccichè e il segretario Giorgio Ciaccio.
Musumeci, primo firmatario di una mozione approvata all'unanimità nei giorni scorsi dall'Ars - ha ribadito: "dopo l'abolizione dei Coreco, di fatto la politica ha delegato alla magistratura amministrativa contabile e penale il controllo sulla propria attività negli enti locali. Questo non può avvenire, non si può affidare alla giustizia il ruolo ordinario del controllo preventivo degli atti. Occorre mantenere e valorizzare la figura del segretario, come unico presidio di legalità nei comuni". E' intervenuto poi sull' inefficacia della legge che regola lo scioglimento dei comuni per mafia e sulla gestione dei beni confiscati, esortando l' Antimafia nazionale a sollecitare l' esame del ddl di modifica che giace nella commissione affari costituzionali.

Pasqua in vista. Sottomonastero e Marina Garibaldi di Canneto. Che bei biglietti da visita!


Ancora una volta NGI porta eoliani a casa

Anche ieri sera la nave della NGI partita alle ore 21 da Milazzo ha riporta a casa molti eoliani che erano bloccati nella città del Capo. La nave è passata dietro Vulcano e dopo un tentativo vano di attraccare al porto vulcanaro ha proseguito per Lipari arrivando alle ore 1.00 e ripartendo subito per Milazzo. Il video dell'approdo a Lipari

Disposta liquidazione salariale ed assegno per gli ex Pumex

Con la Determina 56/15 è stata disposta la liquidazione integrazione salariale ed assegno ai lavoratori socialmente utili ex "Pumex SPA" . 
Il periodo comprende: Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre, Novembre, Dicembre 2014; Gennaio  e Febbraio 2015.

La storia delle Eolie. Conosciamola attraverso lo storico G.La Greca: 26 marzo 1930 Terremoto a Filicudi

26 marzo 1930
Terremoto a Filicudi
Il 26 marzo 1930 intorno alle 11,30 un fortissimo terremoto colpì l’isola di Filicudi. Le scarne cronache giornalistiche del tempo parlano di cinque feriti, tutti lievi, per contro tutte le case furono rese inabitabili dalla violenza del movimento sismico, e la popolazione si accampò all'aperto in preda ad un forte panico. Le scosse di assestamenti erano proseguite anche nel pomeriggio. L’isola era totalmente isolata dal resto dell’arcipelago da un violenta tempesta.
La macchina dei soccorsi si mosse direttamente da Messina. Nel pomeriggio dello stesso giorno partì il rimorchiatore “Romano” con a bordo il Prefetto del tempo Lopis, e altre autorità; tuttavia, a causa delle pessime condizioni del mare il rimorchiatore non riuscì ad approdare e rientrò a Lipari; per ripartire il giorno successivo.
Durante la sera del 26 partì da Messina anche il cacciatorpediniere “Sirtori”. Anche il Sirtori non riuscì ad approdare, nonostante diversi tentativi nel corso della notte tra il 26 ed il 27; soltanto all’alba riuscì a sbarcare le autorità.
A mezzogiorno del 27 partì da Messina il piroscafo “Vulcano” carico dì materiale destinato alla costruzione di baracche, tende e con viveri e generi di conforto per la popolazione.
Nel corso della giornate del 27 partì da Lipari anche il Vescovo, monsignor Re, a bordo di un «mas» e con lui partirono funzionari di Pubblica Sicurezza, militi ed operai.
Alcune testimonianze orali sono state racconle da Gabriella Federico e pubblicate su “Stretto Indispensabile” anno IV, n. 20 del 16 dicembre 2002:
Sono le 11.30 di una giornata qualsiasi, a Filicudi, quando un boato assordante, terribile, improvviso sconquassa l’isola: le sciare precipitano, lasciando piombare in mare grossi macigni, i muri a secco crollano, le case scricchiolano.
L’epicentro del terremoto, che tocca il decimo grado della scala Mercalli, è individuato ad ovest dell’isola. Le donne pregano di fronte alla statua di San Bartolomeo, la gente si raccoglie sul sagrato della Chiesa di Santo Stefano, finché non giungono i primi soccorsi; le navi della Marina Militare fanno sbarcare sull’isola tende e generi di prima necessità.
La ricostruzione è avviata in tempi record, grazie anche alla solidarietà dei filicudari emigrati all’estero.”
Quattro anni prima, il 17 agosto 1926, un analogo terremoto si era abbattuto sull’isola di Salina. Un sisma disastroso per i centri abitati dell’isola, specialmente a Malfa e Pollara, che provocò crolli e lesioni assai gravi in moltissime abitazioni. In seguito la chiesa di Malfa, fortemente danneggiata, restò chiusa al culto e la messa venne celebrata nel magazzino dell’abitazione del signor Giovanbattista Sangiolo.
La cronaca dell’evento del 17 agosto 1926 è riportata dalla “Riscossa Eoliana” (…) La notte del 17 agosto in tutte le isole Eolie vi fu un fortissimo terremoto in senso ondulatorio che spaventò tutti gli eoliani i quali per diverse sere, in preda a vivo panico, pernottarono all’aperto. Non vi furono danni rilevanti, né vittime umane. Pollara è stata la più colpita. Qui quasi tutte le case furono fortemente lesionate tanto che molte baracche si sono dovuto costruire per ricoverare la popolazione che non potrebbe senza grave pericolo abitare le proprie case. Meno danni subirono le case di Rinella, di Malfa e S. Marina che pure però furono abbastanza lesionate. Lipari è stata la meno colpita tanto che le lesioni ai fabbricati furono quasi insignificanti. Pare che l’epicentro del terremoto sia nelle vicinanze di Pollara e che la causa sia dovuta allo scoppio di qualche vulcano sottomarino che si troverebbe nelle vicinanze appunto delle acque del mare che bagnano Pollara. A visitare le isole in occasione del terremoto, che è stato esagerato dalla stampa quotidiana alquanto disoccupata, è venuto l’illustre comandante il corpo d’armata della Sicilia S. E. il Generale Antonio Di Giorgio, il valoroso soldato siciliano e per giunta gloria della nostra provincia di Messina, che di recente è stato proposto all’alto ed ambito posto. L’eroico generale è arrivato a Lipari con una torpediniera la mattina del 28 agosto e dopo aver visitato le altre isole ha fatto ritorno a Palermo.
La notizia venne riportata anche dai quotidiani nazionali, la cronaca che segue è riportata dalla “Stampa” di mercoledì 18 agosto 1926.

Si ha notizia che in parecchi comuni delle isole Eolie (dette anche Lipari) e specialmente nell’isola Salina, ieri, alle 2,10, si è verificata una violenta scossa di terremoto in senso ondulatorio della durata di parecchi secondi. Il fenomeno tellurico provocò enorme panico tra gli abitanti, che si riversarono nelle vie ove si accamparono, trascorrendovi la notte. Non si deplorano vittime umane, ma numerosi fabbricati sono stati danneggianti, e qualcuno è crollato. Nella frazione Pollara del comune di Malfa alcune case sono state distrutte e si assicura che vi siano anche dei feriti. Il terremoto è stato avvertito molto sensibilmente anche a Messina e in molti comuni della Calabria, i cui abitanti terrorizzati hanno trascorso la notte all’aperto. A Catanzaro stanotte, alle 2,40 si è avuta una sensibile scossa di terremoto in senso ondulatorio della durata di parecchi secondi. Data l’ora, però, il fenomeno sismico è stato avvertito da pochi. Nel corso del terremoto si manifestarono anche delle onde di maremoto.

mercoledì 25 marzo 2015

Parliamo di libri. Rubrica della biblioteca di Malfa a cura di Antonio Brundu. Oggi: Eoliani nel mondo di Italo Toni

Con questo nuovo libro, Italo Toni ha voluto riandare con la memoria alla ricerca delle storie di molti suoi conterranei, figli di queste isole umili ed austere ad un tempo, dalle quali sono stati strappati dalle vicissitudini della vita, ma nelle quali le radici del loro cuore sono ancora saldamente piantate. Italo Toni ripercorre vicende di molti eoliani, inserendole nel vasto contesto dell’emigrazione nel Nuovo Mondo e in Australia e intercettandole ai più significativi avvenimenti della storia italiana, dalla dominazione borbonica alla seconda guerra mondiale. Si tratta di un lavoro che tende a dare un volto e un’anima alle fredde cifre dell’imponente emigrazione eoliana nel mondo; la cultura dell’emigrazione è vista da Italo Toni, in primo luogo, come la soluzione di problemi, economici innanzitutto, altrimenti irrisolvibili, e come la speranza di un futuro, altrimenti chiuso. L’autore non trascura l’indagine storico-statistica e l’approfondimento sociologico, citando leggi, documenti, relazioni ed utilizzando tutti gli strumenti classici di un’indagine sull’emigrazione – dalle lettere degli emigranti agli articoli sui giornali, ai rapporti tra letteratura ed emigrazione – e la nutrita bibliografia ne dimostra l’impegno all’approfondimento e alla documentazione. L’attenzione dell’autore si accerta su alcuni aspetti, quelli più semplici e umani, della vita degli emigrati, quali il considerare la lingua come un dolce legame con il passato, che rende meno amaro il presente, o la melanconica nostalgia che invade gli emigrati, che si forzano a convincere se stessi che un giorno torneranno, pur sapendo che questo, nella maggior parte dei casi, non si potrà mai avverare. Interessante la parte del libro in cui vengono esaminati alcuni articoli di giornale, nel quale emerge lo stereotipo dell’emigrante italiano visto dall’americano borghese e le vicende sofferte e drammatiche dei nuovi cittadini americani. Il libro si chiude con una rassegna di immagini tratte dalla mostra fotografica del dott. Antonio Brundu, e del dott. Ennio Fiocco. Italo Toni con “I figli del sole” ha dimostrato come le radici dei tanti emigranti eoliani siano rimaste piantate in queste terre, anche se l’albero della loro vita è stato portato lontano…

Consiglio comunale di Lipari in streaming

La prossima seduta del consiglio comunale di Lipari, così come tutte le altre che seguiranno, potrà essere visibile in streaming attraverso un link posizionato nella home page del sito del comune.
Lo ha annunciato ad Eolienews il presidente del civico consesso Adolfo Sabatini.
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Barcellona. Assolto l'ex dirigente del IV settore, Domenico Russo

Il dottor Domenico Russo, accusato di omissione in atti d'ufficio, è stato assolto dai giudici (Celi-Gugliotta-Processo) del tribunale di Barcellona. 
I fatti per i quali il noto professionista liparese è dovuto comparire in giudizio risalgono al periodo in cui ricopriva, in via temporanea, l'incarico di dirigente del IV settore del comune di Lipari. 
Gli veniva contestata la ritardata bonifica di un'area nell'isola di Vulcano, sottoposta a sequestro dalla Guardia di Finanza di Milazzo, dove vi era depositato un vecchio furgone, considerato rottame e quindi rifiuto. Per Russo, che è stato difeso dagli avvocati Luigi Giacobbe e Giuseppe Soraci, lo stesso Pubblico Ministero, dottor Giorgio Nicola aveva chiesto l'assoluzione.

Ginostra: Torna a suonare la campana della chiesa di San Vincenzo





Campane a festa oggi nel piccolo borgo di Ginostra. “Da oggi- come riferisce su fb il prof. Riccardo Lo Schiavo- torna a risuonare la campana della chiesa di San Vincenzo.Un grazie al ginostrese Tonino Criscillo che l’ha donata nel 2000, al compianto Prefetto di Messina, Renato Profili, che ai tempi ne permise la collocazione con l’impiego di un elicottero dei Vigili del Fuoco, e, soprattutto, al nostro nuovo sacerdote Don Giuseppe Di Mauro che in pochi giorni è riuscito a coordinare il tutto e a conseguire un piccolo ma simbolico traguardo che per anni era stato fatto passare per impossibile".
Nelle foto: Criscillo e Lo Schiavo; Don Giuseppe Di Mauro durante una messa a Ginostra

Eoliani che non ci sono più (VIII parte)

Ferrovie, adesso si spera nella svolta. Circa 600 manifestanti hanno preso parte alla protesta contro i tagli del Gruppo Fs

“Da oggi speriamo nella svolta, un vero servizio veloce ed efficiente, degno di un paese europeo che i cittadini siciliani attendono da tempo”. Lo hanno ribadito a gran voce i circa 600 partecipanti alla manifestazione organizzata al Palacultura di Messina da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sma Fast Ferrovie, Ugl Trasporti , per sollecitare “la tutela del diritto dei siciliani: la continuità territoriale, il miglioramento dei servizi nello Stretto, la firma del contratto di servizio che sia moderno ed efficiente, e per lo sviluppo del traffico merci”. Sospeso lo sciopero dopo aver ottenuto la garanzia della continuità del trasporto a lunga percorrenza e del traghettamento da giugno, stoppato dunque il progetto di dismissione, i sindacati insieme ai pendolari hanno chiesto alla Regione, presente all’incontro e alle Ferrovie, la svolta nel servizio ferroviario dell’Isola. I sindacati hanno ribadito le loro richieste, per voce dei segretari di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti , Sma Fast Ferrovie, Ugl , Francò Spanò, Amedeo Benigno , il commissario Uil Agostino Falanga, Salvatore Genovese, e Giovanni Chiaramonte.
“Abbiamo scelto di sospendere lo sciopero per l’impegno delle Ferrovie sullo stop alla dismissione del traghettamento dello Stretto di Messina ma guardiamo oltre. Vogliamo che da oggi parta un percorso diverso che porti ad un vero servizio ferroviario in Sicilia, efficiente, con mezzi più comodi e veloci coprendo, rimodulando gli orari , anche le zone della Sicilia del tutto scoperte. Per questo –hanno ribadito i segretari - chiediamo subito l’istituzione di un tavolo unico sindacati Trenitalia e l’assessorato regionale ai Trasporti per giungere alla firma del contratto di servizio, il potenziamento di treni regionali, una riunione sullo stato degli investimenti in Sicilia per indicare insieme le zone più carenti, corse prova delle tratte Palermo-Messina, Palermo-Catania e Messina-Siracusa, per dimostrare come, con le attuali infrastrutture e treni no stop, si possono già ridurre i tempi di percorrenza (2 ore e 20 fra Palermo e Catania e 2 e 40 fra Palermo e Messina), e poi la conferma e la velocizzazione dei treni a lunga percorrenza”. Dalla Regione l’impegno alla firma del contratto di servizio in tempi brevi. “La bozza è pronta – ha spiegato Giovanni Pizzo assessore regionale ai Trasporti – e ci saranno novità, soprattutto nel trasporto delle tre città metropolitane Palermo Catania e Messina, intendiamo aumentare i treni, mezzi nuovi e moderni .A Messina attualmente ci sono solo due coppie di treni , vogliamo raggiungere l’obiettivo di 10 coppie.
Anche il sindacato Orsa ha organizzato iniziative di protesta contro lo smantellamento dei trasporti ferroviari a Messina e in Sicilia.

Isola pedonale. Il plauso di Chiofalo che invita i cittadini a rispettarla

Bisogna esprimere apprezzamento per le ordinanze, finalmente redatte in tempi congrui, di limitazione al traffico veicolare nel centro storico di Lipari.
Amministrazione e comando di polizia municipale dimostrano la volontà chiara di presentare, ai turisti che cominciano ad arrivare e ai residenti, un paese più ordinato, tranquillo e fruibile.
Esistono concittadini che, con pieno diritto, dissentono da tali provvedimenti, ma stona il fatto che gli stessi abbiano poi l’ardire di argomentare di turismo e ricette per incrementarlo…
Bene, si entri nell’ordine di idee che, garantite le necessità di particolari attività e dei soggetti con problemi di deambulazione, “l’isola pedonale”, almeno nel centro storico, è un provvedimento assolutamente necessario, che incontra desideri e apprezzamento di tutti i nostri “ospiti” e di molti “indigeni”.
Dunque, pieno sostegno alla linea intrapresa (spero ormai assimilata!) e fiducia nella solerzia dei vigili urbani e nel senso civico dei LIPAROTI per il rispetto delle ordinanze.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO

FINANZIARIA: ARDIZZONE, BACCEI PENSI A TUTELARE LA SICILIA

La Sicilia non è la Grecia e lui non è la Troika. Baccei dimentica di essere un assessore del governo regionale siciliano, con il precipuo compito di garantire alla nostra Isola le risorse che, per Costituzione e Statuto, le sono dovute e che non sono una cortesia del governo nazionale nei nostri confronti. E proprio su quest’ultimo aspetto, mi pare che fino a oggi ci siano stati troppi silenzi da parte di Baccei, anche quando, con semplici colpi di penna, lo Stato, come per magia, ha sottratto unilateralmente ingenti risorse.
Lo dichiara il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone.
“Il forte squilibrio dei conti regionali – riprende - è in massima parte riconducibile a decisioni statali che hanno creato, nel tempo, condizioni di forte criticità nelle finanze della Regione. L’assessore Baccei dimentica che nel 2007 lo Stato, unilateralmente, ha innalzato al 49,11% la quota di compartecipazione della Regione al Fondo sanitario, sottraendoci 600 milioni di euro l’anno. Ci restituiscano queste somme perché ci spettano e non per cortesia”.
“E che dire del contributo di 1,2 miliardi per il 2015 richiesto alla Sicilia per il risanamento dei conti pubblici nazionali? Un importo iniquo se rapportato a quelle delle altre regioni a Statuto speciale. Stesso discorso per la continua erosione dell’Irpef relativa ai redditi prodotti in Sicilia. Nonostante l’articolo 36 dello Statuto siciliano attribuisca all’Isola la totalità delle entrate tributarie erariali riscosse nel territorio, lo Stato ha progressivamente incamerato parte crescente di questo gettito, trasferendo al di fuori della Regione gli uffici finanziari addetti alla riscossione. Le ultime stime ci dicono che il ‘danno’ è di circa 3 miliardi di euro l’anno. Un esempio? Il trasferimento a Latina del centro di riscossione per i dipendenti pubblici: meno 250 milioni. E ancora, l’assorbimento del Banco di Sicilia e Sicilcassa da parte di Unicredit con trasferimento del centro a Milano: meno 150 milioni. Anche queste somme devono tornare nelle casse della Regione. Senza se e senza ma”.
“Baccei – conclude - ha il dovere di proporre un bilancio e una legge finanziaria che consentano il risanamento economico della Regione e soprattutto lo sviluppo della nostra Isola. Tutto il resto sono chiacchiere in libertà”.










Alla "Casa dell'orto" ultimissimi arrivi per quanto riguarda le piante da orto. Da noi troverai le piante delle migliori marche in commercio garantite e forniteci in esclusiva per Lipari da "Piante e passioni".
Da noi troverete anche piante da fiore e da frutto. 
La "Casa dell'orto" è a Canneto, sulla via Marina Garibaldi 129, oppure contattateci al 333.1061296.
Si effettuano anche consegne a domicilio e spedizione nelle isole.


Brundu e Toni. Due eoliani in Toscana, nella città di Piero della Francesca

Il 21 marzo, con la primavera aretina, i nostri amici Eoliani, Antonio Brundu e Italo Toni sono giunti in terra toscana nella città di Piero Della Francesca, dove hanno partecipato alla Santa Messa in duomo celebrata dal Vescovo Riccardo Fontana trasmessa in diretta da RAI UNO.
I due isolani si ritrovano ora ad Arezzo per altre due iniziative sulla cultura Eoliana e sulla religiosità dell'arcipelago: la prima per il giorno 26 marzo alle ore 17.00 presso il Liceo Scientifico "Guido Redi" organizzata dalla Brigata Aretina amici dei Monumenti e del Paesaggio, dall'Antica Biblioteca del Seminario Vescovile della città di Arezzo, dalla Biblioteca Comunale di Malfa e dal Circolo Artistico Culturale Eoliano di Lipari.
La seconda iniziativa si svolgerà, sempre sulle Eolie, con un incontro rivolto agli alunni delle seconde classi della Scuola Media Statale "Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II", Istituto ospitato in un monumentale Edificio nel centro storico della città antica. Di seguito si riporta un primo articolo sul'argomento pubblicato il 23 marzo dal quotidiano "La Nazione di Firenze".

Stromboli. Interdetto ormeggio nel fatiscente lato sud del molo di Scari.

martedì 24 marzo 2015

Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava

Nelle ore notturne a cavallo tra Martedi 24 e Mercoledi 25 rovesci moderati accompagnati da forti venti sciroccali che potranno toccare punte di 70-80 km orari rendendo il moto ondoso del mare, al largo delle Eolie, molto mosso o agitato. Piu' attenuato nel tratto di mare della sottocosta milazzese.
Il peggioramento sarà rapido, infatti, già dalle prime ore di Mercoledi i fenomeni saranno in attenuazione, con cessazione delle piogge già dall'alba e cessazione dello scirocco dalla tarda mattinata, permettendo una rapida attenuazione del moto ondoso.
Nella giornata di Giovedi 26 il tempo sarà asciutto , i venti si disporranno da E-SE spirando tra il debole e il moderato, con mare poco mosso. Dalla serata si affacceranno nuovi rovesci che, nella nottata successiva,potranno essere accompagnati da temporali che saranno presenti anche nella mattinata di Venerdi 27, con rinforzo dei venti di maestrale con conseguente intensificazione del moto ondoso che da mosso tenderà in tarda mattinata a diventare molto mosso.
La temperatura massima tenderà a scendere di 5 C circa rispetto alle temperature rilevate in questi giorni 
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Dal vuzzarieddu all'albero pasquale (di Pietro Lo Cascio)

Tra le iniziative più risolute messe in atto dall’amministrazione Giorgianni si annovera certamente la demolizione dell’ex stazione Esso, la cui fatiscente e ingombrante presenza davanti all’ingresso del porto costituiva una sfida all’estetica e, per certi versi, anche alla logica.
In molti abbiamo apprezzato lo spazio visuale sorto con l’apertura di una “rotonda”, ancorché difforme dall’assunto geometrico insito in tale definizione, e a lungo ci siamo interrogati su cosa avrebbe preso il posto del vetusto distributore di carburante: i soliti bene informati davano per certo un ufficio informazioni, qualcuno insinuava i bagni pubblici, mentre altri – più immaginifici – propendevano per un centro polifunzionale di servizi al turismo, bagagli annessi.
Dopo un po’, invece, ci siamo ritrovati un “vuzzarieddu”. L’estate era ormai alle porte, e questo reperto di antica e sapiente carpenteria avrebbe potuto evocare l’idea di piacevoli gite in mare, magari cullati dal solo rumore dei remi che affondano pigramente tra le onde. È vero che quella scenografia asciutta, quasi essenziale, con il gozzo spiaggiato sul ghiaietto, poteva far rivivere a qualche nostalgico i gloriosi anni dello tsunami, dell’“emergenza”, delle sirene d’allarme, dei ticket e di tutto il resto; ma erano tempi ormai lontani, le cose erano cambiate, l’amministrazione pure, e l’unica emergenza – al più – era costituita dal fatto che la calura agostana avrebbe presto trasformato il fasciame dello scafo in un colabrodo: un’evenienza tutto sommato accettabile, dato che nessuno aveva intenzione di rimetterlo in mare.
Ci eravamo appena abituati a quella enigmatica presenza quando, d’improvviso, il “vuzzarieddu” è stato fatto sparire e – in una sorta di un percorso a ritroso verso le origini – al suo posto è spuntato un albero. Non da solo, beninteso, ma con grande sforzo di mezzi, uomini e telefonini, che immortalavano in un’instancabile sequela di selfie i volti soddisfatti dei giovani della Consulta, ideatori della lodevole iniziativa. L’albero, per la verità, era stato offerto da Alessandro Seminara, ex amministratore di CdI-Siremar; alla luce di quanto accaduto in seguito, sorge il dubbio se la generosità dell’armatore fosse esclusivamente dovuta a una spiccata sensibilità verso le atmosfere natalizie, o – almeno in parte – alla scaramantica prudenza nel voler sfatare i cattivi presagi evocati dalla vista di un naviglio in secca.
Con il passare delle settimane, poi dei mesi, il gioioso turbinio di luci, festoni e pacchi regalo che decoravano l’abete ha lasciato il posto ai rami secchi e alle fronde ingiallite, secondo il consueto – e un po’ triste – destino che accomuna tutti gli alberi natalizi, anche quando hanno una dignità istituzionale. Dopo la Befana, infatti, sono arrivati il Carnevale e la sentenza che spariglia le carte in tavola nei trasporti marittimi, fregandosene della scaramanzia. Lipari ferve di preparativi per la stagione turistica che – è il caso di dirlo – incombe anche quest’anno come un evento inatteso; i problemi sono tanti, dagli stipendi non pagati alle strade colabrodo, all’acqua che non arriva e se arriva non si sa se sia davvero potabile. Eppure, nell’apparente distrazione generale, qualcuno si chiede cosa ne sarà dell’albero di Natale: incombe anche lui, come un fantasma di festività passate, su quelle che ormai bussano alla porta.
Pare che ci si stia attrezzando per trasformarlo in una palma.
Pietro Lo Cascio

Salina, utilizzati i contenitori per la spazzatura rifiutati a Lipari (di Catello Pongolini)

Riceviamo da Catello Pongolini e pubblichiamo:
Eh si Alessio hai proprio ragione, c’ero anch’io a Lingua al quadaro il 22 marzo. Sono alcuni di quei 100 contenitori di cartone per piccoli rifiuti donati all’amministrazione di Lipari a giugno 2013 (protocollo 20310) e nonostante un’altra mia sollecitazione del 22 luglio, i primi di agosto mio malgrado per liberarmi dall’ingombro ne ho spediti 50 al sindaco di Santa Marina.
I restanti 50 sono stati collocati, vista la necessità, dai volontari del comitato di San Bartolo, San Cosma e Damiano e una quindicina anche al museo archeologico, alla spiaggia di Porto delle Genti nonché da me stesso collocati e curati all’incrocio tra la via Garibaldi e la via Maurolico.
Vederli posizionati a Lingua “pubblicamente”, anche se senza la copertura dove vi era indicata l’indicazione della donazione, mi ha recato lo stesso un gradevole piacere.
Del resto è consuetudine ovunque: dai commercianti di piazza Cairoli di Messina che hanno donato i vasi, ai giardinetti pubblici di Napoli tenuti al meglio con le prestazioni dei pubblici esercizi adiacenti e che dire del bike SHARING offerti da una nota banca a Londra, solo per citarne alcuni. Nelle Eolie no.
Grazie Alessio.
Catello Pongolini

Guardia di Finanza sequestra a Messina circa 9000 ricci di mare

Sono circa novemila i ricci sequestrati dalla Guardia di Finanza di Messina. Erano stati pescati in tempi vietati e in quantitativi superiori a quelli consentiti dalla vigente normativa, che prevede la cattura di cinquanta esemplari giornalieri per la pesca sportiva e di mille esemplari giornalieri per quella professionale.
Sequestrata inoltre l’attrezzatura utilizzata per la pesca mentre il responsabile dell’attività, tale V.R. di 45 anni, catanese, è stato deferito alla capitaneria di porto messinese.
I ricci di mare, dopo essere stati sottoposti ad esame sanitario, eseguito dalla dott.ssa Sciarrone, veterinario dirigente presso il Distretto Veterinario di Messina, sono stati liberati in mare per il ripopolamento della fauna ittica.

Un eoliano a canestro: Alessandro Formica

Dopo aver vestito la maglia della giovanile della Viola di Reggio Calabria il sedicenne eoliano Alessandro Formica quest'anno gioca in prestito nel Milazzo.
E' stato più volte convocato nella rappresentativa calabrese e adesso che gioca in Sicilia nella rappresentativa sicula.

Eoliani che non ci sono più (VII° parte)

Alicudi: Fondali porto insabbiati. Grossi problemi per l’attracco

Ad Alicudi i fondali del porto sono insabbiati e vi sono grossi problemi per l’attracco dei mezzi di linea. 
Nella foto di Italo Palermo l'attracco "avventuroso" di stamani dell'aliscafo Eschilo.
Attracco reso possibile dall'abilità del comando di bordo. Logico chiedersi sino a quando ciò sarà possibile? Il rischio è il ritorno al rollo

Per la festa di S. Giuseppe a Lingua, tanta gente e appaiono i contenitori del signor Pongolini

Per caso questi sono i contenitori donati a giugno del 2013 dal signor Pongolini Catello e rifiutati dall'amministrazione del comune di Lipari?... Vedo con gioia che l'isola di Salina, invece, ha deciso di farne buon uso per feste ed eventi del caso. Così come era l'idea del signor Catello quando voleva donarli al comune di Lipari... ( foto scattate a Lingua domenica 22 marzo 2015 per la festa di San Giuseppe)
Alessio Pellegrino

Ambulanza 118. Ancora lamentele per l'assenza di un medico a bordo

Ancora lamentele per l'assenza a bordo dell'ambulanza del 118 di un medico. Questa volta arrivano da Quattropani dove ieri una donna colta da malessere è stata trasferita in ospedale con il mezzo di soccorso. Come evidenzia il marito "l'ambulanza è attrezzata ma manca il medico a bordo".
Da parte nostra vorremmo aggiungere anche che sull'ambulanza, oltre all'attrezzatura, vi è anche personale professionale e con indubbie doti umane.
Purtroppo - come è risaputo - non è prevista la presenza del medico e questo, sicuramente, rappresenta un grave problema nei casi più disperati (fatta salva, ovviamente, la competenza e la professionalità del personale di bordo).
Una presenza per la quale, riteniamo, dovremmo batterci, politici in testa.

L'editoriale di Salvatore Sarpi: Giornalisti per scelta..ma con coscienza

In questi giorni un grave fatto di cronaca nazionale, ma con "legami", purtroppo, a livello locale, avrebbe potuto far crescere gli accessi a questo sito. 
Nonostante il riscontro che si poteva avere abbiamo deciso, contrariamente ad altri, di non pubblicare la notizia. Non per omertà ma perché non abbiamo ritenuto giusto sbattere in prima pagina chi in questa triste vicenda è suo malgrado vittima e non carnefice.
Una scelta rafforzata dalla convinzione che, pur essendo vero che abbiamo scelto di fare informazione, è altrettanto vero che, in determinate situazioni, è la coscienza a dovere prendere il sopravvento!

Centro storico di Lipari. Tornano Ztl e area pedonale da domani sino al 7 aprile

Da domani 25 Marzo sino al 7 Aprile saranno istituite nel centro urbano di Lipari una "Zona a traffico limitato" dalle ore 6,00 alle ore 11,00 e una "Area pedonale" dalle ore 11,00 alle ore 6,00
Restano in vigore le limitazioni previste per le domeniche e i festivi.
La decisione è stata adottata nel contesto del periodo pasquale


Annuncio per colloquio lavorativo

Crial cerca giovane ragazza in gamba, diplomata per colloquio lavorativo in previsione di impiego quale agente di commercio.
Luogo di lavoro: Milazzo e Isole Eolie
Per info presentarsi in sede a Lipari, Via Prof. Carnevale o inviare curriculum a: crialsrls@email.it

Primo anniversario dipartita Don Pino Raffaele. Mons. La Piana celebra S. Messa oggi ad Acquacalda

Oggi, nel primo Anniversario della dipartita di
Don Pino Raffaele
una Santa Messa sarà celebrata, alle ore 17, 
nella chiesa di San Gaetano ad Acquacalda, da 
S.E. Mons. Calogero La Piana