Con questo nuovo libro, Italo Toni ha voluto riandare con la memoria alla ricerca delle storie di molti suoi conterranei, figli di queste isole umili ed austere ad un tempo, dalle quali sono stati strappati dalle vicissitudini della vita, ma nelle quali le radici del loro cuore sono ancora saldamente piantate. Italo Toni ripercorre vicende di molti eoliani, inserendole nel vasto contesto dell’emigrazione nel Nuovo Mondo e in Australia e intercettandole ai più significativi avvenimenti della storia italiana, dalla dominazione borbonica alla seconda guerra mondiale. Si tratta di un lavoro che tende a dare un volto e un’anima alle fredde cifre dell’imponente emigrazione eoliana nel mondo; la cultura dell’emigrazione è vista da Italo Toni, in primo luogo, come la soluzione di problemi, economici innanzitutto, altrimenti irrisolvibili, e come la speranza di un futuro, altrimenti chiuso. L’autore non trascura l’indagine storico-statistica e l’approfondimento sociologico, citando leggi, documenti, relazioni ed utilizzando tutti gli strumenti classici di un’indagine sull’emigrazione – dalle lettere degli emigranti agli articoli sui giornali, ai rapporti tra letteratura ed emigrazione – e la nutrita bibliografia ne dimostra l’impegno all’approfondimento e alla documentazione. L’attenzione dell’autore si accerta su alcuni aspetti, quelli più semplici e umani, della vita degli emigrati, quali il considerare la lingua come un dolce legame con il passato, che rende meno amaro il presente, o la melanconica nostalgia che invade gli emigrati, che si forzano a convincere se stessi che un giorno torneranno, pur sapendo che questo, nella maggior parte dei casi, non si potrà mai avverare. Interessante la parte del libro in cui vengono esaminati alcuni articoli di giornale, nel quale emerge lo stereotipo dell’emigrante italiano visto dall’americano borghese e le vicende sofferte e drammatiche dei nuovi cittadini americani. Il libro si chiude con una rassegna di immagini tratte dalla mostra fotografica del dott. Antonio Brundu, e del dott. Ennio Fiocco. Italo Toni con “I figli del sole” ha dimostrato come le radici dei tanti emigranti eoliani siano rimaste piantate in queste terre, anche se l’albero della loro vita è stato portato lontano…
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.