Soldati
Panarello Paolo e Natoli Mariano
Morti nella Battaglia di Gorizia
100 anni fa
Panarello Paolo di Antonio nato a Lipari (Pianoconte) il 25 gennaio 1886 – distretto
militare di Messina
Caporale
dell’11° Reggimento di Fanteria
matricola 25348 - Morto il 7 agosto 1916
nella 12^ sezione di sanità per ferite riportate in combattimento
all’età di 30 anni - Sepoltura: Cimitero di Massa
Unità
di appartenenza
Brigata
Casale – 11 ° / 12° Reggimento di Fanteria
Anno
1916
-
Dal 1° al 3 gennaio: Pendici Ovest alture del Podgora - Pubrida e Valisella
– Vetta del Calvario – Q.240 – Naso di Lucinico;
-
Dal 15 al 18 gennaio: Medena.
-
Dal 29 gennaio al 25 febbraio: Trincee di Podgora – Q.240 – Tre Croci Calvario –
Lucinico – Vallone dell’Acqua – Pubrida – Valisella;
-
Dal 22 marzo al 12 agosto: Trincee del Grafenberg – Q.12 del settore di
Monfalcone (soltanto il I°/II°) – Zona del Calvario – Podgora – Q.240 – Linea
di Vertojbica – Gorizia;
-
Dall’11 settembre al 5 novembre: Vertojbica – Merna – Trincee bassa Vertojbica;
-
Dal 23 al 31 dicembre: Zona di Kambresco.
Circostanze della Morte del soldato Panarello Paolo
Dai riassunti dei diari di guerra della Brigata
Casale:
Alla
fine di Gennaio del 1916 la brigata è in linea sul Podgora e vi rimane per
circa un mese; vi ritorna poi il 22 marzo e non se ne allontana che il 12
agosto, dopo avere definitivamente strappato al nemico quelle forti e
importanti posizioni, guadagnata la riva destra dell’Isonzo ,,e messo piede a
Gorizia redenta.
Nell’attacco della testa di ponte
di Gorizia, alla brigata, schierata per ala col 12° contro il Podgora e l’11°
contro il Calvario, sono assegnati, come primo obiettivo, l’espugnazione di
questo forte pilastro e il raggiungimento della riva sinistra dell’Isonzo.
Nella mattinata del 6 agosto le nostre artiglierie aprono con estrema violenza il fuoco contro
le difese nemiche; alle ore 16:00 l’11° scatta con balzo travolgente e, vinte
successivamente accanite resistenze, riesce, all’imbrunire, a espugnare le
difese della cresta del Calvario ed a discendere il versante orientale del
monte fino al villaggio di Podgora. Il nemico tenta, contrattaccando
violentemente, di contrastargli l’avanzata e da “Tre Croci” e dalla
“Cappelletta” ne ostacola in tutti i modi il movimento. Alle ore 17:00 viene
dato ordine al 12° di avanzare. Al 12° è affidato l’attacco di Q.240 (Podgora)
e doveva subordinare la propria azione ai risultati dell’11° fanteria; esso
perciò attacca risolutamente la Cappelletta e le Tre Croci riuscendo a metter
piede nelle prime trincee di dette posizioni. La testa di ponte di
Gorizia intanto comincia a crollare dinanzi agli irresistibili attacchi del VI Corpo d’Armata Italiano ed il
giorno 7 l’unica speranza austriaca è riposta nel contrattacco che le truppe
del Podgora debbono sferrare contro il Calvario per ristabilire , in quel
tratto, la situazione e mantenere ancora una piccola occupazione sulla
sinistra del fiume. Accanitamente
contrattaccano alle ore 21 del giorno 7 i battaglioni austriaci del Podgora, ma
le truppe della Casale resistono tenacemente costringendo il nemico a ripassare
il fiume e lasciare quelle forti posizioni che avevano visto 14 mesi di aspra e
sanguinosa lotta.
Dai registri dello
stato civile dell’11° Reggimento di Fanteria.
“L’anno millenovecentosedici, nel di sette del mese di agosto nel
comune di Massa, mancava ai vivi alle ore una e tenta minuti in età di anni
trenta il soldato Panarello Paolo dell’11° reggimento fanteria n°25348 di
matricola, distretto militare di Messina Classe 1887. Nativo di Lipari,
Provincia di Messina figlio di Antonio e di Giavina Grazia, morto in seguito a
ferita al cranio penetrante da fucilata, riportata per fatto di guerra, sepolto
nel cimitero a Sud M.S. Massa, come si evince dall’attestazione delle persone a
piè del presente sottoscritto. Il Comandante la sezione Zaracao Silvio il
Capitano medico Valvanersi G. Renato.”
Natoli
Mariano di Domenico
nato a Lipari (Quattropani) il 7 novembre del 1893, distretto militare di Messina
Soldato del 150° Reggimento di Fanteria
(Milizia Mobile) Disperso il 9 agosto
1916 sul medio Isonzo in combattimento all’età di 23 anni - Sepoltura: Ignota
Brigata
Trapani – 149 ° / 150° - 144°
Anno
1916
-
Dal 1° all’11
gennaio: Monte Sei Busi – Valloncello Settentrionale di Verimigliano –
Trinceramento della Madonnina – canale dei Dottori;
-
Dall’11 febbraio
al 23 aprile: settore Monfalcone (Mandria Pirma – Officina Adria – Marcelliana
– QQ.98 e 93) Azione contro le QQ.121 – 85 – 77 -21;
-
Dal 3 al 19
giugno: Settore M. Cengio – M. Barco – Belmonte (M. Paù – Val Canaglia – Casera
– del Gallo – Casera Sunnio – Falde sud oriantali di M. Carvola – Val Lastaro –
M. Zovetto) Settore di Monte Lemerle (Spiazzo Croce – Bivio Boscon – Attacco
contro Monte Lemerle);
-
Dal 22 Luglio al 24 Agosto: Settore Monte Sabatino – 6^
Battaglia dell’Isonzo – Difesa testa di ponte di Solcano.
-
Dal 26 settembre
al 13 ottobre: Settore ad ovest del Veliki Hribach, Q. 198 – Pendici del Nad
Logem – Q.87 – ottava battaglia dell’Isonzo (attacco della Q.26 del Veliki –
Attacco del Pecinka).
-
Dal 20 ottobre al
20 novembre: Settore ad ovest del Veliki Hribach – Pendici del Nad Logem –
QQ.265 e 263 – Settore del Faiti.
Dai riassunti dei diari di guerra della Brigata
Trapani:
“ Il 20 Giugno la Trapani è inviata a
riposo a Sarcedo (comando truppe Altopiano) ove comincia il suo riordinamento
che prosegue a Bressanvido ove è trasferita il 1° luglio ( 23^ divisione).
Destinata nuovamente sulla fronte isontina (45^ divisione), il 21 luglio è
schierata sul Monte Sabotino.
Nei primi giorni di agosto si inizia lo
schieramento delle truppe per la imminente battaglia di Gorizia e la Trapani di
amassa – quale riserva divisionale a
Valle di Rio Mulini col 144° ed un battaglione del 149°, schierando gli altri
due battaglioni (I e III del 149°) verso Casa Abete.
Iniziatosi, il giorno 6 , l’attacco , i
reparti in riserva della brigata serrano verso Podsabotino ad immediato
rincalzo delle truppe operanti, meno i battaglioni I e II del 144° che sono
inviati, il primo verso l’alto Sabotino ed il secondo all’occupazione della
Q.138.
L’avanzata prosegue vittoriosa e già
affluiscono numerosi i prigionieri sorpresi nelle caverne.
Intanto il II/149° operante verso il
costone di S. Mauro è ostacolato da offese nemiche provenienti dal Fortino
Basso di Casa Abete; l’ostacolo è rimosso dal III battaglione dello stesso
reggimento, che , assieme al I, occupa il 7 la Q.159 e si schiera sul versante
ovest del costone di San Mauro, dal quale riesce agevole annientare altre minacce provenienti da nuclei nemici
annidati verso Villa Vasi ed a tergo della nostra occupazione di Q.159 e Q.111.
Dopo
altre brillanti operazioni svolte dai battaglioni della brigata , questa il
giorno 9, rimossi mirabilmente gli ulteriori ostacoli attivi e passivi opposti
dal nemico , passa sulla sinistra dell’Isonzo, e vi costituisce una testa di
ponte, schierando i suoi reparti lungo la ferrovia e spingendo ricognitori
verso S. Caterina e Q.227. Il 10 agosto
il 144° è posto a disposizione del comando della Brigata Pescara che impegnata
sul costone di Veliki (il I°) e gli altri due contro Santa Caterina . Tutta la
brigata è impegnata il 12 nella difesa
del ponte di Salcano, ove permane per lavori di rafforzamento fino al 25
agosto, nel quale giorno è sostituita ed inviata a riordinare a Dolegnano ed a
Corno di Rosazzo. “