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venerdì 14 ottobre 2016

Presentata alla Fiera del Turismo di Rimini la guida de "I Cinque Colori": 15 itinerari naturalistici fantastici. Tra questi quelli di Vulcano, Lipari, Salina e Stromboli

Presentata stamane a Rimini, nel corso di una conferenza stampa alla Fiera del Turismo TTG 2016, nello stand del Messina Tourism Bureau, la guida ufficiale, in Italiano ed Inglese, del progetto “I Cinque Colori”, finanziato dall'Assessorato Regionale del Turismo, Sport e Spettacolo nell'ambito dei progetti di eccellenza per la realizzazione di itinerari per la valorizzazione del turismo naturalistico.
I Cinque Colori” promuove alcune delle eccellenze della provincia di Messina che si caratterizzano per il riconoscimento scientifico delle peculiarità naturalistiche presenti - ben 15 siti Natura 2000 - per la presenza di iniziative volte alla tutela ambientale, per lo scenario paesaggistico incantevole e per l’ormai acquisita consapevolezza dell’importanza di mettere in rete i percorsi già esistenti. Oltre alle peculiarità naturalistiche, ambientali e paesaggistiche evidenziate, i territori coinvolti nelle attività progettuali vantano una pluralità di ulteriori elementi di interesse ed attrazione turistica. Si tratta di luoghi lambiti da un mare cristallino, incorniciati da alcune delle spiagge più belle d’Italia, con una tradizione enogastronomica antica e di eccellenza che vanta produzioni agricole di grande qualità, tra le quali spiccano i tre vini DOC - Faro, Mamertino, Malvasia delle Eolie - ed una grande varietà di presidi Slow Food.
La guida presentata oggi propone i 15 itinerari naturalistici più suggestivi dell’area - da Vulcano a Lipari, da Salina a Stromboli, da Capo Milazzo a Tindari e Marinello, senza tralasciare le eccellenze dei Peloritani e dello Stretto di Messina - con l’indicazione delle caratteristiche generali, del tempo medio di percorrenza, del livello di difficoltà, delle modalità di accesso e dell’equipaggiamento consigliato.
In particolare gli itinerari selezionati sono: Vulcano – Gran Cratere; Lipari – Sud; Lipari – Caolino; Salina Monte Fossa delle Felci; Salina - Paolonoci; Salina – Leni/Pollara; Stromboli – Pizzo; Stromboli – Sciara; Messina – Capo Peloro; Messina – Badiazza/Centro Polifunzionale; Messina – Pezzolo/Puntale Pistulona; Peloritani – Musolino/Forte Campone/Calvaruso; Milazzo – Piccolo anello delle falesie; Milazzo – Piscina di Venere; Marinello/Tindari – Coda di Volpe.
La guida include, inoltre, i contatti di ristoranti e strutture ricettive e di partner tecnici specializzati in informazioni turistiche, escursioni, prenotazioni e pacchetti turistici.
Qui al TTG di Rimini – osserva il presidente del Messina Tourism Bureau Gaetano Majolino, responsabile del progetto “I Cinque Colori” – abbiamo potuto registrare un grande interesse per la Sicilia e per il segmento naturalistico in particolare, soprattutto da parte dei buyers internazionali. Un grande desiderio di Sicilia e di Natura al quale speriamo di rispondere concretamente. Oggi presentiamo la guida con una selezione di 15 itinerari tra i più belli del nostro territorio, con una serie di informazioni utili che potranno poi essere approfondite online. Poi a fine mese abbiamo programmato, insieme alle nostre aziende partner, un educational durante il quale diversi tour operator specializzati faranno visita al nostro territorio e verranno pianificate collaborazioni future”.
Il progetto “I Cinque Colori”, che si avvia alla conclusione, vede capofila il Consorzio Messina Tourism Bureau e conta su una importante partnership pubblica (Città metropolitana di Messina, Università di Messina, Comune di Messina, Comune di Villafranca Tirrena, Comune di Santa Marina di Salina, Comune di Malfa, Comune di Leni) e privata (Associazione Bios, Associazione Progetto Futuro Migliore, Riva Smeralda Camping, Residence Vulcano Blu, agriturismo Casa Gialla, hotel Il Delfino, ristorante Le Macine, ristorante Hold, ristorante Da Luciana) e sulla collaborazione esterna di Slow Food Valdemone.

Nei prossimi giorni sarà anche disponibile online il sito www.icinquecolori.it contenente informazioni sui territori di riferimento, una più ampia selezione di itinerari naturalistici completi di mappe e collegamenti a Google Maps con virtualizzazione dei percorsi ed ulteriori informazioni e aggiornamenti.

AMP. Club Forza Italia di Lipari "Accelerazioni strumentali...e la gattina frettolosa fa gattini ciechi"

COMUNICATO CLUB FORZA SILVIO ( FORZA ITALIA)
Il  club Forza Silvio ( Forza Italia), in occasione degli incontri indetti a supporto della ventilata istituzione AMP delle Eolie, dall'attuale Capo dell'Amministrazione, comunica che tali incontri ancora una volta risultano carenti di informazione e pieni di palese disorganizzazione.
Il Consigliere Lauria Bartolo rappresentante di Forza Italia evidenzia che sull'argomento i Consiglieri Comunali non sono stati informati ne invitati, sia ufficialmente sia ufficiosamente. E' una disattenzione amministrativa che pesa e non poco sulla vita politica degli ultimi tempi dell'Amministrazione Giorgianni.
Come non si può essere d'accordo con chi afferma che le categorie devono essere convocate tutte insieme per evitare incomprensioni tra chi è per l'AMP e chi invece è per il conoscere approfonditamente tutti gli aspetti politico-economici e gestionali della stessa, si creano conflitti di categoria e corporazioni pericolose per una stabilità interna alle Eolie, visto che in molti casi chi ha potere normativo all'interno di questa area spesso, troppo spesso, adotta in corso d'opera metodi restrittivi non previsti ne concordati con la popolazione locale che ci vive e ci lavora. 

Le accelerazioni che si vogliono imprimere a tutti i costi per dire dopo abbiamo messo mano a anche a questo, onestamente sono strumentali.
“ La gattina frettolosa fa gattini ciechi”
Club Forza Italia

L'AMP salva la pesca artigianale (di Michele Giacomantonio)

La pesca artigianale e le Aree Marine Protette
In un precedente intervento ho già detto che invece di parlare in astratto di Aree Marine Protette sarebbe bene che si cominciasse a discutere quale AMP vogliamo e innanzitutto con quale Comitato di Gestione, Regolamento, con quali obiettivi, con quale zonizzazione e perimetrazione. E bene ha fatto il Sindaco ad aprire tavoli specifici di consultazione in questa prospettiva evitando grande ammucchiate dove si da fiato alle trombe e non si conclude mai nulla.
Si faccia un esempio a proposito della pesca. Non è di poco conto se l’obiettivo dell’AMP delle Eolie sarà solo quello di garantire la biodiversità salvaguardando la fauna e flora marina dal rischio dell’impoverimento fino alla scomparsa, oppure anche quello di promuovere il ripopolamento del nostro mare e di tutelare la piccola pesca artigianale dei residenti nei confronti della pesca industriale ed anche di quella sportiva e da diporto.
Qualche anno fa si tenne a Porto Cesareo (30-31 ottobre 2008) un interessante Workshop su “Pesca e gestione delle Aree Marine Protette” promosso dall’Area Marina Protetta di Porto Cesare e dal Laboratorio di Zoologia e Biologia Marina (DiSTeBA) dell’Università del Salento con la socializzazione di  importanti esperienze.
Così a proposito della collaborazione dei pescatori ricchi della loro esperienza nelle  attività di presidio e monitoraggio ambientale oltre che di sorveglianza  collaborando alla conservazione ed al miglioramento della qualità ambientale. Ecco alcune di queste esperienze:
• Pulizia dei fondali in 20 fra AMP ed aree costiere dei Parchi
• Caratterizzazione batimorfologica, fisico-chimica e biologica delle AMP di Capo Rizzuto e Capo Gallo
• Realizzazione di corsi di formazione per il pescaturismo in 10 AMP
• Sperimentazione di attrezzi tradizionali e più selettivi e miglioramento della qualità dei prodotti nelle Isole Egadi
• Ripopolamento di crostacei nell’AMP di Capo Gallo
• Interventi finalizzati all’ottenimento del consenso dei pescatori e coinvolgimento nella pulizia dei fondali nell’AMP del Plemmirio
• Diffusione internazionale e valorizzazione locale delle esperienze di pescaturismo nell’AMP di Capo Carbona e nel P.N. dell’Asinara.
Una delle verità che sono venute in luce in questi lavori è che la piccola pesca produce più della metà del catturato annuale mondiale dei prodotto ittico di mare stimato in oltre 100 milioni di tonnellate, fornendo la maggior parte del prodotto consumato nei paesi emergenti.
Però molti degli ecosistemi da cui la pesca artigianale dipende stanno mostrando evidenti segni di sofferenza come conseguenza della sfruttamento eccessivo delle industrie della pesca e della degradazione degli habitat.
In molti paesi la pesca industriale è stata sistematicamente favorita spesso a detrimento sia dei pescatori artigianali sia delle risorse ittiche da cui dipendono, creando conflitti importanti tra i due
Settori. E questo malgrado sia generalmente riconosciuto che la pesca artigianale ha un ruolo determinante presso le comunità locali, per le sue implicazioni di carattere sociale, economico, biologico ed ambientale. Anche la FAO, che definisce il mestiere del pescatore artigianale come quello più pericoloso al mondo, nel suo Codice di Condotta per una Pesca Responsabile conferma la grande importanza di questo settore sull’occupazione, sulla sicurezza alimentare, sulla cultura delle comunità litoranee. Diversamente da altri mestieri del settore, la piccola pesca è meno documentata e studiata, questo a causa di una relativa difficoltà di monitoraggio per i numerosi punti di sbarco, per la sua attività spesso irregolare e stagionale e per la commercializzazione del prodotto spesso orientata verso mercati locali. A questo si associa la mancanza di elementi per una valutazione del reale sforzo di pesca e dell’impatto del prelievo sulle risorse biologiche di habitat sensibili come quello costiero.
La piccola pesca può essere invece ritenuta un’attività all’avanguardia sia sul criterio della sostenibilità, che su quello ecologico ed economico; basti pensare che un attrezzo da pesca artigianale ha un costo medio mille volte inferiore a quello di un attrezzo della pesca industriale e per quest’ultima le catture accessorie sono sino a 20 volte superiori a quelle della piccola pesca; inoltre i consumi di carburante della grande pesca sono circa 15 volte superiori e la cattura per unità di combustibile in piccola pesca risulta notevolmente più abbondante. La pesca artigianale è caratterizzata anche dall’alta selettività specie-specifica che consente ai pescatori di gestire con oculatezza e responsabilità le risorse; inoltre si aggiunge un buon indice di redditività dovuto alla bassa capitalizzazione e quindi alla relativa incidenza degli ammortamenti ed a un consumo relativamente limitato di carburante.
La piccola pesca è una delle grandi ricchezze del Mediterraneo, una realtà di tradizioni strettamente legate al territorio da proteggere e valorizzare.
Eppure proprio la piccola pesca è oggi a rischio di estinzione. Una indagine su tre comunità di pescatori presso le AMP di Porto Cesareo (Puglia), Portofino (Liguria) e Tavolara-Punta Coda Cavallo (Sardegna) hanno rivelato un’età piuttosto elevata degli addetti (classi di età più frequenti tra i 50 e 70 anni). Percentuali comprese tra il 50 e l’80% dei pescatori in attività provengono da famiglie di pescatori. Per contro, la propensione dei figli a continuare il mestiere dei padri è bassa, compresa tra il 10 ed il 40%.
Contro il rischio di estinzione di queste categorie proprio le AMP  possono rappresentare un’occasione straordinaria per invertire questo trend .Come?
1) adottando misure per la conservazione della diversità culturale delle comunità locali (incluse quelle dei pescatori) 
2) stabilendo incentivi per promuovere attività ecologicamente ed economicamente sostenibili (e.g. pesca-turismo, commercializzazione del pesce povero e di prodotti alimentari tradizionali conservati) ed integrare così il reddito derivante dalla pesca, attività dura ed imprevedibile per definizione (quantità e qualità delle catture non programmabile, giornate di mal tempo).

Le Eolie e le date da ricordare (a cura di Giuseppe La Greca) : 14/10/1920 - Nasce Edward Re

Ciccio Rizzo rinuncia a concorrere alla carica di sindaco ma.....

"L'avvocato Francesco Rizzo rinuncia a correre alla carica di sindaco di Lipari" ma è solo una bufala di metà ottobre.
Ci ha contattati Rossano Giorgi, esponente di Forza Italia e componente del comitato che appoggia la candidatura a primo cittadino di Lipari dell'avvocato Rizzo, smentendo categoricamente questa notizia che - si pensa - posso essere stata messa in giro ad arte e ripresa da qualcuno, senza la necessaria verifica.
"L'avvocato Rizzo - ci ha dichiarato Giorgi - è più in corsa che mai alla carica di primo cittadino e questa voce di una sua rinuncia è priva di ogni fondamento. Anzi il consenso attorno alla sua candidatura è in crescita"

Guardia Costiera di Lipari. Conclusa solo stamane alle 9 l'operazione di soccorso all'equipaggio della barca a vela, tra cui una bimba di 3 anni. In precedenza tratto in salvo turista rifugiato su scogliera.

La delicatissima operazione di soccorso, posta in essere dalle motovedette CP 2203 e CP 818 della Guardia Costiera di Lipari, scattata intorno alle 17 di ierì, per una barca a vela con il motore in avaria e alla deriva tra Alicudi e Sant'Agata Militello, si è conclusa solo stamattina, intorno alle 9, con l’arrivo dei 7 diportisti  al porto Pignataro di Lipari ed il loro successivo trasferimento in albergo. 
Tutti e sette (2 uomini, 4 donne ed una bimba) visibilmente provati dalla brutta avventura ma, tutto sommato, in discrete condizioni di salute. 
Per i marinai delle due motovedette, anch’essi stanchi e provati, ma soddisfatti dell’esito dell’operazione di salvataggio,  si chiudeva una giornata davvero campale. 
Ieri mattino, infatti, avevano preso parte alle ricerche del sub disperso a Filicudi e nel primissimo pomeriggio erano state impegnate, unitamente alle squadre di terra, nella ricerca di un turista olandese che, nonostante il mare in tempesta, unitamente ad un amico, si era tuffato in mare nella baia di Unci a Canneto (Lipari). Mentre uno era  riuscito a guadagnare la riva, il secondo non era rientrato e, di conseguenza, era scattato l’allarme. 
Le ricerche hanno avuto, anche in questo caso, un lieto fine con il recupero del turista su una scogliera del Monterosa.
Tutte le operazioni sono state coordinate dal comandante del Circomare Lipari, tenente di vascello Paolo Margadonna
Un ulteriore motivo per plaudire a questi ragazzi.

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews : Amico Albero. Saggio di fine anno dei bambini della scuola dell'infanzia di Lipari Centro. 1° video (Giugno 2013)

Quarantunesima puntata della nostra rubrica. Oggi: Amico Albero. Saggio di fine anno dei bambini della scuola dell'infanzia di Lipari Centro. 1° video

Accadde oggi...alle Eolie e nel mondo

14/10/2012
... E siamo arrivati al furto di olive..e non pochi chili
http://eolienews.blogspot.it/2012/10/e-siamo-arrivati-al-furto-di-olive-e.html


14/10/1962I missili di Cuba
Un U-2, aereo spia statunitense, scopre che a Cuba i sovietici stanno installando in gran segreto rampe missilistiche in grado di lanciare testate nucleari. Si apre così la più grave crisi della guerra fredda, che fa temere al mondo lo scoppio di un conflitto nucleare.

Strade dissestate e pericolo per la pubblica incolumità. Interrogazione del consigliere Giuseppe Finocchiaro

Al Sig. Sindaco del comune di Lipari
Marco Giorgianni

Oggetto: Strade dissestate e pericoli per la pubblica incolumità
Da alcune settimane le principali strade del centro urbano sono interessate da lavori di ditte private che provocano difficoltà alla normale circolazione veicolare e, a causa degli interventi sul manto stradale non prontamente ripristinato e non adeguatamente segnalato, mettono a repentaglio l’incolumità degli individui oltre a provocare danni ai mezzi di trasporto.
Segnalo che moltissime strade dei centri urbani di Lipari e Canneto, ma anche importanti arterie di collegamento con le frazioni dell’isola, risultano essere dissestate e/o mal tenute, aggravando il pericolo di incidenti soprattutto in una stagione di pioggia e umidità come quella verso la quale ci avviamo.
La invito, pertanto, a provvedere al ripristino della segnaletica orizzontale soprattutto in prossimità di scuole e aree di passaggio in corrispondenza di strade a scorrimento veloce.

Per quanto sopra La interrogo e chiedo di conoscere:

1) Se le ditte impegnate nei lavori di cui sopra stanno provvedendo agli interventi come da relativa autorizzazione, in termini di tempistica ed altre ottemperanze previste (l'impresa che esegue i lavori dovrebbe essere obbligata al ripristino, a regola d'arte, del manto stradale e dei marciapiedi).

2) Se sono state attuate tutte le misure necessarie a garantire una viabilità scorrevole e un’adeguata sicurezza di pedoni ed automobilisti.

3) Se sono in programma, con adeguata copertura finanziaria,  interventi  volti al ripristino  delle strade particolarmente danneggiate.

4) Qual è la tempistica per la realizzazione di un’adeguata, nonché indispensabile, segnaletica verticale.

Colgo l’occasione per suggerire di approfittare dei prossimi mesi per programmare un serio piano  di viabilità, che comprenda la realizzazione e/o sistemazione di parcheggi, il controllo delle aree pedonali e quant’altro sia utile a rendere la viabilità di quest’ isola ordinata ed adeguata alla realtà turistica che ci vantiamo di essere.
Ad oggi, infatti, non posso che esprimere, seppur con rammarico, un giudizio negativo in merito alle problematiche sopra esposte, in quanto i risultati delle scelte fatte (o non fatte) sono evidenti e sotto gli occhi di tutti.
Con l’auspicio che porrà la dovuta attenzione alla presente, attivando quanto in Suo potere per innescare una positiva “inversione di tendenza” , colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.
Cordialmente,
Consigliere comunale
Giuseppe Finocchiaro

AMP. La Voce Eoliana : "Finalmente signor Sindaco!"

Riceviamo e pubblichiamo:
Prendiamo atto con soddisfazione che il Sig. Sindaco ha trovato il tempo e la voglia di dare in qualche maniera riscontro alla richiesta di un incontro avanzatagli da questa associazione a mezzo PEC già diversi giorni addietro.
Certo, ancora una volta il metodo ed il merito appaiono censurabili; il primo cittadino si sente in qualche maniera in diritto di tacciare una libera associazione di comuni cittadini, che non hanno né interessi di natura elettorale né velleità da palcoscenico, di “allarmismo” teso a – non si sa bene per qual fine - delegittimare una proposta che egli ritiene ( legittimamente, per carità) di primario interesse per la collettività.
Abbiamo sempre affermato, concetto evidentemente sfuggito al Dott. Giorgianni, di non avere la pretesa di essere depositari del verbo ma di voler semplicemente, e nel pieno rispetto dei canoni che una democratica convivenza impone, informare i cittadini eoliani di cosa vuol dire per il loro territorio l’istituzione di una AMP.
Tacciare tale legittima iniziativa quale portatrice del male assoluto sol perché la prova di quanto affermato da questa associazione collide con l’altrettanto libero pensiero del primo cittadino francamente ci lascia sgomenti. Questa associazione non intende impartire lezioni a nessuno e gradirebbe che altri facciano altrettanto accettando serenamente un confronto fino ad ora negato. Nel merito vogliamo ricordare a chi legge che “i divieti” di cui si parla come attualmente esistenti riguardo la fruizione del nostro mare sono dettati, principalmente, ed in misura prevalente, da contingenti necessità di salvaguardia della pubblica incolumità e, come tali, essi possono essere revocati in ogni momento qualora vengano a cessare i relativi presupposti che , per come è noto all’amministrazione liparese, risiedono nella messa in sicurezza di alcune aree del contorno isolano interessate negli ultimi anni da fenomeni franosi. Ben altre limitazioni nascerebbero invece dalla regolamentazione conseguente all’istituzione di una AMP che soggiacciono a precisi dettami legislativi (la legge quadro sulle AMP del 1991 ) dai quali non è possibile derogare se non in misura assolutamente marginale.
Al riguardo, e fedeli alla nostra missione divulgativa, invitiamo chi ne ha interesse a prendere conoscenza, a titolo di mero esempio, del regolamento dell’AMP di Tavolara e Capo Coda Cavallo o anche di quello dell’AMP di Capo Caccia- Isola Plana o, se ne hanno ancor voglia, del Paco Nazionale del Gargano, che ricomprende il territorio delle isole Tremiti.
E poi si facciano un’idea sui pro e sui contro. Diversamente da chi sostiene senza se e senza ma l’istituzione di una AMP, noi continuiamo a informare invitando la gente a non fermarsi alle sempre più labili parole, ma ad affidarsi allo scritto che , nel nostro caso, si concretizza nei vari regolamenti delle AMP italiane.
Non abbiamo confuso mai alcunché e tanto meno tra parchi e AMP; forse l’amministrazione liparese sconosce che diverse aree di tutela del mare costituiscono propaggine di parchi terrestri; esempi ne sono il Parco Nazionale della Maddalena, quello dell’Arcipelago toscano, quello poc’anzi citato del Gargano ed altri ancora che non citiamo per non annoiare oltre misura il lettore.
Ci preoccupa invece l’affermazione del primo cittadino laddove egli conferma ...“che la discussione e l’analisi sulla perimetrazione e sul regolamento si faranno a tempo debito, vale a dire solo se e quando ci sarà una proposta seria in tal senso, che non può non essere conseguente ad un avvio della procedura, con la redazione degli studi e delle ricerche necessarie perché questa proposta sia realistica e credibile”.
Tradotto: intanto si avvia l’iter per l’istituzione della AMP senza alcun preventivo confronto con la popolazione, si acquisiscono gli studi e le ricerche necessarie per supportare tale istituzione e quindi “a lettu misu e tavula consuta” si coinvolgono gli isolani per proporre insieme un regolamento del quale si è ben consapevoli non potrà discostarsi dalle ferree linee guida della legge istitutiva. Traete voi le conclusioni!
La Voce Eoliana

Oggi è Venerdì 14 Ottobre. Buongiorno ai lettori di Eolienews con questa cartolina dalle Eolie

Alba a Canneto (Lipari) Foto Katia Merlino

giovedì 13 ottobre 2016

Nel mare in tempesta due unità del Circomare - Guardia Costiera di Lipari stanno portando in salvo 8 persone

Due unità del Circomare - Guardia Costiera di Lipari stanno sfidando da oggi pomeriggio il mare in tempesta per prestare soccorso ad una imbarcazione a vela in difficoltà (ve ne avevamo già dato notizia) e che ha lanciato richiesta di soccorso.
In questo momento i ragazzi della Guardia costiera, tra non poche difficoltà, stanno operando nel mare tra Sant'Agata Militello e l'area a sud-ovest di Alicudi.
La Cp 2203 ha raggiunto l'imbarcazione in difficoltà e sta provvedendo al trasbordo dei passeggeri (7 adulti ed un bambino), In zona sta per arrivare anche la 818 che è dovuta tornare indietro a Lipari per fare bunkeraggio. Operazione necessaria  per poter prestare soccorso e non restare in mezzo al  mare, considerando che poco prima aveva fatto un altro soccorso e che la segnalazione originaria, proveniente dalla barca a vela, era sbagliata e li aveva portati a consumare ulteriore carburante.
L'operazione,  che si concluderà non tanto presto, è giusto evidenziarlo vede impegnati equipaggi che, con grande dedizione e spirito di sacrificio, sono in mare da stamattina, in quanto già impegnati a Filicudi nella ricerca del sub disperso. 
A loro va sicuramente il nostro plauso 

Provinciale Acquacalda - Quattropani : Ancora un incidente

Ancora un incidente sulla strada provinciale Acquacalda - Quattropani. Coinvolto un turista che viaggiava insieme ad una ragazza su un mezzo a due ruote.
Sembrerebbe, anche questa volta, a causa del materiale presente sulla sede stradale, sulla quale è bene ricordarlo, in più punti, finiscono pietre e terriccio che franano dal costone roccioso.
Soccorso dall'ambulanza del 118 è stato trasferito in ospedale dove gli è stata riscontrata una vasta ferita lacero contuso all'arto inferiore, oltre ad escoriazioni varie. Illesa la ragazza
Se le condizioni meteo lo permetteranno sarà trasferito con l'elicottero

Lipari, La Cava candidato a sindaco. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

Per leggere l'articolo cliccarci sopra

Filicudi: Interrotte ricerche del sub. Oggi nonostante avverse condizioni meteo uomini e mezzi della Guardia Costiera impegnati in capillari ricerche

Sono state interrotte oggi, intorno alle quattordici, le ricerche del 24enne sub napoletano Lorenzo Lanzillo, disperso nel mare di Filicudi da domenica scorsa. 
Il giovane era uscito in mare con il suo gommone ed il suo cane (entrambi ritrovati) per una battuta di pesca nel tratto di mare antistante lo scoglio de La Canna. 
A fare interrompere le ricerche, in largo anticipo rispetto al calare del sole, sono state le avverse condizioni meteomarine che stanno interessando quella zona, ma più in generale l’intero arcipelago eoliano. 
Nonostante le condizioni del mare peggiorassero di ora in ora, anche oggi non è stato lasciato nulla di intentato affinchè si potesse ritrovare il giovane. 
I sub del terzo nucleo sommozzatori della Guardia Costiera di Messina, in azione da lunedì scorso, hanno effettuato nuove immersioni. Il mare intorno a Filicudi, sino alla vicina Alicudi, è stato battuto, dalle motovedette del Circomare - Guardia Costiera di Lipari. A sorvolare lo specchio acqueo è intervenuto anche un elicottero del II° nucleo aereo della Guardia Costiera di Catania. Il tutto, purtroppo, tra la disperazione di parenti ed amici di Lorenzo, con esito negativo. 
A questo punto l’ipotesi più probabile, essendo stati ispezionati in modo capillare i fondali intorno alla Canna e nelle zone limitrofe, è che il corpo di Lorenzo possa essere stato trascinato altrove dalla corrente. 
Non appena le condizioni meteo marine miglioreranno i battelli del Circomare – Guardia Costiera torneranno a solcare il mare eoliano e, oltre ai normali controlli d’istituto, si porrà particolare attenzione, nella speranza di poter individuare e recuperare il 24enne sub napoletano. Contestualmente massima attenzione viene chiesta a tutti i mezzi commerciali e non, in transito.

AMP. Giorgianni: "Da Voce Eoliana toni da crociata...e messaggi allarmistici volti a creare preoccupazione e avversione"

Leggo con sorpresa la nota a firma della Voce Eoliana. Mi stupiscono i toni da crociata e i contenuti. 
Vorrei far notare ai lettori, come questa nota dimostri che l'associazione non intende accettare una discussione serena e perora invece un messaggio di allarmismo volto a creare preoccupazione e avversione verso un'idea progettuale di sviluppo e salvaguardia del nostro territorio, insinuando nei miei concittadini solo tanta confusione. 
Nella medesima nota, commettendo un grossolano errore, si mettono sullo stesso piano l'area marina protetta ed il parco, sul quale il sindaco si è invece dichiarato contrario. Si paventa addirittura come estrema conseguenza dell'istituzione della area marina protetta il divieto di accesso ad alcune aree, come se questi divieti nel nostro territorio non esistessero già, il fatto che qualche fruitore del mare non rispetti la legge, non vuol dire che la legge non esista! 
L'associazione parla di colossale presa in giro, asserzione che non ha nessun fondamento. 
Ribadisco la mia posizione: l'appuntamento che si prospetta per l'Amministrazione è la decisione di attivare o meno il percorso per l'istituzione o meno dell'area marina protetta, di cui, vorrei ricordare, nelle Eolie si parla da trenta anni. A tal fine l'Amministrazione si sta apprestando a sentire tutte le categorie per conoscerne le opinioni. 
Questo approccio è stato determinato dalla necessità di evitare una inutile quanto pregiudizievole bagarre, affinché nessuno interpreti quella sede come un palcoscenico su cui esibirsi o un palco per comizi elettorali. 
L'associazione dovrà, suo malgrado, riconoscere che il metodo scelto dall'Amministrazione per sentire le categorie lo sceglie il Sindaco, in quanto rappresentante e portatore delle istanze di tutti i cittadini e non le singole associazioni, che il governo locale sentirà se le stesse lo riterranno utile. 
La discussione e l'analisi sulla perimetrazione e sul regolamento si faranno a tempo debito, vale a dire solo se e quando ci sarà una proposta seria in tal senso, che non può non essere conseguente ad un avvio della procedura, con la redazione degli studi e delle ricerche necessarie perché questa proposta sia realistica e credibile. 
Tentare di spaventare la gente ad ogni costo, per trovare supporto ad un proprio punto di vista, è sinonimo di scarsa fiducia nelle capacità di analisi e confronto di una comunità ed io sono invece convinto che le nostre comunità siano capaci di un dibattito sereno anche su argomento delicato come questo. 
Lo ribadisco ancora una volta, tutte le categorie interessate, verranno legittimamente sentite prima che questa Amministrazione dia inizio ad un iter amministrativo per la realizzazione dell'area marina protetta. 
Il Sindaco
Marco Giorgianni

AMP,opportunità ma anche cura necessaria. Ma con quali regole?. La riflessione di Marco Manni

Riceviamo da Marco Manni e pubblichiamo:
Difficile esprimersi con un netto “Si - No”, senza analizzare attentamente ogni aspetto restrittivo e ogni prospettiva di sviluppo che l’Area Marina Protetta è in grado di offrire. Ora, è evidente che il nostro arcipelago, in terra e in mare, necessita urgentemente di  tutele.  Nella fattispecie, un turismo massivo e privo di regole  così come si pone e lo si propone, la pesca  illegale (a strascico, con serie di richiami, la pesca subacquea spregiudicata con prelievo di organismi e specie ittiche a rischio), sono fenomeni  ormai non  più tollerabili.
Partendo dal mare bisogna guardare a un nuovo modello di  sviluppo per affrontare le sfide già  in atto, che ci hanno già messo in secondo piano rispetto ad altre mete turistiche balneari. Né  tanto meno il nostro arcipelago sarà risparmiato dagli effetti della globalizzazione che di per sé impone nuove strategie e moderne  professioni .
 In questo senso l’istituzione di un’AMP segue una giusta direzione verso la preservazione, valorizzazione e promozione del nostro arcipelago e dei suoi peculiari connotati naturalistici.  Ciò impone però  il superamento di pregiudizi, apertura al nuovo, una rivoluzione nel nostro modo di pensare, di operare. Ma con regole equilibrate che, a mio modesto avviso, non potranno essere quelle adottate in una generica  AMP. Non si può realizzare un museo marino  di 115Kmq abitato da  quasi 13.000 abitanti.  Il nostro arcipelago vanta infatti 7 isole tutte abitate, con una superficie ed una popolazione che non ha paragoni rispetto ad altre realtà in cui vige l’AMP.
Francamente un modello AMP sullo stile delle Egadi, delle Tremiti, dell’Asinara, di Ventotene e S. Stefano, isole Ciclopi, appare improponibile e inadeguato  alle Eolie. Ad es. il sito  delle Egadi (isole  la cui popolazione di  circa 4.600 è distribuita su una superficie  di circa 20 Kmq)  http://www.trapaniegadiop.it/larea-marina-protetta-isole-egadi/  spiega chiaramente nel prospetto seguente, come  tutte le attività sportive e professionali di un’AMP svolte in mare, navigazione compresa ad ogni livello, debbano essere preventivamente autorizzate, ma anche come  maggiori concessioni  siano riservate  ai residenti . Ma nonostante ciò, dal mio modesto punto di vista (che è quello di un comune cittadino che vive il mare e che pratica sporadicamente  pesca dilettantistica), esse appaiono troppo restrittive per il nostro arcipelago.

Senza entrare nel tema dei risvolti professionali e occupazionali, mi limito ad accennare alcuni aspetti che sono sicuro possono interessare i comuni cittadini. E’ noto ad es., che in una AMP sono categoricamente vietate  anche ai residenti:  lo sci nautico e l’uso di  acqua scooter,  in ogni zona .Ciò appare allucinante se poi com’è ovvio mezzi di linea , da diporto e navi da crociera dovranno pur  accostarsi alle nostre isole da qualche zona regolamentata. La pesca subacquea è categoricamente vietata ovunque, si dice.
Più accettabili risultano le regole applicate nel Parco di La Maddalena, arcipelago paragonabile al nostro in termini di  popolazione ( circa 12.000 abitanti) più che di estensione ( circa 51 Kmq). Evidentemente  il numero di abitanti può giocare  un ruolo cruciale nella determinazione delle regole e delle restrizioni.
Premesso che si tratta di un Parco Nazionale e non solo di un’ AMP e sperando che dietro questa sottigliezza non si nasconda il diavolo, Il regolamento è consultabile su  http://www.lamaddalenapark.it/ente-parco/misure-di-salvaguardia
Nelle zone MB la pesca sportiva può essere praticata a bordo di unità navali, da terra o in ambiente subacqueo secondo la disciplina di dettaglio e solo previo possesso di apposita autorizzazione, rilasciata dall’Ente Parco ai soggetti e secondo le modalità indicati di seguito.
La quantità del prodotto pescato non può comunque superare i 5 kg  al giorno per persona, a meno  che tale quantitativo non sia superato dalla cattura di un singolo esemplare.
Art.40 - Nelle zone Mb del Parco la pesca sportiva può essere esercitata dai residenti senza alcuna autorizzazione... può essere praticata solo ed esclusivamente con i seguenti attrezzi: con bolentino anche con canna e mulinello a non più di tre ami; con lampada e fiocina ( solo residenti)con due canne singole da lancio o lenza, da terra, a non più di tre ami; con quattro canne singole da lancio o lenza, da terra, a non più di un amo; con lenza a traina a non più di due traine ad imbarcazione; con due nasse ad imbarcazione 
( solo residenti); con lenza per cefalopodi con non più di un attrezzo di cattura 
( polpara o totanara o seppiolara), per persona; con nattelli, non più di 5 per imbarcazione; con lenze pedagnate, non più di 5 per imbarcazione; con palamito a non più di cento ami, non più di un palamito per imbarcazione. 
Tale attrezzatura è consentita solo ai residenti .
A proposito della pesca subacquea , l’ Art.41 recita :
- La pesca subacquea è consentita nelle zone Mb, escluse le aree di cui all’art.10, solo ai residenti e può essere praticata dal 1° settembre al 30 giugno nei limiti stabiliti dalle vigenti  disposizioni regionali in materia. E’ consentita la pesca subacquea tutti i giorni a residenti e non residenti solo intorno all’isola di La Maddalena.
Niente male!
Marco Manni

Capo d’Orlando: arrestato dai Carabinieri un 29enne per detenzione di marijuana. (Fonte: Arma dei Carabinieri)

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
Comando Provinciale di Messina
__________
Comunicato stampa del 13 ottobre 2016

Compagnia di Sant’Agata di Militello
Capo d’Orlando: arrestato dai Carabinieri un 29enne per detenzione di marijuana.
Nella serata di mercoledì 12 ottobre 2016 i militari della Compagnia Carabinieri Sant’Agata di Militello, nell’ambito di mirati servizi coordinati finalizzati al contrasto dei reati in materia di sostanze stupefacenti nei comuni della giurisdizione, traevano in arresto, a Capo d’Orlando, MUSARRA Fabio Basilio, classe87 aluntino, per detenzione illecita di sostanza stupefacente del tipo marijuana. I Carabinieri, accortisi del giovane, già noto alle forze dell’ordine, lo fermavano per un controllo e lo trovavano in possesso di diverse dosi di marijuana accuratamente confezionate artigianalmente.
La perquisizione veniva estesa anche all’abitazione nella quale i Carabinieri rinvenivano materiale per la coltivazione ed il confezionamento della sostanza stupefacente (bilancini di precisione, ritagli di giornale e cellophane, lampade alogene, sementi, ventilatori).

I militari operanti procedevano ad informare l’Autorità Giudiziaria dell’arresto, la quale disponeva gli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida davanti il Tribunale di Patti.

Imperversa il maltempo. Barca in difficoltà al largo di Alicudi-Filicudi. Il video di Francesca Falconieri della mareggiata a Salina

Imperversa il maltempo nelle Eolie. Forti raffiche di vento stanno ingrossando il mare. Si registrano già forti difficoltà nei collegamenti marittimi in particolare verso le isole minori dell'arcipelago.
Al largo di Alicudi e Filicudi vi è una barca a vela in difficoltà. Da Lipari sono partiti i mezzi del Circomare - Guardia Costiera di Lipari per rintracciare, recuperare il mezzo e trainarlo al sicuro. A bordo vi sarebbero 7 adulti e un bambino.
Vi proponiamo un video della nostra collaboratrice Francesca Falconieri delle prime avvisaglie delle avverse condizioni meteomarine su Santa Marina Salina

Riconversione area pomicifera: la risposta al Circolo di Legambiente nell’intervento del prof. Mondini

Riceviamo da Angelo Sidoti e pubblichiamo:
Gentile Direttore, Le trasmetto intervento reso dal Prof. Mondini del SITI del Politecnico di Torino dove vengono già rappresentate alcune delle preoccupazioni esposte dal Circolo di Legambiente e peraltro illustrate dallo stesso docente in occasione del suo intervento del 19 settembre.

Intervento prof. Giulio Mondini, Direttore di SiTI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione
Il workshop che si è recentemente concluso ha rappresentato un momento importante per il tema della riqualificazione delle ex cave di pomice nell’isola di Lipari, oltre a essere una tappa fondamentale del processo di riqualificazione dell’intero sistema delle Isole Eolie.
Le proposte progettuali formulate dai partecipanti costituiscono, al momento, una fase esplorativa delle diverse possibilità che si potranno configurare, e soprattutto rappresentano la base per avviare un dibattito durante il quale, nei prossimi mesi, la comunità diventi sempre più una protagonista attiva.
Come ho avuto modo di ricordare durante il mio intervento all’apertura dei lavori del workshop, il ruolo della comunità e la sua partecipazione, rappresentano la base per qualsiasi strategia di intervento che si vorrà mettere in atto. Il concetto della sostenibilità, contesto imprescindibile – soprattutto laddove ci si confronta con un territorio che è patrimonio dell’Umanità - impone di pensare all’intero ciclo del progetto, ovvero di valutare in anticipo sia le azioni progettuali, sia le ricadute che queste potranno generare. In quest’ottica, la trasformazione che verrà attuata sulle zone che ospitavano le cave di pomice dovrà tenere conto non solo delle risorse materiali disponibili, ma anche delle risorse umane che erano prima impiegate nell’attività estrattiva. Tale questione veniva già sottolineata dagli organi consultivi dell’UNESCO, quando nel 2007 raccomandavano di procedere all’estinzione delle attività di estrazione e di attuare un piano di riqualificazione degli aspetti ambientali e dei lavoratori, verso i quali indirizzare percorsi formativi volti a promuovere nuove figure professionali nel settore turistico e culturale.
Ritengo utile focalizzare l’attenzione sul concetto di “rigenerazione territoriale” che, a mio avviso, dovrà essere attuata a Lipari su un comprensorio esteso che va da Canneto ad Acquacalda. Si tratta di innescare un processo ampio, che a partire dal potenziale offerto dalle risorse naturali, culturali, economiche e sociali, sappia costruire una nuova identità e veicolare una rinnovata immagine del territorio. Il progetto di architettura deve sempre tenere conto che opera su di un paesaggio «vivente» e che l’ambiente, in senso lato, fonda le premesse per il progetto: le bellezze naturali, le risorse ambientali, le ricchezze culturali, la biodiversità di specie e di ecosistema, le qualità percettive di un territorio, le stratificazioni storiche, le reti sociali sono gli elementi che possono dare vita ad una riconversione. Tutti questi elementi, che sono ben esplicitati dalla Dichiarazione di Valore Universale con la quale l’UNESCO ha ratificato l’iscrizione del sito delle Isole Eolie alla Lista del Patrimonio dell’Umanità nel 2000, rappresentano certamente un punto di partenza privilegiato per la rigenerazione territoriale, che, a mio avviso, deve allacciare le prospettive di sviluppo economico allo straordinario valore culturale, naturale e paesaggistico dell’isola.
Progetti di questa natura, che investono l’intero sistema “terra-acqua” delle isole Eolie, devono partire innanzi tutto dalla messa in sicurezza del comprensorio: questione imprescindibile per poter avviare un confronto serio e fattibile su una parte rilevante dell’ambito costiero, sia per quanto riguarda le cave nel loro complesso ma anche rispetto alla caratterizzazione della discarica di Punta Castagna, al fine di poter procedere alla sua bonifica. Tali elementi costituiscono una priorità a qualsiasi proposta di riutilizzo, il quale non può in alcun modo essere immaginato come mero recupero delle parti immobiliari. Si tratta infatti di operare un bilanciamento fra il sistema “acqua- costa-entroterra” in grado di riequilibrare le attività dell’isola, non solo turistico-ricettive, e fare in modo che queste possano contribuire ad un reale progetto improntato verso la sostenibilità per la comunità delle Eolie.

AMP. La Voce eoliana contesta l'impostazione settoriale delle riunioni indette dall'amministrazione Giorgianni e lancia nuovi allarmi

Riceviamo e pubblichiamo:
L'Associazione La Voce Eoliana, nel prendere atto che l'Amministrazione comunale di Lipari ha finalmente deciso di calendarizzare alcuni incontri aventi ad oggetto la ventilata istituzione di una AMP alle Eolie, stigmatizza l'errore di metodo seguito, assolutamente non condivisibile.
Sono stati infatti indetti incontri settoriali che, escludendo di volta in volta le altre categorie - nonchè la cittadinanza - non potranno che incrementare il disagio dovuto ad una non completa informazione su aspetti che, inevitabilmente, sono interconnessi e non consentono pertanto, ove trattati singolarmente, di avere un quadro complessivo della situazione che si verrebbe a creare con l' imposizione di una AMP e dei vincoli e limitazioni che ne conseguono non soltanto ( e non solo) per questa o quella categoria, ma per l'intero sistema economico del nostro territorio.
In sintesi: è giocoforza attendersi l'ennesima disinformazione (o, se vogliamo, una non imparziale informazione).
Tale nostro timore è rafforzato dalla recente intervista rilasciata dal Sindaco di Lipari (quanto agli altri Comuni: non pervenuti) il quale, ferme restando le sue personali convinzioni, come tali meritevoli di assoluto rispetto, parla dell'incontro del 09.11 p.v. a Palermo come l'avvio del procedimento di istituzione della AMP.
Se così fosse è di solare evidenza che gli incontri programmati in fretta e furia (ben tre nella sola giornata di sabato prossimo) siano il tentativo di precostituirsi un consenso sociale in realtà del tutto posticcio da spendere a Palermo.
Informare è concetto del tutto diverso, implica il continuo (ed effettivo) confronto tra le varie anime della popolazione locale e tra questa ed i sostenitori dell'una o dell'altra tesi sulla opportunità di istituire una AMP.
Non possiamo invece, ancora una volta, non rilevare come sia mancato sino ad oggi, e rischi di mancare da quì al 09.11, una tale confronto, così come i fautori del SI perseverino nell'ancorare la propria tesi ad evanescenti proclami senza alcun supporto probatorio circa la bontà e la convenienza di istituire l'ennesima ragnatela di vincoli che rischia di mettere definitivamente in ginocchio l'economia locale.
A fronte di tale assunti questa Associazione ha invece dimostrato, anche con studi indipendenti, come le popolazioni vessate da parchi e AAMMPP siano oggi allo stremo vista l'involuzione della propria economia.
Si chieda alla gente di Marettimo, che pure aveva fortemente voluto l'istituzione della AMP abbindolata dalla illusoria prospettiva di avviarsi verso un fulgido futuro tutto a loro riservato, cosa ne pensano oggi e quali vantaggi hanno ricevuto. Si pensi solamente che, così come nell'arcipelago toscano, anche alle Egadi l'AMP ha portato ad un esponenziale incremento della pesca illegale, conseguenza di vincoli e divieti sempre più stringenti - e spesso irragionevoli - proprio in danno del comparto pesca locale.
Si chieda alla competente autorità marittima di quei luoghi quante unità da pesca e da trasporto sono state poste in disarmo o rottamate in questi anni; ci si informi sul fallimento dell'attività di pescaturismo, presentata come la panacea per i pescatori a fronte delle limitazioni loro ulteriormente imposte. Qualcuno sa ( o gli è stato detto) che per esercitare tale attività le imbarcazioni "riconvertite" sono state gravate di tutta una serie di pesi ed oneri tali da rendere addirittura antieconomica la sola uscita in mare?
Cari esercenti l'attività di noleggio vi è stato spiegato che non avrete più certezza di poter esercitare la vostra attività con continuità visto che l'autorizzazione vi verrà rilasciata annualmente (con scadenza al 31.12) e solo entro i limiti - di licenze e/o di numero di imbarcazioni - che l'Ente Gestore riterrà di dover predisporre di anno in anno? E chi, ad esempio, vorrà investire in tale attività esponendosi economicamente come potrà avere certezza del proprio piano di rientro programmato visto un tale clima di incertezza? Ed ancora, siete sicuri, voi che noleggerete generalmente a soggetti non residenti, che i vostri clienti abbiano la voglia - o solo le competenze nautiche - per evitare di incorrere in una salatissima sanzione per avere inconsapevolmente violato questo o quel divieto che verrà loro immediatamente contestato dalla inflessibile autorità di controllo di turno?
E potremo parlare dei barcaioli (ai quali verrà precluso l'accesso alle aree più belle dell'arcipelago che diventeranno, statene certi, zone A) e financo dei diving che si vedranno limitare il numero di immersioni giornaliere e quello dei partecipanti ad ogni immersione.
Noi vogliamo solo informare di modo che la gente abbia la piena consapevolezza di cosa comporta una scelta come quella di entrare a far parte di una AMP e non si lasci abbindolare dalle sirene di questo o quel rappresentante politico, o da questa o quella associazione ambientalista.
Per noi il metodo da seguire è chiaro e lo abbiamo già più volte espresso:
PRIMA si chieda alla cittadinanza, dopo averla adeguatamente informata, SE VUOLE l'AMP e solo in caso affermativo si discuta su perimetrazione e regolamento; agire all'incontrario prospetta invece una colossale presa in giro e non promette nulla di buono sia per la futura perimetrazione che per il regolamento.
A breve comunicheremo il calendario di incontri informativi in fase di predisposizione da parte di questa Associazione.
La Voce Eoliana

Marefestival Salina-Premio Troisi: Si lavora già alle novità dell'edizione 2017 (L'articolo della Gazzetta del sud)

Area Marina protetta. Amministrazione Giorgianni avvia consultazioni. I primi incontri sabato

Comunicato
L’Amministrazione Comunale informa la cittadinanza che intende promuovere una serie di incontri per avviare un confronto sullo strumento dell’Area Marina Protetta quale possibile volano di sviluppo economico, turistico e sostenibile del territorio, con l’obiettivo di instaurare la necessaria sinergia tra i soggetti chiamati in causa e favorire un loro coinvolgimento attivo e partecipativo nelle diverse fasi dell’iter per la sua istituzione.
Saranno coinvolte le seguenti categorie:
- Operatori della pesca professionale
- Operatori turistici del traffico locale (trasporto passeggeri e gite in barca)
- Operatori in possesso di concessioni demaniali
- Operatori della nautica da diporto
- Operatori della pesca sportiva/ pesca subacquea
- Operatori di diving center
- Operatori del settore turistico-alberghiero
- Rappresentanti enti/associazioni impegnati in attività di educazione ambientale e divulgazione naturalistica e/o portatori di interesse
Di seguito, le date dei primi tre appuntamenti:
Sabato 15 Ottobre 2016
ore 09:00 c/o la sede comunale di Piazza Mazzini – Incontro con gli operatori di diving center
ore 10:00 c/o la sede comunale di Piazza Mazzini – Incontro con gli operatori del settore turistico-alberghiero
ore 17:00 c/o la sala auditorium del Palazzo dei Congressi di Lipari, in Via Falcone e Borsellino – Incontro con gli operatori turistici del traffico locale (trasporto passeggeri e gite in barca)
Le date dei successivi incontri saranno comunicate per tempo, a mezzo stampa.
Vi riproponiamo l'intervista realizzata con il sindaco Giorgianni nei giorni scorsi anche sull'argomento AMP

Riconversione area pomicifera e AMP delle Eolie. Le raccomandazioni di Legambiente Lipari

COMUNICATO
Il 4 ottobre u.s. si è riunito il locale circolo di Legambiente Lipari per esaminare le recenti novità in merito al Piano di Riconversione delle cave di pomice e il rilancio dell’iter per l’area marina protetta delle isole Eolie.
Piano di riconversione delle cave di Pomice 
Legambiente, nazionale, regionale e locale, hanno sempre attentamente monitorato la problematica delle cave di Pomice, sia nella fase in cui la prosecuzione dell’attività estrattiva confliggeva con la Permanenza tra i siti patrimonio dell’Umanità sia nella fase propositiva del Piano di riconversione. L’allora Direttore regionale, oggi Presidente Regionale Gianfranco Zanna, più volte ha presentato dei Dossier sui siti Unesco siciliani, tra i quali quello delle Eolie.
In merito alle recenti iniziative intraprese dall’Amministrazione, se da un lato va evidenziata la buona volontà di rilanciare la problematica e l’altrettanta buona volontà dei ragazzi che hanno partecipato al workshop di qualche settimana fa, riteniamo utile puntualizzare alcuni aspetti che ci sono
apparsi sottovalutati:
a) area dell’intervento – l’area dell’intervento non si può limitare al solo stabilimento Pumex, ma deve comprendere tutto il territorio che da Capo Rosso arriva ad Acquacalda, inserendo anche le cave Italpomice e la bonifica di Punta Castagna;
b) Aspetto storico-culturale – le idee progettuali devono avere un maggior coinvolgimento negli aspetti storico-culturali per evitare proposte inaccettabili quali, ad esempio, la demolizione e ricostruzione degli
stabilimenti che si susseguono da Capo Rosso a Porticello. Riteniamo superfluo, in questa sede, approfondire oltre tale aspetto che l’intera comunità eoliana ritiene fondamentale;
c) eco-sostenibilità ambientale ed economica – sotto questo aspetto confermiamo la nostra contrarietà a nuove strutture alberghiere nella zona, in quanto sia il centro abitato di Canneto sia quello di Acquacalda
presentano una dotazione alberghiera ed extra alberghiera più che sufficiente, almeno per il prossimo decennio. Riteniamo che vadano individuate delle soluzioni economiche che consentano la sostenibilità
finanziaria delle strutture. Bisogna guardare alla Convegnistica ed al Wellness, alle strutture museali e centri visita; alle strutture universitarie e post-universitarie, in base al documento già rassegnato nel gennaio scorso all’esperto del Sindaco Dott. Angelo Sidoti. Su questi aspetti siamo pronti a fornire la nostra collaborazione in tutte le sedi.
Area Marina Protetta delle isole Eolie
Dopo alcuni anni di silenzio si è ritornati a parlare dell’area marina protetta delle isole Eolie. Legambiente esprime la propria volontà di pervenire, rapidamente e con la più ampia partecipazione della comunità eoliana, alla istituzione di questo fondamentale strumento di tutela e sviluppo delle
attività legate al mare delle isole Eolie. Vogliamo, sinteticamente, evidenziare alcune ns. proposte:
Ente Gestore – riteniamo che l’Ente Gestore della futura AMP debba essere composto dalle amministrazioni locali (Leni, Lipari, Malfa e Santa Marina Salina) con il supporto (anche attraverso appositi organismi di consultazione periodica) delle associazioni ambientali ed economiche legate al mare (Pescatori professionisti, attività trasporto locale costiero, associazioni di
diportisti e pescatori sportivi).
Riteniamo fondamentale, inoltre, che l’istituzione dell’AMP sia accompagnata da una dotazione finanziaria significativa in grado di consentire gli investimenti iniziali.
Perimetrazione – Legambiente conferma che la perimetrazione dell’A.M.P. va rivista alla luce dei recenti studi già in possesso della Regione Sicilia, assessorato TT.AA.
Regolamentazione – Legambiente ritiene che il tessuto economico eoliano sviluppatosi negli ultimi venti anni vada attivamente coinvolto sia nella perimetrazione sia nella regolamentazione di tutte le aree.
Sia la perimetrazione, sia la regolamentazione devono essere degli strumenti dinamici, con possibilità, da parte delle amministrazioni, dei consigli comunali isolani, delle associazioni ambientaliste e di categoria, di proporre variazioni ed aggiustamenti, all’Ente Gestore ed al Ministero dell’Ambiente.
Chiediamo, quindi, all’amministrazione di avviare un serio confronto sulla regolamentazione e di perimetrazione per un proficuio confronto tra le categorie direttamente coinvolte e l’intera comunità eoliana.
Su questi aspetti siamo pronti a fornire la nostra collaborazione in tutte le sedi.
Lipari, 13 ottobre 2016
Il Presidente del Circolo
Pino La Greca

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews : IV Trofeo del Gattopardo. Intervista a Fabrizio Famularo (EoliEolie Congressi ed eventi) (Giugno 2013)

Quarantesima puntata della nostra rubrica. Oggi: IV Trofeo del Gattopardo. Intervista a Fabrizio Famularo (EoliEolie Congressi ed eventi)

Accadde oggi...alle Eolie e nel mondo

13/10/2012
Incendiato lo scuolabus a Quattropani
http://eolienews.blogspot.it/2012/10/incendiato-lo-scuola-bus-quattropani.html

13/10/2010
Cantori popolari. Unanimi consensi in Spagna
http://eolienews.blogspot.it/2010/10/cantori-popolari-delle-eolie-unanimi.html

13/10/1820
Viene arrestato Silvio Pellico
A Milano viene arrestato lo scrittore e drammaturgo Silvio Pellico. L'accusa è di affiliazione alla carboneria. Condannato a morte dagli austriaci, la pena gli viene in seguito commutata a 15 anni di carcere, poi ridotti a 10. 

La prigionia nel carcere-fortezza dello Spielberg gli ispira la più celebre delle sue opere, ‘’Le mie prigioni’’.

Auguri Davide...marito e padre eccezionale!

Auguri amore!
Gli anni passano in fretta ma non importa, ti amo come il primo giorno, anzi ancora di più!
Grazie per tutto quello che fai per noi. Sei un marito ed un padre eccezionale e noi siamo orgogliosi di te!
Tantissimi auguri di Buon Compleanno!!!
Lavinia e la piccola Giulia

Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava. Dal pomeriggio in arrivo lo scirocco

Da oggi pomeriggio fino alla mattinata di Sabato 15 è previsto il rinforzo dello scirocco le cui raffiche potranno raggiungere picchi di 70-80 km/orari lungo la fascia costiera tirrenica e a largo dell'isola di Stromboli.
Conseguentemente il mare risulterà molto mosso nella giornata di Venerdi lungo la fascia costiera tirrenica e nel settore orientale dell'arcipelago.
La colonnina di mercurio subirà una impennata portandosi su valori estivi a cavallo dei 30 C.
Attenuazione dei fenomeni nella giornata di Sabato
AGGIORNAMENTI SULLA PAGINA FACEBOOK www.facebook.com/meteoeolie

Oggi è Giovedì 13 Ottobre. Buongiorno ai lettori di Eolienews con questa cartolina dalle Eolie

Salina (foto Francesca Falconieri)

mercoledì 12 ottobre 2016

Filicudi, ancora esito le ricerche di Lorenzo Lanzillo. Per i sub impossibile immergersi ma hanno operato le motovedette del Circomare - Guardia Costiera di Lipari

Anche oggi, purtroppo, nessuna novità per quanto riguarda il 24 enne sub napoletano, Lorenzo Lanzillo disperso nel mare di Filicudi da domenica scorsa.
Le avverse condizioni meteomarine non hanno consentito ai sommozzatori della Guardia Costiera, giunti lunedì scorso da Messina, di immergersi, venendo a mancare le minime condizioni di sicurezza.
Nonostante le avverse condizioni meteomarine il mare intorno a Filicudi, sino alla vicina Alicudi, è stato battuto, sino al tramonto dalle motovedette CP 818 e CP 2203 del Circomare - Guardia Costiera di Lipari. 
Domani i sub, con i mezzi del Circomare - Guardia Costiera di Lipari , torneranno nell'area per effettuare una nuova immersione alla ricerca del giovane. Contestualmente i natanti continueranno nel loro monitoraggio. Sulla zona, però, dalla tarda mattinata è previsto l'arrivo dello scirocco

Buonanotte da Pollara (Salina) (Foto Francesca Falconieri)

Pesca: ” Governo dia risposte urgenti o sarà sciopero generale”

Palermo – 12/10/2016 – “Errori di valutazione, disinteresse politico, pastoie burocratiche ed iper-regolamentazione stanno uccidendo la pesca. Recuperare spazi di confronto istituzionale, favorendo la partecipazione delle cooperative e delle imprese al dialogo con il governo e l’amministrazione, è urgente e vitale. Diversamente niente e nessuno potrà evitare che i pescatori e le marinerie scendano in piazza a difesa del loro diritto alla sopravvivenza, per quella che sarà la madre di tutte le proteste”.
Nino Accetta, presidente di Federcoopesca Sicilia, rilancia – in una lunga nota – le forti preoccupazioni e il malessere dei pescatori e delle marinerie siciliane, ormai a un passo da uno sciopero generale che promette di essere epocale.
Abbiamo visto – denuncia Accetta – crescere in modo abnorme le sanzioni in cambio della depenalizzazione dei reati; nuove regole hanno limitato la presenza degli attrezzi di cattura a bordo e imposto nuovi adempimenti per l’entrata e l’uscita dai porti; nuove regole hanno limitato la possibilità di cambiare un motore vecchio con uno di pari potenza ma ecologicamente più sostenibile e contingentato la pesca del pesce spada, escludendo per eccesso di rigore imprese da sempre dedite a quel mestiere. Da tempo gli operatori vivono nel terrore quotidiano di commettere infrazioni, talvolta anche banali ed involontarie, che comportano sanzioni fino a 150mila euro, la decurtazione dei punti sulla licenza di pesca, il sequestro del pescato e degli strumenti. E’ più che comprensibile che nelle marinerie il disagio sia ormai diventato tensione e proteste”.

Visita del Prefetto di Messina al Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”

LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
Comando Provinciale di Messina
__________
Comunicato stampa
Visita del Prefetto di Messina al Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”.
Nella mattinata odierna, il Prefetto della Provincia di Messina, S.E. Francesca Ferrandino, si è recato in visita al Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber” di Messina, presso la Caserma intitolata al “Capitano Medaglia d’Oro al Valor Militare  Antonio Bonsignore”.
Il Prefetto è stato accolto al suo arrivo dal Comandante Interregionale, Generale di Corpo d’Armata Silvio Ghiselli e dopo aver ricevuti gli onori dalla guardia schierata in grande uniforme ha visitato i locali della Caserma ed ha incontrato  una rappresentanza di Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri del Comando Interregionale.
Il Prefetto nella circostanza ha voluto rivolgere un saluto ed un ringraziamento per l’opera svolta quotidianamente dai  Carabinieri a tutela della collettività.  Il  Comandante  Interregionale, Gen. C.A. Silvio Ghiselli, dal canto suo, ha ringraziato a nome di tutti i Carabinieri dipendenti, il Prefetto di Messina per l’attestazione di stima e per la sua vicinanza al Comando Interregionale.

Frase infelice pronunciata da una infermiera dell'ospedale. Nessuna generalizzazione ma...non mi piace nascondere l'immondizia sotto il tappeto... L'editoriale

Ritorno brevemente sulla vicenda riportata stamane e collegata agli ultimi istanti di vita del signor Marino, dopo questo chiudo, per quanto mi riguarda, l'argomento. 
Altri - come è giusto che sia - muoveranno i passi opportuni.
Dopo la pubblicazione della frase poco felice (ed è un eufemismo) di una infermiera "Abbiamo fatto tombola", pronunciata di fronte ad un familiare del signor Antonino, mi risulta che in ambito infermieristico ci si è risentiti del fatto che avrei - scrivendo quello che ho scritto - generalizzato sulla categoria. 
Non è così e se così è sembrato chiedo scusa poichè non era mia intenzione, convinto come sono che la larghissima parte degli infermieri, così come gli altri componenti il team ospedaliero, faccia il proprio lavoro con amore e dedizione. 
Ma quello che deve essere evidenziato sia in positivo che in negativo va fatto. 
In questa, come in altre situazioni, non mi piace nascondere l'immondizia sotto il tappeto per fare sembrare pulita la casa. Piaccia o non piaccia!
Purtroppo la "maledetta privacy" impedisce di dare nome e cognome...perchè, credetemi, lo avrei chiesto ai familiari del signor Marino e pubblicato. 
Ripeto io non ho chiesto e non so chi è questa signora o signorina e non mi importa saperlo....so, però, che ha suscitato, giustamente, la reazione della famiglia del povero defunto. E questa, tutti coloro che si trovavano in quel reparto hanno potuto vederla.
Ripeto chiedo scusa  se è potuta apparire la mia una generalizzazione...ma non credo esistano, invece, scusanti per quello che è accaduto. 
Ed infine... mi risulta che qualcuno abbia messo in dubbio la mia etica professionale......me ne farò una ragione....per me parlano i fatti...i lettori che mi seguono 
D'altronde se la critica arriva da chi prova a difendere questa infermiera affermando che avrei "dovuto sentire le sue ragioni prima di scrivere" non mi spiace più di tanto.
Ma perchè esistono ragioni di fronte ad una frase ed un comportamento simile?

Area Marina Protetta. Merlino: "Può assumere ruolo centrale e deve passare attraverso coinvolgimento di tutti"

È ormai lontano quel pomeriggio del 30 maggio 2014 quando si tentò di promuovere un’occasione per aprire un confronto generale sull’importanza dell’avvio di un’Area Marina Protetta per le isole Eolie, organizzando un convegno sul tema.
E sempre più sono convinto che l’Area possa assumere un ruolo centrale non solo per la protezione dell’ambiente e degli ecosistemi, ma anche perché costituisce uno strumento per lo sviluppo sostenibile del territorio. Uno strumento, l’AMP; che possa offrire, specialmente ai giovani, notevoli opportunità di lavoro e crescita economica. Solo Dio sa quanto oggi ce ne sia bisogno in questo nostro meraviglioso Arcipelago, carico di ogni bellezza naturale, di racconti, di singolarità biologiche e geologiche che hanno anche giustificato l’iscrizione tra i "Patrimoni dell'Umanità" dell'Unesco.
In questi ultimi mesi si sono accesi nuovamente i riflettori sull’argomento e recentemente se ne parla molto tanto da iniziare dibattiti pubblici e virtuali, coinvolgendo e appassionando tanti cittadini.
Anche il sindaco di Lipari ieri ha rilasciato una intervista, pubblicata su un network (ndd. Eolienews), che ho ascoltato con interesse, dove ha dichiarato la sua inequivocabile posizione favorevole all’istituzione dell’AMP delle isole Eolie, affermando, anche, di voler rispettare un punto fondamentale del suo programma per non apparire insipiente come gli altri amministratori che hanno accantonato una delle poche iniziative capaci di incentivare l’economia e lo sviluppo delle Eolie.
Il sindaco ha chiarito, altresì, come stanno le cose su questo argomento dal punto di vista procedurale e che non esistono, in atto, propedeutici studi conoscitivi che siano aggiornati, pronti da poter presentare al Ministero dell’Ambiente per richiedere l’istituzione dell’AMP anche se ci sono molti studi e molte ricerche che possono essere assemblate e rielaborate in poco tempo per poi utilizzarle come partenza per il dibattito.
Finalmente si sta ripresentando un’altra occasione importante per chiarire dubbi e fugare pregiudizi e mi piacerebbe che non svanisse.
Pertanto, ritengo che questo nuovo e rinvigorito dibattito sulla istituzione dell'AMP delle Isole Eolie debba necessariamente passare da un iter che preveda obbligatoriamente un confronto ed una formazione/informazione a tutti i soggetti interessati e pian piano alla popolazione delle isole Eolie.
Non stiamo parlando di un nuovo logo o di una ennesima restrizione ma di un importante progetto di economia ambientale, che prima va condiviso e poi realizzato nell’interesse dei più e non dei pochi.
Proprio per questo penso che nella attuale prima fase del dibattito sarebbe fondamentale coinvolgere soggetti esterni, che devono lavorare con i rappresentanti delle parte interessate del nostro Arcipelago, nella delicata fase di sensibilizzazione e di conoscenza del progetto in quanto anche da noi, più che mai, vige il principio “nemo propheta in patria sua”.
Ritengo che l’organizzazione di incontri formativi/informativi e di tavoli di lavoro aperti siano un passaggio fondamentale per non continuare ad assistere ad un ennesimo dibattito e ad una più che probabile spaccatura tra i SÌ ed i NO che potrebbe minacciare il futuro prossimo del progetto e lo stesso progresso dell’Arcipelago eoliano.
SÌ e NO tutti sanciti in modo pregiudiziale, cioè prima che si definiscano obiettivi, regolamento, perimetrazioni, Comitato di gestione.
Decidiamo insieme quale Area marina protetta vogliamo nelle Eolie e poi esprimiamo il nostro SÌ o il nostro NO.
Lipari, 12 ottobre 2016
Saverio Merlino