A distanza di pochi giorni dal mio precedente intervento mi sono visto
nuovamente costretto a prendere posizione in difesa di questo lembo di
litorale, inviando la lettera riportata in calce. Sono amareggiato e
addolorato, mi aspettavo un po’ più di lealtà e di collaborazione da parte di
tutti.
Ribadisco, non voglio ledere gli interessi di nessuno, desidero
soltanto che questa spiaggia ritorni ad essere quella di prima, dove poter
nuotare tranquillamente e raggiungere la
“cassa” di S. Bartolo, oggi con un grosso cavo intorno alla base che forse l’ha
fatta o la fa tutt’ora fungere da corpo
morto, senza rischiare di essere dilaniati dalle eliche delle imbarcazioni
circostanti.
Avevo chiesto al Sindaco di potere vedere il suo progetto in modo
da potere coniugare l’esigenza di fare presto con quella di spendere il meno
possibile utilizzando le sinergie fra pubblico e privato; mi aveva dato una
risposta possibilista, ma le dichiarazioni rilasciate ai notiziari non lasciano
spazio ad alcun tipo di collaborazione.
Mi è stato riferito che il costo di tale progetto si aggira
intorno a 1.700.000,00 euro, penso che, in tempi di “spending revieuw”, sarebbe
più logico e razionale per gli Organi preposti rilasciare, in deroga alla
normativa vigente, l’autorizzazione al prelievo
in loco del materiale occorrente per il ripascimento della spiaggia.
Sono sicuro che così facendo la spesa non dovrebbe superare i 70.000 euro. D’altronde stiamo parlando di
una spiaggia lunga m. 130, larga mediamente m. 20 e profonda mediamente m. 2
(la batimetrica più profonda da colmare non supera i 3 m.), per cui le ns.
previsioni di ca. 10.000 mc. di materiale sono più che abbondanti.
In questi giorni ho letto sulla Gazzetta del Sud un’intervista al
Prof. Ortolani che propone, anche per la spiaggia di Isola Bella di Taormina,
lo stesso tipo di ripascimento.
Mi preme precisare per l’ennesima volta che nulla può essere fatto
in disarmonia con l’Ente locale.
Se gli iscritti
volessero prendere le distanze dalla su citata lettera lo facciano pure
pubblicamente, è giunto il momento di sciogliere i nodi venuti al pettine e non
voglio coinvolgerli in eventuali azioni ritorsive che la stessa potrà scatenare.
Ringrazio il Sig.
Daniele Corrieri per la sua solidarietà, però, al momento, non posso condividere
l’ipotesi dell’insabbiamento perché il
progetto non è stato ancora ufficialmente presentato per mancanza di adesioni,
né quella di deturpazione del panorama perché sarà ripristinata la spiaggia
esistente al momento della costruzione delle ville, né quella di disturbare i
sonni dei villeggianti perché ci opporremo a tutte quelle iniziative che
potenzialmente possono arrecare danni e disturbi ai bagnanti e ai residenti. Voglio
pensare che le sue non siano basse insinuazioni, ma sane provocazioni.
Rattoppato per come
sono la mia aspettativa di vita è breve e, forse, ha ragione un carissimo amico
che mi ha detto: “tu mori ma sta praia ‘unna vidi”.
Vi auguro che
possiate vederla Voi, perché sarà un
patrimonio inestimabile per tutti; le generazioni future vi saranno grate.
Chi volesse conoscerci meglio e aderire
all’Associazione può trovare quanto occorre sul sito: Virgilio Mail; Username:
portinentionlus; password: liparimia; Strumenti: file pubblici.
UFFICIO
DEMANIO MARITTIMO DI
MILAZZO ME
SIG SINDACO DEL
COMUNE DI LIPARI e p.c.
REGIONE SICILIANA
Assessorato
Territorio ed Ambiente
Dipartimento
Regionale dell’Ambiente
Servizio V – Demanio
Marittimo
GENIO CIVILE DI MESSINA
UFFICIO CIRCONDARIALE
MARITTIMO - CAPITANERIA DI PORTO
LIPARI ME
GUARDIA DI FINANZA
LIPARI ME
OGGETTO:
Avviso affisso all’Albo Pretorio del Comune di Lipari trasmesso dall’Ufficio
Demanio Marittimo di Milazzo con raccomandata a mano del 27 luglio 2012 Prot.
n. 1568, inerente alla “Richiesta Concessione Demaniale Marittima di uno
specchio acqueo di mq. 750,00 per la collocazione di un campo boe in località
Porto delle Genti dell’isola e del Comune di Lipari”.
______________________________________________________________________
La scrivente “ASSOCIAZIONE PER IL RIPASCIMENTO DELLA SPIAGGIA DI PORTINENTI ONLUS”,
costituita con scrittura privata del 14/12/2009, registrata in data 17/12/2009
al n. 1829, Serie 3, e iscritta all’Anagrafe Unica delle O.N.L.U.S., con
decorrenza effetti dal 27/01/2011, con propria R.A.R. del 24/08/2010 comunicava
agli Enti in indirizzo la propria esistenza e il proprio proponimento di:
- Promuovere e sostenere tutte le
iniziative, attività e interventi che sono finalizzati al ripascimento della
spiaggia medesima;
- Operare con ogni mezzo legittimo per
informare, coinvolgere e mobilitare l’opinione
pubblica;
- Assumere iniziative nei confronti di
tutti gli Organi Istituzionali, in particolare quelli che sono direttamente
preposti alla tutela dei diritti coinvolti e alla soluzione dei problemi
inerenti;
- Promuovere iniziative sociali,
culturali e scientifiche finalizzate allo scopo associativo;
- Sviluppare forme di collaborazione con
altre associazioni e gruppi di cittadini che perseguono analoghi obiettivi;
- Sviluppare dibattiti, forme d’impegno
civile, confronti con le istituzioni connessi agli obiettivi sopra esplicitati;
L’intendimento era ed è di restituire
l’unica spiaggia, se così si può ancora chiamare, della città di Lipari ai
cittadini che la vorranno utilizzare per la balneazione e non certo di
“togliere il pan di bocca” a un’imprenditrice, per di più straniera, venuta
nella nostra isola in cerca di miglior fortuna.
Non ci opponiamo in linea di principio
alla concessione in oggetto, ma ci chiediamo se in un tratto di mare di appena
150 m. di lunghezza sono compatibili due campi boe e un pontile galleggiante,
senza ledere i diritti e la sicurezza dei bagnanti.
La ns. Associazione oggi conta 60
iscritti e ritiene che i loro diritti non possano essere sacrificati agli
interessi economici dei singoli. Pertanto, chiede che il progetto venga
eventualmente realizzato nel massimo rispetto di questi diritti e
dell’ambiente. Infatti, il cemento
armato usato per costruire i corpi morti, come è noto, è altamente tossico e
provoca gravi danni alla flora e alla fauna bentonica. Inoltre, la zona è
popolata da posidonia oceanica e quindi dovrebbe essere proibito qualunque tipo
di ancoraggio. Ovviamente queste osservazioni valgono anche per quanto è già
stato autorizzato e realizzato.
Per quel che valer possa segnaliamo
che lo specchio d’acqua interessato e soggetto ai marosi di scirocco, levante,
greco e levante e le onde, non avendo un naturale frangiflutti, che a suo tempo
era costituito dalla spiaggia emersa, vanno a impattare con tutta la loro
potenza contro un muro alto che le respinge con altrettanta forza. In questo
inverno, le onde di ritorno hanno divelto una porta di metallo dell’Hotel Rocce
Azzurre e nel luglio scorso hanno letteralmente disintegrato una barca a vela
di vetroresina e un gozzo di legno alla fonda, mentre un cabinato di media
stazza è stato salvato in extremis,
grazie all’audacia del suo proprietario. Non a caso la località si
chiamata, in dialetto, “Portinenti” e
cioè porto di niente.
La nostra Associazione ha ben presente
quante analisi e quante autorizzazioni occorrono per il ripascimento naturale
di questa piccola spiaggia, e sono così tante che forse, paradossalmente, non
potrà essere realizzato con i fondi che la stessa sta raccogliendo, perché gli Organi preposti non consentiranno,
in base alla normativa vigente, di prelevare ca. 10.000 mc. d’inerti da una
vicina cava che era la naturale fonte di ripascimento della spiaggia medesima,
prima che il letto del torrentello, che l’alimentava, fosse cementificato.
Si confida nel comune buon senso di
tutti i responsabili, sperando che non vengano più perpetrati ulteriori scempi,
come quello, fra gli altri, di aver fatto passare la condotta fognaria sulla
spiaggia, oggi parzialmente rimossa, che denunceremo puntualmente non solo alla
pubblica opinione, ma, se ne ricorreranno gli estremi, anche alla magistratura.
Con
osservanza.
Firenze,
24/08/2012
ASSOCIAZIONE
PER IL RIPASCIMENTO
DELLA SPIAGGIA DI PORTINENTI ONLUS
Il Presidente
Dott. Francesco Valastro