NICOLA BUSCA
Per alcune guide alpine valdostane l’estate non è sinonimo di ghiacciai, ma di vulcani. Il primo a inaugurare la tendenza è stato Matteo Calcamuggi – guida alpina e maestro di sci di Pont-Saint-Martin – che da tre anni lavora per alcune settimane della stagione estiva a Stromboli, nelle Eolie, in Sicilia. «A suggerirmi l’idea – spiega Calcamuggi – è stato un amico vulcanologo di Catania. Dal 2007, cioè da quando il vulcano è stato aperto e regolamentato ai gruppi, c’era bisogno di aiuto per accompagnare gli escursionisti nelle visite al cratere». Le escursioni verso la cima del vulcano (926 metri di dislivello) partono intorno alle 17,30. Dopo due ore di cammino si arriva al cratere, dove si rimane fino alle 22,30 per assistere alle eruzioni. Anche Alberto Silvestri e Franco Mattiello, guide di Gressoney, stanno passando l’estate a Stromboli e accompagnano i gruppi sul vulcano. «È un’ottima via di mezzo tra lavoro e relax – racconta Silvestri – le eruzioni, viste di notte con il cielo stellato, sono un vero spettacolo. In due mesi ha piovuto solo 15 minuti, qui non c’è il rischio dei temporali che abbiamo noi in alta quota».
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