Il bene più prezioso è ormai in esaurimento. Circa un miliardo e mezzo di persone non dispongono ancora dell’acqua potabile. Negli ultimi 50 anni, le risorse idriche a disposizione dei cittadini sono drasticamente ridotte, causando il razionamento idrico, l’aumento del prezzo dell’acqua potabile e l’esponenziale consumo dell’acqua minerale.
Per preservare sia l’ambiente che il portafogli si può agire su tre fronti riducendo:
1.
Consumi domestici;
2.
Impiego di additivi;
3.
Energia usata per il riscaldamento e la distribuzione.
Nell’ambito dei consumi domestici, il 37% dei consumi è rappresentato dalle docce, e il risparmio effettivo si raggiunge solo aprendo l’acqua quando realmente serve, adottando dispositivi ad alto risparmio energetico che con eguale flusso fanno risparmiare oltre 50.000 litri all’anno ovvero diverse centinaia di euro. Il 27% degli sprechi spetta al lavaggio della biancheria e delle stoviglie, che dovrebbe essere fatto solo a pieno carico nelle ore serali o nei festivi, mentre il 23% è deputato alle vaschette di scarico dei wc. Le vaschette comuni contengono circa 24 litri di acqua, quantità eccessiva in caso di rifiuti liquidi che porta allo spreco di circa 100 litri giornalieri a persona. Questo problema è facilmente superabile tramite la sostituzione delle vaschette tradizionali con quelle a doppia mandata con due diversi flussi di acqua, che permettono di risparmiare quasi 17.000 litri l’anno a persona. In ultimo, il 18% delle nostre finanze evapora tra rubinetti e perdite dalle guarnizioni, che andrebbero immediatamente sostituite.
Per quanto riguarda gli additivi, tutti i detergenti, ecologici e non, comportano un pesante impatto ambientale che va dalla produzione, al trasporto e allo smaltimento. Per i lavaggio delle stoviglie e del bucato è possibile applicare dispositivi di trattamento energico dell’acqua che dimezzerebbero l’uso dei detersivi, così come fanno i nuovi panni in microfibra che agiscono efficacemente bagnati con semplice acqua.
Altro problema che influisce pesantemente sulle bollette è quello del boiler (elettrico o a gas). Lo scaldabagno, che più di ogni altro elettrodomestico viene ostruito dal calcare, consuma per ogni millimetro di incrostazione il 10% in più rispetto ai canoni normali. È quindi fondamentale sostituire i vecchi boiler e applicare in quelli nuovi trattamenti di rimozione delle incrostazioni.
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mercoledì 1 giugno 2011
Le Eolie "viaggiano su Meridiana"
Riceviamo dal dottor Michele Benfari e pubblichiamo:
L'anno scorso la redazione di Atmosphere (bimestrale della compagnia aerea Meridiana Fly), per il tramite del Direttore Giancarlo Roversi, mi contattò per scrivere un "pezzo" sul Museo. In quell'occasione mi trovai ad ospitare Luigi Nifosì (noto fotoreporter) per una mostra dedicata ai suoi scatti in "volo". Sue sono le foto pubblicate sulla rivista.
Da oggi 400.000 copie viaggiano per due mesi sugli aerei Meridiana in tutto il mondo, portandosi appresso, per meglio farla conoscere, la Nostra isola.
Michele Benfari
L'anno scorso la redazione di Atmosphere (bimestrale della compagnia aerea Meridiana Fly), per il tramite del Direttore Giancarlo Roversi, mi contattò per scrivere un "pezzo" sul Museo. In quell'occasione mi trovai ad ospitare Luigi Nifosì (noto fotoreporter) per una mostra dedicata ai suoi scatti in "volo". Sue sono le foto pubblicate sulla rivista.
Da oggi 400.000 copie viaggiano per due mesi sugli aerei Meridiana in tutto il mondo, portandosi appresso, per meglio farla conoscere, la Nostra isola.
Michele Benfari
Leni; arrestati due giovani, sorpresi con le piantine di “marijuana” in casa.
COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE
Con l’approssimarsi della stagione estiva, la Compagnia Carabinieri di Milazzo, che si avvale per l’attività di controllo del territorio dei quotidiani servizi espletati dalle Stazioni dipendenti, ha intensificato in alcune aree del territorio di competenza, l’attività di prevenzione, attuando diversificati servizi di prevenzione e contrasto ai reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, al fine di incrementare la percezione della sicurezza da parte dei cittadini.
In tale contesto si inserisce l’attività di prevenzione e repressione della particolare tipologia di reato attuata dai Carabinieri della Stazione di Santa Marina Salina che, nella mattinata di ieri, hanno arrestato una coppia di giovani, rispettivamente una 22enne ed un 27enne.
Nel corso di un servizio di osservazione i Carabinieri insospettiti dall’atteggiamento dei due giovani decidevano di eseguire una perquisizione presso l’abitazione della coppia, che consentiva di rinvenire 8 piantine di stupefacente del tipo marijuana e 150 semi di cannabis indica.
A quel punto, i due prevenuti identificati in A. P. ,nato a Sant’Agata di Militello (ME) cl. 1983, già noto alle Forze di Polizia e S.T. , nata a Messina cl. 1989, stante la flagranza di reato, sono stati arrestati dai Carabinieri per coltivazione di sostanze stupefacenti.
Tutto lo stupefacente è stato pertanto sottoposto a sequestro per le successive analisi di tipo quantitativo e qualitativo a cura del RIS Carabinieri di Messina.
Dopo le formalità di rito, quindi, come disposto dal Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), i prevenuti sono stati condotti presso la propria abitazione per ivi permanere in regime di arresti domiciliari in attesa di giudizio.
La "Vespucci" a Santa Marina Salina. L'otto e il 9 luglio
COMUNICATO STAMPA
In data odierna lo Stato Maggiore della Marina Militare Italiana ha comunicato al Comune di Santa Marina Salina che nei giorni 8 e 9 luglio 2011, nelle acque antistanti il territorio comunale, sarà alla fonda la nave scuola Amerigo Vespucci.
“Siamo orgogliosi che la Marina Militare abbia accettato la nostra richiesta, inoltrata allo Stato Maggiore alla fine del 2010 di fare sostare a Santa Marina Salina questa importante nave, fiore all’occhiello della nostra Marina invidiata e ammirata da tutto il mondo” commenta il Sindaco Lo Schiavo. “ Il Vespucci, in occasione dell’ottantesimo anniversario del proprio varo e per la prima volta nella storia del Comune di Santa Marina Salina, sarà alla fonda davanti al nostro porto. “ Lo sforzo è stato enorme, e l’evento è inserito all’interno delle manifestazioni celebrative del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. La presenza del Vespucci sottolinea il legame che Salina da sempre ha avuto, ed ha, con il mare e con la Marina Militare”.
Durante la permanenza della nave Vespucci a Santa Marina Salina sono previste una serie di manifestazioni, quali concerti, proiezioni e spettacoli all’aperto, e soprattutto la possibilità di visitare la Nave Scuola.
Stop ai politici negli assessorati ... Allora fuori i tecnici dall'Ars
«I politici restino fuori dagli assessorati» e all'Assemblea regionale scoppia la polemica. Nei giorni scorsi una nota firmata da Enzo Emanuele, alto dirigente dell'assessorato all'Economia guidato da Gaetano Armao, ha imposto limiti all'accesso negli uffici per «deputati, consiglieri comunali e provinciali», ai quali adesso è permesso «esclusivamente l'accesso all'ufficio di gabinetto».
ieri, all'inizio della seduta dell'Ars, è arrivata la replica dei deputati: diversi parlamentari di maggioranza e opposizione hanno preso la parola e, appellandosi al presidente dell'Ars Francesco Cascio, hanno espresso il proprio disappunto rispetto a una disposizione definita «una limitazione del mandato parlamentare».
«Ritengo questa circolare un incidente di percorso - ha detto Giovanni Ardizzone (Udc), componente del consiglio di presidenza dell'Ars - se dovessimo applicare alla lettera le disposizioni, dovremmo autorizzare di volta in volta l'accesso degli assessori, che sono dei tecnici, al parlamento regionale».
La nuova procedura prevede, fra l'altro, che per l'accesso in assessorato gli "utenti esterni" debbano essere identificati alla portineria e indicare il motivo della visita. «Non vorrei - ha aggiunto Ardizzone - che dietro le motivazioni ufficiali si vogliano in realtà evitare controlli su ciò che succede dentro gli assessorati».
Un provvedimento simile era stato disposto alcune settimane fa da un dirigente dell'assessorato all'Energia, nei giorni successivi all'arresto del deputato Pd Gaspare Vitrano, accusato proprio di un "eccessivo interessamento" ad alcune pratiche nel settore del fotovoltaico.
E Rudy Maira e Nino Dina, rispettivamente capogruppo e segretario regionale del Pid commentano: «Più che ai tornelli davanti agli ingressi degli assessorati regionali, dagli stessi uffici dovrebbero andar via armi e bagagli gli stessi direttori regionali, che assieme agli assessori tecnici, venivano presentati come teste d'uovo, ma in realtà si sono rivelati incapaci e inetti al punto di far perdere centinaia di milioni di euro dei fondi Por. Questa balzana idea di blindare gli uffici regionali, anche dall'accesso dei deputati e degli amministratori locali - aggiungono - è un sistema per mettere nell'ovatta, e al riparo dalle contumelie dei siciliani, una classe dirigente e politica legata a Lombardo, che sta affossando la Sicilia. Il parlamento nella sua interezza saprà porre rimedio alle recenti circolari che appaiono caratterizzate dal delirio di chi le propone e sembrano imporre una sospensione della democrazia, magari per consentire solo agli amici di Lombardo di mettere piede negli assessorati regionali».
Mostra sulle chiese eoliane nella Galleria dell'ascensore
In programmazione dall'1 all'8 giugno, presso la galleria dell'ascensore a Lipari, una mostra di circa 60 tavole raffiguranti le chiese eoliane. Ce lo segnala l'assessore Ivan Ferlazzo. Le tavole sono state disegnate dall'arch. Cecilia Bonfiglio di Roma. L'isnaugurazioni terrà stamani, mercoledì 1 giugno alle ore 11.30.
Alla scoperta di Ginostra. Classe di Pianoconte in visita al piccolo borgo strombolan
Una giornata al'ombra dello "Stromboli", nella natura incontaminata e selvaggia di Ginostra per i ragazzi della seconda media di Pianoconte (Lipari): un tuffo nelle sane tradizioni del passato.
foto 1 : il "rollo" nello scalo "Pertuso" - il porto naturale più piccolo del mondo, la classe II media di Pianoconte, il DSGA Francesa La Maccchia, l'insegnante accompagnatore Riccardo Lo Schiavo, il capobarca Vincenzo Lo Schiavo.
foto2: la classe a "Punta Corvu", con il suggestivo sfondo della "Sciara del Fuoco" da dove hanno udito il "brontolare" dello Stromboli
foto 1 : il "rollo" nello scalo "Pertuso" - il porto naturale più piccolo del mondo, la classe II media di Pianoconte, il DSGA Francesa La Maccchia, l'insegnante accompagnatore Riccardo Lo Schiavo, il capobarca Vincenzo Lo Schiavo.
foto2: la classe a "Punta Corvu", con il suggestivo sfondo della "Sciara del Fuoco" da dove hanno udito il "brontolare" dello Stromboli
Cuore rosso-blu. Da Genova a Lipari per "incontrare" il professore Scoglio
Vi proponiamo il video messo in onda da primocanalesport.it che mostra le fasi più salienti di una trasferta, avvenuta una decina di giorni fa, di un gruppo di tifosi genoani dalla Liguria sino al cimitero di Canneto dove riposa l'indimenticato Franco Scoglio, rimasto nel cuore dei tifosi del Genoa. I tifosi hanno incontrato anche la famiglia del professore
Il link da cliccare per visualizzare il filmato:
http://www.primocanalesport.it/video.php?id=39722
Il link da cliccare per visualizzare il filmato:
http://www.primocanalesport.it/video.php?id=39722
martedì 31 maggio 2011
CONSIGLIO & Prg: atto secondo di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) Anche oggi, come da copione il Consiglio Comunale non si è potuto svolgere per mancanza del numero legale, ovvero della maggior parte della maggioranza. Mi sorprende come, nonostante il chiarimento del Segretario Generale, si continua a parlare di controdeduzioni al P.R.G. Credo che questo rappresenta un'ulteriore offesa per i cittadini. Chi voleva il bene del Paese doveva essere presente nella seduta che segnava il termine ultimo previsto dalla Legge per deliberare.
Trovo altrettanto inusuale che alcuni consiglieri oggi si sono dichiarati incompatibili, addirittura anche per lettera. Ma la incompatibilità bisognava evidenziarla nella seduta ufficiale e non in quella odierna che, non mi stanco di ripetere, non produce più alcun effetto. Sarebbe il caso di chiudere questa pagina nera della storia eoliana che inciderà negativamente sul futuro dei nostri giovani e che costringerà moltissimi cittadini a ricorrere al TAR per tutelare i loro beni. Le varianti urbanistiche, perchè a questo strumento si dovrà ricorrere se si vuole in futuro realizzare qualche infrastruttura necessaria per lo sviluppo delle isole, servono a costruire senza un minimo di programmazione territoriale e quindi a distruggere l'ambiente e non a tutelarlo. Un chiaro esempio ci è dato dalle iniziative del Patto Territoriale delle Isole Eolie. Questo è il regalo che con la loro assenza, certamente non casuale, i consiglieri comunali hanno fatto al Paese.
Trovo altrettanto inusuale che alcuni consiglieri oggi si sono dichiarati incompatibili, addirittura anche per lettera. Ma la incompatibilità bisognava evidenziarla nella seduta ufficiale e non in quella odierna che, non mi stanco di ripetere, non produce più alcun effetto. Sarebbe il caso di chiudere questa pagina nera della storia eoliana che inciderà negativamente sul futuro dei nostri giovani e che costringerà moltissimi cittadini a ricorrere al TAR per tutelare i loro beni. Le varianti urbanistiche, perchè a questo strumento si dovrà ricorrere se si vuole in futuro realizzare qualche infrastruttura necessaria per lo sviluppo delle isole, servono a costruire senza un minimo di programmazione territoriale e quindi a distruggere l'ambiente e non a tutelarlo. Un chiaro esempio ci è dato dalle iniziative del Patto Territoriale delle Isole Eolie. Questo è il regalo che con la loro assenza, certamente non casuale, i consiglieri comunali hanno fatto al Paese.
Inter Campus per UNICEF: Champions a Salina il 5 maggio
Ancora Sicila per il tour del Centro Coordinamento Inter Club: a Salina (Messina), Isole Eolie: domenica 5 giugno 2011. Tutti potranno regalarsi una foto ricordo regalando solidarietà e incontrandosi sotto il segno nerazzurro.
Il protocollo Uefa prevede il passaggio di consegne della Champions League dagli organizzatori del più importante torneo europeo per club ai rappresentanti della città che ospita la finale dell'edizione in corso. È quanto successo, a Londra, martedì 20 aprile 2011. Alla cerimonia partecipa sempre anche il club che ha vinto la precedente edizioni, infatti erano presenti i rappresentanti di F.C. Internazionale. Lo stesso protocollo Uefa lascia comunque al club vincitore della Champions League il suo trofeo, quello che l'Inter ha vinto a Madrid il 22 maggio 2010 e che, attraverso il Centro Coordinamento, ha portato e continuerà a portare in giro, fra i tifosi, per sostenere i progetti 'Inter Campus per l'Unicef'.
Infatti, per festeggiare il mezzo secolo di attività, grazie alla volontà di Massimo Moratti e del Presidente Onorario degli Inter Club, Bedy Moratti, il C.C.I.C anche in quest'occasione porterà a casa vostra, nella vostra realtà, a pochi passi da voi, la coppa vinta allo stadio 'Santiago Bernabeu'.
Nello scenario incantato di Salina, la seconda isola per estensione e popolazione dell'arcipelago delle Eolie, il tour torna nella Sicilia nerazzurra. Cambiano i luoghi (in totale è stato superato il tetto delle 50 tappe) e gli amici incontrati durante il percorso, resta immutato lo spirito di portare la Uefa Champions League fra la gente interista e non solo (la visita è aperta a tutti), così seguendo la traccia segnata, nel 1960, da Angelo Moratti, che creò gli Inter Club per veicolare la passione comune, per renderla sempre più forte e trasformare i tifosi in ambasciatori dello spirito sportivo e del senso di appartenenza a una grande famiglia. La grande famiglia degli Inter Club oggi può contare, in Italia e nel Mondo, 114.438 soci adulti e 14.313 bambini, distribuiti in 1060 club, tutti pronti a dimostrare che, attraverso il calcio e la passione nerazzurra, si è amici e testimoni di solidarietà abbattendo il muro delle distanze geografiche.
Mettersi in posa, come hanno fatto Javier Zanetti e compagni nel maggio 2010, darà felicità a tutti i cuori nerazzurri e a tanti, tantissimi bambini già seguiti da Inter Campus e dall'UNICEF, compagni di viaggio fedeli dell'iniziativa: il ricavato della raccolta fondi sarà infatti devoluto ai progetti di protezione dei bambini che il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia realizza nei Paesi dove è già attiva F.C. Internazionale con il suo programma di intervento sociale e sportivo non agonistico.
Partecipare e sostenere il progetto è facile.
Mettiti anche tu in posa con la Uefa Champions League dell'Inter:
- 5 euro per i soci senior e junior iscritti al Centro Coordinamento, ai gruppi collegati con le scuole locali o con le scuole calcio nel territorio;
- 5 euro per tutti gli under 10;
- 10 euro per un gruppo composto dai camponenti della stessa famiglia soci Inter Club e da singoli tifosi non iscritti a Inter Club; - 20 euro per nuclei di famiglia non iscritti a Inter Club.
È consigliato presentarsi per lo scatto con la propria macchina fotografica o fotocamera.
Ti aspettiamo!
Salina (Messina): Struttura Polifunzionale di Malfa. Dalle ore 10 alle ore 22,30.
Il protocollo Uefa prevede il passaggio di consegne della Champions League dagli organizzatori del più importante torneo europeo per club ai rappresentanti della città che ospita la finale dell'edizione in corso. È quanto successo, a Londra, martedì 20 aprile 2011. Alla cerimonia partecipa sempre anche il club che ha vinto la precedente edizioni, infatti erano presenti i rappresentanti di F.C. Internazionale. Lo stesso protocollo Uefa lascia comunque al club vincitore della Champions League il suo trofeo, quello che l'Inter ha vinto a Madrid il 22 maggio 2010 e che, attraverso il Centro Coordinamento, ha portato e continuerà a portare in giro, fra i tifosi, per sostenere i progetti 'Inter Campus per l'Unicef'.
Infatti, per festeggiare il mezzo secolo di attività, grazie alla volontà di Massimo Moratti e del Presidente Onorario degli Inter Club, Bedy Moratti, il C.C.I.C anche in quest'occasione porterà a casa vostra, nella vostra realtà, a pochi passi da voi, la coppa vinta allo stadio 'Santiago Bernabeu'.
Nello scenario incantato di Salina, la seconda isola per estensione e popolazione dell'arcipelago delle Eolie, il tour torna nella Sicilia nerazzurra. Cambiano i luoghi (in totale è stato superato il tetto delle 50 tappe) e gli amici incontrati durante il percorso, resta immutato lo spirito di portare la Uefa Champions League fra la gente interista e non solo (la visita è aperta a tutti), così seguendo la traccia segnata, nel 1960, da Angelo Moratti, che creò gli Inter Club per veicolare la passione comune, per renderla sempre più forte e trasformare i tifosi in ambasciatori dello spirito sportivo e del senso di appartenenza a una grande famiglia. La grande famiglia degli Inter Club oggi può contare, in Italia e nel Mondo, 114.438 soci adulti e 14.313 bambini, distribuiti in 1060 club, tutti pronti a dimostrare che, attraverso il calcio e la passione nerazzurra, si è amici e testimoni di solidarietà abbattendo il muro delle distanze geografiche.
Mettersi in posa, come hanno fatto Javier Zanetti e compagni nel maggio 2010, darà felicità a tutti i cuori nerazzurri e a tanti, tantissimi bambini già seguiti da Inter Campus e dall'UNICEF, compagni di viaggio fedeli dell'iniziativa: il ricavato della raccolta fondi sarà infatti devoluto ai progetti di protezione dei bambini che il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia realizza nei Paesi dove è già attiva F.C. Internazionale con il suo programma di intervento sociale e sportivo non agonistico.
Partecipare e sostenere il progetto è facile.
Mettiti anche tu in posa con la Uefa Champions League dell'Inter:
- 5 euro per i soci senior e junior iscritti al Centro Coordinamento, ai gruppi collegati con le scuole locali o con le scuole calcio nel territorio;
- 5 euro per tutti gli under 10;
- 10 euro per un gruppo composto dai camponenti della stessa famiglia soci Inter Club e da singoli tifosi non iscritti a Inter Club; - 20 euro per nuclei di famiglia non iscritti a Inter Club.
È consigliato presentarsi per lo scatto con la propria macchina fotografica o fotocamera.
Ti aspettiamo!
Salina (Messina): Struttura Polifunzionale di Malfa. Dalle ore 10 alle ore 22,30.
Angeli per la vita. Raccolta firme contro tagli ospedale di Lipari
COMUNICATO IMPORTANTE
PER EVITARE LE RESTRIZIONI DELLE ATTIVITA' DEL PRESIDIO OSPEDALIERO DI LIPARI, ED IN PARTICOLARE DEI REPARTI DI PEDIATRIA E OSTETRICIA (SECONDO LE DIRETTIVE MINISTERIALI E ASSESSORIALI I POSTI LETTO DEL P.O. DI LIPARI VENGONO DRASTICAMENTE RIDOTTI, CON GRAVI DISAGI PER L'UTENZA) LA COOPERATIVA ANGELI PER LA VITA, EFFETTUA LA RACCOLTA DELLE FIRME NELLA PROPRIA SEDE, SITUATA A MARINALUNGA (LIPARI) AL N18
PER EVITARE LE RESTRIZIONI DELLE ATTIVITA' DEL PRESIDIO OSPEDALIERO DI LIPARI, ED IN PARTICOLARE DEI REPARTI DI PEDIATRIA E OSTETRICIA (SECONDO LE DIRETTIVE MINISTERIALI E ASSESSORIALI I POSTI LETTO DEL P.O. DI LIPARI VENGONO DRASTICAMENTE RIDOTTI, CON GRAVI DISAGI PER L'UTENZA) LA COOPERATIVA ANGELI PER LA VITA, EFFETTUA LA RACCOLTA DELLE FIRME NELLA PROPRIA SEDE, SITUATA A MARINALUNGA (LIPARI) AL N18
Nelle Isole Eolie per conoscere il futuro dei mari (due articoli da ZeroEmission e Observer) )
L’isola di Vulcano è un laboratorio naturale in cui si possono osservare le conseguenze sugli ecosistemi marini della progressiva acidificazione delle acque
Cosa può accadere nei fondali marini di tutto il mondo con il continuo aumento del tasso di acidità delle acque? Per scoprirlo basta andare a Vulcano, una delle più belle isole del Mediterraneo. I particolari fenomeni vulcanici che vi hanno luogo comportano l’emissione in mare di ingenti quantità di anidride carbonica, circa dieci tonnellate al giorno. Il fatto desta ora l’attenzione degli scienziati, perché potrebbe ripetersi su scale molto più ampie non per cause naturali, come accade nell’isola delle Eolie, ma in conseguenza alle attività dell’uomo.
Il dottor Jason Hall-Spencer, un biologo marino della Plymouth University, ne ha parlato recentemente a una conferenza, in cui ha presentato i risultati delle sue ricerche condotte a Vulcano. La progressiva acidificazione delle acque ha avuto ripercussioni molto spiacevoli per la vita sottomarina, dozzine di specie non sono riuscite a sopravvivere nell’acido ambiente costiero e sono state eliminate da quegli ecosistemi. «L’acidificazione degli oceani rappresenta oggi una delle minacce più preoccupanti per il pianeta – dice Hall-Spencer – e, così come Vulcano pompa CO2 nelle acque, gli uomini fanno lo stesso nell’atmosfera». Dei miliardi di tonnellate di anidride carbonica che vengono riversate nell’aria, parte va a produrre l’effetto serra, ma il 30% del gas è assorbito dagli oceani, dove si trasforma in acido carbonico. Il workshop che ha avuto come oggetto lo studio condotto sull’isola siciliana, è parte del programma MedSeA (Mediterranean Sea Acidification) che riunisce dozzine di ricercatori per comprendere gli effetti dell’acidificazione delle acque marine. (r.t.)
L'Articolo dell' Observer
Ocean acidification is latest manifestation of global warming
Carbon dioxide pollution adds to threat to world's oceans and marine species
The infernal origins of Vulcano Island are easy to pinpoint. Step off the hydrofoil from Sicily and the rotten-egg smell of hydrogen sulphide strikes you immediately. Beside the quay, there are piles of yellow sulphurous rocks and chunks of pumice; the beach is made of thick, black volcanic sand; while the huge caldera that dominates the bay emits a constant stream of smoke and steam.
According to legend, this was the lair of the Roman god of fire, Vulcan, who gave his name to the island and subsequently to all other volcanoes. An early eruption here also provided history with one of the first recorded descriptions of a volcano in action.
But Vulcano's importance today has nothing to do with the rock and lava it has spewed out for millennia. It is the volcano's output of invisible carbon dioxide – about 10 tonnes a day – that now interests scientists. They have found that the gas is bubbling through underground vents and is making the island's coastal waters more and more acidic. The consequences for sea life are grim with dozens of species having been eliminated.
That discovery is highly revealing, and worrying, because Vulcano's afflictions are being repeated today on a global scale, in every ocean on the planet – not from volcanic sources but from the industrial plants, power stations, cars and planes that are pumping out growing amounts of carbon dioxide and which are making our seas increasingly acidic. Millions of marine species are now threatened with extinction; fisheries face eradication; while reefs that protect coastal areas are starting to erode.
Ocean acidification is now one of the most worrying threats to the planet, say marine biologists. "Just as Vulcano is pumping carbon dioxide into the waters around it, humanity is pouring more and more carbon dioxide into the atmosphere," Dr Jason Hall-Spencer, a marine biologist at Plymouth University, told a conference on the island last week.
"Some of the billions of tonnes of carbon dioxide we emit each year lingers in the atmosphere and causes it to heat up, driving global warming. But about 30% of that gas is absorbed by the oceans where it turns to carbonic acid. It is beginning to kill off coral reefs and shellfish beds and threaten stocks of fish. Very little can live in water that gets too acidic."
Hence science's renewed interest in Vulcano. Its carbon dioxide springs – which bubble up like burst water mains below the shallow seabed – provide researchers with a natural laboratory for testing the global impact of ocean acidification. "These vents and the carbonic acid they generate tell us a great deal about how carbon dioxide is going to affect the oceans and marine life this century," said Hall-Spencer. "And we should be worried. This problem is a train coming straight at us."
Scientists estimate that oceans absorb around a million tonnes of carbon dioxide every hour and our seas are 30% more acidic than they were last century. This increased acidity plays havoc with levels of calcium carbonate, which forms the shells and skeletons of many sea creatures, and also disrupts reproductive activity.
Among the warning signs recently noted have been the failures of commercial oyster and other shellfish beds on the Pacific coasts of the US and Canada. In addition, coral reefs – already bleached by rising global temperatures – have suffered calamitous disintegration in many regions. And at the poles and high latitudes, where the impact of ocean acidification is particularly serious, tiny shellfish called pteropods – the basic foodstuff of fish, whales and seabirds in those regions – have suffered noticeable drops in numbers. In each case, ocean acidification is thought to be involved.
The problem was recently highlighted by the head of the US National Oceanic and Atmospheric Administration, Dr Jane Lubchenco. She described ocean acidification as global warming's "equally evil twin". It is a powerful comparison, though it is clear that of the two, the crisis facing our seas has received far less attention. The last UN climate assessment report was more than 400 pages long but had only two pages on ocean acidification – mainly because studies of the phenomenon are less well advanced than meteorological and atmospheric research in general.
The workshop, held last week on Vulcano, is part of the campaign to understand the likely impact of ocean acidification. Dozens of young oceanographers, geologists and ecologists gathered for the meeting run by the Mediterranean Sea Acidification (MedSeA) programme. Dr Maoz Fine, of Bar-Ilan University in Israel, reported work on coral reef organisms that had been exposed to waters of different levels of acidity, temperature and light in his laboratory.
"We found that species of coral reef respond differently to rising carbon dioxide levels," he said. "Bigger corals suffer but survive while smaller, branching varieties become less able to fight disease and die off. That sort of thing just makes it even more difficult to predict exactly what is going to happen to our oceans."
Few scientists doubt that the impact on reefs will be anything short of devastating, however. The Caribbean has already lost about 80% of its coral reefs to bleaching caused by rising temperatures and by overfishing which removes species that normally aid coral growth. Acidification threatens to do the same for the rest of the world's coral reefs.
"By the middle of the century there will probably be only a few pockets – in the North Sea and the Pacific. Millions of species of fish, shellfish and micro-organisms will be wiped out," said Fine.
Acidification has affected the oceans in the past. However, these prehistoric events occurred at a far slower rate, said Dr Jerry Blackford of Plymouth Marine Laboratory. "The waters of the world take around 500 years to circulate the globe," he said. "If carbon dioxide was rising slowly, in terms of thousands of years, natural factors could then compensate. Sediments could buffer the carbonic acid, for example."
But levels of carbon dioxide are rising much faster today. By the end of the century, surface seawater will be 150% more acidic than it was in 1800. "There is simply not enough time for buffering to come into effect and lessen the impact," said Blackford. "The result will be significant acid build-up in the upper parts of the oceans which, of course, are the parts that are of greatest importance to humans."
A vision of the seas we are now creating can be seen at Vulcano. On the eastern side of its main bay, beyond an open-air thermal spa filled with elderly bathers wallowing in volcanically heated mud, there is a long stretch of black sand.
Just offshore, in about four feet of water, silver beads of carbon dioxide stream up from stones that lie over an underground vent. The water, although cold, looks like a huge, frothing Jacuzzi. Water here is highly acidic and there is no marine life around the vent – not even seaweed.
"The acidity here is far greater than even the worst ocean scenario for 2100, so we have to be careful about making comparisons," said Dr Marco Milazzo, of Palermo University. "However, currents carry that acid water round the bay and it becomes more and more dilute. We can then study waters which reflect the kind of acidity we are likely to get at the end of the century."
Milazzo and his colleagues have placed open boxes containing coral and other forms of marine life in the waters round the bay and monitor the effects of the different levels of acidity in the sea water on these samples and also on the bay's natural marine life. "When I look one way, out to sea, where there is little acidity, the plant life is rich in reds, whites, greens and other colours. There is abundance and variety in the habitat," said Milazzo.
"However, when I look the other way – back towards the carbon dioxide vent – that habitat gets less and less varied as the water gets more acidic. It is reduced to a dark brown bloom of macro-algae. There is no richness or variety here. In effect I am looking at the oceans of tomorrow. It is profoundly depressing."
DEEP WATER
Acidity is measured by its pH (power of hydrogen) value. Fresh water has a pH reading of 7. Readings below that are considered to be acidic. Those above 7 are alkaline. Surface sea water had a reading of 8.2 a century ago. Today it has dropped to 8.1 because so much carbon dioxide has been absorbed by the world's oceans. That may seem a small amount but the pH scale is logarithmic which means that 0.1 difference actually represents an increase in acidity of 30%. By the end of the century, the pH of surface sea water could have dropped to 7.8, which represents a decrease in alkalinity – or an increase in acidity, depending on your viewpoint – of around 150%.
Cosa può accadere nei fondali marini di tutto il mondo con il continuo aumento del tasso di acidità delle acque? Per scoprirlo basta andare a Vulcano, una delle più belle isole del Mediterraneo. I particolari fenomeni vulcanici che vi hanno luogo comportano l’emissione in mare di ingenti quantità di anidride carbonica, circa dieci tonnellate al giorno. Il fatto desta ora l’attenzione degli scienziati, perché potrebbe ripetersi su scale molto più ampie non per cause naturali, come accade nell’isola delle Eolie, ma in conseguenza alle attività dell’uomo.
Il dottor Jason Hall-Spencer, un biologo marino della Plymouth University, ne ha parlato recentemente a una conferenza, in cui ha presentato i risultati delle sue ricerche condotte a Vulcano. La progressiva acidificazione delle acque ha avuto ripercussioni molto spiacevoli per la vita sottomarina, dozzine di specie non sono riuscite a sopravvivere nell’acido ambiente costiero e sono state eliminate da quegli ecosistemi. «L’acidificazione degli oceani rappresenta oggi una delle minacce più preoccupanti per il pianeta – dice Hall-Spencer – e, così come Vulcano pompa CO2 nelle acque, gli uomini fanno lo stesso nell’atmosfera». Dei miliardi di tonnellate di anidride carbonica che vengono riversate nell’aria, parte va a produrre l’effetto serra, ma il 30% del gas è assorbito dagli oceani, dove si trasforma in acido carbonico. Il workshop che ha avuto come oggetto lo studio condotto sull’isola siciliana, è parte del programma MedSeA (Mediterranean Sea Acidification) che riunisce dozzine di ricercatori per comprendere gli effetti dell’acidificazione delle acque marine. (r.t.)
L'Articolo dell' Observer
Ocean acidification is latest manifestation of global warming
Carbon dioxide pollution adds to threat to world's oceans and marine species
The infernal origins of Vulcano Island are easy to pinpoint. Step off the hydrofoil from Sicily and the rotten-egg smell of hydrogen sulphide strikes you immediately. Beside the quay, there are piles of yellow sulphurous rocks and chunks of pumice; the beach is made of thick, black volcanic sand; while the huge caldera that dominates the bay emits a constant stream of smoke and steam.
According to legend, this was the lair of the Roman god of fire, Vulcan, who gave his name to the island and subsequently to all other volcanoes. An early eruption here also provided history with one of the first recorded descriptions of a volcano in action.
But Vulcano's importance today has nothing to do with the rock and lava it has spewed out for millennia. It is the volcano's output of invisible carbon dioxide – about 10 tonnes a day – that now interests scientists. They have found that the gas is bubbling through underground vents and is making the island's coastal waters more and more acidic. The consequences for sea life are grim with dozens of species having been eliminated.
That discovery is highly revealing, and worrying, because Vulcano's afflictions are being repeated today on a global scale, in every ocean on the planet – not from volcanic sources but from the industrial plants, power stations, cars and planes that are pumping out growing amounts of carbon dioxide and which are making our seas increasingly acidic. Millions of marine species are now threatened with extinction; fisheries face eradication; while reefs that protect coastal areas are starting to erode.
Ocean acidification is now one of the most worrying threats to the planet, say marine biologists. "Just as Vulcano is pumping carbon dioxide into the waters around it, humanity is pouring more and more carbon dioxide into the atmosphere," Dr Jason Hall-Spencer, a marine biologist at Plymouth University, told a conference on the island last week.
"Some of the billions of tonnes of carbon dioxide we emit each year lingers in the atmosphere and causes it to heat up, driving global warming. But about 30% of that gas is absorbed by the oceans where it turns to carbonic acid. It is beginning to kill off coral reefs and shellfish beds and threaten stocks of fish. Very little can live in water that gets too acidic."
Hence science's renewed interest in Vulcano. Its carbon dioxide springs – which bubble up like burst water mains below the shallow seabed – provide researchers with a natural laboratory for testing the global impact of ocean acidification. "These vents and the carbonic acid they generate tell us a great deal about how carbon dioxide is going to affect the oceans and marine life this century," said Hall-Spencer. "And we should be worried. This problem is a train coming straight at us."
Scientists estimate that oceans absorb around a million tonnes of carbon dioxide every hour and our seas are 30% more acidic than they were last century. This increased acidity plays havoc with levels of calcium carbonate, which forms the shells and skeletons of many sea creatures, and also disrupts reproductive activity.
Among the warning signs recently noted have been the failures of commercial oyster and other shellfish beds on the Pacific coasts of the US and Canada. In addition, coral reefs – already bleached by rising global temperatures – have suffered calamitous disintegration in many regions. And at the poles and high latitudes, where the impact of ocean acidification is particularly serious, tiny shellfish called pteropods – the basic foodstuff of fish, whales and seabirds in those regions – have suffered noticeable drops in numbers. In each case, ocean acidification is thought to be involved.
The problem was recently highlighted by the head of the US National Oceanic and Atmospheric Administration, Dr Jane Lubchenco. She described ocean acidification as global warming's "equally evil twin". It is a powerful comparison, though it is clear that of the two, the crisis facing our seas has received far less attention. The last UN climate assessment report was more than 400 pages long but had only two pages on ocean acidification – mainly because studies of the phenomenon are less well advanced than meteorological and atmospheric research in general.
The workshop, held last week on Vulcano, is part of the campaign to understand the likely impact of ocean acidification. Dozens of young oceanographers, geologists and ecologists gathered for the meeting run by the Mediterranean Sea Acidification (MedSeA) programme. Dr Maoz Fine, of Bar-Ilan University in Israel, reported work on coral reef organisms that had been exposed to waters of different levels of acidity, temperature and light in his laboratory.
"We found that species of coral reef respond differently to rising carbon dioxide levels," he said. "Bigger corals suffer but survive while smaller, branching varieties become less able to fight disease and die off. That sort of thing just makes it even more difficult to predict exactly what is going to happen to our oceans."
Few scientists doubt that the impact on reefs will be anything short of devastating, however. The Caribbean has already lost about 80% of its coral reefs to bleaching caused by rising temperatures and by overfishing which removes species that normally aid coral growth. Acidification threatens to do the same for the rest of the world's coral reefs.
"By the middle of the century there will probably be only a few pockets – in the North Sea and the Pacific. Millions of species of fish, shellfish and micro-organisms will be wiped out," said Fine.
Acidification has affected the oceans in the past. However, these prehistoric events occurred at a far slower rate, said Dr Jerry Blackford of Plymouth Marine Laboratory. "The waters of the world take around 500 years to circulate the globe," he said. "If carbon dioxide was rising slowly, in terms of thousands of years, natural factors could then compensate. Sediments could buffer the carbonic acid, for example."
But levels of carbon dioxide are rising much faster today. By the end of the century, surface seawater will be 150% more acidic than it was in 1800. "There is simply not enough time for buffering to come into effect and lessen the impact," said Blackford. "The result will be significant acid build-up in the upper parts of the oceans which, of course, are the parts that are of greatest importance to humans."
A vision of the seas we are now creating can be seen at Vulcano. On the eastern side of its main bay, beyond an open-air thermal spa filled with elderly bathers wallowing in volcanically heated mud, there is a long stretch of black sand.
Just offshore, in about four feet of water, silver beads of carbon dioxide stream up from stones that lie over an underground vent. The water, although cold, looks like a huge, frothing Jacuzzi. Water here is highly acidic and there is no marine life around the vent – not even seaweed.
"The acidity here is far greater than even the worst ocean scenario for 2100, so we have to be careful about making comparisons," said Dr Marco Milazzo, of Palermo University. "However, currents carry that acid water round the bay and it becomes more and more dilute. We can then study waters which reflect the kind of acidity we are likely to get at the end of the century."
Milazzo and his colleagues have placed open boxes containing coral and other forms of marine life in the waters round the bay and monitor the effects of the different levels of acidity in the sea water on these samples and also on the bay's natural marine life. "When I look one way, out to sea, where there is little acidity, the plant life is rich in reds, whites, greens and other colours. There is abundance and variety in the habitat," said Milazzo.
"However, when I look the other way – back towards the carbon dioxide vent – that habitat gets less and less varied as the water gets more acidic. It is reduced to a dark brown bloom of macro-algae. There is no richness or variety here. In effect I am looking at the oceans of tomorrow. It is profoundly depressing."
DEEP WATER
Acidity is measured by its pH (power of hydrogen) value. Fresh water has a pH reading of 7. Readings below that are considered to be acidic. Those above 7 are alkaline. Surface sea water had a reading of 8.2 a century ago. Today it has dropped to 8.1 because so much carbon dioxide has been absorbed by the world's oceans. That may seem a small amount but the pH scale is logarithmic which means that 0.1 difference actually represents an increase in acidity of 30%. By the end of the century, the pH of surface sea water could have dropped to 7.8, which represents a decrease in alkalinity – or an increase in acidity, depending on your viewpoint – of around 150%.
Lipari: Le commissioni per la maturità.
Ist. Tecn. Comm. e per Geometri. Sez. A - B. XII Commissione: Ragioniere e Perito Commerciale. Presidente: Natoli Rosaria, Ist. Comprensivo Gioiosa Marea. Commissari: Economia Aziendale: Vilardo Maria Pierina, Ist. Tecn. Comm. e per Geometri, Capo d'Orlando. Geografia Economica: Gurrado Maria Immacolata, Ist. Prof. per i Serv. Comm. e Turistici "Gepy Faranda", Naso. Scienza delle Finanze: Zanghi Elisabetta, Ist. Tecn. Comm. "Quasimodo" Messina.
Lipari - Ist. Tecn. Commerciale e per Geometri. Sez. C - A/1. XIII Commissione: Ragioniere e Perito Commerciale. Presidente: Schirò Rosalia, Ist. Comprensivo "Petrarca", Messina. Commissari: Indirizzo Giuridico Economico Aziendale: Economia Azienda: Soraci Paolo, Sant'Agata Militello, Ist. Tecn. Comm. e per Geometri. Geografia Economica: Veca Antonio, Santo Stefano di Camastra, Ist. Tecn. Comm. "Arcangelo Florena". Scienza delle Finanze: Busco Rosaria, Patti, Ist. Tecn. Comm. e per Geometri Patti.
Indirizzo: Geometri.
Costruzioni: Lo Re Ernesto, Ist. Tecnico per Goemetri G. Minutoli, Messina. Topografia e Fotogrammetria: D'Andrea Antonio, Ist. Tecnico per Geometri G. Minutoli, Messina. Elementi di Diritto ed Economia: Busco Rosaria, Ist. Tecn. Comm. e per Geometri Patti.
XXII Commissione Scientifico. Sez: A - B. Ist. Prima sede: Lipari - Liceo Scientifico Sez. Scientifica. Presidente: Gregorio Mario, Istituto tecnico industriale Iti Enrico Fermi Commissari: Matematica: Minissale Antonino Liceo Scientifico Archimede Messina. Scienze naturali: Blanco Maria Grazia, Liceo Scientifico Archimede Messina. Disegno e Storia dell'arte: D'Arrigo Silvana, Liceo Scientifico Statale Santa Teresa di Riva.
Lipari - Ist. Tecn. Commerciale e per Geometri. Sez. C - A/1. XIII Commissione: Ragioniere e Perito Commerciale. Presidente: Schirò Rosalia, Ist. Comprensivo "Petrarca", Messina. Commissari: Indirizzo Giuridico Economico Aziendale: Economia Azienda: Soraci Paolo, Sant'Agata Militello, Ist. Tecn. Comm. e per Geometri. Geografia Economica: Veca Antonio, Santo Stefano di Camastra, Ist. Tecn. Comm. "Arcangelo Florena". Scienza delle Finanze: Busco Rosaria, Patti, Ist. Tecn. Comm. e per Geometri Patti.
Indirizzo: Geometri.
Costruzioni: Lo Re Ernesto, Ist. Tecnico per Goemetri G. Minutoli, Messina. Topografia e Fotogrammetria: D'Andrea Antonio, Ist. Tecnico per Geometri G. Minutoli, Messina. Elementi di Diritto ed Economia: Busco Rosaria, Ist. Tecn. Comm. e per Geometri Patti.
XXII Commissione Scientifico. Sez: A - B. Ist. Prima sede: Lipari - Liceo Scientifico Sez. Scientifica. Presidente: Gregorio Mario, Istituto tecnico industriale Iti Enrico Fermi Commissari: Matematica: Minissale Antonino Liceo Scientifico Archimede Messina. Scienze naturali: Blanco Maria Grazia, Liceo Scientifico Archimede Messina. Disegno e Storia dell'arte: D'Arrigo Silvana, Liceo Scientifico Statale Santa Teresa di Riva.
"Amici del Calcetto". Al Freeland si impongono gli Evolution
Tennis : ottimo inizio per lo Snoopy Club B nel campionato provinciale Fit
La squadra di tennis eoliana dello Snoopy club B capitanata da Emilio La Rosa si impone in trasferta a Torre Faro contro la locale formazione della Polisportiva Rescifina A.
I tennisti eoliani si sono imposti col punteggio di 3-1 grazie alle vittorie di La Rosa (6-0 6-2) , Finocchiaro Fabrizio ( 6-3 0-6 6-1) e del doppio La Rosa/Finocchiaro (6-1 3-6 7-5 ).
Emozionante soprattutto il doppio in cui la coppia eoliana si è trovata sotto addirittura per 4-0 nel terzo e decisivo set ma è riuscita con una rimonta caparbia ad imporsi per 7-5 operando il break decisivo al 12 gioco . Ora per i tennisti eoliani un doppio impegno casalingo contro le squadre di Bauso e Venetico .
I tennisti eoliani si sono imposti col punteggio di 3-1 grazie alle vittorie di La Rosa (6-0 6-2) , Finocchiaro Fabrizio ( 6-3 0-6 6-1) e del doppio La Rosa/Finocchiaro (6-1 3-6 7-5 ).
Emozionante soprattutto il doppio in cui la coppia eoliana si è trovata sotto addirittura per 4-0 nel terzo e decisivo set ma è riuscita con una rimonta caparbia ad imporsi per 7-5 operando il break decisivo al 12 gioco . Ora per i tennisti eoliani un doppio impegno casalingo contro le squadre di Bauso e Venetico .
CittadinanzAttiva ringrazia tutti i Cittadiniattivi eoliani e non solo loro
COMUNICATO STAMPA
La nostra Associazione intende ringraziare sentitamente tutti i CITTADINIATTIVI Eoliani e non per la nutrita partecipazione all'evento tenutosi Sab. 28 e Dom. 29 a Lipari, in C.so Vitt. Emanuele denominato : sono un V.I.P. ( very invalid people) .
La nostra Associazione intende ringraziare sentitamente tutti i CITTADINIATTIVI Eoliani e non per la nutrita partecipazione all'evento tenutosi Sab. 28 e Dom. 29 a Lipari, in C.so Vitt. Emanuele denominato : sono un V.I.P. ( very invalid people) .
Diciamo non solo Cittadini Eoliani in quanto spontaneamente si soffermavano a leggere i manifesti affissi al Gazzebo (gentilmente fornito personalmente dall'Assessore Ivan Ferlazzo dimostratosi sensibile alle problematiche sollevate) e una volta capito il problema, aderivano entusiasti e complimentandosi dell'iniziativa, ed in molti nell'occasione lasciavano la propria e-mail per essere informati dell'esito una volta rientrati dalla vacanza Eoliana.
La raccolta firme, le quali andranno depositate al Senato Della Repubblica, ci hanno soddisfatti oltre ogni aspettativa.
Personalmente colgo l'occasione per ringraziare i Procuratori delle Reti di CITTADINANZATTIVA, che anno collaborato al progetto, rimanendo personalmente presenti al Gazebo; La Dr.ssa Gandini Giuliana: ( Procuratore di SCA Scuola di CITTADINANZATTIVA); La Dr.ssa Guendalina Catena: (Procuratore Diritti dei Cittadini e Consumatori); il Dr. Bartolo Ferlazzo: ( Procuratore Diritti dei Cittadini e Consumatori ) presente per poco per motivi familiari, ma pur presente; il Dr. Angelo Ficarra:( Procuratore del tribunale per i diritti del malato TDM ); l' Avv. Giuseppe Cincotta: (Procuratore di Giustizia per i Diritti ) II Dr. Claudio De Salvo: (Procuratore pe rla Cronicità); l' O.s.s. Sig.ra Raffaella Peluso: ( Procuratore SCA Scuola di CITTADINANZATTIVA).
L'Assemblea Territoriale di Lipari e Isole, non ha mai avuto Procuratori così validi, presenti, e pronti a sacrificare tempo che potrebbero dedicare alle loro famiglie, ma lo fanno con abnegazione e amore, in quanto fino in fondo CITTADINIATTIVI, che credono in ciò fanno per volontariato senza interesse alcuno, solo quello di lavorare al meglio per la collettività, ed il loro paese, e credetemi cari amici, e per me un onore e un privilegio aver conosciuto questi amici, e poter lavorare con loro.
Un grazie di cuore a tutti.
B. M. Tedros
Franco Giunta riconfermato presidente del comitato pro-festeggiamenti in onore della Madonna di Porto Salvo
Franco Giunta è stato riconfermato alla guida del comitato pro-festeggiamenti in onore di Maria SS.MA di Porto Salvo in programma a Luglio a Lipari.
Una riconferma meritata dopo la più che ottima organizzazione, nonostante i problemi di natura economica derivanti dal mancato contributo comunale, dello scorso anno.
In questa nuova "avventura" il presidente Giunta sarà affiancato da Bartolo Basile (commissario), Antonino Mirabito (sindaco), Rita La Macchia, Ermelinda Biviano, Concetta Ziino, Grazia Profilio, Beatrice Dias (socie segretarie), Angelo Mollica (socio collaboratore).
Il presidente Franco Giunta, che già si è messo all'opera per l'effettuazione di festeggiamenti all'altezza della situazione, non nasconde la sua preoccupazione per la più che probabile mancanza di contributi da parte degli Enti Locali. "Mi impegnerò a fondo- ha detto- ma con questo andazzo è chiaro che si corre il rischio di perdere una delle feste più attese dell'estate eoliana".
Giunta fa appello a chiunque può farlo a contribuire economicamente alla riuscita dei festeggiamenti.
Una riconferma meritata dopo la più che ottima organizzazione, nonostante i problemi di natura economica derivanti dal mancato contributo comunale, dello scorso anno.
In questa nuova "avventura" il presidente Giunta sarà affiancato da Bartolo Basile (commissario), Antonino Mirabito (sindaco), Rita La Macchia, Ermelinda Biviano, Concetta Ziino, Grazia Profilio, Beatrice Dias (socie segretarie), Angelo Mollica (socio collaboratore).
Il presidente Franco Giunta, che già si è messo all'opera per l'effettuazione di festeggiamenti all'altezza della situazione, non nasconde la sua preoccupazione per la più che probabile mancanza di contributi da parte degli Enti Locali. "Mi impegnerò a fondo- ha detto- ma con questo andazzo è chiaro che si corre il rischio di perdere una delle feste più attese dell'estate eoliana".
Giunta fa appello a chiunque può farlo a contribuire economicamente alla riuscita dei festeggiamenti.
Siremar, nei due gruppi in gara imprenditori eoliani e milazzesi Gli isolani auspicano collegamenti stabili ma il naviglio è obsoleto
(Gazzetta del sud - Peppuccio Subba) Collegamenti marittimi. La popolazione eoliana guarda con crescente attenzione alla vicenda Siremar. Il 23 maggio scorso, com'è noto, sono state presentate al commissario straordinario, Giancarlo D'Andrea, due offerte vincolanti.
I concorrenti sono la "Compagnia delle Isole S.p.A." e la "Società Navigazione Siciliana S.p.A.". Le due offerte consentono – fermi i principi di trasparenza e di non discriminazione – la prosecuzione dell'ulteriore fase che precede l'aggiudicazione.
Comprensibile l'attenzione nelle 14 piccole isole siciliane e in particolare nelle Eolie, da alcuni anni costrette a registrare una marginalizzazione delle loro dinamiche sociali ed economiche per le difficoltà operative della Siremar. La società di stato per un trentennio ha garantito la mobilità degli isolani e il loro sviluppo socio – economico. Da un certo tempo, i tagli dei contributi statali in conto esercizio, per la gestione delle linee in convenzione, e in conto capitale, per il rinnovo della flotta, hanno costretto gli amministratori della società a ridurre le linee come ad esempio la "Eolie – Napoli" che è passata da 6 a 2 corse settimanali.
La Siremar in atto dispone di 19 mezzi navali (traghetti ed aliscafi), di cui buona parte (specie traghetti) conta un'età media di oltre 20 anni. I mezzi obsoleti, oltre a spropositi consumi di carburanti, impongono costi rilevanti per le ricorrenti manutenzioni e riparazioni, con l'interruzione delle linee, durante i periodi in cui le imbarcazioni sono in cantiere per lavori. Gli abitanti, amministratori pubblici e operatori economici delle 14 isole siciliane desiderano conoscere l'identità dei due concorrenti in rapporto all'affidabilità e alla continuità dei servizi. Ed ecco le strutture societarie, come si evince dai dati pubblici disponibili.
"Compagnia delle Isole S.p.A.". Ha un capitale sociale sottoscritto di 1 milione di euro. I soci titolari delle azioni sono: "Mediterranea Holding di Navigazione S.p.A." 600 mila euro; "Isolemar S.r.l." 50 mila, "Davimar Eolia Navigazione S.r.l.", una cordata di imprenditori milazzesi e eoliani (Bartolo, Cristina e Anselmo Taranto, Felice Nania, Daniela Trio, Gaetano Nani, Carmelo Gitto, Antonio Bernardi e Poseidon S.r.l.), 200 mila; "Navigazione Generale Italiana S.p.A." 100 mila; "Lauro.it S.p.A. con socio unico" 50 mila. La società è retta da un consiglio d'amministrazione presieduto da Salvatore Lauro.
"Società di Navigazione Siciliana S.p.A.". Ha un capitale sociale sottoscritto di 10 milioni di euro. I soci titolari delle azioni sono: "Ustica Lines S.p.A." 5 milioni; "Caronte & Tourist S.p.A." 5 milioni. Il consiglio di amministrazione è presieduto da Vittorio Morace (patron dell'Ustica Lines) che ricopre anche la carica di amministratore delegato.
Le due compagini sociali sono composte da imprenditori di provata esperienza nel settore trasporti marittimi per cui la Siremar, una volta aggiudicata al vettore privato, dovrebbe riconquistare gli standard di efficienza e puntualità che ha mantenuto dal 1976 fino all'inizio del 2000. La nuova proprietà ha diritto, in base al bando di gara per la privatizzazione, all'erogazione di un contributo statale annuo di 55 milioni per 12 anni. Il commissario, Giancarlo D'Andrea, nei prossimi giorni avvierà la procedura per l'esame delle due offerte. L'aggiudicazione sarà fatta sulla base della solidità economica dei concorrenti e dei piani industriali, allegati alle offerte, che, secondo gli indirizzi ministeriali, devono garantire la prosecuzione del servizio marittimo sulle rotte, in atto previste dalle convenzioni con il Ministero dei Trasporti, e il mantenimento di tutta l'occupazione attualmente impiegata nella Siremar (482 dipendenti).
lunedì 30 maggio 2011
GEMELLAGGIO E TORNEO PER GIOCATORI DI BURRACO TOSCANI E SICILIANI A LIPARI
Da giovedì prossimo (2 giugno) all’hotel Carasco di Lipari si terranno un gemellaggio e tre tornei di burraco tra giocatori toscani e siciliani.
Al torneo, organizzato dal Fan Club Burraco Toscana con la collaborazione degli Amici del Burraco di Torretta (PA), partecipano giocatori provenienti dalle maggiori città toscane e dalle province di Messina, Palermo e Catania. Il torneo e la premiazione finale si terranno sabato sera all’hotel Carasco.
E’ questa la terza edizione della manifestazione che si è già tenuta, due anni fa, a Isola delle Femmine (PA) e l’anno scorso a Giardini-Naxos.
Lo spirito dell'iniziativa è di natura ludico-turistico-culturale, perchè unisce alla passione del gioco del burraco anche la voglia di conoscere le bontà enogastronomiche e le bellezze artistiche, naturalistiche e storiche della Sicilia. Sono, infatti, previste, nei quattro giorni del soggiorno a Lipari, da parte degli ospiti toscani e siciliani, escursioni in barca e visite in tutte le isole dell’arcipelago delle Eolie.
Legacoop Pesca Sicilia ha incontrato i pescatori eoliani. Settore al collasso. La speranza nei piani di gestione
Comunicato Stampa 30 maggio 2011
Un’affollata assemblea dei pescatori di Lipari ha partecipato stamattina all’Assemblea dei pescatori delle marinerie delle Eolie organizzata da Legacoop Pesca Sicilia nella sala consiliare del Comune eoliano.
Al centro del dibattito dell'iniziativa di Legacoop Pesca Sicilia, sono state le problematica della redazione definitiva del Piano di Gestione Locale delle Eolie, l’illustrazione delle azioni incentivate previste dal nuovo Bando regionale FEP sugli aiuti socio-economici per la flotta siciliana e i problemi specifici della marineria delle Eolie.
Nell’incontro, dopo la relazione di Pino Gullo - Presidente di Legacoop Pesca Sicilia, hanno preso la parola per illustrare le diverse problematiche, Teresa Romeo – dell’Istituto di Ricerca ISPRA, Francesca Lentini – Resp.le Lega Pesca Messina, Antonio Gugliotta – Responsabile Uff.cio Lega Pesca di Lipari e numerosi pescatori soci delle cooperative di pesca.
In particolare, nella sua relazione, Gullo, ha illustrato le azioni incentivate previste dal nuovo Bando regionale FEP sugli aiuti socio -economici per la flotta siciliana che ha una dotazione finanziaria per il biennio in corso di ben 25 milioni di euro. Le tipologie di aiuti socio economici finanziabili con la misura 1.5 del FEP i cui destinatari sono esclusivamente i pescatori professionali sono cosi sintetizzabili:
tipologia 1) :diversificare le attività di pesca allo scopo di promuovere la pluriattività per i pescatori;
tipologia 2) :aggiornare le competenze professionali, in particolare dei giovani pescatori;
tipologia 3) : instaurare un regime di riconversione professionale in ambiti diversi dalla pesca marittima;
tipologia 4) : premi individuali a pescatori, dietà inferiore ai 40 anni, che esercitano la pesca professionale da almeno cinque anni o che posseggono una formazione professionale equivalente e che acquisiscono per la prima volta la proprietà o parte di essa di un peschereccio di lunghezza fuori tutto inferiore a 24 m e di età compresa tra 5 e 30 anni.
In particolare, nella sua relazione, Gullo, ha illustrato le azioni incentivate previste dal nuovo Bando regionale FEP sugli aiuti socio -economici per la flotta siciliana che ha una dotazione finanziaria per il biennio in corso di ben 25 milioni di euro. Le tipologie di aiuti socio economici finanziabili con la misura 1.5 del FEP i cui destinatari sono esclusivamente i pescatori professionali sono cosi sintetizzabili:
tipologia 1) :diversificare le attività di pesca allo scopo di promuovere la pluriattività per i pescatori;
tipologia 2) :aggiornare le competenze professionali, in particolare dei giovani pescatori;
tipologia 3) : instaurare un regime di riconversione professionale in ambiti diversi dalla pesca marittima;
tipologia 4) : premi individuali a pescatori, dietà inferiore ai 40 anni, che esercitano la pesca professionale da almeno cinque anni o che posseggono una formazione professionale equivalente e che acquisiscono per la prima volta la proprietà o parte di essa di un peschereccio di lunghezza fuori tutto inferiore a 24 m e di età compresa tra 5 e 30 anni.
Pino Gullo - ha precisato che non è stata attivata dal bando in questione l'attesa 'azione/tipologia collegata ai pescatori che resteranno senza lavoro a seguito della demolizione delle barche (prevalentemente a strascico) finanziate con il Bando nazionale del FEP (misura 1-FEP), gestita direttamente dal ministero. L'azione sarà attivata successivamente, dopo aver completato la demolizione delle imbarcazioni inserite in graduatoria.
Nella sua articolata relazione, Pino Gullo ha proseguito illustrando le principali emergenze di carattere regionale (Legge Finanziariaregionale 2011 e richiesta di Dichiarazione dello stato di crisi del settore) per concludere con un focus sull’aggravarsi del caro gasolio, aumentato nell'ultimo anno di ben 45%, le cui ripercussioni sui costi richiano di compromettere la sopravvivenza stessa delle imprese di pesca.
Sulla linee per la redazione del PdGL (Piano di Gestione Locale) delle Eolie, ha sinteticamente illustrato le finalità e gli obiettivi la ricercatrice dell'ISPRA , D.ssa Teresa Romeo, puntando l'attenzione sulla necessità di organizzare meglio le modalità e il calendario di pesca di alcune specie.
Nella sua articolata relazione, Pino Gullo ha proseguito illustrando le principali emergenze di carattere regionale (Legge Finanziariaregionale 2011 e richiesta di Dichiarazione dello stato di crisi del settore) per concludere con un focus sull’aggravarsi del caro gasolio, aumentato nell'ultimo anno di ben 45%, le cui ripercussioni sui costi richiano di compromettere la sopravvivenza stessa delle imprese di pesca.
Sulla linee per la redazione del PdGL (Piano di Gestione Locale) delle Eolie, ha sinteticamente illustrato le finalità e gli obiettivi la ricercatrice dell'ISPRA , D.ssa Teresa Romeo, puntando l'attenzione sulla necessità di organizzare meglio le modalità e il calendario di pesca di alcune specie.
<<Considerando il fatto che l'area eoliana, ha affermato la ricercatrice dell’ISPRA, oltre ad essere luogo di rilevante interesse naturalistico per la notevole presenza di una ricchezza straordinaria di biotopi marini (coralligeno e praterie di poseidonia), è anche sede di importanti aree di riproduzione e di nursery di specie pelagiche di primaria importanza, come il tonno rosso, il pesce spada, l'alalunga, la ricciola e l'aguglia imperiale.>>.
<<Sulla base di queste considerazioni - ha concluso la D.ssa Romeo -nella redazione del PdGL è importante indirizzare l'attuazione per favorire la riproduzione della risorsa, oltre alla specie prima ricordate alcune altre specie che entrano direttamente nella catena alimentare di quest'ultimi, quali ad esempio il totano, lo scorfano,la triglia di scoglio, il polipo il pagello o mupa e i gamberi da nassa. In sostanza si tratterà di utilizzare in determinati periodi dell'annoattrezzi e modalità di pesca più selettivi e meno impattanti sulla risorsa prima menzionata al fine di favorirne la riproduzione.>>.
Le marinerie delle Isole Eolie sono composte da una flotta peschereccia costituita da 157 imbarcazioni, equipaggiate con motori di potenza variabile tra i 3,6 kW e i 227,3 kW . L’80% delle imbarcazioni misura meno di 12 m di LFT prevalentemente dedite alla pesca artigianale le cui uscite in mare durano meno di 24 ore.<<Sulla base di queste considerazioni - ha concluso la D.ssa Romeo -nella redazione del PdGL è importante indirizzare l'attuazione per favorire la riproduzione della risorsa, oltre alla specie prima ricordate alcune altre specie che entrano direttamente nella catena alimentare di quest'ultimi, quali ad esempio il totano, lo scorfano,la triglia di scoglio, il polipo il pagello o mupa e i gamberi da nassa. In sostanza si tratterà di utilizzare in determinati periodi dell'annoattrezzi e modalità di pesca più selettivi e meno impattanti sulla risorsa prima menzionata al fine di favorirne la riproduzione.>>.
Nelle 157 imbarcazioni, trovano occupazione cica 300 pescatori professionali che rappresentano ancora oggi una delle principali attività economiche delle Eolie. A seguito del piano di riconversione spadare (alla fine degli anni novanta), e alle successive regolamentazioni relative all’attrezzo ferrettara, la marineria, a forte vocazione alla pesca pelagica, ha subito uno spostamento delle attività sulle aree costiere con aumento conseguente dello sforzo di pesca sottocosta. Dopo la riconversione subita dalla frazione di pescatori professionali praticanti la pesca del pescespada con la spadara, molte barche sono state rinnovate e ricostruite: pertanto l’età media della flotta non è molto elevata (vetustà media = 24 anni).
La marineria più importante nell’area è Lipari con 110 imbarcazioni, che rappresentano il 70% dell’intera flotta eoliana. A questa seguono Salina (18) e Stromboli (16). Altre 13 imbarcazioni sono poi distribuite nelle rimanenti isole. La rete a tramaglio ed il palangaro sono gli attrezzi più utilizzati tutto l’anno nelle aree costiere ed è possibile distinguere due diverse tipologie di armamento, al fine di un impiego a diverse profondità di pesca.
Relativamente al comparto pelagico il palangaro derivante è oggi principalmente utilizzato per la pesca di alalunga e pescespada, mentre con lenze e totanare vengono utilizzate per la pesca del totano. Tale attività è comunque praticata anche da pescatori dilettanti che soprattutto nella stagione estiva rappresentano un reale conflitto con la pesca professionale.
A Pirrera, bambini consacrati alla Madonna dello stupore. L'iniziativa delle Suore Francescane di Lipari (tre brevi video)
PRIMO BREVE VIDEO:
SECONDO BREVE VIDEO:
TERZO BREVE VIDEO:
SECONDO BREVE VIDEO:
TERZO BREVE VIDEO:
A Pirrera, bambini consacrati alla Madonna dello stupore. L'iniziativa delle Suore Francescane di Lipari
Si è tenuta ieri a Pirrera una partecipata e vibrante iniziativa delle Suore francescane dell'Immacolata Concezione di Lipari. Tra i presenti vi era il dott. Michele Giacomantonio al quale abbiamo chiesto di scrivere per noi di quanto accaduto.
(Michele Giacomantonio) A conclusione del mese di maggio - mese dedicato alla Madonna - le Suore francescane dell'Immacolata Concezione di Lipari, come ormai fanno da alcuni anni, domenica mattina hanno dato appuntamento a Pirrera presso la loro casa di preghiera che è stata la casa di famiglia di Florenzia Profilio, loro fondatrice.
Due anni fa, lungo la stradella che dalla Chiesa della Madonna degli Angeli porta alla casa di spiritualità è stata edificata una edicola dedicata alla Madonna dello Stupore questa particolare devozione che proprio le suore francescane hanno introdotto per ricordare il valore dello stupirsi in un mondo come questo spesso arido e disincantato.
Quest'anno l'incontro è stato rivolto in particolare ai bambini e la funzione era imperniata sulla loro consacrazione alla Madonna dello stupore. E così alle dieci e mezza di mattina una lunga fila di bambini, dai due ai dieci anni, in processione sono andati dall'edicola alla casa di Florenzia dove mons. Gaetano Sardella e don Pino Raffaele hanno officiato la S. Messa nel sagrato di fronte alla cappella frale aiuole fiorite e sotto un sole primaverile.
A conclusione della funzione, i bambini intorno all'altare, hanno recitato la preghiera di consacrazione.
La manifestazione si è chiusa con il canto della canzone, composta e musicata dalle suore, dedicata alla Madre dello Stupore: "Raggio di luce,/ splende nella notte./ Stella lucente /per Te, Madre dello Stupore. /Donaci gioia di vivere/ e da Te protetti/ fa che cresciamo come Gesù/ in età e grazia e sapienza".
ALL'EVENTO DEDICHEREMO NELLE PROSSIME ORE TRE BREVI VIDEO. INTANTO PUBBLICHIAMO UNA SERIE DI FOTO. PER QUESTO UN GRAZIE A BARTOLO E A VINCENZO
(Michele Giacomantonio) A conclusione del mese di maggio - mese dedicato alla Madonna - le Suore francescane dell'Immacolata Concezione di Lipari, come ormai fanno da alcuni anni, domenica mattina hanno dato appuntamento a Pirrera presso la loro casa di preghiera che è stata la casa di famiglia di Florenzia Profilio, loro fondatrice.
Due anni fa, lungo la stradella che dalla Chiesa della Madonna degli Angeli porta alla casa di spiritualità è stata edificata una edicola dedicata alla Madonna dello Stupore questa particolare devozione che proprio le suore francescane hanno introdotto per ricordare il valore dello stupirsi in un mondo come questo spesso arido e disincantato.
Quest'anno l'incontro è stato rivolto in particolare ai bambini e la funzione era imperniata sulla loro consacrazione alla Madonna dello stupore. E così alle dieci e mezza di mattina una lunga fila di bambini, dai due ai dieci anni, in processione sono andati dall'edicola alla casa di Florenzia dove mons. Gaetano Sardella e don Pino Raffaele hanno officiato la S. Messa nel sagrato di fronte alla cappella frale aiuole fiorite e sotto un sole primaverile.
A conclusione della funzione, i bambini intorno all'altare, hanno recitato la preghiera di consacrazione.
La manifestazione si è chiusa con il canto della canzone, composta e musicata dalle suore, dedicata alla Madre dello Stupore: "Raggio di luce,/ splende nella notte./ Stella lucente /per Te, Madre dello Stupore. /Donaci gioia di vivere/ e da Te protetti/ fa che cresciamo come Gesù/ in età e grazia e sapienza".
ALL'EVENTO DEDICHEREMO NELLE PROSSIME ORE TRE BREVI VIDEO. INTANTO PUBBLICHIAMO UNA SERIE DI FOTO. PER QUESTO UN GRAZIE A BARTOLO E A VINCENZO
Sicilia. Assessore firma decreto per istituzione nuovo delle associazioni Pro Loco
L'assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, ha firmato il decreto che istituisce il nuovo albo delle associazioni pro loco.
"Questo provvedimento - spiega l'assessore - nasce dalla necessita' di mettere ordine nella materia dopo le modifiche legislative che si sono succedute dal 1965, quando l'albo fu istituito la prima volta con un decreto che ora e' revocato, fino ad oggi, con le sostanziali modifiche all'organizzazione territoriale del sistema di gestione del settore turistico".
Le associazioni pro loco gia' iscritte all'albo saranno sottoposte a verifica da parte dei servizi turistici regionali per appurare la permanenza dei requisiti vigenti per l'iscrizione e avranno 45 giorni di tempo dalla data di pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana, per integrare, eventualmente, la documentazione. Le nuove pro loco dovranno presentare domanda di ammissione all'albo all'assessorato al Turismo per il tramite dei servizi turistici regionali che, dopo aver verificato il possesso dei requisiti e acquisito il parere della Provincia, adottera' la proposta finale di iscrizione. Sara' l'assessore al Turismo, con un decreto, a disporre l'iscrizione all'albo. Condizioni per l'iscrizione sono l'assenza nella stessa localita' di una pro loco gia' iscritta all'albo, l'esistenza di attrattive turistiche nella localita' in cui e' istituita e che lo statuto sia approvato dal servizio turistico regionale. Nella valutazione delle domande giunt e da una stessa localita',i servizi turistici regionali terranno conto del coinvolgimento di un numero idoneo di soggetti privati e dell'adeguatezza delle risorse conferite dai proponenti per coprire le spese di funzionamento a regime e di quelle destinate all'attivita'.
"Questo provvedimento - spiega l'assessore - nasce dalla necessita' di mettere ordine nella materia dopo le modifiche legislative che si sono succedute dal 1965, quando l'albo fu istituito la prima volta con un decreto che ora e' revocato, fino ad oggi, con le sostanziali modifiche all'organizzazione territoriale del sistema di gestione del settore turistico".
Le associazioni pro loco gia' iscritte all'albo saranno sottoposte a verifica da parte dei servizi turistici regionali per appurare la permanenza dei requisiti vigenti per l'iscrizione e avranno 45 giorni di tempo dalla data di pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana, per integrare, eventualmente, la documentazione. Le nuove pro loco dovranno presentare domanda di ammissione all'albo all'assessorato al Turismo per il tramite dei servizi turistici regionali che, dopo aver verificato il possesso dei requisiti e acquisito il parere della Provincia, adottera' la proposta finale di iscrizione. Sara' l'assessore al Turismo, con un decreto, a disporre l'iscrizione all'albo. Condizioni per l'iscrizione sono l'assenza nella stessa localita' di una pro loco gia' iscritta all'albo, l'esistenza di attrattive turistiche nella localita' in cui e' istituita e che lo statuto sia approvato dal servizio turistico regionale. Nella valutazione delle domande giunt e da una stessa localita',i servizi turistici regionali terranno conto del coinvolgimento di un numero idoneo di soggetti privati e dell'adeguatezza delle risorse conferite dai proponenti per coprire le spese di funzionamento a regime e di quelle destinate all'attivita'.
30° del "Gruppo ormeggiatori". Riceviamo da Riccardo Casamento e pubblichiamo
Riccardo Casamento ringrazia per l’invito ricevuto per la celebrazione pubblica del "30° anno di costituzione del Gruppo Ormeggiatori Lipari”, tenutasi a Lipari insieme agli ormeggiatori i quali per l’occasione hanno ricordato i pionieri: Bartolomeo Marturano e Vincenzo Maiorana, grandi personaggi nella storia del nostro paese.
Questo evento ha provocato in me una particolare emozione.
Faccio le congratulazioni al Presidente Annibale Marturano, uomo che merita il posto che detiene, per avere organizzato e dato la possibilità di vivere questo momento insieme alla Capitaneria di porto,Sindaco, Piloti, sindacati, società armatrice ecc…
Complimenti ancora complimenti.
Trentennale Gruppo ormeggiatori Eolie. La relazione del presidente Marturano
Autorità, graditi ospiti, amici e colleghi
è con vivo piacere che porgo a voi tutti il benvenuto e vi ringrazio per essere intervenuti così numerosi a questa nostra iniziativa.
Celebrare con una manifestazione pubblica il 30° anno di costituzione del Gruppo provoca in me una particolare emozione non essendo, come uomo di mare, affatto abituato a parlare in pubblico.
Prima di tutto vorrei evidenziare la coincidenza del nostro trentesimo con un altro anniversario, molto importante per tutto il nostro Paese, che è quello dei 150 anni dell’unità d’Italia. Importanza, sottolineata dal Presidente Napolitano, richiamandosi ai principi della democrazia, della solidarietà, della difesa del bene comune che si migliorano attraverso la coesione e l’unità dell’intero Paese.
Il Gruppo Ormeggiatori delle Isole Eolie è stato costituito dal Comandante della Capitaneria di Porto di Messina con ordinanza n.23/80 del 30/04/1980 raggruppando al suo interno tutti gli ormeggiatori ed i cosiddetti rollisti che già operavano nei vari scali delle Isole Eolie, ma è dal 01 Aprile 1981 che effettivamente il Gruppo si crea.
Gli ideatori e fondatori del Gruppo sono stati, insieme ad altri ormeggiatori dell’epoca, Bartolomeo Marturano e Vincenzo Maiorana, dei quali, con deferente rispetto, lo scorso mese di gennaio è stato ricordato l’alto profilo per l’importante ruolo svolto per la storia del Gruppo.
In quella circostanza si è sottolineato come, in una epoca particolarmente convulsa – segnata da quelle rivoluzioni tecnologiche, informatiche, elettroniche che hanno unificato l’intero pianeta – tale risultato, che regolamentava l’attività di decine di lavoratori dandogli una certezza occupazionale, si è raggiunto nonostante le rilevanti difficoltà di diversa natura: burocratica, operativa, organizzativa… emerse nell’accorpare in un unico Gruppo Ormeggiatori i vari scali dell’arcipelago. Si è sottolineato il valore che acquistava far conoscere, soprattutto ai giovani, l’importanza delle proprie radici, il difficile e tortuoso percorso svolto per raggiungere questi traguardi, ma soprattutto l’impegno quotidiano richiesto per conservare questi risultati ed essere all’altezza delle sfide che il futuro riserva.
Non può infatti, sfuggirci neppure per un attimo, il valore che assume un posto di lavoro stabile e dignitoso in una realtà, come la nostra, così difficile e complessa, dove per altro abbiamo, e in parte continuiamo ancora oggi, vissuto i tristi e drammatici momenti dell’emigrazione.
Giova allora rilevare, a distanza di trent’anni, che la felice intuizione dei fondatori ha reso possibile assieme alla difesa di cinquanta posti di lavoro, quel processo evolutivo di cui rappresentiamo una tangibile testimonianza, avendo in questi anni:
- costantemente adeguato i requisiti professionali alle modificazioni intervenute nei vettori e negli scali;
- finalizzato gli investimenti in attrezzature e mezzi secondo il legame esistente tra il nostro servizio e la funzione di presidio di sicurezza;
- realizzato una fattiva e corale partecipazione nel coinvolgimento di quei processi portuali, di cui siamo una significativa espressione, avendo sempre presente la necessità indispensabile di offrire un servizio funzionale ed efficiente adattandolo alle reali esigenze degli scali.
Ed infine, considerato il nostro servizio non solo nella sua importante attività d’istituto, ma anche come un’attività che ha una natura assai composita con diverse competenze e funzioni, reso comunque in modo unitario in tutti gli scali.
Adesso vorrei raccontare un po’ della nostra storia.
Dopo la prima gestione (decennio 81/91) sotto la guida di Bartolomeo Marturano, è subentrato Antonino Messina, ormeggiatore appartenente allo scalo di Vulcano, che in qualità di capo-gruppo, ha condotto in modo puntuale il gruppo dal febbraio 1991 all mese di ottobre 2008.
Tante sono le iniziative rilevanti che assumono un valore importante in questi 30 anni di storia, ma il tempo a disposizione non mi consente una dettagliata elencazione.
Mi limito allora a segnalare l’importanza che ha avuto e continua ad avere il nostro rapporto con l’Autorità Marittima. Mi riferisco alla fattiva collaborazione e alla puntuale disciplina del servizio stabilita dal Regolamento.
Non va neppure omesso il contributo, che assume comunque una connotazione particolare in una realtà autogestita come la nostra, svolta dalle organizzazioni sindacali tendenti in ogni modo a difendere il modello e a superare quelle controversie che in una realtà così articolata comunque insorgono.
Ed infine non posso tralasciare il prezioso supporto ricevuto dall’Angopi, (la nostra associazione nazionale di categoria) svolto a tutela della professione e della stessa identità del Gruppo, a cui abbiamo aderito nel lontano 1983.
Mi accingo ora ad indicare alcune tappe che hanno marcato una svolta significativa nella vita del Gruppo.
Nel 1991: definizione, attraverso istruttoria ministeriale, della tariffa onnicomprensiva. Viene avviato un processo di razionalizzazione e di trasparenza di cui tutti gli attori marittimo-portuali si avvalgono.
Nel 1993: applicazione della tariffa di servizio. È il completamento di un percorso tariffario che di fatto fa assumere al Gruppo la connotazione di servizio pubblico in relazione alla sicurezza del servizio medesimo, alla sua regolarità e continuità, alla qualità, al prezzo ed alle condizioni alle quali il servizio può essere fornito.
Nel 1996 si completa la regolarizzazione del nostro organismo sotto il profilo civilistico, vestendo il Gruppo con la forma giuridica di società cooperativa a responsabilità limitata.
Nel 1998 al pari dei colleghi di altri porti, per caratterizzare la figura dell’ormeggiatore in banchina e per tutelarne l’integrità fisica, adozione di vestiario personalizzato e dei dispositivi protezione individuali.
Nel 2003 entrava in esercizio la nuova imbarcazione “mooring-boat nelson 24”, per soddisfare in modo più compiuto le esigenze del servizio. Con tale investimento, che ha comportato uno sforzo per quanto riguarda l’onere e l’impegno non del tutto indifferente, abbiamo dimostrato di non avvitarci in noi stessi sulla difesa del particolare o dello sterile tornaconto di parte – essendo a proprietà indivisa, un bene del porto e per il porto – sapendo che la funzione del Gruppo si concretizza e valorizza anche attraverso gli investimenti effettuati.
Il parco mezzi nautici con tale acquisto, risultava più funzionale e sicuro per il servizio che abbiamo svolto fino all’agosto 2007 ai pontili di Porticello alle navi da carico pomice. Oggi è comunque utilizzata, con piena soddisfazione dell’utenza, per il servizio di battellaggio alle navi da crociera.
Nel 2005: attuazione del sistema qualità ISO Vision 9000, con l’Ente di certificazione Rina inserendoci in tal modo, tra i Gruppi di eccellenza dell’intera categoria.
Nel 2006: applicazione contratto collettivo nazionale di lavoro degli ormeggiatori e barcaioli porti italiani dove in modo particolare, si dà rilievo al merito stabilendo livelli professionali legati al percorso formativo a cui gli ormeggiatori sono tenuti.
Nel 2007: adesione alla Lega Nazionale delle Cooperative e mutue (lega coop sicilia) come valido sostegno ai profili civilistici a cui siamo assoggettati.
Nel 2009 – concessione impianto ed esercizio di ponte radio. Il gruppo si è dotato di 10 apparecchi portatili VHF più un impianto di stazione fissa, necessari per la miglior efficienza del servizio.
Nel 2009 estensione del servizio di battellaggio e assistenza ai tender delle navi da crociera.
Nel corso degli ultimi anni, in coerenza con gli obiettivi che l’intera categoria si è posta, tutti gli ormeggiatori sono impegnati in un percorso di aggiornamento e qualificazione professionale che non potrà essere interrotto Abbiamo nel frattempo acquisito tutti i titoli professionali, sia di macchina che di coperta. In modo corale stiamo partecipando al piano formativo, specifico di categoria, attivato dall’Angopi e condiviso con il Ministero dei Trasporti, Co.Ge.Cap. e le Organizzazioni Sindacali.
A conclusione del mio saluto riflettendo su questo passato periodo, dico che quando si tratta di appartenenza autentica non c’è alcun dubbio che ci riconosciamo in questa straordinaria categoria: gli ormeggiatori.
Noi delle Eolie sappiamo di avere ancora molte opportunità di sviluppo, siamo qui, intrisi del nostro lavoro, in continua qualificazione, con una stella polare ben precisa che ci deriva dal saper viver il mare comportandoci secondo le tradizioni marinare, giacché è in questo ruolo che possiamo contribuire a sviluppare la sempre più necessaria valorizzazione del nostro ambiente.
Prima di concludere mi pare doveroso ma soprattutto piacevole da parte mia, riconoscere che questa iniziativa è stata possibile perché ho trovato il consenso, l’apporto fattivo e un grande entusiasmo da parte di tutto il Gruppo che ovviamente ringrazio insieme a tutti voi per l’attenzione dimostrata ed infine vorrei porgere un saluto a tutti gli ormeggiatori che in questi trenta anni hanno contributo comunque a creare questa nostra meravigliosa storia.
Annibale Marturano
Iter procedurale per l’adozione del PRG a S.Marina Salina solo parzialmente commissariato
Riceviamo e pubblichiamo. In seguito ad un articolo apparso su codesta testata giornalistica on line, nonché sulla Gazzetta del Sud del 29 maggio 2011 (redazione regionale) , ai fini di una corretta informazione, si comunica quanto segue:
Il Commissario ad acta, ing. Coniglio, nominato dall’Assessorato Territorio e Ambiente ha notificato al Sindaco di Santa Marina Salina, in data 27 maggio, la propria nomina e le relative competenze per quanto riguarda l’adozione del PRG nel comune isolano.
Il PRG del Comune di Santa Marina Salina è stato redatto dai tecnici e consegnato al Comune nel 2007, ma dal quale mancavano alcuni studi necessari e alcuni pareri fondamentali, il cui iter per l’ottenimento è stato del tutto completato da questa Amministrazione da non molto tempo.
In data 20 maggio 2011 è stato convocato il Consiglio Comunale, tra i cui punti all’O.d.G. c’era l’adozione del PRG. Questo O.d.G., è stato poi ritirato durante la seduta dell’organo consiliare in seguito all’arrivo nel comune isolano dell’ing. Consiglio il giorno prima della seduta di Consiglio Comunale, che ne ha assunto le competenze.
L’iter procedurale per l’adozione del PRG a Santa Marina Salina è stato solo parzialmente commissariato, in quanto la parte di competenza del Sindaco e della Giunta Comunale è stata portata a compimento: la Giunta Comunale, infatti ha approvato le osservazioni di modifica al PRG con Deliberazione n.51 del 9 maggio “Considerazioni e modifiche alla proposta di adozione del PRG”, le quali sono state prelevate dal Commissario ad acta, unitamente a tutto l’incartamento relativo al PRG.
Il Commissario ad acta,pertanto si trova in possesso di uno strumento urbanistico redatto per intero,munito di tutti le gli studi propedeutici, di tutti i pareri necessari, nonché delle considerazioni di modifica al PRG poste in essere dalla Giunta.
Situazione differente, invece, negli altri comuni dell’Isola, per i quali il Commissario si sostituirà sia ai Sindaci sia agli organi consiliari.
Inoltre, anche se nel Decreto di Nomina, si può leggere che il Consiglio Comunale, in relazione all’adozione del PRG, sarà sostituito dal Commissario per inadempienza, questo non risponde a alla realtà dei fatti, così come ha fatto evidenziare lo stesso Consiglio Comunale nella seduta del 28 maggio u.s., in quanto l’O.d.G relativo all’adozione del PRG era stato inserito già in una convocazione del civico consesso nel mese di novembre del 2010, nonché previsto nella convocazione per la seduta del 28 maggio u.s., atti e comunicazioni queste non a conoscenza dell’ARTA.
Queste precisazioni sono necessarie per contestare le affermazioni secondo le quali “a Santa Marina Salina invece era tutto fermo da oltre un decennio e il commissario adesso nell'insediarsi si sostituirà sia alla giunta che al consiglio comunale, assorbendone i poteri”.
L’arrivo del Commissario è stato del tutto inaspettato,perché soltanto nel mese di dicembre 2010 ( 5 mesi or sono) era stato comunicato alla Regione Siciliana che erano in corso le procedure di adozione del Piano da parte del Consiglio Comunale.
La giunta Lo Schiavo
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