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mercoledì 1 giugno 2011

L'oro blu fa acqua da tutte le parti (di CittadinanzAttiva)

Il bene più prezioso è ormai in esaurimento. Circa un miliardo e mezzo di persone non dispongono ancora dell’acqua potabile. Negli ultimi 50 anni, le risorse idriche a disposizione dei cittadini sono drasticamente ridotte, causando il razionamento idrico, l’aumento del prezzo dell’acqua potabile e l’esponenziale consumo dell’acqua minerale.
Per preservare sia l’ambiente che il portafogli si può agire su tre fronti riducendo:
1.
Consumi domestici;
2.
Impiego di additivi;
3.
Energia usata per il riscaldamento e la distribuzione.
Nell’ambito dei consumi domestici, il 37% dei consumi è rappresentato dalle docce, e il risparmio effettivo si raggiunge solo aprendo l’acqua quando realmente serve, adottando dispositivi ad alto risparmio energetico che con eguale flusso fanno risparmiare oltre 50.000 litri all’anno ovvero diverse centinaia di euro. Il 27% degli sprechi spetta al lavaggio della biancheria e delle stoviglie, che dovrebbe essere fatto solo a pieno carico nelle ore serali o nei festivi, mentre il 23% è deputato alle vaschette di scarico dei wc. Le vaschette comuni contengono circa 24 litri di acqua, quantità eccessiva in caso di rifiuti liquidi che porta allo spreco di circa 100 litri giornalieri a persona. Questo problema è facilmente superabile tramite la sostituzione delle vaschette tradizionali con quelle a doppia mandata con due diversi flussi di acqua, che permettono di risparmiare quasi 17.000 litri l’anno a persona. In ultimo, il 18% delle nostre finanze evapora tra rubinetti e perdite dalle guarnizioni, che andrebbero immediatamente sostituite.
Per quanto riguarda gli additivi, tutti i detergenti, ecologici e non, comportano un pesante impatto ambientale che va dalla produzione, al trasporto e allo smaltimento. Per i lavaggio delle stoviglie e del bucato è possibile applicare dispositivi di trattamento energico dell’acqua che dimezzerebbero l’uso dei detersivi, così come fanno i nuovi panni in microfibra che agiscono efficacemente bagnati con semplice acqua.
Altro problema che influisce pesantemente sulle bollette è quello del boiler (elettrico o a gas). Lo scaldabagno, che più di ogni altro elettrodomestico viene ostruito dal calcare, consuma per ogni millimetro di incrostazione il 10% in più rispetto ai canoni normali. È quindi fondamentale sostituire i vecchi boiler e applicare in quelli nuovi trattamenti di rimozione delle incrostazioni.

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