Il 12 giugno, giorno in cui la Chiesa ricorda la memoria di S. Onofrio eremita anacoreta, i nostri amici animali hanno ricevuto all'esterno della Basilica di Canneto la benedizione di Don Sergio Trifiletti
Foto: Marina Centorrino
Foto: Marina Centorrino
Una turista svizzera, di 77 anni, ha perso la vita a Santa Marina Salina, susseguentemente ad un malessere che ha avvertito mentre stava facendo il bagno, al largo dell’isola eoliana.
La sfortunata, originaria di Ginevra, avvertito il malessere, si è avvicinata al caicco sul quale, insieme con amici, stava trascorrendo le vacanze, e ha chiesto aiuto.
Soccorsa, è stata trasferita con un tender al porto salinaro dove ad attenderla vi era l’ambulanza del 118 ma, nonostante, le azioni poste in essere è deceduta per arresto cardio – circolatorio.
Su disposizione del magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Barcellona è stata trasferita con la motovedetta dell’Arma a Lipari per essere sottoposta a ricognizione cadaverica presso l’obitorio del cimitero liparese: ricognizione che ha confermato il decesso per morte naturale.
Nelle prossime ore la salma della sfortunata turista svizzera sarà restituita alla famiglia
Il corso di formazione è completamente gratuito ed è una importante opportunità formativa orientata principalmente ai pescatori professionisti ma è aperto a tutti gli operatori turistici e ai privati interessati ad approfondire conoscenze specifiche per intraprendere una attività di Dolphin Watching e favorire un turismo ecosostenibile nelle isole Eolie.
Il corso sarà strutturato in una prima parte teorica nel pomeriggio del 15 giugno dalle ore 15:00 alle 18.00 presso Villa la Rosa a Filicudi e in una seconda parte pratica in barca nella mattinata del 16 giugno con partenza dal Porto di Pecorini Mare.
Le lezioni saranno tenute dagli esperti dell’Università di Siena e dell’associazione Filicudi Wildlife Conservation partners del progetto Life Delfi.
Il corso è patrocinato dal Comune di Lipari e vedrà la partecipazione del Comandante della Guardia Costiera di Lipari.
Per informazioni e prenotazioni:
Email: info@filicudiconservation.com
WhatsApp: +39 3494402021
www.filicudiconservation.com
Al compagno, ai figli, alla mamma, alla sorella e ai familiari tutti le condoglianze della famiglia Sarpi e di Eolienews
IL 15 GIUGNO 2023 AL RISTORANTE A CANNATA SI SVOLGERÀ "IL GRAN GALA' DEL MUSEO DEL CALCIO DELL’ISOLA DI SALINA" CON UNA SERATA ALL'INSEGNA DEI RICORDI, DELL'ALLEGRIA E DELLA SPENSIERATEZZA. GRANDI OSPITI IN CARTELLONE:
RUUD KROL CHE CON IL NAPOLI ACCAREZZO' IL SOGNO SCUDETTO NEL CAMPIONATO 1980/81 E IL BOMBER IGOR PROTTI CAPOCANNONIERE DELLA SERIE A NEL 1995/96. SARA' PRESENTE ALLA SERATA ANCHE GAETANO RIZZO PRESIDENTE DELL'USSI SICILIA.
PRESENTERANNO IL GRAN GALA' L'ATTRICE MARINA SUMA, NELLE VESTI ANCHE DI MADRINA DELLA MANIFESTAZIONE, E L'ARTISTA ROBERTO VALENTINO.
Queste alcune delle “reliquie” che saranno presentate il 15 giugno e che da quella data arricchiranno il museo del calcio di Salina:
La prima coppa Internazionale vinta dal Milan nella sua storia
La tessera Juventus del 1898 di Francesco Daprà uno dei soci fondatori e primi calciatori della “vecchia signora”
Una maglia di Gianni Rivera indossata con l’Alessandria
Una lettera su carta intestata F. C. Internazionale del Giugno 1963 a firma del mago Helenio Herrera contenente le disposizioni e imposizioni riguardanti dieta, partecipazioni ad eventi, scelta della località di vacanza, esercizi fisici da eseguire giornalmente e abitudini quotidiane da avere.
La maglia con cui Marco Van Basten debuttò in coppa Campioni con il Milan
La maglia della Lazio indossata da Giorgio Chinaglia contro la Juventus nel campionato 1970/71
La maglia del Napoli del capitano Amos Mariani con la coccarda della Coppa Italia utilizzata nella gara di Coppa delle Coppe 1962/63 Napoli-OFK Belgrado 3-1 in cui la guizzante ala azzurra segnò la terza rete
PER INFO E PRENOTAZIONI CHIAMARE I NUMERI 0909843161 E 3395754240
E’ già uscito il nuovo album degli ALCOOL ETILICO, intitolato
“1996
PERCHE’ SUONAVO IL ROCK N’ ROLL”.
Il disco è composto da 9 canzoni,
scritte e suonate dal periodo che va dal lontano 1996 al 1997.
“Abbiamo,
quindi, messo mano al vecchio materiale per farlo rinascere
sotto
una nuova luce”.
Inoltre la band sta già lavorando ad
altri tre dischi.
L’intero lavoro LA TETRALOGIA DEL TEMPO, è composto da ben 4 album, che completerà un cammino iniziato nel lontano 1996.
(Usciranno negli anni a venire).
In ordine:
(2022) 1996 Perché suonavo il Rock n’ Roll. IL PRIMO PASSO (già uscito)
(2023) Metamorfosi. IL CAMBIAMENTO
(2024) La strada di mezzo. LA PAUSA
(2025) La farfalla nera. LA RINASCITA
Gli ALCOOL ETILICO ringraziano tutti i “vecchi” fans che li seguono ormai da diversi anni e tutte le nuove generazioni che si uniranno alla loro “grande famiglia”.
STATE ROCK!
P.S.
NOVITA’!!! A BREVE ARRIVERANNO I DISCHI PRONTI PER ESSERE DISTRIBUITI.
Soprattutto però Antonino mi aveva raccontato della madre. Era orgoglioso di quello che lei aveva fatto durante la prima guerra mondiale per fare arrivare con regolarità la posta da Ginostra a Stromboli, come si legge nel brano che segue:
“A Ginostra non c’era il medico e non
c’era nemmeno la nave! La nave non c’era e c’era un servizio [postale] che c’è
stato specialmente durante la guerra del ’15-18, e l’incarico di raccogliere la
posta e di fare il procaccia con Stromboli l’aveva mio nonno.
E io ricordo che nella casa di mio nonno
c’era proprio la buca [della posta] sul fianco della casa che dava sulla
strada, che poi era un piccolo stipetto con la chiave però di sopra aveva la
pensilina per la posta. E allora mio nonno prendeva questa posta, la metteva in
un sacchetto e quattro di loro, della famiglia, marito e moglie sempre presenti
e poi due figli, quand’era buon tempo con la loro barca [chiamata] Roma dovevano andare a Stromboli a
portare il plico della posta.
E dovevano andare di buon mattino perché
la nave andava via e lui poi alle dieci già doveva essere all’ufficio postale
[di Ginostra]. Quando questo non era possibile perché il mare era mosso, allora
mio nonno doveva andare a piedi. Ma non andava! Ha scelto mia mamma che era la
più intelligente e la più capace, - per cui mia mamma quando lo raccontava si
esaltava dicendo che lei era una persona speciale -, perché doveva fare un
sentiero, sai, terribile! Io l’ho fatto […], era un tragitto che a piedi durava
tre ore con il mare mosso […].
E
sua mamma come faceva? Lungo la
spiaggia, sugli scogli. Saltare scoglio scoglio scoglio scoglio scoglio e
quando il mare minacciava doveva andare su in alto, fare qualche girata sulla
montagna. Ma proprio posti rischiossimi! A me per esempio se arrivava un’ondata
e mi portava via nessuno mi avrebbe più ritrovato
[…].
Mia mamma faceva questo lavoro, l’ha
fatto per tutto il periodo della guerra, dal ’15 al ’18.
Quanti
anni aveva? Mia mamma era
giovanissima, non era ancora sposata, era agilissima, si sentiva un’autorità! E
diciamo che nel fare questo lavoro - arrivando a Stromboli c’era più cultura:
c’era l’ufficio postale, c’era il direttore, c’era il maresciallo dei carabinieri,
c’era il maresciallo della Marina perché Stromboli era una specie di
piattaforma [militare], c’erano i semafori, c’era la Finanza, i carabinieri,
c’era tanto personale militare - lei vedendo e parlando si era erudita, diceva
lei no?” (da “La
maga e il velo. Incantesimi,
riti e poteri del mondo magico eoliano”, 2021,
Roma, CISU, p.161)
Così raccontava Antonino Criscillo una mattina del 22 agosto 2011 nella sua casa di Lipari sulla piazza di Marina Corta. Gli ridevano gli occhi mentre mi spiegava che la madre era talmente agile e veloce che riusciva a percorrere il lungo e pericoloso cammino da Ginostra a Stromboli in un tempo brevissimo, soltanto un’ora e mezza. Mentre lui per coprire quel tragitto accidentato e impervio impiegava ben tre ore, il doppio del tempo! Mi è rimasta nella mente la sua ammirazione per la madre, che traboccava anche dietro a quel fare un po’ canzonatorio con cui, si rammentava, le rispondeva quando lei con grande fierezza raccontava ciò che era riuscita a fare in quegli anni difficili della guerra. Sono trascorsi più di cento anni da quegli eventi di una storia minore che tuttavia rende unico un territorio.
Non dimenticherò Antonino Criscillo che ha voluto condividere con
me i suoi ricordi.
Marilena Maffei
SM - Ufficio OAIO
COMUNICATO STAMPA
Oggi 12 giugno 2023, nel corso della mattinata, a Messina, all’interno della caserma “A. Bonsignore”, sede del Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, si è svolta la cerimonia di avvicendamento nell’incarico di Comandante Interregionale tra il Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, e il Generale di Divisione Giovanni Truglio.
La cerimonia, a cui hanno
preso parte Autorità civili, militari e religiose di Sicilia e Calabria, ha
visto lo schieramento della Bandiera di
guerra e della Fanfara del 12°
Reggimento Carabinieri “Sicilia” e di un Reggimento di formazione, composto
da militari dell’Arma territoriale, della
Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria, del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”
e del 14° Battaglione Carabinieri “Calabria”, nonché dai Carabinieri degli
Squadroni Eliportati Cacciatori “Sicilia” e “Calabria”, che hanno reso gli
onori militari. Alla manifestazione hanno preso parte anche i rappresentanti
dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali.
Il Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo
d’Armata Riccardo Galletta, nel lasciare l’incarico di Comandante Interregionale “Culqualber” per
assolvere in via esclusiva quello di Vice Comandante Generale dell’Arma, ha rievocato
l’intensa attività svolta, per circa un anno e mezzo, a fianco dei Carabinieri del
Comando Interregionale e delle 14 province siciliane e calabresi, ai quali ha rivolto
il suo ringraziamento per l’alta dedizione al servizio con cui hanno sempre
operato, dai Comandanti delle Legioni “Sicilia” e “Calabria” ai militari delle
più lontane Stazioni, a quelli della Rappresentanza Militare e delle Associazioni
a carattere sindacale, senza dimenticare il personale in congedo; dopo aver
ricordato i Caduti dell’Arma, l’Alto Ufficiale ha poi evidenziato la sinergica
collaborazione con le altre Istituzioni, dai Prefetti ai rappresentanti delle
Amministrazioni Regionali e degli Enti locali, all’Autorità Giudiziaria, alle
Forze Armate e di Polizia, alle Università, alla Stampa, che ha sentitamente
ringraziato.
Il Gen. Galletta ha, quindi, ringraziato il Comandante Generale dell’Arma per il costante sostegno offertogli e ha rivolto i suoi più fervidi auguri al Generale Truglio.
Il Generale di Divisione Giovanni Truglio, nell’assumere il comando, dopo aver ringraziato il Comandante Generale dell’Arma per la fiducia accordatagli nell’assegnargli un incarico così prestigioso e importante, ha salutato tutte le Autorità intervenute e si è detto desideroso di aggiornarsi al più presto sul contesto socio ambientale delle due bellissime Regioni che costituiscono il territorio del Comando Interregionale “Culqualber”; ha sottolineato l’importanza di mantenere forte ed efficiente la capillare struttura territoriale dell’Arma; ha proseguito salutando anche i rappresentanti degli Organi d’informazione, quindi il personale in congedo, della Rappresentanza Militare e delle Associazioni a carattere Sindacale, nonché i Comandanti delle Legioni Carabinieri “Sicilia” e “Calabria”; dopo aver ricordato i Caduti dell’Arma, ha poi rivolto un affettuoso saluto a tutti i Carabinieri e al personale civile in servizio nei Reparti dipendenti dal Comando Interregionale.
Infine, il Generale Truglio ha ringraziato il Generale Galletta, formulandogli i propri auguri per il nuovo, rilevantissimo incarico ricoperto.
Il Comandante Generale dell’Arma,
Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, dopo aver salutato il Prefetto di Messina e quelli
delle altre province siciliane e calabresi, i rappresentanti degli enti locali,
gli esponenti della Magistratura presenti e le autorità religiose, ha inteso
sottolineare che la cerimonia militare costituisce un momento di condivisione e
di sinergia tra le Istituzioni, per dare alla gente un segnale di efficienza
dello Stato, con riferimento all’azione di contrasto alla criminalità. Inoltre,
il Generale LUZI ha evidenziato il ruolo importante dei Carabinieri nelle terre
di Sicilia e Calabria, con particolare riguardo alle realtà periferiche, dove, le
Stazioni dell’Arma, disseminate sul territorio, rappresentano l’unico segno
tangibile di presenza dello Stato.
In conclusione il Comandante Generale dell’Arma ha inteso ringraziare il Generale GALLETTA per i prestigiosi risultati raggiunti nel suo incarico, sicuro che, anche nell’incarico di Vice Comandante Generale, continuerà a portare alto il prestigio dell’Arma, mentre al Generale TRUGLIO, che ha assunto l’incarico di Comandante Interregionale Culqualber, ha rivolto i più sentiti auguri, nella considerazione che, con la sua esperienza, saprà dare continuità e ulteriore spinta propulsiva all’attività dell’Arma.
DISCORSO DI
CESSIONE
COMANDO INTERREGIONALE “CULQUALBER”
Signor Comandante
Generale, Onorevoli membri del Parlamento, distinte Autorità civili, militari e
religiose, gentili ospiti, Delegati della Rappresentanza Militare e componenti
delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, Ufficiali,
Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, lascio oggi, con sincera e
profonda emozione, la guida del Comando Interregionale “Culqualber”.
Sono stato al vostro
fianco, miei Carabinieri, per circa 1 anno e mezzo; un periodo di intenso
lavoro volto a garantire la sicurezza delle nostre 14 meravigliose province.
Ho compiuto,
credetemi, ogni sforzo per onorare l’impegno assunto all’inizio del mio
mandato: conoscervi nelle vostre sedi di servizio, ascoltarvi, portarvi il mio
sostegno ed il mio incoraggiamento.
Ci siamo incontrati
nelle lontane Stazioni dei Monti Sicani, dei Nebrodi, delle Madonie, della Sila,
delle Serre e dell’Aspromonte, nelle più piccole Isole minori, nell’alto
cosentino ionico, nelle estese periferie cittadine, lungo le splendide zone
costiere e nei più incantevoli luoghi d’arte.
Dovunque, vi ho
trovato fortemente motivati, altamente professionali, costantemente animati da
sincero spirito di servizio.
In ogni circostanza,
vi ho visto lavorare con grande generosità, senza risparmio di energie, per
garantire il rispetto della legge e la tranquillità delle popolazioni
affidatevi.
A voi, quindi, il mio
più sincero ringraziamento per quanto avete fatto, accompagnato dalla
consapevolezza di aver mantenuto il rendimento dei nostri Reparti in linea con
le migliori tradizioni dell’Arma.
Vivere con voi,
vedervi operare quotidianamente con generoso impegno e grande professionalità e
condividere i vostri successi mi ha fatto sempre sentire orgoglioso di essere
il vostro Comandante.
Un pensiero
particolare per i vostri familiari che condividono le ansie del servizio e che
ogni giorno attendono il vostro ritorno a casa.
Nell’inchinarmi riverente
di fronte alla nostra Bandiera, stringo in un forte abbraccio i congiunti di
tutti i nostri Caduti.
Il vuoto incolmabile
che essi hanno lasciato ci impegna ad essere affettuosamente vicini alle loro
famiglie.
Desidero, poi,
rivolgere un apprezzamento sincero al mio COIR, che ha svolto con grande
passione il suo delicato compito, contribuendo efficacemente a migliorare il
benessere dei nostri militari.
A tutti i delegati,
che hanno condiviso con me questo importante servizio, desidero esprimere un
grazie sentito e sincero.
Grazie anche ai
Carabinieri in congedo della Sicilia e della Calabria; se oggi l’Arma è amata
ed apprezzata lo dobbiamo anzitutto a loro, a coloro che ci hanno preceduto.
In questo anno e
mezzo, ho avvertito il forte sostegno e la convinta collaborazione di tutte le
Istituzioni: i Signori Prefetti, i rappresentanti delle Amministrazioni
Regionali e degli Enti locali, i Vertici della Magistratura Ordinaria,
Amministrativa e Contabile, a molti dei quali sono profondamente legato da un
“antico” e consolidato rapporto di stima ed affetto, quelli delle Forze Armate
e di Polizia, le Università, la Stampa.
A ciascuno di loro
giunga il mio più sentito ringraziamento e quello di tutti i Carabinieri di
Sicilia e di Calabria.
Signor Comandante
Generale, carissimo Teo, a Te un ringraziamento particolare, e si mi consenti
carico di sincero, “antico” affetto, per avermi dato la possibilità di vivere
con entusiasmo e passione questa straordinaria esperienza professionale e di
vita.
Grazie per la Tua illuminata e premurosa azione di sostegno
ai reparti del Comando Interregionale “Culqualber”. E’ per me un privilegio ed
un onore poter collaborare al Tuo fianco nelle nuove vesti di Vice Comandante
Generale dell’Arma, incarico nel quale continuerò ad offrirTi, facendo ricorso
a tutte le mie energie ed ai miei modesti talenti, il mio più leale,
incondizionato e fedele sostegno.
Ai Signori Comandanti
di Legione, al Signor Vice Comandante Interregionale, ai Comandanti Provinciali
ed ai componenti del mio Stato Maggiore e della mia Segreteria, fedeli e
pazienti compagni di viaggio, permettetemi di porgere una carezza, a parziale
riparazione delle sempre più prolungate assenze dalle mura familiari che
talvolta ho richiesto loro.
Ed è proprio a loro
che vorrei rivolgere un ultimo pensiero che sintetizzo con le parole del
Cardinal Federico Borromeo a Don Abbondio: “Tale è la misera e terribile nostra
condizione. Dobbiamo esigere rigorosamente dagli altri quello che Dio sa se noi
saremmo pronti a dare!”.
Gli auguri più
fervidi, infine, sono per il Generale Giovanni Truglio, amico di sempre,
Ufficiale di straordinarie qualità umane e professionali.
Sono certo carissimo
Gianni, che i Carabinieri di Sicilia e di Calabria, sotto la tua sapiente guida, continueranno a
sempre meglio operare per il bene della nostra amata Patria.
L’austerità del rito non celi
l’intensità delle emozioni che la presenza di ciascuno di voi suscita in me.
Riecheggiano, in questo momento, nella mia mente e nel mio animo, le parole di San Paolo apostolo nella sua seconda lettera a Timoteo:
“Ho combattuto la
buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede!”.
Lascio l’incarico di
Comandante Interregionale “Culqualber” con la serena consapevolezza di aver
compiuto sempre il mio dovere, nell’esclusivo interesse dell’Istituzione, che
ho sempre immensamente amato, e ringrazio Iddio per aver costantemente
illuminato il mio cammino, in modo tale da poter discernere, in ogni
circostanza, quale fosse il mio dovere.
Ricorrendo, ancora una
volta, al Manzoni, ed in particolare al suo celebre “addio ai monti”, mi
verrebbe da dire: “quanto è triste il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne
allontana!”.
Non vi dimenticherò mai. Resterete
sempre nel mio cuore, così come i suoni, gli odori e le luci delle amate terre
di Calabria e di Sicilia.
Che Iddio vi protegga.
Auguri a tutti.
Viva l’Arma dei
Carabinieri. Viva La Repubblica!