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mercoledì 18 novembre 2020

Uil indice sciopero operatori ecologici in servizio nel Comune di Lipari


"Santini"...di aspiranti politici (cinquantasettesima pubblicazione): Annarita Gugliotta


 

Storia eoliana - Conosciamola attraverso lo storico Pino La Greca . Oggi : L'inverno nell'isola di Lipari (Articolo sull'Unità del 1969)

L’inverno nell’isola di Lipari
(Articolo a firma di Giorgio Frasca Polara sull’Unità del 18.11.1969)

I cavatori di pomice non fanno notizia – La colonia di quindicimila liparoti in Australia – I pesci grossi – La silicosi dilaga, perché?

Dal nostro inviato
(Eolie), novembre
Il nude-look, i campionati di pesca subacquea, la barca di Mike Bongiorno: si fa presto a parlare di Lipari d'estate.
Allora Lipari non fa notizia; figurati poi che nota stonata, che guasto al cliché delle Eolie «perle del Tirreno” la nuova di queste ore che i disperati cavatori di pomice sono entrati in sciopero per quattro giorni decisi a paralizzare magari per mesi l’unica attività industriale dell'isola se le cose per loro (il salario, l'orario, le qualifiche, i diritti sindacali, le condizioni di lavoro) non cambieranno da così a così.
Cosi, improvvisamente, vien fuori a tutto tondo 1'altra faccia di Lipari, quel suo vero volto che il Corriere non mostrerà certo mai agli italiani che da giugno a settembre vanno a consumare alle Eolie la loro razione di tempo libero e di dolce Malvasia.
Di tempo libero i cavatori non ne hanno, invece. Se non lavorano tra la micidiale pomice, emigrano (a migliaia: van tutti in Australia, c’è una vera e propria colonia di quindicimila liparoti, più di quanti stiano ancor oggi nella loro terra); se non fuggono, muoiono dl atroce morte, soffocati dalla silicosi che gli rode lentamente i polmoni.
E' storia vecchia, e storia di un secolo di lotte per frenare 1'ingordigia dei rapinatori dell'unica vera ricchezza di Lipari (le cave di pomice, appunto) e per difendere in qualche modo la sorte dei cavatori. La rivolta più clamorosa ad una condizione da colonia e da schiavi e dei primi del ‘900, coincide non a caso con l'esplodere del movimento dei Fasci, porta nel ‘908 ad una conquista in certo modo storica e originale nessun padrone potrà più accampare diritti naturali sulle cave (cioè praticamente su ogni centimetro quadrato delle alture protese verso Salina e Panarea), le cave diventano infatti demanio municipale, sarà il comune a concedere a chiunque degli “indigeni” ne faccia richiesta, e solo a loro — così ordina la speciale legge tuttora in vigore —, il permesso dl estrazione o taglia dietro pagamento di un e sugli utili di estrazione.
Da allora a per molti anni chiunque potrà dunque cavare pomice dai monti: accanto alla figura dell'operaio ancora subordinato all'industriale sorge (e si impone) quella del produttore in proprio, il quale non e necessariamente un professionista del mestiere ma anzi il più delle volte e il bracciante che riempie i vuoti stagionali, il pescatore che non può prendere il mare, il disoccupato che deve sfamare la famiglia. I ricchi non eran perciò, almeno allora, gli industriali (o piuttosto la gran parte di loro); davvero potenti erano, e son restati praticamente sino a vent'anni fa, gli incettatori della sminuzzata produzione, i commercianti che tenevano gelosamente in pugno i rapporti coi mercati, in Italia e soprattutto all'Estero.
Poi tutto cambia, quasi di improvviso. Anche in questo settore e l'avvio di un sempre più rapido processo dl concentrazione: favoriti da un'amministrazione comunale dc che praticamente ha messo in archivio il decreto del '908, i pesci grossi fagocitano i piccoli; esplode — in un rapporto di interdipendenza — il duplice fenomeno del saccheggio indiscriminato delle alture (la progressiva modificazione dell’orografia dell'isola ne è impressionante testimonianza) e dello sfruttamento della manodopera daccapo ridotta alla subordinazione più totale; da duemila e passa che erano ancora quindici anni fa, il numero dei cavatori si assottiglia sino ai 350 di oggi.

Il controllo del settore
La lotta per il controllo del settore si fa d'altra parte più accesa man mano che la richiesta della leggerissima pomice diventa più pressante sul mercato. La vogliono in pezzi più grossi — i cosiddetti bastardoni — per fame mole, lastre abrasive, precompressi. La cercano sotto forma di pietrisco — la rasaglia — come granulare per l'edilizia, come isolante o coibente; persino i giapponesi ne acquistano: avete mai notato quel piccoli sacchetti antiumidità che son dentro le confezioni di materiale radio-fotografico? Bene, lì dentro c’è quasi sempre pomice, di Lipari naturalmente. Ne chiedono sempre più soprattutto in polvere, il cosiddetto impalpabile. Una volta era roba da scarto, nessuno la voleva. Oggi questo talco e come 1'oro per fabbricanti di sapone e dentifrici per l’industria della cosmesi e per quella dl precisione.
Pur rimasti in pochi a dominare la piazza, si sbranano per ogni contratto di fornitura abbassando pericolosamente i prezzi sino a far raggiungere a questi livelli critici per le stesse sorti della tradizionale attività liparota.
Ne approfitta il gruppo diventato più potente grazie ai lauti finanziamenti pubblici, quello dalla Pumex, per costringere alla resa quasi tutte le imprese superstiti (è la fine delle firme tradizionale del mercato;: dei Ferlazzo, dei Carbone, dei La Cava), per imporre il cartello, per conquistarsi addirittura una specie di autonomia funzionale che abbassa persino l’occupazione indotta esautorando la compagnia portuale.
La situazione giunge al limite della rottura: un serrato, drammatico sciopero costringe due anni fa la Pumex a firmare un impegno per il blocco dei licenziamenti e per la salvaguardia del posto di lavoro e dei diritti maturati dai cavatori che lavoravano nelle imprese assorbite da quella specie di consorzio fasullo cha fa ora il bello e il cattivo tempo, e contro il quale appunto è ripresa in questi giorni la battaglia operaia.

Una vittoria senza ombre?
Fu una vittoria senz'ombre, quell'accordo? Sino a un certo punto. Quelle che non sono mutate sono le condizioni fondamentali sia dei lavoratori direttamente impegnati nel settore e sia del complesso della popolazione- Non e solo una questione salariale. Anzi. la questione più grave e quella sanitaria. Nelle cave si vive e si mangia nella polvere in micron, tossicissima, che ammanta ogni cosa e imbianca gli uomini come grottesche immagini felliniane, rodendone i polmoni. Ma d'estate coi venti e d'inverno con la pioggia, l'impalpabile (sventrate indiscriminatamente le alture, 1'estrazione non avviene in galleria, ma all'aperto) mina invisibile gli abitanti delle frazioni e del paese calando nel pozzi d'acqua «potabile», avvelenando l'aria che si respira, ammorbando la terra.
Sconvolgenti le conseguenze. Su 350 cavatori. 340 sono silicotici, e cosi 150 portuali e 500 ex operai. Alla Camera del lavoro il compagno Piccione ha appena completato le pratiche per l’Inca di tre operai tra 25 e 27 anni, alla loro verde età sono già rottami, silicotici al quaranta per cento.
Stesso stadio del male ha Antonino Rodriguez. Non è mai stato in cava, non abita neppure nella zona della pomice, ha lavorato per trent'anni ai traghetti non adibiti al trasporto del minerale. Un giorno s'e sentito male. Si temeva la tbc; invece la silicosi aveva aggredito silenziosamente anche lui. Quanti altri liparoti sono nelle condizioni di Rodriguez? Non si sa, si ha paura di saperlo.
E soprattutto non lo vogliono sapere gli industriali, perché non gliene importa un accidente; perché hanno interesse a non applicare i costosi ritrovati (in uso per esempio nelle cave sovietiche, mi dicono) che purgano la lavorazione della pomice rendendola assai meno pericolosa; perche non si contentano più nemmeno dello stato di fatto che fa di loro i sostanziali padroni e non semplici gestori delle cave.
Ora vogliono campo libero, in tutto e per tutto. Siccome il comune si e permesso di fare un lieve ritocco alla tangente sulla produzione più vile (non a quella sulle voci più ricche per carità: a bloccare ogni misura del genere ci sta bene attento da tredici anni il governo regionale), ecco la Pumex ingaggiare uno del più noti  —  e più dc — tra i civilisti reperibili in Sicilia, a battersi come una tigre  per ottenere la dichiara di incostituzionalità delle norme del 1908. Su un fatturato di due miliardi, l'anno scorso hanno versato nelle casse comunali appena cento milioni. Non vogliono pagare nemmeno quelli, i divoratori delle montagne di Lipari.

Giorgio Frasca Polara

martedì 17 novembre 2020

Covid: Sono 40 i positivi a Lipari. Torna a salire il numero dei contagiati in Sicilia e ci sono 39 nuovi decessi.

Il numero dei positivi a Lipari è di 40 persone.
Rispetto ai giorni scorsi, quando erano 50, se ne sono negativizzati 12 ma ce ne sono due nuovi. Lo ha comunicato il sindaco di Lipari , Marco Giorgianni, nella diretta fb di questo pomeriggio.
Ha anche comunicato che sono stati elevati diversi verbali a soggetti che si sono allontanate dalla quarantena ma non positivi, per non aver indossato la mascherina, e per essere usciti oltre le 22,00.
A fine settimana si farà il punto sulla riapertura o meno delle scuole.
Intanto torna orna a salire il numero dei contagi in Sicilia. Sono 1.698 i nuovi positivi al Covid registrati oggi (oltre duecento in più rispetto a ieri) anche se aumentano in parallelo i tamponi, 10.774 (oltre 2 mila in più). Il bollettino giornaliero registra anche 39 nuovi decessi, mentre l’andamento dei ricoveri si mantiene stabile con un incremento di poche unità, 1.732 pazienti dei quali 227 in terapia intensiva.
I guariti sono 668

Guardia costiera di Milazzo sequestra attrezzi da pesca illegali e libera dalle reti 12 "spadini" ancora in vita

COMUNICATO

Nei giorni scorsi, è proseguita l’attività di vigilanza e controllo da parte degli uomini della Guardia Costiera di Milazzo per prevenire e reprimere illeciti in materia di pesca marittima e commercializzazione di prodotto ittico.

Durante l’attività sono stati riscontrati alcuni comportamenti illeciti.

Di particolare interesse è stata l’attività posta in essere in mare dalle unità della Guardia Costiera di Milazzo. Le vedette hanno infatti effettuato il sequestro di attrezzi non consentiti denominati FAD (fishing aggregating devices), privi della necessaria marcatura, abitualmente impiegati da pescatori diportisti che praticano abusivamente la pesca della “lampuga”. Questo tipo di pesca può essere effettuato esclusivamente da unità appositamente autorizzate e nel rispetto delle prescrizioni contenute nella specifica normativa nazionale e comunitaria.

Inoltre le vedette della Guardia Costiera di Milazzo, impegnate in attività di vigilanza nello specchio acqueo antistante i comuni di Villafranca Tirrena e Spadafora, ha rinvenuto in mare e sequestrato mt. 3.500 circa di palangari derivanti, provvedendo al rigetto in mare di 12 esemplari di pescespada sotto misura, rinvenuti ancora in vita.

La cattura di esemplari sotto la taglia minima consentita, inoltre, è una attività particolarmente dannosa e che può nuocere gravemente alla conservazione degli stock ittici interessati, pertanto rappresenta una condotta pesantemente sanzionata dalla vigente normativa nazionale e comunitaria.

Durante un controllo presso una rivendita al dettaglio di Villafranca Tirrena, inoltre, sono stati sequestrati 30 kg circa di prodotto ittico congelato, commercializzato in assenza delle informazioni obbligatorie per il consumatore finale e pertanto in violazione della normativa relativa alla etichettatura dei generi alimentari. Il prodotto è stato giudicato non idoneo al consumo umano dal personale veterinario dell’ASP di Messina e quindi destinato alla distruzione.

In un’altra pescheria di Falcone sono stati sequestrati circa 4 kg di prodotto ittico, commercializzati in violazione della vigente normativa sulla rintracciabilità non essendo certa la provenienza, anche in questo caso il prodotto ittico è stato giudicato non idoneo al consumo umano.

Proseguiranno nei prossimi giorni i controlli nell’ambito della giurisdizione di competenza, al fine di accertare e reprimere ogni genere di comportamento illecito in materia di pesca, ed al fine di perseguire gli obiettivi della politica comune della pesca a sostegno di uno sfruttamento sostenibile della risorsa ittica.

Lettere al direttore: "Qualcuno si prenderà cura di questo?. Chissà..."

Un lettore ci scrive: Qualcuno mai si prenderà cura del merletto che cinge il parco Diana e che sembra si stia spezzando in due, a causa del deterioramento dell'armatura in ferro? 

Chissà...

I dati incoraggianti nel report 2020 del centro PMA dell’A.O. Papardo: percentuali di gravidanze ottenute nella media nazionale

E’ stato presentato oggi il nuovo report sull’attività del Centro di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) dell’A.O. Papardo. Al fine di offrire alla collettività un servizio che riguarda lo studio completo della coppia infertile l’Azienda Ospedaliera dal 2018 ha aperto il centro di PMA U.O.S.D. (Unità Operativà Semplice Dipartimentale) incardinata nel Dipartimento Matemo lnfantile diretto dal Dottor S. Caudullo. Il PMA del Papardo con il Responsabile dott. Marco Galletta rappresenta l'unico Centro Pubblico di PMA nell'area metropolitana di Messina.
L'autorizzazione e l'accreditamento del Centro PMA dell'A.O. Papardo, all’esercizio delle attività sanitarie connesse alla Procreazione Medicalmente Assistita, sono state rilasciate il 03/10/2017 con D.D.G n.1901/2017.
Presso il Centro di PMA sono già passate 469 coppie di cui 158 nel 2020. Esaminando i primi report sull’attività espletata emerge un incremento considerevole.
Per le tecniche di secondo livello vi è una percentuale di gravidanze ottenute su trasferimento superiori al 27% (periodo gennaio 2020 - ottobre 2020). Un dato via via aumentato e che ricalca la media nazionale secondo gli ultimi dati del 2017 forniti dall’ISS, sulla percentuale di gravidanza cumulativa (da fresco e da scongelato) ottenute per tecniche di II e III livello senza donazione di gameti.
Per chiarire le tecniche utilizzate in PMA sono di 1 livello (inseminazione semplice), di II e III livello (fecondazione extracorporea, cioè formazione di embrioni in vitro) sia senza donazione di gameti (cioè con gameti della coppia) sia con donazione di gameti (cioè con uno o entrambi i gameti provenienti da un donatore estemo alla coppia). Si parla di tecniche di scongelamento per il II e III livello, quando si utilizzano gameti precedentemente congelati per formare embrioni, o direttamente embrioni precedentemente congelati e conservati nei centri.
Diversamente, si parla di tecniche a fresco quando gli embrioni sono fomati da gameti non crioconservati.
I dati vanno letti in chiave positiva anche per la media età dei pazienti coinvolti: per il Centro PMA del Papardo questa media è più alta di quella nazionale (38,2 anni vs 36,7 anni a livello nazionale) e questo accresce anche le difficoltà di successo delle gravidanze.
Il costante controllo di qualità, il rapporto con altre strutture italiane ed estere, il ricorso continuo al counselling, hanno reso e renderanno sempre più possibile, sotto il profilo medico, biologico e psicologico, un modo nuovo e moderno di assistere la coppia nella sua interezza nella ricerca della gravidanza.
“Il report quindi trasmesso - commenta il Direttore Generale dell’A.O. Papardo Dott. Mario Paino - testimonia gli sforzi dell’equipe del nostro PMA per migliorare il servizio e renderlo competitivo anche nel confronto con le strutture private e le statistiche nazionali. Un riferimento concreto per molte coppie e giovani famiglie che qui trovano speranza e tanta umanità.”

Giovani eoliani organizzano concorso "illuminiamo il Natale"

Grave carenza personale infermieristico e OSS all'ospedale di Lipari e criticità altri presidi provinciali. La nota di Nursing up

Al Direttore Generale 

Dott. P. La Paglia 

Al Direttore Sanitario 

Dott. B. Alagna 

 Al Dirigente U.O.C. Risorse Umane 

Dott.ssa R. Salimbene 

Al Dirigente U.O. Professioni Sanitarie

 Dott. Spina ASP Messina

 c.a. Dott.ssa Giulia Pulejo – Ufficio Relazioni Sindacali 

Oggetto: Grave carenza personale Infermieristico ed OSS, P.O. Lipari. Osservazioni criticità organici altri PP.OO. aziendali. Richiesta dati ufficiali del contagio da Covid-19 di tutto il personale. 

Premesso che: 

La scrivente sigla sindacale apprende con grande piacere l’attenzione dell’ Assessorato Regionale e l’avvio dei concorsi da parte dell’Asp Messina, indirizzati a reperire personale dirigente medico, specificatamente per l’ospedale di Lipari le cui vicende e le annose carenze sono ormai note ai più. Presidio Ospedaliero di Lipari: 

Nursing up ha più volte segnalato quella che ormai, visto il particolare momento sanitario in cui viviamo, può a ragion veduta, definirsi “pericolosa” carenza di personale sanitario infermieristico, nonché la grave carenza di personale di supporto, OSS. 

Le azioni, a nostro parere poco incisive e poco allettanti, messe in atto fino ad oggi da codesta Azienda, per poco o nulla hanno sortito effetti positivi. 

La situazione è drammatica ed i numeri, risicatissimi, sono destinati a creare seri problemi se presso il presidio eoliano si verificasse quanto, ahinoi, sta accadendo nelle altre strutture della terraferma, in termini di numero di contagi fra il personale sanitario.

 PP.OO. provinciali: 

Situazione decisamente critica comincia a palesarsi anche negli altri ospedali a gestione ASP, in tutta la provincia. La già carente dotazione organica, riguardo a personale infermieristico ed OSS, si sta acuendo per via dei pensionamenti, delle richieste, lecite, di aspettativa inoltrate da tanta parte del personale che beneficia di quanto previsto dalle norme, ed anche dalla sempre più incalzante contrazione del “Covid-19” - da parte di moltissimi dipendenti, con incidenza notevole fra il personale infermieristico e di supporto. 

Alla luce di quanto sopra, si invitano le SS.LL. in indirizzo ad attingere alle graduatorie tutt’ora in essere e di attuare tutte le procedure necessarie all’assunzione ed assegnazione urgente di personale sanitario infermieristico e di supporto, OSS. 

Fiduciosi di una risposta concreta ai concorsi dedicati e attivati per il personale medico, ricordiamo che il servizio sanitario non potrà reggersi senza le altre figure sanitarie, Infermieri in primis e di supporto. Pertanto, auspichiamo uno sforzo ulteriore, molto più incisivo, volto a garantire sia l’utenza che il personale. Chiediamo, all’uopo, di conoscere i dati ufficiali rispetto al personale di ogni qualifica che ha contratto il Covid-19 da inizio pandemia ad oggi. 

Il Dirigente Resp.le Nursing Up Messina e Il Referente Nursing Up Milazzo-Lipari Biagio Proto e  Giuseppina Lorizio

"Santini"...di aspiranti politici (cinquantaseiesima pubblicazione): Silvana Clesceri

Lettere al direttore. Il Reverendo Diacono Aldo Naso: "Alicudi nel mio cuore e una sua foto mi ha riportato ai momenti più belli della mia missione diaconale"

Gentilissimo Direttore,

seguo ogni giorno con grande interesse la sua testata giornalistica on line, sempre piena di notizie ed aggiornamenti in tempo reale sulle situazioni belle e brutte che si susseguono nel nostro arcipelago, il suo servizio per la nostra comunità eoliana è impagabile, sempre preciso, puntuale e condito da tanta umanità e correttezza umana e professionale.

Ma la pubblicazione sulla quale mi vorrei soffermare è quella di oggi 16 novembre rappresentante una stampa d’epoca dell’antica chiesa di San Bartolomeo di Alicudi edificata come ora si presenta nel 1821 ma iniziata nel 1600 (ex chiesetta era l’attuale sagrestia).

Non le nascondo che per me è stato un autentico regalo, che mi ha riportato ai momenti più belli della mia missione diaconale.

In quest’isola, per ben 12 anni, ho celebrato la Liturgia della Parola ogni Domenica ed ogni Festivo cercando di essere anche utile sostegno per gli abitanti coadiuvato e appoggiato amorevolmente da mia moglie Vittoria.

Fui Inviato nel lontano anno 2000 da S.E. Rev.ma l’Arcivescovo del tempo, il compianto Mons. Giovanni Marra a sostegno del parroco pro tempore Don Gennaro Divola, che è stato pilastro insostituibile ed ancora istituzione vivente del clero eoliano, nonostante la malattia lo abbia fatto desistere dal servizio ormai da tempo.

Una volta insediato il mio pensiero fu rivolto subito alla meravigliosa chiesetta di San Bartolomeo, per la quale, a prima vista, ho avvertito un vero “colpo di fulmine” ed è stato subito amore.

Le sue condizioni quasi diroccate, mi apparvero come una vecchietta inferma adagiata su di un letto che aveva bisogno di cure per riprendere a camminare. Da quel giorno, con il beneplacito di Mons. Divola, la consulenza tecnica volontaria e totalmente gratuita di mio figlio Salvatore, a partire dal 2003/2004 dedicai una grande quantità di tempo e di energie per ottenere i necessari finanziamenti pubblici per la ristrutturazione. Fui talmente insistente fino ad essere petulante, che in brevissimo tempo mi fu concesso l’agognato contributo economico, anche molto consistente,  dalla Regione Siciliana e pensi,  le opere di restauro vennero completate e consegnate nell’anno 2007 (sarà d’accordo con me, tempi celerissimi, visto il normale tempo di svolgimento dei lavori pubblici).  

Alla fine del restauro venne inaugurata da Sua Eminenza il Cardinale Francesco Montenegro, allora Vescovo Ausiliare ed innamorato di quella ridente isola.

Fu una festa incredibile per tutta la popolazione che, grazie all’intervento dell’allora sindaco Mariano Bruno, venne trasferita insieme ai celebranti ed alle autorità nell’altura, dove ha sede la chiesetta, in elicottero dal magnifico comandante Vielmo.

Dopo aver celebrato la Messa, durante la quale venne anche utilizzato il prezioso ed antico organo a canne, fu inaugurata l’opera, a seguire fu consumato un lauto pranzo sapientemente preparato dalle massaie dell’isola e consumato tutti insieme sul baglio della Chiesa.

Adesso la vecchietta aveva due gambette nuove e rigenerata ricominciò a camminare e prendere vita oltre che essere meta di innumerevoli turisti.

Carissimo direttore, confesso a lei ed a tutti, che l’sola di Alicudi e i suoi abitanti sono un sigillo impresso sul mio cuore che mai più può essere rimosso.

Per tutto questo ringrazio Dio, la mia famiglia, Don Gennaro e ringrazio infinitamente Lei perché attraverso quella foto mi ha permesso ancora una volta di navigare tra i pensieri più belli della mia esistenza e della mia missione di Diacono della Chiesa.

Con gratitudine

Rev. Diacono Aldo Naso

NDD - Lusingato, ringrazio per le belle parole il Rev. Diacono Aldo Naso e, nel contempo, sono felice di avere attraverso quella foto, pubblicata su Eolienews, riportato alla sua mente i momenti più belli della sua missione diaconale e mi permetta di scriverlo, alquanto preziosa per Alicudi ma, più in generale, per tutta la nostra comunità.  

Questa la foto alla quale si fa riferimento nella lettera

lunedì 16 novembre 2020

Concluse in Cattedrale le celebrazioni per la festa del 16 novembre del Santo Patrono (post con 5 foto)




Con un intima e solenne celebrazione presieduta da Mons. Gaetano Sardella si sono chiuse le celebrazioni della festa del 16 Novembre.

Scrive Mons. Sardella su fb: San Bartolomeo " Bello non sei ma Lipari ti ama perché al fulgore delle tue fattezze preferisce il rumor della tua fama ".


Per le foto grazie a Mons. Sardella.

Stromboli: è preallerta. Esplosione di stamane ha fatto innalzare il livello di "fase operativa". Post con video dell'esplosione di stamattina

COMUNICATO
Il Dipartimento Regionale della Protezione Civile, sulla base delle informazioni fornite dai Centri di Competenza e in funzione dell´evoluzione dello scenario eruttivo di impatto locale, comunica che, in seguito all´attività esplosiva stromboliana maggiore verificatesi stamattina alle ore 10:17, la fase operativa è passata da "attenzione " a Preallarme".

Considerata la natura imprevedibile del vulcano, è bene ricordare, che eventi esplosivi improvvisi possono verificarsi indipendentemente dai potenziali scenari di rischio di impatto locale e dalle correlate fasi operative dichiarate con il presente avviso.

Il Sindaco è pertanto invitato ad adeguare il proprio modello di intervento e adottare ogni provvedimento volto alla salvaguardia della popolazione e dei fruitori del vulcano in merito ai potenziali rischi connessi all´attività vulcanica, con particolare riferimento alla zona dei crateri e alle aree circostanti.

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che le reti di monitoraggio hanno registrato alle ore 14:10 (13:10 UTC), il rientro dei parametri alla normale attività.
IL VIDEO DELL'ESPLOSIONE

Coronavirus: altri 36 morti in Sicilia

In Sicilia si registrano 1.461 nuovi positivi e 36 decessi. 
Il totale degli attuali positivi è di 29.765, di cui 1.501 ricoverati con sintomi, 224 in terapia intensiva (+7), 28.040 in isolamento domiciliare. I deceduti sono 932, 36 in più rispetto a ieri. Il totale dei casi ammonta a 42.993, i dimessi guariti 12.296, con un incremento dei tamponi effettuati pari a 8.151.

I nuovi positivi sono così distribuiti per province: Palermo 445, Catania 328, Ragusa 218, Messina 110, Trapani 127, Siracusa 79, Agrigento 26, Caltanissetta 79, Enna 49.

Un "condor" alla guida per tornare a far volare il Lipari IC. Massimo Riganò è il nuovo allenatore della società liparese

La dirigenza del Lipari IC, sotto la presidenza di Andrea Tesoriero, ha deciso di affidare la guida della prima squadra a Massimo Riganò. Al "condor", indimenticato bomber degli anni ottanta/novanta, il delicato compito di tornare a far volare la squadra, dopo una partenza alquanto difficile nel campionato di prima categoria

 

ASP delibera concorso per medici da destinare all'ospedale di Lipari

I ringraziamenti della famiglia di Tanino Natoli


 

Orrore a Milazzo: Arrestato uomo che ha ucciso e bruciato un anziano per sottrargli la pensione

(Comunicato Comando Provinciale Carabinieri Messina) Nel corso della notte, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della locale Procura della Repubblica (Sostituto Procuratore Rita BARBIERI e dal Procuratore della Repubblica Emanuele CRESCENTI), nei confronti di ROSSITTO Ettore, classe 1964, pregiudicato di Milazzo (ME), ritenuto responsabile del delitto di omicidio premeditato e distruzione di cadavere, commesso in pregiudizio di SALMERI Giovanni cl. 1947, pensionato 73enne.

Il provvedimento restrittivo scaturisce dagli esiti delle indagini svolte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Messina, con il supporto della Compagnia Carabinieri di Milazzo, a seguito del rinvenimento, avvenuto il 29 luglio 2020, nei pressi di una discarica abusiva in località Scaccia di Milazzo, del cadavere carbonizzato di un uomo, recante varie ferite d’arma da taglio; le prime indagini sull’evento risultarono particolarmente difficoltose in quanto il corpo della vittima era irriconoscibile e, a seguito del sopralluogo, furono rinvenuti solo un cappellino parzialmente bruciato, un portafoglio contenente 1 euro, tre mazzi di chiavi e un coltellaccio da cucina, ma non vi erano documenti identificativi, né effetti personali utili a dare un nome al defunto.
L’autopsia rivelava come l’uomo, caucasico, alto 1,65, prima di essere dato alle fiamme era stato attinto da almeno 11 coltellate al petto, all’addome e alla trachea, verosimilmente utilizzando il coltello con lama di 20 cm. rinvenuto sulla scena del crimine.
Nel corso delle successive indagini, i Carabinieri procedevano alla visione e analisi di più di 10.000 ore di registrazione di filmati estrapolati da oltre 40 telecamere di numerosi sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, ubicati nella zona del rinvenimento; tale attività consentiva di individuare, nella mattinata del 28 luglio, il transito, lungo la strada conducente sul luogo ove verrà poi rinvenuto il cadavere, di un ciclomotore con a bordo due uomini, uno dei quali, il passeggero, vestiva un cappello con visiera di colore verde simile a quello repertato sul luogo del delitto e un abbigliamento compatibile con i frammenti di vestiti rimasti indosso al cadavere bruciato.

Mettendo a sistema tale scena con ulteriori immagini tratte da altre telecamere della zona, si aveva modo di individuare una densa colonna di fumo proveniente dal luogo del delitto, compatibile con l’incendio del cadavere e, poco dopo, il passaggio dello stesso ciclomotore, questa volta con a bordo il solo conducente, da una strada proveniente dal luogo dell’omicidio.
Partendo da alcuni elementi distintivi del ciclomotore e del casco del conducente, gli investigatori riuscivano quindi ad individuare un fotogramma tratto da un’ulteriore telecamera ove era possibile rilevare la targa del citato mezzo e, in questo modo, giungere all’identificazione del proprietario in ROSSITTO Ettore; l’uomo veniva quindi sottoposto a monitoraggio e ciò consentiva di accertare i suoi pregressi rapporti di conoscenza con il SALMERI Giovanni, soggetto che risultava irreperibile da tempo, sebbene nessuno ne avesse denunciato la scomparsa.

L’identificazione del cadavere in SALMERI Giovanni avveniva proprio a seguito dell’accesso eseguito dagli investigatori presso l’abitazione del predetto, effettuata utilizzando uno dei mazzi di chiavi rivenuti sulla scena del crimine. L’uomo viveva da solo e in pessime condizioni igienico sanitarie e i vicini confermavano di non averlo più visto sin dal mese di luglio

La visione di ulteriori telecamere consentiva, inoltre, di individuare delle immagini risalenti alla mattina del 28 luglio, ritraenti il SALMERI in compagnia del ROSSITTO nei pressi di un ufficio postale di Milazzo, dove da successivi accertamenti, emergeva che il SALMERI aveva ritirato, poco prima, 650 euro di pensione. Sulla base di tale circostanza, in considerazione della sequenza temporale delle immagini raccolte, è stato possibile ricostruire il delitto commesso dal ROSSITTO il quale, dopo avere condotto il SALMERI in località isolata, sulla sponda del fiume Mela, verosimilmente sottraeva alla vittima il denaro della pensione appena riscossa dall’ufficio postale per poi ucciderlo con 11 coltellate, dando alle fiamme il corpo.

Sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti, il G.I.P. ha ritenuto sussistente la premeditazione del delitto, comprovata anche da ulteriori filmati del giorno precedente all’omicidio che ritraggono il ROSSITTO mentre si reca ad effettuare 2 sopralluoghi nei pressi del luogo ove il giorno successivo avverrà il delitto, in una circostanza, invertendo repentinamente la marcia a poche centinaia di metri, essendosi accorto della presenza di una pattuglia dei Carabinieri.
Il ROSSITTO, pregiudicato e disoccupato, è stato associato alla Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.

Stromboli: Esplosione di maggiore intensità, sequenza di eventi esplosivi e frana. Il comunicato INGV

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che alle ore 9:17:50 UTC attraverso le telecamere di sorveglianza è stata osservata una esplosione di maggiore intensità dall'area centro-meridionale. 
I prodotti emessi sono ricaduti abbondantemente lungo la Sciara del fuoco. 
Dal punto di vista sismico il fenomeno, ben visibile a tutte le stazioni sismiche di Stromboli, è caratterizzato da una sequenza di eventi esplosivi e di frana iniziata alle 9:17 (UTC) per una durata di 4 minuti. 
Per quanto riguarda l'ampiezza del tremore vulcanico non si segnalano variazioni significative

Accadde alle Eolie, pagine della nostro storia recente: 16 novembre 2018, le Eolie sulla Gazzetta del sud


 

Accadde alle Eolie: 16 novembre 2015 - Breve filmato della Processione di S.Bartolomeo che raggiunge Marina Lunga

"Santini"...di aspiranti politici (cinquantacinquesima pubblicazione): Erika Pajno


 

Un forte boato ed una densa colonna di fumo nero. Nuovo botto dello Stromboli

Alle 10 e 17 è tornato a far sentire prepontemente la sua voce lo Stromboli.

Un forto botto ed una intensa colonna di fumo nero (vedi foto di Gianluca Giuffrè) si è alzata per diverse centinaia di metri.

Sembra probabile che si tratti di una "esplosione maggiore" che segue quella dei giorni scorsi. 

Su Stromboli, a seguito del botto, stà "piovendo" sabbia vulcanica

Non si registrano, comunque, danni.

L'evento è stato visibile anche dalle altre isole delle Eolie.
Per maggiori dettagli vi rinviamo ai comunicati ufficiali

domenica 15 novembre 2020

Lipari: Debiti fuori bilancio, altra chiamata. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 15 novembre 2020


 

Coronavirus : in Sicilia calano i contagi ma altre 36 vittime.

Sono 1.422 i nuovi casi di Coronavirus in Sicilia, in calo rispetto ai giorni scorsi ma con meno tamponi effettuati (oggi 7.416). Resta alto il numero delle vittime: altre 36 per un totale di 896 da inizio pandemia.

Sono 28.807 gli attuali positivi sull'isola, di cui 217 in terapia intensiva (+2), 1476 ricoverati in regime ordinario (+14) e 27.114 in isolamento domiciliare. Questa la suddivisione dei nuovi casi per provincia: 482 a Catania, 452 a Palermo, 211 a Messina, 103 a Ragusa, 60 a Caltanissetta, 57 a Siracusa, 24 ad Agrigento, 18 a Trapani e 15 ad Enna.

I ringraziamenti della famiglia Caruso


 

Settimana mondiale della prematurità: Illuninata la piccola chiesetta delle anime del Purgatorio a Lipari

LA PARROCCHIA DI SAN GIUSEPPE IN LIPARI E L'ASSOCIAZIONE DEI SANTI COSMA E DAMIANO, ANCHE QUEST'ANNO, ADERISCONO ALLA SETTIMANA MONDIALE DELLA PREMATURITÁ ILLUMINANDO LA PICCOLA CHIESETTA DELLE ANIME DEL PURGATORIO A MARINA CORTA IN LIPARI.

La Settimana che va dal 10 al 17 Novembre 2020 è la "Settimana mondiale della Prematurità".
É stato accolto, anche quest'anno, l'invito del Primario dell'Unità di Terapia Intensiva Neonatale di Patti, Dottoressa Caterina Cacace, e dell'Associazione Remì Onlus, illuminando di viola questa antica chiesetta.
Ogni anno nel mondo, un bambino su 10 nasce prematuro.

Accadde alle Eolie, pagine della nostra storia recente: 15 novembre 2015, incendio avvolge fabbricato a Vulcano


Coronavirus: in Sicilia almeno un Covid hotel in ogni provincia

Nell'Isola c'è almeno un Covid hotel per ogni provincia. La Sicilia, infatti, è già in linea con le indicazione provenienti dalla Conferenza Stato-Regioni (durante la quale è stato chiesto ai territori di attivare strutture non ospedaliere dedicate al Coronavirus), ma prosegue nell'incremento delle residenze dedicate ai pazienti non gravi. Al momento sono oltre cinquecento i posti individuati negli alberghi predisposti in tutte le province siciliane, ai quali si aggiungono le altre residenze di assistenza per le cure a bassa complessità, facendo così lievitare i numeri a poco meno di settecento.

A questa programmazione già attiva si stanno aggiungendo altri siti: a breve, infatti, saranno, a disposizione almeno un centinaio di posti distribuiti tra le aree del Palermitano e della provincia di Siracusa. Va ricordato, infine, che la Sicilia è stata tra le prime regioni d'Italia a dotarsi dei Covid hotel. La loro attivazione, come si ricorderà, risale già all'aprile scorso quando per fare fronte alle necessità dei corregionali provenienti da oltre lo Stretto, ma impossibilitati a essere ospitati nei propri domicili d'origine per evitare i contagi in famiglia, il governo Musumeci rese disponibili degli alberghi.


Le stesse strutture, in alcuni casi, sono state adoperate per accogliere i migranti, i turisti o gli ospiti delle missioni di Biagio Conte a Palermo. Anche le residenze per le cure a bassa complessità sono una novità introdotta dalla Regione Siciliana nell'ambito della gestione dell'emergenza. Le prime sono state aperte oltre un mese fa in provincia di Palermo.

LA PAROLA. Commento al vangelo di domenica 15 novembre 2020

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Il dottor Gino Spadaro avrebbe compiuto, oggi, 92 anni. La famiglia: "I suoi insegnamenti saranno la nostra guida"

Oggi 15 novembre 2020 il Dott. Gino Spadaro avrebbe compiuto 92 anni. 
Vogliamo ricordarlo con questa foto dall'espressione dolcissima e commovente . 
Un'espressione che ci dice tutto della sua personalità, del suo modo di essere. 
Un uomo vero e retto ; un medico responsabile, generoso, rispettoso delle sofferenze del suo prossimo. Maestro di vita. 
I suoi insegnamenti saranno la nostra guida.
Scolpito nei nostri cuori ciò che ha ripetuto più volte nell'ultimo suo intervento pubblico " ho fatto il mio dovere" ; "Non lasciate morire l'ospedale"

sabato 14 novembre 2020

Terapie oncologiche. Alt a sfibranti viaggi. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 14 novembre 2020


 

Coronavirus : in Sicilia 1.729 casi e 23 vittime

Sono 1.729 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 9.274 tamponi effettuati; 23 i decessi di persone positive, che portano il totale a 860. Con i nuovi casi salgono così a 27.806 gli attuali positivi con un incremento di 1.520. Di questi 1.677 sono i ricoverati con un incremento di 17: 1.462 in regime ordinario e 215 in terapia intensiva con un aumento di 5 ricoveri. In isolamento domiciliare sono 26.129. I guariti sono 186. I nuovi positivi sono così distribuiti per province: Palermo 527, Catania 359, Ragusa 152, Messina 303, Trapani 131, Siracusa 72, Agrigento 60, Caltanissetta 92, Enna 33.

Lipari: Sono 50 i positivi al Covid - 19

Salgono a 50 i positivi al Covid - 19 nell'isola di Lipari e circa 100 persone, venute in contatto, con queste si trovano in isolamento fiduciario.

Lo ha comunicato il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni.

Al momento non si hanno contagiati nelle altre cinque isole del Comune

Demanio marittimo: da governo Musumeci via libera a esenzione canone 2020

Adesso è una certezza: in Sicilia i titolari di una concessione demaniale marittima non dovranno pagare il canone per l’anno in corso. Il governo Musumeci ha infatti trovato la copertura finanziaria alla previsione contenuta nella legge di stabilità, una misura fortemente voluta dall’esecutivo di Palazzo Orleans per offrire ristoro ai gestori dei lidi balneari dell’Isola. Si tratta di tremila esercenti che danno lavoro a centomila persone.
“Avevamo assunto questo impegno e adesso, puntualmente, lo onoriamo”, commenta l’assessore al Territorio e ambiente Toto Cordaro per il quale “il sostegno a uno dei settori strategici per il turismo siciliano rappresenta un altro inequivocabile segnale di quanto, in questo momento di grande e diffusa difficoltà, sia alta l’attenzione del governo regionale, che resta vicino alle categorie produttive ed è costantemente impegnato a facilitare una ripresa economica a tutto campo”.

Coronavirus, in Sicilia attivi otto centri per raccolta plasma iperimmune

In Sicilia sono già otto i centri di raccolta del plasma per la cura del Coronavirus autorizzati dal Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell' assessorato regionale della Salute.Si tratta dei servizi trasfusionali presso i policlinici di Palermo e Catania, le Asp di Trapani, Caltanissetta e Ragusa e negli ospedali Papardo di Messina e Garibaldi di Catania, tutti autorizzati alla fine della scorsa primavera.
Possono donare quei cittadini guariti recentemente dal Covid 19 essendo ancora dotati di plasma iperimmune.
Nell'Isola la cura con il plasma è stata somministrata di recente su alcuni pazienti della provincia etnea affetti da Covid-19.

Convocato per il 19 novembre il consiglio comunale di Lipari con i "soliti" 500mila euro di debiti


Coronavirus: tamponi rapidi, prosegue screening Regione in 40 città

Anche oggi sono oltre 40 le città siciliane in cui procede la campagna attiva della Regione per la ricerca del Coronavirus attraverso l'impiego dei tamponi rapidi. Come noto, il target individuato è la popolazione scolastica (personale docente, non docente, studenti e propri nuclei familiari) che può fare accesso ai drive-in per sottoporsi volontariamente e gratuitamente al test.

Da questa settimana, c'è la possibilità di prenotarsi mediante la piattaforma on-line www.siciliacoronavirus.it. Basta cliccare sul bottone "tampone rapido Covid19" e compilare il modulo di registrazione scegliendo la data disponibile tra i drive-in proposti. La piattaforma provvede a indicare la fascia oraria che viene generata automaticamente in base al numero di prenotazioni già acquisite. L’appuntamento registrato viene quindi indicato e comunicato al cittadino che può così raggiungere il drive-in prescelto.

In ogni sito sono previsti dei percorsi dedicati in cui si procede al prelievo del campione che, in caso di positività, viene immediatamente ripetuto attraverso il tampone molecolare per la necessaria conferma così come previsto dai protocolli sanitari vigenti.

L'iniziativa del governo Musumeci è realizzata in collaborazione con Anci Sicilia e le amministrazioni locali.

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Accadde alle Eolie, pagine della nostra storia recente: 14 novembre 2015, una marea di gente per l'ultimo saluto a Roberto Rossello

"Santini"...di aspiranti politici (cinquantaquattresima pubblicazione): Fulvio Pellegrino


 

La Chiesa commemora oggi


 

venerdì 13 novembre 2020

Vigili del fuoco salvano cane in località Monte a Lipari


Nel tardo pomeriggio odierno, i VVF del distaccamento di Lipari, coordinati dal Caposquadra D'Amico, sono intervenuti in località "Fossa del Monte" per il recupero di un cane d'affezione (cirneco) di proprietà di M.L. che si era smarrito. 
Prima dell'arrivo dei soccorritori, l'animale era stato sentito guarire flebilmente nei pressi di un rudere. 
Le ricerche si concentravano, dunque, nei dintorni del vecchio fabbricato. 
Anche i VVF udivano i guaiti del cane che provenivano al di sotto del piano di campagna. 
La situazione appariva subito difficile, considerato l'approssimarsi del buio. 
I VVF localizzando i lamenti del cane iniziavano a scavare alacremente nei dintorni. 
Riuscivano, in poco tempo, a creare un varco proprio alle spalle del cane dal quale l'animale, aiutato dai vigili, finalmente ritrovava la libertà.

Coronavirus, bollettino del 13 novembre: in Sicilia 1.707 casi e 35 morti

Sono 1.707 i nuovi positivi al Coronavirus registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 10.217 tamponi effettuati; 35 i decessi di persone positive, che portano il totale a 8837. Con i nuovi casi salgono così a 26.286 gli attuali positivi con un incremento di 1.372.

Di questi 1.660 sono i ricoverati con un incremento di 82: 1.450 in regime ordinario e 210 in terapia intensiva con un aumento di 5 ricoveri. In isolamento domiciliare sono 24.626. I guariti sono 300. I nuovi positivi sono così distribuiti per province: Palermo 444, Catania 589, Ragusa 176, Messina 116, Trapani 77, Siracusa 89, Agrigento 95, Caltanissetta 87, Enna 34.

E' deceduto Camillo Argirò

Le onoranze funebri sono a cura della ditta 
Alfa e Omega di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

Prorogato dal sindaco Giorgianni lo stop all'attività scolastica in presenza

 Con ordinanza n. 145/2020 emessa oggi il sindaco di Lipari ha prorogato lo stop all'attività scolastica in presenza sino al 21 novembre 2020.

Questo il corpo dell'ordinanza