Al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale
Dott. Fabrizio Curcio
Oggetto: Segnalazione urgente su ritardi, mancato
consolidamento e progettazione inadeguata del costone e scogliere fronte mare
in località Ginostra-Isola di Stromboli- del Comune di Lipari. Piano interventi
urgenti OCDPC n.608 del 15/10/2019.
Da anni segnaliamo la situazione di pericolo venutasi a
creare a Ginostra, nell’isola di Stromboli, per il lento ed inesorabile
scivolamento del costone roccioso su cui poggia parte del villaggio. Frane e
scivolamenti accentuatisi negli ultimi anni anche a causa dell’attività dello
Stromboli. Costone su cui passa l’unica strada, via di fuga, che conduce
all’approdo di Protezione Civile e che sovrasta lo stesso approdo. Le continue frane
negli anni hanno portato anche all’interdizione di alcune abitazioni, l’ultima
ordinanza comunale è successiva alla frana del 23/11/2021 che lambì una casa, e
all’interdizione del monumento ai caduti.
In data 08/01/2020 la situazione appariva in tutta la sua
gravità anche al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e Regionale che
in occasione di un sopralluogo congiunto appuravano quanto asserito dagli
abitanti.
Con nota n.3117 del 22/01/2020, inviata ai vari Enti, Il Capo
della Protezione Civile Nazionale, dott. Angelo Borrelli, confermava l’alto
rischio idrogeologico del costone e richiedeva interventi strutturali e non
strutturali nella zona. Zona che veniva successivamente interdetta, con
ordinanza n.11 del 11/02/2020, dal Demanio di Milazzo anche se solo sulla
carta.
Successivamente in data 09/07/2021 con nota 30914 Il
Dipartimento Nazionale di Protezione Civile approvava un intervento per
3.800.000,00 richiesto dal Commissario nell’ambito degli interventi emergenziali di cui all’OCDPC n.608 del 2019,
successivamente finanziato.
Essendo venuti a conoscenza che gli interventi avrebbero
contemplato solo la messa in opera di reti, forti di passate esperienze, un
intervento simile si rivelò fallimentare, inviammo una nota con le nostre
perplessità in data 07/10/2021 al Dipartimento di Protezione Civile Regionale
che girò la stessa a chi si stava occupando della progettazione.
In data 23/11/2021 si verificò una frana proprio sotto Il
monumento ai caduti, frana che portò all’interdizione del monumento, di una
casa e di parte della strada che conduce all’approdo di Protezione Civile.
Successivamente il Comune di Lipari, nel Gennaio del 2022,
fece rotolare i massi rimasti appesi nella rete e tagliò parti della rete senza
un contestuale intervento di somma urgenza che mettesse in sicurezza abitazioni
e strutture pubbliche. Lavori, che a nostro avviso, peggiorarono la situazione.
Preoccupati, per il precipitare della situazione, decidevamo
di scrivere ai vari Enti per chiedere degli interventi immediati di messa in
sicurezza dei luoghi e di consolidamento. Al nostro appello rispondeva
celermente il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che con nota n.2539
del 31/01/2022 invitava il Genio Civile di Messina ed il Comune di Lipari ad
intervenire immediatamente e se necessario predisporre interventi di somma
urgenza e la mobilitazione di uomini e mezzi.
Con nota n. 19143 del 07/02/2022 il Genio Civile di Messina,
a firma del dirigente Nicola Alleruzzo, rispondeva alla Protezione Civile Regionale
ed al Presidente della Regione che non vi era necessità di intervenire in
quanto i lavori di messa in sicurezza del costone e quindi delle abitazioni e
delle varie strutture pubbliche sarebbero cominciati entro lo stesso mese in
cui scriveva e manifestava la preoccupazione che eventuali lavori di somma
urgenza avrebbero potuto interferire con quelli previsti.
La notizia fu appresa con grande entusiasmo ma la triste
realtà è che ancora oggi Ottobre 2022 i lavori
sono appena iniziati.
Durante la passata stagione estiva abbiamo manifestato la
necessità, a nostro avviso, di una modifica urgente del progetto che prendesse
in considerazione delle sottomurazioni o degli interventi di blocco del costone
proprio sotto la zona franata il 23/11/2021 per mettere in sicurezza quella
parte del versante che da un momento all’altro rischia di scivolare sulla
strada che conduce al molo di Protezione Civile nostra unica via di fuga in caso
di evacuazioni dovute allo Stromboli.
Ancora una volta veniva in nostro soccorso il Presidente
della Regione, Nello Musumeci, che con nota 14449 del 01/08/2022 chiedeva delle
relazioni sulla situazione e poneva l’accento sulla tipologia del progetto
chiedendone, nell’interesse della collettività, eventuali variazioni se
necessarie o migliorie che consentissero un intervento omogeneo e risolutivo.
Successivamente durante una seduta pubblica in cui erano
presenti i vari Enti, tra cui Comune, Genio Civile, ditta e progettista,
chiedevamo esplicitamente delle modifiche al progetto che tenessero conto dei
fatti sopravvenuti con la frana del 23/11/2021 con interventi risolutivi che
non si limitassero alla posa in opera di sola rete e qualche micropalo che in
terreni così friabili, a nostro avviso, non garantiscono soluzione senza opere
in muratura e sottomurazioni a sostegno degli strati di enormi rocce laviche
che tendono continuamente ad essere svuotati a causa delle piogge ed agenti
atmosferici vari. Ci è stato risposto che non vi erano preconcetti alle
modifiche ma che si sarebbe dovuto procedere anche con altri interventi
successivamente e che l’attuale progetto aveva margini ridotti di modifica e
che le direttive della rete arrivavano dalla Protezione Civile Nazionale.
Alla luce di tutto ciò:
Chiediamo alla Protezione Civile Nazionale di supervisionare
la questione e di valutare, insieme al commissario per l’emergenza ed agli
altri Enti coinvolti ed ai progettisti, una variante urgente al progetto che
preveda un reale consolidamento del costone attraverso delle opere di
sottomurazione a gradini al fine di bloccare lo scivolamento dello stesso e
successivamente procedere alla posa delle reti. L’intervento di sottumurazione
si rende necessario, a nostro avviso, specificatamente nella zona dove si è
verificata la frana del 23/11/22022.
Insistere con la sola posa della rete e qualche micropalo ricopiando in
parte il progetto precedente all’attuale del 22/05/2007, che si è rivelato
fallimentare e totalmente inefficace a distanza di pochissimi anni, ci sembra
uno spreco di denaro pubblico che Ginostra non può permettersi in quanto sotto
un vulcano attivo. Sarebbe un peccato dopo un finanziamento di 3.800.000,00
euro, che potrebbe risolvere definitivamente la questione, ritrovarsi fra due o
tre anni a ricominciare un nuovo iter. Inoltre, troviamo assurdo che invece di
consolidare i luoghi si consenta la delocalizzazione di un immobile, così come
sembrerebbe, a pochi metri di distanza dall’attuale posizione, sempre nella
stessa zona interdetta a causa dei continui movimenti franosi, che non si è
riusciti a bloccare nel corso degli anni nonostante alcuni interventi, creando
uno stravolgimento dei luoghi e compromettendo ulteriormente la stabilità della
zona e delle abitazioni limitrofe oltre che generando uno scempio ambientale in
pieno centro storico del villaggio e tenuto conto che detta zona è soggetta a
vincoli idrogeologici.
Fiduciosi come sempre e certi di un vostro pronto intervento
a riscontro di quanto sopra esposto si inviano:
Distinti Saluti
“Comitato Per Ginostra”
Gianluca Giuffrè
Monika Supicova
Pasquale Giuffrè
Erina Lo Schiavo
Ed altri abitanti
Ginostra, 20/10/2022