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sabato 12 novembre 2022
Calcio a 5 - Serie D: Ludica Lipari ancora vittoriosa, goleada a Milazzo
Terza vittoria in tre gare per la Ludica Lipari che, oggi, si è imposta per 12 a 4 sul campo del Milazzo. Tra i marcatori la parte del leone l'ha fatta il capocannoniere del torneo, Pellegrino con 7 reti.
Le altre reti della Ludica portano la firma di Lo Schiavo (3), Natoli (2)
L'altra squadra eoliana, il Vulcano, dopo la pausa forzata di domenica scorsa (per il mancato arrivo dell'arbitro e della formazione avversaria) domani è atteso sul campo della Pro Mende a Santa Lucia del Mela
Calcio: Battuta d'arresto per il Lipari sul campo dell'Or.sa
Con il punteggio di 1 a 0, (rete messa a segno al 30° del primo tempo), l'Or.sa di Barcellona ha superato il Lipari nell'anticipo, disputatosi oggi pomeriggio.
Il Lipari resta fermo a quota 16 in classifica
Nell'altro anticipo il Melas è stato piegato in casa per 3 a 0 dalla Nuova Rinascita
Eolie: corsa contro il tempo per mantenere sezione tribunale. L'Ansa del nostro direttore Sarpi
In questa “corsa contro il tempo” le varie associazioni di categoria, così come gli amministratori locali e l’Ancim (Associazione nazionale Comuni isole minori), stanno pressando sulle varie forze politiche e sul Governo affinchè venga riconosciuto un diritto, applicando, tra l’altro, in pieno, il comma che lo scorso luglio ha modificato l’articolo 119 della Costituzione: “La Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”. (ANSA)
Navi ed aliscafi (31° puntata - 4 foto: Panarea; Nave in rada a Vulcano; Bandiera Si.re.na; Eolo)
Auguri di...
Santo del giorno : San Giosafat Kuncewycz
Nato a Vladimir in Polonia dalla nobile e cattolica famiglia Kuncewizio, mentre fanciullo ascoltava la madre parlare della passione di Cristo, un dardo partì dal costato del Crocifisso e andò a ferirgli il cuore. Infiammato di amor di Dio e desideroso di perfezione, entrò nell'ordine di S. Basilio, di cui a venti anni professò la regola. Andava a piedi nudi nonostante l'eccessivo rigore dell'inverno in Polonia, non mangiava mai carne, non prendeva mai vino se non per ubbidienza; mortificò le sue membra con un asprissimo cilicio fino alla morte. Per questo meritò di custodire illibato il giglio della purezza che ancor fanciullo aveva consacrato alla Vergine delle Vergini: Maria SS.
In pochi anni di vita religiosa la fama della sua virtù e della sua dottrina crebbe talmente, che, sebbene giovane, fu eletto abate del monastero di Vilna, e poscia fu designato dal popolo come degno di reggere la sede arcivescovile di Polvez.
Innalzato a questa onerosa dignità, senza cambiare nulla del tenore della vita precedente, non pensò che al culto divino e alla salvezza delle pecorelle affidategli. Energico difensore della unità e verità cattolica, si adoperò con tutte le forze per ricondurre alla sede di Pietro eretici e scismatici. Non cessò mai di difendere il Papa e la pienezza della sua autorità dalle ingiurie impudentissime e dagli errori degli empi. Fu il più zelante promotore dell'unione della Chiesa Greca con la Latina. Erogò tutte le sue rendite nella costruzione di templi, conventi ed altre opere pie: e fu tanta la sua liberalità verso i poveri, che non avendo un giorno più nulla per soccorrere una vedova, impegnò il suo pallio episcopale.
I Progressi della fede cattolica eccitarono l'odio di certi scismatici ostinati, i quali ordirono una congiura per assassinare l'atleta di Cristo.
Recatosi il Santo a Vitebsk per la visita pastorale, i cospiratori invasero il palazzo vescovile, ferendo e massacrando quanti incontrarono.
Allora il pastore mitissimo si fece spontaneamente incontro a quei lupi, e rivolgendo loro la parola: « Figliuoli, disse, perchè maltrattate i miei familiari? Se avete qualcosa contro di me, eccomi ». E quelli, precipitandosi su di lui, lo colpirono con bastonate ed uccisolo, lo gettarono nel fiume. Era il 12 Novembre 1623: contava 43 anni. Il suo corpo segnalato da una luce meravigliosa fu tratto dal fondo del fiume ed esposto alla venerazione dei fedeli.
I primi a sperimentarne l'efficacia protettiva furono i suoi stessi assassini che, condannati quasi tutti alla decapitazione, abiurarono lo scisma e si pentirono del loro misfatto.
Pio IX il 29 giugno 1877 l'ascrisse solennemente nell'albo dei Santi, e Leone XIII ne estese il culto a tutta la Chiesa cattolica.
PRATICA. Oggi compiamo bene le pratiche di pietà.
PREGHIERA. Signore, suscita nella tua Chiesa lo spirito onde il tuo beato martire e vescovo Giosafatte fu ripieno fino a dare la vita per le pecorelle, affinchè per sua intercessione, animati e fortificati anche noi nel medesimo spirito, non temiamo di sacrificarci peri fratelli.
venerdì 11 novembre 2022
Lipari : l'Anmil Messina ricorda l'aumento degli infortuni sul lavoro. I giovani : "garantire sicurezza e dignità"
" Da oggi - ha annunciato- rivolgendosi a invalidi, vedove e orfani non sarete più soli anche qui. L'Anmil vi sosterrà nelle vostre richieste d'aiuto. Abbiamo tutti gli enti preposti che ci affiancano e insieme contiamo di costruire un futuro migliore".
Ad invocare il rispetto delle normative in vigore, sul lavoro, anche don Giuseppe Mirabito. " Sappiamo che il Signore non ci ha liberati dalla sofferenza ma certi fatti non possono essere interpretati ma adorati per non fare vacillare la nostra fede".
Consegnati ai soci Anmil di Lipari delle pergamene.
Trasporti: Sospesi i tagli nei collegamenti marittimi verso le isole minori siciliane. Aggiudicati i collegamenti regionali in aliscafo
Il dirigente generale del Dipartimento delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti della Regione siciliana Fulvio Bellomo lo ha comunicato al sindaco di Lipari, Riccardo Gullo dopo averne avuto notizia da Roma dal Ministero dei trasporti.
Lo stesso dirigente ha, altresì, comunicato al sindaco Gullo che, appena si insedierà il nuovo assessore regionale alle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti, sarà, immediatamente, attivato un tavolo tecnico sui servizi marittimi.
Nelle prossime ore, di concerto con le società di navigazione, si dovrebbero, quindi, rivedere gli itinerari orari in vigore e, quindi, il ripristino dei collegamenti tagliati.
Intanto sono stati aggiudicati in via definitiva i collegamenti regionali in aliscafo, Pelagie escluse. Saranno garantiti dal primo gennaio 2023 e per i prossimi cinque anni i collegamenti in aliscafo con le isole minori della Sicilia. Il dirigente generale del dipartimento regionale dei Trasporti, Fulvio Bellomo, ha firmato oggi i decreti con cui sono stati aggiudicati i servizi di trasporto marittimo di passeggeri, in regime di servizio pubblico con compensazione finanziaria attraverso unità veloci. Sei i lotti aggiudicati sui sette messi a bando dalla Regione con il decreto dello scorso aprile, per un importo complessivo di oltre 157 milioni di euro: due riguardano le isole Eolie, due le Egadi, uno Pantelleria e l’ultimo Ustica. La società che ha ottenuto il servizio per tutti e sei i lotti è la Liberty Lines di Trapani. Per il settimo lotto, invece, che riguarda le Pelagie e ha un valore di 17 milioni di euro, il termine per la presentazione delle offerte è scaduto oggi ed è pervenuta soltanto un’offerta.
Nel dettaglio, il primo lotto prevede i collegamenti in aliscafo tra le isole Eolie e i porti di Milazzo, in Sicilia, e Vibo Valentia, in Calabria. Il servizio è stato aggiudicato per poco meno di 55 milioni di euro. Il secondo lotto, per i collegamenti delle Eolie con i porti di Milazzo, Messina e Palermo, è stato aggiudicato per 42 milioni, il terzo, per i collegamenti in aliscafo tra Trapani e le isole dell’arcipelago delle Egadi, per circa 26 milioni e il quarto lotto, che prevede il collegamento tra Marsala e Favignana, con prolungamenti per Marettimo e Levanzo, è stato aggiudicato per poco più di 12 milioni di euro. Il tratto Trapani-Pantelleria è stato aggiudicato per più di sette milioni e quello tra Palermo e Ustica per oltre 14 milioni di euro. "L'assegnazione dei servizi di collegamento con aliscafi - commenta il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani - è un primo importante risultato, che va incontro alle richieste dei sindaci e alle esigenze dei cittadini delle isole minori, preoccupati per i tagli annunciati con l’entrata in vigore degli orari invernali". In un incontro con i primi cittadini avvenuto lo scorso 19 ottobre, il governatore Renato Schifani aveva infatti assicurato l'intervento della Regione presso il governo nazionale per fronteggiare l’emergenza e difendere i diritti degli abitanti degli arcipelaghi.
"Con il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e con la società Sns, che detiene la convenzione statale per i collegamenti con le isole minori - aggiunge il dirigente generale Bellomo - abbiamo concordato il blocco dei tagli del 12% del numero delle corse, sino all’aggiudicazione delle nuove gare della Regione, sia per le navi sia per gli aliscafi. La sospensione è stata possibile anche grazie all’intervento della Regione, che ha stanziato 18 milioni di euro per compensare i precedenti tagli della convenzione statale". Il prossimo 22 novembre scadrà il termine per la presentazione del bando regionale per l’affidamento in concessione dei servizi di collegamento marittimo in regime di servizio pubblico con le isole minori della Sicilia con navi ro-ro, per i prossimi cinque anni, dal valore complessivo di 129 milioni di euro. "Presto - conclude Bellomo - apriremo un tavolo con il ministero per affrontare nel suo complesso la questione dei trasporti marittimi per meglio integrare i servizi regionali con quelli previsti dalla convenzione nazionale".
Il "Coraggio di credere": Per l'idrico serve sportello fisico
Si è tenuta ieri 10 novembre c.a. la terza riunione operativa del Movimento il “Coraggio di credere”, tra gli argomenti trattati all’ordine del giorno le recenti diffide inviate dal Comune di Lipari e recapitate agli utenti del servizio idrico.
Nella riunione è palesemente emerso, come l’invio generalizzato delle missive de quo, ha ingenerato in molti cittadini eoliani una forte confusione e spesso anche preoccupazione rispetto alla propria posizione debitoria nei confronti del Comune.
Nelle
diffide, infatti, sono state richieste somme talvolta non dovute in quanto già
pagate o prescritte e parecchi sono stati gli utenti che hanno dovuto fare
ricorso ad assistenza legale o comunque esterna al fine di meglio comprendere
come procedere.
Inoltre anche l’iscrizione allo Sportello Unico Idrico, spesso per gli utenti specialmente i più anziani, è risultata complicata vista la procedura abbastanza complessa.
Pertanto parrebbe opportuno, considerato anche l’esiguo numero
di personale presente all’ufficio idrico, creare uno sportello fisico dedicato,
al fine di permettere agli utenti meno abituati alle pratiche informatiche di
registrarsi agevolmente a tale Sportello e confrontarsi con un operatore al
fine di regolarizzare la propria posizione personale.
La presente viene protocollata presso il Comune di Lipari per le determinazioni del caso.
Cordialmente
Avv. Annarita Gugliotta
Vulcano, sopralluogo per far ripartire le escursioni sul cratere. L'Ansa del nostro direttore Sarpi
Salvatore Sarpi (ANSA) - LIPARI, 11 NOV - Riprendere in sicurezza le escursioni sul cratere di Vulcano, bypassando la zona dove l'emissione di gas è al di sopra della norma e costituisce pericolo per la pubblica incolumità.
In quest'ottica, ieri, è stato effettuato un sopralluogo tecnico sul vulcano al quale hanno preso parte il dirigente della Protezione civile comunale, Domenico Russo, il delegato municipale dell'isola, Gilberto Iacono e le guide ambientali ed escursionistiche.
Sono state verificate le condizioni, anche geo-morfologiche, attraverso le quali si potrebbe consentire il ritorno alle escursioni ed eventuali, minimi interventi, da attuarsi per bypassare la zona dove insistono le emissioni gassose che hanno portato al divieto di scalata. Quanto emerso dal sopralluogo sarà sottoposto alla valutazione del sindaco di Lipari, Riccardo Gullo e, se ne verrà riscontrata la fattibilità, al presidente della Regione siciliana, commissario per l'emergenza Vulcano.
A tredici mesi dall'ordinanza sindacale, che "in ragione della pericolosità connessa alle anomale concentrazioni delle esalazioni gassose presenti sulla sommità del vulcano" ha vietato la scalata del cratere della Fossa a visitatori ed escursionisti, si apre, quindi, uno spiraglio. L'eventuale via libera e, quindi, la ripresa delle escursioni, sarebbe un toccasana per l'economia isolana che, proprio in considerazione dello stop alle escursioni, è in grave difficoltà. (ANSA).
Si è concluso il 1° Memorial "Saglimbeni" di calcio a 5
Al Freeland di Bartolo Giunta, con la finale del triangolare misto, si è concluso il Primo memorial "Pippo Saglimbeni. Il torneo misto se lo è aggiudicato "La precchia" vittoriosa in finale per 10 a 6.
Il triangolare maschile è andato alla squadra di Bucca
Domani sera, intorno le 22, nella piazza di Pianoconte ci sarà la premiazione.
Un breve video della finale del misto
Quelle maledette tagliole e i metodi barbari di cacciare. Dilaniata zampa di una cagnolina. Appello dell'ENPA Isole Eolie
Avevamo quasi perso le speranze!!! Dopo tante ricerche e qualche segnalazione, non avevano avuto più notizie da giorni....oggi il miracolo!!!
La piccola prigioniera della tagliola, che le ha totalmente dilaniato una zampa anteriore, è stata recuperata con non poche difficoltà, dalle volontarie dell'Enpa. La cagnolina è stata subito operata dalla nostra veterinaria la dottoressa Gulotta. La piccola aveva anche segni di spari, evidentemente il suo carnefice ha pure tentato di recuperare la sua "arma".
L'intervento è stato lungo, difficile e pesante. La convalescenza e il post operatorio dipenderanno dalla sua forza di vivere e fin ora ne ha dimostrato tanto.
Chiediamo aiuto in qualsiasi modo possiate aiutarci per lei. I medicinali che dovrà assumere saranno tanti...la degenza sarà lunga....
Questa è la realtà su quest'isola. Metodi barbari e perversi di cacciare, sistemi antichi e crudeli. E la chiamano caccia!!!
Eccoli chi sono e questo è quello che fanno. In questa tagliola poteva finirci chiunque.
Desideriamo attenzione questo problema che da sempre invade le nostre campagne. Tagliole, trappole, richiami e veleno....qualcuno faccia controlli!!!
Adesso basta!!!!
Enpa sez. Isole Eolie
Vulcano: Il sopralluogo sul cratere con la speranza di un ritorno alla normalità (di Gilberto Iacono, delegato munnicipale)
Carissimo direttore,
colgo l’occasione per comunicare che, ieri,, su iniziativa del Sindaco è stato esperito un sopralluogo sul sentiero che conduce al Cratere di Vulcano a cui hanno partecipato, oltre lo scrivente, il Responsabile della Protezione Civile Comunale, una rappresentanza delle Guide e dei volontari della Fucina di Efesto, in modo che si possa tornare a effettuare la scalata, in totale sicurezza evitando luoghi e percorsi pericolosi.
È stata una bellissima giornata scandita da momenti di confronto e di conoscenza, che speriamo possano portare ad un ritorno alla normalità, mantenendo il doveroso rispetto verso il nostro cratere senza dimenticarci dei rischi che sono collegati alla straordinarietà di questa “montagna buona”.
Gilberto Iacono
Auguri di...
Buon Compleanno a Giuseppe Pino La Greca, Giuseppe Velardita, Domenico Gotta, Carola Tesoriero, Anny Dai, Giuseppe Spanò, Ada Zavone, Mery Longo,Elio Sciacchitano, Sandra Podetti Mifsud, Rosaria Taranto
Santo del giorno: San Martino
Nato nel 316 in Sibaria, città della Pannonia, l'odierna Ungheria, da genitori nobili ma pagani, ancor bambino si trasferì a Pavia, ove conobbe la religione cristiana. A 10 anni all'insaputa dei genitori si fece catecumeno, e prese a frequentare le assemblee cristiane. Appena dodicenne deliberò di ritirarsi nel deserto; essendo però figlio d'un tribuno, dovette presto seguire il padre nella cavalleria e per tre anni militare sotto gli imperatori Costanzo e Giuliano.
Umile e caritatevole, aveva per attendente uno schiavo, al quale però egli puliva i calzari e che trattava come fratello. Un giorno nel rigore dell'inverno era in marcia per Amiens, incontrò un povero seminudo: sprovvisto di denaro, tagliò colla spada metà del suo mantello e lo copri. La notte seguente, Gesù, in sembianza di povero, gli apparve e mostrandogli il mantello disse: « Martino ancor catecumeno m'ha coperto con questo mantello ». Allora bramoso di militare solo più sotto la bandiera di Cristo, chiese e ottenne dall'imperatore stesso l'esenzione dalle armi.
Si portò a Poitiers presso il vescovo S. Ilario da cui fu istruito, battezzato e in seguito ordinato sacerdote. Visitò ancora una volta i genitori per convertirli; poi, fatto ritorno presso il maestro, in breve divenne la gloria delle Gallie e della Chiesa.
Desideroso di vita austera e raccolta, si ritirò dapprima in una solitudine montana, poi eresse la celebre e tuttora esistente abbazia di Marmontier (la più antica della Francia) ove fu per parecchi anni pddre di oltre 80 monaci. Però i suoi numerosissimi miracoli, le sue eccelse virtù e profezie lo resero così famoso, che, appena vacante la sede di Tours, per unanime consenso del popolo fu eletto vescovo di quella città. La vita di San Martino fu compendiata in questo epigramma: "Soldato per forza, vescovo per dovere, monaco per scelta".
Il nuovo Pastore non cambiò appunto tenore di vita, ma raccoltosi a meditare i gravi doveri che assumeva, si diede con sollecitudine ad eseguirli. Sedò contese, stabilì la pace tra i popoli, fu il padre dei poveri e più che tutto zelantissimo nel dissipare ogni resto di idolatria dalla sua diocesi e dalle Gallie.
Formidabile lottatore, instancabile missionario, grandissimo vescovo. sempre vicino ai bisognosi, ai poveri. ai perseguitati. Disprezzato dai nobili, irriso dai fatui, malvisto anche da una parte del clero, che trovava scomodo un vescovo troppo esigente, resse la diocesi di Tours per 27 anni. in mezzo a contrasti e persecuzioni.
Tormentato con querele e false accuse da un suo prete di nome Brizio. diceva: "Se Cristo ha sopportato Giuda, perché non dovrei sopportare Brzio?" Stremato di forze, malato, pregava: "Signore, se sono ancora necessario al tuo popolo, non mi rifiuto di soffrire. Altrimenti, venga la morte".
Nell'anno 397 udì che a Candate (Candes-Saint-Martin) era sorto un grave scisma: benchè ottantenne, si portò colà, convocò clero e popolo e ricompose gli animi nella pace. Ma stando per tornare alla sua sede, fu assalito da febbri mortali. Volle essere adagiato sulla nuda terra e cosparso di cenere, per morire, come sempre aveva vissuto, da penitente.
Il volto del santo rimase nella morte splendente come se fosse avvolto da una luce di gloria e da molti fu udito un coro di angeli cantare intorno alla sua salma. Alle sue esequie si riunirono gli abitanti di Poitou e di Tours e così cominciarono ad altercare. Dicevano gli uni: " È un monaco della nostra città e noi ne vogliamo il corpo". E gli altri di rimando: "Dio ve l'ha tolto per darlo a noi". La notte seguente, mentre gli abitanti di Poitou dormivano, gli abitanti di Tours si impadronirono del corpo di Martino, lo gettarono da una finestra su di un battello e lo portarono seguendo il corso della Loira fino a Tours con gran gioia e venerazione.
Fu così sepolto a Tours, ove gli fu dedicata la cattedrale e dove egli compi innumerevoli miracoli. Gli Ugonotti violarono quelle sacre spoglie, e dopo averle bruciate, ne dispersero le ceneri.
PRATICA. Facciamo qualche atto di carità verso il prossimo.
PREGHIERA. O Dio, che vedi che noi non possiamo sussistere per nostra virtù, concedi, propizio, per intercessione del tuo beato confessore e vescovo Martino, che siamo difesi contro ogni avversità.
Approfondimento
Tutti gli alunni delle scuole leggono sul loro libro di lettura l'episodio di San Martino, che, cavalcando avvolto nel suo mantello di guardia imperiale, incontra un povero, tremante al primo brivido dell'autunno. A quella vista, il generoso cavaliere sguaina la spada e fa due pezzi del suo mantello, donandone la metà al povero. La notte, in sogno, vede Gesù avvolto in quel mezzo mantello, che gli sorride riconoscente. Tutti i contadini, poi, alzando gli occhi al cielo, dove, tra strappi di nuvole, il sole si fa ancora sentire tiepido e dolce, ricorderanno l'antico proverbiodura tre giorni e un pochino.
In Piemonte, il giorno di San Martino era, almeno una volta, dedicato agli sgomberi. E "fare San Martino", significava mutare d'alloggio. Pare infatti che Vittorio Emanuele II, prima della battaglia di San Martino, dicesse, in piemontese, ai suoi soldati: "Coraggio figlioli, altrimenti gli austriaci ci faranno fare San Martino". Voleva dire: " Ci faranno sgombrare dalle nostre posizioni".
E di paesi col nome di San Martino, oltre quello della battaglia, ce ne sono, in Italia, a centinaia. In Francia sono addirittura migliaia. Non parliamo delle chiese a lui intitolate e dei monasteri che portano il suo nome. Forse nessun nome di santo ha avuto nel medioevo tanta diffusione, e anche nell'arte non si contano i San Martino a cavallo, con la spada sguainata, che dividono il bel mantello di guardia imperiale.
E questo forse perché, molto prima di San Francesco, quel gesto indicava il dovere che i cristiani hanno verso i poveri, nei quali è la figura dello stesso Gesù. Ma la storia di San Martino non si ferma a quel gesto notissimo. La storia di San Martino è molto più lunga e complessa. Ed è storia, non leggenda.
La sua fama di santità era tale che fu il primo e per molto tempo l'unico Patrono della Francia. Ciò spiega la straordinaria diffusione del suo culto e del suo nome, mentre la sua figura sembrava ringiovanire, e da vescovo logorato e perseguitato ritornava, nella fantasia popolare, il giovane cavaliere, che in un giorno di primo novembre, divideva il proprio mantello con un povero, rabbrividente, come una foglia ingiallita, al primo vento autunnale. P. B.
Il beato Severino, vescovo di Colonia, la mattina in cui San Martino venne a morte, aggirandosi secondo il solito nella chiesa dopo il mattutino, udì gli angeli cantare in cielo. Chiamò l'arcidiacono e gli domandò se non udisse niente: quegli rispose che non udiva nulla; allora il vescovo lo esortò a concentrare tutta la sua. attenzione.. Ma per quanto l'arcidiacono tendesse il collo, drizzasse le orecchie, si alzasse sulla punta di piedi appoggiandosi al bastone, non riusciva a sentire niente. Infine il vescovo pregò per lui e allora cominciò a udire il suono delle angeliche voci. E il vescovo: "Il signore mio, Martino, se ne è andato da questo mondo e gli angioli stanno portandolo in cielo. I demoni volevano trattenerlo ma se ne sono dovuti andare coperti di confusione perché non hanno trovato in lui alcunché di impuro". L'arcidiacono annotò il giorno e l'ora in cui il suddetto fatto era avvenuto e trovò poi. che corrispondeva al giorno e all'ora in cui Martino era morto.
Anche il monaco Severo, che scrisse poi la vita di San Martino, essendosi addormentato dopo il mattutino, vide il santo biancovestito, col volto fiammeggiante e gli occhi simili a stelle. Lo vide anche salire al cielo dopo averlo benedetto. Subito dopo apprese che in quella notte il beato Martino era morto.
In quello stesso giorno Sant'Ambrogio, vescovo di Milano, mentre celebrava la Messa si addormentò fra la Profezia e l'Epistola. Poiché nessuno osava svegliarlo, il Santo rimase addormentato per due o tre ore. Infine i diaconi lo scossero dicendo: "Il tempo passa e il popolo è stanco di aspettare; signor nostro comanda che il chierico legga l'Epistola". E Ambrab "il fratello mio Martino è morto e io ho assistito ai suoi funerali, voi mi avete impedito di recitare le ultime preghiere!"
Narra il maestro Giovanni Beleth che i re di Francia usano portare in battaglia il mantello di San Martino, Sessant'anni dopo la morte del Santo, il beato Perpetuo volle costruire una magnifica chiesa in onore di San Martino e trasportarvi il sacro corpo. Ma invano il clero e Perpetuo stesso rimasero per tre giorni in preghiera e in digiuno: in nessun modo la bara poteva essere rimossa. Quando già stavano per rinunciare all'impresa gli apparve un bellissimo vecchio e gli disse: «Cosa aspettate? Non vedete che il beato Martino è pronto ad aiutarvi?" Infatti il Santo li aiutò con una mano e la bara fu sollevata con estrema facilità e deposta là dove ora è venerata. Questa traslazione avvenne nel mese di luglio.
C'erano a quel tempo due amici di cui l'uno era cieco, l'altro paralitico. Il cieco portava il paralitico e il paralitico insegnava la via al cieco. In tal modo chiedevano l'elemosina e si procuravano abbondantemente il necessario per vivere. Essendo venuti a sapere che molti infermi avevano trovato la salute sulla tomba del beato Martino e che il corpo del santo era portato in processione nella chiesa nuova, cominciarono a temere che la processione passasse dinanzi alla casa in cui si trovavano e che il Santo li risanasse. Infatti non volevano riacquistare la salute per non perdere il guadagno delle elemosine. Per la qual cosa si nascosero in una strada per cui pensavano che la processione non dovesse passare. Ma ecco che mentre camminavano, si imbatterono nel corpo del Santo e subito si trovarono, contro la loro volontà, risanati; di che molto si rattristarono. Così il Signore a volte accorda i suoi benefici anche a chi non li desidera. Così scrive Ambrogio del beato Martino: "San Martino distrusse i templi dell'errore, inalzò i vessilli della pietà; resuscitò i morti; scacciò i demoni dai corpi degli ossessi; risanò molti infermi e tanto grande fu la sua perfezione da essere ritenuto degno di vestire Cristo nella persona di un povero...". (* Dalla Leggenda Aurea).
fonte:Le Grandi Religioni
L'estate di San Martino
L'estate di San Martino è un periodo dove venivano rinnovati i contratti agricoli, tradizionalmente durante questi giorni si aprono le botti per il primo assaggio del vino nuovo abbinato alle prime castagne. Questa tradizione è celebrata anche in una famosa poesia di Giosuè Carducci, San Martino:
La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor dei vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
L'Estate di San Martino è legata alla leggenda del Santo, che divise in due un mantello per coprire un povero mendicante nudo e freddoloso. Il Signore "ricompensò" il Santo inviando un clima mite e temperato quando oramai esso volgeva al freddo dell'Inverno incipiente.
Vulcano, una soluzione per riprendere le scalate. Ieri sopralluogo
Un tracciato sicuro che consenta di riprendere in sicurezza le escursioni sul cratere di Vulcano, bypassando la zona dove l’emissione di gas è al di sopra della norma e costituisce pericolo per la pubblica incolumità.
giovedì 10 novembre 2022
Regione, Schifani fissa i tempi per la nuova giunta: «Alla Salute una manager competente»
Il governatore è intervenuto anche su alcuni aspetti della composizione della futura giunta di governo, in particolare sull'identikit di chi potrebbe ricoprire l'incarico di assessore alla Salute. «Allo stato attuale – ha detto - sono fortemente concentrato su una figura che credo abbia le caratteristiche per potere rivestire questo ruolo, la dottoressa Giovanna Volo, che è stata manager della sanità, competente, apprezzata da tutto il mondo della sanità pubblica e non ha mai fatto politica. Ritengo possa dare il proprio contributo al nostro governo e una forte spinta ai temi delicati della sanità pubblica, dalle liste d'attesa alle aree d'emergenza. Occorre dare attenzione a quegli aspetti privati della diagnostica strumentale che potrebbero, se finanziati, ridurre le liste d'attesa degli ospedali. Ci siamo già confrontati e devo dire che ho trovato in lei grande competenza ma anche grande disponibilità a rivedere alcuni temi. Non voglio che nella sanità ci siano scontri tra pubblico e privato, che devono integrarsi tra di loro. Non ci devono mai essere steccati quando si parla della salute dei cittadini».
Alicudi. Ultimati lavori all'approdo aliscafi
Sono stati completati ad Alicudi i lavori di manutenzione straordinaria, finanziati dalla Regione, che prevedevano la realizzazione di bitte di ormeggio e di respingenti per l’attracco degli aliscafi.
Area sosta diversamente abili a Pianoconte. Cristina Dante "Nel nostro piccolo abbiamo fatto un piccolissimo passo"
"Il livello di civiltà di un popolo e di uno Stato si misura anche dalla capacità di assicurare alle persone con disabilità, inclusione, pari opportunità, diritti e partecipazione a tutte le aree della vita pubblica,sociale ed economica".
Ecco, oggi nel nostro piccolo, abbiamo fatto un piccolissimo passo…
Per questo desidero ringraziare:
Antonino Ziino
Christian Ziino
Dario Orto e tutti coloro che si sono adoperati per la fattibilità dell’operazione.
Galvagno è il nuovo presidente dell'ARS. Schifani: «Lavoreremo insieme nell'esclusivo interesse di Sicilia e siciliani»
Galvagno è stato eletto alla seconda chiama. “Grazie a voi l’Ars ha eletto il presidente più giovane della storia, un primato che è motivo di grande emozione e responsabilità. Un grande onore a cui mi auguro di essere degno”, così il neo presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, parlando al Parlamento siciliano subito dopo essere stato eletto. (Ansa)
«Al nuovo presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, vanno le mie congratulazioni e felicitazioni nella convinzione che saprà gestire i lavori d'aula con equilibrio e imparzialità. Sono certo che lavoreremo insieme nell'esclusivo interesse della Sicilia e dei siciliani». Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.