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mercoledì 17 gennaio 2024
Oggi: Sant'Antonio Abate
Antonio nacque presso Eraclea (Egitto Superiore) nel 251 da nobili genitori, ricchi e timorati di Dio, i quali si presero grande cura di educarlo cristianamente.
A soli diciotto anni li perdette, rimanendo egli custode di una piccola sorella e possessore di considerevoli ricchezze. Ma la voce di Dio non tardò a farglisi sentire: era orfano da appena sei mesi, quando in chiesa sentì leggere le parole di Gesù al giovane ricco: « Se vuoi essere perfetto, vendi quanto hai, e dallo ai poveri, così avrai un tesoro nel cielo, poi vieni e seguimi ».
Antonio le prese come dette a se medesimo: andò a casa, distribuì le sue sostanze ai poveri, riservandosene solamente una piccola porzione pel mantenimento suo e della sorella. Poco dopo avendo udito le altre parole di Gesù: « Non vi prendete fastidio del domani », diede ai poveri anche il rimanente, pose la sorella in un monastero di vergini, e lui stesso si ritirò a fare vita penitente nel deserto.
Quivi si sforzava di praticare le virtù che vedeva praticate da altri santi penitenti, nelle cui cellette spesso si recava per imparare da essi la via della perfezione. Lavorava inoltre per procacciarsi il cibo, e tutto ciò che guadagnava in più lo donava ai poveri. Ma il demonio non poteva sopportare in un tal giovane tanto ardore di perfezione, e cercò tutte le maniere possibili per distoglierlo dal suo intento; ma Antonio si raccomandava caldamente notte e giorno a Gesù, e accompagnava le preghiere con rigorosissime penitenze.
Mangiava pochissimo e poverissimamente una volta sola al giorno, dormiva sulla nuda terra, e macerava in ogni modo il suo corpo: ottenne così completa vittoria sul demonio.
Dopo un po' di tempo, pregato un amico che ogni settimana gli portasse qualcosa per cibarsi, si volle appartare maggiormente; si inoltrò nel deserto, si pose in una grotta.
Quivi il demonio ricominciò a tendergli le sue insidie, ed una volta venne e lo percosse tanto, che egli fu vicino a morirne; ma benché giacesse per terra sfinito, continuò a pregare e a cantare il versetto del salmo: « Ancorchè eserciti interi siano schierati contro di me, il mio cuore non temerà ».
Al demonio poi ripeteva le parole di S. Paolo: « Nulla mai potrà separarmi dalla carità di Cristo ». Volle poi egli segregarsi ancor più dagli uomini, e si inoltrò nel deserto giungendo ad una grande grotta; ma furono tante le istanze che alcuni gli fecero per essere suoi discepoli, che egli li accettò, ed essi incominciarono ad abitare vicino a lui.
Ai suoi discepoli il Santo raccomandava continuamente la perseveranza, la custodia del cuore, l'esortazione vicendevole, la pratica delle virtù, e il ricordo quotidiano dei Novissimi.
Morì esortando i suoi monaci l'anno 356 al 17 gennaio, in età di 105 anni. Tutti coloro che hanno a che fare con il fuoco vengono posti sotto la protezione di sant'Antonio, in onore del racconto che vedeva il Santo addirittura recarsi all'inferno per contendere al demonio le anime dei peccatori.
È invocato contro la peste, lo scorbuto, i morbi contagiosi e appunto l'herpes zoster detto anche "fuoco di Sant'Antonio".
I colpiti da questa affezione si recavano in pellegrinaggio presso Arles, dove stavano le reliquie del santo. Fu necessario costruire per loro un ospedale, il quale fu retto da religiosi che avevano come insegna la tradizionale gruccia a forma di "T", attributo del santo.
Costoro, per mantenersi, allevavano maiali che vagavano per le strade nutriti dalla carità pubblica, il grasso di questi maialini, infatti, veniva usato per curare l'ergotismo, chiamato il "fuoco di Sant'Antonio" e il meno invasivo herpes zoster. Quando le ordinanze ecologiche vietarono la libera circolazione delle bestie, fu fatta un'eccezione per questi suini purché distinguibili da una campanella. Per questo il santo è raffigurato con un maialino; da qui la sua protezione su tutti gli animali domestici.
È invocato anche per le attività agricole (pare che negli ultimi anni tenesse un orticello; i diavoli, in forma di fiere, glielo devastavano, ma lui li cacciava in nome di Dio) e per quelle di allevamento.
Guantai, tessitori, tosatori, macellai, salumieri, confettieri e archibugieri lo tengono come protettore. Anche i panierai, perché il santo, per combattere l'ozio, intrecciava canestri. E i becchini, per la parte da lui avuta nella pietosa sepoltura dell'eremita Paolo.
Per certi detti popolari, chi è colpito da sciagura improvvisa "deve aver rubato il porco di sant'Antonio"; gli intriganti e gli scrocconi vanno "di porta in porta come il porco di sant'Antonio".
PRATICA.
Impariamo da S. Antonio a ricorrere prontamente a Dio nelle tentazioni e a mortificare il nostro corpo per poter vincere il demonio.
PREGHIERA. Deh! Signore, ci renda accetti l'intercessione del beato Antonio, affinchè quel che non possiamo coi nostri meriti, lo conseguiamo per il suo patrocinio.
MARTIROLOGIO ROMANO. Niella Tebàide sant'Antonio Abate, il quale, padre di molti Monaci, visse celeberrimo per la vita e miracoli; le sue gesta furono descritte da sant'Atanasio in un celebre volume. Il suo sacro corpo però, sotto l'Imperatore Giustiniano, fu ritrovato per divina rivelazione, portato ad Alessandria e sepolto nella chiesa di san Giovanni Battista.
martedì 16 gennaio 2024
Vulcano: Studio INGV e CNR svela importanti dettagli sulla natura dell’attività del cratere e apre nuove strade nella valutazione del rischio
Con un’indagine pionieristica, un team di ricerca dell’Ingv e del Cnr ha svelato importanti dettagli sulla natura dell’attività del vulcano e aperto nuove strade nella valutazione del rischio. Lo studio è pubblicato su Geophysical Research Letters
Analizzando dati satellitari avanzati e segnali sismici, un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dell’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Irea) ha tracciato la mappa della sorgente vulcanica dell’isola di Vulcano, e delineato chiaramente le implicazioni di questa scoperta per la sicurezza dell'area. Lo studio, pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters, ha fornito risultati che rappresentano un fondamentale punto di partenza per valutazioni future della pericolosità vulcanica dell’isola.
“L'Isola di Vulcano, patria dell'imponente ‘La Fossa’, ha suscitato attenzione a partire da settembre 2021, manifestando segni di riattivazione vulcanica. Il nostro studio, focalizzato su dati InSAR (Interferometria radar satellitare) e GNSS (sistema satellitare globale di navigazione), ha esplorato questa dinamica, localizzando la sorgente, valutandone le caratteristiche e impatto sulla pericolosità vulcanica” spiega Federico Di Traglia, ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV (INGV – OV) e primo autore dell’articolo.
Il focus principale dello studio è stato la comprensione della riattivazione vulcanica e la stima della pericolosità associata.
“Analizzando i dati satellitari InSAR e i segnali sismici, abbiamo identificato la sorgente, posizionata a 500 mt sotto l'area craterica di Vulcano, operante tra luglio e dicembre 2021”, aggiunge Valentina Bruno, ricercatrice dell’Osservatorio Etneo dell’Ingv e coautrice dell’articolo. “Utilizzando serie temporali InSAR e dati Gnss da Sentinel 1 e dell’Osservatorio Etneo dell’Ingv, abbiamo localizzato e valutato l'evoluzione della sorgente. Gli eventi VLP (Very Long Period, eventi sismici legati alla pressurizzazione dei fluidi nel sistema idrotermale di Vulcano), riscontrati tra luglio e dicembre 2021, hanno supportato l'aumento della dilatazione dell'area vulcanica e sono stati associati al sistema idrotermale sotto il cono de La Fossa".
L'analisi ha ricondotto l'attività del 2021 a manifestazioni vulcaniche legate alla pressione interna del sistema idrotermale, simili a quelle del 1970.
“Il lavoro delinea un quadro periferico di pericolosità, focalizzandosi sulle esplosioni freatiche e limitando le valutazioni attuali a tali scenari. I prossimi passi saranno indirizzati allo studio delle proprietà elastiche delle rocce del cono de La Fossa per valutare i livelli di pressione necessari per esplosioni freatiche, aprendo una nuova frontiera nella comprensione e nella prevenzione di potenziali rischi vulcanici”, conclude Francesco Casu, dirigente di ricerca del Cnr-Irea.
La ricerca pubblicata ha una valenza essenzialmente scientifica, priva al momento di immediate implicazioni in merito agli aspetti di protezione civile, rappresentando un contributo potenzialmente utile in futuro per affinare gli strumenti di previsione e prevenzione di protezione civile. Al momento i risultati della ricerca non hanno alcuna implicazione diretta su misure che riguardano la sicurezza della popolazione.
Pallavolo: La formazione maschile del Meligunis riparte con una vittoria in trasferta (con breve video)
Riparte la squadra
maschile con la prima giornata del campionato di prima divisione e lo fa nel
modo migliore, battendo la Sicily BVS di Villafranca sul proprio terreno per 3
a 0 22-25 15-25
22-25 il punteggio dei set.
Ottima la prova del
gruppo sceso in campo con determinazione crescendo nell’intesa azione dopo
azione, visto che era la prima gara del campionato non si poteva chiedere di
più, al di là del punteggio la gara è stata sempre ben controllata dai ragazzi
tenendo la pur combattiva squadra del coach Carmelo Mazza sempre a debita
distanza, solo nel primo set si è andati avanti punto a punto ma nelle ultime
battute di gioco sono venuti fuori la maggiore tecnica ed esperienza dei nostri
chiudendo il punto, il secondo set non ha avuto storia giocato in scioltezza
dominando in tutte le fasi di gioco, il terzo set al di là del punteggio che
potrebbe sembrare sia stato molto combattuto i ragazzi hanno giocato molto
tranquilli tenendo sempre a debita distanza gli avversari lasciandosi andare
forse un pò troppo nelle battute finale concedendo ai ragazzi di Villafranca di
farsi sotto nel punteggio ma prontamente rintuzzato dai nostri che chiudono la
gara con un attacco di prima intenzione del nostro palleggiatore Giordano
Portelli che si è ben comportato durante l’arco della gara.
Da segnalare
l’esordio con la nostra squadra dell’esperto atleta Marco Lo Giudice messinese
ma ormai eoliano a tutti gli effetti per matrimonio, tutto fare ma sicuramente
fine palleggiatore che viene a rinforzare il gruppo con la sua esperienza
avendo giocato diversi anni in serie C, contemporanea assenza di altri due
ragazzi, per infortunio Alessandro Casamento e Axel Vilches per motivi
personali Atleta italo argentino ormai a Lipari da alcuni anni molto duttile
tecnicamente ma con spiccate qualità in fase difensiva.
Ora si torna al lavoro in palestra per preparare il prossimo incontro cercando di eliminare le sbavature e errori che sono stati commessi in questa prima gara.
Questa
la formazione scesa in campo: Francesco De Salvo (Cap) Marco Martella, Gabriele
Casamento, Giordano Portelli, Giacinto Cirino, Alfio Gugliotta, Marco Lo
Giudice.
Auguri di...
Ricordando Vincenza Russo ved. Alessi
Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
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lunedì 15 gennaio 2024
Lipari: disastri ambientali per abusiva estrazione di materiale pomiceo. Avvisi di conclusione indagini preliminari per due persone indagate.
Legione
Carabinieri “Sicilia”
Comando Provinciale di Messina
15 gennaio 2024
Lipari (ME): disastri ambientali cagionati
dall’abusiva estrazione di materiale pomiceo. Avvisi di conclusione indagini
preliminari per due persone indagate.
I Carabinieri della Stazione di Lipari (ME) hanno proceduto alla notifica degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di due indagati, ritenuti responsabili di aver cagionato un disastro ambientale, mediante l’esercizio non autorizzato di attività estrattiva di materiale pomiceo, con l’aggravante di aver commesso il fatto in un’area sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico.
L’attività investigativa dei Carabinieri, coordinata dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata dal Procuratore Capo Giuseppe Verzera, ha documentato le condotte delittuose poste in essere dai due indagati che, dal 2019 sino al luglio 2023, senza alcuna autorizzazione, avrebbero effettuato un’attività estrattiva di materiale pomiceo in un’area di 8.300 mq ricadente in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale, sita in località Vallone Bianco di Lipari. Sulla scorta degli elementi raccolti, lo scorso 4 luglio 2023, al fine di scongiurare il potenziale pericolo di crolli che avrebbero potuto arrecare danni irreparabili alla pubblica incolumità, l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto opportuno emettere un provvedimento d’urgenza, sottoponendo l’intera area coinvolta dall’illecita attività estrattiva è stata sottoposta a sequestro penale.
A seguito dei fatti accertati, sono scaturiti i provvedimenti odierni, che vedono i due indagati iscritti a vario titolo per reati in materia ambientale ed in particolare “per disastro ambientale”, “abusiva estrazione di materiale pomiceo”, “modifica dello stato dei luoghi sottoposti al vincolo paesaggistico, anche mediante demolizione di costoni”, “deposito incontrollato di materiale inerte”, “ gestione illecita di impianto abusivo di frantumazione di materiale inerte” e “violazione dei sigilli per deposito incontrollato di rifiuti in area sottoposta a sequestro.
Il procedimento si trova nella fase
delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non
colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della
Costituzione.
Auguri di...
Ricordando... Andrea Annibale Gallo
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Oggi: San Mauro
La splendida figura di San Benedetto forma, nella storia del monachesimo occidentale, una specie di mistico sistema planetario, di cui il Patriarca è il sole; sua sorella Scolastica è la luna, e le prime due stelle sono San Mauro e San Placido. La leggenda ci presenta i due primi discepoli di San Benedetto, giovanissimi, nel momento in cui sono condotti al Patriarca dai loro stessi genitori. Mauro apparteneva ad una famiglia senatoriale romana. Il nome del padre, Equizio, e quello della madre, Giulia, dicono chiaramente la loro nobiltà. A soli dodici anni, Mauro, nato a Roma nel 512, fu presentato a San Benedetto. Si legge infatti nei Dialoghi di San Gregorio Magno: « Perseverando lo santissimo Benedetto nella solitudine e crescendo in fama e in virtù... cominciarono eziandio li nobili e onesti uomini di Roma a venire a lui e offrirgli li propri figlioli, acciò che li nutricasse nel servigio di Dio... Et allora, fra gli altri, gli furono offerti due giovani di buon aspetto », cioè Mauro e Placido. San Benedetto accolse con gioia tanto Mauro quanto Placido, che furono, come si suol dire, le pupille dei suoi occhi. Docile come cera vergine, austero già nella sua fanciullezza e praticante la più assoluta astinenza, Mauro fu presto portato da San Benedetto come esempio agli altri monaci più indocili e anche ribelli al morso del grande riformatore. Specialmente la perfetta obbedienza era di consolazione al Patriarca e doveva essere d'esempio agli altri religiosi. Per questo, nei Dialoghi, San Gregorio narra un episodio, del quale sono protagonisti proprio i due allievi prediletti di San Benedetto. Un giorno, infatti, Placido, che era andato ad attinger acqua, cadde in un lago. San Benedetto chiamò San Mauro e gli disse di correre al salvamento del confratello, che l'onda allontanava dalla riva. San Mauro corse fino alla riva, e oltre ancora, sull'acqua. Raggiunse il compagno e lo trasse di pericolo. Solo quando furono a terra, « voltandosi a drieto — dice San Gregorio — conobbe che era andato sopra l'acqua ».
Lo qual miracolo, — conclude San Gregorio = Santo Benedetto imputò non ai suoi meriti, ma all'ubbidienza di Mauro; e d'altra parte Mauro dicea che per solo comandamento e merito di Santo Benedetto era fatto, e non per suo ». Soltanto una volta il giovane Mauro diede un dispiacere al suo maestro. San Benedetto era perseguitato da un pessimo prete di nome Fiorenzo, che lo vessava in mille maniere. L'indegno ministro di Dio morì, e Mauro, non sapendo fingere, corse a darne notizia a San Benedetto, con evidente sollievo e soddisfazione. Il Santo Io rimproverò di quella notizia con un'aspra penitenza, che Mauro accettò, riconoscendo d'aver peccato. Mauro seguì San Benedetto a Montecassino, dove divenne priore e amministratore del monastero che doveva avere una storia tanto gloriosa. Egli veniva ormai considerato il successore di San Benedetto. In assenza del Patriarca, tutti si rivolgevano a lui, anche per ottenere guarigioni.Un giorno venne condotto a Montecassino un bambino muto. Si voleva che lo benedicesse San Benedetto, ma l'Abate non c'era. Ed ecco Mauro che, per quanto Priore, torna dal lavoro dei campi, con la zappa sulle spalle. Presentano a lui il mutolino. Egli da prima si schermisce. Poi, cedendo alle preghiere, lo benedice e lo guarisce. Tutti pensavano ch'egli avrebbe preso il posto di San Benedetto, a Montecassino quando dalla Francia fu richiesta una fondazione benedettina. San Benedetto affidò a Mauro quel delicato e impegnativo incarico. Lo munì della Regola, e lo inviò, con la sua benedizione, nel lontano paese. E il suo prediletto fondò il primo monastero benedettino in terra francese, sulla riva della Loira, a Glanfeuil. Verso i 70 anni, rinunziò al pastorale d'Abate per prepararsi santamente alla morte, che lo colse improvvisa, ma non di sorpresa, il 15 gennaio del 584.
domenica 14 gennaio 2024
Calcio, Prima Categoria: Finalmente il Lipari a punti. Importante pari con la seconda della classe
Un punto che fa morale e ci auguriamo sia da spinta per risalire la classifica. In atto il Lipari è ultimo con 5 punti e a tre dal penultimo posto che consentirebbe, nella peggiore delle ipotesi, l'accesso ai playout per la permanenza
Eoliani e amici delle Eolie che non ci sono più (79° puntata): deceduti da luglio a dicembre 2023 (Durata 4 m. e 13 sec.)
In questo video: Ada Di Lorenzo ved. Cincotta, Angela Casamento in Manfrè, Angelo Cincotta, Anna Sari in Lo Schiavo, Antonino Biviano, Bartolomeo Peluso, Benita Gugliotta ved. Profilio (Zà Benita), Catena Paino in Casella. Caterina Famularo in Casamento, Domenico Merlino detto Mimì, El Arbi Qadchaoui, Filippo Greco, Francesco Monte, Giovanna Pittari, Giovanni Di Pietro, Giovanni Mandarano, Giovanni Paino, Giuseppe D'Ambra, Giuseppe Lamouchi, Giuseppe Natoli, Giuseppe Sciacchitano detto Pino, Giuseppina Rando ved. Zavone, Giuseppina Vasquez, Marco Del Bono, Maria Aurora Raffaele ved. Saltalamacchia, Maria Rosa Esposito in Paino, Maria Stella Zaia in Cannistrà, Nadia D'Amore, Nunziata Bongiorno ved. Ruggiero, Pina cecchini ved. Barile, Rosanna Lorizio ved. Spadaro, Routine Khadour, Saverio Corrado, Silvano Saltalamacchia, Ugo Tricomi, Vito Chiofalo, Vittorio Cullotta, Angela Cincotta, ved. Baratta; Angela Virgona ved. Divola; Anna Reitano ved. Beninati; Antonino Mandarano detto Giovanni il milanista; Attilio Peluso; Bartolo Cincotta; Bartolo Famularo; Catena Lo Piccolo ved. Scaffidi; Franco Luca; Giordano Gagianesi; Giuseppe Cipicchia; Giuseppe Natoli; Giuseppina Paino ved. Barca; Irene Cacace in Biviano; Maria Concetta Bonino in Cortese; Nello Raffaele; Onofrio D'Ambra detto Nino il nostromo; Rosa Lauricella ved. Merlino.
Calcio a 5: Finisce in parità lo scontro al vertice tra Ludica Lipari e Sporting Olivarella
A conclusione di una bella gara, combattuta e, nello stesso tempo, molto corretta, Ludica Lipari e Sporting Olivarella hanno chiuso in parità (3 a 3). Le reti della Ludica sono state messe a segno da Bucca (2) e Pellegrino.
Lo Sporting Olivarella mantiene la vetta della classifica portando a 22 punti; la Ludica sale a 16 punti ma con due gare da recuperare.
Auguri di...
Ricordando... Carmelo Mezzapica
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sabato 13 gennaio 2024
Emergenza incendi, Regione sollecita i Comuni. Schifani: «Da nostra Protezione civile massima collaborazione»
È questo il senso della nota che il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, ha inviato a 120 Comuni dell’Isola su disposizione del presidente della Regione, Renato Schifani. Una documentazione - ritenuta necessaria da Roma - che gli enti dovranno far pervenire alla Regione entro il prossimo 19 gennaio, in modo tale da poter chiedere al dipartimento nazionale della Protezione civile il riesame dell’istanza, così come deciso nei giorni scorsi nel corso di una riunione al ministero.
«Continueremo - evidenzia il presidente della Regione - ad assicurare la massima collaborazione istituzionale. La Regione è a disposizione delle amministrazioni comunali che hanno avuto difficoltà nella redazione dei provvedimenti che attestino la vastità del danneggiamento e i gravi disagi indotti al tessuto economico e sociale dei Comuni. I sindaci, che comunque sono autorità di protezione civile sui territori, i dirigenti degli enti o i tecnici comunali non esitino a contattare gli uffici della nostra Protezione civile per tutti i chiarimenti del caso».
Auguri di...
Bagnamare: Smart finisce contro parapetto e rischia di finire in mare
Una smart, con alla guida un giovane isolano, intorno alle 21 di giovedì scorso, è finita contro il parapetto che delimita la provinciale di Bagnamare a Lipari, all'altezza della caserma dei vigili del fuoco.
Il mezzo, rimasto in bilico, ha rischiato di precipitare in mare, con le annesse conseguenze del caso. Per fortuna non è accaduto e per il giovane conducente si è reso necessario solo il trasporto in ospedale per le contusioni riportate. Sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e l'ambulanza del 118.
L'area dell'incidente è stata transennata ma è chiaro che bisognerà intervenire per ripristinare il parapetto
Ricordando... Vartulu Pistaciciri (con questo nome era conosciuto a Canneto)
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venerdì 12 gennaio 2024
Dissesto idrogeologico, Sicilia prima in Italia per gare nel nuovo anno. Schifani: «Nessuno stop dopo nuovo codice»
«Ritengo giusto dare merito al team di professionisti che opera in questo settore delicatissimo e al quale, proprio in vista delle prevedibili difficoltà di natura tecnica e interpretativa a cui saremmo andati incontro, avevo sollecitato un ulteriore sforzo per non rallentare un’attività che ha il solo scopo di assicurare l’incolumità della gente in ogni parte dell’Isola. Proseguiremo senza sosta in questa direzione – assicura Schifani – , pronti a raccogliere tutte le segnalazioni di pericolo che provengono dal territorio per intervenire con celerità, dopo aver messo a disposizione le risorse necessarie».
Alessio Ferrara è ufficialmente il tecnico responsabile della Juniores Under 19 del Lipari IC
Ad Alessio il compito di rappresentare ufficialmente una categoria che è mancata da Lipari per decine di anni e di formare i giovani calciatori che rappresenteranno il futuro del Lipari Calcio.
FORZA LIPARI SEMPRE!!!
Ad Alessio le congratulazioni di Eolienews e l'augurio per un proficuo lavoro con i nostri giovani
Auguri di...
Ricordando... Maria Mondello
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Oggi: San Bernardo da Corleone
Il suo vero nome era Filippo. Nacque a Palermo, terzo di sei figli. La sua giovinezza fu turbolenta, vissuta in un ambiente di soldati mercenari agli ordini della Spagna. Un giorno durante una rissa, ferì a morte un compagno un certo Vito Canino e cercò rifugio in un monastero. Fu questo l'inizio di una profonda trasformazione. Nel 1623 chiese di essere ammesso tra i cappuccini di Caltanissetta come fratello laico, e scoprì lo spirito di umiltà, di obbedienza e di penitenza.
Iniziato il processo di canonizzazione nel 1673, venne dichiarato beato solo il secolo successivo, nel 1768 da Clemente XIII e infine proclamato santo nel 2001.
Secondo una leggenda, durante il soggiorno a Bivona molti frati furono colpiti da un'epidemia di influenza. Quando anche Bernardo, che in quel momento rivestiva l'ufficio di infermiere, si ammalò riducendosi in fin di vita, staccò dal tabernacolo della chiesa la statuetta di san Francesco e la infilò nella manica del saio, rivolgendosi al santo con le seguenti parole:
« Serafico padre, tu lo sai che i tuoi frati di Bivona sono ammalati... chi si prenderà cura di essi? Ti avverto che non uscirai di qui se non quando mi avrai guarito »
Il giorno successivo, Bernardò tornò in salute e poté riprendere l'assistenza ai confratelli.
Sempre a Bivona, a Bernardo un crocifisso avrebbe parlato dicendogli: "Non cercare tanti libri, ti bastano le mie piaghe per leggere e meditare". Dopo quest'episodio il frate rinunciò al desiderio di imparare a leggere.
giovedì 11 gennaio 2024
Lipari - Forza Italia : "Piano Regolatore Portuale strumento indispensabile per lo sviluppo dei territori insulari".
COMUNICATO
"È del gruppo consiliare di Forza Italia la proposta di dotare il Comune di Lipari di un Piano Regolatore Portuale. Una proposta approvata dal Consiglio comunale nella seduta del 15 marzo del 2021 con un ordine del giorno sottoscritto da me e dalla collega Eliana Mollica - dichiara l'ex capogruppo di Forza Italia Gesuele Fonti - . Sono passati più di tre anni e non abbiamo dimenticato il clima che regnava in Consiglio comunale in quel preciso momento storico, non abbiamo dimenticato le tensioni che condizionavano la tenuta di una maggioranza che tale era solo sulla carta. Ci sono voluti mesi - prosegue il forzista- prima che un argomento così importante potesse essere discusso ed affrontato in Consiglio comunale, battuto dalla irresponsabilità di quanti facevano mancare spesso e volentieri il numero legale."
"Dopo tante difficoltà e qualche tentativo maldestro di ostruzionismo - aggiunge Gesuele Fonti - siamo riusciti finalmente ad avviare una discussione sul Piano Regolatore Portuale e il confronto necessario circa l'esigenza inderogabile di dotare il Comune di Lipari di questo importante strumento. A distanza di mesi, superati gli ostacoli, intenzionalmente posti da taluni, è stato votato ed approvato il documento presentato dal gruppo di Forza Italia con cui si impegnava l'amministrazione comunale ad avviare l'iter per predisporre il PRP - conclude Fonti -. "
"Il Piano Regolatore Portuale è uno strumento di programmazione indispensabile per lo sviluppo delle nostre isole - afferma il capogruppo di Forza Italia Gaetano Saltalamacchia -. L'attenzione dimostrata dall'amministrazione Gullo verso il PRP e la chiara intenzione di proseguire l’iter burocratico per la redazione del documento, senza perdere più altro tempo, ci permette di tirare un sospiro di sollievo - conclude Saltalamacchia-."
"Dobbiamo lavorare sinergicamente - continuano i forzisti - per dotare il più grande dei comuni eoliani di tutti gli strumenti necessari a una pianificazione di strategia e sviluppo dei territori, che non può essere più rimandata. Apprezziamo - aggiungono - il lavoro fin qui portato avanti dal Sindaco Gullo sul versante delle opere portuali e della valenza del Piano Regolatore Portuale, che riprende il lavoro da noi svolto nel 2021, nonché circa il percorso intrapreso sulla situazione relativa ai collegamenti marittimi. Forza Italia - concludono Saltalamacchia e Fonti- lavorerà con impegno per dare riscontro alle legittime aspettative dei cittadini eoliani. "
11 gennaio 2024
Comuni balneari : 1 milione per il servizio vigilanza spiagge. Per i Comuni siciliani siti Unesco anche altri 2,5 milioni di euro
Per tutti i Comuni siciliani che ospitano siti Unesco, inoltre, sono stati previsti due milioni e mezzo di euro. L’emendamento è stato presentato da Intravaia e Ignazio Abbate. I comuni interessati riceveranno le risorse destinate alla rigenerazione, al decoro e a tutte quelle opere per la riqualificazione del tessuto urbano su cui insistono i sette siti siciliani. “Dobbiamo tutelare e valorizzare – ha commentato Intravaia – non soltanto il patrimonio Unesco, ma anche le aree comunali interessate, così che tali beni possano diventare realmente volano per lo sviluppo del turismo siciliano e per lo sviluppo delle comunità in cui si trovano.
Calcio: Lipari IC in "caduta libera". Non si ferma la serie di sconfitte
Ancora una sconfitta per il Lipari IC nel campionato di Prima categoria. La lunga serie di sconfitte, che hanno isolato la formazione eoliana all'ultimo posto in classifica, si è ulteriormente allungata dopo la battuta d'arresto di ieri per 1 a 0 sul campo del Terme Vigliatore.
Nel prossimo turno al Monteleone scenderà il Città di Villafranca, secondo in classifica
Il dottor Subba chiede la riapertura sezione distaccata dell'Agenzia delle entrate di Lipari
Oggetto: richiesta riapertura sezione staccata Agenzia Entrate di Lipari.
Da
oltre 50 anni esercito la professione di Dottore Commercialista in una delle
estreme periferie d’Italia: Lipari una delle 7 isole dell’arcipelago delle
Eolie.
Il
luogo in cui opero, per via dell’insularità e per la carenza dei collegamenti
marittimi, comporta notevoli oneri fisici, psicologici ed economici ogni volta
che deve essere curato un adempimento all’esterno dell’arcipelago.
Per attenuare tale situazione di
difficoltà lo Stato ha sempre garantito, nell’isola di Lipari, importanti
servizi pubblici essenziali compresi quelli svolti dagli Uffici delle Imposte e
del Registro, dal 2001 sostituiti dalla sezione staccata di codesta Agenzia.
Da circa 2 anni l’Ufficio di Lipari è
stato chiuso al pubblico per il pensionamento dei funzionari e altri motivi.
Tale situazione impone ai cittadini,
imprenditori e professionisti delle Eolie per alcuni servizi, non espletabili
on-line, di recarsi in un Ufficio della terraferma, previo appuntamento,
talvolta differito quando i mezzi navali, nel giorno fissato, interrompono i
collegamenti, per avverse condizioni atmosferiche o altre cause.
Sottolineo che i funzionari di codesta
Agenzia, con encomiabile spirito di collaborazione, riservano agli Eoliani
particolari attenzioni per le pratiche definibili, direttamente, presso gli
uffici.
Subito dopo la chiusura della sezione
staccata l’Amministrazione Comunale di Lipari ha dichiarato la propria
disponibilità a ospitare, in idonei locali di proprietà, l’ufficio e le
attrezzature, necessari per lo svolgimento dei servizi fiscali.
Mi permetto di ricordare che con la
Legge Costituzionale 7 novembre 2022, n.2, è stato inserito, dopo il quinto
comma dell’articolo 119 della Costituzione, la seguente norma “La Repubblica riconosce la peculiarità
delle isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti
dall’insularità”.
Ciò
posto, a nome personale e degli altri professionisti dell’arcipelago, prego,
cortesemente, la S.V. di voler impartire disposizioni affinché venga riattivata
la funzionalità della sezione staccata di Lipari per ridurre, alle collettività
isolane, i disagi derivanti dagli onerosi trasferimenti negli uffici della
terraferma.
In
attesa, ringrazio e porgo distinti saluti.
Lipari,
10/01/2024
Ponti di Porticello: Chiusi per i non residenti nella frazione di Acquacalda. Nuova ordinanza della Città Metropolitana
- dei residenti della frazione Acquacalda del Comune di Lipari, alla guida di autovetture o veicoli a due ruote;
- dei pulmini, ad esclusivo servizio dei residenti della Frazione Acquacalda, aventi massa a pieno carico
inferiore a 3,5 t;
che potranno procedere, nel tratto in questione, a senso unico alternato.
I competenti Servizi Tecnici del Comune di Lipari eseguiranno un continuo monitoraggio del pendio e provvederanno all’immediata chiusura della strada – anche con ordinanza di Protezione Civile – qualora l’evoluzione del dissesto possa essere potenziale causa di instabilità delle infrastrutture e in caso di eventi meteo eccezionali.
Inoltre, la III Direzione “Viabilità Metropolitana” raccomanda di rendere minimo e solo per esigenze particolari, il flusso veicolare sulla SP 180 dal Km 6+600 al Km 7+100, da parte dei residenti della frazione Acquacalda.
Si suggerisce come percorso alternativo l’utilizzo della S.P. 179 di Piano Conti (Lipari- Quattropani) proseguendo sulla S.P. 181/b di Quattropani – Acquacalda e viceversa.