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sabato 30 marzo 2024
Oggi, 30 marzo: Sabato santo
Il terzo giorno del Triduo Pasquale è il Sabato santo che commemora la discesa agli inferi di Nostro Signore Gesù. Gesù resta negli inferi per un breve tempo compiendo la sua vittoria sulla morte e sul diavolo, liberando le anime dei buoni e giusti morti prima di lui apre loro le porte del Paradiso.
Il Signore entrò da loro portando le armi vittoriose della croce. Adamo fu il primo ad incontrare Gesù e percuotendosi il petto per la meraviglia, gridò a tutti e disse: « Sia con tutti il mio Signore ». E Cristo rispondendo disse ad Adamo: « E con il tuo spirito ».
E, presolo per mano, lo scosse, dicendo: «Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà. Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell'inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un'unica e indivisa natura.
Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta.
Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all'albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno dell'inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te.
Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono. Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero. Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio.
Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli »
Compiuta tale missione, l'anima di Gesù si ricongiunge al corpo nel sepolcro: e ciò costituisce il mistero della risurrezione, centro della fede di tutti i cristiani, che verrà celebrato nella seguente domenica di Pasqua.
Questo giorno è dunque incentrato sull'attesa dell'annuncio della risurrezione che avverrà nella solenne veglia pasquale. Viene professato da alcuni Simboli antichi e tuttora dalla preghiera eucaristica, quale annuncio di salvezza per ogni uomo: nessuno è escluso dalla salvezza che Dio ha preparato per gli uomini in Cristo, nessuno è smarrito, Dio si fa solidale anche nella morte.
Per quanto le tradizioni delle Chiese siano unanimi nel ritenere per fede questo aspetto della Pasqua, si tratta di un articolo del Simbolo sovente trascurato. Introducendo la celebrazione comunitaria dell'Ufficio delle Letture e delle Lodi del mattino o come breve omelia, questo mistero può essere adeguatamente presentato quale tesoro di fede della Chiesa.
La Chiesa cattolica considera degno di lode protrarre il digiuno ecclesiastico e l'astinenza dalla carne anche per tutto il sabato santo, tuttavia non ne fa un obbligo per i fedeli.
venerdì 29 marzo 2024
Enti locali, anticipati i fondi per le spese correnti 2024. Schifani: «Stabilità e certezze finanziarie ai Comuni siciliani a garanzia dei servizi per i cittadini»
Arrivano quest'anno in anticipo nelle casse dei Comuni siciliani le risorse finanziarie relative alle prime tre trimestralità delle somme da destinare alle spese correnti per il 2024. Si tratta di oltre 288 milioni di euro che sono stati ripartiti fra tutti gli enti per far fronte alle attività di ordinaria amministrazione.
Le capre di Alicudi saranno concesse gratuitamente ad allevatori
I capi catturati dopo essere stati immessi in apposite gabbie idonee per il trasporto, nel rispetto delle condizioni di benessere previste per legge, ed aver superato i test sanitari per la loro movimentazione ad opera dell’Asp di Messina verranno assegnati agli allevatori che ne faranno richiesta i quali provvederanno a proprie spese a ritirarli al porto di Alicudi. Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro le 14,00 del prossimo 10 aprile.
Ricordando... Attilio Famularo
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento. Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto.
Auguri di...
Oggi 29 marzo: Venerdì Santo
La Via Crucis
giovedì 28 marzo 2024
Bagnamare: Strada momentaneamente chiusa
Per via di lavori alla condotta è momentaneamente chiusa la provinciale di Bagnamare. Il traffico da è per Canneto è dirottato sulla strada di Serra. Regolare l'accesso a Pignataro da Canneto
Ricordando... Bartola Angela Broccio ved. Mollica
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento. Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto.
Auguri di...
Oggi, 28 marzo: Giovedì Santo
Il Giovedì Santo si celebra il rito della benedizione degli olii santi durante la Messa del Crisma al mattino e nel pomeriggio si ricorda l'ultima Cena del Signore nella messa serale dando così inizio al Triduo Santo.
Nella Chiesa, ma anche nella società, una parola chiave di cui non dobbiamo avere paura è "solidarietà", saper mettere, cioè, a disposizione di Dio quello che abbiamo, le nostre umili capacità, perché solo nella condivisione, nel dono, la nostra vita sarà feconda, porterà frutto». La sorgente di questo dono per la Chiesa e per ogni singolo credente è la Mensa Eucaristica nella quale la comunità radunata nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito, ripetere il gesto compiuto da Gesù con l'istituzione del Sacramento dell'Altare.Dall'Eucaristia la Chiesa trae la sua origine permanente e all'Eucaristia essa deve fare ritorno in ogni istante della sua esistenza e della sua missione perché possa essere e crescere secondo il pensiero e il disegno di Dio. Del resto «la Chiesa è stata fondata, come comunità nuova del Popolo di Dio, nella comunità apostolica di quei dodici che, durante l'ultima cena, sono divenuti partecipi del corpo e del sangue del Signore sotto le specie del pane e del vino. Cristo aveva detto loro: "Prendete e mangiate...", "prendete e bevete". Ed essi, adempiendo questo suo comando, sono entrati, per la prima volta, in comunione sacramentale col Figlio di Dio, comunione che è pegno di vita eterna.
Da quel momento sino alla fine dei secoli, la Chiesa si costruisce mediante la stessa comunione col Figlio di Dio, che è pegno di pasqua eterna». La ricchezza di questo mistero di salvezza è sapientemente raccolta in un'opera in avorio che fa parte di una collezione più vasta di tavolette eburnee istoriate, molte delle quali illustrano scene dell'Antico e del Nuovo Testamento, probabilmente costituenti nel loro insieme un paliotto d'altare. Oggi sono conservate al Museo S. Matteo di Salerno.
La "tavola" qui illustrata è divisa in verticale in due scene distinte e complementari. La parte superiore è occupata dall'episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci, chiaro rimando al mistero eucaristico. Gesù è intento a consegnare il pane moltiplicato ai suoi discepoli che a loro volta lo distribuiscono alla folla. La parte inferiore è invece costituita a sua volta da due scene. Innanzitutto l'ultima cena, in cui possiamo vedere Gesù seduto assieme ai suoi discepoli a una tavola imbandita con al centro un grande pesce, simbolo cristologico ed eucaristico, poco prima di annunciare il tradimento di Giuda. Poi ecco la lavanda dei piedi, lì dove Gesù, dopo aver deposto la veste su uno sgabello posto alle sue spalle ed essersi cinto di un asciugatoio, lava i piedi a Pietro e agli altri discepoli. Il suo gesto ha una forte connotazione liturgica e richiama immediatamente ciò che durante la celebrazione della Cena Domini compie il sacerdote quando ripete l'azione compiuta da Gesù nel cenacolo.
Le due scene sono strettamente relazionate e celebrano un solo mistero: «Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine». Verso Cristo, il quale «ci nutrisce con tutto il sangue del suo corpo e del suo cuore, sotto il peso di inauditi dolori, pressato come in un torchio, solo per la forza del suo amore infinito» (M. S. Scheeben), si muove il cuore della Chiesa alla quale il Maestro «prima di consegnarsi alla morte, affidò il nuovo ed eterno sacrificio, convito nuziale del suo amore» (Preghiera Colletta).
mercoledì 27 marzo 2024
Nuovo codice della strada: tolleranza zero su telefoni e alcol al volante. Stretta sull'abbandono di animali
Via libera dell’Aula della Camera al ddl sul codice della strada con 163 sì, i voti contrari sono stati 107. Il testo ora passa all’esame del Senato. Ritiro della patente per chi guida col telefonino, ubriaco, drogato e per chi abbandona gli animali in strada. E ancora, stretta sui monopattini, mentre si allargano leggermente le maglie sulla potenza delle auto che i neopatentati potranno guidare.
Di seguito una scheda con alcuni dei principali punti del ddl sulla riforma del codice della strada approvato dalla Camera.
TELEFONINI E GUIDA PERICOLOSA
La sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000. In caso di recidiva la multa lievita fino a 1.400 euro, la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti. Viene inserita anche la mini sospensione automatica (senza l’intervento del prefetto) della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano: patente sospesa per una settimana se su questa ci sono almeno 10 punti, se però i punti sono meno di dieci la sospensione della patente sarà di 15 giorni. I tempi, poi, raddoppiano se l’uso del telefonino causa un incidente o manda fuori strada un altro veicolo.
GUIDA IN STATO DI EBBREZZA
Tolleranza zero: se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro si riceve una sanzione tra 573 e 2.170 euro, con una sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria (arresto fino a 6 mesi e ammenda da 800 a 3.200 euro). Sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro, la contravvenzione è punita con sanzione detentiva e pecuniaria (arresto da 6 mesi e un anno e ammenda da 1.500 a 6.000 euro) e sospensione della patente da uno a due anni. Tutte le ipotesi di guida in stato di ebbrezza portano alla decurtazione di 10 punti dalla patente. Sarà poi proibito circolare senza aver installato sulla macchiana l’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero.
GUIDA SOTTO STUPEFACENTI
Chi viene trovato alla guida drogato, invece, non dovrà più necessariamente essere in uno stato di alterazione psico-fisica, ma basterà che risulti positivo ai test perché scatti la revoca della patente e la sospensione di tre anni.
ECCESSO DI VELOCITA'
Sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità. Se la violazione è compiuta all’interno di un centro abitato e per almeno due volte nell’arco di un anno, la sanzione è innalzata fra 220 e 880 euro con sospensione della patente da quindici a trenta giorni.
ABBANDONO DI ANIMALI
Revoca o sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti o feriti.
BICI E MONOPATTINI
Più tutele per i ciclisti: oltre all’aumento delle piste ciclabili scatta l’obbligo per gli automobilisti di mantenere un metro e mezzo di distanza quando sorpassano una bicicletta. Per i monopattini scatta l’obbligo di targa, casco e assicurazione. Il ddl impone il divieto di circolazione contromano e circolazione solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h. +
AUTOVELOX
Nel caso in cui si prendano più multe nello stesso tratto stradale, in un periodo di tempo di un’ora e di competenza dello stesso ente si paga una sola sanzione: quella più grave aumentata di un terzo, se più favorevole.
SUPERCAR
Salirà da uno a tre anni il divieto di guida delle auto «potenti» per i neopatentati. Non potranno guidare autoveicoli con una potenza superiore a 75 kW/t e autovetture con potenza massima di 105 kW. Ma il limite di potenza si è un pò ammorbidito. L’attuale Codice prevede il limite a 55 kW/t per gli autoveicoli in generale e a 70kw/h per le autovetture.
Vogliono rimetterci l'anello al naso! (di Luca Giuffrè)
trovo davvero singolare che tra tutti i “pianti greci” delle ultime settimane, provenienti da ogni angolo dello stivale e perlopiù attinenti alle vicissitudini politiche del paese, non vi sia traccia della nemmeno troppo recente ed ennesima beffa a danno degli eoliani residenti e nativi, perpetrata nel loro più totale silenzio. Mi riferisco, nello specifico, al curioso benefit dei biglietti gratuiti ai pendolari che prestano servizio negli enti pubblici siti alle Eolie. Pongo due domande retoriche: a qualcuno di voi che legge, risulta forse che i lavoratori pubblici pendolari da Milazzo a Messina usufruiscano gratuitamente di bus o treni? Oppure che i lavoratori pubblici pendolari da Messina verso i paesi della zona ionica abbiano il privilegio dei mezzi pubblici gratuiti? Qualcuno obietterà: “ma se non si facesse così, alle isole non verrebbe nessuno a lavorare!” Chi afferma ciò mente sapendo di mentire, poiché quasi tutti quelli che vengono a lavorare alle isole godono di benefici accessori, ad esempio i docenti di ruolo ottengono il punteggio annuale doppio rispetto a quelli che insegnano a terraferma e ne ho conosciuto più d’uno che ha appositamente scelto il trasferimento di cattedra alle Eolie proprio per tale motivazione. E nessuno dica che lavorare nelle forze dell’ordine alle Eolie sia come farlo a Gela, Castelvetrano o simili. Perché non c’è proprio paragone tra lavorare qui oppure farlo in posti ad alto rischio, nei quali uscire di pattuglia potrebbe significare la possibilità di imbattersi in personaggi “difficili” oppure in circostanze di notevole pericolosità. Per le categorie di cui sopra, un biglietto parificato nel costo a quello dei residenti sarebbe stato sicuramente più equo ed onesto. Non si comprende il motivo, a questo punto, per il quale chi viva alle isole e sia dunque costretto ad usare i mezzi marittimi per andare a terraferma all’Università, in Tribunale, all’Agenzia delle Entrate o nei vari ospedali debba pagare e chi, invece, venga qui per guadagnare del denaro possa farlo completamente gratis! Il picco dello sdegno sale ulteriormente a fronte della recente maggiorazione del 20% sulle tariffe dei traghetti, ovviamente sempre sul groppone dei soli residenti e nativi, poiché i pendolari di solito non utilizzano le navi. Un povero residente (pagante!) non riesce nemmeno a procurarsi agevolmente un biglietto su alcune corse (come quella in partenza alle ore 7.00 da Milazzo per Lipari il lunedì mattina) perché tale corsa viene monopolizzata per intero dal “popolo” non pagante. Esattamente come successo al sottoscritto più di una volta. Complimenti! Si lascia a terra chi paga e deve rientrare a casa per dare priorità di imbarco ai “gratuiti”! Qualcuno provi a prenotare una corsa, diciamo il venerdi per il successivo lunedì mattina alle 7 da Milazzo: se ci riesce mi alzerò in piedi per applaudirlo! Sempre qualcuno dirà: “eh, ma i loro biglietti gratuiti sono pagati con fondi regionali, mica coi tuoi!”. Perché, io non pago forse le tasse e quindi indirettamente quei biglietti gratuiti non sono anche a carico mio? Insomma, mai una volta che gli abitanti delle isole (disagiati dalla nascita e per la loro intera esistenza) vengano avvantaggiati in qualcosa, ogni modifica viene sempre fatta in maniera peggiorativa per loro. Tempo addietro la gente portava la residenza alle Eolie per viaggiare con lo sconto, adesso il paradosso: conviene trasferire la residenza fuori per viaggiare gratis! Ma che paese è?
Luca Giuffré