Padre Agostino
Il
25 aprile 1977 si chiedeva l’esistenza terrena di Padre Agostino Lo Cascio da
Giardini, parroco della chiesa di Porto Salvo. Questo
l’articolo pubblicato da “L’arcipelago” del marzo aprile 1977.
Padre Agostino
non è più.-
Mentre tutto è
pronto per andare in macchina, ci giunge fulminea la notizia P. Agostino Lo
Cascio da Giardini, parroco in S. Maria di Porto Salvo di Lipari, non è più fra
noi.
Colpito quasi
improvvisamente da un male insidioso, imbarcatosi sulla “Caravaggio” per andare a cercar rimedio in clinica
attrezzata alla bisogna, spirò a mezzo canale alle ore 15,35 del 25 aprile
1977.
Aveva
sessantadue anni.
I liparoti, i
quali in ventun anni di affettuosa consuetudine con Lui Lo amarono e lo
stimarono come sacerdote, come uomo e come felice saggista e ricercatore, non
avranno purtroppo la Sue spoglie mortali che
i congiunti vogliono tumulare nel paese natale. Per ben altre e più
nobili ragioni, però, il nome e la memoria di lui resteranno perennemente
legati al domani storico-culturale dell’arcipelago Eolio e della Chiesa
Liparitana.
Questo
l’articolo dedicato dal “Notiziario delle Isole Eolie” nel maggio
1977 – n. 5
È morto
Padre Agostino
da Giardini
Su un camion di
frutta, mentre lo portavano a Milazzo. Aperta un’inchiesta
Frate Agostino
da Giardini è morto il 25 aprile scorso, mentre veniva trasportato a Milazzo,
in circostanze che dovranno essere chiarite in sede giudiziaria. A seguito di
un esposto dell’avv. Paino, assessore alla sanità del Comune di Lipari, alla Procura
della Repubblica ed alla pretura di Lipari, è stata infatti aperta
un’inchiesta.
Il pretore di
Lipari, dopo alcuni interrogatori di testi, ha inviato il fascicolo, per
competenza, alla procura della repubblica. Dal canto suo questa ha ordinato la
riesumazione del cadavere, per l’esame necroscopico ed ha inviato avviso di
reato al direttore dell’ospedale di Lipari, dr. Spadaro, per omicidio colposo,
al dr. Di Bella, per falso in certificato sanitario e al comandante della
Caravaggio, Russo, per falso in atto pubblico, avendo questi due ultimi
sottoscritto che la morte era avvenuta a Milazzo, mentre invece sembra fosse
avvenuta in navigazione subito dopo lo scalo di Vulcano.
Padre Agostino
soffriva di occlusioni intestinali ed il 25 aprile era stato ricoverato
d’urgenza all’ospedale di Lipari a seguito di un collasso.
Le condizioni
dell’ammalato furono subito giudicate così gravi da suggerire l’immediato
ricovero in un ospedale più attrezzato, quello appunto di Milazzo.
Il comandante di
Porto, Gangemi, aveva suggerito e mezzo a disposizione, un mezzo veloce per il
trasporto, ma il dr. Spadaro lo sconsigliò per non sottoporre l’ammalato ad
eccessivi sobbalzi.
Oggi,
tuttavia, non vogliamo parlare della sua morte (e dell’inchiesta della
Magistratura) ma di come ha vissuto tra noi eoliani e delle opere che ci ha
lasciato in eredità.
Padre
Agostino era nato a Giardini-Naxos il 6 novembre del 1914. Dopo aver partecipato
alla seconda guerra mondiale in marina, il 27 agosto 1944 aveva raggiunto Gangi
per iniziare il suo noviziato tra i Frati Minori Cappuccini. Il 10 settembre
1950 era ordinato sacerdote a Giardini da mons. Bernardino Salvatore Re,
Vescovo di Lipari.
Il
4 settembre 1956 raggiunse il convento di Lipari con l’incarico di superiore
dei Frati Minori Cappuccini. A Lipari, oltre alle funzioni di padre guardiano e
di parroco delle chiese di Porto Salvo e di Santa Lucia, espletò egregiamente
quelle di membro del consiglio Presbiteriale, di direttore locale delle Opere
Missionarie, di officiale del Tribunale Ecclesiastico Diocesano e di custode
del cimitero.
Sempre
a Lipari fu attivo nel campo artistico e quale studioso e scrittore.
Come
autore P. Agostino esordì nel 1957 con una lettera aperta al Notiziario delle Isole Eolie, volta a
censurare un breve articolo dovuto ad un cronista occasionale.
Le sue opere più importanti sono:
-
I
frati Minori Cappuccini in Lipari, Storia dei due conventi e dei Cappuccini liparesi
più insigni, 1962;
-
P.
Felice da Lipari, Edizioni Spes, Milazzo 1967;
-
Il
romanzo “Scarpe Chiodate”, 1970;
-
Un
Piccolo strumento nelle mani della Provvidenza, Madre Florenzia Profilio,
fondatrice delle Suore Francescane di Lipari (1873-1956), 1975;
-
Due
saggi di Storia Liparitana, 1975;
-
Mons.
Bernardino Salv. Re, vescovo cappuccino di Lipari (1883-1963). 1977, (opera
postuma).
Era un uomo schietto ed amava la precisione; i suoi
scritti, i suoi libri rendono ampia testimonianza al suo impegno sociale e alla
sua personalità.
I
suoi scritti sono opere di sicuro rilievo storico per le Isole Eolie. È stato
un onore conoscerlo ed averlo avuto come insegnante nei mie primi anni scolastici
a Marina Lunga.
Per
approfondimenti:
Giuseppe
A. M. Arena, Della Vita e degli scritti di Padre Agostino da Giardini, La
Grafica Editoriale, Messina 1993.