Un grandissimo scrittore, del passato ebbe a scrivere < ... lascia il tuo paese, ma non lasciare che il tuo paese ti lasci ... >.-Un monito o una speranza ?
Personalmente penso che sia valida sia l'una che l'altra; un monito, si dovuto ai casi della vita, dovuto alle necessità che volente o nolente ti portano lontano dal tuo paese, dalla tua gente, dai tuoi amici, dai tuoi ricordi più cari e più belli; una speranza quella speranza che ti porta a credere che ci sia ancora una possibilità di ritorno, una possibilità di rivedere i tuoi amici, di tornare sui luoghi della tua crescita, sui luoghi dei tuoi ricordi, ed anche, non per tutti, degli affetti più cari.-
Lontano dagli occhi, non sempre equivale ad essere lontani dal cuore, gli occhi ti ingannano, ti fanno vedere ciò che tu vuoi vedere, ti fanno vedere una realtà diversa a tratti complessa e, molte volte, incomprensibile, ma lontano dal cuore no, non credo che ciò sia possibile o si possa avverare, il cordone ombelicale che ti lega a queste terre, a questi scogli, a queste tradizioni, alla tua infanzia, alla tua gioventù spensierata, non possono restare in disparte, non posso essere dimenticati, non possono essere relegate in un parte dimenticata dell'anima.-
Cos'è Lipari, per una persona che ci è nata, è diventata grande, ha lavorato, ha condiviso gioie e dolori con l'altra metà del cielo ? Diciamo che è < ... il posto dove ciò che è brutto, è bello ... >; paragonata a tanti luoghi che sono enigmi, Lipari è una spiegazione; Lipari non sarà mai un enigma sia nel bene che nel male, Lipari è la spiegazione a tutto ed il contrario di tutto, Lipari è unica anche per tutto questo; per noi, mi metto anche io in mezzo anche se abbastanza lontano, Lipari è la fonte di difetti, di mali definiti inguaribili, di anarchia, di menefreghismo, di riluttanza alle norme e forse anche di peggio, ma rimane Lipari; ma è anche una spiegazione, anche qui nel bene e nel male, è la spiegazione ad un annientamento del territorio, all'annientamento di valori morali, culturali, storici, politici non diciamo religiosi perché sarebbe come sparare sulla croce rossa; ma nello stesso tempo è la spiegazione, per assurdo di tutto questo, un territorio dissacrato a vantaggio del dio denaro, la perdita di valori morali, la dissoluzione di questi valori come la famiglia, la scuola; è la spiegazione ad un riluttante interesse verso la nostra storia, quella che fu una culturale secolare, al non volersi interessare agli enormi sbagli politici, di cui ancora oggi ne paghiamo le conseguenze; c'è una ritrosia ad affrontare tutto questo, ma tutto questo è Lipari.-
Cosa lasci quando ti allontani da Lipari, per poco o tutto il tempo che ti resta, lasci il tutto, lasci la speranza, in molti casi lasci la forza di andare avanti, lasci i ricordi, le avventure, le disavventure e perdi, in moltissimi casi, il senso di essere eoliano anzi liparoto; chi si allontana da Lipari, dovrebbe prendere un angolo di questo posto farlo diventare sacro e porgerle visita, quando torni e quando si riparte, un senso di fede incrollabile, quella vera, sentita che senti nello stomaco come un pugno, ogni volta che la devi lasciare; Lipari non un'opinione o una bandiera e basta, è un legame che non si può rescindere, come un pelo superfluo.-
Di più, particolare, possiamo dire che le Eolie sono degli amori che non finiscono, fanno dei giri immensi e poi tornano, sono amori indivisibili, sono amori indissolubili, sono amori inseparabili, per questo, è sempre bello, tornare e ascoltare le voci amiche, è bello tornare per amare di più queste isole, è bello per tornare a credere che ci sia ancora una possibilità, è bello tornare per i molti che ti sono sempre stati vicini, è bello tornare perché Lipari è il tuo paese.-
Molte volte il non poter fare tutto questo, ti porta nel cuore quel senso di nostalgia, difficile da scacciare, perché la nostalgia è la sofferenza, provocata dal desiderio inappagato di tornare.-
Quante volte abbiamo provato, quel sentimento tremendo, che appunto si chiama nostalgia per le Eolie, per Lipari, per la nostra terra lontana, mentre quello che avvertiamo è il rimpianto per i giorni trascorsi in quella terra, quando eravamo ragazzi; e questo ti porta a pensare che puoi trovare pace e tranquillità, solo nelle nostre terre, nella nostra Lipari.-
Potreste dirmi, adesso, che questa è nostalgia, ed io non posso rispondere che in parte lo è, ma in parte è anche la presa di coscienza che tutto, purtroppo o fortunatamente, non gira sempre e solo attorno a Lipari; ci sono altri posti dove sei costretto a vivere, o posti che hai scelto per un radicale cambiamento di vita, mai facile mai semplice, ma ponderato e voluto; un cambiamento che all'inizio ti svuota, ti rattrista, ma nel tempo ti porta a valutare, serenamente e scevro di partigianeria, che la scelta anche se dolorosa è la più giusta, la più ovvia per te e per la tua famiglia; e qui dovremmo entrare in tutti quei discorsi, del come e del perché moltissimi giovani lasciano quelle terre meravigliose e per colpa di chi le debbano abbandonare, per tornarci solo in estate come un qualunque turista, attratto da quelle bellezze, ci torneremo perché dovremo affrontare problematiche, che in questo contesto non appaiono plausibili.-
Tutti noi, dovremmo interrogarci sul perché l'arrivederci, è una situazione che si è manifestata, particolarmente nei giovani, negli ultimi vent'anni, quali situazioni hanno portato a questo esodo di menti intelligenti, di ragazzi preparati, di persone volenterose che hanno avuto l'unico torto di chiedere di poter lavorare, e mettere al servizio di tutti le proprie idee, il proprio sapere e quella ventata di rinnovamento proprio dei giovani.-
Già rinnovamento, che si intende per rinnovamento, leggiamolo così come riportato dalla Treccani < ... azione di rinnovare, il fatto di rinnovarsi o di venire rinnovato, rinnovare civilmente, culturalmente, scientificamente, moralmente, spiritualmente ... > a troppi nel passato ed a molti nel presente, questi termini hanno rappresentato e rappresentano una paura, uno sconcerto, un abuso di lesa maestà, una mancanza di rispetto verso chi ha intenzione di azzerare principi, correttezza ed onestà. Il rinnovamento spaventa,ma spaventa di più l'essere rinnovato, è progresso, quel progresso specialmente di idee, che metterebbe a rischio un collaudato sistema distorto e antidemocratico, che vive e prospera sul silenzio,sulla connivenza e sulle tre scimmiette.-
Per questo i nostri giovani vanno via, lasciano a malincuore la propria terra, ma sono stati e sono costretti a farlo, la promessa del lavoro faceva presa una volta, adesso tutti, nel bene come nel male, hanno una coscienza politica, forse, reale sicuramente, una coscienza dettata dal fatto che non puoi dare nulla a tuo figlio, non puoi garantirgli un futuro fatto di concretezza, non di promesse che cadono nell'oblio della non coscienza, dell'eventuale rinnovato, che ti ascolta in quel momento.-
Per evitare qualsiasi forma di un ritorno al passato, bisogna comunque voler bene a queste isole, coccolarle, seguirle, aiutarle, indirizzarle verso un futuro non nebuloso, un futuro non incerto, un futuro che dia un senso di speranza e di risveglio civico e morale, un futuro che dia fiducia ai giovani, la classe dirigente del domani,non accondiscendenti, non servili, per un diritto che ti viene rimarcato come un favore, un futuro dove ognuno dei nostri giovani potrà dire – io c'ero -.
Per concludere, su tutto il resto torneremo più avanti, desidero ricordare una bellafrase che pronunciò Publilio Siro < ... nusquam melius morimur homines, quam ubi libenter viximnus ... > ovvero “ ... in nessun luogo o uomini moriremo contenti quanto in quello in cui siamo vissuti ... >.-
Bartolino Ferlazzo